Marcus Ericsson

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Marcus Ericsson
Marcus Ericsson nel 2021 al Gran Premio di Long Beach.
Nazionalità Bandiera della Svezia Svezia
Altezza 180 cm
Peso 68 kg
Automobilismo
Categoria IndyCar Series, IMSA
Ruolo Pilota
Squadra Bandiera degli Stati Uniti Andretti Autosport (IndyCar)
Bandiera degli Stati Uniti Wayne Taylor Racing (IMSA)
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio 16 marzo 2014
Stagioni 2014-2018
Scuderie Caterham 2014
Sauber 2015-2018
Miglior risultato finale 17º (2018)
GP disputati 97
Punti ottenuti 18
Carriera nella IndyCar Series
Esordio 10 marzo 2019
Stagioni 2019-
Scuderie Bandiera degli Stati Uniti Schmidt Peterson 2019
Bandiera degli Stati Uniti Chip Ganassi 2020-2023
Bandiera degli Stati Uniti Andretti 2024-
Miglior risultato finale 6º (2021, 2022, 2023)
GP disputati 80
GP vinti 4
Podi 10
Pole position 0
Giri veloci 4
Statistiche aggiornate al 2023

Marcus Thorbjörn Ericsson (Kumla, 2 settembre 1990) è un pilota automobilistico svedese, attivo in Formula 1 dal 2014 al 2018 con Caterham e Sauber, e vincitore della 500 Miglia di Indianapolis nel 2022.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Kart[modifica | modifica wikitesto]

Il primo assaggio nel motorsport Ericsson lo ebbe quando a nove anni iniziò a gareggiare con i kart. Provò quasi per caso al kartodromo di Fredrik Ekblom, ex pilota di Formula 3000 e Indy Lights e per poco non batté il record sul giro. Ekblom riuscì a convincere il padre di Ericsson, Tomas, a comprare al figlio un kart e così il giovane svedese passò i quattro anni successivi nei kartodromi, nonostante non credesse di poter andare avanti a lungo a causa di problemi economici in famiglia.[1]

Ericsson vince la sua seconda gara in Formula BMW a Brands Hatch con sei secondi di vantaggio

Formula BMW[modifica | modifica wikitesto]

Kenny Bräck, già vincitore della 500 miglia di Indianapolis del 1999, si imbatté in Ericsson durante una corsa di kart a Göteborg nel 2006 e venne colpito dalle sue capacità, tanto da riuscire a convincere Richard Dutton, proprietario del team Fortec Motorsport, a dargli un posto in squadra per il 2007. Gli obiettivi di inizio stagione erano arrivare tra i primi otto, per poi lentamente provare a vincere qualche gara verso la fine del campionato.[1] La prima vittoria arrivò però prima del previsto, alla prima gara della serie, a Brands Hatch, dove arrivò 3º in gara-1 e vinse partendo dalla pole position in gara-2. Dopo questa vittoria, Bräck lo elevò a miglior giovane talento che avesse mai visto. Ericsson combatté per il titolo per l'intera stagione contro il pilota ceco Josef Král e l'inglese Henry Arundel. Alla fine, l'allora sedicenne svedese vinse il titolo con 40 punti di vantaggio su Král, diventando vincitore della Formula BMW britannica (prima ancora che questa si fondesse con quella tedesca e formassero insieme la Formula BMW europea).

Formula 3[modifica | modifica wikitesto]

Ericsson alla guida della TOM'S al Gran Premio di Macao del 2009 in Formula 3, dove finì quarto

Dopo la vittoria in Formula BMW, Ericsson iniziò a concorrere per un sedile in Formula 3. I test con il team britannico Räikkönen Robertson Racing (del quale il pilota di Formula 1 Kimi Räikkönen era proprietario) era una conseguenza della vittoria del titolo in quell'anno. Successivamente provò nuovamente una vettura di questa categoria, il team ASM, oggi ART Grand Prix. Nonostante ebbe un'offerta da parte della scuderia francese, Ericsson decise di stare in Inghilterra e correre per il team Fortec, la stessa squadra per la quale corse in Formula BMW. Lo svedese si presentò con due pole position e diversi podi ma senza vittorie, il che gli fruttò un 5º posto nel campionato.

