U.S. Ancona

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U.S. Ancona 1905
Calcio
File:Ancona Calcio2.png
Dorici, Biancorossi
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali rosso-bianco
Dati societari
Città File:Ancona-Stemma.png Ancona
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie D
Fondazione 1905
Rifondazione2004
Rifondazione2010
Presidente Andrea Marinelli
Allenatore Augusto Gentilini
Stadio Stadio Del Conero
(23.976 posti)
Sito web www.ancona1905.it
Palmarès
Trofei nazionali 1 Coppe Italia Dilettanti
Si invita a seguire il modello di voce

L'Associazione Calcio Ancona è stata la principale squadra di calcio di Ancona.

La società nacque in origine nel 1905 con la denominazione di Unione Sportiva Anconitana, per poi diventare Ancona Calcio dal 1982. Fallita nel 2004 a seguito di inadempienze finanziarie, all'epoca della gestione Pieroni (quando la squadra era appena retrocessa dalla Serie A), fu rifondata come Associazione Calcio Ancona e ammessa al campionato di Serie C2 usufruendo del Lodo Petrucci. Al termine della stagione 2009-2010, quando militava in Serie B, la società ha deliberatamente lasciato scadere i termini amministrativi dell'iscrizione provocando la retrocessione della squadra. Tale procedura si è ripetuta in tutte le categorie finché non è stata iscritta in Terza Categoria.

Tuttavia, non schierando alcuna formazione nelle prime quattro giornate, è stata radiata da ogni campionato FIGC, pertanto i suoi diritti sportivi potranno essere acquisiti dalla nuova Unione Sportiva Ancona 1905, fondata nel 2010 e militante in Serie D. La squadra gioca le partite casalinghe allo Stadio del Conero ed i suoi colori sociali sono il bianco e il rosso.

Storia

Fondazione e storia dell'Unione Sportiva Anconitana

L'Unione Sportiva Anconitana, conosciuta poi maggiormente con il nome di Ancona Calcio S.p.A. (a partire dal 1982 a seguito del cambio di denominazione), venne fondata nel marzo del 1905 in un piccolo magazzino del Teatro delle Muse. In quegli anni il calcio ancora non era diffusissimo e furono i marinai inglesi che approdavano al Porto di Ancona a dare il via ad una pratica più convinta di questo gioco, ma la sua diffusione in città è legata anche a un giovane, Pietro Recchi, che un giorno, trovandosi a Liverpool per lavoro, ebbe l'occasione di assistere ad una partita di football e se ne innamorò. Decise allora di acquistare magliette rosse e calzoncini bianchi (probabilmente perché quelli erano i colori sociali del Liverpool) e, ritornato ad Ancona, vestì così la sua squadra.

Le prime partite di un certo rilievo furono disputate con i marinai inglesi presenti ad Ancona e il primo incontro reso noto dalle cronache cittadine è datato 19 febbraio 1911, partita disputata tra l'Anconitana e la squadra del piroscafo inglese "Britannia", terminato con un pareggio.

Solo nel 1921-22 debuttò nel campionato di Massima Serie (allora denominato Prima Divisione) della C.C.I.. La squadra, inserita nel campionato meridionale (Lega Sud), vinse il Girone marchigiano, ma venne poi eliminata nella Fase Finale della Lega Sud (la cui vincente poi affrontava la vincente della Lega Nord nella finalissima Scudetto). Nella stagione successiva l'Anconitana, unica iscritta nelle Marche, venne ammessa automaticamente alle Semifinali Lega Sud, nelle quali si comportò bene arrivando seconda e sfiorando l'accesso alla Finale Lega Sud. Nella stagione 1923-24 i marchigiani invece delusero arrivando quarti e ultimi nel Girone di Semifinale. Indimenticabile invece fu la stagione 1924-25, quando gli anconitani vinsero il Girone di Semifinale e si giocarono l'accesso alla Finalissima Scudetto contro il fortissimo Bologna nella Finale Lega Sud con l'Alba Roma. I romani si dimostrarono fortissimi stravincendo nelle due sfide (poi persero contro il Bologna per 4-0 e 2-0 la finalissima Scudetto). Nella stagione 1925-26 l'Anconitana stravinse il Girone Marchigiano a 2 squadre (l'altra era la Maceratese) e si qualificò alla semifinale di Lega Sud dove arrivò terza. Una riforma dei campionati, la Carta di Viareggio, fece però retrocedere l'Anconitana nel Campionato Cadetto di Prima Divisione. L'Anconitana nella stagione 1926-27 venne inserita nel Girone C di Prima Divisione, per la prima volta insieme alle squadre del Nord. Andò malissimo, con i marchigiani che arrivarono ultimi e sarebbero dovuti retrocedere in Seconda Divisione ma vennero poi ripescati in seguito ai ripescaggi nella Serie Superiore. Nel 1927-28 l'U.S. Anconitana si fuse con la Stamura e venne creata la Società Sport Ancona. La fusione, però, durò solo un anno, dopodiché la Stamura si staccò dalla S.S. Ancona. Il 12 luglio 1932 la S.S. Ancona si fuse con la S.S. Emilio Bianchi di Ancona formando così la U.S. Anconitana-Bianchi. Nella stagione 1936-37 l'Anconitana-Bianchi raggiunse per la prima volta la Serie B, dopo aver vinto il campionato di Serie C. Vi rimase per quattro stagioni, sfiorando la promozione in Serie A nel 1939-40. L'anno successivo fu però retrocessa in Serie C, ma ci rimase per poco, tornando in B l'anno seguente.

