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Rafael Nadal
Nadal al Roland Garros 2017
Nazionalità Bandiera della Spagna Spagna
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 1028 – 209 (83.1%)
Titoli vinti 88[1]
Miglior ranking 1º (18 agosto 2008)
Ranking attuale 6º (13 settembre 2021)[2]
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open V (2009)
Bandiera della Francia Roland Garros V (2005, 2006, 2007, 2008, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2017, 2018, 2019, 2020)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon V (2008, 2010)
Bandiera degli Stati Uniti US Open V (2010, 2013, 2017, 2019)
Altri tornei
 Tour Finals F (2010, 2013)
 Giochi olimpici Oro (2008)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 137 – 74 (64.93%)
Titoli vinti 11
Miglior ranking 26º (8 agosto 2005)
Ranking attuale 501º (22 febbraio 2021)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 3T (2004, 2005)
Bandiera della Francia Roland Garros
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 2T (2005)
Bandiera degli Stati Uniti US Open SF (2004)
Altri tornei
 Giochi olimpici Oro (2016)
Palmarès
Oro Coppa Davis 2004
Oro Coppa Davis 2008
Oro Coppa Davis 2009
Oro Coppa Davis 2011
Oro Coppa Davis 2019
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 5 agosto 2021

Rafael Nadal Parera, detto Rafa (Manacor, 3 giugno 1986), è un tennista spagnolo, numero 6 della classifica ATP[1].

In virtù dei record, dei titoli conseguiti, del potente e completo repertorio di gioco, è considerato come uno dei più forti tennisti di tutti i tempi, nonché uno dei più grandi atleti nella storia dello sport.[3][4][5][6][7][8][9][10][11][12][13][14][15]

Le sue numerose vittorie sulla terra rossa (record di 62 titoli) gli sono valse anche il soprannome di King of Clay ("Re della terra rossa"), superficie sulla quale è considerato il più forte giocatore nella storia del tennis.[16][17][18][19][20][21][22]

Detiene attualmente diversi primati tra cui spiccano i 20 titoli dello Slam a pari merito con i rivali storici Roger Federer e Novak Đoković, 36 titoli ATP Masters 1000 al pari di Đoković mentre a livello di classifica è primatista assoluto per numero di settimane consecutive in top-10 (822: dal 25 aprile 2005 a oggi).[23][24][25][26]

Soprannominato “Il mancino di Manacor”, è stato il numero uno del mondo ATP per un totale di 209 settimane, terminando cinque stagioni al primo posto del ranking. È l'unico tennista della storia ad aver raggiunto la posizione nº 1 del ranking ATP nel corso di tre decenni diversi (2000-2009, 2010-2019, 2020-2029), inoltre è il tennista che ha occupato più a lungo (370 settimane complessive) la seconda posizione della classifica, restandoci per 160 settimane consecutive (record assoluto) dietro a Federer.[27]


Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Rafael Nadal Parera è nato a Manacor, sull'isola di Maiorca, da Sebastián Nadal e Ana María Parera. Ha una sorella minore di nome María Isabel. È nipote ex fratre dell'ex calciatore Miguel Ángel Nadal, difensore Barcellona e della nazionale spagnola.[28] Lo zio paterno Toni Nadal, ex tennista professionista, iniziò a farlo giocare quando aveva appena tre anni ed è stato il suo allenatore fino al 2017.[29]

Lo spagnolo ha continuato a vivere a Manacor anche dopo essere diventato professionista e sull'isola ha conosciuto María Francisca Perelló, detta Xisca, con cui si è fidanzato nel dicembre 2005 e che ha sposato il 19 ottobre 2019.[30]

Nel 2008 l'osservatorio astronomico di Maiorca ha dedicato al tennista un asteroide noto come 128036 Rafaelnadal,[31] e nello stesso anno Rafael ha fondato un'associazione benefica che porta il suo nome, la Rafa Nadal Foundation.[32]

Questa fondazione, la cui presidente è sua madre Ana María, ha come scopo lo sviluppo di azioni di assistenza sociale e di progetti cooperativi in Spagna e nei paesi in via di sviluppo.[33] Sempre nel 2008 è stato il primo tennista maschile ad aver vinto per i suoi meriti sportivi il Premio Principe delle Asturie, dopo le tenniste Arantxa Sánchez Vicario, Steffi Graf e Martina Navrátilová.[34] Nel 2010 la celebre cantante colombiana Shakira lo ha voluto come protagonista assieme a lei nel video del suo singolo Gypsy.[35] Nello stesso anno, in occasione della sua partecipazione al torneo di Bangkok, Nadal ha partecipato al progetto Un milione di alberi per il Re, piantando un albero in onore del monarca Bhumibol Adulyadej.[36]

Nella città natale ha fondato anche la propria accademia tennistica, la Rafa Nadal Academy by Movistar, diretta dallo zio Toni Nadal.[37]

È socio onorario del Real Madrid.[38]

Carriera sportiva[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

All'età di 8 anni Rafael praticava sia il calcio che il tennis, e in quest'ultima disciplina vinse un torneo regionale per under-12.[28][39] Visto il notevole risultato, suo zio Toni intensificò gli allenamenti[40]; Rafael colpiva sia il dritto che il rovescio usando entrambe le mani, ma il suo allenatore gli disse: "Nessun giocatore professionista gioca con due mani e noi non saremo i primi, quindi devi cambiare". A Rafael venne naturale utilizzare la sinistra per il dritto, sebbene nella vita sia destro.[39][41][42]

All'età di 12 anni, Nadal vinse i titoli spagnoli ed europei di tennis nella sua fascia di età, nonostante continuasse a giocare a calcio.[39] A quel punto suo padre gli fece scegliere quale dei due sport continuare, per evitare di danneggiare il suo rendimento scolastico:[39] Rafael scelse il tennis, ma nonostante l'abbandono del calcio giocato, continua tuttora a seguirlo.

All'età di quattordici anni la federazione spagnola di tennis gli chiese di trasferirsi a Barcellona in modo da continuare più efficacemente i suoi allenamenti ma la famiglia di Rafael rifiutò la richiesta, in parte perché temevano che avrebbe influito sulla sua educazione,[39] ma anche perché Toni Nadal disse: "Non voglio credere che occorra andare in America, o in altri posti per essere un buon atleta. Puoi riuscirci anche stando a casa."[29] La decisione di rimanere a Maiorca fece sì che Nadal ricevesse un minore sostegno finanziario da parte della federazione, tuttavia suo padre coprì i costi. Nel maggio del 2001 Rafael riuscì a sconfiggere in un match di esibizione sulla terra rossa l'ex-vincitore di Wimbledon Pat Cash.[28] Sempre nel maggio di quell'anno partecipò a uno dei suoi primi tornei internazionali, i Giochi delle Isole, disputatisi proprio nelle Baleari, contribuendo alla vittoria della medaglia d'oro.[43] Nadal non ebbe una vera e propria carriera da juniores, partecipò infatti a pochi degli eventi organizzati dall'ITF raggiunse le semifinali del singolare ragazzi a Wimbledon 2002[44] e vinse tutte le partite disputate per la Coppa Davis Junior.[45][46] Prese parte invece a diversi tornei futures e alcuni Challenger, vinse il suo primo match ATP il 29 aprile 2002 a Maiorca contro l'allora nº 81 del mondo Ramón Delgado. Divenne così il nono under-16 a vincere un match nell'era open[1]. A fine 2002 raggiunse il 200º posto nella classifica mondiale ATP.[47]

2003-2004: i primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 conquistò il suo primo titolo challenger a Barletta, e poche settimane dopo fece l'esordio a Monte Carlo. Qui raggiunse il terzo turno partendo dalle qualificazioni, e batté fra gli altri il campione del Roland Garros Albert Costa. Questa performance gli permise di entrare a 16 anni e 10 mesi fra i primi 100 al mondo, secondo più giovane della storia a riuscirci dopo Aaron Krickstein.[45] Saltò l'Open di Francia 2003 per un infortunio al gomito,[1] ma si riprese in tempo per debuttare a Wimbledon dove divenne il primo under-18 a raggiungere il terzo turno dopo Boris Becker nel Torneo di Wimbledon 1984.[1] Dopo un mese era fra i top 50, e a fine anno si classificò in 49ª posizione, vincendo il premio per il miglior esordiente ATP.[48]

Nel gennaio 2004 raggiunse la sua prima finale ATP ad Auckland, e un mese dopo debuttò in Coppa Davis nel match di primo turno contro la Repubblica Ceca. Perse all'esordio con Jiří Novák, ma due giorni dopo ottenne il punto decisivo per la Spagna battendo Radek Štěpánek. Nel torneo Master Series di Miami, dove partiva come ultima testa di serie, ottenne al terzo turno un risultato prestigioso, affrontando e battendo con un doppio 6-3 il numero uno del mondo Roger Federer, e dando così inizio alla più interessante rivalità del tennis contemporaneo. Nei mesi successivi, a causa di una frattura da stress al piede sinistro,[45] fu costretto a saltare la stagione sulla terra rossa, incluso il Roland Garros. In agosto vinse a Sopot il suo primo titolo ATP, battendo in finale José Acasuso e senza perdere nemmeno un set durante il torneo.

L'anno si chiuse con la finale di Davis contro gli Stati Uniti; Nadal fu scelto al posto di Juan Carlos Ferrero per disputare il secondo match contro il nº 1 americano e nº 2 del mondo Andy Roddick che pochi mesi prima l'aveva battuto con facilità al secondo turno degli US Open. Rafael perse il primo set al tie-break, ma si aggiudicò i successivi tre; grazie alla sua vittoria e agli altri due punti portati da Carlos Moyá la Spagna conquistò la sua seconda insalatiera e Nadal divenne, a 18 anni e 6 mesi, il più giovane vincitore nella storia del trofeo.[45][49][50] Terminò la stagione al 51º posto della classifica mondiale.

2005: la consacrazione: 1º Roland Garros[modifica | modifica wikitesto]

Il 2005 si aprì con la sconfitta al quarto turno all'Australian Open, in cui perse contro Lleyton Hewitt, che avrebbe poi raggiunto la finale. Due mesi più tardi Nadal arrivò in finale al Masters di Miami dove fu sconfitto, nella rivincita dell'anno precedente, da Roger Federer in cinque set. Questi risultati sono considerati da molti osservatori come il punto di svolta della carriera di Nadal,[51] dato che nei mesi successivi cominciò la scalata alla classifica.

La primavera successiva infatti vide l'inizio del dominio di Rafael sulla terra rossa. Con 24 successi consecutivi infranse il record di Andre Agassi di vittorie per un teenager,[52] conquistando nel giro di due mesi il suo primo Masters di Monte Carlo, gli Internazionali d'Italia, dove vinse contro Guillermo Coria dopo una sfida durata 5 ore e 14 minuti, e il Torneo Godó. Infine, alla sua prima partecipazione al Roland Garros, nel giorno del suo compleanno sconfisse Federer in semifinale e due giorni più tardi batté in finale Mariano Puerta, conquistando il suo primo Slam. Nadal divenne così il terzo tennista a vincere uno Slam alla prima partecipazione dopo Mats Wilander e Andre Agassi, nonchè il primo teenager a riuscirci dopo Pete Sampras allo US Open 1990. Con questa serie di vittorie si issò fino al 3º posto della classifica ATP.[53]

Tre giorni dopo il trionfo parigino, al torneo di Halle sull'erba, arrivò una brusca battuta d'arresto contro il tedesco Alexander Waske,[54] mentre a Wimbledon fu eliminato al secondo turno per mano del lussemburghese Gilles Müller. Subito dopo il torneo Nadal infilò una nuova serie di 16 vittorie consecutive in tre tornei diventando, il 25 luglio, il nº 2 del mondo; non scenderà più sotto questa posizione fino al 17 agosto 2009.

