Domanico
Domanico comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianfranco Segreti Bruno (Lista Civica Domanico Bene Comune) dal 26-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 39°13′N 16°12′E / 39.216667°N 16.2°E |
Altitudine | 730 m s.l.m. |
Superficie | 23,66 km² |
Abitanti | 902[1] (1-1-2022) |
Densità | 38,12 ab./km² |
Frazioni | Capirossi, Curche, Grosse, Motta, Potame, Storticati |
Comuni confinanti | Carolei, Dipignano, Grimaldi, Lago, Malito, Mendicino, Paterno Calabro |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 87030 |
Prefisso | 0984 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 078050 |
Cod. catastale | D328 |
Targa | CS |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona A, 2,256 GG[3] |
Nome abitanti | Domanichesi |
Patrono | san Giovanni Battista |
Giorno festivo | 24 giugno |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Domanico è un comune italiano di 902 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il paese, centro dell'alta valle del Busento, affluente di sinistra del Crati, situato sul versante interno della Catena Paolana, alle falde del Monte Cocuzzo (1.541 m), sorge a 730 metri sul livello del mare. L’abitato si allunga sul crinale di un dosso alla sinistra del fiume, ai lati della strada che collega Cosenza ad Amantea. Il territorio comunale si dispone su un profilo altimetrico compreso tra 499 e 1294 metri sul livello del mare.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Di incerta origine, il borgo fino al 1445 appartenne all'arcivescovo di Cosenza. Compreso nella Contea di Rende appartenne agli Adorno (1445-1532) e successivamente agli Alarcon Mendoza della Valle. (1532-1806) che lo tennero fino all'eversione della feudalità. Fu danneggiato dal terremoto del 1905.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]

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«Troncato: il 1° d'azzurro, alla casa d'argento, chiusa, finestrata di uno e murata di nero, fondata sulla partizione, sostenuta da due leoni controrampanti d'oro e sormontata a destra da una stella d’argento, raggiata di sei, a sinistra da un trifoglio d'oro; il 2° d'argento, al busto di una fanciulla di carnagione, uscente da un mare d'azzurro nella punta e afferrante con le mani un serpente a due teste di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
«Drappo troncato di bianco e d'azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Domanico. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo alternati con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.»
Lo stemma di Domanico è stato estratto dall'Archivio di Stato di Napoli, come bozzetto autenticato dal Direttore dell'Istituto stesso con relativa nota esplicativa sulla dicitura posta sul sigillo di detto Comune esistente nel Fondo Voci di Vettovaglie, dicembre 1728, fascio 58, fascicolo 14, pagina 29.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 1533 del 18 maggio 1976.[4][5]
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
La chiesa parrocchiale, tardo settecentesca, ha le navate decorate da stucchi ottocenteschi. In via San Marco è una balconata di ferro del secolo XVIII. La parrocchia è intitolata a san Giovanni Battista, patrono comunale, che è festeggiato il 24 giugno. La chiesa parrocchiale, intitolata dapprima a san Quirdeo fu poi detta di San Giovanni Battista, e trasferita nella chiesa di Santa Maria del Carmine, in seguito alla soppressione del convento nel 1642.[6]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[7]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Il comune conta le frazioni di Capirossi, Motta, Potame e Storticati.
- Capirossi (740 m s.l.m.) sorge a circa 1 km a sud di Domanico, lungo una strada comunale adiacente alla Strada Provinciale n.257.
- Motta (730 m s.l.m.) sorge su una rupe ad est di Domanico, con cui è urbanisticamente contigua. Si tratta di un piccolo borgo medievale in cui, fra le architetture più notevoli, si trovano la chiesa della Madonna delle Grazie (XVII secolo), la chiesa della Madonna del Carmelo, ed il castello.[8]
- Potame (1019 m s.l.m.) è la maggiore frazione e sorge a sud del territorio comunale, lungo la Strada Provinciale n.257, a 6,7 km da Domanico e ad 8 km da Lago.
- Storticati (742 m s.l.m.) sorge ad 1,2 km a sud di Domanico, lungo la Strada Provinciale n.257
Economia[modifica | modifica wikitesto]
L'economia è basata sull'agricoltura, con produzioni di cereali e patate. Notevoli anche la pastorizia e la sivicoltura, con produzione di legname e castagne.
Il turismo ha trovato un avvio a Potame ove è sorto un villaggio residenziale con impianti ricettivi e di svago (1962).
La mancanza di altre attività ha determinato un forte movimento di emigrazione stagionale e permanente verso l'Italia settentrionale ed i paesi dell'Europa Occidentale.
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Raggiunto il paese, proseguendo in direzione sud per 7 km sulla Strada Provinciale 257, s'incontra, a 1019 metri d'altitudine, la frazione Potame, che sorge in posizione amena in quanto circondata da una folta pineta. Potame dista 22 km dal centro urbano di Cosenza e 20 km da Amantea.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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26 maggio 2014 | 25 maggio 2019 | Gianfranco Segreti Bruno | civica | Sindaco | |
26 maggio 2019 | in carica | Gianfranco Segreti Bruno | Sindaco |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 1º gennaio 2022.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b c D.P.R. di concessione del 18 maggio 1976 (PDF).
- ^ a b c Domanico, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
- ^ La storia, su Comune di Domanico.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Motta di Domanico (calabriaportal.com)
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.domanico.cs.it.