Nel frattempo, nella stagione 1938-39 vinse la Coppa Italia Centrale.

Il periodo post-bellico

Durante la guerra il campionato di calcio venne sospeso per 2 stagioni. Alla ripresa l'Ancona riprese l'attività nel 1945 prendendo parte ad un campionato di assestamento, misto tra Serie A e Serie B con la denominazione "U.S. Anconitana", essendo stata sciolta la fusione con la Emilio Bianchi. Nel 1947 fu provvidenziale il ripescaggio della Triestina in Serie A, avvenimento che liberò un posto in Serie B che l'Ancona riuscì a conquistare in uno spareggio fra le migliori retrocesse contro la Biellese.

Nel 1948, durante la partita di serie B tra Ancona e Pisa l'arbitro Vannini di Bologna negò negli ultimi minuti un rigore all'Ancona; i tifosi inferociti distrussero le recinzioni e dopo aver abbattuto le porte dello spogliatoio lo raggiunsero pestandolo selvaggiamente tanto da ridurlo in stato di coma. Per due anni il campo dell'Ancona venne squalificato ed ovunque l'Ancona giocasse veniva accolta al grido di "assassini e delinquenti" per un fatto fino ad allora senza precedenti nei campi di calcio italiani.

Per circa 50 anni poi l'Ancona militò tra Serie B, Serie C e Serie D.

La prima volta in Serie A (1992-1993)

Fu nella stagione 1991-92, sotto la gestione di Vincenzo Guerini, che la squadra marchigiana conquistò la prima storica promozione in Serie A. Infatti, il 7 giugno 1992 l'Ancona, pareggiando 1-1 a Bologna (rete di Franco Ermini al 48') centrò la promozione nella massima serie, per l'apoteosi dei numerosissimi tifosi dorici giunti al Dall'Ara. La città, completamente impazzita fin dalla mattina, invase la Via Emilia con bandiere e striscioni biancorossi, presentandosi in 12.000 allo Stadio, sbalordendo i tifosi bolognesi per numero, tifo e calore e che neanche la pioggia fermò. La militanza in massima serie fu però breve, infatti la squadra fu retrocessa l'anno seguente.

La finale di Coppa Italia (1994)

Coppa Italia - Finale di Ritorno
20 aprile 1994 - Stadio Luigi Ferraris, Genova - Finale di Ritorno

Sampdoria - Ancona

6-1

Sampdoria: Pagliuca, Invernizzi, Vierchowod, Sacchetti (87' Mannini), Serena; Lombardo, Platt, Jugovic, Evani, Gullit, Bertarelli (87' Salsano). Allenatore: Sven Goran Eriksson

Ancona: Nista, Fontana, Mazzarano, Glonek, Sogliano; Lupo, Pecoraro, Gadda (59' Caccia), De Angelis (68' Bruniera), Agostini, Vecchiola. Allenatore: Vincenzo Guerini.

Marcatori: 50' Gullit (S), 58' e 75' Lombardo (S), 65' Vierchowod (S), 72' Lupo (A), 80' Bertarelli (S) Rigore, 85' Evani (S) Rigore

Nonostante l'immediata retrocessione, nella stagione seguente l'Ancona arrivò incredibilmente alla sua prima finale di un torneo importante: la Coppa Italia. Il cammino dei dorici nel torneo li vide affrontare e battere, a partire dal Secondo Turno, nell'ordine, Napoli, Avellino, Venezia e Torino in semifinale.

In finale i biancorossi incontrarono la Sampdoria di Gullit, Mancini e Platt e dopo un onorevole 0-0 conquistato in casa dovettero però poi soccombere per 6-1 [Reti: 50' Gullit (S), 58' e 75' Lombardo (S), 65' Vierchowod (S), 72' Lupo (A), 80' Bertarelli (S) Rigore, 85' Evani (S) Rigore] a Genova di fronte ad oltre 2.000 anconetani accorsi a Marassi.

L'anno successivo la squadra arrivò fino alla semifinale del Torneo Anglo-Italiano.