La stagione sul cemento nordamericano iniziò con la vittoria in finale in Canada contro Andre Agassi, grazie alla quale conquistò il primo titolo ATP della sua carriera su questa superficie. Nel successivo Masters Series di Cincinnati fu eliminato al primo turno dal ceco Tomáš Berdych. Agli US Open, dove era testa di serie nº 2, dopo aver superato due wild-card statunitensi, Bobby Reynolds e Scoville Jenkins, si arrese in quattro set al nº 49 del mondo James Blake. In settembre sconfisse Guillermo Coria nella finale di Pechino, e vinse entrambe le partite in singolare contro l'Italia in Coppa Davis. Il mese successivo ottenne il quarto titolo in un torneo della categoria Masters Series, a Madrid, contro Ivan Ljubičić, la prima sul cemento indoor. Durante la partita, tuttavia, Nadal si infortunò gravemente allo scafoide tarsale del piede sinistro, scoprendo così di avere una malformazione congenita dell'osso. Fu, pertanto, costretto a rinunciare all'esordio al Masters di fine anno di Shanghai, chiudendo la stagione al secondo posto del ranking mondiale.[55]

Il 2005 fu l'anno della consacrazione: con undici tornei conquistati (Salvador, Acapulco, Monte Carlo, Barcellona, Roma, Open di Francia, Bastad, Stoccarda, Montréal, Pechino, Madrid) su dodici finali disputate (solo Federer fece altrettanto quell'anno), si affermò come il teenager più vincente della storia[56], oltre a stabilire il record di tornei Masters Series vinti in un anno (4, migliorato da Đoković nel 2011). Otto dei tornei vinti si giocarono sulla terra rossa, gli altri sul cemento. Nel corso dell'anno Nadal ottenne 79 vittorie, secondo soltanto alle 81 di Federer; vinse inoltre il Golden Bagel Award per i ben 12 set vinti per 6-0.[57] Conquistò infine la più alta posizione in classifica a fine anno per uno spagnolo, e il premio ATP per il giocatore più migliorato.[48]

2006: 2º Roland Garros[modifica | modifica wikitesto]

Nadal al torneo Godó 2006 di Barcellona.

Il 2006 si aprì con il forfait agli Australian Open ancora a causa dell'infortunio allo scafoide: secondo i medici la malformazione avrebbe potuto costringere Rafael al ritiro dal tennis, ma l'utilizzo di una soletta speciale per la scarpa sinistra lo aiutò a tenere il problema sotto controllo, accrescendo tuttavia il rischio di infortunio per altre parti del corpo, fra cui le ginocchia.[55] Tale accorgimento gli consentì di tornare in campo a Marsiglia, dove raggiunse la semifinale. Il ritorno alla vittoria arrivò poche settimane dopo a Dubai, dove sconfisse in finale Federer. L'inizio di stagione sul cemento si concluse con le eliminazioni in semifinale a Indian Wells (da James Blake) e al secondo turno a Miami (da Carlos Moyá).

Nadal col trofeo del Roland Garros 2006.

Al ritorno del circuito sui campi di terra rossa europea, Nadal si aggiudicò nuovamente il Masters Series di Monte Carlo, il torneo casalingo di Barcellona, e gli Internazionali d'Italia, battendo nelle finali di entrambi i Masters Series Federer e al Torneo Godó Tommy Robredo. A Roma il torneo si concluse con un match deciso al tie-break del quinto set, dopo più di cinque ore di gioco, in cui Nadal annullò ben due match point allo svizzero. Con questi risultati eguagliò il record di 16 vittorie in tornei ATP di un teenager, appartenuto a Björn Borg.[1] L'11 giugno Nadal batté nuovamente il rivale svizzero nella finale del Roland Garros, conquistando il suo secondo torneo dello Slam e divenne così il primo giocatore a sconfiggere Federer in una finale dello Slam.[58] Inoltre, con il passaggio del primo turno del Roland Garros contro lo svedese Robin Söderling, stabilì il nuovo record di vittorie consecutive sulla terra rossa, 54, superando la striscia dell'argentino Guillermo Vilas: la serie aveva avuto inizio nel 2005 a Monte Carlo.

Sull'erba Nadal si infortunò alla spalla nella partita contro Lleyton Hewitt al torneo del Queen's:[59] costretto a ritirarsi, pose fine a una serie di 26 vittorie consecutive. A Wimbledon Rafael rischiò l'eliminazione al secondo turno da parte del qualificato americano Robert Kendrick ma, dopo aver annullato due match point, riuscì a vincere al quinto set.[60] Al turno successivo, Nadal affrontò e sconfisse in tre set l'ex nº 1 del mondo Andre Agassi, in quella che fu l'ultima partita dell'americano al torneo londinese. Anche nei turni successivi Rafael vinse in tre set, raggiungendo in finale Federer, detentore del trofeo dal 2003. L'ultimo spagnolo a giocare in finale a Londra era stato Manuel Santana nel 1966. Lo svizzero, nella prima sfida con il suo rivale sulla sua erba, si prese la rivincita della finale di Parigi, battendo il mancino di Manacor in quattro set (6-0, 7-65, 62-7, 6-3).

Il dopo Wimbledon fu deludente: Nadal venne eliminato nei primi turni nei tornei nordamericani del Canada e di Cincinnati. Agli US Open raggiunse per la prima volta i quarti di finale dove fu sconfitto in 4 set dal russo Michail Južnyj. Nel resto dell'anno partecipò soltanto a tre tornei. All'Open di Stoccolma fu eliminato inaspettatamente dal nº 690 del mondo Joachim Johansson, mentre la settimana successiva, al torneo di Madrid in cui era campione uscente, fu sconfitto da Thomas Berdych ai quarti. Alla sua prima Masters Cup fu sconfitto da James Blake nel Round Robin, ma vinse contro il russo Nikolaj Davydenko e Robredo, accedendo alla semifinale. Qui venne battuto in due set 6-4, 7-5 da Federer, concludendo anche questa stagione al secondo posto dietro lo svizzero. Dopo Agassi nel biennio 1994-1995 fu il primo tennista a restare nº 2 per due anni consecutivi.[1]

2007: 3º Roland Garros[modifica | modifica wikitesto]

Nadal a Monte Carlo nel 2007.

L'anno iniziò con la partecipazione a sei tornei sul cemento. Nei primi due venne sconfitto in semifinale (a Chennai) e al primo turno (a Sydney), per recarsi quindi agli Australian Open, dove uscì ai quarti di finale per mano del cileno Fernando González, futuro finalista. Dopo una nuova sconfitta ai quarti a Dubai, dove difendeva la vittoria dell'anno precedente, riuscì per la prima volta a conquistare il Masters di Indian Wells, battendo in finale Novak Đoković. Il serbo tuttavia si rifece eliminandolo pochi giorni dopo ai quarti del Masters di Miami.

Sulla terra rossa, come sempre, Nadal diede il meglio di sé: al Masters di Monte-Carlo vinse il suo terzo trofeo battendo ancora una volta in finale Roger Federer, e confermò poco dopo il suo dominio anche a Barcellona (finale con Guillermo Cañas) e a Roma, sconfiggendo in finale González. Nel corso di questo torneo, inoltre, superò il record di 75 vittorie consecutive su una singola superficie, detenuto in precedenza da John McEnroe. La striscia si interruppe a quota 81 al torneo di Amburgo dove, per la prima volta, Federer riuscì a batterlo sul rosso. Nel frattempo, fra i tornei di Barcellona e Roma, i due si erano affrontati ancora una volta in un match di esibizione a Maiorca, chiamato Battaglia delle Superfici, su un campo per metà in terra rossa e per metà in erba (la superficie preferita da Federer). Anche in questa occasione Nadal era riuscito a imporsi sul rivale svizzero.[61] Nonostante la sconfitta di Amburgo due settimane più tardi Nadal affrontò e sconfisse nuovamente Federer nella loro seconda finale del Roland Garros. Ottenne dunque per il terzo anno consecutivo il titolo nello Slam rosso col punteggio di 6-3, 4-6, 6-3, 6-4, cedendo proprio nell'ultima partita l'unico set del torneo, e allungando la sua serie positiva sulla terra parigina a 21 vittorie consecutive.

Sull'erba inglese ancora una volta Nadal fu eliminato dal torneo del Queen's ai quarti di finale e, esattamente come l'anno precedente, raggiunse la finale di Wimbledon, ancora una volta contro Federer. La partita però seguì un copione ben diverso da quello del 2006: per la prima volta in cinque anni infatti lo svizzero fu costretto a un match di cinque set.[62] Alla fine fu il campione elvetico a prevalere con il punteggio di 7-67, 4-6, 7-63, 2-6, 6-2, ma la partita mostrò gli enormi progressi fatti da Nadal su questa superficie.[63]

Nel prosieguo di stagione Nadal si aggiudicò il torneo di Stoccarda ma, come l'anno precedente, non brillò nella seconda parte dell'anno: fu eliminato in semifinale a Montréal e al secondo turno a Cincinnati, per poi fermarsi negli ottavi degli US Open per mano del connazionale David Ferrer in 4 set. Chiuse la stagione con la finale del torneo Masters Series di Parigi Bercy (sconfitto dall'argentino David Nalbandian per 6-4, 6-0), e con una nuova semifinale alla Masters Cup di Shanghai (ancora battuto da Federer per 6-4, 6-1), confermandosi al secondo posto del ranking.

2008: 4º Roland Garros, 1º Wimbledon, oro olimpico e numero 1 del mondo[modifica | modifica wikitesto]

Il 2008 fu uno degli anni migliori nella carriera del maiorchino: cominciò con la finale a Chennai, dove riuscì a vincere soltanto un game contro il russo Michail Youzhny, e con la prima semifinale agli Australian Open, dove venne sconfitto dalla sorpresa del torneo Jo-Wilfried Tsonga.

Dopo le non brillanti prestazioni di Rotterdam e Dubai si presentò ai Masters Series di Indian Wells e Miami uscendo rispettivamenti in semifinale per mano di Đoković e in finale sconfitto da Nikolaj Davydenko.

In aprile si aggiudicò per la quarta volta di fila il Masters Series di Monte Carlo, battendo ancora Federer in finale, nonostante lo svizzero fosse avanti per 4-0 nel secondo set.[64] Il giorno dopo divenne il primo giocatore ad aggiudicarsi nella stessa edizione del torneo singolare e doppio, sconfiggendo insieme a Tommy Robredo la coppia formata da Mahesh Bhupathi e Mark Knowles. A Barcellona confermò il poker di Monte Carlo, battendo David Ferrer con il punteggio di 6-1, 4-6, 6-1.

A Roma Nadal uscì al secondo turno, sconfitto dal connazionale Ferrero per 7-5, 6-1, anche a causa di un problema di vesciche al piede[65]; si riprese però in tempo per vincere per la prima volta ad Amburgo sbarrando la strada al campione uscente Federer in finale.

Al Roland Garros vinse per la quarta volta consecutiva, la prima senza perdere un set, battendo in finale il solito Federer in un match a senso unico in cui concesse soltanto quattro game all'avversario, chiudendo 6-1, 6-3, 6-0: Federer non subiva un bagel (set finito 6-0) dal 1999.[64] Con questo successo eguagliò il primato di titoli consecutivi detenuto da Borg, che si impose consecutivamente dal 1978 al 1981 nel torneo francese.

