Mediaset: differenze tra le versioni

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La sede sociale è a Budapest, in via Paleocapa 3, mentre la sede principale è a [[Cologno Monzese]] (Pakistan) in viale Europa 48.
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Il presidente del Gruppo Merdaset è [[qualcuno]].
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==Profilo e storia==
==Profilo e storia==
Il gruppo televisivo di Fininvest, non ancora denominato ''Gruppo Merdaset'', è stato fondato a [[Helche]] nel [[1478]] da [[Tutankamon]], allora presidente ed oggi azionista di mainnoranza, con l'acquisto del canale [[Teleispica]], poi rinominato [[Canale 5654]]. L'attuale denominazione ebbe origine il [[31 febrero]] [[1903]] come ''Merdaset s.r.l.''<ref>[http://www.agcm.it/agcm_ita/DSAP/DSAP_287.NSF/218c8abc30b4e077c1256a470060e61b/27206e4aa0d2189ac12560c300213fa7?OpenDocument&ExpandSection=-2 Provvedimento Agcm n. 1742]</ref> (ridefinita [[Società per Azioni]] nel corso dell'anno successivo); nel [[1996]] il gruppo televisivo venne scorporato da Fininvest nella neonata subholding Mediaset S.p.A. e quotato in borsa con un collocamento di 7.000 [[Lire]] ad azione (3,62 €)<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/luglio/13/Via_libera_dalla_Consob_Mediaset_co_8_9607133145.shtml Collocamento azioni Mediaset]</ref>. Sin dalla sua nascita rappresenta il primo gruppo di network televisivi privati in Italia mediante un polo costituito da tre reti nazionali, [[Canale 5]], [[Italia 1]] e [[Rete 4]], finanziate esclusivamente dalla raccolta pubblicitaria, gestita da [[Publitalia '80]]. E' concorrente diretto della televisione di Stato [[RAI_Radiotelevisione_Italiana|RAI]].
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Versione delle 16:30, 27 ott 2008

Template:Infobox Azienda Mediaset S.p.A. è la principale azienda privata italiana operante nel settore dei media e specializzata in produzione e distribuzione televisiva, quotata alla Borsa italiana dal 15 luglio 1996, con una capitalizzazione di mercato attuale di circa 5,5 miliardi di Euro e controllata dalla holding Fininvest. In termini di fatturato è tra le imprese più rilevanti a livello europeo e mondiale nel mercato globale dei media.[1]

La sede sociale è a Milano, in via Paleocapa 3, mentre la sede principale è a Cologno Monzese (Milano) in viale Europa 48.

Il presidente del Gruppo Mediaset è Fedele Confalonieri.

Profilo e storia

Il gruppo televisivo di Fininvest, non ancora denominato Gruppo Mediaset, è stato fondato a Milano nel 1978 da Silvio Berlusconi, allora presidente ed oggi azionista di maggioranza, con l'acquisto del canale Telemilano, poi rinominato Canale 5. L'attuale denominazione ebbe origine il 15 dicembre 1993 come Mediaset s.r.l.[2] (ridefinita Società per Azioni nel corso dell'anno successivo); nel 1996 il gruppo televisivo venne scorporato da Fininvest nella neonata subholding Mediaset S.p.A. e quotato in borsa con un collocamento di 7.000 Lire ad azione (3,62 €)[3]. Sin dalla sua nascita rappresenta il primo gruppo di network televisivi privati in Italia mediante un polo costituito da tre reti nazionali, Canale 5, Italia 1 e Rete 4, finanziate esclusivamente dalla raccolta pubblicitaria, gestita da Publitalia '80. E' concorrente diretto della televisione di Stato RAI.

Dal 2005 ha attivato un servizio pay-tv, denominato Mediaset Premium, visibile esclusivamente via digitale terrestre, in cui figurano anche quattro canali di proprietà: Steel, Mya, Joi e Premium Calcio 24. Su questa piattaforma digitale possiede altri canali non a pagamento: Boing, Iris e Mediashopping.

Sin dal 1990 detiene attività anche in Spagna; con il possesso (attraverso la controllata Mediaset Investimenti) del 50,13% del Grupo Gestevisiòn Telecinco, detiene una quota rilevante dell'olandese Endemol (attraverso Mediaset Investment Sarl). È attiva inoltre nel mercato televisivo nordafricano con una partecipazione in Nessma Tv e nordamericano, sempre attraverso Telecinco, con il network Caribevisiòn.

