Helen Hayes

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Helen Hayes nel 1940 circa
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 1932
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice non protagonista 1971

Helen Hayes Brown (Washington, 10 ottobre 1900Nyack, 17 marzo 1993) è stata un'attrice statunitense.

Minuta, con un viso grazioso e una carismatica presenza scenica, Helen Hayes è considerata una delle più celebri e dotate attrici teatrali del XX secolo. Il 12 maggio 1986 il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan la insignì della Medaglia presidenziale della libertà[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Attiva sulle scene sin da bambina, dagli anni venti agli anni cinquanta fu la "primadonna del teatro americano". Fu acclamata interprete di pièce come Coquette (1927-1928) di George Abbott e Ann Preston Bridgers, Mary of Scotland (1933-1934) di Maxwell Anderson, e Victoria Regina (1935-1938) di Laurence Housman. L'attrice vinse tre Tony Awards: il primo nel 1947 per il musical Happy Birthday di Anita Loos; il secondo nel 1958 grazie alla sua performance in Time Remembered di Jean Anouilh, nella traduzione inglese di Patricia Moyes[3]; il terzo, nel 1980, le fu conferito alla carriera.

La Hayes affrontò con successo anche la macchina da presa. Vinse due premi Oscar: il primo nel 1932, per la sua interpretazione di una donna arrestata per errore, che successivamente si prostituisce per mantenere il figlio, nel dramma Il fallo di Madelon Claudet (1931); il secondo nel 1970, per la sua partecipazione straordinaria al film catastrofico Airport di George Seaton, in cui interpretò un'anziana signora di Los Angeles che, avendo la figlia che abita a New York, prende spesso l'aereo per andarla a trovare, utilizzando vari sotterfugi per salire a bordo senza pagare il biglietto. Da ricordare anche l'interpretazione dell'imperatrice madre Marija in Anastasia, diretto nel 1956 da Anatole Litvak, con protagonista Ingrid Bergman. La sua ultima apparizione sul grande schermo fu in Una ragazza, un maggiordomo e una lady (1977) di Norman Tokar, ove recitò con Jodie Foster e David Niven.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

La madre, Catherine Estelle "Essie" Hayes, era un'attrice che lavorò in diverse compagnie teatrali, mentre il padre, Francis van Arnum Brown, cambiò numerosi lavori, dall'impiegato al gestore di una macelleria.

Sposata con il celebre commediografo Charles MacArthur (dal 1928 al 1956, anno della morte dello scrittore), la coppia ebbe due figli: Mary, morta di poliomielite a soli diciannove anni, e James (adottato), divenuto anch'egli attore. Helen Hayes era cattolica[4] e aveva posizioni politiche pro-business di ispirazione repubblicana; frequentò molte Convenzioni nazionali repubblicane, ma non aveva posizioni nette come altre star del tempo, quali Adolphe Menjou, Ginger Rogers o John Wayne.

Scrisse tre monografie: A Gift of Joy, On Reflection e My Life in Three Acts. Alcuni dei temi in questi libri sono il suo ritorno al cattolicesimo dopo che le fu negato il matrimonio in chiesa con Charles MacArthur, che era protestante e divorziato, e la morte della figlia Mary, che era un'aspirante attrice. Il figlio adottivo della Hayes, James MacArthur, è anch'esso diventato un attore.

L'attrice nel 1990

Gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Helen Hayes morì il 17 marzo 1993 di insufficienza cardiaca a Nyack, New York, all'età di 92 anni, poco dopo la morte di Lillian Gish, di cui era amica da molti decenni. La Gish aveva fatto della Hayes la beneficiaria del suo appezzamento di terreno, ma la Hayes le sopravvisse solamente di un mese. È sepolta all'Oak Hill Cemetery, a Nyack[5].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Teatro (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