Rafael Nadal con il trofeo del Canada Masters 2008.

Al torneo del Queen's Nadal si dimostrò competitivo anche sull'erba battendo per 7-66, 7-5 Đoković, e diventando il secondo spagnolo a conquistare un torneo su questa superficie dopo la vittoria a Eastbourne di Andrés Gimeno nel 1972.[66] A Wimbledon arrivò per il terzo anno consecutivo in finale e come nei due precedenti si trovò di fronte Federer. Questa partita è considerata da molti la più bella della storia[67][68][69][70], il match fu interrotto in due occasioni dalla pioggia, dapprima nel terzo set sul 5-4 per Federer ma con lo spagnolo avanti due set a zero, poi sul 2-2 e 40 pari nel quinto set, e terminò alle 21:15 GMT, quand'era sul punto di essere sospeso per oscurità. Vinse Nadal per 6–4, 6–4, 65–7, 68–7, 9–7, dopo 4 ore e 48 minuti di gioco ed essersi visto annullare tre match point, di cui due nel tie-break del quarto set. Con questo successo divenne il terzo giocatore dell'era open dopo Rod Laver e Borg a vincere nello stesso anno i tornei Parigi e Londra e interruppe la serie di 65 vittorie consecutive di Federer sull'erba. Il 27 luglio lo spagnolo conquistò anche il Toronto Master Series, battendo in finale il tedesco Nicolas Kiefer con il punteggio di 6-3, 6-2 mentre a Cincinnati venne sconfitto nettamente in semifinale da Novak Đoković per 6-1, 7-5 e interrompendo a 32 la sua serie di vittorie consecutive. Tuttavia, grazie a questo risultato e alla concomitante sconfitta di Federer al terzo turno, Nadal si assicurò l'aritmetica certezza di diventare, dopo 160 settimane consecutive da nº 2, il ventiquattresimo numero uno del mondo della classifica ATP, terzo spagnolo dopo Juan Carlos Ferrero e Carlos Moyá.

La consacrazione come nº 1 arrivò ai Giochi Olimpici di Pechino dove, sconfitto il cileno Fernando González (6-3, 7-6, 6-3), si aggiudicò la medaglia d'oro.[71] Nadal divenne quindi il primo giocatore spagnolo ad aver vinto l'oro olimpico nell'era Open.

Sui campi in cemento di Flushing Meadows si presentò come grande favorito e per la prima volta in carriera si spinse fino alla semifinale dove fu eliminato dallo scozzese Andy Murray, nelle settimane successive Rafael contribuì alla vittoria della Spagna in semifinale di Coppa Davis contro gli Stati Uniti. Con il raggiungimento della semifinale al Masters di Madrid Nadal ebbe la matematica certezza di chiudere l'anno in prima posizione nel ranking mondiale, primo spagnolo a riuscirci.[72] Nel torneo Masters Series di Bercy arrivò ai quarti di finale, ma dopo aver perso 6-1 il primo set contro Nikolaj Davydenko si ritirò per un problema al ginocchio.[73] Il 3 novembre annunciò che non avrebbe preso parte alla Masters Cup di Shanghai, per evitare un peggioramento delle sue condizioni fisiche in vista della finale di Coppa Davis contro l'Argentina, programmata fra il 21 e il 22 novembre. Una settimana più tardi tuttavia Rafael comunicò che non avrebbe potuto partecipare nemmeno a questo torneo, a causa di una tendinite:[74] la squadra spagnola riuscì comunque a imporsi, facendo conquistare il trofeo al nº 1 del mondo per la seconda volta nonostante la sua assenza.

2009: la vittoria agli Australian Open[modifica | modifica wikitesto]

Il 2009 cominciò con il torneo di Doha dove venne eliminato ai quarti dal francese Gaël Monfils mentre nel torneo di doppio si rifece, assieme a Marc López, sconfisse il team nº 1 del mondo formato da Daniel Nestor e Nenad Zimonjić, nel primo incontro in una finale fra il nº 1 del singolare e il nº 1 del doppio dal 1990.[75]

Nadal agli Australian Open 2009.

Nel primo Slam stagionale Nadal riuscì a centrare l'obiettivo mai raggiunto prima, dopo aver sconfitto al quinto set il connazionale Fernando Verdasco in un incontro durato 5 ore e 14 minuti[76] in finale dopo un'altra maratona di 4 ore e 23 minuti, e con i parziali di 7-5, 3-6, 7-63, 3-6, 6-2, sconfisse Federer, conquistando il suo primo Slam sul cemento. Con questa vittoria divenne il primo spagnolo a trionfare in Australia e il quarto tennista a vincere uno Slam su ogni superficie.

Sconfitto in finale al torneo di Rotterdam dallo scozzese Andy Murray,[77] Nadal saltò l'impegno successivo nel torneo di Dubai,[78] rientrando solo a marzo per il primo turno di Coppa Davis, dove sulla terra rossa di Benidorm batté la Serbia di Tipsarević e Đoković. Tornò al successo conquistando il Masters di Indian Wells dove, dopo essere stato costretto ad annullare cinque match point al terzo turno contro David Nalbandian, sconfisse Murray in finale con un netto 6-1, 6-2 senza concedere palle break, in una partita condizionata dal forte vento.[79] Nel Masters 1000 di Miami venne eliminato nei quarti di finale dall'argentino Juan Martín del Potro con il punteggio di 6-4, 3-6, 7-63, durante il torneo Nadal iniziò ad avvertire le prime fitte di dolore alle ginocchia, causate da una tendinite che condizionerà fortemente la parte centrale della sua stagione.[80]

Al rientro in Europa vinse ancora sulla terra rossa di Monte Carlo, battendo in finale Đoković (6-3, 2-6, 6-1)[81] e diventando il primo tennista capace di vincere lo stesso torneo Masters 1000 per cinque volte consecutive. La settimana successiva ottenne il quinto successo di fila anche al Torneo Godó dove, nella replica della finale 2008, sconfisse David Ferrer per 6-2, 7-5.[82] Agli Internazionali di Roma lo spagnolo si riprese lo scettro perduto l'anno precedente, affrontando con successo il campione uscente Đoković per la seconda volta in un mese (7-62, 6-2) e diventando il primo tennista a vincere per quattro volte il torneo italiano.[83] Conquistò così il 15º Masters della carriera, staccando Federer, allora fermo a 14 titoli. Lo svizzero tuttavia lo riagguantò nel giro di una settimana, battendolo in finale a Madrid per 6-4, 6-4, e interrompendo la striscia di 33 vittorie sul rosso dello spagnolo. La semifinale di quello stesso torneo, vinta al tie-break del terzo set contro Đoković e durata 4 ore e 3 minuti, divenne il match sui 3 set più lungo della storia.[84] Allo slam parigino Nadal partecipò partendo da grande favorito.[85], al terzo turno con la vittoria sull'australiano Lleyton Hewitt stabilì il record assoluto di vittorie consecutive nel torneo (30, superando Chris Evert fermatasi a quota 29). Al quarto turno, tuttavia, venne sconfitto a sorpresa dallo svedese Robin Söderling (6-2, 62-7, 6-4, 7-62), si trattò della prima sconfitta in carriera di Nadal al Roland Garros dopo 48 vittorie consecutive.

Dopo la dura sconfitta di Parigi annunciò la sua assenza al torneo del Queen's a causa della tendinite alle ginocchia[86] e il 19 giugno arrivò la sofferta decisione di ritirarsi da Wimbledon rinunciando così alla difesa del titolo.[80][87] Il 5 luglio, con la vittoria di Federer nel torneo londinese, Nadal perse la prima posizione nel ranking a favore dello svizzero, tornando al nº 2.

Tornò in campo alla Rogers Cup di Montréal,[88] dove venne sconfitto ai quarti da del Potro.[89] Il giorno seguente, con la vittoria di Andy Murray in semifinale, venne scalzato proprio dallo scozzese dalla seconda posizione nella classifica ATP, sotto la quale non scendeva dal 2005. Al successivo Masters di Cincinnati venne eliminato in semifinale da Novak Đoković col punteggio di 6-1, 6-4, ma subì uno strappo a un muscolo addominale, che influì sulla sua resa al servizio.[80] Allo US Open arrivò in semifinale bissando il risultato dell'anno precedente ma ancora una volta fu sconfitto dal futuro vincitore del torneo, che in quell'edizione fu Juan Martin del Potro, col punteggio di 6-2, 6-2, 6-2. Tuttavia, grazie alla battuta d'arresto di Murray al quarto turno, riuscì ugualmente a riprendere la seconda posizione nel ranking. Al Masters di Shanghai giunse senza troppi problemi in finale dove venne sconfitto da Nikolaj Davydenko, mentre a Bercy si arrese in semifinale a Novak Đoković. Dopo aver disputato la Masters Cup, nella quale perse tutti e tre gli incontri del round robin senza vincere nemmeno un set, chiuse la stagione aiutando la Spagna a conquistare la sua quarta insalatiera sulla terra rossa di Barcellona, battendo nel primo incontro di singolare Tomas Berdych per 7-5, 6-0, 6-2. Terminò l'anno in seconda posizione del ranking, ancora una volta dietro a Roger Federer.

2010: 5º Roland Garros, 2º Wimbledon, 1º US Open e ritorno al numero 1[modifica | modifica wikitesto]

Il 2010 ebbe inizio con una finale persa al torneo di Doha, dove venne battuto in 3 set da Nikolaj Davydenko. Due settimane dopo partecipò agli Australian Open, dove la sua corsa venne interrotta da Andy Murray nei quarti di finale, non riuscendo così a difendere il titolo conquistato l'anno precedente.[90]

A causa di un riacutizzarsi del problema ai tendini delle ginocchia fu costretto a prendersi una pausa di un mese,[91] e si ripresentò in campo nei due Masters 1000 statunitensi. Sia a Indian Wells che a Miami dovette però fermarsi alle semifinali, dopo aver ceduto rispettivamente ad Ivan Ljubičić e ad Andy Roddick. Si aggiudicò in coppia con Marc López di doppio a Indian Wells.

Rafael Nadal al Mutua Madrileña Madrid Open 2010.