Verso il nuovo millennio

Nel 1997-98 la squadra rischiò il fallimento, quando venne retrocessa in C1. Riguadagnò poi la Serie B nel 1999-00 al termine di una delle partite più emozionanti della storia biancorossa. L'11 giugno 2000 andò in scena allo Stadio Curi di Perugia la finale play-off tra i dorici e gli "odiati" cugini dell'Ascoli, una partita assolutamente vietata ai deboli di cuore. La partita si concluse a reti inviolate nei 90' regolamentari, quindi si andò ai supplementari. L'Ascoli si portò in vantaggio al minuto 100 (primo tempo supplementare) facendo sprofondare all'inferno i tifosi e la squadra dorica, ma il bello doveva ancora venire. Infatti, al 118' del secondo tempo supplementare, a soli 2' dalla fine della partita, l'Ancona trovò un incredibile pareggio ad opera di un giovane attaccante, per di più anconetano D.O.C., Mirko Ventura. I tifosi dorici esplosero dalla gioia e al fischio finale iniziò la grande festa biancorossa, visto che l'Ancona fu promossa per miglior piazzamento in classifica ottenuto nell'arco del campionato.

La seconda stagione nella massima serie (2003-2004)

Nel 2002-03, sotto la guida dell'esperto Luigi Simoni, l'Ancona ottenne la sua seconda promozione in Serie A. Grazie al mister e alla validità del suo gruppo, i dorici disputarono un ottimo campionato, raggiungendo la matematica promozione il 7 giugno del 2003 a Livorno dove, pareggiando 1-1 con la squadra di casa, (rete di Daino al 50'), ottenne il lasciapassare per il "Paradiso", mandando in apoteosi gli 8.000 anconetani presenti allo Stadio. In quell'anno l'Ancona arrivò anche agli ottavi di Coppa Italia dove affrontò il Milan e dopo un ottimo 1-1 in casa, si dovette arrendere alla netta superiorità rossonera nel ritorno di Milano perdendo per 5-1.

La seconda stagione in Serie A e il fallimento (2003-2004)

Nella stagione 2003-2004 ha partecipato al Campionato di Serie A, e nonostante una squadra composta da buoni giocatori come Goran Pandev, Dino Baggio, Maurizio Ganz, Dario Hubner, Milan Rapaic, Christian Bucchi, Paolo Poggi e Mario Jardel, retrocedette subito in serie B racimolando appena 13 punti in 34 giornate.

Associazione Calcio Ancona (2004)

Dalla rifondazione al ritorno in Serie B

File:Ancona Calcio2.png
Stemma dell'A.C. Ancona con San Giorgio a cavallo, ripreso integralmente dal passato, in cui viene modificata solo la denominazione, che passa da "Ancona Calcio" alla nuova "AC Ancona", utilizzato dal 2004 fino al nuovo fallimento del 2010.

Subito dopo la retrocessione la società, per i grossi sforzi economici sostenuti, fallì e venne sostituita dall'Associazione Calcio Ancona, con a capo la famiglia anconetana degli Schiavoni e a partire da ottobre 2007 dalla società Terzo Tempo S.r.l.), che per meriti sportivi, secondo quanto sancito dal Lodo Petrucci, poté ripartire dalla Serie C2.

Per la stagione 2004-2005 la dirigenza del "nuovo" Ancona affidò la squadra al navigato Pierluigi Frosio. In "rosa", tra gli altri, il portiere Mattia Passarini, i milanisti Catilina Aubameyang e Gianpaolo Castorina, Marco Vendrame, Mirko Antenucci. Il 6 marzo 2005 la società festeggiò il centenario con una maglia apposita indossata in occasione di un pareggio per 1-1 contro il San Marino. La squadra, inserita nel Girone B, non andò oltre un deludente undicesimo posto.

Seguirono anni travagliati, sia dal punto di vista dei risultati che dal punto di vista organizzativo. Si ricorda, nella stagione successiva, la promozione in Serie C1, ottenuta per ripescaggio dopo un'altra stagione deludente, culminata con l'eliminazione dai play-off.

Il campionato di Serie C1 si concluse con la salvezza ottenuta ai play-out con un finale in crescendo dopo un campionato colmo di difficoltà di ogni tipo.

Nel Girone di andata del campionato di Serie C1 2007-2008 sembrarono arrivare momenti migliori per la tifoseria dorica. La squadra, difatti, si insediò al primo posto e lo mantenne fino allo scontro diretto con la Salernitana giocato a fine ottobre e terminato 1-0 per i campani padroni di casa. Nonostante un calciomercato di gennaio di primo livello, la squadra non sembrò riprendersi, inanellando una serie di risultati deludenti che la mantennero comunque nella parte alta della classifica, a causa di un inusuale equilibrio quasi assoluto fra le squadre del campionato. Dopo il cambio della guardia con Terzo Tempo S.r.l. a partire dall'ottobre 2007 con le dichiarazioni della società riguardo alle rinnovate ambizioni di Serie B, la situazione sembrò prendere una piega favorevole nei match successivi. Conquistato l'accesso ai play-off, l'Ancona batté in finale il Taranto e ottenne così l'agognata promozione in Serie B.

