Trani: differenze tra le versioni

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Sul lungomare esiste un tratto di percorso ciclabile facente parte del più ampio progetto della costruenda [[Ciclovia Adriatica]] che una volta completata collegherà tutte le località costiere dell'Adriatico, con benefici sulla mobilità sostenibile locale, sul turismo balneare e sul [[cicloturismo]] di lunga percorrenza che a queste latitudini è praticabile tutto l'anno. Da giungo 2011 sono state installate 4 stazioni di Bike sharing nei pressi della villa comunale, del castello, sulla penisola di colonna e alla stazione.
Sul lungomare esiste un tratto di percorso ciclabile facente parte del più ampio progetto della costruenda [[Ciclovia Adriatica]] che una volta completata collegherà tutte le località costiere dell'Adriatico, con benefici sulla mobilità sostenibile locale, sul turismo balneare e sul [[cicloturismo]] di lunga percorrenza che a queste latitudini è praticabile tutto l'anno. Nel giugno 2011 sono state installate 4 stazioni di Bike sharing nei pressi della villa comunale, del castello, sulla penisola di colonna e alla stazione.


=== Trasporti urbani ===
=== Trasporti urbani ===

Versione delle 22:47, 10 lug 2011

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Panoramica del porto con la cattedrale e il centro storico

«Là dove l'Adriatico già promette lo Jonio e perde il verde acidulo sotto le squame d'un azzurro tiepido e denso, questa città che nessuno celebra, Trani, eleva un duomo alto come un'acropoli e una torre che ne misura la distanza dal cielo.»

«Trani la bianca sull'Adriatico azzurro è un sogno di città, fermato per sempre nella sua perfezione, il sacro olivo sale ai castelli degli svevi»

Template:Comune Trani (Tràan nel dialetto locale) è un comune italiano di 53.936 abitanti, capoluogo insieme a Barletta e Andria della provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia. Sino al 2004 la città faceva parte della provincia di Bari.

È nota città d'arte per le bellezze artistiche ed architettoniche che richiamano ad un glorioso passato. Già sede della Corte d'Appello delle Puglie, continua ad essere un importante polo giudiziario con giurisdizione su undici comuni.

Geografia fisica

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.

Territorio

La città è situata sulla costa adriatica 43 km a nord di Bari, ad un'altitudine di 7 metri s.l.m. Una piccola insenatura naturale, generata nell'antichità dalla foce di un fiume ormai scomparso, corrisponde al porto cittadino. Il territorio è pianeggiante e si caratterizza, oltre che per i vigneti e gli oliveti, per l'importante attività estrattiva della pietra di Trani.

Clima

Trani Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 11,412,414,918,523,327,730,731,726,821,416,512,912,218,930,021,620,7
T. min. media (°C) 4,14,36,08,412,316,219,820,016,212,38,55,64,78,918,712,311,1
Precipitazioni (mm) 52584643393022264961626017012878172548
Umidità relativa media (%) 76,675,173,571,168,764,260,261,368,374,476,577,076,271,161,973,170,6

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Puglia.

Origini della città

Le origini della città si perdono nella notte dei tempi. Alcuni ritrovamenti archeologici suggeriscono addirittura origini preistoriche, ma le tracce più concrete arrivano non prima della conquista dei Romani.

Trani verrà, infatti, secoli dopo, indicata col nome di Turenum nella Tavola Peutingeriana, la copia medievale di un vecchio stradario dell’antica Roma.

Le tracce della presenza di questa città si fanno ancor più concrete a partire dal IX secolo d.C.

Il Medioevo

«Trani era uno dei più importanti porti della Puglia, da sempre crocevia di popoli e culture del Mediterraneo e porta per l'Oriente, testimone con le sue chiese, con i suoi palazzi e con la sua storia, di quell'età di mezzo, da sempre ricca di fascino e di mistero.»

Immagine del porto.
Gli ordinamenta maris.
La sinagoga Scolanova.

Dopo la caduta dell’Impero Romano iniziò in Puglia il periodo bizantino, caratterizzato da una pausa di dominazione longobarda e dalle minacce continue provenienti dal mare ad opera dei Saraceni. Fu comunque il Medioevo il periodo d’oro della città. Per cominciare, qui fu trasferita la sede vescovile, fino ad allora situata a Canosa, la quale era stata appena distrutta dai Saraceni nell'813. Già durante il periodo di appartenenza all’Impero Bizantino la città godeva di un certo grado di prestigio ed autonomia come punto di incontro tra Oriente ed Occidente. Di grande importanza era ad esempio il suo porto, punto di partenza e di ritorno di diverse crociate. Fu in questo periodo corrispondente alla prima crociata, precisamente nel 1099 che nella città si iniziarono i lavori per la costruzione della cattedrale in onore del santo patrono San Nicola pellegrino, un giovane greco in viaggio verso Roma che morì a Trani dopo diversi giorni di malattia e canonizzato subito dopo a furor di popolo.

