Papasidero
Papasidero comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Fiorenzo Conte (lista civica Energie Nuove) dal 20-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 39°52′N 15°54′E / 39.866667°N 15.9°E |
Altitudine | 208 m s.l.m. |
Superficie | 55,22 km² |
Abitanti | 615[1] (30-4-2023) |
Densità | 11,14 ab./km² |
Frazioni | Avena, Montagna, Nuppolara, Santo Nocaio, Tremoli, Vitimoso |
Comuni confinanti | Aieta, Laino Castello, Mormanno, Orsomarso, Praia a Mare, Santa Domenica Talao |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 87020 |
Prefisso | 0981 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 078092 |
Cod. catastale | G320 |
Targa | CS |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | papasideresi |
Patrono | Nostra Signora di Costantinopoli, San Rocco (compatrono) |
Giorno festivo | martedì dopo Pentecoste, domenica dopo Ferragosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Papasidero è un comune italiano di 615 abitanti[1] della provincia di Cosenza, in Calabria.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Il suo territorio, compreso tra 75 e 1463 metri di altitudine, è la riserva naturale orientata della Valle del fiume Lao (D.M. Ambiente - luglio 1987) e fa parte del parco nazionale del Pollino. Alle pendici della collina su cui si erge scorre il fiume Lao lungo il quale i turisti sono soliti praticare lo sport del rafting.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il nome deriva dal greco Papàs Isidoros (Παπάς Ισίδωρος), un monaco bizantino basiliano di un monastero greco-ortodosso della zona[senza fonte]. Alcuni storici calabresi ritengono che Papasidero sia sorto nel territorio dell'antica città greca di Skidros, una delle colonie di Sibari che faceva da collegamento tra Sibari e Laos e che il nome derivi da essa.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma e il gonfalone del comune di Papasidero sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 dicembre 1978.[3]
«D'azzurro, ad una montagna di tre vette al naturale, sormontata da tre stelle d'oro raggiate di otto, disposte 1, 2. Ornamenti esteriori da Comune.»
Le stelle alludono a sidereus ("stellato") per assonanza con il toponimo, sovrastanti la rupe sulla quale sorge il paese. Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Da visitare il santuario di Nostra Signora di Costantinopoli del XVII-XVIII secolo e il sito archeologico della Grotta del Romito. Caratteristico è il centro storico di impianto medievale con alla sommità del borgo la chiesa madre di San Costantino e il castello normanno-svevo. La cinta muraria medievale presenta delle antiche porte d'ingresso al borgo tra cui si conserva ancora quella del cambio della Guardia.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[4]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Sindaci di Papasidero[modifica | modifica wikitesto]
- 1955 - 1980 Grisolia Luigi
- 1980-1990 Conte Giuseppe
- 1990-1999 Francesco Di Marco
- 2000-2010 Mario Bloise
- 2010-in carica Ing. Fiorenzo Conte
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Papasidero, decreto 1978-12-21 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 9 giugno 2022.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Papasidero
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.papasidero.cs.it.
- Papasidero, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Papasìdero, su sapere.it, De Agostini.
- Sito su Papasidero, su papasidero.info.
- Altro sito su Papasidero, su digilander.libero.it.
- Sito sul Santuario della Madonna di Costantinopoli (Papasidero), su santuariomadonnadicostantinopoli.it. URL consultato il 29 giugno 2023 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2012).