Fiat Panda (2012)
Fiat Panda | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | FIAT |
Tipo principale | Superutilitaria |
Altre versioni | 4x4 e Cross Van e SUV |
Produzione | dal 2012 |
Sostituisce la | Fiat Panda (2003) |
Euro NCAP (2011[1]) | |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 3650 mm (Trekking/4x4) 3690 mm (Cross) 3700 mm |
Larghezza | 1640 mm (Trekking/4x4) 1670 mm (Cross) 1660 mm |
Altezza | 1550 mm (Metano/Trekking/4x4) 1610 mm (Cross) 1660 mm |
Passo | 2300 mm |
Massa | da 945 a 1155 kg |
Altro | |
Assemblaggio | Stabilimento Giambattista Vico |
Stile | Centro Stile Fiat sotto direzione di Roberto Giolito |
Stessa famiglia | Fiat 500 (2007) Ford Ka (2008) Lancia Ypsilon (2011) |
Auto simili | Citroën C1 Hyundai i10 Kia Picanto Opel Karl Peugeot 108 Renault Twingo Suzuki Celerio Toyota Aygo Volkswagen up! |
La terza generazione della Fiat Panda, un'autovettura superutilitaria della casa automobilistica italiana FIAT, è prodotta a partire dal novembre 2011 e commercializzata a partire da febbraio 2012. La vettura è erede diretta della seconda generazione, prodotta a partire dal 2003 che a sua volta aveva sostituito lo storico modello del 1980. Con questo progetto la piccola utilitaria torna a essere prodotta in Italia.[2] La sigla interna di prodotto è Fiat 319.[3][4]
Presentazione
[modifica | modifica wikitesto]Il modello viene presentato al pubblico durante il Salone dell'automobile di Francoforte nel settembre 2011, tale presentazione viene anticipata con un'anteprima fotografica sul web nel mese di agosto, succeduto da un comunicato stampa della Fiat SpA in relazione all'imminente presentazione al salone.[5][6]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La vettura, seppur completamente nuova rispetto al modello precedente, si basa sulla stessa piattaforma di quest'ultimo, ovvero la piattaforma "Mini" modificata nel tempo e aggiornata per adattarsi ai recenti standard di sicurezza. Il telaio è condiviso con altri modelli del gruppo come la Fiat 500 del 2007 e Lancia Ypsilon del 2011. Rispetto al modello del 2003 la vettura è più grande di qualche centimetro, per aumentare la sicurezza passiva del telaio e l'abitabilità.[7] Il passo è stato incrementato di 0,5 cm.
Concetto
[modifica | modifica wikitesto]I concetti su cui si basa la nuova Fiat Panda non si discostano molto da quelli delle versioni precedenti e la mission di prodotto rimane invariata, visto che si è rivelata essere vincente nelle sue antenate. La vettura è quindi un prodotto razionale, volto a dare priorità al comfort, abitabilità, versatilità e soprattutto praticità.
La vettura è stata concepita come unione dei due modelli che l'hanno preceduta, riprende alcuni elementi distintivi del modello degli anni ottanta e li lega a quelli del modello del 2003 (al quale rimane molto legata) che per motivi tecnici o di mercato aveva perso in favore di soluzioni diverse. Una di queste soluzioni è per esempio l'aver ricavato uno spazio a giorno sul cruscotto che include un tascone svuota-tutto caratteristico del primo modello, che nel secondo venne a mancare a causa degli ingombri dati dall'airbag passeggero. Concetto che invece risulta nuovo rispetto alle progenitrici è quello riferito alla cura estetica. La nuova Panda, pur rimanendo un'auto rivolta alla praticità, è meno spartana e più curata in dettagli prettamente estetici.[7]
Il gruppo di sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Il progetto nasce dallo stesso team di designer che si è occupato anche del progetto della Fiat 500. Questo team, composto da circa una trentina di persone coinvolte nello sviluppo degli esterni e degli interni della vettura, viene diretto da Roberto Giolito, responsabile del centro stile per i marchi FIAT e Abarth.[8]
Estetica: lo squircle
[modifica | modifica wikitesto]Seguendo il concept di progetto dal quale la vettura è nata, sul piano estetico (stile, scelta dei volumi ed ergonomia), la vettura rimane fedele al modello che la precede, ma amplia le sue caratteristiche dirigendosi verso un'immagine più contemporanea. Viene adottato come elemento caratterizzante il concetto stilistico dello squircle: una particolare forma geometrica, risultato della fusione tra quadrato e cerchio, che simboleggia la sintesi tra l'efficienza e la robustezza del primo con la gradevolezza e la flessibilità del secondo, dando così vita a un elemento regolare e maneggevole, ma al contempo divertente e giocoso.[9][10][11] La Panda non richiama solamente la filosofia delle generazioni precedenti del modello, ma rispecchia anche lo stile introdotto dalla 500 del 2007 omogeneizzandosi, ma senza sovrapporsi a essa e mantenendo una propria e precisa personalità.[8]