Durante l'inverno del 2008, Ericsson firmò un contratto per la squadra di Formula 3 giapponese TOM'S per competere al campionato per la stagione successiva. Lo svedese pensò così di guadagnare l'esperienza necessaria per vincere il Gran Premio di Macao.[2] Ericsson vinse il campionato giapponese di F3 e corse anche facendo qualche comparsa nella F3 inglese. Di conseguenza partecipò al Gran Premio di Macao dove si qualificò in pole position e finì la gara lunga 4º.

GP2 Series[modifica | modifica wikitesto]

Ericsson sull'iSport durante il round svoltosi all'Autodromo nazionale di Monza della GP2 Series 2011

Ericsson entrò a far parte della GP2 Asia Series per la stagione 2009-2010, guidando per il team ART Grand Prix.[3] Comunque, successivamente venne confermato che Ericsson avrebbe dovuto guidare per il team Super Nova Racing nella stagione 2010 della GP2.[4] Si aspettò di completare la serie asiatica con il team, ma Jake Rosenzweig fu incaricato di sostituire lo svedese per le ultime due corse.[5] Ericsson tornò alla Super Nova per la stagione 2010 come compagno di Josef Král e, più avanti, Luca Filippi. Fece la sua prima serie di vittorie a Valencia, ma l'aver segnato punti in sole due occasioni lo fecero arrivare 17º nel campionato piloti.

Ericsson passò al team iSport International per il 2011, insieme a Sam Bird. Finì 6º nel campionato asiatico e 10º nella main series. Rimase all'iSport per il 2012, partner di Jolyon Palmer. Dopo un inizio della stagione relativamente deludente, riuscì a vincere a Spa, iniziando una serie di sei arrivi consecutivi a punti, inclusi tre podi. Questo grande finale di stagione lo portò all'8º posto in campionato.

Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

Ericsson guidò una Brawn GP ai test per giovani piloti a Jerez per tre giorni, dal 1º al 3 dicembre 2009, dividendo la vettura con il pilota Indycar Mike Conway. Quest'ultimo ebbe la meglio per tre decimi sullo svedese, ciononostante il team principal Ross Brawn si complimentò con Ericsson per la sua performance.[6]

Caterham (2014)[modifica | modifica wikitesto]

2014

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2014.
Ericsson con il team Caterham durante il Gran Premio di Monaco

Il 21 gennaio 2014 la Caterham ufficializzò il suo ingaggio per la stagione 2014, al fianco del nipponico Kamui Kobayashi. Nella prima parte di stagione, complice anche la scarsa competitività della monoposto, non riuscì a conquistare nessun punto, venendo spesso messo in ombra dal compagno di squadra e ottenendo come miglior piazzamento un undicesimo posto a Montecarlo.

Nell'ultima parte di stagione le prestazioni di Ericsson migliorarono, grazie a delle migliorie apportate dalla scuderia all'impianto frenante della monoposto.[7]. Tuttavia, la situazione economica della scuderia si fece molto difficile, tanto che la squadra entrò in amministrazione controllata e rinunciò a partecipare al Gran Premio degli Stati Uniti e al Gran Premio del Brasile. La Caterham tornò a correre nel conclusivo Gran Premio di Abu Dhabi, grazie anche a una raccolta fondi su Internet, ma Ericsson rinunciò a partecipare, venendo sostituito dall'esordiente Will Stevens.[8]

Sauber (2015-2018)[modifica | modifica wikitesto]

2015[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2015.
Ericsson al primo anno con il team Sauber durante il Gran Premio di Gran Bretagna

Ericsson fu ingaggiato dalla Sauber, con compagno di squadra il brasiliano Felipe Nasr. Decisivo per la partecipazione al mondiale fu l'appoggio di vari sponsor, tra cui la Tetra Pak, che garantirono alla scuderia una cifra compresa tra 18 e 25 milioni di dollari, circa 20 milioni di euro[9].

Nella prima gara con la scuderia elvetica il pilota svedese ottenne i primi punti in carriera, giungendo ottavo al traguardo anche grazie ai numerosi ritiri (nove piloti ritirati). In Malesia si ritirò in seguito a un tentativo di sorpasso su Nico Hulkenberg. Lo svedese finì in testacoda e provocò l'entrata in pista della safety car.

