Droga leggera: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Legalità della cannabis}}
{{vedi anche|Legalità della cannabis}}
{{disclaimer|legale}}
{{disclaimer|legale}}
A seconda delle legislazioni, le droghe leggere possono essere oggetto di sanzioni pecuniarie, sequestro della sostanza e del passaporto/patente di guida, decreto di espulsione per immigrati, o perseguite penalmente.
In modo variabile da stato a stato, le droghe leggere possono essere oggetto di sanzioni pecuniarie, sequestro della sostanza e del passaporto/patente di guida, decreto di espulsione per immigrati, o perseguite penalmente.


Si distingue la disciplina in merito a: importazione, esportazione, coltivazione, trasporto, stoccaggio, commercio e vendita, consegna e ricezione, possesso e consumo. Altre distinzioni riguardano la modalità del consumo (in luogo pubblico isolato e non, in presenza di minori, il quantitativo consentito), e la finalità (scopo terapeutico, uso personale generico).
Si distingue la disciplina in merito a: importazione, esportazione, coltivazione, trasporto, stoccaggio, commercio e vendita, consegna e ricezione, possesso e consumo. Altre distinzioni riguardano la modalità del consumo (in luogo pubblico isolato e non, in presenza di minori, il quantitativo consentito), e la finalità (scopo terapeutico, uso personale generico).
{{F|diritto penale|dicembre 2009|la legislazione di molti stati non ha una fonte}}
[[File:World-cannabis-laws.png|thumb|upright=2.3|Status legale della cannabis per uso ricreativo nel mondo.
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{{legend|#0c50ff|Legale o sostanzialmente legale}}
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{{legend|#d5d5d5|Nessuna informazione}}]]
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In seguito, si riporta un breve sunto dello status legale della Cannabis in vari paesi del mondo:
Secondo alcune indagini della Comunità Economica Europea ([[Comunità europea|CEE]]), 71,5 milioni di cittadini europei consumano regolarmente marijuana e derivati della cannabis, e i consumatori sono in continua crescita.<ref>Luther Cannabis (prefazione di [[Fabrizio Rondolino]]) L'Erba di casa è sempre più verde. Ecomanuale di coltivazione indoor. [[Stampa Alternativa]]. 2010. ISBN 978-88-6222-129-0</ref>