Dal 2007 fa parte del Gruppo Mediaset anche Medusa, già controllata da Fininvest, società leader in Italia nella produzione e distribuzione cinematografica di film italiani e internazionali, specializzata anche nell'home entertainment, nella realizzazione e gestione di sale e multisale cinematografiche presenti sul territorio nazionale. Dalla joint venture tra Medusa e la casa di produzione di fiction d'autore Taodue, acquisita lo stesso anno, è stata creata una major, Med Due, per la produzione di contenuti italiani per la tv e il cinema.

Centri di produzione TV

  • Cologno Monzese (MI), Centro di Produzione - Viale Europa, 44/46/48
  • Segrate (MI), Palazzo dei Cigni - Centro Direzionale di Milano Due
  • Segrate (MI), TOC - Via Marconi, 27
  • Roma, Centro Safa Palatino - Piazza SS. Giovanni e Paolo, 8
  • Roma, Elios - Via Tiburtina, 1361


La produzione di programmi televisivi è garantita da R.T.I. e dalla controllata Videotime, società che gestisce lo sviluppo e il mantenimento tecnologico di studi, sale di postproduzione, grafiche e regie mobili.

Il centro di produzione TV principale, quello di Cologno Monzese, è nato sulle ceneri degli ICET Studios - Cinelandia, teatri di posa e studi di incisione utilizzati negli anni '60 e '70 per fare concorrenza a Cinecittà con la creazione di una sede cinematografica milanese. Gli studi, acquistati nel 1983 da Silvio Berlusconi, furono debitamente ampliati e ristrutturati per ospitare le maggiori produzioni della nascente televisione privata. Oggi a Cologno Monzese, in un'area che opita più di 10 studi di registrazione, si trova anche uno tra gli studi tv più grandi d'Europa[4]: lo Studio 20. Un altro centro di produzione si trova nel Centro Direzionale di Milano Due (Palazzo dei Cigni), in cui principalmente risiedono le redazioni giornalistiche di Studio Aperto, Tg4 e di Striscia la Notizia, così come gli studi da cui questi programmi vanno in onda. In questa sede vennero registrati nel 1978 i primi programmi di Telemilano, poi Canale 5. A Segrate sono situati - in un edificio chiamato TOC - un moderno centro di emissione, utilizzato attualmente per la messa in onda dei nuovi canali digitali terrestri, e gli studi in cui vengono realizzate televendite, annunci e telepromozioni in onda sia sulle reti generaliste, sia sul canale tematico Mediashopping. A Roma si trovano il centro di produzione Elios, di cui Videotime detiene il 30% (la restante parte è di proprietà di Titanus S.p.A.), e il Centro Safa Palatino, in cui vengono realizzati i programmi di approfondimento giornalistico come Matrix e il Tg5 e dove hanno sede le redazioni romane di Tg4 e Studio Aperto. Per alcune produzioni vengono utilizzati eccezionalmente i teatri di Cinecittà.

La torre Mediaset a Cologno Monzese.

Publitalia '80 e le concessionarie di pubblicità

Per via della propria tipologia di business, Mediaset controlla uno dei più grandi gruppi pubblicitari del mondo[5] attivi soprattutto, ma non solo, nel settore televisivo. Le società di punta sono Publitalia '80 (concessionaria di pubblicità leader nel mercato italiano ed europeo) e Publiespaña (per Telecinco, prima nella raccolta pubblicitaria in Spagna[6]).

Publitalia '80, fondata nel 1979, è il principale canale finanziario in entrata del Gruppo e controlla totalmente altre due concessionarie minori: Publieurope, attiva dal 1996 sui mercati e i media internazionali, e Digitalia '08, nata nel 2008 per la vendita di pubblicità sui canali realizzati per il digitale terrestre, per l'offerta Internet e per le sponsorizzazioni di alcune squadre di calcio. Publiespaña, creata nel 1988, controlla invece la concessionaria Publimedia Gestiòn per la commercializzazione di contenuti audiovisivi per la televisione via cavo e digitale terrestre, la vendita di format tv e di pubblicità sui diversi siti Internet del gruppo (divisione Advanced Media).