Gli ordinamenta maris

Nel 1063 furono stilati per ordine di Pietro di Trani, conte della città a quel tempo, gli Ordinamenta maris (Statuti marittimi), che sono tuttora considerati tra i più antichi codici marinari. Sono racchiuse in questo codice tutte le norme che regolavano la navigazione, dal trattamento economico dei marinai, ai ritrovamenti in mare, una sorta di contratto sindacale, esso è alla base del diritto marittimo italiano e denota il grande sviluppo e la maturità economica raggiunta dalla città in quel periodo. Alcune famiglie originarie delle Repubbliche Marinare arrivarono a stabilirsi in città, che diventava centro noto a livello internazionale e a volte viene dagli storici considerata anche essa una repubblica marinara. Ciò è confermato dalla presenza di un console veneziano sin dal XII sec. e da quelli di altri "uffici di rappresentanza" come Inghilterra, Olanda, e diversi paesi al nord delle Alpi, le cui sedi erano situate (come ancor oggi si può notare), nei caseggiati di fronte alla Cattedrale.

Federico II e gli ebrei

Trani appartenne all’impero bizantino fino al XII secolo quando cadde sotto la dominazione normanna e successivamente al regno di Federico II di Svevia. In questo periodo storico l’imperatore Federico II fortificò la città con la costruzione del castello nell’anno 1233. Fu senz’altro questa la fase di massimo splendore. In virtù della sua importanza strategica, la città godeva di privilegi amministrativi concessigli da Federico II. Il castello e la città divennero dimore preferite da Manfredi figlio prediletto dell’imperatore, in questo castello infatti il 2 giugno 1259 prese in sposa Elena Ducas (1242 - Lucera, 1271) figlia del despota d'Epiro Michele II. La città era oramai diventata uno dei maggiori porti dell’Adriatico. Contribuiva alla prosperità tranese l'insediamento ebraico, che animava i commerci e gli studi, e che in questo periodo era il maggiore dell’Italia meridionale; testimonianza di quel periodo sono le quattro sinagoghe. Due sono quelle conservatesi: la sinagoga 'Grande' - poi chiesa di S.Anna ed oggi Museo - e la sinagoga di Scola Nova riaperta al culto dopo cinque secoli (nella foto). Oltre alla ricca e fiorente colonia ebraica, vi si stanziarono anche i mercanti fiorentini, che affermarono che Trani era il più prosperoso porto dell’Adriatico dopo Venezia.

Periodo Angioino e Aragonese: il declino

La città attraversò un periodo di crisi (XV secolo-XVI secolo) sotto la dominazione degli Angioini e poi degli Aragonesi, aggravato dalla conseguente cacciata degli Ebrei, che da sempre avevano costituito un potente fulcro economico nella sua società, tanto è vero che ci è stato tramandato dal Medioevo un detto significativo, attribuito a Federico II ma probabilmente posteriore, che dice: Fugite Tranenses, ex sanguine Judae discendentes; che tradotto significa: “fuggite i tranesi poiché il loro sangue discende dagli ebrei”. Tuttavia la città quasi contemporaneamente, iniziò ad investire un ruolo prestigioso nel campo giuridico. A tal proposito è da sottolineare l'importanza sempre crescente assunta nel tempo dalla città e culminata con l'insediamento della Sacra Regia Udienza, l'equivalente di una attuale Prefettura, evento che diede vita a nuove prospettive di sviluppo economico e sociale della città la quale da centro marinaro e commerciale diventò anche centro principale, amministrativo e culturale della terra di Bari. Fu nel 1586 che la Sacra Regia Udienza fu ufficialmente insediata nel Castello Svevo e Trani divenne ufficialmente "capoluogo di Terra di Bari", primato che detenne per oltre 200 anni. Da allora la città divenne residenza di molti nomi illustri, avvocati, funzionari e magistrati, i quali vi si stabilirono portando con sè anche le loro famiglie delle quali conosceremo i Festa, i Manfredi, i Beltrani, ecc. Tali famiglie arricchirono Trani di tesori d'arte, preziose biblioteche e sontuosi palazzi. La città visse quindi un periodo di grande fioritura culturale grazie alla sua funzione politica.

Trani nell'epoca moderna

File:Trani medievo.JPG
Rappresentazione della città del 1703

Ritrovò parte del suo splendore durante la dominazione dei Borbone. Trani ebbe lo stato di capoluogo fino all'era napoleonica, questo le venne tolto da Gioacchino Murat in favore di Bari (1808). Era infatti stata capoluogo della terra di Bari fin dal 1586.