* {{Bandiera|ARG}} [[Argentina]]: legale per uso privato.<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/08/argentina-legalizzazione-marijuana.shtml?uuid=0520f4a0-924b-11de-b461-3e287591c467&DocRulesView=Libero|titolo=L'Argentina legalizza la marijuana: ma solo per uso privato|accesso=7 settembre 2009|editore=ilsole24ore.com|data=26 agosto 2009}}</ref>
* {{Bandiera|ARG}} [[Argentina]]: legale per uso privato.<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/08/argentina-legalizzazione-marijuana.shtml?uuid=0520f4a0-924b-11de-b461-3e287591c467&DocRulesView=Libero|titolo=L'Argentina legalizza la marijuana: ma solo per uso privato|accesso=7 settembre 2009|editore=ilsole24ore.com|data=26 agosto 2009}}</ref>
* {{Bandiera|AUS}} [[Australia]]: legale dal 2016 per ragioni medico-scientifiche<ref>{{Cita web|url=https://www.corneyandlind.com.au/resource-centre/medical-marijuana-_legalised/|titolo=Medicinal Marijuana has been Legalised in Australia|sito=Corney & Lind Lawyers|lingua=en-GB|accesso=2021-09-29}}</ref>, dal 2017 per usi alimentari (senza principio attivo)<ref>{{Cita web|url=https://farmers.org.au/blog/5-questions-you-may-have-about-the-hemp-industry/|titolo=5 questions you may have about the hemp industry|autore=AustralianFarmers|sito=AustralianFarmers|data=2018-11-30|lingua=en-AU|accesso=2021-09-29}}</ref>. L'uso ricreativo è vietato e viene considerato un reato o un illecito amministrativo in funzione della regione che si va a considerare<ref>Copeland, J., Gerber, S., Swift, W (2004). ''Evidence-based Answers to Cannabis Questions: A Review of the Literature''. National Drug and Alcohol Research Centre, University of NSW.</ref>
* {{Bandiera|AUS}} [[Australia]]: illegale, tollerata o depenalizzata in alcuni territori (permangono sanzioni amministrative).
* {{Bandiera|BGD}} [[Bangladesh]]: illegale, sebbene l'uso sia molto diffuso. La coltivazione e la produzione dei derivati della canapa ([[hashish]] e marijuana) vennero vietate nel 1987 e la compravendita divenne illegale nel 1989 a seguito di pressioni esercitate dal governo USA<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20161115140731/http://dhakainsider.com/bangladesh-news/drug-abuse-where-is-the-way-of-remedy-part-ii-some-dangerous-silent-killers/#|titolo=Drug Abuse: Where is The Way of Remedy? (Part II- Some Dangerous Silent Killers) {{!}} DhakaInsider|sito=web.archive.org|data=2016-11-15|accesso=2021-09-29}}</ref>. Ad oggi, la cannabis viene comunque coltivata nel Nord Ovest del paese<ref>https://www.unodc.org/pdf/india/publications/south_Asia_Regional_Profile_Sept_2005/08_bangladesh.pdf</ref>. I reati correlati alla cannabis possono essere sanzionati con la pena di morte<ref>{{Cita libro|nome=Roger|cognome=Hood|nome2=Roger Hood CBE QC (Hon) DCL|cognome2=FBA|nome3=Carolyn|cognome3=Hoyle|titolo=The Death Penalty: A Worldwide Perspective|url=https://books.google.com/books?id=fSZwglgRnHsC&pg=PA138|accesso=2021-09-29|data=2008|editore=Oxford University Press|lingua=en|ISBN=978-0-19-922846-1}}</ref>
* {{Bandiera|BGD}} [[Bangladesh]]: illegale, sebbene la canapa indiana sia coltivata in tutta la regione del Bengala, territorio che comprende lo Stato indiano del Bengala Occidentale ed il Bangladesh stesso. In entrambe le parti del Bengala, la canapa (in bengalese ''gãja'') è stata ampiamente utilizzata per secoli. I derivati della canapa ([[hashish]] e marijuana) vennero vietati nel 1984 nel nord Bangladesh. Adesso, la cannabis è ancora reperibile mediante i mercati sotterranei delle città, gestiti al limite della legalità, ed è un po' di uso comune fra la maggior parte della popolazione.
* {{Bandiera|BEL}} [[Belgio]]: illegale (ma il governo belga ha iniziato un programma di ricerca volto a stabilirne l'efficacia medica). Tuttavia sono permessi a scopo puramente personale, a partire dall'età di 16 anni, il consumo ed il possesso di quantità che non superino i 3 grammi e la coltivazione di una singola pianta di canapa nella propria abitazione.<ref>Circolare del Ministre de la Justice del 1º febbraio 2005. {{cita web |url=http://www.infor-drogues.be/index.php/legislation |titolo=Les réglementations concernant le cannabis |editore=www.infor-drogues.be |lingua=francese |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140406140734/http://www.infor-drogues.be/index.php/legislation |dataarchivio=6 aprile 2014 }}</ref>
* {{Bandiera|BEL}} [[Belgio]]: illegale (il governo belga ha iniziato un programma di ricerca volto a stabilirne l'efficacia medica). Sono permessi a scopo puramente personale, a partire dall'età di 16 anni, il consumo ed il possesso di quantità che non superino i 3 grammi e la coltivazione di una singola pianta di canapa nella propria abitazione.<ref>Circolare del Ministre de la Justice del 1º febbraio 2005. {{cita web |url=http://www.infor-drogues.be/index.php/legislation |titolo=Les réglementations concernant le cannabis |editore=www.infor-drogues.be |lingua=francese |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140406140734/http://www.infor-drogues.be/index.php/legislation |dataarchivio=6 aprile 2014 }}</ref>
* {{Bandiera|BRA}} [[Brasile]]: illegale, l'uso personale è stato depenalizzato nel 2006 e per i consumatori sono previsti i servizi sociali (al pari delle altre droghe). La vendita è invece punita col carcere da 5 a 15 anni <ref>{{Cita web|url=http://www.planalto.gov.br/ccivil_03/_Ato2004-2006/2006/Lei/L11343.htm|sito=www.planalto.gov.br|accesso=2021-09-29}}</ref>
* {{Bandiera|BRA}} [[Brasile]]: illegale ma depenalizzato (in caso di possesso di quantità inferiore a 20 grammi).
* {{Bandiera|KHM}} [[Cambogia]]: ufficialmente illegale a scopo ricreativo, la cannabis è utilizzabile esclusivamente per finalità alimentari. Le forze dell'ordine non contrastano in alcun modo le condotte relative al consumo di cannabis e anzi, nel paese esistono numerose attività commerciali ("happy restaurants") in cui vengono venduti derivati della cannabis<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20180211031802/http://www.marijuanatravels.com/cities/khm|titolo=Cambodia Marijuana Prices, Laws, Buying & Information For Weed In Cambodia|sito=web.archive.org|data=2018-02-11|accesso=2021-09-29}}</ref><ref>http://www.cannabisculture.com/content/1998/11/01/1403</ref>
* {{Bandiera|KHM}} [[Cambogia]]: pur essendo la canapa illegale secondo la legge cambogiana, il suo uso è assai diffuso tra la popolazione Khmer e i turisti. Hashish e marijuana possono essere acquistati e consumati anche all'aperto senza correre il rischio di alcuna minaccia di arresto. Inoltre, alcuni ristoranti situati nella capitale Phnom Penh sono soliti cucinare pietanze a base di cannabis.
* {{Bandiera|CMR}} [[Camerun]]: illegale a scopo ricreativo, permessa a scopo medico<ref>{{Cita libro|nome=Chris|cognome=Duvall|titolo=Cannabis|url=https://books.google.com/books?id=SVU8BQAAQBAJ&pg=PT89|accesso=2021-09-29|data=2014-11-15|editore=Reaktion Books|lingua=en|ISBN=978-1-78023-386-4}}</ref><ref>https://books.google.com/books?id=LvbJsQgnlXwC&pg=PA63</ref>
* {{Bandiera|CMR}} [[Camerun]]: illegale la coltivazione della ''[[cannabis sativa]]'', chi affetto da cancro o [[AIDS]] può farne uso come antidolorifico.
* {{Bandiera|CAN}} [[Canada]]: legale per uso ricreativo<ref>{{cita news|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/17/cannabis-per-uso-ricreativo-legalizzata-in-canada-e-il-primo-stato-del-g7-a-farlo/4699051/|titolo=Cannabis per uso ricreativo legalizzata in Canada, è il primo stato del G7 a farlo|pubblicazione=[[il Fatto Quotidiano]]|data=17 ottobre 2018|accesso=17 ottobre 2018}}</ref> e per uso terapeutico.
* {{Bandiera|CAN}} [[Canada]]: legale per uso ricreativo<ref>{{cita news|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/17/cannabis-per-uso-ricreativo-legalizzata-in-canada-e-il-primo-stato-del-g7-a-farlo/4699051/|titolo=Cannabis per uso ricreativo legalizzata in Canada, è il primo stato del G7 a farlo|pubblicazione=[[il Fatto Quotidiano]]|data=17 ottobre 2018|accesso=17 ottobre 2018}}</ref> e per uso terapeutico.
* {{Bandiera|COL}} [[Colombia]]: illegale, permesso l'uso medico<ref>{{Cita web|url=https://colombiareports.com/colombia-decriminalizes-marijuana-cultivation-up-to-20-plants/|sito=colombiareports.com|accesso=2021-09-29}}</ref>. La coltivazione ed il possesso di piccoli quantitativi ad uso personale è decriminalizzata dal 2015<ref>{{Cita web|url=https://colombiareports.com/colombia-decriminalizes-marijuana-cultivation-up-to-20-plants/|sito=colombiareports.com|accesso=2021-09-29}}</ref>.
* {{Bandiera|COL}} [[Colombia]]: illegale ma tollerato il possesso di piccole quantità per uso personale.
* {{Bandiera|Nord Corea}} [[Corea del Nord]]: legale, non è considerata una droga.<ref>{{cita web |autore=Kim Hyeon-kyeong |titolo=Drug Users Face Firing Squad |editore=Open Radio for North Korea| data=27 ottobre 2007 |accesso=18 febbraio 2013}}</ref><ref>{{cita web |autore=Benjamin R. Young |titolo=STRUGGLE IS THE ENEMY, WEED IS THE REMEDY: THE TRUTH ABOUT MARIJUANA IN NORTH KOREA |editore=NKNews.org | data=15 gennaio 2013|accesso=18 gennaio 2013}}</ref>
* {{Bandiera|Nord Corea}} [[Corea del Nord]]: legale, non è considerata una droga.<ref>{{cita web |autore=Kim Hyeon-kyeong |titolo=Drug Users Face Firing Squad |editore=Open Radio for North Korea| data=27 ottobre 2007 |accesso=18 febbraio 2013}}</ref><ref>{{cita web |autore=Benjamin R. Young |titolo=STRUGGLE IS THE ENEMY, WEED IS THE REMEDY: THE TRUTH ABOUT MARIJUANA IN NORTH KOREA |editore=NKNews.org | data=15 gennaio 2013|accesso=18 gennaio 2013}}</ref>
* {{Bandiera|EST}} [[Estonia]]: il possesso fino a 7,5 grammi per uso personale è punito con una multa, violazioni al di fuori di tali limiti possono essere punite col carcere fino a 5 anni<ref>{{Cita web|url=http://www.eupedia.com/europe/maps_of_europe.shtml|titolo=Eupedia|autore=Maciamo|sito=Eupedia|lingua=en|accesso=2021-09-29}}</ref>
* {{Bandiera|EST}} [[Estonia]]: l'uso personale di quantità pari o inferiori a 10 g di derivati della canapa è depenalizzato, mentre sono duramente puniti con multe salate e diversi anni di reclusione il consumo, possesso, commercializzazione e/o traffico di quantità superanti il limite massimo.
* {{Bandiera|FRA}} [[Francia]]: illegale. Attualmente è in corso una sperimentazione per approvare l'uso medico <ref>{{Cita web|url=https://www.futura-sciences.com/sante/breves/cannabis-cannabis-therapeutique-france-2656/|titolo=Cannabis thérapeutique : où en est la France ?|autore=Éléonore Solé|sito=Futura|lingua=fr|accesso=2021-09-29}}</ref>. L'uso a fine ricreativo è sanzionato con una multa da 200 euro
* {{Bandiera|FRA}} [[Francia]]: illegale. Per il consumatore sono previste pene fino a un anno di carcere<ref>{{cita news
* {{Bandiera|DEU}} [[Germania]]: uso permesso a scopo medico<ref>{{Cita web|url=https://www.thelocal.de/20170303/doctors-rejoice-as-germany-kicks-off-medical-marijuana-prescriptions/|titolo=Doctors rejoice as Germany kicks off medical marijuana prescriptions|sito=The Local Germany|data=2017-03-03|lingua=en-US|accesso=2021-09-29}}</ref>, illegale (depenalizzato) a scopo voluttuario. I piccoli consumatori (definizione variabile in funzione della regione considerata) non vengono perseguiti dalle forze dell'ordine, tuttavia possono essere sottoposti a delle valutazioni mediche per rivalutare l'idoneità alla guida <ref>{{Cita web|url=https://www.emcdda.europa.eu/topics/law_en?pluginMethod=eldd.showlegaltextdetail&id=677&lang=en&T=2|titolo=Law topics page {{!}} www.emcdda.europa.eu|sito=www.emcdda.europa.eu|accesso=2021-09-29}}</ref>
|url =http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/18/francia-proposta-per-liberalizzare-cannabis-nel-paese-tra-i-piu-severi-deuropa/119471/
* {{Bandiera|JAM}} [[Giamaica]]: illegale, ma ampiamente tollerata<ref>{{Cita web|url=https://www.jamaicaobserver.com/columns/The-ganja-law-of-1913--100-years-of-oppressive-injustice_15548584|titolo=Jamaica Observer Limited|sito=Jamaica Observer|accesso=2021-09-29}}</ref>. Viene consumata dal 70% della popolazione e rappresenta una componente importante della religione più diffusa in Giamaica, il [[Rastafarianesimo]]<ref>{{Cita libro|nome=Michael|cognome=Veal|titolo=Dub: Soundscapes and Shattered Songs in Jamaican Reggae|url=https://books.google.com/books?id=kYtiAgAAQBAJ&pg=PP33|accesso=2021-09-29|data=2013-08-15|editore=Wesleyan University Press|lingua=en|ISBN=978-0-8195-7442-8}}</ref>.
|titolo =Francia, proposta anti-proibizionista nel Paese della severità
* {{Bandiera|JPN}} [[Giappone]]: illegali tutti i preparati contenenti [[Delta-9-tetraidrocannabinolo|THC]] dal [[1948]], a seguito di una legge introdotta dalle forze di occupazione statunitensi alla fine della [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{Cita web|url=https://www.kannabia.com/en/blog/cannabis-japan|titolo=Cannabis in Japan|sito=www.kannabia.com|data=2021-08-26|lingua=en|accesso=2021-09-29}}</ref>.
|pubblicazione =[[Il Fatto Quotidiano]]
* {{Bandiera|HND}} [[Honduras]]: illegale coltivare, piantare, vendere, trafficare e possedere cannabis. Gli eventuali trasgressori della legge possono affrontare dai 9 ai 12 anni di carcere e una multa fino a 5000 lempiras (180 euro, settembre 2021). È anche illegale possedere semi di canapa. I trafficanti di cannabis possono inoltre affrontare dai 15 ai 25 anni di carcere e una multa da 1000000 a 5000000 lempiras (da 35000 a 180000 euro circa)<ref>http://www.poderjudicial.gob.hn/juris/Leyes/Ley%20sobre%20uso%20Indebido%20y%20Trafico%20Ilicito%20de%20Drogas%20y%20Sustancias%20Psicotropicas.pdf</ref>.
|giorno =18
* {{Bandiera|IRN}} [[Iran]]: legale per uso alimentare, virtualmente legale per uso ricreativo. Il possesso di infiorescenze ricche di principio attivo è punito con una multa fino a 10000 Rials (20 centesimi di euro, settembre 2021) e la polizia nella maggior parte dei casi lascia correre, intervenendo solo per il possesso di elevate quantità<ref>{{cita web |url=http://webehigh.org/tehran-iran/ |titolo=TEHRAN, IRAN - Asia Iran travel guide |editore=webehigh.org |data=9 agosto 2012}}</ref>
|mese =giugno
* {{Bandiera|ISR}} [[Israele]]: illegale, l'uso medico è autorizzato solo dal ministero della sanità che valuta ogni singolo caso. Il possesso è decriminalizzato per modiche quantità (fino ai 50 grammi)<ref>{{Cita web|url=https://www.theyeshivaworld.com/news/headlines-breaking-stories/1875026/will-marijuana-soon-be-legal-in-israel.html|titolo=Will Marijuana Soon Be Legal In Israel?|autore=Sarare|sito=The Yeshiva World|data=2020-06-23|lingua=en-US|accesso=2021-09-29}}</ref>, tuttavia sono previste delle multe ad incremento in caso di recidiva (circa 300 euro alla prima infrazione, 600 in caso di recidiva)<ref>{{Cita web|url=https://www.cnn.com/2017/03/06/health/israel-decriminalizes-cannabis-marijuana/index.html|titolo=Israel makes it official: Cannabis is not a crime|autore=By Oren Liebermann and Kara Fox|sito=CNN|data=2017-03-06|lingua=en|accesso=2021-09-29}}</ref>.
|anno =2011
*{{Bandiera|LUX}} [[Lussemburgo]]: legali possesso ed uso per scopi medici, purché il consumatore sia adulto e non coinvolga minorenni. Il possesso di modiche quantità è punito con una multa da 250 a 2500 euro<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20041231185013/http://www.legilux.public.lu/leg/a/archives/2001/0611705/0611705.pdf#page=2|titolo=Wayback Machine|sito=web.archive.org|data=2004-12-31|accesso=2021-09-29}}</ref>. Il governo ha dichiarato l'intenzione di legalizzare la cannabis nel 2018<ref>{{Cita web|url=https://www.luxtimes.lu/en/luxembourg/cannabis-to-be-made-legal-for-recreational-use-in-luxembourg-602d6628de135b9236a34970|titolo=Cannabis to be made legal for recreational use in Luxembourg|sito=Luxembourg Times|data=2018-11-30|lingua=en|accesso=2021-09-29}}</ref>
|accesso = 7 novembre 2012
}}</ref>, ma il Ministero della giustizia (a cui sono subordinati i magistrati del pubblico ministero) raccomanda di non avviare procedimenti penali contro consumatori occasionali, ma se li coglie in flagrante la polizia interviene a fini dissuasivi.
* {{Bandiera|DEU}} [[Germania]]: uso personale altamente tollerato, solitamente il possesso di ''modiche quantità'' (entro i 10 grammi) non viene perseguito.
* {{Bandiera|JAM}} [[Giamaica]]: formalmente illegale, ma in realtà ampiamente tollerata, dato che è consumata dal 70% della popolazione. Rappresenta una componente importante della religione più diffusa in Giamaica, il [[Rastafarianesimo]].
* {{Bandiera|JPN}} [[Giappone]]: illegali tutti i preparati contenenti [[Delta-9-tetraidrocannabinolo|THC]] dal [[1948]], a seguito di una legge introdotta dalle forze di occupazione statunitensi alla fine della [[seconda guerra mondiale]].