Ericsson tornò a punti nel Gran Premio di Cina, giungendo decimo davanti a Sergio Pérez. Nel successivo Gran Premio del Bahrein le sue speranze di ripetersi furono rovinate da un problema al pit stop, che gli fece perdere 24 secondi, facendolo sprofondare nelle retrovie[10]. Nelle sei gare successive Ericsson giunse sempre al traguardo, ma senza entrare tra i primi dieci, sfiorando i punti nel Gran Premio di Gran Bretagna dove chiude undicesimo.

Il pilota svedese riuscì a tornare a punti nel Gran Premio d'Ungheria, chiuso in decima posizione; seguirono altri due risultati utili in Belgio e a Monza, dove Ericsson tagliò il traguardo rispettivamente decimo e nono. Nelle ultime gare il pilota svedese non colse altri piazzamenti utili, chiudendo la stagione al diciottesimo posto assoluto con nove punti.

2016[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2016.
Ericsson durante il Gran Premio della Malesia

Nel 2016 la Sauber non risultò competitiva e sia Ericsson sia il compagno di squadra Nasr furono relegati nelle retrovie. Il difficile inizio di stagione culminò nel Gran Premio di Monaco, nel quale i due vennero a contatto e si ritirarono dopo che Nasr aveva ignorato un ordine della scuderia di lasciar passare il suo compagno di squadra[11].

Soprattutto nella prima parte di campionato Ericsson risultò più efficace del compagno, battendolo in qualifica 12 volte su 21 Gran Premi[12]. Tuttavia, a differenza di Nasr il pilota svedese non riuscì a conquistare punti, cogliendo un undicesimo posto nel Gran Premio del Messico come miglior risultato. Ericsson chiuse l'anno in ventiduesima posizione assoluta.

2017[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2017.

Nel 2017 Ericsson parte discretamente bene, con una buona 14ª posizione in qualifica. Nonostante la ottima qualifica, sarà costretto a terminare la gara dopo 25 giri per un problema idraulico. Le successive gare continueranno a non essere perfette, causa brutte posizioni e ritiri. Nel Gran Premio di Spagna e in quello d'Azerbaigian raggiunge il suo miglior risultato, cioè la 11ª posizione. Chiude la stagione con 0 punti in classifica piloti, posizionandosi in ventesima posizione e venendo battuto dal compagno di squadra, Pascal Wehrlein, che termina la stagione con un bottino di 5 punti e la diciottesima posizione assoluta.

2018[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2018.
Ericsson durante i test 2018 con la nuova Sauber C37

Il 2 dicembre 2017 viene riconfermato anche per la stagione seguente come pilota titolare della scuderia Sauber.[13] Nella seconda gara stagionale, in Bahrein, giunge nono al traguardo, tornando a punti per la prima volta dal 2015. Nelle gare successive non riesce a segnare alcun punto, al contrario del compagno Charles Leclerc che ottiene diversi piazzamenti nei primi dieci. Nel Gran Premio d'Austria ottiene un piazzamento in zona punti grazie al decimo posto finale. Dopo un ritiro in Gran Bretagna ottiene un altro nono posto al GP di Germania, mentre in Ungheria finisce in quindicesima posizione. Nella seconda metà di stagione ottiene altri piazzamenti a punti in Belgio, Stati Uniti e Messico, concludendo la stagione con 9 punti ed il 17º posto in classifica.

Il 25 settembre 2018 viene annunciato che a partire dalla stagione 2019 Ericsson svolgerà un ruolo di terzo pilota, sempre all'interno del team Sauber[14].

IndyCar[modifica | modifica wikitesto]

L’esordio con Arrow Schmidt Peterson (2019)[modifica | modifica wikitesto]

2019[modifica | modifica wikitesto]
Ericsson con il team Schmidt Peterson al suo debutto ufficiale nella IndyCar.
Lo stesso argomento in dettaglio: IndyCar Series 2019.

Dalla stagione 2019, Ericsson approda in IndyCar Series, correndo come pilota titolare per il team Schmidt Peterson[15]. Con un secondo posto sul circuito di Detroit conquista il suo primo podio nella categoria, concludendo al diciottesimo posto in campionato e quarto tra i rookie[16].

Chip Ganassi Racing (2020-2023)[modifica | modifica wikitesto]

Ericsson con il team Chip Ganassi Racing

Nel 2020 passa al team Chip Ganassi Racing sempre motorizzato Honda[17]. Sfiora il podio in tre occasioni, chiudendo il campionato in dodicesima posizione[18].

