Longobardi (Italia)
Longobardi comune | |||
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Chiesa di Santa Domenica | |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Giacinto Mannarino (lista civica Longobardi oltre il 2000) | ||
Territorio | |||
Coordinate | 39°12′N 16°05′E / 39.2°N 16.083333°E | ||
Altitudine | 325 m s.l.m. | ||
Superficie | 18,24 km² | ||
Abitanti | 2 299[1] (30-4-2017) | ||
Densità | 126,04 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Belmonte Calabro, Fiumefreddo Bruzio, Mendicino | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 87030 | ||
Prefisso | 0982 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 078067 | ||
Cod. catastale | E677 | ||
Targa | CS | ||
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta) | ||
Nome abitanti | longobardesi | ||
Patrono | San Nicola da Longobardi | ||
Giorno festivo | 3 febbraio | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Longobardi all'interno della provincia di Cosenza | |||
Sito istituzionale | |||
Longobardi è un comune di 2.299 abitanti della provincia di Cosenza.
Indice
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Territorio[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Longobardi si estende tra il mare e la montagna, il centro storico è situato a circa 300 metri sul livello del mare e sovrastato dai 1541 metri del Monte Cocuzzo, la massima cima della Catena Costiera calabrese, conosciuto anche per la notevole pineta. Fra le numerose frazioni, meritano una citazione la popolosa Marina, la Taureana con l'omonima chiesa, e Tarifi, probabile insediamento arabo che segna il confine col territorio del comune di Belmonte Calabro.
Clima[modifica | modifica wikitesto]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il toponimo "Longobardi" deriva dal fatto che nella zona c'era il confine tra il Ducato di Benevento e i possedimenti bizantini della Calabria meridionale, e il paesino venne fondato a quanto si dice dal re longobardo Liutprando. Poco più a valle di Longobardi, sul mare, verso Belmonte, esiste una località denominata Tarifi: lì forse vi era, a quanto farebbe pensare il toponimo, una dogana di confine.
L'abitato passò alterne vicende nel Regno di Napoli, per poi divenire un Comune del regno d'Italia dal 1861 e passare alla Repubblica nel 1946.
Dallo studio etimologico di vocaboli e toponimi longobardesi, e da altri fatti, si desume che il paese sia stato fondato da profughi da Thourioi nel 204 a.C., minacciata e poi distrutta da Annibale.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Da notare la Chiesa di San Francesco, la Collegiata, e alcuni Palazzi nelle vie centrali, fra questi spiccano Palazzo Pellegrini con il suo magnifico scalone e lo stemma nobiliare affrescato che sovrasta la corte e Palazzo Preste donato da tale famiglia al Comune per utilizzo civico. Il centro storico è decorato da numerosi murales realizzati da svariati artisti.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[2]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Longobardi è servita dalla stazione omonima sulla linea Salerno-Reggio Calabria.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2017.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Longobardi
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su longobardi.asmenet.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 241874526 · WorldCat Identities (EN) 241874526 |
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