Esterni
[modifica | modifica wikitesto]Le linee della carrozzeria sono più morbide e meno spigolose, con superfici bombate e tagli meno vivi. La vettura infatti, pur essendo più grande del modello antecedente, risulta più compatta e mantiene la medesima proporzione nei volumi. Nonostante ciò, sul piano stilistico, esternamente la vettura non viene stravolta, anzi, ricorda moltissimo il modello 2003 disegnato da Giuliano Biasio per Bertone. La fiancata infatti, pur essendo molto simile a quella della nuova Fiat Uno (nata nel 2010 per il mercato brasiliano), mantiene il caratteristico terzo finestrino laterale (in gergo tecnico conosciuto come "terza luce"), introdotto dalla Panda 2003, che anche in questo caso raccorda l'abitacolo con il lunotto andando a inglobarsi nei gruppi ottici posteriori, dando quindi un senso di continuità fra fiancata e posteriore. Le luci di posizione vengono staccate dal gruppo ottico principale, e vengono ricavate nel paraurti anteriore, come nella Punto Evo. La vettura presenta elementi in contrasto sulla fiancata, come i fascioni paracolpi laterali, che vengono ripresi anche nel paraurti posteriore e dalle cornici dei fari fendinebbia anteriori. Rimangono le caratteristiche da piccola SUV e in questo nuovo modello i passaruota sono molto marcati e sporgenti, accentuando l'aria di robustezza del veicolo.[12]
Roberto Giolito, responsabile del Centro Stile Fiat nel periodo di realizzazione della vettura, ha sottolineato che il frontale è stato disegnato riprendendo quello del modello precedente, influenzato però dalla sorella 500, ma precisa che l'influenza determinante è data dalle norme di sicurezza a favore dei pedoni in caso di urto con questi ultimi. Precisa inoltre che quel che può sembrare un elemento puramente estetico derivato dalla 500, il cosiddetto baffo ai lati del logo Fiat (simbolo caratterizzante della piccola superutilitaria e ripreso anche dalla Punto Evo, è in realtà un elemento necessario a separare paraurti e cofano motore e a racchiudere il logo della casa.[13]
Interni
[modifica | modifica wikitesto]«Nell'industria dell'auto c'è la convinzione che le plance debbano, per ragioni funzionali, essere sempre e comunque una colata di plastica pressofusa che ricopre una struttura sottostante, che in qualche modo è vincolata. Ma perché escludere a priori altre soluzioni?»
Internamente l'auto, stilisticamente parlando, prende marcate distanze rispetto alle sue predecessori e si orienta più verso lo stile della 500. In tutto l'abitacolo si ripetono vari squircle: la figura geometrica si ritrova infatti ovunque, sulla plancia, sui comandi, sul volante e sulla strumentazione.[10] La plancia stessa è caratterizzata da una grande fascia rettangolare che percorre tutto il perimetro di essa, contenendo i comandi del clima e avvolgendo la console radio. In questa fascia è stato inserito anche l'airbag, lasciando quindi a lato passeggero un grande spazio vuoto porta oggetti, come nel primo modello disegnato da Giugiaro nel 1980; questa soluzione era ormai scomparsa nelle auto moderne.[15] Vengono introdotte anche le quadrotte, ovvero dei particolari quadratini in rilievo (anch'essi derivati dallo squircle) che sono stati applicati in maniera elettrosaldata sugli schienali dei sedili anteriori: questi elementi hanno la funzione di creare una sorta di "intercapedine" tra la schiena del passeggero e il sedile, in modo da fornire una miglior aerazione della zona e conseguentemente un maggiore comfort.[9] Dal 2020, in occasione del quarantesimo anniversario del primo, storico modello, a bordo è stato posto uno schermo touch da 7" che supporta CarPlay e Android Auto.[senza fonte]
Meccanica
[modifica | modifica wikitesto]La vettura al suo debutto offriva la sola trazione anteriore; dopo un anno viene affiancata da quella integrale. La vettura è offerta sin dal lancio con motori a benzina e diesel: il due cilindri Twinair da 0.9 litri in versione turbo da 85 CV con sistema start e stop, il 1.2 FIRE 8 valvole da 69 CV (quest'ultimo con nuovi rapporti più lunghi del cambio per privilegiare consumi ed emissioni, nonché col variatore di fase), e in seguito un 1.3 litri Multijet II 16 valvole da 95 CV con sistema start e stop (che sostituisce il 75 CV).