Nel 1799 alcune famiglie fedeli alla famiglia borbonica e legati soprattutto alla marineria tranese, furono trucidate in massa dalle truppe francesi della rivoluzione, venute a Trani in nome dei nuovi ideali. Tra queste, si ritrovavano in particolare le famiglie di Lernia, Bianchi, de Feo, Bassi, Palumbo e Moscatelli.[3]

Dopo questo massacro della popolazione la cittadina passò alla Repubblica Napoletana (vedi testo introduttivo). Dal 1815 al 1860 la città fu impegnata nella ripresa del suo primato giudiziario. Fino al 1923 Trani mantenne comunque, il suo primato di grande centro culturale e politico. È stata sede di tribunali civili e criminali con giurisdizione su tutta la provincia e, dal 1861 al 1923, della Corte d'Appello dell'intera regione pugliese.

Trani è oggi un comune membro dell'organizzazione internazionale Cittàslow, fondata in Italia in favore di un rallentamento delle frenetiche dinamiche moderne e per una migliore qualità della vita.

Nel XXI secolo la città ha ritrovato la comunità ebraica, divenuta una delle più importanti d'Italia.

Simboli

Gonfalone comunale
Gonfalone comunale

«Fortis Ferox Fertilis»

Creato nel 1098 lo stemma della città raffigura un drago munito di grandi ali, nell’atto di schiacciare sotto i suoi artigli una testa taurina, e con una torre poggiata sul dorso:

Di azzurro, al drago di verde con le ali aperte, con le zampe d'oro, con la coda attorcigliata, desinante in dardo e volta all'insù, sostenente la torre di argento, murata di nero, merlata alla ghibellina di quattro, il drago poggiante la zampa sinistra sulla collina di verde, fondata in punta, e afferrante con la zampa destra, posta in fascia, la testa e il collo di toro, posti in tre quarti, d'argento.

Corona: Corona di città con cinque torri (concesso con DPCM del 13 luglio 1914)

Il gonfalone è un drappo di bianco bordato d'azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

Trani, città d'arte, oltre al castello e alla cattedrale è ricca di chiese e monasteri, palazzi e piazze storiche, strutture difensive di architettura sveva, porto turistico di antichissima origine, questo vasto patrimonio è dovuto alla sua millenaria storia.

Architetture religiose

La Cattedrale Romanica

Facciata della Cattedrale
Santa Maria di colonna Trani

Template:Chiese romaniche di trani

Lo stesso argomento in dettaglio: Cattedrale di Trani.

La Cattedrale di Trani (conosciuta anche come Cattedrale di San Nicola Pellegrino) è la costruzione più prestigiosa della città pugliese. Si tratta di un esempio di architettura romanica pugliese. La sua costruzione è legata alle vicende di San Nicola Pellegrino, svoltesi durante l'epoca della dominazione normanna ed è stata ricettacolo di insigni reliquie custodite presso la sottostante cripta, tra le quali si segnala il corpo della martire orientale Santa Febronia di cui si possono ancora oggi ammirare un pregevole reliquiario del XVIII secolo ed un dipinto ovale che la raffigurano, presso il Museo Diocesano. È stata costruita usando il materiale di tufo calcareo tipico della zona: si tratta della pietra di Trani estratta dalle cave della città, caratterizzata da un colore roseo chiarissimo, quasi bianco.

Monastero di Colonna

Lo stesso argomento in dettaglio: Monastero di Santa Maria di Colonna.

La chiesa di Santa Maria di Colonna, situata sulla penisoletta di Capo Colonna, è a poco più di un miglio dal centro della città, un tempo fuori dall'abitato urbano, ma adesso compresa al centro di una florida zona turistico-residenziale. Fu fondata, insieme all'attiguo monastero benedettino, tra la fine del sec XI e l'inizio del XII, dal nobile tranese Goffredo Siniscalco. La facciata principale si avvale di elementi decorativi tipici dell'architettura romanica: il rosone, un arco lavorato e sostenuto da agili colonnine, un architrave di finissima fattura (proveniente da un monumento pagano) e una serie di archetti pensili della cuspide. Nella Chiesa si conserva il Crocifisso ligneo del XV secolo, oltraggiato dai corsari saraceni e un prezioso altare donato dal Gran Duca di Toscana, in cambio delle reliquie di Santo Stefano, che qui si veneravano fino al 1684. Attualmente il monastero è utilizzato per iniziative culturali, concerti di musica Jazz e Classica all'interno dello splendido chiostro o nel cortile esterno. Notevole è la veduta panoramica di cui si può fruire, salendo al pieno superiore, dal quale è possibile osservare la costa antistante il lungomare, sino alla villa comunale con la cattedrale sullo sfondo.

Chiese Storiche

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiese di Trani.

La città di Trani vanta un gran numero di chiese, per la maggior parte in stile romanico, in primis la cattedrale, che rappresenta lo splendore e lo sfarzo che aveva nel medioevo. In tutto tra sconsacrate, demolite ed ancora esistenti se ne sono contante più di cento. Inoltre la città vantava la presenza di ben quattro sinagoghe di cui due sono andate perdute e le altre due ancora esistenti sono state riconvertite in chiese.