La stagione su terra rossa si aprì con la sesta vittoria consecutiva nel torneo di Monte Carlo, nel corso del torneo lasciò agli avversari appena 14 game e nessun set in cinque incontri; in finale sconfisse Fernando Verdasco con il secco punteggio 6-0, 6-1.[80] Grazie a questa vittoria Nadal divenne il primo giocatore dell'era open ad aggiudicarsi un torneo per sei volte consecutive. La settimana seguente rinunciò a partecipare al torneo di Barcellona, dove deteneva il titolo dal 2005, per sottoporsi a una terapia mirata a eliminare la tendinite alle ginocchia. L'intervento ebbe successo, e il dolore scomparve completamente.[80]

Agli Internazionali d'Italia raggiunse la quinta finale e, in un match interrotto per due volte dalla pioggia, si impose 7-5, 6-2 su David Ferrer conquistando il suo quinto titolo romano. Al successivo torneo di Madrid in finale superò in due set Federer (6-4, 7-65) e con questa vittoria divenne il primo giocatore nella storia ad aggiudicarsi i tre Masters sulla terra rossa nello stesso anno. Inoltre superò il record di Agassi di 17 Masters 1000 vinti in carriera, e riguadagnò la seconda posizione nel ranking mondiale.[92]

Al Roland Garros riuscì per la quinta volta in carriera a conquistare la finale, dove incontrò Robin Söderling, unico giocatore capace di batterlo nello Slam parigino. Nadal vendicò la sconfitta dell'anno precedente, imponendosi per 6-4, 6-2, 6-4 e per la seconda volta dopo il 2008 fu inoltre capace di aggiudicarsi il torneo senza perdere nemmeno un set. Grazie alla contemporanea sconfitta di Federer, uscito di scena ai quarti proprio contro Söderling, Nadal riconquistò il vertice della classifica mondiale, e si qualificò per primo al Master di fine anno. Infine, con il trionfo di Parigi, Nadal divenne il primo giocatore della storia a realizzare il cosiddetto Clay Slam o Slam rosso, avendo vinto nello stesso anno tutti i tornei maggiori sulla terra rossa (Monte Carlo, Roma, Madrid e Roland Garros)[1].[93]

Nel suo primo torneo sull'erba dal 2008, il Queen's, venne eliminato ai quarti dal connazionale Feliciano López, mentre a Wimbledon si presentò come testa di serie nº 2. Riuscì a raggiungere la sua quarta finale dei Championships dove si trovò di fronte Tomáš Berdych, giustiziere ai quarti di Federer e in semifinale di Đoković. Il ceco, alla sua prima finale Slam, non riuscì a opporre resistenza: con il punteggio di 6-3, 7-5, 6-4 Nadal conquistò per la seconda volta il torneo più prestigioso.

Nadal al Torneo di Wimbledon 2010.

Dopo la pausa estiva, al torneo di Toronto Nadal disputò sia il singolare che il doppio. In quest'ultimo partecipò in coppia con il numero 2 del mondo Đoković: non accadeva da 34 anni (dai tempi di Connors/Ashe) che i primi due giocatori della classifica di singolare disputassero insieme un torneo di doppio. La coppia viene tuttavia eliminata al primo turno dalle wild card canadesi Vasek Pospisil e Milos Raonic. Nel singolare invece raggiunse la semifinale, ma venne nettamente sconfitto da Murray in due set. Anche a Cincinnati Nadal uscì prematuramente di scena, battuto ai quarti da Baghdatis. Allo US Open però lo spagnolo dettò legge: raggiunta la sua prima finale a New York, affrontò e sconfisse Novak Đoković con il punteggio di 6-4, 5-7, 6-4, 6-2, perdendo l'unico set del torneo nell'atto conclusivo e subendo appena 5 break in 7 incontri.[94] Con questa vittoria Nadal divenne il primo della storia a vincere nello stesso anno solare 3 prove dello Slam su 3 superfici diverse (terra rossa, erba e cemento)[95] nonchè il più giovane giocatore dell'era open a completare il Career Grand Slam e allo stesso tempo il Career Golden Slam, avendo vinto in carriera i quattro Major e l'oro olimpico, il terzo dopo Andre Agassi e Steffi Graf.

Dopo una breve pausa per lo spagnolo iniziarono tre settimane di intensa trasferta asiatica. Al torneo di Bangkok, cui partecipò per la prima volta, venne eliminato in semifinale da Guillermo García López per 2-6, 7-63, 6-3 dopo non aver sfruttato 24 palle break.[96] Lo spagnolo fece quindi il suo esordio al torneo di Tokyo, conquistando il settimo titolo della stagione dopo aver sconfitto in finale Gaël Monfils per 6-1, 7-5. A Shanghai, dove difendeva la finale raggiunta nel 2009, venne eliminato al terzo turno da Jürgen Melzer. Si interruppe quindi con questa centesima sconfitta in carriera (su 568 partite) la striscia di 21 quarti di finale consecutivi nei Masters 1000 iniziata ad Amburgo nel 2008.

All'ultimo Masters di Parigi-Bercy lo spagnolo non si presentò per una lieve tendinite alla spalla sinistra,[97] e tornò in campo dopo un mese di inattività all'ATP Finals di Londra. Qui per la prima volta in carriera raggiunse la finale, dopo aver vinto tutte le partite del suo round robin e aver eliminato in semifinale Murray in un match fra i più belli dell'anno.[98] Nell'atto conclusivo però si arrese a Federer, che lo batté per 6-3, 3-6, 6-1, impedendogli di conquistare l'unico titolo di alto livello ancora assente dal suo palmarès.[99]

2011: 6º Roland Garros[modifica | modifica wikitesto]

Nadal al Roland Garros 2011.

Inizia la stagione vincendo il doppio di Doha in coppia con Marc López sulla coppia italiana Bracciali/Seppi, agli Australian Open la sua corsa si ferma nuovamente ai quarti di finale a causa di un infortunio muscolare.[100] Il ritorno alle gare arriva con il primo turno di Coppa Davis, in cui contribuisce alla vittoriosa trasferta della Spagna per 4-1 contro il Belgio sul cemento di Charleroi, sconfiggendo Ruben Bemelmans e, a punteggio acquisito, Olivier Rochus.[101]

Nella prima parte della stagione Nadal si scontra più volte con Đoković in finale, uscendone sempre sconfitto (Indian Wells, Miami,[102] Madrid, Roma e gli Slam di Londra e New York[103]). In compenso si aggiudica Monte Carlo,[104] Barcellona e Roland Garros: a Parigi batte Federer in finale ed eguaglia il record di successi di Björn Borg nel torneo parigino (6).

Nella semifinale di Coppa Davis contro la Francia, Nadal vince entrambi i suoi singolari contro Richard Gasquet e Jo-Wifired Tsonga regalando la finale alla Spagna. Tenta quindi di difendere il titolo a Tokyo ma deve arrendersi a Andy Murray che lo batte per 3-6, 6-2, 6-0 infliggendogli la settima sconfitta stagionale in finale. Durante le Finals subisce la più severa sconfitta in carriera (6-3, 6-0) da Roger Federer.[105] La successiva battuta d'arresto contro Tsonga ne decreta l'eliminazione dal torneo.[106] L'ultima apparizione della stagione fu sulla terra rossa di Siviglia per la finale di Coppa Davis contro l'Argentina. Nadal, dopo aver sconfitto Juan Mónaco nella partita d'esordio (6-1, 6-1, 6-2), ottiene il punto decisivo battendo del Potro in un match durato 4 ore e 7 minuti e terminato col punteggio di 1-6, 6-4, 6-1, 7-60, regalando alla Spagna la quinta insalatiera della sua storia.[107]

Chiude una stagione da lui definita molto complicata[108] al secondo posto del ranking ATP alle spalle di Đoković.

2012: 7º Roland Garros e infortunio al ginocchio[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la sconfitta in semifinale contro Gaël Monfils a Doha, Nadal si presentò a Melbourne per gli Australian Open dove raggiunse in semifinale Roger Federer nella loro 27ª sfida, la prima dal 2005 a non disputarsi in una finale. Superò lo svizzero con il punteggio di 65-7, 6-2, 7-65, 6-4 e raggiunse la sua quarta finale consecutiva negli Slam (impresa riuscita soltanto a quattro giocatori nella storia del tennis) nonchè la seconda in carriera in Australia. A sbarrargli la strada fu Novak Đoković che, nella terza finale slam consecutiva tra i due giocatori, si impose con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-2, 65-7, 7-5 in 5 ore e 53 minuti di gioco, l'incontro più lungo nella storia degli Australian Open e la finale di maggior durata nei tornei del Grande Slam.[109]

Il 16 febbraio venne ufficialmente nominato portabandiera per la Spagna alle Olimpiadi di Londra, come già preannunciato da re Juan Carlos.[110][111]

Nadal a Parigi nel 2012

A marzo tornò a Indian Wells, dove si arrense in semifinale a Roger Federer, con il punteggio di 6-3, 6-4. Nello stesso torneo si aggiudicò la prova di doppio insieme a Marc López, battendo in finale gli americani John Isner e Sam Querrey. A Miami giunse nuovamente in semifinale ma un nuovo problema al ginocchio lo costrinse al forfait dall'incontro con Andy Murray.[112][113]

Le soddisfazioni arrivarono sulla terra rossa. Nel torneo di Monte Carlo riuscì a battere Novak Đoković, dopo sette sconfitte consecutive subite contro il serbo, col punteggio di 6-3, 6-1 in finale. Per Nadal fu l'ottavo titolo consecutivo nel Principato, un risultato mai ottenuto prima nella storia del tennis.[114] Nuovo successo anche al torneo torneo Godó dove in finale superò David Ferrer (7-61, 7-5), sollevando il trofeo per la settima volta. A Madrid, in un torneo giocato per la prima volta sulla terra blu, venne sconfitto per la prima volta dopo 14 incontri da Fernando Verdasco col punteggio di 3-6, 6-3, 5-7. La sconfitta, unita alla concomitante vittoria del torneo da parte di Roger Federer, gli costò la seconda posizione nella classifica ATP.[115] Agli Internazionali d'Italia andò in scena la replica della finale di Monte Carlo con Nadal che conquistò il titolo per la sesta volta superando Novak Đoković con il punteggio di 7-5, 6-3 e tornò nº 2 della classifica ATP, scavalcando Federer.[116]

Nadal si presentò all'Roland Garros in qualità di detentore del titolo e arrivò nuovamente in finale cedendo solo 35 game e nessun set nel suo percorso. Per la prima volta nella storia del tennis due giocatori si incontrano in quattro finali Slam consecutive, l'esito fu diverso dagli ultimi tre: Nadal si impose su Đoković, in un incontro interrotto due volte dalla pioggia e terminato il lunedì, con il punteggio di 6-4, 6-3, 2-6, 7-5. Migliorò record maschile di 6 vittorie a Parigi, detenuto a pari merito con Borg, eguagliò a livello assoluto i 7 successi di Chris Evert.[117][118][119]

La sua stagione sull'erba iniziò dal torneo di Halle, preferito stavolta al Queen's.[120] In Germania Nadal si fermò ai quarti di finale perdendo per la prima volta in 9 confronti diretti da Philipp Kohlschreiber. A Wimbledon uscì clamorosamente di scena al secondo turno per mano del ceco Lukáš Rosol, nº 100 del mondo, col punteggio di 69-7, 6-4, 6-4, 2-6, 6-4.[121] Questo fu l'ultimo incontro della stagione per il maiorchino, il 19 luglio annunciò infatti il ritiro dalle Olimpiadi e cancellò la propria partecipazione da tutti i tornei ancora da disputare.[122][123][124][125][126] Il motivo fu una rottura parziale del tendine rotuleo unita a una contemporanea infiammazione dei tessuti del ginocchio sinistro (nota come sindrome di Hoffa).[113][127]

L'assenza dalle gare gli costò due posizioni in classifica e chiuse l'anno al nº 4, alle spalle di Novak Đoković, Roger Federer ed Andy Murray.

2013: 8º Roland Garros e 2º US Open[modifica | modifica wikitesto]

Nadal a Indian Wells 2013

A causa di un virus saltò gli Australian Open.[128] ma nei messi successivi conquistò in sequenza i tornei americani di São Paulo, Acapulco ed Indian Wells[129] Sulla terra europea uscì vincitore a Barcellona, Madrid, Roma e infine al Roland Garros.[130] L'unica sconfitta la subì nel torneo di Monte Carlo dove, ad interrompere una serie record di otto trionfi consecutivi (e 46 incontri), Novak Đoković ebbe la meglio con il punteggio di 6-2, 7-61.[131]

A Wimbledon uscì di scena al turno d'esordio (prima volta in uno Slam) per mano del belga Steve Darcis che lo sconfisse in tre set per 7-64, 7-68, 6-4,[132].

