Regio XI Transpadana
Regione XI Transpadana | |||||
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Mappa indicante la posizione delle regioni dell'Italia augustea | |||||
Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | (LA) regio XI Transpadana | ||||
Capoluogo | Mediolanum (Milano)[1] | ||||
Dipendente da | Impero romano | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Regione dell'Italia augustea | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 7 a.C. | ||||
Causa | istituzione delle regioni augustee e accorpamento della Gallia Cisalpina all'Italia | ||||
Fine | 292 d.C. | ||||
Causa | Riforma amministrativa di Diocleziano | ||||
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Cartografia | |||||
Mappa schematica della Regio XI Transpadana |
La regio XI Transpadana era una delle regioni augustee d'Italia. Confinava a sud con la Regio IX Liguria, a est con la Regio X Venetia et Histria, a nord con la provincia della Raetia e a ovest con le provincie delle Alpes Cottiae, delle Alpes Poenninae e delle Alpes Maritimae. Il capoluogo della regio XI Transpadana era Mediolanum (la moderna Milano)[1].
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio della regio XI Transpadana corrispondeva all'antica Gallia Transpadana, ovvero al moderno Piemonte a nord del fiume Po, alla Valle d'Aosta, al Canton Ticino e alla Lombardia con l'esclusione dei territori di Brescia, della Val Camonica, di Cremona e di Mantova, aree che facevano parte della Regio X Venetia et Histria[2]. Era anche esclusa la Val di Susa, che apparteneva alla provincia delle Alpes Cottiae[2]. L'area a sud del fiume Po era invece parte della Regio IX Liguria[2].
L'Italia settentrionale era chiamata dai romani "Gallia Cisalpina", la quale era divisa dal Po in due regioni, la Gallia Transpadana, che si trovava, come già accennato, a nord del corso d'acqua, e la Gallia Cispadana, che era invece situata a sud del fiume. L'etimologia del nome di queste regioni ha origine dai "Galli", denominazione data dagli antichi romani a quella parte delle popolazioni celtiche che abitavano la Gallia, antica regione corrispondente all'incirca ai territori moderni di Francia, Belgio, Svizzera, Paesi Bassi, Germania entro la riva occidentale del fiume Reno e includente, in epoca repubblicana, anche la maggior parte dell'Italia settentrionale a nord del fiume Esino, corso d'acqua delle Marche.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La regio XI Transpadana fu abitata fin dai tempi più antichi, molto tempo prima della conquista romana. Importanti reperti del Paleolitico sono stati trovati nel Vercellese, nel Novarese, nel Comasco e nel Varesotto[2]. Nel Varesotto sono stati trovati reperti anche del Mesolitico[2]. Ben più diffusi sono i ritrovamenti risalenti al Neolitico: le più importanti suppellettili sono ascrivibili alla cultura dei vasi a bocca quadrata, mentre altri reperti di questo periodo preistorico sono stati scoperti in Val di Susa, in Valle d'Aosta e nel Novarese, dov'è stato trovato un sito neolitico che era destinato alla lavorazione della selce scheggiata[2].
Dell'Eneolitico, ovvero dell'età di transizione tra l'età della pietra e l'età dei metalli, sono notevoli le scoperte archeologiche in Valle d'Aosta, su cui spicca l'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans[2]. Importanti sono anche le coeve suppellettili rinvenute in Valtellina, nelle valli bergamasche e in Brianza[2].
Dell'età del bronzo sono notevoli i ritrovamenti legati agli insediamenti palafitticoli lacustri nel Varesotto, sul Lago di Viverone, nel Torinese e sul Lago di Varese, con questi ultimi che sono ascrivibili a un periodo che ha inizio nel Neolitico[2]. Altri ritrovamenti della stessa età sono stati scoperti nel Torinese e in Val di Susa, ad Arona, nel Biellese e in Valle d'Aosta[2].
Dell'età del ferro è celebre la Cultura di Golasecca, i cui due epicentri principali sono le zone di Sesto Calende, Castelletto sopra Ticino e Golasecca, da cui il nome di questa facies, e l'area nei dintorni di Como[2]. Altri ritrovamenti legati a questa cultura preistorica sono stati rinvenuti nel Canton Ticino[2]. Dopo l'età del ferro, nella regio XI Transpadana si ebbe l'insediamento dei Galli. La Gallia Cisalpina fu conquistata dai romani tra il III e il II secolo a.C., che ebbero la meglio sulle popolazioni locali con la vittoria nella guerra romano-celtica, dopo di cui iniziò ad essere romanizzata[2]. La romanizzazione della Pianura Padana fu poi completata in età augustea[3][4].