Museo diocesano (Trani)

Lo stesso argomento in dettaglio: Museo diocesano (Trani).

Il Museo dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie-Nazareth nasce nel 1975 per volontà dell'Arcivescovo Giuseppe Carata, al fine di dare una più adeguata sistemazione al materiale lapideo e scultorio proveniente da demolizioni operate nella Cattedrale ed in altre chiese della città di Trani. Nel corso degli anni il suo patrimonio si è notevolmente arricchito di opere e reperti di grande valore artistico e storico. L'Istituzione ha così, nel corso degli anni, sdoppiato le sue sedi, dedicando agli spazi di Palazzo Addazi l'esposizione della collezione pittorica e scegliendo l'attiguo Palazzo Lodispoto come nuova sede per il restante patrimonio artistico.

Architetture militari

Castello Svevo

Lo stesso argomento in dettaglio: Castello svevo di Trani.

Il castello svevo di Trani è un castello edificato nella città di Trani nel 1233 sotto il regno di Federico II. Nel castello soggiornò spesso il figlio di Federico, Manfredi, che il 2 giugno del 1259 vi sposò la seconda moglie, Elena Ducas.

Fortino

Il fortino visto dalla cattedrale

All'estremità sinistra della villa comunale si accede all'antico fortilizio destinato alla protezione dell'estrema punta orientale del porto: si tratta del fortino di S. Antonio, che incorpora l'omonima antica chiesa. Da esso si può ammirare tutta l'insenatura su cui si affaccia la città antica, e si distinguono con chiarezza la cattedrale, le tre absidi della chiesa di Ognissanti e la parte retrostante della chiesa di santa Teresa e la torre dell'orologio, è considerato dai suoi abitanti uno dei posti più belli e suggestivi della città.

Torre Barbinelli

Torre fortificata dell XI sec. situata in p.zza Cesare Battisti. Con scopi di avvistamento faceva parte del primo castello regio bizantino - normanno.

Porta Antica e baluardo difensivo

Delle 4 porte di accesso dell'antica e prima cinta muraria della città una sola si conserva ancora oggi intatta e visibile, è porta antica detta anche aurea. Era l'unica munita di due torri difensive, una delle due è ancora visibile oggi e si trova su di una scalinata appena sopra la porta.

Architetture civili

Casa de Agnete

Venne edificata nel 1283 da Nicola Lombardo figlio di Giovanni De Agnete, presenta una facciata medievale quasi integra ricca di dettagli architettonici decorativi. Al primo livello una elegante finestra, in origine bifora ma oggi mancante della colonna centrale, dal profilo interno lobato, è sormontata da una cornice a estroflessione esterna dalla forma triangolare poggiante su due colonnine, e due finestrine monofore ad arco acuto lateralmente alla grande finestra. Al livello superiore vi è una più grande finestra centrale ad arco acuto ai lati della quale vi sono le mensole poggia tenda.

Palazzo Caccetta

Palazzo Caccetta

Il Palazzo fu fatto edificare da Simone Caccetta nel 1456 (XV sec.), mercante tranese, è da ritenersi una delle opere più interessanti dell'architettura del rinascimento. Nel 1484, Re Ferdinando confisca il palazzo a Simone Caccetta e lo vende per 1000 ducati all'università di Trani. Facciata principale del monumento, in stile tardogotico, nella quale oltre al portale ad arco gotico a raggiera sono presenti, elementi architettonici di stili diversi, vedasi la bellissima trifora in corrispondenza del portone principale d'ingresso. La tradizione vuole che da questo palazzo la notte del 13 febbraio 1503 partì la notizia per tutt'Italia della vittoria dei 13 cavalieri italiani capeggiati da Ettore Fieramosca sui francesi. È questa la famosa "Disfida di Barletta" che ebbe fisicamente luogo in territorio tranese "Contrada S.Elia". Di proprietà del comune, ha ospitato i governatori veneti fino al 1509, diventò convento dei monaci Teresiniani nel 1642 e Seminario nel settecento, attualmente è una delle sedi staccate del Palazzo di Giustizia.

Palazzo Antonacci Telesio

Vista porto di Palazzo Telesio (dopo ristrutturazione 2009)

Edificato nel 1761 dalla famiglia Antonacci (come di evince dalla data incisa sullo stemma di famiglia posto nell'androne) passò poi per successione ai Duchi Telesio che tuttora lo abitano. Con la facciata principale rivolta verso il porto sulla odierna Piazza Quercia, ha subito un ampliamento sul lato est, dopo la demolizione delle mura federiciane, nel 1845 ad opera dell'architetto Luigi Castellucci di Bitonto, il quale pure adeguò la facciata su piazza Quercia allo stile neoclassico. Il palazzo ospita all’interno il Museo delle Carrozze: una raccolta di 33 carrozze ottocentesche, appartenenti per lo più alla famiglia Telesio, oltre a finimenti e divise da cocchiere. L’importanza di questa raccolta sta nell’illustrare l’abilità artigianale dell’epoca e nel far rivivere la storia di un’intera classe sociale e di tutti coloro che per essa operavano.