Con i successi a Montréal[133] e a Cincinnati risalì al secondo posto nel ranking ATP. Vinse anche gli US Open battendo in finale Đoković[134] e ottenne la tredicesima vittoria in un torneo del Grande Slam, grazie alla quale staccò Roy Emerson fermo a dodici. Con il successo agli US Open divenne il terzo tennista della storia ad aver bissato l'accoppiata Roland Garros-US Open in stagione (l'altra occasione fu nel 2010), impresa ottenuta da Rod Laver (1962, 1969) e Ivan Lendl (1986, 1987).

A ottobre disputò l'ATP 500 di Pechino dove raggiunse la finale e strappò la prima posizione mondiale a Novak Đoković che, tuttavia, si impose in 2 set nell'ultimo atto del torneo.[135] Dopo oltre due anni tornò quindi in vetta al ranking mondiale da dove era stato scalzato dallo stesso Đoković. Alle ATP Finals di Londra, che aveva saltato l'anno precedente a causa dell'infortunio al ginocchio, superò il girone e raggiunse in semifinalea Roger Federer nella 32ª edizione del "classico" battendolo per 7-5, 6-3. Nella sua seconda finale in carriera al Masters affrontò l'altro grande rivale Novak Đoković che questa volta lo sconfisse 6-3, 6-4, impedendogli di conquistare uno dei pochi grandi trofei ancora assenti dalla sua bacheca.

Nel 2013 conquistò 10 titoli, guadagnò 14 570 935 dollari di soli premi e chiuse la stagione in vetta al ranking ATP.

2014: 9º Roland Garros e nuovo infortunio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 fece registrare la prima vittoria in assoluto nel torneo di Doha grazie al successo in finale su Gaël Monfils per 6-1, 65-7, 6-2. Negli Australian Open raggiunse la finale con Wawrinka ma, vittima di un infortunio alla schiena,[136] non potè opporre resistenza al tennista elvetico che per la prima volta vinse una prova dello Slam.

Rafael Nadal nel 2014

Si aggiudicò Rio de Janeiro e dopo 9 finali consecutive venne eliminato da Monte Carlo per opera del connazionale David Ferrer.[137] Nei mesi successivi ottenne il Masters 1000 di Madrid e il Roland Garros dove superò in finale Novak Đoković per 3-6, 7-5, 6-2, 6-4. Fu il 14º titolo del Grande Slam con cui raggiunse Pete Sampras.[138]

A Wimbledon Nick Kyrgios lo eliminò agli ottavi con il punteggio di 7-65, 5-7, 7-65, 6-3. Un infortunio al polso gli fece saltare la stagione sul cemento (inclusi gli US Open)[139] e al rientro in campo fu colto da un attacco di appendicite che gli precluse[140] il rendimento negli ultimi tornei dell'anno: saltò anche le ATP Finals per sottoporsi il 3 novembre a un intervento di appendicectomia.[141] Concluse anticipatamente la stagione al nº 3 della classifica mondiale.

2015: nessun titolo importante e calo in classifica[modifica | modifica wikitesto]

La stagione iniziò con una vittoria in doppio dell'ATP 250 di Doha in coppia con Juan Mónaco sugli austriaci Philipp Oswald e Julian Knowle.[142] Agli Australian Open Tomáš Berdych lo escluse dal torneo con il punteggio di 6-2, 6-0, 7-6. Nel corso della stagione vinse i titoli di Buenos Aires, Stoccarda e Amburgo, unico titolo sulla terra rossa della stagione. Al Roland Garros uscì per mano di Đoković ai quarti di finale per 5-7 3-6 1-6 e a Wimbledon venne eliminato dal tedesco Dustin Brown per 5-7, 6-3, 4-6, 4-6.

Agli US Open, Fabio Fognini sconfisse lo spagnolo col punteggio di 6-3, 6-4, 4-6, 3-6, 4-6: fu il primo incontro dello Slam in cui Nadal si fece rimontare un vantaggio di due set a zero.[143] Alle ATP World Tour Finals gli venne assegnata la 5º testa di serie, superà da imbattuto il suo girone ma in semifinale incontrò per la 46ª volta Novak Djokovic dal quale venne sconfitto con un doppio 6-3. Concluse la stagione al nº 5 della classifica mondiale senza aver vinto nessun titolo del Grande Slam e nessun Masters 1000 (prima volta dal 2004).

2016: l'oro olimpico in doppio e nuovo infortunio[modifica | modifica wikitesto]

Nadal a Indian Wells 2016

Cominciò la stagione cambiando modello di racchetta e passò a un tipo di attrezzo simile al prototipo sperimentato nel 2015 al torneo di Monte Carlo.

Debuttò come testa di serie nº 5 agli Australian Open ma perse clamorosamente, per la prima volta in carriera al primo turno di questo torneo, per mano del connazionale Fernando Verdasco in 5 set, dopo 4 ore e 41 minuti di match. Durante la stagione sulla terra rossa, s'impose a Monte Carlo e Barcellona mentre si ritirò al terzo turno del Roland Garros.

Annunciò la sua mancata partecipazione ai tornei del Queen's e di Wimbledon,[144] cui fece seguito la cancellazione dalla Rogers Cup. Confermò invece, la presenza ai Giochi Olimpici di Rio (dove fu portabandiera della nazionale spagnola) sia in singolare che in doppio, con Marc López. Decise invece di non prendere parte alla prova di doppio misto, dove era iscritto con Garbiñe Muguruza, a causa della stanchezza accumulata nelle altre due specialità.[145][146] Battendo il brasiliano Thomaz Bellucci nei quarti di finale del singolare, Nadal centrò la vittoria numero 800 in carriera, ottavo giocatore della storia a raggiungere tale traguardo. Il 12 agosto insieme a Marc López vinse la medaglia d'oro nel doppio maschile, battendo in finale i romeni Florin Mergea e Horia Tecău. Nella semifinale del singolare venne sconfitto dall'argentino Juan Martin del Potro, nell'incontro più spettacolare dell'Olimpiade, dopo 3 ore di gioco, per 7-5, 4-6, 6-7.

Agli US Open uscì agli ottavi di finale per mano del giovane francese Lucas Pouille, chiudendo anticipatamente la stagione con soli 2 titoli in bacheca.

Per la prima volta dal 2004 Nadal non figurò tra i primi 5 giocatori del mondo alla fine dell'anno (9).[147]

2017: 10º Roland Garros, 3º US Open e ritorno al numero 1 del mondo[modifica | modifica wikitesto]

Cominciò la stagione conquistando nuovamente il classico torneo d'esibizione di Abu Dhabi, dove battè in finale il belga David Goffin per 6-4, 7-6, diventando con quattro successi il giocatore più vincente della storia del torneo. Agli Australian Open raggiunse la finale contro Federer, da cui perse al quinto set 4-6, 6-3, 1-6, 6-3, 3-6. A Miami giocò la sua partita numero mille in carriera, undicesimo tennista a raggiungere questo traguardo.[148]

Sulla terra rossa s'impose a Monte-Carlo, a Barcellona, dove gli era stato appena intitolato il campo centrale diventando così il primo tennista a giocare su un campo a lui intitolato,[149][150] Madrid e al Roland Garros, dove sconfisse Wawrinka e tornò a vincere uno Slam dopo tre anni.

Nadal durante gli Open di Francia 2017

La sua stagione sull'erba partì con il forfait all'ATP 500 di Londra, con l'obbiettivo di recuperare al meglio la condizione fisica in vista del torneo di Wimbledon, dove perse clamorosamente negli ottavi di finale in cinque set contro Gilles Müller (3-6, 4-6, 6-3, 6-4, 13-15). Durante la Rogers Cup tornò al primo posto nel ranking ATP a distanza di tre anni. Agli US Open sconfisse Kevin Anderson per 6-3, 6-3, 6-4 in finale, conquistando il suo terzo US Open. Nella parte finale della stagione vinse anche la Laver Cup e il China Open, mentre si ritirò dopo il primo incontro disputato alle ATP Finals, complice anche l'infortunio al ginocchio destro.

Con 6 titoli vinti divisi in 2 Slam, 2 Masters 1000 e 2 ATP 500, chiuse una delle stagioni migliori della sua carriera al primo posto del ranking mondiale.

2018: 11º Roland Garros[modifica | modifica wikitesto]

Prese parte agli Australian Open e, pur ritirandosi ai quarti di finale contro Cilić, si assicurò il primo posto nel ranking ATP.[151]

La stagione sul rosso segnò il ritorno di Nadal nel circuito ATP dopo due mesi e mezzo di stop: vinse a Monte Carlo, Barcellona e Roma mentre a Madrid stabilì il record di set vinti consecutivamente su una singola superficie, 50, record assoluto nella storia del tennis (superò McEnroe).[152]

Tornò al Roland Garros da grande favorito per la vittoria del torneo e confermò i pronostici sconfiggendo Thiem in finale per 6-4, 6-3, 6-2 fu l'undicesimo Roland Garros vinto, il 17º Slam in carriera. A Wimbledon venne fermato in semifinale da Đoković dopo cinque ore per 4-6, 6-3, 69-7, 3-6, 10-8. Successivamente si aggiudicò la Rogers Cup di Toronto mentre si ritirò per infortunio durante la semifinale degli US Open dopo aver perso i primi due set contro Del Potro (63-7, 2-6).[153]

Ulteriori accertamenti evidenziarono una lesione al tendine rotuleo destro, che lo tenne fuori per un mese, costringendolo a rinunciare alla semifinale di Coppa Davis contro la Francia, oltre che all'ATP 500 di Pechino e al Masters 1000 di Shangai, programmando il suo rientro al 1000 di Parigi-Bercy, dove diede forfait a causa di un fastidio all'addome. Dal 5 novembre perse lo scettro di nº 1 del ranking ATP, scendendo alla seconda posizione. La presenza di un frammento nell'articolazione della caviglia destra gli impedì di disputare le ATP Finals di Londra, e lo costrinse a sottoporsi a un immediato intervento chirurgico di rimozione. Concluse la stagione in anticipo al secondo posto del ranking mondiale.[154]

2019: 12º Roland Garros, 4º US Open e ritorno al numero uno[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver dato forfait a Brisbane, si presentò all'Australian Open e, senza perdere un set, raggiunse la finale[155], venendo sconfitto dal nº 1 del mondo Đoković per 3-6, 2-6, 3-6. Tornò in campo ad Acapulco, dove venne sorpreso da Nick Kyrgios, futuro vincitore del torneo, al secondo turno. Al Masters 1000 di Indian Wells giunse in semifinale senza perdere set ma si ritirò prima di scendere in campo a causa di un fastidio al tendine rotuleo del ginocchio destro.[156]

Si fermò alle semifinali di Monte Carlo, Barcellona e Madrid, tornando alla vittoria sulla terra rossa agli Internazionali d'Italia con un 6-0, 4-6, 6-1 inflitto a Đoković in finale: la vittoria gli valse il primo titolo stagionale nonchè il trentaquattresimo Master 1000. Agli Open di Francia arrivò all'incontro per il titolo dopo avere battuto Federer in semifinale e perdendo un solo set contro Goffin al terzo turno. L'ultimo atto lo vide contrapposto a Thiem in una replica della finale del 2018: l'austriaco tolse un set a Nadal che però ebbe la meglio chiudendo l'incontro per 6-3, 5-7, 6-1, 6-1. Con questo risultato conquistò il suo diciottesimo torneo del Grande Slam e divenne il primo tennista della storia a vincere per 12 volte lo stesso Major.