Nel 2021 viene confermato dal team Chip Ganassi Racing. Nelle prime sei gare finisce tre volte nella top 10, a Detroit riesce grazie a un'ottima strategia a vincere la sua prima gara in IndyCar davanti a Rinus VeeKay[19]. Dopo altre due top 10 raggiunge un altro podio, con un secondo posto dietro a Josef Newgarden a Mid-Ohio, torna alla vittoria a Nashville davanti al campione in carica Scott Dixon[20].

Ericsson viene confermato anche per la stagione 2022 dal team Chip Ganassi Racing[21]. Lo svedese chiude terzo in Texas poi ottiene uno strepitoso risultato vincendo la 500 Miglia di Indianapolis, la gara più importante della serie. Ericsson trionfa davanti a Patricio O'Ward e Tony Kanaan[22]. Grazie a un secondo posto a Road America Ericsson diventa il leader della classifica, nelle quattro gare successive chiude sempre in top 10.

Andretti (2024-)[modifica | modifica wikitesto]

Dopo quattro stagioni con Chip Ganassi, Ericsson passa al team rivale Andretti Autosport, dove trova come compagni di team Colton Herta e Kyle Kirkwood[23].

IMSA[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2022 Ericsson partecipa alla 24 Ore di Daytona nella classe DPi con Cadillac Chip Ganassi Racing. Il pilota svedese si dividerà la Cadillac DPi-V.R, con Earl Bamber, Alex Lynn e il pilota Haas di Formula 1 Kevin Magnussen[24].

Nel 2024 torna a correre nella 24 Ore di Daytona, questa volta con l'Acura ARX-06 del team Wayne Taylor Racing supportato da Andretti Global[25].

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Sommario[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Serie Team Gare Vittorie Pole Gpv Podi Punti Pos.
2007 Formula BMW inglese Fortec Motorsport 18 7 11 6 13 676
2008 Formula 3 inglese Fortec Motorsport 20 2 1 0 3 65
Gran Premio di Macao Carlin Motorsport 1 0 0 0 0 N/A N.C.
2009 Formula 3 inglese Räikkönen Robertson Racing 6 2 1 0 3 65 11º
Formula 3 giapponese TOM'S 16 5 5 9 11 112
Gran Premio di Macao 1 0 1 0 0 N/A
2009–10 GP2 Asia Series ART Grand Prix 4 0 0 0 0 0 24º
Super Nova Racing
2010 GP2 Series Super Nova Racing 20 1 0 0 1 11 17º
2011 GP2 Series iSport International 18 0 0 0 2 25 10º
GP2 Asia Series 4 0 0 0 1 9
GP2 Finali 2 0 0 0 1 10
2012 GP2 Series iSport International 24 1 0 1 5 124
2013 GP2 Series DAMS 22 1 2 3 5 121
2014 Formula 1 Caterham F1 Team 16 0 0 0 0 0 19º
2015 Formula 1 Sauber F1 Team 19 0 0 0 0 9 18º
2016 Formula 1 Sauber F1 Team 21 0 0 0 0 0 22º
2017 Formula 1 Sauber F1 Team 20 0 0 0 0 0 20º
2018 Formula 1 Alfa Romeo Sauber F1 Team 21 0 0 0 0 9 17º
2019 IndyCar Series Arrow Schmidt Peterson Motorsports 16 0 0 1 1 290 17º
Formula 1 Alfa Romeo Racing Collaudatore
2020 IndyCar Series Chip Ganassi Racing 14 0 0 1 1 291 12º
2021 IndyCar Series Chip Ganassi Racing 16 2 0 1 3 435
2022 IndyCar Series Chip Ganassi Racing 1 0 0 0 0 22* 9°*
IMSA - DPi Cadillac Racing 1 0 0 0 0 275* 6°*

* Stagione in corso.