Il ritiro pre-campionato 2008-2009 si svolge a Montecopiolo, una piccola cittadina in Provincia di Pesaro e Urbino. Il campionato parte bene, con risultati significativi come la vittoria contro il Brescia e sull'insidioso campo di Empoli. Il Girone di ritorno inizia con la sconfitta nel derby contro l'Ascoli e, in seguito, con l'esaltante vittoria contro il Parma (doppietta del bomber Salvatore Mastronunzio): in tal modo i dorici si proiettano nella parte alta della classifica nonostante si rilevi, durante la sessione invernale del mercato, la cessione di Maurizio Nassi al Brescia.
Il girone prosegue con parecchi risultati negativi e un calo notevole in classifica. Ciononostante, i dorici dimostrano di potersi giocare la salvezza fino alle ultime giornate, anche grazie alla svolta data dall'esonero di Francesco Monaco a quattro giornate dalla fine, in favore del bergamasco Sandro Salvioni. Con il nuovo allenatore la formazione marchigiana riesce a battere il Sassuolo per 2-1 in pieno recupero, anche se la settimana dopo perde contro la Triestina per 1-0 a causa di un singolare autogol di Catinali e ricade in zona retrocessione. Non serve il pareggio alla successiva giornata per 1-1 in casa col Grosseto, che di fatto mantiene i dorici al terz'ultimo posto. Si pensa ormai ad una retrocessione in Prima Divisione, poiché la gara successiva sulla carta è molto insidiosa per l'Ancona: dovrà incontrare l'AlbinoLeffe di Armando Madonna, che vuole tentare un ultimo assalto ai play-off per la promozione in Serie A. Le cose si mettono male per l'Ancona, che a poco più di venti minuti dalla fine della partita sta perdendo per 3-1, ma a sorpresa riesce a segnare due gol in due minuti (70' Mastronunzio, 72' De Falco), riuscendo così a portarsi sul 3-3 e a tenere aperte le speranze di salvezza. Alle notizie del doppio vantaggio del Cittadella sul Rimini e del gol del Modena contro la Triestina, i dorici vedono ormai vicina la retrocessione, che si starebbe per avverare visto anche il pareggio del Pisa contro il Brescia. I risultati sugli altri campi restano in gran parte immutati, ma a segnare al 90º minuto contro ogni aspettattiva sono proprio i dorici di Salvioni, che ottengono l'agognato e importantissimo vantaggio (4-3). La squadra, tuttavia, retrocederebbe comunque poiché il Pisa sta per ottenere un pareggio prezioso contro il Brescia. Al 94º minuto, però, il Brescia trova il gol della vittoria e dunque batte il Pisa 1-0, condannando proprio i toscani alla retrocessione in Prima Divisione. Alla luce di questo risultato l'Ancona riesce nell'impresa di evitare la retrocessione diretta, anche se la sua permanenza in Serie B sarà decisa dai play-out contro il Rimini. Nella gara d'andata l'Ancona pareggia 1-1 all'86º minuto grazie a Mastronunzio, mentre al ritorno espugna il Romeo Neri di Rimini vincendo 0-1 con un'altra rete del bomber. L'Ancona rimane quindi in Serie B.

Nella stagione 2009-2010, dopo aver lottato per la promozione durante il Girone di andata, la squadra si classifica al 17º posto finale.

L'esclusione dalla Serie B e la fine dell'A.C. Ancona

Durante le iscrizioni alla stagione 2010-2011 del campionato di Serie B la società dorica viene in prima battuta esclusa dalla Co.Vi.Soc, causa inadempienze finanziarie[1], ma nonostante un tentativo di salvataggio da parte del Sindaco di Ancona insieme ad una cordata di imprenditori, la società non riesce a saldare i debiti, venendo esclusa causa mancata fideiussione ed il pagamento degli oneri fiscali e previdenziali arretrati. Fallisce anche il tentativo di iscrizione in Lega Pro Seconda Divisione[2] e in Serie D, finendo quindi per essere esclusa dal calcio professionistico. A quel punto il Presidente Enrico Petocchi ha voluto fortemente iscrivere la società in Terza Categoria, per tenerla così in vita, con il solo scopo di incamerare i crediti fermi in Lega Calcio che si sbloccheranno solo nella stagione successiva, ottenendo di giocare al campo sportivo San Biagio di Osimo. Tuttavia, il 16 ottobre 2010, non presentandosi per la quarta volta ad una partita di campionato, l'A.C. Ancona è stata definitivamente radiata dal Campionato di Terza Categoria Marche e dalla FIGC, con la conseguenza di non poter mai più giocare in nessun campionato di calcio italiano.

