Anastasia (film 1956)
Anastasia è un film del 1956 diretto da Anatole Litvak.
Il film racconta la storia romanzata di Anna Anderson, la donna che asserì di essere Anastasia, la figlia dello zar Nicola II di Russia, l'unica secondo la leggenda a essere scampata all'eccidio della famiglia reale. Sceneggiato da Arthur Laurents e tratto dalla pièce di Guy Bolton e Marcelle Maurette.
Per l'interpretazione di questo film Ingrid Bergman nel 1957 vinse l'Oscar alla miglior attrice, facendo il suo trionfale ritorno a Hollywood dopo gli anni di ostracismo a cui era stata sottoposta a causa della sua chiacchierata vicenda sentimentale con Roberto Rossellini.
Nella sequenza in cui Anna Anderson si esercita insieme con il generale Bounin ad apprendere alcune danze si può ammirare un grammofono della famosa fabbrica "La Voce del Padrone"con il celeberrimo logo del cagnolino appoggiato sul disco.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Parigi, 1928: nella speranza di mettere le mani sull'eredità dei Romanov, custodita in una banca inglese, il Generale Sergei Pavlovic Bounine istruisce Anna Korev - una giovane senza memoria, da poco fuggita da un manicomio - sperando di farla passare per l'infelice principessa Anastasia, sopravvissuta all'eccidio della famiglia reale russa.
Anna non solo riesce a recitare perfettamente la sua parte, ma, grazie ai ricordi che riaffiorano nella sua mente, finisce col credersi veramente Anastasia. Il dubbio si insinua anche nella mente di Bounine: possibile che la ragazza sia realmente la Gran Duchessa Anastasia?
Grazie anche all'appoggio del Principe Paul von Haraldberg, che mostra - ma se lo faccia per interesse o con sincerità non è chiaro - di riconoscere in Anna, di cui s'è invaghito, la propria cugina Anastasia, dopo diversi tentativi la ragazza ottiene la possibilità di incontrarsi con l'Imperatrice madre Marija la quale, dopo alcuni attimi di esitazione, riconosce nella ragazza la nipote Anastasia.
Nonostante abbia raggiunto il suo scopo, il generale Bounine non è soddisfatto, poiché nel frattempo si è a poco a poco innamorato di Anastasia la quale, reintegrata nel rango di granduchessa, dovrebbe ora sposare il cugino principe. Eppure Anna non è sicura: in fondo non ritiene che Paul sia innamorato, forse la frequenta solo mirando all'eredità. E lei? Di cosa è veramente convinta lei? Cosa vuole veramente? La stessa Imperatrice Madre con profondo affetto la sostiene nel suo cercare se stessa, anche se, ormai stanca e addolorata dei continui smascheramenti, in ultimo la supplica, se non dovesse essere lei, di non dirglielo mai.
Poco prima della presentazione ufficiale all'aristocrazia e alla stampa, la giovane decide di rinunciare alle ricchezze e agli onori e preferisce fuggire con Bounine, di cui si è innamorata.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Tra gli attori comprimari si segnalano Akim Tamiroff che fu già al fianco di Ingrid Bergman tredici anni prima nel film Per chi suona la campana (1943), Martita Hunt che aggiunge un tocco di comicità quale civettuola e fatua dama di compagnia e, in un piccolo ruolo, Natalie Schafer, familiare al pubblico televisivo per il suo ruolo in L'isola di Gilligan.
Anche per Helen Hayes si è trattato di un rientro in grande stile al cinema. A causa della morte improvvisa della figlia Mary e della salute malferma del marito l'attrice si era infatti ritirata per lunghi anni dalle scene.
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 1956 - National Board of Review Awards
- 1956 - New York Film Critics Circle Awards
- Migliore attrice protagonista a Ingrid Bergman
- 2º posto Miglior attore a Yul Brynner
- 1957 - David di Donatello
- Miglior attrice straniera a Ingrid Bergman
- 1958 - Premi BAFTA
- Candidatura Migliore sceneggiatura per un film britannico a Arthur Laurents
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
Anastasia, su YouTube, 27 febbraio 2015.
- (EN) Anastasia, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Anastasia, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Anastasia, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Anastasia, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Anastasia, su FilmAffinity.
- (EN) Anastasia, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Anastasia, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Anastasia, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
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