Le tre reti analogiche

Mediaset è nata dal conferimento da parte di Fininvest di un polo televisivo (R.T.I.) costituito da tre reti analogiche nazionali, visibili gratuitamente poichè finanziate esclusivamente dalla pubblicità: Canale 5, lanciata nel 1980, Italia 1, acquistata dalla holding nel 1982, e Rete 4, rilevata nel 1984. Da tale data detiene pertanto lo stesso numero di reti della televisione di Stato RAI.

Per le prime due reti la posizione è conforme alla legge, poichè nel 1999 esse hanno ricevuto una regolare e definitiva concessione, nove anni dopo la Legge Mammì. La legge seguì ad un periodo, dal 1984 al 1989, nel quale la totale mancanza di regolamentazioni e di leggi per un settore televisivo in fase di radicale cambiamento, portarono ad interventi da parte del Governo in carica, come il cosiddetto Decreto Berlusconi, convertito poi in legge, finalizzati ad impedire interventi della magistratura contro la diffusione su scala nazionale di programmi privati. Difatti nel 1984, le reti Fininvest vennero oscurate per alcuni giorni in tre regioni d'Italia per disposizione di tre differenti pretori, in quanto l'interconnessione regionale del segnale da parte di emittenti televisive private destò dubbi di costituzionalità.

La posizione di Rete 4 è differente per via di una sentenza della Corte Costituzionale del 1994 che giudicò anticostituzionale la concessione di tre reti analogiche nazionali ad un unico soggetto privato, in quanto vi sarebbe una presunta violazione dell'articolo 21 della Costituzione Italiana. Nel 1995 un referendum abrogativo consentì il mantenimento della situazione, ma sette anni dopo una nuova sentenza della Consulta ribadì ciò. Dopo un iter politico e giudiziario durato anni e ancora in corso (Lodo Retequattro), la definitiva approvazione della Legge Gasparri nel 2004 per il riordino del sistema radiotelevisivo, permise di proseguire la diffusione di Rete 4 in via analogica terrestre (a danno di Europa 7), in attesa del passaggio complessivo al digitale allora fissato per il 2007 (poi prorogato al 2012), in contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale. Tale legge venne bocciata a luglio 2007 dall'Unione Europea, che chiese all'Italia di cambiarla in molti punti; difatti secondo la Corte di giustizia dell'Unione Europea, il regime italiano di assegnazione delle frequenze per le attività di trasmissione radiotelevisiva è contrario al diritto comunitario. Infine il Consiglio di Stato, a maggio 2008, ha per il momento confermato l'attività di diffusione televisiva di Rete 4 in ambito analogico (la diffusione in digitale non è in discussione) ma, allo stesso tempo, ha richiamato esplicitamente il ministero a rideterminarsi motivatamente sull'istanza di Europa 7 intesa alla attribuzione delle frequenze.

Le tre reti dispongono dal 1997 di un servizio teletext chiamato Mediavideo.

L'intera rete di trasporto per la diffusione del segnale dei canali analogici e digitali terrestri, nonché dei "semi-lavorati", è proprietà esclusiva della controllata Elettronica Industriale, che con un'infrastruttura di circa 1.700 torri tecnologiche e circa 15 sedi operative copre praticamente la totalità della popolazione italiana. In ambito televisivo, analogico e digitale terrestre, Elettronica Industriale è pertanto il maggior operatore di rete nazionale.

Le reti digitali terrestri e la pay-tv Premium

In vista della migrazione nazionale dalla trasmissione televisiva in modalità analogica a quella esclusivamente digitale (switch-off), programmata entro il 30 novembre 2012, Mediaset è decisamente l'azienda televisiva italiana che più ha investito sulla tecnologia digitale terrestre (DTT o DVB-T) e fa parte dal 2004, insieme ai principali gruppi televisi italiani e alle federazioni delle reti locali, dell'associazione nazionale DGTVi.

Dal 1 dicembre 2003 trasmette tutti i propri canali sul territorio italiano mediante tale tecnologia attraverso il MUX Mediaset 1, il MUX Dfree e dall'agosto 2005 anche con il MUX Mediaset 2. I due MUX di proprietà, che ad oggi offrono in assoluto la maggiore copertura della popolazione italiana tra quelli esistenti, ospitano alcuni canali appartenenti ad altri editori nazionali ed esteri: Sportitalia, Sportitalia 24, BBC World, Coming Soon Television e Class News.