Unione Sportiva Ancona 1905 (2010)

La rifondazione

Per dare continuità al calcio cittadino, grazie all'intercessione del Sindaco di Ancona, Fiorello Gramillano, la Società Sportiva Piano San Lazzaro, fondata nel 1948, e che prende il nome dall'omonimo quartiere cittadino che si estende fra la Stazione Ferroviaria in Piazza Rosselli e la zona di Piazza d’Armi, militante nel campionato Eccellenza, cambia denominazione il 10 agosto 2010 diventando S.S.D. Unione Sportiva Ancona 1905[3] e trasferendo la sede societaria nel capoluogo marchigiano. La modifica avviene grazie ad un accordo storico che vede coinvolti i tifosi biancorossi che si riuniscono in un'associazione denominata Sosteniamo l'Ancona e il 6 agosto 2010 sanciscono in un'assemblea pubblica, tenutasi allo Stadio Dorico, di fronte a circa 700 persone, l'effettivo passaggio di consegne ed il riconoscimento del ruolo dei tifosi che verrà garantito dal loro ingresso con la trasformazione in S.r.l.. Sulle maglie compare un logo inedito a scacchi biancorosso con il classico San Giorgio a cavallo al centro.

Nella stagione 2010-11 la società disputa il suo quinto campionato consecutivo di Eccellenza Marche, ma primo come U.S. Ancona 1905. L'allenatore è Marco Lelli[4]. Nella medesima stagione, nelle cui fila spicca il ritorno di Emanuele Pesaresi, anconitano di nascita (anche calcistica), nuovo Capitano, vince la Coppa Italia Regionale Marche, superando in finale il Tolentino dopo supplementari e calci di rigore, sul campo neutro di Civitanova Marche. Accede così alla fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti, dove il 6 aprile 2011 vince la finale battendo i laziali del Città di Marino per 3-1, ottenendo così la promozione diretta in Serie D indipendentemente dalla vittoria del campionato, dove lotta duramente con Tolentino e Fermana imponendosi alla fine anche nel massimo campionato regionale e vincendo così tutte le competizioni alle quali ha partecipato nel 2011.

Il 20 maggio 2011 viene ufficializzato l'ingaggio di Massimiliano Favo come nuovo allenatore. Il 25 agosto 2011, presso l'Hotel "La Fonte" di Portonovo, viene formalizzata la trasformazione della Società Sportiva Dilettantistica Unione Sportiva Ancona 1905 in S.r.l. con l'ingresso in società dei tifosi rappresentati da Sosteniamo l'Ancona con 2 amministratori votati dall'assemblea dei soci, ai quali vengono attribuiti "poteri particolari" in virtù dello statuto sociale che costituisce un esempio innovativo nel panorama del calcio Italiano. Nel frattempo, il nuovo patron del club dorico, Andrea Marinelli, verso la fine del 2011 ha registrato il marchio della vecchia Unione Sportiva Ancona (comunemente chiamato "USA") tramite l’Akifix S.p.A., società che produce accessori metallici per la sospensione di controsoffitti e pareti in cartongesso, riconducibile allo stesso Presidente[5], che dopo trent'anni torna così ad essere applicato sulle maglie bincorosse. Il 27 novembre il tecnico Favo viene esonerato dopo aver subito una rimonta di due reti dal Riccione[6]. Due giorni dopo viene nominato suo successore l'anconitano Marco Osio[7], che il 3 febbraio 2012 si dimetterà[8]. A sostituirlo viene chiamato Sauro Trillini, che però sarà a sua volta esonerato per far posto ad Augusto Gentilini[9]. Nonostante tutti questi cambi tecnici la squadra, arrivata 3^ in campionato dietro a Teramo e Sambenedettese, perde la finale play-off con quest'ultima.

Per la stagione 2012-2013 viene confermato in panchina Gentilini.