* {{Bandiera|HND}} [[Honduras]]: illegale coltivare, piantare, vendere, trafficare e possedere cannabis. Gli eventuali trasgressori della legge possono affrontare dai 9 ai 12 anni di carcere e una multa fino a 5000 lempiras, equivalenti a 196 euro. È anche illegale possedere semi di canapa. I trafficanti di cannabis possono inoltre affrontare dai 15 ai 25 anni di carcere e una multa da 1&nbsp;000&nbsp;000 a 5&nbsp;000&nbsp;000 lempiras.
* {{Bandiera|IRN}} [[Iran]]: legale, sotto regolamentazione<ref>{{cita web |url=http://webehigh.org/tehran-iran/ |titolo=TEHRAN, IRAN - Asia Iran travel guide |editore=webehigh.org |data=9 agosto 2012}}</ref>
* {{Bandiera|ISR}} [[Israele]]: illegale, l'uso medico è autorizzato solo dal ministero della sanità che valuta ogni singolo caso.
[[File:Hash museum amsterdam.JPG|thumb|Il [[Hash, Marihuana & Hemp Museum|Museo della marijuana]] di Amsterdam]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Italia]]: illegale; depenalizzato l'uso personale (permangono sanzioni amministrative), legale, a certe condizioni, l'uso medico; per lo spaccio di basse quantità possono essere irrogate pene alternative al carcere (vedi nello specifico il paragrafo seguente).
* {{Bandiera|LUX}} [[Lussemburgo]]: legali possesso ed uso per scopi medici, purché il consumatore sia adulto e non coinvolga minorenni.
* {{Bandiera|MAR}} [[Marocco]]: illegale ma in genere tollerata la coltivazione e l'uso personale di cannabis (a differenza degli altri paesi islamici dove è reato punibile anche con la pena di morte); tradizione secolare nei villaggi marocchini è infatti la produzione e l'uso di [[hashish]];<ref>{{cita libro | url=http://books.google.it/books?id=p50XvHgLVsgC&pg=PA153&dq=kif+cannabis&hl=it&sa=X&ei=6-3OUo_hJaS6yAOtqICQCw&ved=0CDQQ6AEwAA |titolo=Marocco |editore=Touring |serie=Guide Routard |pp=153-154 |capitolo=IL RIF |data=2003 |isbn=88-365-2792-2 |accesso=9 gennaio 2014}}</ref> il commercio e il traffico sono invece assolutamente illegali e sanzionati con il carcere.<ref>{{Cita web |url=http://www.giornalettismo.com/archives/74167/marocco-coltivatori-cannabis/ |titolo=Marocco, polizia ricatta coltivatori di Cannabis |autore=Donato De Sena |data=27 luglio 2010 |accesso=9 gennaio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131214162559/http://www.giornalettismo.com/archives/74167/marocco-coltivatori-cannabis/ |dataarchivio=14 dicembre 2013 }}</ref>
* {{Bandiera|MAR}} [[Marocco]]: illegale ma in genere tollerata la coltivazione e l'uso personale di cannabis (a differenza degli altri paesi islamici dove è reato punibile anche con la pena di morte); tradizione secolare nei villaggi marocchini è infatti la produzione e l'uso di [[hashish]];<ref>{{cita libro | url=http://books.google.it/books?id=p50XvHgLVsgC&pg=PA153&dq=kif+cannabis&hl=it&sa=X&ei=6-3OUo_hJaS6yAOtqICQCw&ved=0CDQQ6AEwAA |titolo=Marocco |editore=Touring |serie=Guide Routard |pp=153-154 |capitolo=IL RIF |data=2003 |isbn=88-365-2792-2 |accesso=9 gennaio 2014}}</ref> il commercio e il traffico sono invece assolutamente illegali e sanzionati con il carcere.<ref>{{Cita web |url=http://www.giornalettismo.com/archives/74167/marocco-coltivatori-cannabis/ |titolo=Marocco, polizia ricatta coltivatori di Cannabis |autore=Donato De Sena |data=27 luglio 2010 |accesso=9 gennaio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131214162559/http://www.giornalettismo.com/archives/74167/marocco-coltivatori-cannabis/ |dataarchivio=14 dicembre 2013 }}</ref>
* {{Bandiera|MEX}} [[Messico]]: legalizzata nel Giugno del 2021 da una sentenza della corte suprema messicana. Attualmente, è legale il trasporto fino a 5 grammi nonché la coltivazione e detenzione fino a 8 piante per uso personale<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|url=https://www.bbc.com/news/world-latin-america-57645016|titolo=Mexico marijuana: Top court decriminalises recreational use of cannabis|pubblicazione=BBC News|data=2021-06-28|accesso=2021-09-29}}</ref>
* {{Bandiera|MEX}} [[Messico]]: il 21 agosto 2009 è stato depenalizzato l'uso personale di derivati della canapa che non superino i 5 grammi di peso netto. Coltivare, vendere e/o esportare cannabis resta comunque illegale.
* {{Bandiera|NZL}} [[Nuova Zelanda]]: illegale (il ministero della sanità ha affermato che un uso medico non è da escludersi, ma sono necessari ulteriori studi ed un metodo per una corretta regolazione). Il comitato per la sanità del parlamento neozelandese raccomanda un alleggerimento delle leggi sulla cannabis e la messa a disposizione di medicine a base di cannabis<ref>{{cita web |url=http://cannabis-med.org/science/NewZea_03_08.pdf |titolo=Strategia per l'uso della cannabis|editore=Ministero della Sanità della Nuova Zelanda |formato=pdf}}</ref>
* {{Bandiera|NZL}} [[Nuova Zelanda]]: illegale (il ministero della sanità ha affermato che un uso medico non è da escludersi, ma sono necessari ulteriori studi ed un metodo per una corretta regolazione). Il comitato per la sanità del parlamento neozelandese raccomanda un alleggerimento delle leggi sulla cannabis e la messa a disposizione di medicine a base di cannabis<ref>{{cita web |url=http://cannabis-med.org/science/NewZea_03_08.pdf |titolo=Strategia per l'uso della cannabis|editore=Ministero della Sanità della Nuova Zelanda |formato=pdf}}</ref>
* {{Bandiera|NLD}} [[Paesi Bassi]]: legale, secondo normativa precisa; vedi la voce "[[Politica dei Paesi Bassi in materia di stupefacenti]]".
* {{Bandiera|NLD}} [[Paesi Bassi]]: status legale complesso, per approfondire vedi la voce "[[Politica dei Paesi Bassi in materia di stupefacenti]]".
* {{Bandiera|PRT}} [[Portogallo]]: rimangono illegali la compravendita e la coltivazione ma è stato depenalizzato, attraverso la legge 30/2000, possesso di fino alla quantità pari ai bisogni di dieci giorni di consumo. La marijuana, come altre sostanze, elencate in un'apposita tabella, resta ancora illegale, ma le persone trovate in possesso non sono più arrestate, bensì inviate davanti a una commissione che valuta se proporre un sostegno psicologico o un trattamento di recupero finanziato dallo Stato<ref>{{cita web |titolo= Depenalizzare le droghe funziona|url= http://www.ilpost.it/2013/03/28/depenalizzazione-droghe-portogallo/ |data=28 marzo 2013 |editore=Il Post |accesso=9 marzo 2014}}</ref>.
* {{Bandiera|PRT}} [[Portogallo]]: rimangono illegali la compravendita e la coltivazione ma è stato depenalizzato, attraverso la legge 30/2000, possesso di fino alla quantità pari ai bisogni di dieci giorni di consumo. La marijuana, come altre sostanze, elencate in un'apposita tabella, resta ancora illegale, ma le persone trovate in possesso non sono più arrestate, bensì inviate davanti a una commissione che valuta se proporre un sostegno psicologico o un trattamento di recupero finanziato dallo Stato<ref>{{cita web |titolo= Depenalizzare le droghe funziona|url= http://www.ilpost.it/2013/03/28/depenalizzazione-droghe-portogallo/ |data=28 marzo 2013 |editore=Il Post |accesso=9 marzo 2014}}</ref>.
* {{Bandiera|GBR}} [[Regno Unito]]: illegale, il possesso è punito con il carcere fino a 5 anni o con una multa<ref>{{Cita web|url=https://www.gov.uk/penalties-drug-possession-dealing|titolo=Drugs penalties|sito=GOV.UK|lingua=en|accesso=2021-09-29}}</ref>. L'uso medico è approvato dal 2018 <ref>https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/753366/Medicinal_Cannabis_-_Home_Office_Circular_2018_FINAL.pdf</ref>. Nonostante la politica fortemente repressiva, l'UK è uno tra i più grandi esportatori di cannabis<ref>{{Cita web|url=http://www.incb.org/documents/Narcotic-Drugs/Technical-Publications/2017/Narcotic_drugs_technical_publication_2017.pdf|titolo=}}</ref>
* {{Bandiera|GBR}} [[Regno Unito]]: illegale (nel [[1998]] la Camera dei Lord ha raccomandato che la cannabis venisse resa disponibile per uso medico tramite prescrizione. Dopo alcuni test clinici il governo non ha accettato la raccomandazione). Recentemente è stato depenalizzato l'uso personale domestico.
* {{Bandiera|CZE}} [[Repubblica Ceca]]: è legale possedere fino a 15 grammi di marijuana, è anche legale coltivare questa specie vegetale per uso personale. È vietata la vendita.
* {{Bandiera|CZE}} [[Repubblica Ceca]]: illegale ma decriminalizzata <ref>{{Cita web|url=https://kushtourism.com/czech-republic-marijuana-information/|titolo=Czech Republic Marijuana Information {{!}} Kush Tourism|lingua=en|accesso=2021-09-29}}</ref>
* {{Bandiera|RUS}} [[Russia]]: depenalizzati possesso e trasporto di 6 g di marijuana e di 2 g di hashish mentre il consumo, il possesso ed il trasporto di quantità superiori comportano diversi anni di reclusione. Nel 2010 è stata varata una legge che depenalizza la coltivazione di canapa per un numero massimo di venti esemplari. I semi di canapa non contengono sostanze proibite e sono quindi legali.
* {{Bandiera|RUS}} [[Russia]]: depenalizzati possesso e trasporto di 6 g di marijuana e di 2 g di hashish mentre il consumo, il possesso ed il trasporto di quantità superiori comportano diversi anni di reclusione<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lev|cognome=Levinson|data=2008-06-24|titolo=Half a gram a thousand lives|rivista=Harm Reduction Journal|volume=5|pp=22|accesso=2021-09-29|doi=10.1186/1477-7517-5-22|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2474596/}}</ref>.
* {{Bandiera|SMR}} [[San Marino]]: legale a scopo medico, illegale a scopo voluttuario <ref>{{Cita web|url=https://www.cannabisterapeutica.info/2021/06/01/san-marino-ha-legalizzato-la-cannabis-medica-mentre-la-grecia-inizia-a-produrla/|titolo=San Marino ha legalizzato la cannabis medica mentre la Grecia inizia a produrla|sito=Cannabis Terapeutica|data=2021-06-01|lingua=it-IT|accesso=2021-09-29}}</ref>
* {{Bandiera|SMR}} [[San Marino]]: La marijuana e l'hashish sono equiparate alle droghe pesanti, la modica quantità e l'uso personale sono vietati e consumo e spaccio sono equiparati.
* {{Bandiera|ESP}} [[Spagna]]: legale, in luoghi autorizzati<ref>{{Cita web |titolo=Tranquilo, aquí se fuman porros |url=https://elpais.com/diario/2011/02/27/domingo/1298782361_850215.html |autore=Eva Cavero |data=27 febbraio 2011 |editore=EL PAÍS |lingua = es}}</ref>.
* {{Bandiera|ESP}} [[Spagna]]: legale, in luoghi autorizzati<ref>{{Cita web |titolo=Tranquilo, aquí se fuman porros |url=https://elpais.com/diario/2011/02/27/domingo/1298782361_850215.html |autore=Eva Cavero |data=27 febbraio 2011 |editore=EL PAÍS |lingua = es}}</ref>.
* {{Bandiera|USA}} [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]: illegale l'uso a livello federale per qualsiasi ragione. A livello di stati invece, 23 hanno approvato normative che permettono l'uso per motivi terapeutici, mentre in Colorado, Washington, Alaska, Oregon e Washington D.C. (Distretto di Columbia) è stata legalizzata a scopo ricreativo.
* {{Bandiera|USA}} [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]: illegale l'uso a livello federale per qualsiasi ragione. A livello di stati invece, 36 hanno approvato normative che permettono l'uso per motivi terapeutici<ref>{{Cita web|url=https://www.ncsl.org/research/health/state-medical-marijuana-laws.aspx|titolo=State Medical Marijuana Laws|sito=www.ncsl.org|accesso=2021-09-29}}</ref>, in 18 stati è stata legalizzata a scopo ricreativo<ref>{{Cita web|url=https://www.ncsl.org/research/civil-and-criminal-justice/marijuana-overview.aspx|titolo=Cannabis Overview|sito=www.ncsl.org|accesso=2021-09-29}}</ref>.
* {{Bandiera|SWE}} [[Svezia]]: illegale e criminalizzata<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Susanne|cognome=Bejerot|nome2=Martin|cognome2=Glans|data=2021-01-15|titolo=[Legalization of cannabis: A Swedish perspective]|rivista=Lakartidningen|volume=118|pp=20112|accesso=2021-09-29|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33449354/}}</ref>
* {{Bandiera|SWE}} [[Svezia]]: è illegale consumare, possedere, vendere e/o acquistare qualsiasi quantità di canapa. Tuttavia, è di uso comune applicare unicamente sanzioni amministrative a determinati soggetti per uso e possesso a scopo puramente personale.
* {{Bandiera|CHE}} [[Svizzera]]: illegali possesso e coltivazione (esperimenti di legalizzazione sono stati condotti in alcuni cantoni). La Svizzera ha votato un'iniziativa popolare per depenalizzare l'uso della canapa il 30 novembre 2008<ref>{{Cita web | titolo=Referendum popolare 30 novembre 2008 | autore=Governo Confederazione Elvetica sito ufficiale | rivista=Admin.ch | data=18 settembre 2008 | url=http://www.news.admin.ch/brennpunkt/00159/index.html?lang=it | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080522053308/http://www.news.admin.ch/brennpunkt/00159/index.html?lang=it | dataarchivio=22 maggio 2008 }}</ref> ma è stata respinta dagli elettori svizzeri con il 63,2% di voti contrari<ref>{{Cita pubblicazione | titolo=Risultati referendum popolare del 30 novembre 2008 - Iniziativa Popolare "Per una politica della canapa che sia ragionevole e che protegga efficacemente i giovani | editore=Assemblea federale - Parlamento svizzero | data=1º dicembre 2008 | url=http://www.parlament.ch/i/wahlen-abstimmungen/volksabstimmungen/fruehere-volksabstimmungen/abstimmungen2008/30112008/Pagine/default.aspx | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141111223457/http://www.parlament.ch/i/wahlen-abstimmungen/volksabstimmungen/fruehere-volksabstimmungen/abstimmungen2008/30112008/Pagine/default.aspx | dataarchivio=11 novembre 2014 }}</ref>. Dal 1 gennaio 2012 è consentito coltivare nella propria abitazione fino ad un numero massimo di quattro piante per persona nei cantoni Vaud, Neuchatel, Ginevra e Friburgo.<ref>[http://www.tokeofthetown.com/2011/11/switzerland_legalizing_up_to_4_marijuana_plants_ja.php Switzerland Legalizing Up To 4 Marijuana Plants January 1 | Marijuana and Cannabis News | Toke of the Town<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Inoltre dal 1 ottobre 2013 un maggiorenne fermato con non oltre 10 grammi di canapa riceve una multa di 100 franchi e non è perseguito penalmente<ref>{{cita web| url=https://www.swissinfo.ch/ita/politica/Avvisi_divergenti_attorno_alla_nuova_legge_sulla_canapa.html?cid=37028076 |titolo=Avvisi divergenti attorno alla nuova legge sulla canapa |autore=Simon Bradley |editore=swissinfo.ch |data=2 ottobre 2013}}</ref>.
* {{Bandiera|CHE}} [[Svizzera]]: illegali possesso e coltivazione (esperimenti di legalizzazione sono stati condotti in alcuni cantoni). La Svizzera ha votato un'iniziativa popolare per depenalizzare l'uso della canapa il 30 novembre 2008<ref>{{Cita web | titolo=Referendum popolare 30 novembre 2008 | autore=Governo Confederazione Elvetica sito ufficiale | rivista=Admin.ch | data=18 settembre 2008 | url=http://www.news.admin.ch/brennpunkt/00159/index.html?lang=it | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080522053308/http://www.news.admin.ch/brennpunkt/00159/index.html?lang=it | dataarchivio=22 maggio 2008 }}</ref> ma è stata respinta dagli elettori svizzeri con il 63,2% di voti contrari<ref>{{Cita pubblicazione | titolo=Risultati referendum popolare del 30 novembre 2008 - Iniziativa Popolare "Per una politica della canapa che sia ragionevole e che protegga efficacemente i giovani | editore=Assemblea federale - Parlamento svizzero | data=1º dicembre 2008 | url=http://www.parlament.ch/i/wahlen-abstimmungen/volksabstimmungen/fruehere-volksabstimmungen/abstimmungen2008/30112008/Pagine/default.aspx | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141111223457/http://www.parlament.ch/i/wahlen-abstimmungen/volksabstimmungen/fruehere-volksabstimmungen/abstimmungen2008/30112008/Pagine/default.aspx | dataarchivio=11 novembre 2014 }}</ref>. Dal 1 gennaio 2012 è consentito coltivare nella propria abitazione fino ad un numero massimo di quattro piante per persona nei cantoni Vaud, Neuchatel, Ginevra e Friburgo.<ref>[http://www.tokeofthetown.com/2011/11/switzerland_legalizing_up_to_4_marijuana_plants_ja.php Switzerland Legalizing Up To 4 Marijuana Plants January 1 | Marijuana and Cannabis News | Toke of the Town<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Inoltre dal 1 ottobre 2013 un maggiorenne fermato con non oltre 10 grammi di canapa riceve una multa di 100 franchi e non è perseguito penalmente<ref>{{cita web| url=https://www.swissinfo.ch/ita/politica/Avvisi_divergenti_attorno_alla_nuova_legge_sulla_canapa.html?cid=37028076 |titolo=Avvisi divergenti attorno alla nuova legge sulla canapa |autore=Simon Bradley |editore=swissinfo.ch |data=2 ottobre 2013}}</ref>.
* {{Bandiera|URY}} [[Uruguay]]: legalizzata totalmente <ref>{{Cita web|url=https://it.euronews.com/2018/01/10/uruguay-cannabis-nelle-farmacie-positivo-il-primo-bilancio|titolo=Uruguay: cannabis nelle farmacie, positivo il primo bilancio|sito=euronews|data=2018-01-10|lingua=it|accesso=2021-09-29}}</ref>
* {{Bandiera|URY}} [[Uruguay]]: legale coltivare, vendere e/o comprare (sotto regolamentazione, 40 grammi al mese di acquisto massimo) e fumare marijuana dopo l'approvazione del senato dell'11/12/13. La legge verrà ufficialmente messa in atto a partire dall'aprile 2014.