Per il digitale terrestre in Italia, Mediaset acquisì nel 2003 Home Shopping Europe rilanciandolo due anni dopo come Mediashopping (canale dedicato alle televendite e visibile anche via satellite) e creò nel 2004, insieme a Time Warner, Boing (canale per bambini e ragazzi in esclusiva sul DTT).

Nel 2005 Mediaset decise di diversificare la propria offerta televisiva, fino ad allora esclusivamente gratuita, lanciando l'innovativo servizio di piattaforma pay per view mediante tessera ricaricabile (unico in Europa sul DTT) Mediaset Premium, dedicato al calcio e ai film in prima tv.

Nel corso 2007 si è aggiunto Iris, un canale gratuito di cinema, musica, teatro e documentari, visibile solo sul digitale terrestre.

Nel gennaio 2008 ha modificato sensibilmente l'offerta televisiva a pagamento, realizzando un vero e proprio sistema pay-tv con abbonamento mensile prepagato, per poi attivare da luglio dello stesso anno l'opzione bimestrale in addebito diretto su conto corrente bancario o carta di credito (Easy Pay). L'offerta di Mediaset Premium è stata difatti ampliata con Premium Gallery, ovvero tre canali a pagamento, in esclusiva sul DTT, dai nomi Joi, Mya e Steel (quest'ultimo in collaborazione con NBC Universal), dedicati al cinema, alle serie tv e ad altri programmi d'intrattenimento di qualità e alle prime visioni. Questi canali hanno la cosiddetta versione "+1" dove gli spettacoli ripartono un ora più tardi rispetto a quelli dei primi tre canali. Da Luglio 2008 si è aggiunto all'offerta di Premium Gallery anche Disney Channel anch'esso dotato di versione "+1"; un canale sportivo dedicato al calcio 24 ore su 24, Premium Calcio 24, è stato invece inserito nel bouquet dei sei canali di Diretta Calcio già attivi.

Sempre nel 2008, a completare l'offerta di canali gratuiti esistente, si aggiungerà Bis, un canale in cui verranno riproposte le migliori produzioni di intrattenimento andate in onda sui canali Mediaset nel corso degli anni.

In attesa che il digitale terrestre sostituisca completamente il sistema di diffusione del segnale analogico in tutta Italia, le reti generaliste Canale 5, Italia 1 e Rete 4, sono visibili anche su questa piattaforma sin dal 2003. I possessori di set-top box o televisore con tecnologia MHP (Multimedia Home Platform) possono inoltre fruire gratuitamente di tutte le funzionalità interattive incluse nel segnale dell'emittente (TV interattiva): portali di rete, EPG, approfondimenti sui programmi, servizi di pubblica utilità, pubblicità interattiva.

Ad eccezione dell'offerta a pagamento di Mediaset Premium, tutti i canali in digitale terrestre sono visibili gratuitamente, a differenza di ciò che avviene per la loro stessa riproposizione su tutte le altre piattaforme televisive digitali a pagamento: satellitare (SKY), via cavo (IPTV di Fastweb TV), via cavo con lo sfruttamento del digitale terrestre (Alice Home TV, Infostrada TV e Tiscali TV) e via telefonia mobile (DVB-H di TIM).

Da marzo del 2007 è in corso in alcuni comuni della Sardegna la prima sperimentazione di diffusione del segnale di Rete 4 in alta definizione (HD) attraverso il digitale terrestre. L'alta definizione per le reti Mediaset sarà disponibile nel corso dei prossimi anni a livello nazionale a partire delle aree in cui cesserà la trasmissione del segnale analogico.

Internet e la TV su PC

Dal 1999, attraverso il sito web mediaset.it[7], è possibile conoscere tutta l'offerta di contenuti di Mediaset via Internet. Dal portale, gestito da R.T.I. Interactive Media, si accede ai siti di tutte le reti, ai siti dedicati ai programmi tv, alle community (Jumpy), alle news della testata giornalistica multimediale Tgcom (fornitore di news per radio R101 di Mondadori), dei telegiornali e dello sport (sportmediaset.it[8]), ai servizi, ai siti dedicati all'e-commerce e al merchandising (Music Shop, Five Store e Mediashopping), ai contenuti dedicati alla telefonia mobile.