Cronistoria

Cronistoria dell'Associazione Calcio Ancona[10]
  • 1905 - Il 5 marzo viene fondata l'Unione Sportiva Anconitana.
  • 1905-15 - Attività in ambito Regionale[11].
  • 1915-19 - Attività sospesa per cause belliche.
  • 1919-20 - Vince il Campionato Marchigiano di 1ª Categoria organizzato dall'U.L.I.C. (Girone unico).[12]. Perde la semifinale per lo scudetto U.L.I.C. per 2-5 contro l'Argentero di Torino.[13].
  • 1920-21 - Dati mancanti.
  • 1921-22 - 1ª alla finale della Prima Divisione Marchigiana C.C.I., eliminato dalla Puteolana nelle semifinali di Lega Sud.
  • 1922-23 - 2ª nel Girone A della Prima Divisione Lega Sud, a novembre si fonde con la Folgore ma rimane U.S. Anconitana.
  • 1923-24 - 4ª nel Girone A della Prima Divisione Lega Sud.
  • 1924-25 - Unica iscritta marchigiana in Prima Divisione è ammessa d'ufficio alle semifinali. 1ª alla semifinale A, ammessa alle finali della Prima Divisione Lega Sud. Perde la doppia finale contro l'Alba Roma.
  • 1925-26 - 1ª alle eliminatorie Marchigiane, 3ª nella semifinale A della Prima Divisione della Lega Sud. È inserita d'ufficio nell'elenco delle squadre partecipanti ai Gironi Nord dalle nuove norme stilate dalla Carta di Viareggio.
  • 1926-27 - 10ª nel Girone C della Prima Divisione Nord, retrocessa in Seconda Divisione. Riammessa a reintegrazione degli organici. Dalla fusione di U.S. Anconitana e S.E.F. Stamura nasce la Società Sport Ancona.
  • 1927-28 - 10ª nel Girone A della Prima Divisione Nord.
  • 1928-29 - 8ª nel Girone A della Prima Divisione Nord. Declassata per riforma dei tornei. Sciolta la fusione con la Stamura, cambia denominazione in Sociatà Sportiva Anconitana.
  • 1929-30 - 8ª nel Girone C della Prima Divisione Nord.
  • 1930-31 - 6ª nel Girone B della Prima Divisione.
  • 1931-32 - 11ª nel Girone E della Prima Divisione. Il 12 luglio 1932 dalla fusione con la S.S. Emilio Bianchi nasce la U.S. Anconitana-Bianchi.
  • 1932-33 - 7ª nel Girone G della Prima Divisione.
  • 1933-34 - 5ª nel Girone G della Prima Divisione.
  • 1934-35 - 2ª nel Girone G della Prima Divisione.
  • 1935-36 - 6ª nel Girone A di Serie C.
  • 1936-37 - 1ª nel Girone D di Serie C. Promossa in Serie B.
  • 1937-38 - 5ª in Serie B.
  • 1938-39 - 12ª in Serie B.
  • 1939-40 - 4ª in Serie B.
  • 1940-41 - 16ª in Serie B. Retrocessa in Serie C.
  • 1941-42 - 2ª nel Girone finale B della Serie C. Promossa in Serie B.
  • 1942-43 - 10ª in Serie B.
  • 1943-44 - Attività sospesa per cause belliche.
  • 1944-45 - Si scioglie la fusione con la "Emilio Bianchi" e diventa Unione Sportiva Anconitana.
  • 1945-46 - 11ª nel Campionato Misto Serie A-B Centro-Sud.
  • 1946-47 - 17ª nel girone B di Serie B dopo spareggio perso col Pisa. Salva dopo qualificazione straordinaria con la Biellese.
  • 1947-48 - 9ª nel girone C di Serie B. Retrocessa in Serie C.
  • 1948-49 - 10ª nel girone C di Serie C.
  • 1949-50 - 1ª nel girone C di Serie C. Promossa in Serie B.
  • 1950-51 - 21ª in Serie B. Retrocessa in Serie C.
  • 1951-52 - 13ª nel girone C di Serie C. Retrocessa in IV Serie.
  • 1952-53 - 11ª nel girone E di IV Serie.
  • 1953-54 - 8ª nel girone F di IV Serie.
  • 1954-55 - 9ª nel girone E di IV Serie.
  • 1955-56 - 7ª nel girone E di IV Serie.
  • 1956-57 - 1ª nel girone E di IV Serie; perde la finale dell'Italia centrale contro la Chinotto Neri.
  • 1957-58 - 4ª nel girone B dell'Eccellenza di IV Serie. Eletta in Serie C.
  • 1958-59 - 11ª nel girone B di Serie C.
  • 1959-60 - 6ª nel girone B di Serie C.
  • 1960-61 - 5ª nel girone B di Serie C.
  • 1961-62 - 2ª nel girone B di Serie C.
  • 1962-63 - 7ª nel Girone B di Serie C.
  • 1963-64 - 11ª nel Girone B di Serie C.
  • 1964-65 - 12ª nel Girone B di Serie C.
  • 1965-66 - 16ª nel Girone B di Serie C.
  • 1966-67 - 6ª nel Girone B di Serie C.
  • 1967-68 - 9ª nel Girone B di Serie C.
  • 1968-69 - 5ª nel Girone B di Serie C.
  • 1969-70 - 12ª nel Girone B di Serie C.
  • 1970-71 - 16ª nel Girone B di Serie C.
  • 1971-72 - 15ª nel Girone B di Serie C.
  • 1972-73 - 20ª nel Girone B di Serie C. Retrocessa in Serie D.
  • 1973-74 - 5ª nel Girone D di Serie D.
  • 1974-75 - 1ª nel Girone D di Serie D. Promossa in Serie C.
  • 1975-76 - 16ª nel Girone B di Serie C.
  • 1976-77 - 19ª nel Girone B di Serie C. Retrocessa in Serie D.
  • 1977-78 - 5ª nel Girone D di Serie D. Ammessa in Serie C2 dalla FIGC per meriti sportivi.
  • 1978-79 - 2ª nel Girone C di Serie C2. Promossa in Serie C1.
  • 1979-80 - 15ª nel Girone B di Serie C1. Retrocessa in Serie C2.
  • 1980-81 - 13ª nel Girone B di Serie C2.
  • 1981-82 - 1ª nel Girone B di Serie C2. Promossa in Serie C1.
  • 1982-83 - 12ª nel Girone B di Serie C1. Assume la denominazione di Ancona Calcio nel luglio 1982.
  • 1983-84 - 8ª nel Girone A di Serie C1.
  • 1984-85 - 6ª nel Girone A di Serie C1.
  • 1985-86 - 8ª nel Girone A di Serie C1.
  • 1986-87 - 13ª nel Girone A di Serie C1.
  • 1987-88 - 1ª nel Girone A di Serie C1. Promossa in Serie B.
  • 1988-89 - 13ª in Serie B.
  • 1989-90 - 5ª in Serie B.
  • 1990-91 - 10ª in Serie B.
  • 1991-92 - 3ª in Serie B. Promossa in Serie A.
  • 1992-93 - 17ª in Serie A. Retrocessa in Serie B.
  • 1993-94 - 8ª in Serie B. Finalista in Coppa Italia.
  • 1994-95 - 6ª in Serie B. Semifinalista della Coppa Anglo-Italiana.
  • 1995-96 - 19ª in Serie B. Retrocessa in Serie C1.
  • 1996-97 - 2ª nel Girone B di Serie C1, vince i play-off col Savoia. Promossa in Serie B.
  • 1997-98 - 18ª in Serie B. Retrocessa in Serie C1.
  • 1998-99 - 16ª nel Girone B di Serie C1, vince i play-out col Foggia.
  • 1999-00 - 2ª nel Girone B di Serie C1, vince i play-off con l'Ascoli. Promossa in Serie B.
  • 2000-01 - 10ª in Serie B.
  • 2001-02 - 8ª in Serie B.
  • 2002-03 - 4ª in Serie B. Promossa in Serie A.
  • 2003-04 - 18ª in Serie A. Retrocessa in serie B. La società viene dichiarata fallita, un nuovo club denominato Associazione Calcio Ancona ne rileva il titolo sportivo, e riparte dalla Serie C2 grazie al Lodo Petrucci.
  • 2004-05 - 11ª nel Girone B di Serie C2.
  • 2005-06 - 5ª nel Girone B di Serie C2, perde le semifinali play-off col Sassuolo. Ammessa in Serie C1 per delibera della FIGC.
  • 2006-07 - 16ª nel Girone B di Serie C1, vince i play-out col Teramo.
  • 2007-08 - 2ª nel Girone B di Serie C1, vince i play-off col Taranto. Promossa in Serie B.
  • 2008-09 - 19ª in Serie B. Vince i play-out con il Rimini.
  • 2009-10 - 17ª in Serie B. Esclusa dai campionati professionistici per inadempienze finanziarie. Dopo aver fallito le iscrizioni in Lega Pro Seconda Divisione e Serie D riesce ad iscriversi alla Terza Categoria Marche.
  • 2010-11 - 3ª Categoria Marche Girone F. Non scenderà mai in campo[14]. Successivamente radiata dalla FIGC da tutti i campionati italiani. Il 10 agosto 2010 nasce la S.S.D. Unione Sportiva Ancona 1905.
  • 2010-11 - 1ª in Eccellenza Marche, vince la Coppa Italia Dilettanti - Promossa in Serie D. Il 25 agosto 2011 cambia denominazione in Unione Sportiva Ancona 1905 S.r.l..
  • 2011-12 - 3ª nel Girone F della Serie D. Perde la finale play-off contro la Sambenedettese.
  • 2012-13 - Partecipa la Girone F della Serie D.

