Utente:Matita007/Sandbox/Gorle

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Gorle
comune
Gorle – Stemma
Gorle – Bandiera
Gorle – Veduta
Gorle – Veduta
Il Ponte Marzio sul Serio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoGiovanni Testa (Uniti per Gorle) dal 26-5-2014
Territorio
Superficie2,52[2] km²
Abitanti6 580[3] (30-11-2019)
Densità2 611,11 ab./km²
Frazioninessuna[1]
Comuni confinantiBergamo, Pedrengo, Ranica, Scanzorosciate, Seriate, Torre Boldone
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Nome abitantigorlesi
PatronoNatività di Maria Vergine
Giorno festivo8 settembre
Cartografia
Gorle – Mappa
Gorle – Mappa
Posizione del comune di Gorle nella provincia di Bergamo

Gorle [ˈɡorle] (Górel [ˈɡoɾɛl] in dialetto bergamasco[5]) è un comune italiano di 6 580 abitanti[3] della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato sulla sponda occidentale del fiume Serio che ne traccia il confine, confina a ovest con il capoluogo orobico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Età romana[modifica | modifica wikitesto]

Il paese ha origini remote, che si spingono fino al periodo dell'impero romano, del quale sono state rinvenute numerose tombe e sepolture umane. Di tale periodo è il ponte sul fiume Serio, che collega Gorle con Scanzorosciate, chiamato Ponte Marzio il nome deriva dal quarto re di Roma Anco Marzio, tuttavia il ponte attualmente transitabile al traffico è però un rifacimento del precedente, di cui resistono le fondamenta.

Età medievale e rinascimentale[modifica | modifica wikitesto]

Riguardo a epoche successive si fa menzione della presenza su questo territorio, di un accampamento (Castrum) e di un'importante villa, elementi che confermano l'importanza del luogo, al punto che persino il vescovo di Bergamo aveva vasti possedimenti terrieri nella zona.

Il primo documento scritto che attesta l'esistenza del nucleo abitativo di Gorle, risale all'anno 879.

In epoca medievale il paese vide la costruzione di numerosi edifici, tra cui un castello. L'edificio risale circa all'XI secolo, quando venne edificato come fortificazione collettiva, opera di più possidenti del posto. In seguito passò nelle mani dei vescovi, che vi collocarono una delle loro residenze. La testimonianza del capitano della Serenissima, Giovanni da Lezze, in una relazione al senato veneto, ci restituisce una sintetica descrizione del castello vescovile di Gorle come si presentava nel 1596. Nel corso del XVI secolo un'ala del castello fu ricostruita per opera del vescovo Gerolamo Regazzoni, che vi fece edificare una villa di notevole interesse ultimata nel 1588, nei sotterranei della quale sono state rinvenute alcune tombe di epoca romana. A seguito delle confische napoleoniche la villa e i poderi vescovili furono acquistati dalla famiglia Zavaritt, ricchi commercianti di seta provenienti dalla Svizzera, che ancora la possiedono. Notevole è il giardino terrazzato verso il fiume Serio. Del castello medioevale si conservano ancora gran parte delle murature originarie e l'antico palazzetto di residenza dei vescovi. Molti antichi stemmi vescovili già collocati nel castello furono riutilizzati nel corso dell'Ottocento per decorare una vicina torre passeraia ristrutturata in stile romantico come arredo di giardino della distrutta villa Calepio-Terzi.

Nell'abitato è visibile una torre che, collocata in bella vista al centro della viabilità attuale, era inserita nel contesto difensivo tardo-medievale.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Gorle recentemente ha vissuto un notevole incremento edilizio tale da edificare nuovi quartieri al punto da portarlo a svilupparsi fino a lambire i paesi circostanti. Tuttavia nella parte nord del paese, quella posta a monte dello storico ponte Marzio, vi sono zone in cui si possono ancora incontrare distese verdi, inserite nel Parco del Serio Nord e da esso tutelate. Nel parco scorre anche la roggia Morlana, che solca l'intero territorio comunale da nord a sud.

Centro storico[modifica | modifica wikitesto]

Il centro comprende la chiesa del paese Natività di Maria Vergine, l'oratorio Cristo Nostra Pasqua, gli uffici del comune e il borghetto, all'interno del quale si trova la Villa Zavaritt, antiche cascine e altri edifici storici.

Zona villini[modifica | modifica wikitesto]

Questa zona è caratterizzata da vari villini, quasi tutti collegati al Parco delle fontane. Il parco dispone di giochi e attrazioni per i bimbi più piccoli. Nel piazzale c'è anche una fontana, punto di ritrovo soprattutto in estate.

Quartiere Baio[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere Baio comprende un parco detto del Baio, all'esterno del quale si trovano molte villette disposte su un lungo viale ad anello in stile americano.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

{{Demografia/Gorle}}

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

In passato Gorle era servita dalla linea 10 della rete tranviaria di Bergamo, che rimase attivo fino al 1953; tale linea, previa elettrificazione, ricalcava il percorso della preesistente tranvia Bergamo-Trescore-Sarnico, esercita a vapore e sua volta attiva fra il 1901 e il 1931. Ora ci sono 4 linee dell'ATB che passano per Gorle. Le 2 principali sono la linea 7 (solo feriale) che passa per la parte sud di Gorle denominata anche Celadina perché vicina al quartiere Celadina di Bergamo e la linea 5 che passa per via Don Emilio Mazza. le 2 linee secondarie sono la linea 8 che sostituisce la linea 7 nei giorni festivi e la linea 28 che ormai è in disuso e passava per tutto Gorle.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente il sindaco in carica è Giovanni Testa di Uniti per Gorle[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Gorle - Statuto
  2. ^ ISTAT - Superficie dei comuni, province e regioni al Censimento 2011
  3. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2019.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  6. ^ Comune di Gorle ( BG ), su www.comune.gorle.bg.it (archiviato il 23/01/2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Beretta, Gorle e la sua storia.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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