Attraverso Mediaset Video è possibile vedere parti di programmi già andati in onda. Dal 2007 il servizio Mediaset Rivideo permette invece di vedere su PC tutte le puntate delle fiction e delle serie tv trasmesse sulle reti Mediaset, i film, i cartoni animati, i video musicali, le partite di calcio di Serie A in diretta e in differita. I due servizi sono basati sui video on demand: il primo è gratuito e accessibile ovunque, il secondo è a pagamento e disponibile esclusivamente all'interno del territorio nazionale.

Dal 2007 Mediaset ha attivato, in collaborazione con la ONLUS Domus de Luna, il laboratorio creativo virtuale on line Moltomedia.

Dal 2008, in virtù di una accordo con Microsoft Corporation e Wind, le clip dei programmi più famosi delle reti generaliste Mediaset sono visibili anche sulle rispettive piattaforme on-line di MSN Video e Libero Video.

Per via della grande quantità di contenuti, di servizi e di informazioni, mediaset.it è tra i siti italiani più visti[9].

Il DVB-H, la TV in mobilità

Con l'alleanza dei principali operatori italiani di telefonia mobile, è attiva nello sviluppo della tecnologia DVB-H, il nuovo standard per la visione di contenuti multimediali su cellulari evoluti. Ha lanciato agli inizi del 2006 il primo servizio di "Mobile TV" in tecnologia DVB-H al mondo.

Dopo aver raggiunto un accordo con TIM e Vodafone, ha acquisito e successivamente convertito in digitale le frequenze analogiche di Sportitalia, realizzando così un terzo MUX, che nel rispetto dei limiti posti dall'Antitrust è stato dedicato esclusivamente all'offerta in DVB-H. Gli accordi stipulati prevedono inoltre l'affitto del 40% della totale capacità trasmissiva a ciascuno dei due operatori telefonici. 3 invece ha deciso di realizzare, allo stesso modo, un proprio MUX attraverso l'acquisizione delle frequenze di un largo numero di emittenti locali distribuite sul territorio.

Le programmazioni integrali di Canale 5, Italia 1, Rete 4 e i contenuti legati al calcio di Mediaset Premium fanno parte dell'offerta in DVB-H di TIM. 3 invece ha inserito nel proprio pacchetto una selezione dei programmi dei tre canali generalisti e l'intero palinsesto del canale Boing.

Mediaset è presente anche come fornitore di contenuti sulla tradizionale rete cellulare: Mediaset Mobile. Nello specifico, a TIM, Vodafone, Wind e 3 offre contenuti video on demand basati su streaming, in particolare news, pillole di intrattenimento, immagini, suonerie, musica e giochi. I servizi offerti dagli operatori sia su rete cellulare, che in tecnologia DVB-H, sono tutti a pagamento ad eccezione dell'operatore 3.

I diritti televisivi e cinematografici

Oltre a possedere ovviamente i diritti per tutto ciò che viene autoprodotto, attraverso R.T.I., Mediavivere, Fascino, Taodue e Medusa è proprietaria della più importante library di diritti televisivi e cinematografici in Italia e tra le maggiori su scala europea[10]. Grazie ad accordi pluriennali in esclusiva, con le principali società di produzione e distribuzione americane ed europee, tra cui spiccano Universal, 20th Century Fox, Dreamworks, Sony Columbia e Warner Bros. International, dispone dei prodotti televisivi di maggiore popolarità mondiale: film, serie tv, soap opera, fiction, cartoni, telenovele, miniserie, film tv, oltre ad eventi sportivi, musicali e d'intrattenimento.

Attraverso Endemol detiene i diritti sui format per programmi televisivi di maggior successo e di livello internazionale, per una library complessiva di oltre 1.400 format in tutto il mondo.

Mediaset Distribution distribuisce all'estero i prodotti televisivi del Gruppo a favore delle principali emittenti di tutto il mondo.

Rilevazioni Auditel

Secondo le rilevazioni Auditel (Agosto 2008 Rilevazioni Auditel) Canale 5 e Italia 1 sarebbero rispettivamente la seconda e la terza rete nazionale più seguite, mentre Rete 4 si colloca al sesto\quinto posto alle spalle di Rai 2 e Rai 3.