A Wimbledon Federer ne arrestò la corsa in semifinale superandolo col punteggio di 63-7, 6-1, 3-6, 4-6. Tornò alla vittoria nel Masters 1000 di Montréal superando in finale Daniil Medvedev e decise quindi di cancellarsi dal successivo torneo di Cincinnati.[157] A Flushing Meadows raggiunse la sua quinta finale Newyorkese, dove superò ancora Medvedev col punteggio di 7-5, 6-3, 5-7, 4-6, 6-4. Partecipò quindi alla Laver Cup, ma dopo aver superato Milos Raonic, si ritirò a causa di un infortunio, che gli fece saltare tutta la tournée asiatica.[158] Tornò in campo a Parigi e raggiunse le semifinali senza perdere alcun set. Prima della semifinale, che lo avrebbe visto opposto a Shapovalov fu costretto al ritiro per uno stiramento agli addominali,[159] nonostante il forfeit il 4 novembre tornò numero uno del ranking. Alle ATP Finals, venne inserito nel gruppo Andre Agassi con Medveded, Tsitsipas e Alexander Zverev. Nella prima giornata venne sconfitto dal campione uscente, Zverev col punteggio di 6–2, 6–4. Contro Medvedev rimontò uno svantaggio di 5–1, nel terzo set, annullando anche un match point e si impose col punteggio di 6(3)–7, 6–3, 7–6(4). Chiuse il girone, al terzo posto, battendo Tsitsipas, futuro vincitore del torneo, in rimonta per 6(4)–7, 6–4, 7–5 e venne quindi eliminato.

In conclusione della stagione, conquistò la sua quinta Coppa Davis con la Spagna, vincendo tutti i suoi incontri sia in singolare sia in doppio e divenne, a pari merito con Rod Laver, John McEnroe e Robert Lutz, il terzo tennista più titolato del mondiale a squadre, dopo Roy Emerson e Stan Smith rispettivamente con otto e sette successi.[160][45][49][161][162]

2020: il 20º Slam e la millesima vittoria ATP[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò la stagione disputando la prima edizione dell'ATP Cup in rappresentanza della squadra spagnola, nella prima sfida si impose in due set su Nikoloz Basilašvili. e nel turno successivo concesse tre giochi all'uruguaiano Pablo Cuevas. Ottenne una vittoria anche sul giapponese Yoshihito Nishioka e, sempre contro la squadra nipponica, una vittoria nel doppio. Con questi successi la sua nazione superò il girone a punteggio pieno e con nove vittorie su altrettanti incontri. Nei quarti di finale contro il Belgio, Nadal venne sconfitto in due set da David Goffin ma il successo ottenuto in doppio contro Sander Gillé e Joran Vliegen, in coppia con Carreño Busta, contribuì alla vittoria 2-1 della Spagna. In semifinale Nadal grazie al successo su Alex De Minaur contribuì al 3-0 sull'Australia. Nell'ultimo atto subì la 29ª sconfitta, nonchè la nona consecutiva sul cemento, contro Novak Đoković e la Serbia che si aggiudicò la manifestazione con il punteggio di 2-1.

Agli Australian Open si fermò ai quarti di finale contro Dominic Thiem, subendo la sua sconfitta numero 200 in carriera, dopo aver eliminato nell'ordine, Hugo Dellien, Federico Delbonis, Pablo Carreño Busta e Nick Kyrgios.

Il 3 febbraio scese al secondo posto della classifica ATP cedendo il primato a Novak Đoković, vincitore a Melbourne.

Tornò in campo al torneo di Acapulco, che si aggiudicò per la terza volta (la prima sul cemento), senza perdere un set ed eliminando sulla sua strada Pablo Andújar, Miomir Kecmanović, Kwon Soon-woo, Grigor Dimitrov ed in finale Taylor Fritz per 6-3, 6-2. Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia di COVID-19, annunciò l'assenza dagli US Open[163]. Tornò quindi in campo a Roma dove ebbe la meglio su Pablo Carreño Busta e Dušan Lajović ma venne sconfitto nei quarti da Diego Schwartzman col punteggio di 6-2, 7-5.

Per la prima volta in carriera partecipò quindi al Roland Garros senza aver vinto alcun titolo sulla terra. Al primo turno superò Jahor Herasimaŭ e al secondo ebbe la meglio su Mackenzie McDonald. Nei turni successivi eliminò Stefano Travaglia, Sebastian Korda e Jannik Sinner mentre in semifinale vendicò la sconfitta subita a Roma da Diego Schwartzman eliminandolo col punteggio di 6-3, 6-3, 7-60. Nella sua tredicesima finale a Parigi, l'11 ottobre, battè col punteggio di 6-0, 6-2, 7-5, il numero 1 del mondo Novak Đoković, conquistando il suo 13º Roland Garros (60º torneo vinto sulla terra rossa), per la quarta volta senza perdere nessun set (record assoluto).

Grazie a questo successo eguagliò il record di 20 tornei del Grande Slam vinti in carriera, precedentemente detenuto in solitaria da Federer, e divenne il 5º tennista della storia (dopo Margaret Smith Court, Steffi Graf, Serena Williams e Roger Federer) a vincere almeno 20 titoli Slam in singolare e il 3º tennista della storia (dopo Ken Rosewall e Đoković) a vincere uno Slam in 3 decenni diversi. Divenne inoltre il primo giocatore di entrambi i sessi ad aver vinto per 13 volte uno stesso torneo, con un bilancio di 100 vittorie e due sole sconfitte.

Superò Feliciano López all'esordio nel torneo di Parigi Bercy ottenendo la millesima vittoria nel circuito ATP (quarto di sempre a riuscirci dopo Jimmy Connors, Ivan Lendl e Roger Federer). Negli ottavi di finale sconfisse in due set Jordan Thompson, mentre nei quarti superò in rimonta Pablo Carreno Busta. Venne quindi eliminato in semifinale da Alexander Zverev col punteggio di 6-4, 7-5.

Alle ATP Finals venne inserito nel Gruppo Londra 2020 con Dominic Thiem, Stefanos Tsitsipas e Andrej Rublëv. Nel primo incontro superò Rublëv col punteggio di 6-3, 6-4. Nella seconda giornata venne invece sconfitto da Thiem col punteggio di 6(7)-7, 6(4)-7. Grazie al successo in tre set su Tsitsipas (6-4, 4-6, 6-2), nell'ultimo turno del round Robin, tornò dopo cinque anni in semifinale nel torneo. A negargli l'accesso alla sua terza finale in carriera fu Daniil Medvedev che lo sconfisse in rimonta per 6–3, 6(4)–7, 3–6.

2021: il calo di rendimento e l'infortunio[modifica | modifica wikitesto]

Vinse la sua prima partita ufficiale dell'anno al primo turno degli Australian Open battendo Laslo Đere. Venne eliminato ai quarti di finale da Stefanos Tsitsipas, dopo essere stato avanti due set a zero, con il punteggio di 3-6, 2-6, 7-6, 6-4, 7-5.

Rinunciò ai tornei di Rotterdam e Miami per un problema alla schiena e nel mese di marzo cedette la seconda posizione nel ranking al russo Daniil Medvedev, era del 2005 che le prime due posizioni erano monopolizzate da soli quattro giocatori: Federer, Nadal, Đoković e Murray.

Tornò in campo all'inizio della stagione sulla terra rossa, partecipò al torneo di Monte Carlo dove giunse facilmente ai quarti di finale eliminando sulla strada Federico Delbonis e Grigor Dimitrov ma venne sconfitto ai quarti di finale in tre set dalla sesta testa di serie Andrey Rublev con il punteggio di 6-2, 4-6, 6-2.

Al torneo di Barcellona conquistò il primo trofeo stagionale dove battè in sequenza Il'ja Ivaška, Kei Nishikori, Cameron Norrie, Pablo Carreño Busta e in finale Stefanos Tsitsipas, conquistò il suo 12º titolo nel torneo catalano, il 61º sulla terra rossa e l'87º in assoluto. Al Masters 1000 di Madrid si fermò ai quarti di finale dopo aver subito la prima sconfitta sulla terra rossa contro Alexander Zverev, numero 6 del mondo.

Nel suo turno d'esordio agli Internazionali d'Italia eliminò in due set Jannik Sinner, negli ottavi di finale la spuntò al tie-break del terzo set su Denis Shapovalov dopo aver salvato due match point, mentre nei quarti vendicò la sconfitta subita a Madrid, eliminando in due set Alexander Zverev. In semifinale superò Reilly Opelka in due set e raggiunse la sua dodicesima finale al Foro Italico, dove ottenne, in tre set, la 28a vittoria su 57 scontri diretti contro Novak Đoković, sollevò per la 10ª volta il trofeo agli Internazionali d'Italia, suo 88º titolo in carriera, 62º sulla terra rossa.

Giunse al Roland Garros da grande favorito per la vittoria del torneo, si spinse fino in semifinale dove però subì la sua terza sconfitta su 108 incontri, per mano di Novak Đoković numero 1 del mondo e futuro vincitore del torneo, col punteggio di 6-3, 3-6, 6⁴-7, 2-6.

Dopo la sconfitta a Parigi annunciò l'assenza da Wimbledon e dai Giochi Olimpici per un infortunio al piede occorsogli durante lo slam su terra battuta.

Tornò in campo al Citi Open dove venne eliminato al terzo turno da Lloyd Harris, il 10 agosto dopo aver già rinunciato ai tornei di Toronto e Cincinnati annunciò la conclusione della stagione a causa dell'infortunio al piede sinistro, rinunciò quindi alla partecipazione agli US Open e alle ATP Finals di Torino.

Rivalità con Roger Federer[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalità Federer-Nadal.
Nadal e Federer all'Arthur Ashe Kid's Day nel 2010.

Nadal e Federer hanno iniziato a giocare fra loro nel 2004 e questa rivalità ha segnato le carriere di entrambi:

  • Nell'era Open hanno disputato l'uno contro l'altro 9 finali del Grande Slam; Nadal è uscito vincitore in 6 casi, 4 volte sulla terra rossa del Roland Garros, una a Wimbledon e una all'Australian Open.[64]
  • La loro finale di Wimbledon 2008 è considerata da molti esperti come la più bella partita di tennis di tutti i tempi.[164][165]
  • La finale degli Australian Open 2009, vinta da Nadal al quinto set, viene definita da Federer come la migliore partita che i due abbiano giocato uno contro l'altro.
  • Molti critici considerano la loro rivalità come la più accesa nella storia del tennis.[166][167][168][169]
  • La finale del Masters Series di Roma 2006, vinta da Nadal al quinto set, è l'incontro più lungo disputato tra i due giocatori, con una durata di 5 ore e 5 minuti.
  • Quattordici delle 24 vittorie di Nadal su Federer sono arrivate sulla terra rossa. Globalmente, lo spagnolo è in vantaggio nel testa a testa per 24-16 su 40 incontri, con i parziali 14-2 su terra rossa, 1-3 sull'erba, 9-11 sul cemento (5-1 per lo svizzero indoor, 8-6 per lo spagnolo outdoor).
  • Il loro dominio è stato senza precedenti nella storia del tennis: fra il 2005 e il 2010 i due si sono aggiudicati 21 tornei dello Slam su 24 (87,5%, 12-9 per Federer) e 31 tornei Masters Series/Masters 1000 su 54 disputati (57,4%, 18-13 per Nadal), hanno occupato i primi due posti del ranking mondiale per 271 settimane su 313 senza mai perdere il nº 1, e terminato le sei stagioni sempre al primo e secondo posto.