La Panda viene anche commercializzata con motorizzazioni bifuel: a tale alimentazione vengono adattati il Twinair 0.9 Turbo Natural Power da 80 CV (benzina e metano) e il 1.2 EasyPower da 69 CV (benzina e GPL). Tali propulsori sono equipaggiati dal Gear Shift Indicator (GSI), ovvero l'indicatore di cambio marcia durante la guida al fine di ridurre al minimo i consumi.[16][17][18]. Dalla fine del 2015 viene fatta una nuova omologazione di tutti i motori secondo la normativa Euro 6, mentre il diesel 1.3 Multijet da 75 CV viene sostituito dall'unità Euro 6 potenziata 95 cavalli, già disponibile su Fiat 500 e Lancia Ypsilon con le quali la Panda condivide la meccanica di base.
A febbraio 2020 viene lanciata la versione Hybrid, con un sistema mild hybrid composto dal motore 1 litro a 3 cilindri da 70 CV (51 kW), dal motore elettrico Belt Integrated Starter Generator (BSG) da 12 volt e da una batteria al litio[19].
Sicurezza
[modifica | modifica wikitesto]La Panda terza serie, testata nel 2012, ha totalizzato quattro stelle su cinque alle prove d'impatto Euro NCAP, valutazione datagli per l'assenza dell'ESP di serie anche nella versione d'accesso, condizione fondamentale secondo l'ultima versione del regolamento dell'ente per ricevere le 5 stelle.[1]
Nel dicembre 2018 è stata nuovamente sottoposta a una prova d'impatto, secondo nuovi criteri, e, non avendo subito sostanziali modifiche, ha totalizzando il minimo risultato, 0 stelle, a riprova di quanto siano cambiati i requisiti in questo breve periodo[20].
Sul profilo della sicurezza la Panda è stata, insieme alla 500L, la prima vettura in gamma FIAT ad adottare il City Brake Control, un sistema di frenata automatica che si attiva a velocità inferiore o uguale a 30 km/h, e che ha fatto ricevere alle due auto il premio speciale per la sicurezza Euro NCAP Advanced 2013.[21]
Panda 4x4 e Panda Natural Power
[modifica | modifica wikitesto]Come per la predecessore, anche dalla Panda del 2012 vengono derivate due versioni molto importanti nella gamma della piccola superutilitaria italiana: la 4x4 e la Natural Power. Se la versione a trazione integrale è diventata ormai un'icona (sin dal 1983) nota ai più almeno tanto quanto la vettura stessa, la versione a gas naturale compresso è più giovane ma ha segnato una fetta determinante delle vendite della seconda generazione dal 2007 sin al 2012, facendo della Panda, seguita dalla Multipla, e dalla Punto Classic, la portabandiera del gruppo Fiat in questo tipo di alimentazione. Come il precedente modello, la versione a metano è realizzata sulla base della Panda 4x4, il blocco della trazione integrale, infatti, nel modello a metano viene rimosso, e lo spazio sfruttato per l'alloggiamento delle bombole. Tuttavia, rispetto al modello che la precede, dove si trattava di un semplice adattamento, nel nuovo modello del 2012 la progettazione del pianale è stata fatta anche in vista della versione a doppia alimentazione, e non solo della trazione integrale.[22][23]
Esteticamente, la versione 4x4 si differenzia dalla Panda tradizionale per la presenza di rivestimenti rinforzati sui punti più esposti della carrozzeria, al fine che questi si danneggino meno in situazioni non ordinarie; a differenza della versione Trekking (esteticamente molto simile) la Panda 4x4 non è un semplice allestimento della versione base, ma una vettura sensibilmente ri-progettata a livello meccanico con vere doti da fuoristrada e controlli elettronici dedicati. La vettura è maggiormente alzata dal suolo, e vengono rivisti tutte le registrazioni della meccanica (sterzo, cambio, sospensioni, freni); il cambio a sei marce, per esempio, è dotato di una prima marcia cortissima, che fa da primina. La trazione integrale è permanente tuttavia è gestita dall'elettronica, un sistema denominato ELD (Electronic Locking Differential) abbinato al controllo elettronico della stabilità che simula il funzionamento di un differenziale autobloccante, così, a discrezione del guidatore la vettura può sia viaggiare sempre su quattro ruote motrici, oppure la motricità può essere affidata all'elettronica, per un risparmio dei consumi.[24][25] La Panda 4x4 è stata premiata con il titolo di "SUV dell'anno 2012" dai giornalisti inglesi di Top Gear[26]. La 4x4 introduce anche nuove sospensioni posteriori ad assale torcente con ruote interconnesse, un sistema più economico da produrre rispetto alla vecchia Panda 4x4 a bracci tiranti, e al tempo stesso il nuovo sistema è anche più leggero. Ci sono poi altre due versioni della Panda 4x4: Panda 4x4 k-way e Panda 4x4 antartica. Esse non differiscono eccessivamente dalla Panda 4x4 normale, tranne i colori degli specchi retrovisori e qualche accessorio all'interno. Le motorizzazioni rimangono invariate.