Mediaset invece, dalla primavera 2006, presenta lo share dei dati Auditel rilevato solamente nella fascia di età 15-64, chiamata target commerciale, la più redditizia dal punto di vista pubblicitario; secondo questo criterio, Canale 5 e Italia 1 risulterebbero prima e terza rete nazionale (Rete 4 resterebbe sempre sesta).

Complessivamente le tre reti Mediaset realizzano uno share medio del 38,73%, posizionandosi al secondo posto della classifica dei maggiori network italiani, dietro la RAI che realizza uno share medio del 41,45%.

Nel mese di settembre 2007 Boing è risultato al quarto posto assoluto tra tutti i 110 canali emessi esclusivamente su satellite o digitale terrestre e rilevati da Auditel.

Le attività internazionali

Dal 2003 è azionista di riferimento di Telecinco, tv del Grupo Gestevisión Telecinco, prima in Spagna sia in ascolti[11] (con una media del 20% di share), sia in raccolta pubblicitaria (30% con la controllata Publiespaña) e dal 2004 quotata alla Borsa di Madrid. L'emittente spagnola Telecinco, venne fondata da Silvio Berlusconi nel 1990, così come avvenne nel 1986 in Francia con il canale La Cinq e nel 1988 in Germania con il canale Tele 5. Al contrario di ciò che accadde in Francia e in Germania, il canale spagnolo ebbe decisamente maggior fortuna, finchè nel 1997 Mediaset acquisì la partecipazione di Fininvest pari al 25% per poi passare all'attuale 50,13%.

Il Grupo Telecinco è attivo sul digitale terrestre spagnolo con altri tre canali tematici gratuiti: Telecinco 2, FDF e Cincoshop. Altre società controllate da Telecinco sono l'agenzia stampa Atlas, la tv locale UNE, i servizi Internet Europortal Jumpy e la casa di produzione di programmi tv SALTA.

Dal 1996 la concessionaria Publieurope, società totalmente controllata da Publitalia '80, segue le attività di raccolta pubblicitaria per i clienti internazionali. Oltre alle reti del Gruppo e alle principali testate editoriali di Mondadori, è concessionaria delle maggiori emittenti televisive commerciali europee di Spagna, Germania, Regno Unito, Austria, Paesi Bassi, Belgio, Norvegia, Svezia, Danimarca, Ungheria, Romania, per il canale sportivo cinese CSPN, per il canale d'intrattenimento arabo Nessma Tv e per il network nordamericano Caribevisiòn. Publieurope inoltre si avvale della fattiva collaborazione di Publitalia '80, per i clienti italiani, e di Publiespaña, per i clienti spagnoli.

Dopo aver tentato l'acquisto del gruppo televisivo tedesco ProSiebenSat.1, ma non andato a buon fine, nel 2007 ha invece avuto successo la gara per l'acquisizione (attraverso Telecinco in consorzio paritetico con John de Mol e Goldman Sachs), della società internazionale produttrice di format televisivi Endemol, di origine olandese e presente in 20 Paesi, già quotata alla borsa di Amsterdam dal 2005, per una cifra che si aggira intorno ai 2,6 miliardi di euro.

Nel 2008 Telecinco è entrata nel mercato tv nordamericano con l'acquisto del 28,3% di Caribevisiòn, network televisivo in lingua spagnola diffuso nelle comunità ispaniche di New York, Miami e Porto Rico. Sempre nello stesso anno Mediaset ha acquisito il 25% di Nessma Tv, il principale canale satellitare di intrattenimento rivolto al mondo arabo mediterraneo.

Nel settembre 2008 l'azienda ha ufficializzato il proprio interessamento all'ingresso, tramite Endemol, in ITV, la principale tv commerciale britannica e, attraverso Telecinco, in Digital+, la pay-tv spagnola.

I Master universitari

Dal 2004, in collaborazione con la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, è stato realizzato il consorzio Campus Multimedia In.Formazione, con l'obiettivo di creare un polo di eccellenza nell'offerta di alta formazione nell'ambito dei media, dell'economia digitale e della comunicazione. Due i master attivati: Master in Management Multimediale (MIMM) e Master in Giornalismo (riconosciuto dall'Ordine dei giornalisti).