Altri palazzi

Tra gli altri palazzi presenti in città si ricordano:

Parchi e giardini

Villa comunale

Si estende su un terrazzo a picco sul mare delle antiche mura di un bastione difensivo sulla costa; è piantumata a palme, lecci, querce e pini, ed è abbellita da aiuole, fontanelle e giochi per bambini. Nella parte sud è presente un acquario contenente 18 vasche valoriazzate con pietra di Trani che ospitano circa 500 pesci di innumerevoli specie provenienti da quasi tutti i laghi e fiumi del mondo e piante acquatiche ornamentali. Nel viale centrale vi è il Monumento ai Caduti, scolpito nel 1923 dal tranese Antonio Bassi, e uno chalet del XIX secolo sede di mostre e iniziative culturali a cura di artisti locali e una cassa armonica; nei viali di destra sono raccolte sei colonne miliari dell'antica via Traiana, provenienti dal tratto Ruvo-Canosa.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Popolazione straniera

Al 1 gennaio 2010 con 1622 iscritti, Trani risulta il comune con il maggior numero di popolazione straniera residente dell'intera provincia.

Sport

La formazione del Trani che conquistò la serie B

Tra le società sportive attive in territorio tranese annoveriamo la Fortis Trani , milita in serie D e vanta un passato ben più glorioso per via dei 23 campionati a livello professionistico, di cui 2 di serie B. Gli incontri si disputano all'interno dello stadio comunale in via Beato Annibale M. di Francia. La capienza totale dell'impianto è di oltre 10000 posti. In passato Trani ha avuto una squadra di Calcio Femminile che ha vinto due Scudetti (militava in quella squadra Carolina Morace), una di Pallavvolo Femminile che ha conquistato la Serie A1, ad inizio anni '90, e poi, dopo essere ripartita qualche anno dopo dalla Serie D, è ritornata fino in B1, e due squadre di pallacanestro maschile che, in epoche diverse, hanno conquistato l'allora B2.

Cultura

Biblioteche

Sono presenti sul territorio la Biblioteca comunale intitolata a Giovanni Bovio e la biblioteca diocesana.

Tradizioni e folclore

Settimana Santa

File:Addolorata trani.jpg
Processione dell'Addolorata
File:Misteri trani.jpg
Processione dei Misteri

Un periodo particolare suggestivo della tradizione tranese è la settimana Santa, pertanto citiamo i Sepolcri del giovedì Santo, ossia la solenne esposizione dell'Ostia consacrata, pratica liturgica comune alla Cattolicità che prende il nome di Sepolcro. A Trani le varie chiese e le varie confraternite si impegnano ogni anno preparando dei Sepolcri suggestivi che portano i cittadini tranesi a riversarsi nelle vie e ad andare di chiesa in chiesa. La tradizione vuole che bisogna visitarne almeno sette. Una delle tradizioni più suggestive però che la città vanti è la processione dell'Addolorata che si svolge nelle primissime ore del mattino(solitamente dalle ore tre) del Venerdì Santo. La processione percorre quasi tutte le vie della città, passando per i Sepolcri delle chiese seguita da una numerosa folla di devoti e non. L'uscita della "Madonna di notte", come chiamano semplicemente i Tranesi, è fissata alle tre del mattino dalla chiesa di Santa Teresa, che è la stessa dove si venera la statua che viene portata processionalmente. Un'altra processione della settimana Santa è la Processione dei Misteri che si svolge alle ore 20.30 del venerdì Santo, una processione di ben quindici immagini sacre che parte dalla Cattedrale e si snoda per le vie più antiche di Trani alla quale partecipano tutte le confraternite cittadine ed è organizzata dalla Arciconfraternita del SS. Sacramento. Questa processione è nata per ricordare un miracolo eucaristico avvenuto in città nell'XI secolo infatti il gonfalone che apre il corteo presenta la scritta "S.P.Q.R" che indica la presenza dell'Impero Romano d'oriente durante questo miracolo. Fino al 1986 veniva portato da quattro sacerdoti a piedi scalzi il Santissimo in segno di riparazione al miracolo ma attualmente, invece, viene portata una reliquia di un pezzo della croce. Questa processione ha spesso cambiato giorno infatti dal Giovedì Santo si è passati al Venerdì, in seguito al Sabato (per l'aliturgicità del giorno) per poi ritornare al Venerdì Santo (fino al 2006 alle ore 17.00)

Lo stesso argomento in dettaglio: Miracolo eucaristico di Trani.

Festa patronale della Croce di Colonna

File:Croce di colonna.jpg
Processione della Croce di Colonna.