=== Italia ===
=== Italia ===
{{vedi anche|Decreto del presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309}}
{{vedi anche|Decreto del presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309}}

Versione delle 19:43, 29 set 2021

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Fiori di canapa. Sono ben visibili i cristalli bianchi contenenti il THC e altri cannabinoidi

Con la locuzione Droga leggera ci si riferisce a delle sostanze stupefacenti non in grado di causare dipendenza fisica o quadri clinici di avvelenamento acuto a seguito di sovradosaggio[1]. Nella maggior parte dei casi, con il termine "droga leggera" ci si riferisce alle infiorescenze della Cannabis e le sostanze psicotrope da esse ricavabili come l'hashish e le resine ad alto tenore di THC. In senso più ampio, il termine può venire esteso agli psichedelici come funghi del genere psylocibe, DMT, LSD che, come la Cannabis, non danno dipendenza fisica e non hanno una elevata tossicità acuta[2][3].

Nel dibattito pubblico riguardo all'uso delle sostanze stupefacenti, si fa spesso uso del termine "droga leggera" in modo differente, indicando l'insieme delle sostanze psicotrope legali (come alcolici e nicotina) o di cui l'uso è comunque largamente diffuso (cannabis)[4].

La definizione formale e la definizione colloquiale di droga leggera divergono: se nel primo caso gli alcolici sono considerati una droga pesante (possono portare a coma etilico e possono dare crisi d'astinenza), nel secondo sono considerati una droga leggera in quanto il loro uso è socialmente accettato[5]. D'altro canto, per l'LSD vale il discorso opposto poiché anche se non causa overdose o dipendenza il suo uso non è socialmente accettato. Pertanto, l'uso dell'aggettivo "leggera" in riferimento al sostantivo "droga" non presenta sempre lo stesso significato e varia a seconda dell'autore da cui viene usato.

Storia del proibizionismo della Cannabis

Annuncio pubblico distribuito dal 1935 dal Federal Bureau of Narcotics

Il proibizionismo della Cannabis e dei suoi derivati è iniziato nel 1937 con il Marijuana Tax Act statunitense[6], promosso da Harry Anslinger, funzionario federale di alto rango che si era affermato durante il periodo del proibizionismo degli alcolici (fallito nel 1933). La campagna messa in atto da Anslinger è caratterizzata da numerosi esempi di propaganda oggi considerati allarmisti e oscurantisti con "reinterpretazioni" di articoli dai giornali riguardo ai più brutali omicidi commessi nel paese come se fossero stati causati dall'uso di marijuana, "documentari" palesemente faziosi come "Reefer Madness" (1936) e numerosi comizi in cui si riferiva alla Cannabis come "assassina della gioventù", "erba del diavolo", "mostro davanti al quale perfino Frankenstein sarebbe impallidito" o "la droga che porta al piacere di uccidere senza motivo" [7][6][8]. Inoltre, Anslinger riteneva che « (...) la maggior parte (dei consumatori NDR) sono negri, ispanici, filippini e gente dello spettacolo; la loro musica satanica, jazz e swing, è il risultato dell'uso di marijuana. Il suo uso causa nelle donne bianche un desiderio di ricerca di relazioni sessuali con essi»[9]

In risposta alla campagna propagandistica di Anslinger, il sindaco di New York Fiorello La Guardia nominò nel 1938 una commissione d'inchiesta che, dopo anni di lavoro, elaborò un documento che contestava duramente la narrazione messa in atto da Anslinger[10]. Il rapporto La Guardia giungeva a diverse conclusioni, riassunte in 13 punti:

  1. L'uso di marijuana a Manhattan a inizio anni '40 era molto diffuso, tuttavia non rappresentava un problema di ordine pubblico
  2. L'introduzione della marijuana nell'area di Manhattan era recente rispetto ad altre aree degli USA
  3. Il costo della marijuana era basso e in linea con il potere d'acquisto della classe operaia
  4. Nel quartiere di Harlem si aveva la maggior numero di consumatori di Marijuana
  5. La maggior parte dei consumatori di marijuana era di etnia latina o afroamericana
  6. I consumatori di marijuana ritenevano che la sostanza li aiutasse a sentirsi adeguati alla società
  7. Il consumo di marijuana non comporta dipendenza fisica
  8. La vendita e la distribuzione di marijuana non erano sotto il controllo di un'unica associazione malavitosa
  9. L'uso di marijuana non comporta necessariamente un'evoluzione nel tempo verso altre sostanze (eroina, cocaina, morfina)
  10. Il consumo di marijuana non risulta essere il fattore determinante nei soggetti che commettono crimini gravi
  11. Il consumo di marijuana non era diffuso presso i bambini in età scolare
  12. La delinquenza giovanile non è associata al consumo di marijuana
  13. In ultima analisi, la campagna di propaganda riguardante gli effetti catastrofici della marijuana condotta da Anslinger risulta essere infondata

Nel rapporto La Guardia, la marijuana viene dunque descritta come una droga leggera in termini moderni (punti 7, 9). In risposta, Anslinger sfruttò la sua posizione nel Bureau per mettere sotto accusa il sindaco Fiorello La Guardia, la New York accademy of medicine e tutti i medici che avevano lavorato alla stesura di questo documento (in totale vennero arrestate circa 3'000 persone) proibendo al tempo stesso qualsiasi attività di ricerca sulla cannabis non approvata da lui stesso[11].

Successivamente, Anslinger commissionò un nuovo studio all'American Medical Association che nel 1937 si era già espressa in favore della Marijuana. Il nuovo studio venne pubblicato nel 1945 dopo pochi mesi [12] e rispecchiava totalmente le opinioni di Anslinger sulla Marijuana. In seguito, nel 1972 la National Commission on Marijuana and Drug Abuse ammetterà che lo studio commissionato da Anslinger era un falso, affermando che "quei racconti erano ampiamente falsi" e che "esaminando accuratamente la documentazione, non si trova conferma dell'esistenza di una relazione causale tra l'uso di marijuana e l'eventuale uso di eroina" [13].