GP2 Series[modifica | modifica wikitesto]

(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Gare in corsivo indicano Gpv)

Anno Team 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Punti Pos.
2010 Super Nova Racing CAT
Bandiera della Spagna
MON
Bandiera di Monaco
IST
Bandiera della Turchia
VAL
Bandiera della Spagna
SIL
Bandiera del Regno Unito
HOC
Bandiera della Germania
HUN
Bandiera dell'Ungheria
SPA
Bandiera del Belgio
MNZ
Bandiera dell'Italia
YMC
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti
11 17º
11 Rit 12 9 Rit Rit 7 1 12 18 6 Rit 12 10 13 7 Rit 11 11 Rit
2011 iSport International IST
Bandiera della Turchia
CAT
Bandiera della Spagna
MON
Bandiera di Monaco
VAL
Bandiera della Spagna
SIL
Bandiera del Regno Unito
NÜR
Bandiera della Germania
HUN
Bandiera dell'Ungheria
SPA
Bandiera del Belgio
MNZ
Bandiera dell'Italia
25 10º
9 8 5 3 Rit Rit Rit 11 3 4 5 16 5 16 Rit 12 14 8
2012 iSport International SEP
Bandiera della Malaysia
BHR1
Bandiera del Bahrein
BHR2
Bandiera del Bahrein
CAT
Bandiera della Spagna
MON
Bandiera di Monaco
VAL
Bandiera della Spagna
SIL
Bandiera del Regno Unito
HOC
Bandiera della Germania
HUN
Bandiera dell'Ungheria
SPA
Bandiera del Belgio
MNZ
Bandiera dell'Italia
SGP
Bandiera di Singapore
124
13 Rit 13 16 7 7 13 22 2 4 2 Rit 21 7 11 15 18 Rit 1 4 3 7 7 2
2013 DAMS SEP
Bandiera della Malaysia
BHR
Bandiera del Bahrein
CAT
Bandiera della Spagna
MON
Bandiera di Monaco
SIL
Bandiera del Regno Unito
NÜR
Bandiera della Germania
HUN
Bandiera dell'Ungheria
SPA
Bandiera del Belgio
MNZ
Bandiera dell'Italia
SGP
Bandiera di Singapore
YMC
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti
121
Rit 13 13 Rit Rit 20 Rit 18 11 8 1 13 2 4 2 15 Rit 23 7 2 3 6

GP2 Asia Series[modifica | modifica wikitesto]

(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Gare in corsivo indicano Gpv)

Stagione Team 1 2 3 4 5 6 7 8 Punti Pos.
2009–10 ART Grand Prix YMC1
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti
0 24º
11 12
Super Nova Racing YMC2
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti
BHR1
Bandiera del Bahrein
BHR2
Bandiera del Bahrein
17 12
2011 ART Grand Prix YMC1
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti
MNZ
Bandiera dell'Italia
9
4 3 10 16

Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

2014 Scuderia Vettura Punti Pos.
Caterham CT05 Rit 14 Rit 20 20 11 Rit 18 Rit 18 Rit 17 19 15 17 19 0 19º
2015 Scuderia Vettura Punti Pos.
Sauber C34 8 Rit 10 14 14 13 14 13 11 10 10 9 11 14 Rit Rit 12 16 14 9 18º
2016 Scuderia Vettura Punti Pos.
Sauber C35 Rit 12 16 14 12 Rit 15 17 15 Rit 20 18 Rit 16 17 12 15 14 11 Rit 15 0 22º
2017 Scuderia Vettura Punti Pos.
Sauber C36 Rit 15 Rit 15 11 Rit 13 11 15 14 16 16 18 Rit 18 Rit 15 Rit 13 17 0 20º
2018 Scuderia Vettura Punti Pos.
Sauber C37 Rit 9 16 11 13 11 15 13 10 Rit 9 15 10 15 11 13 12 10 9 Rit Rit 9 17º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

IndyCar Series[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra Telaio Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Punti Pos.
2019 Arrow Schmidt Peterson Dallara DW12 Honda STP
20
COA
15
ALA
7
LBH
20
IMS
24
INDY
23
DET
13
DET
2
TXS
7
RDA
13
TOR
20
IOW
11
MDO
23
POR
12
GTW
16
POR LAG
11
290 17º
2020 Chip Ganassi Racing TXS
19
IMS
6
ROA
10
ROA
4
IOW
9
IOW
9
INDY
32
GTW
5
GTW
23
MDO
15
MDO
5
IMS
10
IMS
15
STP
7
291 12º
2021 ALA
8
STP
7
TXS
19
TXS
12
IMS
10
INDY
11
DET
1
DET
9
ROA
6
MDO
2
NSH
1
IMS
9
GTW
9
POR
7
LAG
6
LBH
28
435
2022 STP
9
TXS
3
LBH
22
ALA
12
IMS
4
INDY
1
DET
7
ROA
2
MDO
6
TOR
5
IOW
8
IOW
6
IMS
11
NSH
14
MAD
7
POR
11
LAG
9
506
2023 STP
1
TXS
8
LBH
3
ALA
10
IMS
8
INDY
2
DET
9
ROA
6
MDO
27
TOR
11
IOW
4
IOW
9
NSH
7
IMS
10
MAD
10
POR
7
LAG
15
438
2024 Andretti Global STP
25
LBH
5
ALA IMS INDY DET ROA LAG MDO IOW IOW TOR GAT POR MIL MIL NSH 35*