Panda Cross
[modifica | modifica wikitesto]Nel febbraio 2014, con un'anteprima web, viene annunciata la versione "Cross" della Panda. Presentata al salone dell'automobile di Ginevra nel marzo 2014, consiste in una variante della Panda 4x4 avente nuove motorizzazioni, estetica dedicata e soluzioni di carrozzeria inedite (angoli d'attacco e di uscita maggiori rispettivamente di 24° e 34° e un angolo di dosso pari a 21°) ed è dotata di nuove tecnologie elettroniche e sospensive.[27]
Estetica
[modifica | modifica wikitesto]La carrozzeria viene dotata di protezioni anti urto e vengono modificati gli interni. Il risultato finale estetico appesantisce e irrobustisce notevolmente la linea della piccola citycar torinese e perde un po' la pulizia della versione Cross del precedente modello, pur mantenendo alcuni tratti stilistici e la filosofia di voler risultare più aggressiva.[28] Si nota una certa influenza da parte della filiale Fiat brasiliana, che nei modelli "cross" tende ad aggiungere inserti elaborati in antracite, questa filosofia si è ormai estesa globalmente nei modelli "cross" di Fiat, come la nuova Fiat Avventura[29] proposta al Salone di Delhi nel 2014, ovvero una versione pesantemente elaborata della Fiat Punto, che condivide molte idee estetiche con la nuova Panda Cross. In particolare sul piano estetico questa versione della Panda perde il caratteristico sistema d'illuminazione anteriore disposto su tre livelli, per adottare quello inaugurato dalla precedente versione della "cross": il faro principale viene inglobato nella protezione aggiuntiva del paraurti e in esso viene incastonato il fendinebbia. Viene a perdersi la geometria tonda della precedente versione per adottare l'ormai iconico supercerchio. Il paraurti frontale cromato presenta due file di fori di dimensioni generose con ganci di traino su entrambi i lati e una fila di led per le luci diurne.
Motorizzazioni
[modifica | modifica wikitesto]Questa versione della Panda presenta un'importante novità che la differenzia sensibilmente dal normale modello 4x4: uno strumento elettronico per la trazione direttamente gestibile dal guidatore. La trazione integrale è quindi qui prevista del dispositivo Torque on demand ed è composta da due differenziali e un giunto elettronico inedito. Il sistema di stabilità è dotato quindi del differenziale bloccabile elettronicamente ELD (Electronic Locking Differential). A livelli pratici (percepiti dall'utilizzatore) il nuovo sistema permette di selezionare a proprio piacimento l'assetto e il comportamento della vettura, nonché la sua modalità di trazione, impostando il comando su tre diversi livelli: Auto, Lock e Hill Descent. Il primo sceglie automaticamente se utilizzare la trazione a quattro o due ruote motrici, il secondo mantiene fissa la trazione in modalità 4x4 fino a 50 km/h, inserisce l'Electronic Locking Differential (ELD) e inibisce l'ASR, il terzo aiuta a mantenere costante la velocità nelle discese.[30] La vettura adotta di serie il dispositivo premiato dall'EuroNCAP: "City Brake Control", è la prima vettura ad adottare di serie questo dispositivo (finora era solo disponibile a richiesta sulla 500L). La versione cross è disponibile in due motorizzazioni, entrambe potenziate rispetto alle altre Panda: un 0.9 TwinAir da 90 CV, e un 1.3 MultiJet II da 80 CV. Da fine 2015 i motori vengono omologati Euro 6 e il 1.3 Multijet passa da 80 a 95 cavalli di potenza massima. Nel 2019 la versione a metano del 0.9 TwinAir è stata aggiornata e la potenza massima è passata ad 80/70CV rispettivamente a benzina e metano.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]La produzione avviene nello stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano d'Arco, in Campania, ed è prevista una produzione di 1000 unità al giorno. Lo spostamento nello stabilimento italiano (il precedente modello era prodotto nello stabilimento polacco di Fiat a Tychy) fa parte di un nuovo progetto nazionale di FIAT volto a raddoppiare la produzione di autoveicoli in Italia.[31][32][33] Per l'occasione è stata quindi creata la società per azioni Fabbrica Italia Pomigliano. Da gennaio 2013 a dicembre dello stesso anno la Panda è stata prodotta in 148.000 unità.