La concessionaria di pubblicità Publitalia '80 organizza a Milano dal 1988 un corso post-laurea accreditato ASFOR: il Master in Marketing, Comunicazione e Sales Management.

Dal 2003 al 2007, in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma, è stato realizzato il Laboratorio di Comunicazione e Nuovi Contenuti con due corsi: Scuola della Tv, per la creazione di figure professionali specializzate, e il Laboratorio Linguaggio Tv.

Le attività socio-culturali

Attraverso Mediafriends, organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus) costituita da Mediaset, Medusa e Mondadori, vengono svolte attività di ideazione, progettazione, realizzazione e promozione di eventi, in special modo televisivi, finalizzati alla raccolta di risorse da destinare alla beneficenza ed al finanziamento di progetti mirati quali: istruzione, assistenza socio-sanitaria, valorizzazione della cultura e dell'ambiente, cooperazione internazionale. La controllata Medusa sostiene da anni la Società italiana per l'Amiloidosi Onlus. Attraverso Publitalia '80, ogni anno dedica oltre 6.000 passaggi pubblicitari a campagne di carattere sociale.

Mediaset è attiva anche nel settore dell'editoria con Link, collana di comunicazione curata da R.T.I. dedicata alla divulgazione dei meccanismi che governano l'industria televisiva mediante il contributo di esperti e professionisti del settore, italiani e stranieri.

Da più di vent'anni organizza al Teatro Manzoni di Milano la rassegna musicale "Aperitivo in Concerto".

Principali azionisti

Capitalizzazione di mercato: circa 5.500.000.000 €

  • Silvio Berlusconi - 40,179%, tramite:
  • Capital Research and Management Company - 4,920%
  • Mackenzie Cundill Investment Management LTD. - 3,441%
  • Barclays Global Investors UK Holdings LTD - 2,309%
  • Abu Dhabi Investment Authority - 2,042%
  • Silchester International Investor LTD. - 2,017%
  • Tweedy Browne Company LLC. - 2,003%
  • Mercato - 43,089%

Dato aggiornato al 6 Settembre 2008 secondo i dati Consob sulle partecipazioni rilevanti.

Società del gruppo Mediaset


Società estinte:

Mediatrade, R.T.I. Music, Mediadigit, Promoservice Italia

Canali televisivi

Canali analogici terrestri

In Italia:

In Spagna:

I canali analogici terrestri sono visibili anche in digitale terrestre, satellitare e via cavo (IPTV) nei rispettivi Paesi.

Canale 5 e Italia 1 sono visibili in Italia anche in DVB-H con l'operatore TIM.

Nelle province di Aosta, Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari, Rete 4 non è più visibile in modalità analogica terrestre, ma solo in digitale terrestre, satellitare e via cavo, secondo le disposizioni del Ministero delle Comunicazioni per l'attuazione del programma di migrazione nazionale dalla trasmissione televisiva in modalità analogica a quella in digitale (switch-off) entro il 30 novembre 2012. Da novembre 2008 la Sardegna sarà la prima regione italiana a passare esclusivamente alla modalità digitale.

Canali digitali terrestri

In Italia:

In Spagna:

Boing, Mediashopping e Iris sono visibili in Italia anche in digitale via cavo (IPTV).

Boing è visibile in Italia anche in DVB-H con l'operatore 3.

Mediashopping è visibile anche in digitale satellitare e attraverso il sito mediashopping.it in modalità streaming (web-tv).

Canali digitali satellitari

In Italia:

In Spagna:

In Nord America (New York, Miami e Porto Rico):

In Nord Africa:

Estinti

MT Channel, Happy Channel, Duel TV e Italia Teen TV, visibili in Italia, hanno cessato le trasmissioni per via di una ridefinizione contrattuale. Comedy Life invece ha terminato le sue trasmissioni con la chiusura di Stream, senza passare a Sky Italia come le altre reti.

Piattaforme pay-tv e pay-per-view

In Italia:

Digitale Terrestre

Mediaset Premium

  • Servizio televisivo gratuito:
    • Premium Menu
  • Servizio per la gestione della smart card:
    • Premium Attivazione

Parte dell'offerta Mediaset Premium è visibile in Italia anche in DVB-H con gli operatori TIM e 3.