Il 3 maggio si festeggia il SS. Crocifisso di Colonna che ha origini antichissime in cui storia e leggenda si confondono. Si narra difatti che il 3 maggio del 1480 fu rubato dalla chiesa di Santa Maria di Colonna dai pirati un Crocifisso ligneo cui fu mutilato il naso del Cristo che prese a sanguinare e venne gettato in mare; così da quel lontano anno l'evento è ricordato ancora. La festa del S S. Crocifisso da vita ad una processione di barche che partendo dalla penisola di Colonna con il Crocifisso a bordo di uno dei pescherecci della locale marineria, si porta sino al porto dove è impartita la benedizione solenne alle acque tra fuochi pirotecnici e suono di campane, dopo di che la Sacra Immagine viene sbarcata sulla terraferma ed è effettuata la solenne processione con suon di banda musicale.

Festa patronale di San Nicola Pellegrino

Processione del Santo patrono
File:Busto d'argento.jpg
Busto d'argento di San Nicola

La festa patronale in onore di San Nicola Pellegrino, molto sentita dalla devozione tranese, si svolge negli ultimi giorni di luglio e i primi di agosto ed attira anche una molteplicità di persone dalle zone limitrofe oltre che turisti anche stranieri. Oltre alle processioni e alle iniziative culturali e religiose che durano per giorni, si organizzano gare e spettacoli pirotecnici, giri bandistici per le via della città e concerti. Il momento principale della festa è l'ultima domenica di luglio o la prima di agosto, quando vengono portate in processione per le vie della città il busto d'argento e le reliquie del santo, processione alla quale partecipano le massime autorità ecclesiastiche, civili e militari e tutte le confraternite della città. Per le strade del centro e lungo il porto è anche possibile fare piccoli acquisti tra le tradizionali bancarelle che accorrono numerose creando una sorta di fiera multietnica, nella zona a sud invece è possibile divertirsi nel Luna Park allestito nella periferia della città (Lungomare Sen.Francesco P. Mongelli - Zona Colonna).

Lo stesso argomento in dettaglio: San Nicola Pellegrino.

La Confraternita di San Nicola Pellegrino è una confraternita di Trani, appartenente alla arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. La sua origine potrebbe risalire intorno all'anno 1630. La confraternita tuttora ha sede presso la Basilica Cattedrale e si occupa di organizzare i solenni festeggiamenti in onore del santo patrono San Nicola Pellegrino.

Il matrimonio di Re Manfredi

Rievocazione storica in costumi medievali del Matrimonio di Re Manfredi con Elena D'Epiro, avvenuta il 2 giugno 1259. La manifestazione si tiene nella prima metà di agosto nel porto (arrivo della principessa) e nel castello.

Castello Svevo

La rievocazione si svolge in di tre giorni così composti

Primo giorno L’araldo a cavallo seguito da sbandieratori, tamburini, cavalieri,mangiafuoco giocolieri, popolane, gira per le vie cittadine annunciando l’arrivo ed il successivo matrimonio della principessa Elena Comneno dell’Epiro con Re Manfredi, a sera quando la luna è ormai alta nel cielo, sul sagrato del duomo si esibiscono tra rulli di tamburi e squilli di trombe gli sbandieratori, i cavalieri che con il clangore delle loro spade emozionano un pubblico attento. Proseguono lo spettacolo il mangiafuoco e l’odalisca con la sua sensuale danza del ventre seguita a ruota da un lancio di dardi infuocati e per concludere la serata un gruppo di musici si esibisce in esecuzioni d’epoca

Secondo Giorno Innanzi al castello le popolane sono indaffarate nelle loro faccende quotidiane quand’ecco un trafelato araldo che porta l’annuncio dell’imminente arrivo della principessa alché il re con il suo seguito esce dal castello e va a riceverla al punto d’approdo. Una volta giunta la principessa ed il suo promesso sposo rientrano al maniero dove hanno inizio i festeggiamenti

Terzo Giorno A prendere la principessa dall’Epiro si recarono due armatori tranesi Federico Sifula e Cola Palagano ai quali per l’opera fatta il Re promise che, il giorno seguente in seno al suo matrimonio sarebbero stati nominati cavalieri, per cui il terzo giorno è iniziato con la Veglia ed investitura dei cavalieri e continua con il rito del matrimonio tra i reali ultimato il quale con breve corteo si rientra al castello dove proseguono i festeggiamenti

I Dialoghi di Trani

È un festival letterario che si tiene alla fine di settembre, in cui si siedono intorno ad un tavolo, nel castello svevo della città, persone di diverso orientamento e di diversa provenienza. Esse si confrontano intorno al libro, riguardo alla società che esso rappresenta in ogni sua problematica, per riflettere proprio sul rapporto tra cultura e società.