Motorizzazioni
[modifica | modifica wikitesto]Per alcuni mercati esteri il motore benzina 1.2 FIRE viene sostituito dal nuovo motore 1.0 Twinair aspirato a due cilindri erogante 65 cavalli.
Modello | Disponibilità | Motore | Cilindrata (cm³) |
Potenza kW (CV) |
Coppia max (N·m/giri al min) |
Emissioni CO2 (g/km) |
0–100 km/h (secondi) |
Velocità max (km/h) |
Consumo medio (km/l) |
0.9 Twinair Turbo | dal 2012 | 2 cilindri, Benzina | 875 | 63 (85)
57 (78)° |
145/1900
100/2000° |
99 | 11,2 | 177 | 23,8 |
0.9 Twinair Turbo (Cross) | dal 2014 | 66 (90) | 145 | 114 | 12,0 | 167 | 20,4 | ||
1.2 FIRE | dal 2012 al 2020 | 4 cilindri, Benzina | 1242 | 51 (69) | 102/3000 | 119 | 14,2 | 164 | 19,6 |
1.3 Multijet 75 | dal 2012 al 2015 | 4 cilindri, Diesel | 1248 | 55 (75) | 190 | 104 | 12,8 | 168 | 25,6 |
1.3 Multijet 80 (Cross) | dal 2014 al 2015 | 59 (80) | 200/1500 | 125 | 14,5 | 159 | 21,3 | ||
1.3 Multijet 95 | dal 2015 al 2018 | 70 (95) | 94 | 11,0 | 182 | 27,8 | |||
1.3 Multijet 95 (Cross) | 119 | 12.7 | 168 | 22,2 | |||||
1.2 Easy Power | dal 2012 | 4 cilindri, benzina/GPL | 1242 | 51 (69) | 102/3000 | 106 | 14,2 | 164 | 15,4 |
0.9 Natural Power | dal 2012 al 2019 | 2 cilindri, benzina/GNC | 875 | 59/63 (80/85) | 140/145 | 86/107 | 12,8/12,0 | 168/170 | 20,8 |
dal 2019 | 51/59 (70/80) | 135/145 | 97/125 | 14,1/12,8 | 162/168 | ||||
1.0 FireFly | dal 2020 | 3 cilindri, benzina/elettrico | 999 | 51 (70) | 92 | 89 | 14,7 | 155 | 25,0 |
° = con tasto "ECO" premuto
Per quanto riguarda il cambio, si ha che:[35]
1.2 8v da 69 CV, cambio C514 MT | 1.3 Multijet 75 CV, cambio C510 DS MT | 0.9 85 CV Twinair, cambio C514 MT | 0.9 65 CV Twinair, cambio C514 MT | |
---|---|---|---|---|
1 | 4,100 | 4,273 | 4,100 | 4,100 |
2 | 2,158 | 2,238 | 2,158 | 2,158 |
3 | 1,480 | 1,444 | 1,345 | 1,345 |
4 | 1,121 | 1,029 | 0,974 | 0,974 |
5 | 0,897 | 0,767 | 0,766 | 0,766 |
RM | 3,818 | 3,909 | 3,818 | 3,818 |
Differenziale | 3,438 | 3,150 | 3,867 | 4,500 |
Versioni speciali
[modifica | modifica wikitesto]Pandazzurri
[modifica | modifica wikitesto]In occasione della qualificazione della Nazionale Italiana di calcio agli Europei 2016, nel maggio di quell'anno, venne commercializzata una versione speciale, denominata "Pandazzurri", che sarà disponibile su tutte le motorizzazioni. Si differenzia dalla Panda normale prima di tutto dalle colorazioni disponibili, solo tre, che sarebbero: Bianco Gelato, Rosso Amore e Azzurro Libertà, poi si distingue anche dalla presenza del logo della FIGC su entrambi i parafanghi anteriori. La possiamo contraddistinguere anche dalle calotte coprimozzo di colore azzurro se la carrozzeria è Bianco Gelato o Azzurro Libertà o di colore rosso se la carrozzeria è, appunto, Rosso Amore. Esternamente si differenzia anche dalla presenza si sticker sugli specchietti, a contrasto con la carrozzeria, quindi di colore azzurro se la carrozzeria è Bianco Gelato o di colore bianco se la carrozzeria è di colore Rosso Amore o Azzurro Libertà. Infine, solo in colorazione Bianco Gelato, è presente una fascia tricolore che percorre longitudinalmente tutta la vettura. Passando agli interni, saltano subito all'occhio la cintura di sicurezza tricolore e i ricami della rete di una porta sugli schienali dei sedili anteriori, infine, possiamo contraddistinguerla, internamente, anche dalla presenza di cuciture bianche e azzurre sempre e solo sui sedili anteriori e poi anche dai tappetini in PVC con ricamato il logo della Pandazzurri.[36] La Fiat Pandazzurri è stata prodotta fino al dicembre 2017.
Panda Trussardi