Presentata come sostanza stupefacente letale, in grado di causare follia, scatti d'ira, violenza eccetera[14], la marijuana mantenne questa immagine a livello generale fino agli anni cinquanta, essendo tra l'altro un prodotto di nicchia consumato, come eloquentemente sottolineato da Anslinger, specialmente da neri ed ispanici[15]. Con l'inizio dell'integrazione sociale dei neri e la controcultura giovanile di quegli anni si diffuse la consapevolezza che il consumo di marijuana non può portare ad overdose, né tantomeno causa incontrollabili attacchi di violenza, episodi psicotici, stupri, omicidi eccetera. Coloro i quali erano stati giovani negli anni trenta erano adesso adulti che avevano sperimentato sulla loro pelle come la Cannabis fosse completamente un'altra sostanza rispetto agli oppiacei.

Il concetto di droghe leggere fu dunque introdotto negli anni cinquanta per giustificare la distanza fra la politica di tolleranza zero tenuta nei confronti della Cannabis a causa della propaganda di Anslinger ed il riscontro nel popolo che iniziava a conoscere tale sostanza che cominciava a diffondersi. Per far fronte alla presa di coscienza da parte della popolazione, venne dunque messa in circolazione la voce secono cui di marijuana non si moriva perché, pur essendo una droga a tutti gli effetti, era una "droga leggera", dotata della subdola proprietà di essere una "droga di passaggio" verso le ancora più pericolose e letali droghe pesanti

, eroina e cocaina.

In questo modo nacque la teoria del passaggio, "Gateway drug theory" in inglese[16][17], cavallo di battaglia del proibizionismo cavalcato poi abbondantemente da Reagan negli anni ottanta e tuttora da qualcuno considerata dotata di fondamento scientifico.

In realtà non esiste nessuna intrinseca proprietà nella Cannabis che possa mettere in relazione la medesima con sostanze di altra natura, ad esempio oppiacea.[16][17][18][19]

La teoria del passaggio

Lo stesso argomento in dettaglio: Teoria del passaggio.

I sostenitori della teoria del passaggio ritengono che la eventuale assuefazione agli effetti della marijuana porterebbe all'uso di droghe pesanti, capaci di creare una reale dipendenza in senso medico, basandosi sull'errata interpretazione del fatto che molto spesso consumatori di eroina hanno in passato fatto uso di marijuana. Il fatto che un dato fenomeno ne preceda un altro non implica un rapporto di causa-effetto fra i due e le ricerche condotte non hanno dato un risultato certo a sostegno di tale teoria.[16][17]

Una possibile causa di "passaggio" dalla Cannabis al calderone delle altre droghe è legata alla condizione di disagio psicofisico e sociale del singolo soggetto. Questo è uno dei motivi che hanno spinto i Paesi Bassi a tentare un approccio più cauto, vendendo la Cannabis in appositi esercizi, in modo che chi volesse utilizzarla non debba rivolgersi a mercati vicini a sostanze oggettivamente pesanti, come l'eroina[20].

L'esistenza di una distinzione in questi due gruppi, droghe leggere e pesanti viene, unicamente in questo contesto, strumentalmente accettata dai sostenitori della "teoria del passaggio" i quali, pur riconoscendo la relativa blandezza del sottoinsieme "droghe leggere", ne sostengono tuttavia la relativa pericolosità in quanto farebbe da ponte di passaggio verso le droghe pesanti, e perciò ne contrastano la legittimazione dell'uso e della vendita.

Al giorno d'oggi i sostenitori di una politica antiproibizionista perorano la tesi secondo cui marijuana e hashish, a differenza di altre sostanze assolutamente legali e diffuse come l'alcool e la nicotina contenuta nel tabacco[21], siano capaci di indurre una dipendenza minore, relegata principalmente all'aspetto psicologico. Secondo uno studio dell'università di Duisburg-Essen (Germania) l'astinenza dal consumo di marijuana determina solamente una lieve alterazione dell'umore in senso negativo, della durata di poche settimane[22]. Un altro studio svolto da varie università americane su soggetti adolescenti giunge alle stesse conclusioni[23]

Legislazione sulle droghe leggere

Lo stesso argomento in dettaglio: Legalità della cannabis.
Alcuni dei contenuti riportati potrebbero non essere legalmente accurati, corretti, aggiornati o potrebbero essere illegali in alcuni paesi. Le informazioni hanno solo fine illustrativo. Wikipedia non dà consigli legali: leggi le avvertenze.

In modo variabile da stato a stato, le droghe leggere possono essere oggetto di sanzioni pecuniarie, sequestro della sostanza e del passaporto/patente di guida, decreto di espulsione per immigrati, o perseguite penalmente.

Si distingue la disciplina in merito a: importazione, esportazione, coltivazione, trasporto, stoccaggio, commercio e vendita, consegna e ricezione, possesso e consumo. Altre distinzioni riguardano la modalità del consumo (in luogo pubblico isolato e non, in presenza di minori, il quantitativo consentito), e la finalità (scopo terapeutico, uso personale generico).

Status legale della cannabis per uso ricreativo nel mondo.

     Legale o sostanzialmente legale

     Illegale ma depenalizzata

     Illegale ma spesso non perseguita

     Illegale

     Nessuna informazione

Status legale della cannabis per uso terapeutico nel mondo.

     Legale o sostanzialmente legale

     Depenalizzata

     Illegale ma spesso non perseguita

     Illegale

     Nessuna informazione

In seguito, si riporta un breve sunto dello status legale della Cannabis in vari paesi del mondo:

  • Bandiera dell'Argentina Argentina: legale per uso privato.[24]
  • Bandiera dell'Australia Australia: legale dal 2016 per ragioni medico-scientifiche[25], dal 2017 per usi alimentari (senza principio attivo)[26]. L'uso ricreativo è vietato e viene considerato un reato o un illecito amministrativo in funzione della regione che si va a considerare[27]
  • Bandiera del Bangladesh Bangladesh: illegale, sebbene l'uso sia molto diffuso. La coltivazione e la produzione dei derivati della canapa (hashish e marijuana) vennero vietate nel 1987 e la compravendita divenne illegale nel 1989 a seguito di pressioni esercitate dal governo USA[28]. Ad oggi, la cannabis viene comunque coltivata nel Nord Ovest del paese[29]. I reati correlati alla cannabis possono essere sanzionati con la pena di morte[30]
  • Bandiera del Belgio Belgio: illegale (il governo belga ha iniziato un programma di ricerca volto a stabilirne l'efficacia medica). Sono permessi a scopo puramente personale, a partire dall'età di 16 anni, il consumo ed il possesso di quantità che non superino i 3 grammi e la coltivazione di una singola pianta di canapa nella propria abitazione.[31]
  • Bandiera del Brasile Brasile: illegale, l'uso personale è stato depenalizzato nel 2006 e per i consumatori sono previsti i servizi sociali (al pari delle altre droghe). La vendita è invece punita col carcere da 5 a 15 anni [32]
  • Bandiera della Cambogia Cambogia: ufficialmente illegale a scopo ricreativo, la cannabis è utilizzabile esclusivamente per finalità alimentari. Le forze dell'ordine non contrastano in alcun modo le condotte relative al consumo di cannabis e anzi, nel paese esistono numerose attività commerciali ("happy restaurants") in cui vengono venduti derivati della cannabis[33][34]
  • Bandiera del Camerun Camerun: illegale a scopo ricreativo, permessa a scopo medico[35][36]
  • Bandiera del Canada Canada: legale per uso ricreativo[37] e per uso terapeutico.
  • Bandiera della Colombia Colombia: illegale, permesso l'uso medico[38]. La coltivazione ed il possesso di piccoli quantitativi ad uso personale è decriminalizzata dal 2015[39].
  • Bandiera della Corea del Nord Corea del Nord: legale, non è considerata una droga.[40][41]
  • Bandiera dell'Estonia Estonia: il possesso fino a 7,5 grammi per uso personale è punito con una multa, violazioni al di fuori di tali limiti possono essere punite col carcere fino a 5 anni[42]
  • Bandiera della Francia Francia: illegale. Attualmente è in corso una sperimentazione per approvare l'uso medico [43]. L'uso a fine ricreativo è sanzionato con una multa da 200 euro
  • Bandiera della Germania Germania: uso permesso a scopo medico[44], illegale (depenalizzato) a scopo voluttuario. I piccoli consumatori (definizione variabile in funzione della regione considerata) non vengono perseguiti dalle forze dell'ordine, tuttavia possono essere sottoposti a delle valutazioni mediche per rivalutare l'idoneità alla guida [45]
  • Bandiera della Giamaica Giamaica: illegale, ma ampiamente tollerata[46]. Viene consumata dal 70% della popolazione e rappresenta una componente importante della religione più diffusa in Giamaica, il Rastafarianesimo[47].
  • Bandiera del Giappone Giappone: illegali tutti i preparati contenenti THC dal 1948, a seguito di una legge introdotta dalle forze di occupazione statunitensi alla fine della seconda guerra mondiale[48].
  • Bandiera dell'Honduras Honduras: illegale coltivare, piantare, vendere, trafficare e possedere cannabis. Gli eventuali trasgressori della legge possono affrontare dai 9 ai 12 anni di carcere e una multa fino a 5000 lempiras (180 euro, settembre 2021). È anche illegale possedere semi di canapa. I trafficanti di cannabis possono inoltre affrontare dai 15 ai 25 anni di carcere e una multa da 1000000 a 5000000 lempiras (da 35000 a 180000 euro circa)[49].
  • Bandiera dell'Iran Iran: legale per uso alimentare, virtualmente legale per uso ricreativo. Il possesso di infiorescenze ricche di principio attivo è punito con una multa fino a 10000 Rials (20 centesimi di euro, settembre 2021) e la polizia nella maggior parte dei casi lascia correre, intervenendo solo per il possesso di elevate quantità[50]
  • Bandiera d'Israele Israele: illegale, l'uso medico è autorizzato solo dal ministero della sanità che valuta ogni singolo caso. Il possesso è decriminalizzato per modiche quantità (fino ai 50 grammi)[51], tuttavia sono previste delle multe ad incremento in caso di recidiva (circa 300 euro alla prima infrazione, 600 in caso di recidiva)[52].
  • Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo: legali possesso ed uso per scopi medici, purché il consumatore sia adulto e non coinvolga minorenni. Il possesso di modiche quantità è punito con una multa da 250 a 2500 euro[53]. Il governo ha dichiarato l'intenzione di legalizzare la cannabis nel 2018[54]
  • Bandiera del Marocco Marocco: illegale ma in genere tollerata la coltivazione e l'uso personale di cannabis (a differenza degli altri paesi islamici dove è reato punibile anche con la pena di morte); tradizione secolare nei villaggi marocchini è infatti la produzione e l'uso di hashish;[55] il commercio e il traffico sono invece assolutamente illegali e sanzionati con il carcere.[56]
  • Bandiera del Messico Messico: legalizzata nel Giugno del 2021 da una sentenza della corte suprema messicana. Attualmente, è legale il trasporto fino a 5 grammi nonché la coltivazione e detenzione fino a 8 piante per uso personale[57]
  • Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda: illegale (il ministero della sanità ha affermato che un uso medico non è da escludersi, ma sono necessari ulteriori studi ed un metodo per una corretta regolazione). Il comitato per la sanità del parlamento neozelandese raccomanda un alleggerimento delle leggi sulla cannabis e la messa a disposizione di medicine a base di cannabis[58]
  • Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi: status legale complesso, per approfondire vedi la voce "Politica dei Paesi Bassi in materia di stupefacenti".
  • Bandiera del Portogallo Portogallo: rimangono illegali la compravendita e la coltivazione ma è stato depenalizzato, attraverso la legge 30/2000, possesso di fino alla quantità pari ai bisogni di dieci giorni di consumo. La marijuana, come altre sostanze, elencate in un'apposita tabella, resta ancora illegale, ma le persone trovate in possesso non sono più arrestate, bensì inviate davanti a una commissione che valuta se proporre un sostegno psicologico o un trattamento di recupero finanziato dallo Stato[59].
  • Bandiera del Regno Unito Regno Unito: illegale, il possesso è punito con il carcere fino a 5 anni o con una multa[60]. L'uso medico è approvato dal 2018 [61]. Nonostante la politica fortemente repressiva, l'UK è uno tra i più grandi esportatori di cannabis[62]
  • Bandiera della Rep. Ceca Repubblica Ceca: illegale ma decriminalizzata [63]
  • Bandiera della Russia Russia: depenalizzati possesso e trasporto di 6 g di marijuana e di 2 g di hashish mentre il consumo, il possesso ed il trasporto di quantità superiori comportano diversi anni di reclusione[64].
  • Bandiera di San Marino San Marino: legale a scopo medico, illegale a scopo voluttuario [65]
  • Bandiera della Spagna Spagna: legale, in luoghi autorizzati[66].
  • Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti: illegale l'uso a livello federale per qualsiasi ragione. A livello di stati invece, 36 hanno approvato normative che permettono l'uso per motivi terapeutici[67], in 18 stati è stata legalizzata a scopo ricreativo[68].
  • Bandiera della Svezia Svezia: illegale e criminalizzata[69]
  • Bandiera della Svizzera Svizzera: illegali possesso e coltivazione (esperimenti di legalizzazione sono stati condotti in alcuni cantoni). La Svizzera ha votato un'iniziativa popolare per depenalizzare l'uso della canapa il 30 novembre 2008[70] ma è stata respinta dagli elettori svizzeri con il 63,2% di voti contrari[71]. Dal 1 gennaio 2012 è consentito coltivare nella propria abitazione fino ad un numero massimo di quattro piante per persona nei cantoni Vaud, Neuchatel, Ginevra e Friburgo.[72] Inoltre dal 1 ottobre 2013 un maggiorenne fermato con non oltre 10 grammi di canapa riceve una multa di 100 franchi e non è perseguito penalmente[73].
  • Bandiera dell'Uruguay Uruguay: legalizzata totalmente [74]

