Miracolo eucaristico di Trani

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Antica rappresentazione del miracolo Eucaristico presente nella chiesetta.

Il miracolo eucaristico di Trani è avvenuto nell'omonima cittadina intorno all'anno mille: una Donna dopo aver occultato, durante la messa un'ostia consacrata, una volta a casa la mise in una padella di olio bollente, ma la particola subito si trasformò in carne di Cristo, sanguinando abbondantemente.[1]

La reliquia è attualmente custodita in una teca d'argento, nella chiesa di Sant'Andrea a Trani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Casa della Donna in cui è avvenuto il miracolo eucaristico, oggi Chiesa del Miracolo Eucaristico (o del Ss. Salvatore)
Sabato Santo 1984, tratto di Corso Vittorio Emanuele II. L'urna argentea contenente il Santissimo Sacramento è sorretta a spalla da quattro sacerdoti a piedi scalzi, in segno di penitenza e riparazione a ciò che secoli addietro avvenne a Trani profanando l'Ostia consacrata.

Intorno all'anno mille a Trani, in Terra di Puglia, Gesù Cristo volle manifestarsi al Suo Popolo prediletto, sotto le sembianze della carne e del sangue. Una Donna , che viveva "extra moenia" a ridosso della cinta muraria, dubitando della presenza reale di Cristo nell'Ostia consacrata, concertò con un'altra Donna il modo di possedere una Particola consacrata.

Infatti, approfittando della ricorrenza del Giovedì Santo, giorno dedicato dalla Chiesa a commemorare l'istituzione dell'eucaristia e di maggior concorso di popolo alle sacre funzioni, la Donna entrò nella chiesa di Sant'Andrea insieme a tante altre persone per partecipare ai Divini Misteri. Al momento della Comunione la donna si avvicinò all'altare e prese le Sacre Specie. Ritornata nel suo angolo, nel fingere di raccogliersi devotamente, pose la Particola consacrata nel fazzoletto. Dopo poco uscì e si avviò presso la dimora dell'amica, dove attraverso il gesto sacrilego, Cristo manifestò la Sua umanità: la carne ed il sangue. La donna, una volta ricevuta l'Ostia tra le mani, congedò la donna cristiana, accese il fuoco, vi pose una padella (così definita "sartagine") piena di olio e quando cominciò a friggere vi immerse la Particola inerme. QUALE TREMENDA E STUPENDA REALTÀ'! QUELLA BIANCA E IMMOBILE OSTIA IMMEDIATAMENTE DIVENNE CARNE SANGUINOLENTA. Il sangue copioso traboccò dalla padella, riversandosi sul pavimento, fino a fuoriuscire dalla soglia della porta. La Donna, vedendo una così miracolosa trasformazione, tentò di occultare il sacrilegio, ma il suo gesto fu vano, perché quel pezzo di carne, divenuto vivente, continuò a spargere sangue per la redenzione dell'umanità.

Allora la Donna fu terrorizzata da tanta copiosità di sangue vivo e incominciò a gridare. A quelle grida spaventose, accorse tutto il vicinato, il quale visto quell'orrenda scena di sangue, si sparse per la città annunziando la tremenda e prodigiosa trasformazione. Il Vescovo fu informato e trasecolato da quell'insolita notizia, immediatamente si portò sul luogo del sacrilegio, raccolse i resti dell'Ostia fritta ancora tiepidi e l'adorò intensamente. Poi, pensò di trasportare quei pezzi di carne fritta, nell'antica cattedrale, indicendo una processione popolare di riparazione e penitenza per il sacrilegio perpetrato. Il popolo e le Autorità imperiali con il Clero vi parteciparono tutti scalzi, facendo ala al Vescovo che solennemente mostrava, raccolte in un panno, la misericordia e l'amore di Cristo, divenuto per amore Corpo e Sangue. (Storia dell'Ostia miracolosa di Trani, F. Spaccucci e G. Curci, Napoli 1989).

Teca contenente i Sacri Azzimi profanati dalla Donna. Regalo del Sig. Fabrizio De Cuneo alla Cattedrale di Trani, per divozione verso ciò che Dio ha voluto operare nella sua Terra di Trani.

La casa dove è avvenuto il prodigio fu trasformata nel 1706 in una cappella consacrata e dedicata al "Santissimo Salvatore", come ricorda Antonio Paoli, allora vicario generale della diocesi, in uno scritto del 1719, "Vita di San Nicola Pellegrino", dedicato al patrono.

I due frammenti dai quali è composta la reliquia vennero esaminati in diverse ricognizioni ecclesiastiche, l'ultima delle quali è avvenuta nel 1924, in occasione del Primo Congresso Eucaristico Interdiocesano.

Una Solenne Processione Penitenziale-Riparatoria (detta dei Misteri), che si tiene durante la sera del Venerdì Santo, ricorda attualmente l'episodio ricordato come Miracolo eucaristico di Trani.

Dalla Settimana Santa 2021, per decisione dei sacerdoti reggenti la Parrocchia territoriale (San Francesco), i Canonici Mons. Saverio Pellegrino e Don Michele Torre, si è deciso di permettere continuamente la preghiera nel luogo dove è avvenuto il Miracolo con apertura mattutina, pomeridiana e serale ininterrotta. Inoltre, ogni primo Venerdì del mese si espone il Santissimo Sacramento così da adorare Gesù Cristo vivo e vero, presente nell'ostia consacrata. E' importante leggere il segno del Miracolo in chiave di sostegno, di aiuto, di incoraggiamento per il Sacramento istituito dal Signore Gesù Cristo stesso.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Raffaele Iaria, I miracoli eucaristici in Italia, Edizioni Paoline, 2005, pp. 27-31

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • F. Spaccucci, G. Curci, Il miracolo eucaristico di Trani, Laurenziana, Napoli, 1996
  • Sergio Meloni e Istituto San Clemente I Papa e Martire, I miracoli eucaristici e le radici cristiane dell'Europa, ESD Edizioni Studio Domenicano, 2007
  • Catalogo della Mostra internazionale "I MIRACOLI EUCARISTICI NEL MONDO", Prefazione del cardinale Angelo Comastri, Edizioni San Clemente, 2006
  • Renzo Allegri, Il sangue di Dio. Storia dei miracoli eucaristici, Ancora Editrice, 2005
  • Raffaele Iaria, I miracoli eucaristici in Italia, Edizioni Paoline, 2005
  • Nicola Nasuti, L'Italia dei prodigi eucaristici, Edizioni Cantagalli, 1997

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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