Julie Christie
Julie Frances Christie (Chabua, 14 aprile 1941) è un'attrice britannica.
Tra le migliori attrici della sua generazione, è stata candidata 4 volte ai Premi Oscar come miglior attrice protagonista per Darling, I compari, Afterglow ed Away from Her - Lontano da lei. Ha inoltre vinto un Golden Globe e un Premio BAFTA a fronte di 7 candidature.
Indice
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Infanzia e inizi[modifica | modifica wikitesto]
Julie Christie è nata nello stato dell'Assam, in India, allora parte dell'Impero britannico, prima di due figli. Sua madre, Rosemary Ramsden, era una pittrice gallese e amica d'infanzia dell'attore Richard Burton. Suo padre, Frank St. John Christie (morto nel 1963), gestiva una piantagione di tè. Ebbe un fratellastro, nato dalla relazione del padre con una donna indiana[1]. Fu battezzata nella religione anglicana[1] e studiò in una scuola religiosa in Inghilterra (dalla quale fu poi espulsa), vivendo con la madre nella campagna del Galles dall'età di sei anni[2], dopo il divorzio dei genitori. Da teenager frequentò la Wycombe Court, un collegio per ragazze in Buckinghamshire, e interpretò il ruolo di Dauphin nella produzione scolastica di George Bernard Shaw St. Joan. Più tardi studiò alla Central School of Speech and Drama[3], fino alla grande svolta nel 1961 quando debuttò in A for Andromeda, telefilm in onda sulla BBC.
Il successo[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1963 fece la sua prima importante apparizione cinematografica nel ruolo di Liz, l'amica e il futuro amore dell'eponimo Billy il bugiardo interpretato da Tom Courtenay, per la regia di John Schlesinger, che la scelse dopo che un'altra attrice aveva abbandonato il ruolo in tale film. Schlesinger la diresse nuovamente due anni più tardi nel ruolo che la consacrò definitivamente, quello di Diana Scott, la modella amorale del film Darling (1965), che le valse il premio Oscar alla miglior attrice nel 1966.
Nello stesso anno la Christie apparve nel ruolo di Lara Antipova nell'adattamento cinematografico di David Lean del romanzo di Boris Pasternak Il dottor Živago (1965), film di genere melodrammatico che sarà tra i massimi successi di sempre al box office. Successivamente interpretò la parte di Dasily Battles in Il magnifico irlandese (1965), il ruolo di Bathsheba Everdene, eroina del film Via dalla pazza folla (1967), nuovamente per la regia di Schlesinger, e accanto ad Alan Bates, con il quale recitò anche in Messaggero d'amore (1971).
Trasferitasi a Hollywood all'inizio degli anni anni settanta, recitò in film come I compari (1971), di Robert Altman (che le valse la seconda nomination all'Oscar come miglior attrice), A Venezia... un dicembre rosso shocking (1973), con Donald Sutherland, Shampoo (1975) e Nashville (1975), il classico di Robert Altman in cui interpretò un cameo nel ruolo di se stessa. Altro film da ricordare è Il paradiso può attendere (1978), al fianco di Warren Beatty, con il quale la Christie ebbe una relazione a intermittenza durante il decennio e che la descrisse come «Una delle persone più belle e allo stesso tempo più nervose che io abbia mai conosciuto». Alla fine della relazione tornò in Inghilterra, dove visse in una fattoria nel Galles.
Sebbene al culmine della sua fama, negli anni ottanta apparve sugli schermi con sempre minor frequenza. Ebbe un ruolo rilevante in Potere (1986) di Sidney Lumet, ma rifiutò più volte ruoli e apparizioni in produzioni ad ampio budget. Sin dagli inizi, dopotutto, aveva rifiutato parti in film come Non si uccidono così anche i cavalli? (1969), Anna dei mille giorni (1969) e Il magnate greco (1978). Le fu anche proposto il principale ruolo femminile al fianco di Richard Gere nel film American Gigolò (1980), ma quando Gere rifiutò la parte a favore di John Travolta, lei stessa abbandonò il progetto. Gere poi cambiò idea sulla sua partecipazione al film, quando la parte di protagonista femminile fu definitivamente affidata a Lauren Hutton.
Ultimi lavori[modifica | modifica wikitesto]
Negli anni novanta Julie Christie ritornò nella parte di Gertrude in Hamlet (1996) di Kenneth Branagh. Nonostante la sua bravura, fu la prima e l'ultima volta che interpretò un'opera di William Shakespeare. Recitò poi nella parte della moglie infelice nel dramma domestico Afterglow (1997) di Alan Rudolph, che le valse gli apprezzamenti della critica e le fece guadagnare la terza nomination al Premio Oscar. Malgrado il successo, l'attrice continuò a dosare i propri impegni, comparendo solo in piccoli ruoli, in film inglesi e americani.
L'ultimo ritratto femminile dell'attrice è stato in Away from Her - Lontano da lei, un film che racconta la storia di una coppia canadese, dove la moglie, dopo quarant'anni di matrimonio, viene colpita da una grave forma di alzheimer. Basato sul racconto breve di Alice Munro, The Bear Came Over the Mountain, è stato il primo film diretto dalla giovane attrice Sarah Polley, amica dell'attrice.