Colori sociali

Dalla stagione 2010-11 la società adotta una divisa composta da maglia, pantaloncini e calzettoni rossi.

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Del Conero.

Dal 1992 al 2010 l'Ancona ha disputato le partite in casa nello Stadio Del Conero.

L'US Ancona 1905 fino al mese di ottobre 2010 ha giocato le proprie partite casalinghe allo Stadio Dorico, per poi trasferirsi allo Stadio Del Conero.


Presidenti e Allenatori

I Presidenti dell'Ancona Calcio

Unione Sportiva Anconitana



Ancona Calcio



Associazione Calcio Ancona



Unione Sportiva Ancona 1905

Gli allenatori dell'Ancona Calcio

Unione Sportiva Anconitana



Ancona Calcio



Associazione Calcio Ancona



Unione Sportiva Ancona 1905

Rose anni precedenti

Giocatori

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Allenatori

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Palmarès

1936-1937, 1941-1942, 1949-1950
1974-1975
1981-1982
1987-1988
2010-2011

Finali disputate

L'Ancona disputò la finale della Coppa Italia 1993-1994, perdendo contro la Sampdoria per 6-1 la gara di ritorno dopo aver pareggiato 0-0 quella di andata. L'unica rete per l'Ancona fu di Lupo al 72' sul risultato di 3-0, mentre per la Sampdoria segnarono Vecchiola (autorete), Evani, Lombardo con una doppietta, Vierchowod e Bertarelli.