Gli antichi romani non perseguirono un'assimilazione forzata delle popolazioni conquistate, ma consentirono agli abitanti di continuare a professare la loro religione, utilizzare la loro lingua e mantenere le proprie tradizioni[5]. La romanizzazione dell'area avvenne quindi per gradi[6].
Risorse economiche
[modifica | modifica wikitesto]L'economia della regio XI Transpadana si basava principalmente su un'agricoltura caratterizzata da abbondanti raccolti e su un'intensa attività estrattiva che era localizzata soprattutto in Valle d'Aosta e nei dintorni di Ivrea e Vercelli[2].
Difesa ed esercito
[modifica | modifica wikitesto]La regio XI Transpadana era anche importante da un punto di vista strategico: da essa si potevano controllare le valli alpine e i relativi passi[2].
Vie di comunicazione
[modifica | modifica wikitesto]Tra le più importanti vie di comunicazione della regio XI Transpadana c'era la via Mediolanum-Verbannus[7], che risaliva a un periodo compreso tra la fine dell'era repubblicana e i primi decenni dell'età imperiale; congiungeva Mediolanum (la moderna Milano) con il Verbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero il Lago Maggiore)[7].
Questa strada, che era finalizzata al trasporto terrestre, era integrata da vie d'acqua, il cui asse principale era il fiume Olona[7]. A sud di Somma Lombardo (lat. Summa[8]) la via Severiana Augusta intersecava trasversalmente un'importante strada romana che collegava Novara (lat. Novaria) a Como (lat. Comum), la Via Novaria-Comum[7].
Altre strade importanti erano la Via Gallica, che iniziava a Mestre (lat. Mestracum) e che terminava a Torino (lat. Augusta Taurinorum), la Via delle Gallie, che congiungeva Ivrea (lat. Eporedia) a Lione (lat. Lugdunum) attraversando la Valle d'Aosta e valicando le Alpi al colle del Gran San Bernardo, la strada che collegava Milano con il Monginevro, la via che metteva in comunicazione Milano e la Raetia, la strada da Torino a Tortona e la Via Spluga, che congiungeva Milano al Passo dello Spluga passando per Lecco (lat. Leucera) e Monza (lat. Modicia).
Altre strade rilevanti che attraversavano la regio XI Transpadana erano la via Emilia, che collegava Rimini (lat. Ariminum) con Aosta (lat. Augusta Pretoria), la via Regina, che collegava Mediolanum con la Valtellina passando da Como (lat. Comum) e la via Mediolanum-Ticinum (da Milano a Pavia). La rete viaria romana della regio XI Transpadana era completata da strade secondarie che raggiungevano le località e gli insediamenti minori[9].
Ritrovamenti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]Per quanto riguarda le città della regio XI Transpadana, sono giunti sino all'età moderna le tracce urbanistiche (reticoli delle vie e tracciati delle mura) di varie località romane: i resti più evidenti si riscontrano a Como, Pavia, Aosta e Torino[2]. A Novara, in particolare, delle mura, sono stati trovati anche resti tangibili, mentre per la restante delle città accennate, si può indovinare il tracciato delle strade e della cita muraria studiando l'andamento dell'assetto viario e dei profili degli edifici moderni; altro esempio di quest'ultimo tipo è Milano, dove si è individuato il percorso delle mura, delle strade principali e dell'ubicazione del foro. In particolare il foro romano di Milano si trovava, con ogni probabilità, nella zona della moderna piazza San Sepolcro[2]. A Milano sono poi venute alla luce, in via Brisa, i resti delle terme e del palazzo imperiale dell'antica Mediolanum[2].
A Bergamo è stato identificato il percorso delle strade principali e l'ubicazione del foro; quest'ultimo si trovava, con ogni probabilità, nella zona di piazza Duomo, mentre sono stati rinvenuti i resti tangibili del teatro, che si trovava sul colle di San Giovanni[2]. A Como sono stati identificati il tracciato di alcune strade e la posizione del foro; sono giunti al XX secolo i resti delle mura repubblicane e di alcune torri di difesa[2]. A Pavia sono stati trovati i resti di un ponte che scavalcava il Ticino non lontano dal Ponte Vecchio[2].
Al colle del Gran San Bernardo, lungo la strada romana che valicava le Alpi e che passava sotto una rupe sacra, sono stati trovati i resti di un piccolo tempio databile tra il I e il II sec. d.C. e di due mansiones – ovvero di due stazioni di posta – risalenti al I sec. d.C.[2] Sempre per quanto riguarda le vie di comunicazione sono stati ritrovati anche i resti, in Valle d'Aosta, della via delle Gallie, e a Somma Lombardo della via Severiana Augusta[2][7]. Per quanto concerne i ponti, oltre ai resti rinvenuti a Pavia, ne sono trovate testimonianze tangibili in Valle d'Aosta anche a Pont-Saint-Martin, sul torrente Buthier ad Aosta e Aymavilles (cosiddetto "ponte acquedotto di Pont d'Aël")[2].
