Contea di Sicilia
Contea di Sicilia | ||
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Dati amministrativi | ||
Nome ufficiale | Counté de Cesile Contado di Sicilia | |
Lingue ufficiali | latino, greco, arabo | |
Lingue parlate | siciliano, lingua d'oïl (tra cui il normanno) | |
Capitale | Palermo | |
Politica | ||
Forma di governo | Monarchia | |
Nascita | 1071 con Ruggero I di Sicilia | |
Fine | 1130 | |
Territorio e popolazione | ||
Bacino geografico | Sicilia | |
Religione e società | ||
Religioni preminenti | ortodossia e islam | |
Religione di Stato | cattolicesimo | |
Evoluzione storica | ||
Preceduto da | ![]() | |
Succeduto da | ![]() | |
La Contea di Sicilia denominata anche Gran Contea, esistette dal 1071 (anno in cui Ruggero I di Sicilia divenne Gran conte) fino al 1130 (anno in cui Ruggero II di Sicilia unendo il Ducato di Puglia creò il Regno di Sicilia), fu uno Stato sovrano ed indipendente, fondato sotto investitura papale dal capostipite normanno che comprendeva la Sicilia e Malta. Era governata dal Gran Conte.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Roberto il Guiscardo, duca di Puglia e Calabria, aveva ricevuto il titolo di "dux Siciliae" nel 1059 da Papa Niccolò II come incoraggiamento per riconquistare l'isola togliendola ai musulmani. I normanni dalla Calabria sbarcarono nell'isola nel 1060. La Grancontea cominciò a formarsi durante la riconquista cristiana della Sicilia (1061-91) dagli emirati musulmani che erano stati istituiti nel 948 dopo la completa conquista dell'isola dai bizantini.
Dopo che i musulmani sconfitti furono scacciati o incorporati nei ranghi militari normanni, ci fu un ulteriore periodo di transizione per la Contea ed i siciliani.
La Contea di Sicilia fu creata formalmente da Roberto il Guiscardo nel 1071 per il suo fratello minore Ruggero, conte di Calabria, che investì del titolo di "Gran conte" e gli diede piena giurisdizione sull'isola, ad eccezione di Messina e il Val Demone, che Roberto tenne per se stesso.
La conquista[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1061 Messina fu la prima conquista normanna, nel 1072, ci fu la caduta di Palermo - capitale dell'emirato e futura capitale della Contea - nel 1086 cadde Siracusa. Ruggero si trovò a governare una contea che comprendeva territori non ancora conquistati. Nel febbraio 1091 la conquista della Sicilia fu completata con la presa di Noto. La conquista di Malta iniziò più tardi quello stesso anno e fu completata nel 1127, quando gli amministratori arabi dell'isola furono espulsi.
Nel 1097 la GranContea ebbe il vanto di ospitare il primo parlamento della storia[senza fonte] a Mazara del Vallo.
Roberto il Guiscardo morto nel 1085, lasciò Ruggero in ambigui rapporti con i suoi successori del ducato di Puglia e Calabria. Ruggero passò in Puglia a ricomporre le contese nate tra i figli del Guiscardo, Ruggero e Boemondo; ne ebbe in ricompensa quella metà di Calabria che Roberto aveva tenuta sotto il suo impero.
Verso il regno[modifica | modifica wikitesto]
Quando Ruggero I morì nel 1101, aveva trasformato l'isola in uno stato eterogeneo, per lingua, costumi e religioni, ma unito nella lealtà verso gli Altavilla.[1] Il suo successore, Ruggero II, nato in Italia e figlio di un'italiana, fu affidato alla reggenza della madre Adelasia del Vasto, mentre il capo dell'amministrazione era Cristodulo. Raggiunta la maggiore età entrò presto in conflitto con il cugino Guglielmo II di Puglia. Grazie alla mediazione di Papa Callisto II ed in cambio dell'aiuto contro una ribellione guidata da Giordano di Ariano, nel 1121 Guglielmo, che non aveva figli, cedette i territori siciliani a Ruggero e lo designò anche suo erede.
Alla morte di Guglielmo nel 1127, Ruggero ereditò il ducato di Puglia e Calabria; nonostante la contrarietà di papa Onorio II, in tre anni egli riunì i suoi possedimenti, aggiungendo Capua, Napoli, Amalfi e Salerno. Il 27 settembre 1130 una bolla dell'antipapa Anacleto II lo fece Re di Sicilia. L'incoronazione di Ruggero avvenne a Palermo, Prima Sedes, Corona Regis et Regni Caput, il 25 dicembre 1130, riunendo tutto il Meridione sotto la sua autorità e creando così il Regno di Sicilia che divenne il terzo tra i grandi stati d'Europa[2].
Lista dei Gran Conte[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1059 papa Niccolò II investì ufficialmente Roberto il Guiscardo del titolo di Duca di Puglia, Calabria e Sicilia, quando quest'ultima ancora in mano ai musulmani. Roberto Il Guiscardo la tenne dal 1061, quando conquistò Messina, fino al 1071 quando il duca la concesse come contea autonoma a suo fratello Ruggero.
Conte | Immagine | Nascita | Matrimoni | Morte |
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Ruggero 1071–1101 |
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1031 figlio di Tancredi d'Altavilla e Fredisenda |
Giuditta d'Evreux 1061 4 figlie Eremburga di Mortain 1077 7 figli Adelaide del Vasto 1087 4 figli |
1101 Mileto a 70 anni |
Simone 1101–1105 |
1093 figlio di Ruggero I di Sicilia ed Adelaide del Vasto |
mai sposato | 1105 Mileto a 12 anni | |
Ruggero II 1105–1130 |
![]() |
22 dicembre 1095 Mileto figlio di Ruggero I di Sicilia ed Adelaide del Vasto |
Elvira di Castiglia 1117 6 figli Sibilla di Borgogna 1149 2 figli Beatrice di Rethel 1151 una figlia |
26 febbraio 1154 Palermo a 59 anni |
Note[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Contea (feudo)
- Storia della Sicilia normanna
- Contea di Puglia
- Ducato di Calabria
- Legazia di Sicilia
- Chiesa cattolica nel regno di Sicilia
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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