[modifica | modifica wikitesto]In collaborazione con la famosa casa di moda Trussardi, nel settembre 2019, fece il suo debutto sul mercato la Panda Trussardi, disponibile solo in abbinamento al 1.2 FIRE 69cv, fino al marzo 2021, al 0.9 TwinAir 85cv solo a benzina, fino al giugno 2021 e accompagnò al debutto anche il nuovissimo 1.0 FireFly 69cv, dal gennaio al dicembre 2020. Furono disponibili quattro colorazioni: Caffè Italiano metallizzato od opaco, Bianco Gelato, Grigio Maestro e Nero Cinema. Possiamo distinguerla anche dalla presenza del "levriero" Trussardi sul terzo finestrino laterale a sinistra e sulle calotte coprimozzo, poi abbiamo la scritta "Trussardi" su entrambi i bumper laterali, colorati nero lucido, poi di questa stessa tinta sono colorati anche gli specchietti, le barre sul tetto e, addirittura, anche la piastra paramotore posta sotto la vettura, si differenzia anche dalle maniglie in tinta con la carrozzeria. Internamente, invece, spicca subito il "levriero" Trussardi che campeggia al centro del volante, al posto dello stemma Fiat ed è presente anche sugli schienali dei sedili sia anteriori che posteriori, con presenti anche delle cuciture marroni. Poi è presente la scritta Trussardi sulle cinture di sicurezza e sui tappetini. Il volante, poi, è in pelle, con cuciture marroni e rifinito in nero lucido, poi vi sono cuciture marroni anche sulla cuffia del cambio ed infine la plancia è di color Caffè Italiano. Una Fiat Panda Trussardi compare nel video musicale Torn della cantante Ava Max, brano utilizzato anche nello spot pubblicitario della Fiat.[37]
Panda Monster Truck
[modifica | modifica wikitesto]Per il lancio della versione 4x4, nel dicembre del 2012 la Fiat ha realizzato a scopo pubblicitario uno speciale prototipo marciante, derivato dalla Panda di serie e denominato Monster Truck. Tale vettura, realizzata in due settimane, è stata creata dalla Fiat in collaborazione con la Mercurio Cinematografica, lo scenografo Andrea Faini e L'Officina di Fabio Gementi. Per la sua realizzazione, una Panda 4x4 è stata posta su un pianale Jeep CJ7 4200, a cui sono state aggiunte ruote da trattore agricolo con gomme "High Speed" del diametro di 150 centimetri e larghe 50 cm, montate tramite delle flange in ferro pieno tornite appositamente.[38] La vettura è alta 390 cm, lunga 380 cm e larga 250 cm.[39][40]
Pandina
[modifica | modifica wikitesto]il 29 febbraio 2024, in occasione del 44º anniversario dalla presentazione della celebre Fiat Panda di prima generazione, viene presentata la versione speciale[41][42][43] Fiat Pandina, con vari piccoli aggiornamenti; tra i più evidenti, il musetto di un panda sul coprimozzo, le calotte degli specchietti retrovisori gialli, la scritta Pandina sulle modanature laterali e la serigrafia del nome sul finestrino posteriore. Non mancano dei cambiamenti anche a bordo con la plancia che è caratterizzata dalla verniciatura bianca della fascia centrale e due nuovi sistemi di infotainment con touch screen da 7 pollici sia al centro che davanti al guidatore.[44] Inoltre, per le normative europee Euro 7, la vettura si aggiorna anche in termini di sicurezza essendo dotata del mantenimento della corsia di marcia e il riconoscimento della segnaletica stradale, frenata assistita, abbaglianti automatici e due nuovi airbag. La maggior parte delle funzioni vengono gestite da una telecamera posta sul retro dello specchietto retrovisore.[45][41]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Test Euro NCAP del 2011, su euroncap.com. URL consultato il 7 settembre 2019.