Italia

In Italia l'uso di cannabis è illegale, ma l'uso esclusivamente personale è depenalizzato ma punito con sanzioni amministrative[75] (sospensione / revoca della patente, del porto d'armi, del permesso di soggiorno,...). È disciplinata dal D.P.R. n. 309/1990, che costituisce il Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza.[76]

Canapa tessile, Cannabis light e medica

È consentita la vendita e la detenzione se il THC è uguale o inferiore al 0,2%, ma oltre il 0,5% si incorre in sanzioni. L'uso medico della cannabis è legale sotto prescrizione.

Lo stesso argomento in dettaglio: Droga leggera § Uso terapeutico.

È legale anche a coltivazione di cultivar di Cannabis sativa ad uso strettamente tessile e con bassissimo contenuto di delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) nei fiori per ottenere la fibra di canapa e occasionalmente anche prodotti alimentari o sigarette (la cosiddetta "marijuana light"), tutti privi di presenza significativa di principio psicoattivo THC e quindi di libera vendita; solitamente tali prodotti contengono come principio attivo in gran parte cannabidiolo, sostanza legale in quanto non psicoattiva ma solo con effetti sedativi. Il limite di legalità per la vendita di tali derivati e di parti di cannabis non lavorate è di massimo 0,6 % di THC.[77]

Tabelle e classificazione

Nell'ordinamento legislativo italiano il testo unico in materia di stupefacenti è il D.P.R. 309/90 che suddivide le sostanze psicotrope in diverse tabelle.[78]

  • Nella tabella I sono indicati:
  1. l'oppio e i materiali da cui possono essere ottenute le sostanze oppiacee naturali, estraibili dal papavero sonnifero; gli alcaloidi ad azione narcotico-analgesica da esso estraibili; le sostanze ottenute per trasformazione chimica di quelle prima indicate; le sostanze ottenibili per sintesi che siano riconducibili, per struttura chimica o per effetti, a quelle oppiacee precedentemente indicate; eventuali intermedi per la loro sintesi;
  2. le foglie di coca e gli alcaloidi ad azione eccitante sul sistema nervoso centrale da queste estraibili; le sostanze ad azione analoga ottenute per trasformazione chimica degli alcaloidi sopra indicati oppure per sintesi;
  3. le sostanze di tipo amfetaminico ad azione eccitante sul sistema nervoso centrale;
  4. ogni altra sostanza che produca effetti sul sistema nervoso centrale ed abbia capacità di determinare dipendenza fisica o psichica dello stesso ordine o di ordine superiore a quelle precedentemente indicate;
  5. gli indolici, siano essi derivati triptaminici che lisergici, e i derivati feniletilamminici, che abbiano effetti allucinogeni o che possano provocare distorsioni sensoriali;
  • a) Nella sezione A della tabella II sono indicati:
  1. i medicinali contenenti le sostanze analgesiche oppiacee naturali, di semisintesi e di sintesi;
  2. i medicinali di cui all'allegato III-bis al presente testo unico;
  3. i medicinali contenenti sostanze di corrente impiego terapeutico per le quali sono stati accertati concreti pericoli di induzione di grave dipendenza fisica o psichica;
  4. i barbiturici che hanno notevole capacità di indurre dipendenza fisica o psichica o entrambe, nonché altre sostanze ad effetto ipnotico-sedativo ad essi assimilabili ed i medicinali che li contengono;
  • b) Nella sezione B della tabella II sono indicati:
  1. la cannabis indica, i prodotti da essa ottenuti; i tetraidrocannabinoli, i loro analoghi naturali, le sostanze ottenute per sintesi o semisintesi che siano ad essi riconducibili per struttura chimica o per effetto farmaco-tossicologico;
  2. ogni altra pianta i cui principi attivi possono provocare allucinazioni o gravi distorsioni sensoriali e tutte le sostanze ottenute per estrazione o per sintesi chimica che provocano la stessa tipologia di effetti a carico del sistema nervoso centrale;
  3. i medicinali che contengono sostanze di corrente impiego terapeutico per le quali sono stati accertati concreti pericoli di induzione di dipendenza fisica o psichica di intensità e gravità minori di quelli prodotti dai medicinali elencati nella sezione A;
  4. i barbiturici ad azione antiepilettica e i barbiturici con breve durata d'azione;
  5. le benzodiazepine, i derivati pirazolopirimidinici ed i loro analoghi ad azione ansiolitica o psicostimolante che possono dar luogo al pericolo di abuso e generare farmacodipendenza;
  • c) Nella sezione C della tabella II sono indicati:
  1. le composizioni medicinali contenenti le sostanze elencate nella tabella II, sezione B, da sole o in associazione con altri principi attivi, per i quali sono stati accertati concreti pericoli di induzione di dipendenza fisica o psichica;
  • d) Nella sezione D della tabella II sono indicati:
  1. le composizioni medicinali contenenti le sostanze elencate nella tabella II, sezioni A o B, da sole o in associazione con altri principi attivi quando per la loro composizione qualitativa e quantitativa e per le modalità del loro uso, presentano rischi di abuso o farmacodipendenza di grado inferiore a quello delle composizioni medicinali comprese nella tabella II, sezioni A e C, e pertanto non sono assoggettate alla disciplina delle sostanze che entrano a far parte della loro composizione;
  2. le composizioni medicinali ad uso parenterale a base di benzodiazepine;
  3. le composizioni medicinali per uso diverso da quello iniettabile, le quali, in associazione con altri principi attivi non stupefacenti contengono alcaloidi totali dell'oppio con equivalente ponderale in morfina non superiore allo 0,05 per cento in peso espresso come base anidra; le suddette composizioni medicinali devono essere tali da impedire praticamente il recupero dello stupefacente con facili ed estemporanei procedimenti estrattivi;
  • e) Nella sezione E della tabella II sono indicati:
  1. le composizioni medicinali contenenti le sostanze elencate nella tabella II, sezioni A o B, da sole o in associazione con altri principi attivi, quando per la loro composizione qualitativa e quantitativa o per le modalità del loro uso, possono dar luogo a pericolo di abuso o generare farmacodipendenza di grado inferiore a quello delle composizioni medicinali elencate nella tabella II, sezioni A, C o D.
  2. Nelle tabelle I e II sono compresi, ai fini dell'applicazione del presente testo unico, tutti gli isomeri, gli esteri, gli eteri, ed i sali anche relativi agli isomeri, esteri ed eteri, nonché gli stereoisomeri nei casi in cui possono essere prodotti, relativi alle sostanze ed ai preparati inclusi nelle tabelle, salvo sia fatta espressa eccezione.
  3. Le sostanze incluse nelle tabelle sono indicate con la denominazione comune internazionale, il nome chimico, la denominazione comune italiana o l'acronimo, se esiste. È, tuttavia, ritenuto sufficiente, ai fini dell'applicazione del presente testo unico che nelle tabelle la sostanza sia indicata con almeno una delle denominazioni sopra indicate, purché idonea ad identificarla.
  4. Le sostanze e le piante di cui al comma 1, lettera a), sono soggette alla disciplina del presente testo unico anche quando si presentano sotto ogni forma di prodotto, miscuglio o miscela.

Storia della legislazione

La normativa (che ha sostituito la legge 685/1975, dal contenuto simile, che a sua volta sostituiva le precedenti di epoca fascista e post-guerra 396/1923, 1145/1934 e 1041/1954, che prevedevano in taluni casi l'ospedalizzazione forzata dei tossicodipendenti e pene sostanzialmente basse per lo spaccio, allora fenomeno molto poco diffuso[79]), in parte riformulata per effetto del referendum abrogativo del 1993, che stabilì la non punibilità del possesso di sostanze stupefacenti per uso strettamente personale, era stata modificata nuovamente dalla legge n. 49/2006 (la cosiddetta Legge Fini-Giovanardi), che si caratterizza per l'inasprimento delle sanzioni, già elevate nel 1990, relative alle condotte di produzione (anche la coltivazione personale), traffico, detenzione illecita ed uso di sostanze stupefacenti, e per la contestuale abolizione delle distinzioni tra "droghe leggere", quali la cannabis pura, ossia di origine completamente naturale e senza aggiunte di altre sostanze, e "droghe pesanti", quali cocaina, eroina, ecstasy, LSD, ecc.[80] Tuttavia il 12 febbraio 2014 la legge Fini-Giovanardi viene decretata incostituzionale con la sentenza 32/14 della Corte Costituzionale, e ritorna in vigore la precedente legge, la Jervolino-Vassalli (cfr. il paragrafo relativo). Questa legge, a differenza della precedente, re-introduce la differenza tra droghe leggere e pesanti, e diminuisce il carcere previsto per il reato di spaccio di droghe leggere (aumentando invece quello per le droghe pesanti).

A norma dell'art. 75 del predetto T.U., l'uso esclusivamente personale costituisce un illecito amministrativo comportante le relative sanzioni, da applicarsi singolarmente o cumulativamente, a seconda delle peculiarità del caso concreto. Si tratta, in particolare, della sospensione del passaporto, la sospensione della patente di guida, o il divieto di conseguirla, nonché la sospensione del porto d'armi. Tali sanzioni devono avere durata compresa tra un minimo di un mese ed un massimo di un anno.

La legge Fini-Giovanardi fissava i limiti di possesso personale di principio attivo oltre i quali esiste indizio di spaccio con rischio di sanzione penale. Il limite fissato per la cannabis è di 500 mg di THC, pari a 5 grammi di sostanza lorda (principio attivo 10%).[81] Il solo superamento di questo limite non è sufficiente ad ipotizzare una destinazione allo spaccio, ma devono essere presi in considerazione gli altri parametri normativi definiti nell'art. 73 comma 1-bis let. a), D.P.R. n. 309/1990 (modalità di presentazione, peso lordo complessivo, confezionamento frazionato, altre circostanze dell'azione).[82] La detenzione di sostanze stupefacenti che “appaiono destinate ad un uso non esclusivamente personale” costituisce un reato punito con la reclusione da sei a venti anni e con la multa da euro 26.000 a euro 260.000 (art. 73/1bis DPR 309/1990) oppure con la reclusione da uno a sei anni e con una multa da €3000 a €26.000 per i cosiddetti fatti di lieve entità (art. 73/5 DPR 309/1990).