Anno Vincitore Date delle finali Luogo Partita Risultato Marcatori
1994
Dettagli
Sampdoria 6 aprile 1994
20 aprile 1994
Ancona
Genova
Ancona-Sampdoria
Sampdoria-Ancona
0-0
6-1
 
aut. Vecchiola, Lombardo (2), Vierchowod, Lupo, Bertarelli, Evani

Campionati nazionali

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione

A

2 1992-1993 2003-2004

B

26 1926-1927 2009-2010

C

46 1928-1929 2007-2008

D

10 1952-1953 2011-2012

In 82 stagioni sportive a livello nazionale dal debutto nel Direttorio Divisioni Superiori nel 1926, compresi 2 campionati di ex-Seconda Divisione (B) e il Campionato Misto Bassitalia disputato in qualità di società di Serie B, e compresi 5 campionati di Serie C2.

Tifoseria

Gemellaggi

Rivalità

Curiosità

  • Il 10 ottobre 2007 al Teatro Pontificio del Vaticano è stata siglata l'unione tra il Csi ed il club biancorosso per il Progetto Soccer che sotto l'egida della Conferenza Episcopale Italiana si prefigge di rafforzare i valori etici nel calcio.
  • Durante la quinta giornata del campionato di serie A 1992-93 (Genoa-Ancona) Massimo Agostini realizzò a pochi minuti dal termine dell'incontro lo spettacolare gol del 4-4 finale, da molti considerato uno dei più bei gol della storia del campionato italiano: il Condor realizzò la rete del pareggio con una rovesciata volante, colpendo la sfera che lo aveva ormai superato, dopo che una precedente rovesciata del suo compagno Felice Centofanti aveva visto il pallone colpire la traversa, per poi rimbalzare sulla linea di porta.

Note

  1. ^ Armando Lorenzetti - Calcio: l'Ancona sull’orlo del baratro VivereAncona.it, 13-07-2010.
  2. ^ Ancona Calcio: salta anche l’iscrizione alla Lega Pro Seconda Divisione AnconaNotizie.it, 20-07-2010.
  3. ^ Il Sindaco annuncia il nome: "Sarà U.S. Ancona 1905" Il Resto del Carlino, 10-08-2010.
  4. ^ Dario Rossi - Ancona, riparte dall'Eccellenza Tuttomercatoweb.com, 23-08-2010.
  5. ^ Simboli, i casi "uguali e diversi" di Ancona e Salernitana Resport.it, 10-06-2012.
  6. ^ Doppio esonero: Ancona e Jesina rimuovono Favo e Fenucci RivieraOggi.it, 28-11-2011.
  7. ^ Andrea Fiano - Osio, un nuovo 'Sindaco' per l'Ancona Il Resto del Carlino, 29-11-2011.
  8. ^ Cristina Guerri - Ufficiale: Ancona, dimissioni per il tecnico Osio Tuttomercatoweb.com, 03-02-2012.
  9. ^ Presentazione Gentilini: "L'Ancona non merita questa categoria" AnconaToday.it, 28-05-2012.
  10. ^ Dati pubblicati dalla Gazzetta dello Sport (Biblioteche di Milano, Genova, Firenze e C.O.N.I. Roma dove è conservato microfilmato), Il Littoriale (Biblioteche Nazionali di Milano (Brera), Firenze e Roma - Universitarie di Torino, Genova, Pavia, Padova e Napoli - rilegato ma non microfilmato).
  11. ^ Sull'Annuario Italiano del Football 1913-14 (Anno 1 Volume 1), il più vecchio almanacco calcistico conservato presso le Biblioteche "Estense" di Modena e "Nazionale Centrale" di Firenze, è indicata come affiliata alla F.I.G.C. con indirizzo: "Recchi Pietro, Piazza Stazione, Casa Propria" ed elencati i giocatori: Portiere: Spinelli; Terzi(ni): Fogola III, Fogola I; Secondi (mediani): Alessandrelli II, Giampieri, Rossi; Primi (Attaccanti): Fogola II, Sturari, Panzone, Alessandrelli I, Borghetti I.
  12. ^ Da Il Corriere dello Sport, foglio settimanale, organo ufficiale dell'U.L.I.C. italiano. L'edizione 1919-20 fu stampata a Como dove, per competenza, è conservata presso la Biblioteca Comunale cittadina.
  13. ^ Annuario Italiano del Giuoco del Calcio - 1° Volume 1926-27 e presentazione 1927-28, nella parte che contiene la storia dell'U.L.I.C. - Sezione Autonoma di Propaganda (dal 1927) - (Modena, Biblioteca Universitaria Estense).
  14. ^ Stefano Sica - Calcio: Ancona, l'A.C. dice addio anche alla Terza Categoria Tuttomercatoweb.com, 20-10-2010.

Voci correlate

Collegamenti esterni