Personalità legate a Trani

Giovanni Bovio
Valdemaro Vecchi
  • San Magno martire (vescovo della città e successivamente santo)
  • San Nicola Pellegrino (santo patrono)
  • Angelo da Trani (1250 ca.), scrittore, letterato, filosofo e teologo. Generale inquisitore del Regno di Napoli e di Sicilia sotto Carlo II d'Angiò. Scrisse Commentaria in evangelia[5]
  • Goffredo da Trani (1250 ca.), scrittore e cardinale. Uditore della Rota. Di lui è riportata la seguente opera: Summa Goffridi De Trano Clarissimi Juris Interpretis In Titulos Decretalum.[5]
  • Barisano da Trani (Scultore medievale, autore della porta bronzea della cattedrale di Trani, Ravello, Monreale e Amalfi)
  • Manfredi (figlio dell'imperatore Federico II)
  • Federico II (imperatore medioevale costruttore del castello)
  • Carlo I d'Angiò (sovrano d'Italia sposo nel castello di Trani)
  • Giovanni Boccaccio (nomina Trani nel Decameron )
  • Giovanni Bovio (Filosofo e politico italiano)
  • Gennaro de Gemmis, barone bibliofilo e studioso di botanica.
  • Francesco De Sanctis (maggiore critico e storico della letteratura italiana nel XIX secolo e ministro della pubblica istruzione nei governi Cavour e Ricasoli fu eletto deputato a Trani. Il De Sanctis fin all’ultimo momento della sua vita contribuì a sostenere, così come nel discorso di Trani del 29 gennaio 1883, che la politica è soprattutto ed essenzialmente dignità e non può essere concepita» come un dovere e un sacrificio».)
  • Benedetto Croce (critico letterario, fonda e dirige "Critica", rivista di letteratura, storia e filosofia stampata a Trani)
  • Valdemaro Vecchi Editore e Tipografo (1840 – 1906) Nato a Fidenza, in provincia di Parma, il 5 ottobre 1840 e spentosi a Trani la sera dell'8 febbraio 1906, colpito da un inesorabile attacco di angina pectoris.
  • Alfredo Albanese (Commissario capo di P.S. di Venezia, responsabile della Sezione Antiterrorismo, Vice Questore aggiunto. Ucciso dalle Brigate Rosse la mattina del 12 maggio 1980. Medaglia d'oro al valor civile alla memoria.
  • Pietro di Trani (Conte di Trani in epoca medievale)
  • Luigi Chiarelli (commediografo italiano)
  • Emilio Covelli (esponente del movimento anarchico del meridione)
  • Giuseppe di Lernia (sindaco di Trani nel 1894, protagonista di valore della vita politica del tempo)
  • Vincenzo Calace (uomo politico antifascista)
  • Domenico Sarro (musicista e compositore)
  • Matteo Renato Imbriani (Illustre uomo politico del '900 eletto deputato nel collegio di Trani.A lui si deve la realizzazione dell'Acquedotto Pugliese.)
  • Paolo di Lernia (Illustre Generale di Divisione del '800)
  • Luigi Donato Ventura (Scrittore italoamericano)
  • Leone di Lernia (Cantante trash/demenziale)
  • Riccardo Scamarcio (Attore cinematografico, avente i suoi natali a Trani)
  • Ferdinando Lambert Nato a Trani il 5 agosto 1835,vi mori il 24 aprile 1932, a 97 anni.
  • Benedetto Ronchi (1921 – 1990) Nato a Trani nel 1921, e qui morto nel 1990.
  • Raffaello Piracci (1921 – 1994) Nato a Vieste, sul Gargano, nel 1921, e spentosi a Trani nel 1994.
  • Giovanni Macchia nato a Trani il 14 novembre 1912 e morto a Roma il 30 settembre 2001. Filologo, saggista, professore universitario.
  • Astor Piazzolla (I genitori del famoso compositore argentino risiedevano a Trani)
  • Giusi Raspani Dandolo (attrice doppiatrice e cantante)
  • Rosalino Cellamare meglio conosciuto con lo pseudonimo Ron (cantautore)
  • Marco Bartucci (scrittore del '800)

Economia

Lo stesso argomento in dettaglio: Economia della Puglia.

Pesca e agricoltura

La vocazione marinara della città è testimoniata dalla sua flotta peschereccia, che conta oltre 50 imbarcazioni e rende la pesca un elemento di primo piano nell'economia cittadina. L'agricoltura è imperniata principalmente sull'olivicoltura e la produzione vinicola: il moscato di Trani, che prende il nome dalla città ma è prodotto da uve coltivate anche nei comuni vicini, è un vino dolce naturale che gode della denominazione d'origine controllata. La versione liquorosa, pure DOC, è indicata per accompagnare i dessert.

Industria lapidea e manifatturiera

L'economia della città è legata da sempre all'estrazione della tipica pietra locale detta pietra di Trani. Gravitano intorno a questo settore un gran numero di attività dedite all'estrazione e lavorazione e all'esportazione di questo prodotto, sono presenti infatti sul territorio un gran numero di cave e segherie. Oltre all'estrazione anche il settore dell'edilizia è molto importante per l'economia della città. Inoltre sono da segnalare la presenza di molte imprese dedite alla lavorazione di calzature da donna (per lo più tomaifici) e dei capi di abbigliamento (maglifici).