L'abrogazione della Fini Giovanardi ha abolito il limite dei 500 mg, anche se permangono gli elementi indiziari per decidere se la detenzione sia a uso personale o invece destinata allo spaccio che la legge aveva recepito dalla giurisprudenza, e cioè:

  • la quantità,
  • la qualità e la composizione della sostanza , anche
  • in rapporto al reddito del detentore e del suo nucleo familiare nonché
  • la disponibilità di attrezzature per la pesatura o il confezionamento della sostanza oltre che
  • sulla base delle concrete circostanze del caso (cfr. tra le altre, Cass. pen., sez. VI, 19/04/2000, n.6282, D'Incontro).

In Italia politici come Gianfranco Fini e Carlo Giovanardi hanno affermato di non riconoscere alcuna differenza fra droghe leggere e pesanti nel senso che, secondo la loro visione politica, tutte le droghe sono uguali in quanto ugualmente rischiose per la salute e la società. In particolare, questa visione è stata riproposta con forza dall'on. Giovanardi, che è contrario all'uso di ogni droga, tranne che per specifiche utilizzazioni a scopo terapeutico sotto stretto controllo medico. Nel corso della trasmissione Porta a porta del 30 ottobre 2001 l'allora Ministro della salute Girolamo Sirchia dichiarò: "Le differenze fra droghe leggere e pesanti sono sfumature".

Sentenza di incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi

Il 12 febbraio 2014 la consulta boccia la Fini-Giovanardi, decretandola non costituzionale, in quanto le modifiche furono apportate con forzature legali.[83] La legge Fini-Giovanardi è stata quindi quasi completamente abolita: secondo la Corte Costituzionale nella norma di conversione furono inseriti emendamenti estranei all'oggetto e alle finalità del decreto, invalidando l'atto legislativo, anche se non direttamente il contenuto, in cui la sentenza non entra nel merito. Con la decisione rivive la legge Iervolino-Vassalli come modificata dal referendum del 1993, che prevede pene più basse per le droghe leggere, e nessuna punibilità per l'uso personale, anche se permane l'illecito amministrativo (la possibilità di sospensione della patente, del porto d'armi e del passaporto); la corte si è così espressa nel dispositivo di sentenza:

«La Corte Costituzionale, nella odierna Camera di consiglio ha dichiarato l'illegittimità costituzionale - per violazione dell'art. 77, secondo comma, della Costituzione, che regola la procedura di conversione dei decreti-legge - degli artt. 4-bis e 4-vicies ter del d.l. 30 dicembre 2005, n. 272, come convertito con modificazioni dall'art. 1 della legge 21 febbraio 2006, n. 49, così rimuovendo le modifiche apportate con le norme dichiarate illegittime agli articoli 73, 13 e 14 del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico in materia di stupefacenti).»

Sulla conseguente applicazione della 'lex mitior' ai già condannati si è aperta una battaglia politica, legata ai possibili effetti retroattivi della declaratoria di illegittimità costituzionale ai processi penali conclusisi con sentenza passata in giudicato[84], ma in assenza di scelte del legislatore il disegno di legge non è stato mai esaminato.[85] Sono però intervenute alcune sentenze della magistratura in tema di esecuzione della pena[86], culminate con la sentenza della Corte di Cassazione n. 46653/2015, che - anche per il caso di ricorso inammissibile del condannato per violazione del testo unico sugli stupefacenti - ha reso applicabile in sede di esecuzione, la legge sopravvenuta più favorevole.

L'aggiornamento del decreto (non votato)

Sempre nel 2014, a fine aprile, è stato quindi votato alla Camera l'aggiornamento del decreto, nella versione proposta dal governo Renzi: viene reintrodotta la differenza tra droghe leggere e pesanti, con pene più basse, soprattutto per i consumatori e i possessori di droghe derivate dalla Cannabis.[87] Vengono introdotte sanzioni più basse per lo spaccio di lieve entità; la cessione illecita di piccole dosi di stupefacenti sarà colpita con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa da mille a 15.000 euro. Questa riduzione della pena evita la custodia cautelare in carcere; l'arresto facoltativo sarà possibile solo in caso di flagranza. Il reato di spaccio (non il traffico di grosse quantità) non distingue invece tra droghe leggere e pesanti, spetterà al giudice decidere. Il piccolo spacciatore potrà usufruire del nuovo istituto della messa alla prova, onde alleggerire il sovraffollamento carcerario; il giudice può applicare, anziché detenzione e multa, la pena del lavoro di pubblica utilità. La sanzione alternativa è revocabile se si violano gli obblighi connessi al lavoro e non può sostituire la pena per più di due volte.[87]

L'acquisto o la detenzione di sostanze per uso personale non ha più rilevanza penale e permangono solo le sanzioni amministrative (quali la sospensione della patente, del porto d'armi, del passaporto o del permesso di soggiorno) che avranno però durata variabile a seconda che si tratti di droghe pesanti (da 2 mesi a un anno) o leggere (da uno a 3 mesi). Al Ministero della Salute, al Consiglio Superiore della Sanità e alle amministrazioni locali spettano sempre le applicazioni pratiche delle tabelle e delle norme.[87] Controverso rimane il caso della coltivazione a stretto uso personale, considerato lecito da molte sentenze giudiziarie e toccato dal cosiddetto "decreto svuotacarceri" del 2 aprile 2014, ma che viene lasciato decidere ai decreti attuativi del governo, e non depenalizzato ufficialmente; attualmente è ancora perseguibile. Vengono depenalizzati solo la coltivazione ad uso sperimentale di istituti di ricerca, già lecita, ma prima soggetta a molte restrizioni e autorizzazioni ministeriali.[88][89]

Normative locali

Il 13 gennaio 2014 il comune di Torino ha approvato due ordini del giorno, nel primo ha chiesto alla Regione di seguire l'esempio di altre regioni quali la Toscana, la Liguria, la Puglia, e in particolar modo il Veneto, la quale oltre ad aver autorizzato i farmaci cannabinoidi per la terapia del dolore, ha approvato una legge per sperimentare la distribuzione gratuita di preparati a base di cannabis negli ospedali e nelle farmacie, e la produzione diretta di marijuana a scopo terapeutico, e nel secondo l'abolizione o dei cambiamenti della Legge Fini-Giovanardi, poiché ritenuta troppo restrittiva nonché una delle cause del sovraffollamento delle carceri[90], dando il via libera alla produzione della cannabis anche a scopo ricreativo.[91] Benché il comune si è espresso favorevolmente alla legalizzazione della marijuana, tuttavia rimane ancora illegale, perché proibita da leggi nazionali, che non sono nelle competenze regionali, come da articolo 117 della Costituzione.[92]

Pronunce in tema di coltivazione personale e vendita dei semi

Con valore nomofilattico (a differenza della common law con il principio del precedente e dello "stare decisis", in civil law non hanno valore di norma e non sono fonte del diritto i pronunciamenti giurisprudenziali, a meno che non siano della Corte costituzionale) la Corte Suprema di Cassazione ha emesso alcune sentenze sulla possibile legalità di una minima coltivazione personale di Cannabis con THC tale da farla rientrare tra le droghe illegali secondo la legge vigente.

  • Sentenza della Cassazione del 2011: Sebbene la coltivazione di una pianta contenente sostanza stupefacente, anche domestica, è punibile ai sensi dell'art. 73 comma 1, D.P.R. n. 309/1990, la Suprema Corte di Cassazione (Sentenza 17 febbraio 2011, n. 25674) ha rigettato (dopo altre sentenze invece accoglitive) un ricorso del procuratore generale di Catanzaro contro una sentenza di non luogo a procedere emessa al termine di un'udienza preliminare nei confronti di un individuo per la coltivazione di una pianta di cannabis. Come motivato dalla Suprema Corte, questa ha riconosciuto la modesta «attività posta in essere (coltivazione domestica di una piantina posta in un piccolo vaso sul terrazzo dì casa, contenente un principio attivo di mg.16), (…) del tutto inoffensiva dei beni giuridici tutelati dalla norma incriminatrice». La dimensione modesta della coltivazione non era tale porre in pericolo la salute pubblica e la sicurezza pubblica, con la conseguente non configurabilità del reato contestato.[93][94]
  • Sentenza della Cassazione del 2012: La Corte di Cassazione ha emesso la sentenza n. 47604/2012, secondo la quale l'offerta in vendita di semi di piante in grado di produrre sostanze stupefacenti, non è connessa al reato citato dall'articolo 82, a patto che non vi sia l'istigazione alla coltivazione e al consumo delle dette sostanze. Per tale ragione, saranno i giudici, valutando caso per caso, a stabilire un'eventuale connessione tra l'attività di coltivazione e l'incentivazione al consumo e alla distribuzione di marijuana. Ad ogni modo, secondo la Corte, la semplice vendita di semi non può essere intesa come penalmente rilevante, poiché va a configurarsi come mero atto preparatorio, non punibile dalla legge in quanto non sarebbe possibile dedurre con chiarezza la reale destinazione e utilizzo dei semi in questione.[95]
  • Sentenza della Cassazione del 2019: Con sentenza del 19 dicembre 2019, resa nota il 26, le Sezioni Unite[96] hanno deciso che chi produce per uso domestico non commetterebbe atto illegale; per la prima volta si afferma che "non costituiscono reato le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica. Attività di coltivazione che per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante ed il modesto quantitativo di prodotto ricavabile appaiono destinate in via esclusiva all'uso personale del coltivatore", quindi depenalizzato se non c'è vendita o cessione. La corte ha appoggiato la tesi per cui la salute pubblica non viene in pregiudicata da chi decide di coltivare per sé poche piante di marijuana, se il prodotto derivato viene però fumato o usato dal solo coltivatore.[97]

«Se, ai fini della configurabilità del reato di coltivazione di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, è sufficiente che la pianta, conforme al tipo botanico previsto, sia idonea, per grado di maturazione, a produrre sostanza per il consumo, non rilevando la qualità di principio attivo ricavabile nell'immediatezza, ovvero se è necessario verificare anche che l’attività sia concretamente idonea a ledere la salute pubblica ed a favorire la circolazione della droga alimentandone il mercato (...) Il reato di coltivazione di stupefacenti è configurabile indipendentemente dalla quantità di principio attivo ricavabile nell'immediatezza, essendo sufficienti la conformità della pianta al tipo botanico previsto e la sua attitudine, anche per le modalità di coltivazione, a giungere a maturazione e a produrre sostanza stupefacente; devono però ritenersi escluse, in quanto non riconducibili all'ambito di applicazione della norma penale, le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica, che per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante, il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, la mancanza di ulteriori indici di un loro inserimento nell'ambito del mercato degli stupefacenti, appaiono destinate in via esclusiva all'uso personale del coltivatore.»

Uso terapeutico

Lo stesso argomento in dettaglio: Marijuana § Usi terapeutici e Uso medico della cannabis.