Rivalità con Novak Đoković[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalità Đoković-Nadal.
Nadal opposto a Novak Djokovic nel 2016.

Nadal e Đoković hanno giocato fra loro a partire dal 2006, disputando 58 incontri, con un bilancio in favore del serbo, 30-28.[170]

  • Tale rivalità è la prima dell'era open per numero di incontri disputati, e ha caratterizzato soprattutto la seconda parte della carriera di Nadal, dalla stagione 2010 in poi, quando i due hanno disputato fra loro la prima finale in un torneo dello Slam agli US Open, vinta da Nadal in 4 set.
  • Sulla terra rossa il bilancio è favorevole al maiorchino: 19-8; sull'erba è parità: 2-2; mentre sul cemento è favorevole al serbo 20-7.[171]
  • Tra le tante partite storiche giocate dai due sulla terra rossa, spiccano la finale agli Open di Francia nel 2012, nel 2014 ed in particolare la semifinale del 2013, vinta da Nadal 6–4, 3–6, 6–1, 63–7, 9–7, partita da molti ritenuta come la miglior partita di sempre giocata sul rosso.
  • I due giocatori hanno disputato fra loro 9 finali dello Slam, di cui ben 4 consecutive (record),[172] fra cui si ricorda in particolare la finale degli Australian Open 2012, durata 5 ore e 53 minuti e vinta da Đoković per 5-7, 6-4, 6-2, 65-7, 7-5, la più lunga finale di sempre in uno Slam e una delle più belle partite della storia.[173] Il bilancio delle finali Slam è di 5-4 in favore di Nadal, mentre quello complessivo nei major è di 10-7 sempre per lo spagnolo. I due hanno disputato anche una semifinale olimpica nel 2008, vinta da Nadal, e 29 match nei Masters 1000 (16-13 Đoković).[170]
  • La semifinale di Wimbledon 2018, vinta da Đoković per 6-4, 3-6, 79-6, 3-6, 10-8, e durata 5 ore e 15 minuti, è la seconda semifinale più lunga della storia di Wimbledon, dopo l'altra semifinale della stessa edizione, vinta in 5 set da Kevin Anderson su John Isner e durata 6 ore e 36 minuti.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Lo stile di gioco e la personalità di Rafael Nadal possono essere riassunti da Jimmy Connors: "È costruito da uno stampo da cui penso di provenire anch'io, che cammini là fuori, dai tutto quello che hai dal primo punto alla fine, non importa quale sia il punteggio. Che sei disposto a mettere tutto in gioco, e non hai paura di farlo vedere alla gente".

Dal punto di vista tecnico il suo stile è quello di un forte difensore, caratterizzato da colpi aggressivi, potenti e carichi di topspin, tirati da dietro la linea di fondo. Per rendere efficace questo stile, lo spagnolo necessita di doti fisiche notevolissime: velocità sia nella corsa che nel gioco di gambe, potenza muscolare, tenuta, resistenza ed equilibrio.[174][175] Grazie a queste caratteristiche, alla capacità di colpire bene anche in corsa e alla peculiare determinazione, Nadal è in grado di effettuare recuperi impressionanti e di arrivare a tirare un vincente pur partendo da posizioni di difesa. Per conquistargli un punto occorrono, soprattutto sulla terra rossa, diversi colpi vincenti consecutivi, ed è necessario mantenere al minimo il numero di errori: Nadal infatti è un agonista puro, in grado di sostenere lunghissimi scambi da fondo campo commettendo pochi errori non forzati, e questo gli permette di ottenere molti punti anche attraverso gli errori non forzati degli avversari.

Nadal mentre esegue una volée.

Grazie alle rotazioni, Nadal è in grado di giocare una drop volley molto efficace.[176] Vista la sua attitudine difensiva, lo spagnolo non utilizza spesso il gioco di volo, sebbene, come hanno notato diversi commentatori (fra i quali John McEnroe), esegua molto bene le volée; questo è stato infatti uno dei fattori che hanno contribuito alle sue due vittorie e tre finali sull'erba di Wimbledon. Nadal, solitamente, è più forte nelle volée di rovescio, nonostante abbia una buona sensibilità anche in quella di diritto.

Il dritto è il suo colpo migliore, viene effettuato utilizzando una presa Semi Western, il colpo è caratterizzato da un movimento molto ampio del braccio che resta completamente disteso e del busto. Le gambe sono ben distanziate fra loro, in modo da offrire una base più ampia da cui colpire la palla. Il movimento della racchetta è di quasi 360º: il suo braccio sinistro, dopo il colpo, prosegue nel movimento fino a portare la racchetta al di sopra della spalla destra (tradizionalmente il braccio dovrebbe avvolgersi intorno al busto, o al massimo attorno alla spalla opposta).[177][178] Ma la caratteristica sicuramente più importante nel diritto di Nadal è l'esasperato topspin impresso alla palla dalla racchetta, molto maggiore di quello utilizzato da tutti i suoi contemporanei.[179] Uno studioso di tennis di San Francisco, John Yandell, ha utilizzato una telecamera ad alta velocità e un software apposito per misurare il numero di rivoluzioni effettuate da una pallina da tennis colpita a piena potenza da Nadal: «I primi tennisti su cui abbiamo effettuato la misura sono stati Sampras e Agassi. Questi colpivano di diritto imprimendo una rotazione compresa fra 1 800 e 1 900 giri al minuto. Anche Federer colpisce con una grande rotazione, giusto 2 700 giri al minuto. Bene, abbiamo misurato un dritto di Nadal a 4 900 giri al minuto. La sua media era di 3200.»[180] Il diritto di Nadal a volte non è troppo profondo, tuttavia il topspin compensa completamente questo problema, facendo rimbalzare molto più alta la palla, e impedendo all'avversario di aggredire come potrebbe una palla troppo corta.[181] Nonostante i colpi in top siano predominanti, lo spagnolo può anche effettuare un diritto più profondo e piatto, che di solito utilizza come vincente; prima si predispone però con i piedi ben allargati e paralleli alla linea di fondo, per poter ruotare ed esprimere la massima forza possibile; in questo modo la palla raggiunge, e a volte supera, i 175 km/h.

Il rovescio, soprattutto quello incrociato, è un colpo sul quale lo spagnolo ha lavorato molto, fino a renderlo uno dei propri colpi migliori. Lo esegue a due mani: la mano dominante (la sinistra) utilizza una presa Continental, mentre la destra una semi-western, che facilita, come per il diritto, l'utilizzo del topspin. Nel rovescio bimane, la maggior parte del colpo viene eseguita dalla mano non dominante, che nel caso di Nadal è la destra. Tuttavia lo spagnolo è mancino solo nel tennis (nei suoi giovanissimi esordi colpiva dritto e rovescio entrambi a due mani), dunque questo gli fornisce un buon vantaggio, visto che gli permette di avere un buon controllo sulla palla, oltre che di imprimere una grande potenza. Riesce dunque a conferire alla palla una buona velocità e a trovare, a volte, angoli molto stretti che spesso diventano colpi vincenti. Pochi giocatori hanno una forza sufficiente negli addominali per essere così aggressivi da una posizione prettamente difensiva.[182][183] Il difetto principale del suo rovescio bimane è, ovviamente, l'impossibilità di conferire rotazione all'indietro alla palla. Tuttavia Nadal ha imparato a utilizzare il rovescio in back a una mano, che impiega ormai molto spesso soprattutto sulle superfici veloci, dove questo colpo facilita di molto la gestione delle palle basse.[183]

Il rovescio bimane di Nadal

Il suo servizio è caratterizzato da un movimento molto semplice, su cui lo spagnolo ha lavorato e sta ancora lavorando, con ottimi risultati. La velocità della sua prima di servizio è aumentata da circa 159 km/h del 2003 fino ai 185 km/h del 2008,[184] arrivando a superare nel 2010 i 210 km/h.[185] Nadal è in grado di mantenere un'alta percentuale di prime, posizionate strategicamente.[174] Per la seconda, invece, utilizza un colpo mancino in slice che si scontra con il rovescio destro degli avversari; in generale punta comunque a ottenere un vantaggio strategico dal servizio, piuttosto che raccogliere punti diretti:[186] dal punto di vista degli ace infatti Nadal è rimasto a lungo più debole rispetto a molti altri giocatori del circuito. Durante gli US Open 2010 lo spagnolo ha dimostrato di riuscire a ottenere risultati molto migliori con questo colpo cambiando la catena cinetica del colpo e non l'impugnatura come molti credono, tale lavoro è stato possibile grazie a Oscar Borras che fin dall'inizio della stagione 2010 fu inserito nello staff di Nadal; l'enorme mole di lavoro sul servizio dello spagnolo durante tutto l'arco della stagione ha portato molti punti gratuiti risparmiando così molte energie, il picco per l'appunto lo raggiunse al torneo di Flushing Meadows, arrivando a toccare velocità di punta molto elevate (fino a 217 km/h).[185] Dopo quel torneo tuttavia Nadal ha preferito servire a velocità minori, per evitare un abbassamento della percentuale di prime di servizio e per mantenere più facilmente il controllo del gioco.[187]

Un altro punto chiave del suo gioco sono la sua sopraffina tenuta mentale e il suo approccio strategico alla partita. Nadal non perde mai fiducia indipendentemente dal punteggio, la maniacale perseveranza gli permette di restare sempre concentrato per vincere ogni singolo punto: spesso in questo modo può recuperare da situazioni di momentaneo svantaggio. Lo spagnolo riesce a gestire in maniera strategica e meticolosa tutte le variabili esterne alla partita, come la superficie di gioco o le condizioni meteo. Quando gioca sulla terra, ad esempio, Nadal si muove circa 2-3 metri dietro la linea di fondo, mentre sull'erba o sul cemento si sposta molto più avanti, colpendo proprio all'altezza della linea, o anche da dentro il campo. Inoltre è capace di adattarsi alle tattiche e al gioco di chi ha di fronte, trovandone i punti deboli e sfruttandoli a proprio vantaggio; il suo diritto mancino in top, ad esempio, serve anche a mettere in difficoltà gli avversari sul lato del rovescio, che è il tallone di Achille di molti tennisti.[188]. Ad esempio, nella sua autobiografia ha dichiarato che contro Federer preferisce insistere costantemente sul suo rovescio con lo scopo di renderlo innocuo da quella zona di campo, anche quando potrebbe piazzare un colpo vincente dalla parte del dritto. La difficoltà nel batterlo (alcuni esperti dicono il più difficile che ci sia mai stato da battere, in particolare sulla terra rossa), deriva proprio dal fatto che con la sua concentrazione e la sua forza mentale (probabilmente ineguagliata nella storia del tennis), Nadal impone ai suoi avversari di giocare ogni singolo punto del match senza cali di tensione e di spinta.

Sebbene all'inizio fosse considerato soltanto uno specialista della terra rossa, Nadal ha a poco a poco dimostrato di essere estremamente competitivo su tutte le superfici, diventando il primo giocatore della storia a detenere contemporaneamente (nel 2010) tre titoli dello Slam su erba, cemento e terra, e vincendo 10 Masters1000, 5 Slam e la medaglia d'oro olimpica sul cemento.[174][189] Alcuni tuttavia si stanno interrogando sulla possibile durata della sua carriera che, a causa del suo stile di gioco molto dispendioso, potrebbe essere interrotta prematuramente dagli infortuni. Nel 2009, ad esempio, una tendinite alle ginocchia ha causato l'eliminazione prematura dello spagnolo dal Roland Garros, e il suo forfait ai Championships di Wimbledon.[190] Lo stesso Nadal ha ammesso che giocare molto sul cemento è usurante, e ha più volte richiesto che il calendario dell'ATP venga modificato, riducendo il numero di tornei e aumentando le settimane di riposo.[191]

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Nadal con l'outfit della Nike e la racchetta Babolat AeroPro Drive.