  • Old Dutch (Broadway, 22 novembre 1909-5 febbraio 1910)
  • The Summer Widowers (Broadway, 4 giugno 1910-1º ottobre 1910)
  • The Never Homes (Broadway, 5 ottobre 1911-23 dicembre 1911)
  • The Prodigal Husband (Broadway, 7 settembre 1914-ottobre 1914)
  • Dear Brutus (Broadway, 23 dicembre 1918-giugno 1919)
  • Clarence, di Booth Tarkington (Broadway, 20 settembre 1919)
  • Bab (Broadway, 18 ottobre 1920-gennaio 1921)
  • The Wren (Broadway, 10 ottobre 1921-ottobre 1921)
  • Golden Days (Broadway, 1º novembre 1921-dicembre 1921)
  • To the Ladies (Broadway, 20 febbraio 1922-10 giugno 1922)
  • We Moderns (Broadway, 11 marzo 1924-marzo 1924)
  • She Stoops to Conquer, di Oliver Goldsmith (Broadway, 9 giugno 1924)
  • Dancing Mothers (Broadway, 11 agosto 1924-maggio 1925)
  • Quarantine (Broadway, 16 dicembre 1924-27 aprile 1925)
  • Cesare e Cleopatra (Caesar and Cleopatra, Broadway, 13 aprile 1925-maggio 1925)
  • The Last of Mrs. Cheyney (Broadway, 9 novembre 1925-ottobre 1926)
  • Young Blood (Broadway, 24 novembre 1925-26 gennaio 1926)
  • What Every Woman Knows (Broadway, 13 aprile 1926-dicembre 1926)
  • Ziegfeld Follies of 1927 (Broadway, 16 agosto 1927-7 gennaio 1928)
  • Coquette (Broadway, 8 novembre 1927-settembre 1928)
  • Mr. Gilhooley (Broadway, 30 settembre 1930-ottobre 1930)
  • Petticoat Influence (Broadway, 15 dicembre 1930-marzo 1931)
  • The Good Fairy (Broadway, 24 novembre 1931-aprile 1932)
  • Mary of Scotland (Broadway, 27 novembre 1933-luglio 1934)
  • Victoria Regina (Broadway, 26 dicembre 1935-giugno 1936)
  • Victoria Regina (Broadway, 31 agosto 1936-giugno 1937)
  • The Country Wife (Broadway, 1º dicembre 1936-febbraio 1937)
  • Victoria Regina (Broadway, 1º ottobre 1938-dicembre 1938)
  • Ladies and Gentlemen (Broadway, 17 ottobre 1939-13 gennaio 1940)
  • Twelfth Night (Broadway, 19 novembre 1940-8 marzo 1941)
  • Candle in the Wind (Broadway, 22 ottobre 1941-10 gennaio 1942)
  • Harriet (Broadway, 3 marzo 1943-1º aprile 1944)
  • Happy Birthday (Broadway, 31 ottobre 1946-13 marzo 1948)
  • The Wisteria Trees (Broadway, 29 marzo 1950-16 settembre 1950)
  • Mary Rose (Broadway, 4 marzo 1951-16 marzo 1951)
  • Mrs. McThing (Broadway, 20 febbraio 1952-10 gennaio 1953)
  • What Every Woman Knows (Broadway, 22 dicembre 1954-2 gennaio 1955)
  • The Wisteria Trees (Broadway, 2 febbraio 1955-13 febbraio 1955)
  • The Skin of Our Teeth (Broadway, 17 agosto 1955-3 settembre 1955)
  • Time Remembered (Broadway, 12 novembre 1957-28 giugno 1958)
  • A Touch of the Poet (Broadway, 2 ottobre 1958-13 giugno 1959)
  • The White House (Broadway, 19 maggio 1964-6 giugno 1964)
  • The School for Scandal (Broadway, 21 novembre 1966-gennaio 1967)
  • Right You Are If You Think You Are (Broadway, 22 novembre 1966-dicembre 1966)
  • We, Comrades Three (Broadway, 20 dicembre 1966-dicembre 1966)
  • The Show Off (Broadway, 5 dicembre 1967-22 giugno 1968)
  • The Show Off (Broadway, 13 settembre 1968-28 settembre 1968)
  • The Front Page (Broadway, 18 ottobre 1969-28 febbraio 1970)
  • Harvey (Broadway, 24 febbraio 1970-2 maggio 1970)

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Kennedy Center Honors - nastrino per uniforme ordinaria
— 6 dicembre 1981
Medaglia Presidenziale della Libertà - nastrino per uniforme ordinaria
Ellis Island Medal of Honor - nastrino per uniforme ordinaria
— 27 ottobre 1986[6]
National Medal of Arts - nastrino per uniforme ordinaria
— 9 agosto 1988[7]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Helen Hayes è stata doppiata da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Chad, Helen Hayes, su Hollywood Walk of Fame, 25 ottobre 2019. URL consultato il 3 dicembre 2023.
  2. ^ (EN) 7 AMERICANS HONORED WITH MEDAL OF FREEDOM, in The New York Times, 13 maggio 1986. URL consultato il 3 dicembre 2023.
  3. ^ (EN) Helen Hayes, The First Lady of American Theatre, su theatrewashington.org. URL consultato il 23 marzo 2023.
  4. ^ Hayes, Helen. My Life in Three Acts. Harcourt Brace Jovanovich: San Diego, CA, 1990.
  5. ^ Pace, Eric. Helen Hayes, Flower of the Stage, Dies at 92. New York Times. 18 March 1993.
  6. ^ The New York Times
  7. ^ National Medal of Arts

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Oscar alla miglior attrice Successore
Marie Dressler
per Castigo
1932
per Il fallo di Madelon Claudet
Katharine Hepburn
per La gloria del mattino
Predecessore Oscar alla miglior attrice non protagonista Successore
Goldie Hawn
per Fiore di cactus
1971
per Airport
Cloris Leachman
per L'ultimo spettacolo
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