È teoricamente consentito l'uso terapeutico di preparati medicinali a base di marijuana debitamente prescritti secondo le necessità di cura[98]. In Italia la prima Regione ad avviare una fase di regolamentazione dell'uso terapeutico della marijuana è stata la Puglia con la delibera della Giunta regionale n.308 del 9 febbraio 2010, firmata dall'allora presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che stabilisce l'erogazione a carico del servizio sanitario regionale.[99] Secondo la delibera pugliese i derivati della Cannabis, sotto forma di specialità medicinali o di preparati galenici magistrali, anche in associazione, possono essere prescritti dal medico specialista in neurologia, oncologia o preposto al trattamento della terapia del dolore cronico e acuto, alle dipendenze di strutture sanitarie pubbliche, nei casi in cui altri farmaci disponibili si siano dimostrati inefficaci o inadeguati al bisogno terapeutico, condizioni che possono verificarsi nella spasticità secondaria in malattie neurologiche, nella nausea e vomito, non sufficientemente controllati, indotte da chemioterapia o radioterapia, nel dolore cronico neuropatico non rispondente ai farmaci disponibili. La certificazione ha una validità di sei mesi e la prescrizione (Ricetta non ripetibile) trenta giorni. La delibera autorizza le Farmacie Ospedaliere delle Aziende Sanitarie a garantire l'erogazione dei cannabinoidi a carico del Servizio Sanitario Regionale.

Il 2 maggio 2012, il consiglio regionale della Toscana ha approvato la legge che autorizza l'utilizzo della cannabis a scopo terapeutico nella regione[100], seguita il 31 luglio dello stesso anno da una legge regionale della Liguria[101]. Nonostante ciò la situazione è tale che per via della difficoltà effettiva dell'ottenere una regolare prescrizione o per i costi notevoli del farmaco a base di marijuana, in Italia moltissimi malati, per curarsi, sono costretti a comprarla dagli spacciatori o a coltivarla in proprio, rischiando il carcere (se superano di poco un certo quantitativo nel primo caso, e nel secondo, se il giudice lo ritiene corretto).

Il 23 gennaio del 2013 la cannabis è entrata in tabella 2, quindi rientra anche nell'uso terapeutico.[102] Nel settembre 2014 i ministri della Salute e della Difesa hanno autorizzato la coltivazione di cannabis a uso medico, autorizzando la coltivazione di piante per realizzare medicine all'interno dello stabilimento chimico-militare di Firenze; i nuovi farmaci potrebbero entrare in commercio già dal 2015.[103]

Durante il 2014 a Palermo è stata approvata una filiera composta da dei coltivatori per la coltivazione di cannabis da usare per fini terapeutici e per la fornitura di materia prima a vari comparti, tra cui quello tessile e della bio-edilizia.[104]

Nel gennaio 2016 sono stati depenalizzati i reati collegati alla coltivazione medica autorizzata, come la violazione delle procedure.[105]

Uno dei coffee-shop olandesi della catena Bulldog, fra i primi aperti ad Amsterdam nel 1975

Richieste di depenalizzazione dell'uso della Cannabis da parte della Direzione Nazionale Antimafia

La Direzione nazionale antimafia nella propria relazione annuale del 2014 ha richiesto al parlamento di valutare la possibilità di depenalizzare l'uso della Cannabis preso atto dell'"oggettiva inadeguatezza di ogni sforzo repressivo". La Procura della Repubblica in particolare ha chiesto al legislatore di considerare le "ricadute che la depenalizzazione avrebbe in termini di deflazione del carico giudiziario, di liberazione di risorse delle forze dell'ordine e magistratura per il contrasto di altri fenomeni criminali e, infine, di prosciugamento di un mercato che, almeno in parte, è di appannaggio di associazioni criminali agguerrite".[106]

Proposta di legge sulla legalizzazione dell'uso non medico

Nel marzo 2015, un gruppo di deputati (PD, SEL, M5S, gruppo misto), su proposta del sottosegretario agli esteri del governo Renzi, Benedetto Della Vedova (Scelta Civica), appoggiati anche da partiti esterni al parlamento (come Radicali Italiani[107] e PRC), ha proposto la legalizzazione dei derivati della Cannabis, elaborando una proposta di legge.[108]

Nel luglio 2017, le commissioni riunite Giustizia e Affari sociali della Camera hanno adottato, con i voti di PD, Lega, Forza Italia, AP—il testo base sulla cannabis proposto da Margherita Miotto (PD), che tuttavia riguarda solo ed esclusivamente l'uso terapeutico. Tutto il resto è stato stralciato, in pratica annullando due anni di lavoro. [109] [110]

Paesi Bassi

Nei Paesi Bassi è riconosciuta per legge una differenza fra "soft drugs" ed "hard drugs" (oppiacei, cocaina, ecstasy etc). Sono considerate droghe pesanti anche le "preparazioni" di ogni tipo volte ad incrementare il potenziale psicotropo di una sostanza: sussiste quindi un'area grigia per la quale i funghi psilocibinici seccati costituiscono una preparazione (quelli freschi no), così come l'olio di Cannabis (altri derivati della pianta no). Nei coffee-shop olandesi è possibile acquistare fino a 5 grammi pro capite di marijuana o hashish; le droghe pesanti sono fortemente bandite da questo contesto. Per ulteriori informazioni si veda la politica dei Paesi Bassi in materia di stupefacenti.

Spagna

L'uso medico è legale, l'uso personale è depenalizzato dal 1992. Sono previste sanzioni amministrative anche per chi possiede piccoli quantitativi. L'uso anche ricreativo, la coltivazione e la cessione sono legali per i soci dei cosiddetti "cannabis club", associazioni non profit libere.[111]

Stati Uniti

Negli Stati Uniti, nazione federale, la legge vigente in tema di proibizionismo sulla Cannabis è un'evoluzione del Marijuana Tax Act del 1937, che la considera illegale. Essendo questa una legge federale tutti gli stati membri sono tenuti ad adeguarsi in tal senso. Esiste però un margine di autonomia per il quale strumenti come la volontà popolare manifestata attraverso il referendum rimangono inalienabili da parte degli stati. Si passa così da paesi in cui vige il regime di tolleranza zero (ad esempio il Tennessee e l'Oklahoma) ad altri come l'Alaska e la California dove, in misure diverse, il possesso e l'utilizzo di cannabis è depenalizzato, oltre ad essere consentito l'uso terapeutico. In molti stati l'uso personale minimo viene tollerato, anche se illegale (ad esempio in Florida). Nello stato di Washington e Colorado viene legalizzata a scopo ricreativo per referendum nel novembre 2012.[112] Negli stati di Alaska, Oregon e Distretto di Columbia viene legalizzata a scopo ricreativo con il referendum del 4 novembre 2014.[113] Analoghe iniziative e proposte legislative sulla marijuana, principalmente a scopi medici (già legale in 23 stati), non ancora completamente in vigore, sono state prese dagli stati di New York, Florida, New Jersey e una revisione della legislazione è stata proposta anche in Texas e Louisiana, due stati tradizionalmente conservatori.[114][115] In California e altri Stati l'uso ricreativo è stato approvato tramite referendum nel novembre 2016.

Tabella riassuntiva

Regno Unito

In Regno Unito la Cannabis è passata da sostanza di classe B a sostanza di classe C, per ritornare nuovamente fra quelle di classe B a gennaio 2009. Le sostanze di classe A sono ad esempio ecstasy, eroina, funghi psilocibinici, cocaina, crack eccetera, quelle di classe B le anfetamine, il metilfenidato (Ritalin) e la Cannabis, quelle di classe C i tranquillanti, alcuni antidolorifici, il GHB e la ketamina. Esiste quindi un'implicita divisione e scala fra droghe "pesanti" e "leggere" in virtù degli effetti prodotti. In alcune zone della Gran Bretagna la Polizia ha deciso di non intervenire in caso di reati legati a consumo e detenzione di modiche dosi personali di Cannabis; questo per potersi concentrare su reati di maggiore impatto sociale, specialmente il dilagante fenomeno della violenza minorile. Sono nati quindi alcuni "coffeshop" per iscritti, sorte di "speakeasy club" dove acquistare e consumare la marijuana, a volte tollerati per un periodo di tempo altre chiusi immediatamente. Va detto che il principale motivo che ha portato la Gran Bretagna a riclassificare la Cannabis come droga di classe C a droga di classe B è stato "la skunk, una versione molto più potente della droga che oggi spopola nel Regno Unito. La skunk ha eliminato molti tipi meno potenti di Cannabis dal mercato ed ora si attesta all'80% della Cannabis rinvenibile nelle nostre strade, comparato all'appena 30% del 2002."[116] A prescindere dalla fondatezza o meno di questa considerazione, la stessa si configura come una variante della cosiddetta "teoria del 16 percento".

Opinione pubblica (Italia)

Sondaggi Eurispes dal 2015 al 2021:

Legalizzazione delle droghe leggere 2015 2016 2019 2020 2021
33,0%[117] 47,1%[118] 43,9%[119] 47,8%[120] 44,7%[121]

Note

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  20. ^ le sostanze Enteogene invece, i cosiddetti "allucinogeni" o sostanze psichedeliche come funghi psilocibinici, Amanita muscaria, LSD, DMT, peyote, Salvia divinorum eccetera, sono da ritenersi appartenenti ad una categoria ancora a parte, la cui diffusione sociale è relativamente scarsa a causa della loro forte ingerenza sulla mente e lo spirito e la conseguente scarsa gestibilità per la maggior parte delle persone occidentali senza formazione al riguardo, sostanze con un antichissimo retaggio nella storia, nella cultura e nella religione dell'umanità in tutto il mondo
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  76. ^ Testo del D.P.R. n. 309/1990
  77. ^ Marijuana light legale anche in Italia. Cannabis dove si può comprare
  78. ^ Legage e tabelle
  79. ^ Legislazione sull'uso personale di sostanze stupefacenti: dai “CONVEGNI IN FUMERIE” ai provvedimenti del Questore
  80. ^ Testo della legge 49/2006 (legge "Fini-Giovanardi"): "Conversione in legge, con modificazioni del decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 272, recante misure urgenti per garantire la sicurezza ed i finanziamenti per le prossime Olimpiadi invernali, nonché la funzionalità dell'Amministrazione dell'interno. Disposizioni per favorire il recupero di tossicodipendenti recidivi"
  81. ^ La tabella dei limiti quantitativi massimi previsti dalla nuova legge
  82. ^ Corte Suprema di Cassazione, Sezione III Penale, Sentenza 13 gennaio 2012, n. 919
  83. ^ La consulta boccia la legge Fini-Giovanardi: "Viola la costituzione"
  84. ^ Mitigare le condanne dopo dichiarazione di incostituzionalità della legge, su ritabernardini.it. URL consultato il 19 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2015).
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  87. ^ a b c Camera approva decreto sulla droga, ecco cosa cambierà
  88. ^ Coltivare marijuana non sarà più reato
  89. ^ Svuotacarceri, attenzione: non c'è alcuna depenalizzazione della coltivazione della cannabis
  90. ^ "Io, malato psichico, arrestato e in cella perché coltivo marijuana per curarmi" L'Espresso - "Il caso di Michele, un ragazzo di Roma finito in cella per aver coltivato due piante di marijuana. «Gli psicofarmaci mi stavano trasformando in uno zombi». Rischia fino a 20 anni di carcere"
  91. ^ Marijuana libera, Torino è la prima in Italia a dire sì, La Stampa, 14 gennaio 2014
  92. ^ Gabriele Guccione, Torino, sì alla cannabis libera - È la prima tra le grandi città, su torino.repubblica.it, La Repubblica, 14 gennaio 2014.
  93. ^ Corte Suprema di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 17 febbraio 2011 (dep. 28 giugno 2011), n. 25674
  94. ^ Erba di casa mia: coltivare marijuana sul balcone è legale
  95. ^ Coltivare marijuana sul balcone è legale
  96. ^ a b La decisione delle Sezioni Unite sulla rilevanza penale della coltivazione di modiche quantità di cannabis (informazione provvisoria)
  97. ^ Cannabis, la Cassazione: "la coltivazione in casa non è reato"
  98. ^ Ordinanza 1º febbraio 2010 Tribunale di Avezzano
  99. ^ Delibera della Giunta regionale pugliese n.308 del 9 febbraio 2010, su regione.puglia.it. URL consultato il 17 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).
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Voci correlate

Collegamenti esterni

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