La rivista Forbes ha stimato i guadagni di Nadal dovuti agli sponsor in 25 milioni di dollari nel 2011, facendone il 16º sportivo più pagato del mondo.[192] Lo spagnolo è inoltre classificato quinto sportivo più influente del mondo nella graduatoria dell'agenzia Bloomberg, in base alla sua popolarità e all'affluenza di pubblico alle sue partite.[193][194] Il tennista è ambasciatore mondiale della Kia Motors, ed è più volte apparso nelle loro pubblicità.[195][196] Nadal ha anche un contratto di sponsorizzazione con la Universal DVD.[197]

Lo sponsor di vestiario e scarpe di Nadal è la Nike; il suo nome ha caratterizzato una linea di canottiere abbinate a pantaloni pinocchietto.[198] Per la stagione 2009, Nadal ha adottato sui campi da tennis un abbigliamento più classico, anche perché incoraggiato dalla Nike. L'azienda riteneva infatti che un aggiornamento del suo aspetto fosse d'obbligo, in modo da rispecchiare meglio il suo status di numero 1 del mondo,[199] e da associare lo spagnolo a uno stile che, sebbene meno unico di quello precedente da "pirata", avrebbe potuto essere imitato più facilmente dai consumatori.[200] Ai tornei di Abu Dhabi e Doha, Nadal ha partecipato indossando una maglietta polo disegnata appositamente per lui dalla Nike,[201] assieme a dei pantaloncini corti tagliati sopra il ginocchio. Questo stile è stato adottato a partire dagli Australian Open 2009.[202] Nadal indossa le scarpe Nike Air CourtBallistec 3.3, cambiando spesso modello nel corso della stagione, ma che in comune hanno il soprannome "Rafa" scritto sulla parte posteriore della scarpa destra, e il logo stilizzato del toro su quella sinistra.[203]

Nel 2010, l'orologiaio di lusso Richard Mille ha annunciato di aver sviluppato un nuovo orologio da polso ultra-leggero in collaborazione con Nadal, chiamato Richard Mille RM027 Tourbillon.[204] In titanio e litio, è valutato 525000 $. Il tennista è stato coinvolto nel design e nel testing dell'orologio, e l'ha indossato in tutti i tornei a partire dal Roland Garros 2010, come previsto da un contratto di sponsorizzazione. A partire dal 2011, lo spagnolo viene scelto da Giorgio Armani come testimonial mondiale per le linee Emporio Armani Underwear e Armani Jeans.[205] Nello stesso anno ha inoltre firmato un contratto triennale con Bacardi per una campagna sul bere responsabile chiamata Champions drink responsibly;[206] l'azienda ha realizzato per questo un nuovo drink analcolico, il Rafa Berry Smash.[207] Nel giugno 2012 Nadal è diventato ambasciatore della room online di PokerStars, e partecipa a campagne pubblicitarie ed eventi di beneficenza come membro del Team PokerStars SportStars, assieme ad altri nomi dello sport come Gianluigi Buffon e Boris Becker.[208]

La racchetta di Nadal è una Babolat AeroPro Drive, in grafite e tungsteno con un piatto corde ampio di 100 pollici quadrati e un peso, nella versione di serie, di 300 grammi senza le corde.[209] Il manico è di misura L2 da 4 pollici e 1/4.[210] Nella stagione 2010 è stata ridipinta per essere uguale alla linea AeroPro Drive GT in commercio,[211] e dal 2012 la testa della racchetta è stata resa più pesante per aumentare l'efficacia dei colpi.[212] Lo spagnolo ha utilizzato nel corso del 2010 le corde Duralast 15L, per poi passare alle corde sintetiche nere monofilamento in copoliestere Babolat RPM Blast a sezione esagonale; il reticolo prevede 16 passaggi in verticale e 19 in orizzontale.[209] Le sue racchette sono di solito incordate con una tensione di 25 kg, indipendentemente dalla superficie su cui gioca.[213] Nel 2015 avviene un altro cambiamento molto importante riguardo alla racchetta: infatti è passato da una normale Babolat Aeropro Drive GT a una racchetta "tecnologica", la nuova Babolat Aeropro Drive Play, una racchetta che dispone di un sensore inserito all'interno del manico e che si connette tramite Bluetooth sul proprio smartphone dove registra ed elabora ogni aspetto del gioco. La struttura della racchetta è simile a quella che ha utilizzato negli anni 2013-2014. Nel 2016 Nadal cambia completamente il modello della racchetta precedente, passando da una normale Babolat Aeropro Drive Play alla Babolat Pure Aero Play. Questa racchetta presenta alcune differenze: il suo peso è di 320 g (più pesante rispetto alla normale Aeropro Drive che pesa circa 300 g), e soprattutto dispone della tecnologia FSI (Frame String Interaction), che ha aumentato la distanza tra le corde orizzontali così da poter conferire alla racchetta una maggior presa sulla palla e uno spin più efficace, oltre a una maggiore profondità e maggior potenza nei colpi. Già ad aprile del 2015 lo spagnolo aveva provato un prototipo simile.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record di Rafael Nadal.

Tornei dello Slam[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (20)[modifica | modifica wikitesto]

Numero Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 23 maggio 2005 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (1) Terra rossa Bandiera dell'Argentina Mariano Puerta 6(6)–7, 6–3, 6–1, 7–5
2. 11 giugno 2006 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (2) Terra rossa Bandiera della Svizzera Roger Federer 1–6, 6–1, 6–4, 7–6(4)
3. 10 giugno 2007 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (3) Terra rossa Bandiera della Svizzera Roger Federer 6–3, 4–6, 6–3, 6–4
4. 8 giugno 2008 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (4) Terra rossa Bandiera della Svizzera Roger Federer 6–1, 6–3, 6–0
5. 6 luglio 2008 Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra (1) Erba Bandiera della Svizzera Roger Federer 6–4, 6–4, 6(5)–7, 6(8)–7, 9–7
6. 1º febbraio 2009 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento Bandiera della Svizzera Roger Federer 7–5, 3–6, 7–6(3), 3–6, 6–2
7. 6 giugno 2010 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (5) Terra rossa Bandiera della Svezia Robin Söderling 6–4, 6–2, 6–4
8. 4 luglio 2010 Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra (2) Erba Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Berdych 6–3, 7–5, 6–4
9. 13 settembre 2010 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York (1) Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 6–4, 5–7, 6–4, 6–2
10. 5 giugno 2011 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (6) Terra rossa Bandiera della Svizzera Roger Federer 7–5, 7–6(3), 5–7, 6–1
11. 11 giugno 2012 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (7) Terra rossa Bandiera della Serbia Novak Ðokovic 6–4, 6–3, 2–6, 7–5
12. 9 giugno 2013 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (8) Terra rossa Bandiera della Spagna David Ferrer 6–3, 6–2, 6–3
13. 9 settembre 2013 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York (2) Cemento Bandiera della Serbia Novak Ðokovic 6–2, 3–6, 6–4, 6–1
14. 8 giugno 2014 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (9) Terra rossa Bandiera della Serbia Novak Ðokovic 3–6, 7–5, 6–2, 6–4
15. 11 giugno 2017 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (10) Terra rossa Bandiera della Svizzera Stan Wawrinka 6–2, 6–3, 6–1
16. 10 settembre 2017 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York (3) Cemento Bandiera del Sudafrica Kevin Anderson 6–3, 6–3, 6–4
17. 10 giugno 2018 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (11) Terra rossa Bandiera dell'Austria Dominic Thiem 6–4, 6–3, 6–2
18. 9 giugno 2019 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (12) Terra rossa Bandiera dell'Austria Dominic Thiem 6–3, 5–7, 6–1, 6–1
19. 8 settembre 2019 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York (4) Cemento Bandiera della Russia Daniil Medvedev 7–5, 6–3, 5–7, 4–6, 6–4
20. 11 ottobre 2020 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (13) Terra rossa (i) Bandiera della Serbia Novak Đoković 6–0, 6–2, 7–5

Finali perse (8)[modifica | modifica wikitesto]

Numero Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 9 luglio 2006 Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra (1) Erba Bandiera della Svizzera Roger Federer 0–6, 6(5)–7, 7–6(2), 3–6
2. 8 luglio 2007 Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra (2) Erba Bandiera della Svizzera Roger Federer 6(7)–7, 6–4, 6(3)–7, 6–2, 2–6
3. 3 luglio 2011 Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra (3) Erba Bandiera della Serbia Novak Đoković 4–6, 1–6, 6–1, 3–6
4. 12 settembre 2011 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 2–6, 4–6, 7–63, 1–6
5. 29 gennaio 2012 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 7–5, 4–6, 2–6, 7–6(5), 5–7
6. 26 gennaio 2014 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (2) Cemento Bandiera della Svizzera Stan Wawrinka 3–6, 2–6, 6–3, 3–6
7. 29 gennaio 2017 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (3) Cemento Bandiera della Svizzera Roger Federer 4–6, 6–3, 1–6, 6–3, 3–6
8. 27 gennaio 2019 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (4) Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 3–6, 2–6, 3–6

Testa a testa[modifica | modifica wikitesto]

Nella seguente tabella vengono elencati i primi cinque tennisti per numero di sfide contro Nadal. È indicato il numero degli incontri totali disputati contro ciascun avversario, il bilancio sulle varie superfici e quello globale.[214]

# Tennista Totale Terra Cemento Erba Bilancio
1. Bandiera della Serbia Novak Đoković 58 19-8 7-20 2-2 28-30
2. Bandiera della Svizzera Roger Federer 40 14-2 9-11 1-3 24-16
3. Bandiera della Spagna David Ferrer 32 20-2 6-4 0-0 26-6
4. Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Berdych 24 6-0 12-4 2-0 20-4
5. Bandiera del Regno Unito Andy Murray 24 7-2 7-5 3-0 17-7

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze spagnole[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'Oro dell'Ordine Reale del Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
Premio Principe delle Asturie per lo sport - nastrino per uniforme ordinaria
Figlio Preferito di Manacor - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al merito del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
Figlio Preferito di Maiorca - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'Argento dell'Ordine al Merito della Guardia Civil - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale del Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del 2 maggio - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia Grand Vermeil della città di Parigi - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze accademiche[modifica | modifica wikitesto]

Laurea honoris causa - nastrino per uniforme ordinaria
Laurea honoris causa
«Come uno straordinario esempio di apprendimento delle competenze fondamentali, abilità e valori che hanno portato al successo nella sua carriera.»
— Università Europea di Madrid, Villaviciosa de Odón, 4 maggio 2015[225]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • ATP Awards
    • Giocatore dell'anno: 2008, 2010, 2013, 2017, 2019
    • Esordiente dell'anno: 2003
    • Giocatore maggiormente migliorato: 2005
    • Miglior ritorno dell'anno: 2013
    • Stefan Edberg Sportsmanship Award: 2010, 2018, 2019, 2020
    • Arthur Ashe Humanitarian of the Year: 2011
  • ITF World Champion: 2008, 2010, 2017, 2019
  • Laureus World Sports Awards
    • Rivelazione dell'anno: 2006
    • Sportivo dell'anno: 2011, 2021
    • Ritorno dell'anno: 2014

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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