Terziario

Il settore terziario cittadino, un tempo legato soprattutto alla presenza del tribunale, è oggi rivolto principalmente al turismo. Alle numerose strutture alberghiere, per lo più a conduzione familiare, si accompagnano numerosi locali e discoteche che rendono il centro cittadino uno dei poli di attrazione per la Puglia centro-settentrionale.

Infrastrutture e Trasporti

Strade

La città è servita da un'ottima ed efficiente rete stradale, è attraversata dalla ss 16 adricatica e dalla ss 16 bis, servita dall'autostrada A14 casello di Trani.

Tangenziale

Tangenziale di Trani
Uscita ↓km↓ ↑km↑ Provincia
Asse Attrezzato Cerignola-Bari (R36)
BT File:Provincia di Barletta-Andria-Trani-Stemma.png
Trani Boccadoro - Zona Industriale Via Barletta - SS 16 - Mare BT File:Provincia di Barletta-Andria-Trani-Stemma.png
Trani Nord - SP 130 (Andria - Trani) - Zona Industriale Via Andria - Carcere Giudiziario Maschile - Polizia Penitenziaria BT File:Provincia di Barletta-Andria-Trani-Stemma.png
Trani Sant'Angelo - Cattedrale - Musei - Tribunale - Castello Svevo - Comando Provinciale Carabinieri BT File:Provincia di Barletta-Andria-Trani-Stemma.png
Trani Centro - Centro Storico - Bari-Bologna Uscita Trani - SP 238 (Trani - Corato) allacciamento SP231 (ex SS 98) - Ospedale San Nicola Pellegrino - Santuario Madonna di Fatima - Stadio Comunale - Stazione FS - Caserma Militare del 9ºReggimento fanteria "Bari" di Trani - Commissariato di Polizia - Guardia di Finanza - Capitaneria di Porto/Guardia Costiera - Carcere Giudiziario Femminile BT File:Provincia di Barletta-Andria-Trani-Stemma.png
Trani Sud - Zona Capirro - Monastero di Santa Maria di Colonna - SS16 adriatica - Mare BT File:Provincia di Barletta-Andria-Trani-Stemma.png
Asse Attrezzato Cerignola-Bari (R36)
BT File:Provincia di Barletta-Andria-Trani-Stemma.png

Pista ciclabile

una delle 4 postazioni di bike sharing

Sul lungomare esiste un tratto di percorso ciclabile facente parte del più ampio progetto della costruenda Ciclovia Adriatica che una volta completata collegherà tutte le località costiere dell'Adriatico, con benefici sulla mobilità sostenibile locale, sul turismo balneare e sul cicloturismo di lunga percorrenza che a queste latitudini è praticabile tutto l'anno. Nel giugno 2011 sono state installate 4 stazioni di Bike sharing nei pressi della villa comunale, del castello, sulla penisola di colonna e alla stazione.

Trasporti urbani

La gestione del trasporto urbano pubblico della città è gestita da Amet s.p.a. con tre linee di autobus.

Trasporti extraurbani

La città ha la sede legale della S.T.P. -Società Trasporti Provinciale- società che gestisce il trasporto pubblico extraurbano di persone nelle province di Bari e Barletta-Andria-Trani, con città anche della Provincia di Foggia.

Ferrovia

La città è servita dalla stazione FFSS che corre lungo la direttrice adriatica Lecce - Bologna. Tale stazione costituita da 3 binari costituisce un nodo passante.

Aeroporto

L'aeroporto più vicino è quello di Bari-Palese distante circa 38 km e comodamente raggiungibile con la SS 16 Adriatica.

Amministrazione

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Galleria

Note

  1. ^ Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani, su confedilizia.it. URL consultato il 25-3-2007.
  2. ^ AA.VV., Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1990, p. 782, ISBN 88-02-07228-0.
  3. ^ Lambert', G. Amorese, Un secolo in veletta e cilindro.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 29-04-2022.
  5. ^ a b da Giovanni Bernardino Tafuri, Istoria degli scrittori nati nel regno di Napoli, Stamperia Felice Carlo Mosca, Napoli 1748

Bibliografia

  • Benedetto Ronchi, Invito a Trani, 1988 Schena editore
  • Francesca Onesti, Il Borgo ottocentesco di Trani, 1989
  • Cosimo Damiano Fonseca, Trani, in Itinerari e centri urbani nel Mezzogiorno normanno-svevo, 1993 Atti delle decime giornate normanno-sveve, a cura di Giosuè Musca, pp. 365–384
  • Stefania Mola, Trani guida turistico culturale, 1994, Mario Adda editore
  • Lino Patruno, Stefania Mola, Raffaele Nigro, Trani, 2008, Mario Adda editore

Altri progetti

Collegamenti esterni

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