La Christie ha fatto una breve apparizione nel terzo film di Harry Potter, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), nel ruolo di Madama Rosmerta. Lo stesso anno è apparsa in altri due film di alto profilo: Troy di Wolfgang Petersen, nel ruolo di Teti, madre di Achille, e Neverland - Un sogno per la vita di Marc Forster, in cui era la madre di Kate Winslet. Nel 2011 è tornata sul grande schermo grazie all'horror gotico Cappuccetto rosso sangue, diretta da Catherine Hardwicke, mentre nel 2012 ha recitato una parte minore nel film La regola del silenzio - The Company You Keep di Robert Redford.
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Nel novembre 2007, all'età di 66 anni, si è sposata[4] con il suo compagno, il giornalista del The Guardian Duncan Campbell, con cui conviveva dal 1979. Sin dagli anni settanta è stata politicamente attiva e coinvolta in molteplici cause, tra cui quella sui diritti degli animali, la protezione dell'ambiente ed il movimento contro l'energia nucleare. È stata grande amica della pittrice Alfreda Benge, e del di lei marito, il musicista Robert Wyatt; in occasione dell'incidente che fece perdere l'uso delle gambe a Wyatt, contribuì significativamente a sostenerne il recupero anche sotto il profilo economico.
È stata nominata "ambasciatrice" di Survival International, l'organizzazione che difende i diritti umani dei popoli indigeni di tutto il mondo; nel corso degli anni ha sostenuto diverse campagne, come quelle in sostegno ai Boscimani e in difesa delle tribù incontattate del mondo[5]. Vegetariana[6], è stata fidanzata con gli attori Warren Beatty (dal 1967 al 1974) e Terence Stamp, e con il musicista Brian Eno.
Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
Premio Oscar | |||
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Anno | Titolo | Categoria | Risultato |
1966 | Darling | Migliore attrice protagonista | Vincitore/trice |
1972 | I compari | Migliore attrice protagonista | Candidato/a |
1998 | Afterglow | Migliore attrice protagonista | Candidato/a |
2008 | Away from Her - Lontano da lei | Migliore attrice protagonista | Candidato/a |
Premio BAFTA | |||
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Anno | Titolo | Categoria | Risultato |
1963 | Billy il bugiardo | Migliore attrice britannica | Candidato/a |
1966 | Darling | Migliore attrice britannica | Vincitore/trice |
1967 | Fahrenheit 451 e Il dottor Živago | Migliore attrice britannica | Candidato/a |
1972 | Messaggero d'amore | Migliore attrice protagonista | Candidato/a |
1974 | A Venezia... un dicembre rosso shocking | Migliore attrice protagonista | Candidato/a |
2005 | Neverland - Un sogno per la vita | Migliore attrice non protagonista | Candidato/a |
2008 | Away from Her - Lontano da lei | Migliore attrice protagonista | Candidato/a |
Golden Globe | |||
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Anno | Titolo | Categoria | Risultato |
1966 | Darling | Migliore attrice in un film drammatico | Candidato/a |
1976 | Shampoo | Migliore attrice in un film commedia o musicale | Candidato/a |
2008 | Away from Her - Lontano da lei | Migliore attrice in un film drammatico | Vincitore/trice |
- Nomination Broadcast Film Critics Association Awards come miglior attrice non protagonista per Neverland - Un sogno per la vita (2004)
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Cinema[modifica | modifica wikitesto]
- Julie, perché non vuoi? (Crook Anonymous), regia di Ken Annakin (1962)
- La signora sprint (The Fast Lady), regia di Ken Annakin (1962)
- Billy il bugiardo (Billy Liar), regia di John Schlesinger (1963)
- Il magnifico irlandese (Young Cassidy), regia di Jack Cardiff (1965)
- Darling, regia di John Schlesinger (1965)
- Il dottor Živago (Doctor Zhivago), regia di David Lean (1965)
- Fahrenheit 451, regia di François Truffaut (1966)
- Via dalla pazza folla (Far from the Madding Crowd), regia di John Schlesinger (1967)
- Petulia, regia di Richard Lester (1968)
- Alla ricerca di Gregory (In Search of Gregory), regia di Peter Wood (1969)
- Messaggero d'amore (The Go-Between), regia di Joseph Losey (1971)
- I compari (McCabe & Mrs. Miller), regia di Robert Altman (1971)
- A Venezia... un dicembre rosso shocking (Don't Look Now), regia di Nicolas Roeg (1973)
- Shampoo, regia di Hal Ashby (1975)
- Generazione Proteus (Demon Seed), regia di Donald Cammell (1977)
- Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait), regia di Warren Beatty e Buck Henry (1978)
- Memorie di una sopravvissuta (Memoirs of a Survivor), regia di David Gladwell (1981)
- Prigioniero del passato (The Return of the Soldier), regia di Alan Bridges (1982)
- I quarantesimi ruggenti (Les quarantièmes rugissants), regia di Christian de Chalonge (1982)
- Cercatori d'oro (The Gold Diggers), regia di Sally Potter (1983)