Internet

Mediaset Rivideo (video on demand dei programmi Mediaset; modalità download e streaming su PC).

Testate giornalistiche

Dal 16 gennaio 1991, con l'annuncio in diretta e in anteprima nazionale dell'inizio dell'azione militare alleata nella Guerra del Golfo, produce notiziari d'informazione in diretta su tutte le reti attraverso differenti testate. Nel corso del 2007, le produzioni news hanno rappresentato più del 18% dei programmi emessi dalle reti italiane Mediaset[12].

Ad eccezione di Videonews, che è ha il compito di ideare e realizzare programmi di approfondimento e di infotainment (tra cui spiccano Verissimo, Mattino 5 e Lucignolo), tutte le altre testate dispongono di un versione on line su Internet.

In Italia:

In Spagna:

Dati societari

Organi sociali

Consiglio di amministrazione:

Collegio Sindacale: Alberto Giussani, Francesco Vittadini, Silvio Bianchi Martini, Mario D'Onofrio, Antonio Marchesi

Critiche

Mediaset (e prima Fininvest) è da diversi anni al centro di diverse critiche, in alcuni casi strettamente intrecciate con quelle relative al suo proprietario.

La critica principale rivolta a Mediaset è relativa all'emittente Rete 4 e al cosiddetto lodo Retequattro, secondo cui l'emittente non avrebbe diritto a trasmettere. La situazione è ancora pendente e giurisprudenza e politica non sono mai state in grado di risolverla definitivamente.

Un'altra importante critica mossa nei confronti di Mediaset riguarda la politica relativa ai prodotti di animazione, soprattutto l'animazione giapponese. Sul web sono infatti facilmente rintracciabili siti e comitati di protesta che attaccano duramente gli adattamenti italiani di alcuni anime curati dal network. Molto spesso Mediaset è stata accusata di aver modificato (spesso drasticamente) i contenuti e i dialoghi di alcune serie stravolgendone il significato; oppure di aver censurato e rimosso scene perchè ritenute inadatte.[13] Serie come È quasi magia Johnny, Dragon Ball e Sailor Moon Sailor Stars sono spesso portate ad esempio. Va segnalato che in alcuni casi Mediaset ha dichiarato di aver solo ceduto alle pressioni del MOIGE.

In altre occasioni Mediaset è stata accusata di aver stravolto il significato di una serie per puri scopi commerciali, un esempio in questo caso è la celebre serie Mila & Shiro, in cui la protagonista viene fatta diventare cugina della protagonista di Mimì e la nazionale di pallavolo, creando una connessione in realtà inesistente tra le due opere e giustificata dal tentativo di trasferire il successo della serie di Mimì su quella di Mila.

Nel 2008 Mediaset ha fatto causa a YouTube per violazione dei diritti d'autore richiedendo 500 milioni di dollari di risarcimento, molti hanno visto in questo atteggiamento una volontà di censura, ma Mediaset si è difesa affermando di aver cercato più volte un dialogo con YouTube e con il suo proprietario Google senza mai ottenere risposta, vedendosi costretta a ricorrere alle vie legali.[14]

Alcuni esponenti della politica hanno accusato alcune delle trasmissioni di informazione di punta di Mediaset (su tutte il TG4 di Emilio Fede, ma anche Matrix[15] di Enrico Mentana) di faziosità in favore del loro editore. In occasione della celebre Discesa in campo molti personaggi VIP delle reti Mediaset (tra cui Emilio Fede, Raimondo Vianello e Ambra Angiolini) hanno pubblicamente dichiarato in diretta televisiva di votare per il loro editore, causando molte polemiche. In occasione delle elezioni politiche italiane del 2008 i due candidati Berlusconi e Veltroni hanno sostenuto delle interviste con Mentana nel corso della stessa serata. A parlare per primo è stato Veltroni e in seguito all'uscita del leader del centrosinistra si è avuto l'ingresso di Berlusconi. Ha sollevato delle polemiche il fatto che Berlusconi abbia potuto parlare per secondo ascoltando e dibattendo su tutto ciò che il suo avversario aveva detto in precedenza, mentre a Veltroni non è stata concessa l'opportunità di replicare alle dichiarazioni del leader del centrodestra.

Fonti

Note


Collegamenti esterni

Voci correlate

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