- ^ La Fiat comincerà la produzione della nuova Panda a novembre nello stabilimento di Pomigliano, in ultimissimeauto.com, 27 marzo 2011. URL consultato il 3 ottobre 2011.
- ^ Listino e codici Fiat Panda (21 novembre 2012) completi del numero del veicolo codificato dai sistemi di Logistica di Produzione (codifica SINCOM) (PDF), su fiatpress.com. URL consultato il 2 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2013).
- ^ fonte significato di codice sincom (DOC), su tecnetdati.it. URL consultato il 2 giugno 2013.
- ^ Fiat al 64º Salone Internazionale di Francoforte, in fiatpress.com, 30 agosto 2011. URL consultato il 3 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2011).
- ^ Nuova Fiat Panda, anteprima mondiale, in fiatpress.com, 30 agosto 2011. URL consultato il 3 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2018).
- ^ a b La nuova Panda ai raggi X, in automobilismo.it, 30 settembre 2011. URL consultato il 2 giugno 2013.
- ^ a b Giolito racconta la Panda dai realizzatori alla filosofia di progetto. URL consultato il 18 ottobre 2014.
- ^ a b Michele Fenu, Tra "squircle e quadrotte" nasce il design sofisticato, in lastampa.it, 19 dicembre 2011. URL consultato il 4 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2014).
- ^ a b (EN) Tim Pollard, The Fiat Panda (2012) and the cult of the 'squircle', in carmagazine.co.uk, 6 novembre 2012.
- ^ autodesignmagazine: Fiat Panda III, su autodesignmagazine.com. URL consultato il 2 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2015).
- ^ La nuova Panda ai raggi X/ingombri, in automobilismo.it, 30 settembre 2011. URL consultato il 3 ottobre 2011.
- ^ intervista esclusiva a Roberto Giolito sul design della nuova Fiat Panda, in virtualcar.it, 23 settembre 2011. URL consultato il 4 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2014).
- ^ Quattroruote, n. 667, maggio 2011, pp. 54-59.
- ^ La nuova Panda ai raggi X/interni, in automobilismo.it, 30 settembre 2011. URL consultato il 3 ottobre 2011.
- ^ La nuova Panda ai raggi X/motori, su automobilismo.it, 30 settembre 2011. URL consultato il 3 ottobre 2011.
- ^ Carfolio – 2012 Fiat Panda 1.2 Schede tecniche, su carfolio.com. URL consultato il 14 aprile 2012.
- ^ Fiat Panda Natural Power, su quattroruote.it (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2013).
- ^ Fiat 500 Hybrid e Fiat Panda Hybrid da Febbraio 2020, su quotidianomotori.com, 9 gennaio 2020.
- ^ Zero stelle per la Panda: ecco perché, su quattroruote.it. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ EuroNCAP advanced, premio 500L e Fiat Panda per il City Brake Control: descrizione dettagliata del sistema e della premiazione, su euroncap.com.
- ^ Quattroruote.it prova su strada, su quattroruote.it. URL consultato il 2 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
- ^ prova, descrizione e confronto fra versioni diesel e benzina, su automoto.it. URL consultato il 2 febbraio 2013.
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Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Fiat Panda
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su fiat.it.
- Panda Design Story (PDF), su fiat.it (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2012).