- Calore e polvere (Heat and Dust), regia di James Ivory (1983)
- Champagne amer, regia di Ridha Behi e Henry Vart (1986)
- Power - Potere (Power), regia di Sidney Lumet (1986)
- Miss Mary, regia di María Luisa Bemberg (1986)
- La casa del destino (Fools of Fortune), regia di Pat O'Connor (1990)
- Dragonheart, regia di Rob Cohen (1996)
- Hamlet, regia di Kenneth Branagh (1996)
- Afterglow, regia di Alan Rudolph (1997)
- Belfagor - Il fantasma del Louvre (Belphégor - Le fantôme du Louvre), regia di Jean-Paul Salomé (2001)
- No Such Thing, regia di Hal Hartley (2001)
- Snapshots - Momenti magici (Snapshots), regia di Rudolf van den Berg (2002)
- I'm with Lucy, regia di Jon Sherman (2002)
- Troy, regia di Wolfgang Petersen (2004)
- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (Harry Potter and the Prisoner of Azkaban), regia di Alfonso Cuarón (2004)
- Neverland - Un sogno per la vita (Finding Neverland), regia di Marc Forster (2004)
- La vita segreta delle parole (The Secret Life of Words), regia di Isabel Coixet (2005)
- Away from Her - Lontano da lei (Away from Her), regia di Sarah Polley (2006)
- New York, I Love You, regia di Fatih Akın e Yvan Attal (2008)
- Glorious 39, regia di Stephen Poliakoff (2009)
- Cappuccetto rosso sangue (Red Riding Hood), regia di Catherine Hardwicke (2011)
- La regola del silenzio - The Company You Keep (The Company You Keep), regia di Robert Redford (2012)
Televisione[modifica | modifica wikitesto]
- A for Andromeda - serie TV, 6 episodi (1961)
- Call Oxbridge 2000 - serie TV, episodio 1x03 (1961)
- The Andromeda Breakthrough - serie TV, episodio 1x01 (1962) - non accreditato
- Il Santo - serie TV, episodio 2x03 (1963)
- Separate Tables, regia di John Schlesinger - film TV (1983)
- Padri e figli - miniserie TV, 4 episodi (1986)
- Dadah Is Death, regia di Jerry London - film TV (1988)
- L'uomo della stazione (The Railway Station Man), regia di Michael Whyte - film TV (1992)
- Karaoke - miniserie TV, episodi 1x02-1x04 (1996)
Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]
- C'era una volta Gesù (The Miracle Maker), regia di Derek W. Hayes e Stanislav Sokolov (2000)
Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Julie Christie è stata doppiata da:
- Maria Pia Di Meo ne Il dottor Živago, Fahrenheit 451, Via dalla pazza folla, I compari, Shampoo, Il paradiso può attendere, Viaggio senza ritorno, Afterglow, Away from Her - Lontano da lei
- Ada Maria Serra Zanetti in Messaggero d'amore, Padri e figli, Miss Mary, Cappuccetto rosso sangue
- Elettra Bisetti in Belfagor - Il fantasma del Louvre, Troy
- Rita Savagnone in Il magnifico irlandese, Dragonheart
- Ludovica Modugno in Power - Potere, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
- Melina Martello in Hamlet, Neverland - Un sogno per la vita, La regola del silenzio - The Company You Keep
- Laura Gianoli in Generazione Proteus
- Alba Cardilli ne I quarantesimi ruggenti
- Angiola Baggi ne La vita segreta delle parole
Omaggi[modifica | modifica wikitesto]
A Julie Christie è ispirato il brano Love Like a Bomb degli Oasis, scritto da Liam Gallagher e contenuto nell'album Don't Believe the Truth, del 2005. Lo ha dichiarato lo stesso Liam Gallagher nell'intervista promozionale contenuta nell'edizione DVD del disco.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Contrib, Contrib, su www.miamimedia.com.
- ^ Tim Adams, The divine Miss Julie, su theguardian.com, 1º aprile 2007. via The Guardian.
- ^ Julie Christie - Stephanie Zacharek - Salon.com, su archive.salon.com.
- ^ Staff e agencies, In brief: Julie Christie gets married, su theguardian.com, 30 gennaio 2008. via The Guardian.
- ^ Survival International, Tribù incontattate, su www.survival.it.
- ^ Erica Joy Mannucci, La cena di Pitagora, Carocci editore, 2008, p. 123.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Julie Christie
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Julie Christie, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Julie Christie, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Julie Christie, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (EN) Julie Christie, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Julie Christie, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Julie Christie, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 86935534 · ISNI (EN) 0000 0001 0802 6780 · LCCN (EN) n84132533 · GND (DE) 118810804 · BNF (FR) cb13892488n (data) |
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- Attori britannici
- Nati nel 1941
- Nati il 14 aprile
- Premi Oscar nel 1966
- Premi Oscar alla miglior attrice
- Premi BAFTA alla migliore attrice protagonista
- David di Donatello per la migliore attrice straniera
- Screen Actors Guild Award per la migliore attrice cinematografica
- Studenti della Central School of Speech and Drama