Per quanto riguarda i resti delle abitazioni, ne sono state trovate testimonianze tangibili in Valle d'Aosta, a Ivrea, a Chieri, a nord di Torino, in Val di Susa, nel Novarese, ad Angera, a Ghisalba, a Isso e nel Comasco[2]. Per quanto concerne le necropoli, sono stati effettuati importanti ritrovamenti ad Aosta, a Vercelli, a Biella, ad Angera: i reperti funebri portati alla luce nel territorio un tempo facente parte della regio XI Transpadana sono ascrivibili a tutta la storia romana, dall'era repubblicana a quella tardo imperiale[2].
Città
[modifica | modifica wikitesto]Le principali città della regio XI Transpadana erano Mediolanum (la moderna Milano, che ne era anche capoluogo[1]), Augusta Taurinorum (Torino), Augusta Praetoria (Aosta), Bergomum (Bergamo), Bugella (Biella), Comum (Como), Eporedia (Ivrea), Laus Pompeia (Lodi), Novaria (Novara), Rigomagus (Trino), Sebuinus (Angera), Ticinum (Pavia) e Vercellae (Vercelli)[2].
L'elenco dettagliato delle urbs, delle civitas e dei vicus della regio XI Transpadana è[9]:
Note
[modifica | modifica wikitesto]Esplicative
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Se non c'è continuità urbanistica tra la città romana e l'insediamento moderno, viene indicata la località attuale più vicina al sito urbano antico preceduta da "vicino a", ecc.
Bibliografiche
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Milano e provincia: Monza e la Brianza milanese, l'Adda, il Ticino, le abbazie, su books.google.it. URL consultato il 29 marzo 2017.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa L'Italia romana delle Regiones. Regio XI Transpadana, in Il mondo dell'archeologia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002-2005. URL consultato il 28 marzo 2017.
- ^ Di Maio, p. 89.
- ^ Parco del Roccolo - Atlante della Biodiversità - Flora, su ecomuseo.comune.parabiago.mi.it. URL consultato il 23 novembre 2015.
- ^ D'Ilario, pp. 12-13.
- ^ D'Ilario, p. 13.
- ^ a b c d e Autori vari, Di città in città – Insediamenti, strade e vie d'acqua da Milano alla Svizzera lungo la Mediolanum-Verbannus, Soprintendenza Archeologia della Lombardia, 2014. URL consultato il 16 gennaio 2017.
- ^ Spazio Aperto (PDF), su comune.sommalombardo.va.it. URL consultato l'11 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).
- ^ a b Località delle Regio IX-X-XI, su roma-victrix.com. URL consultato il 28 marzo 2017.
- ^ Porta Palatina, su touringclub.com. URL consultato il 31 marzo 2017.
- ^ Dizionario storico-geográfico, su books.google.it. URL consultato l'11 marzo 2017.
- ^ Dizionario, p. 410.
- ^ Parabiago, su diazilla.com. URL consultato l'11 marzo 2017.
- ^ Rho, su radiocorriere.tv. URL consultato l'11 marzo 2017.
- ^ Spazio Aperto (PDF), su comune.sommalombardo.va.it. URL consultato l'11 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Autori vari, Di città in città – Insediamenti, strade e vie d'acqua da Milano alla Svizzera lungo la Mediolanum-Verbannus, Soprintendenza Archeologia della Lombardia, 2014. URL consultato il 16 gennaio 2017.
- Giorgio D'Ilario, Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Marco Turri, Profilo storico della città di Legnano, Edizioni Landoni, 1984, SBN IT\ICCU\RAV\0221175.
- Dizionario di toponomastica: storia e significato dei nomi geografici italiani, UTET, 2006, ISBN 978-88-02-07228-9.
- Paola Di Maio, Lungo il fiume. Terre e genti nell'antica valle dell'Olona, Corsico, Teograf, 1998, SBN IT\ICCU\PUV\0677891.
- Gabriella Ferrarini, Marco Stadiotti, Legnano. Una città, la sua storia, la sua anima, Telesio editore, 2001, SBN IT\ICCU\RMR\0096536.
- L'Italia romana delle Regiones. Regio XI Transpadana, in Il mondo dell'archeologia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002-2005.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su regio XI Transpadana
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Località e strade delle Regio IX-X-XI, su roma-victrix.com. URL consultato il 28 marzo 2017.
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