500 Miglia di Indianapolis[modifica | modifica wikitesto]

Anno N° auto Partito Media qualifica (mph) Finito Giri Giri in testa Causa ritiro
2019 7 13º 228.511 23º 198 0 /
2020 8 11º 230.566 32º 24 0 Incidente
2021 8 231.104 11º 200 0 /
2022 8 232.775 200 13 /
2023 8 10° 232.889 200 30 /
Totale 818 43

24 Ore di Daytona[modifica | modifica wikitesto]

Anno Team Co-piloti Auto Classe Giri Pos. Pos Cat.
2022 Bandiera degli Stati Uniti Cadillac Racing Bandiera della Nuova Zelanda Earl Bamber
Bandiera del Regno Unito Alex Lynn
Bandiera della Danimarca Kevin Magnussen
Cadillac DPi-V.R DPi 734 12°
2024 Bandiera degli Stati Uniti WTR - Andretti Autosport Bandiera del Portogallo Filipe Albuquerque
Bandiera degli Stati Uniti Ricky Taylor
Bandiera della Nuova Zelanda Brendon Hartley
Acura ARX-06 GTP

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Interview with Marcus Ericsson, Vol. 188, No. 4, pp. 59, in Autosport Magazine, 26 aprile 2007.
  2. ^ (EN) Steven English, Ericsson switches to Japanese F3, in Autosport.com, 4 dicembre 2008. URL consultato l'8 gennaio 2009.
  3. ^ (EN) Glenn Freeman, Pit & Paddock: In Brief, in Autosport, 15 ottobre 2009, p. 27.
  4. ^ (EN) Steven English, Super Nova signs Ericsson, Kral, in autosport.com, 14 gennaio 2010. URL consultato l'8 gennaio 2010.
  5. ^ (EN) Jake Rosenzweig signs for Super Nova[collegamento interrotto], Super Nova Racing, 23 febbraio 2010. URL consultato il 24 febbraio 2010.
  6. ^ (EN) Jerez day three - Ricciardo on top as test ends, in formula1.com, 3 dicembre 2009. URL consultato il 29 luglio 2014.
  7. ^ (EN) Russia analysis - Rosberg left rueing costly error, in formula1.com, 13 ottobre 2014. URL consultato il 25 novembre 2014.
  8. ^ (EN) Will Stevens completes Caterham F1 Team driver line-up, su caterhamf1.com, 20 novembre 2014. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  9. ^ felipe-nasr-alla-sauber-nel-2015-fara-coppia-con-ericsson! [collegamento interrotto], in f1grandprix.motorionline.com, 6 novembre 2014. URL consultato il 6 novembre 2014.
  10. ^ (EN) Despite good performance, no points for Sauber in Bahrain, in motorsport.com, 19 aprile 2015. URL consultato il 20 aprile 2015.
  11. ^ (EN) Sauber fumes at drivers for 'unacceptable behaviour' during Monaco crash, su espn.co.uk. URL consultato il 31 dicembre 2016.
  12. ^ (EN) 2016 F1 qualifying, su f1fanatic.co.uk. URL consultato il 31 dicembre 2016.
  13. ^ UFFICIALE: L'Alfa Romeo Sauber sceglie Ericsson e Leclerc come line-up 2018 - F1 in Generale, in F1 in Generale, 2 dicembre 2017. URL consultato il 2 dicembre 2017.
  14. ^ Alfa Romeo Sauber: Ericsson terzo pilota nel 2019 - Formula 1 - Motorsport, in FormulaPassion.it, 25 settembre 2018. URL consultato il 25 settembre 2018.
  15. ^ Ufficiale: nel 2019 Marcus Ericsson correrà in IndyCar con il team Schmidt Peterson, 30 ottobre 2018. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  16. ^ NTT IndyCar Series 2019 standings, su driverdb.com. URL consultato il 19 aprile 2021.
  17. ^ (EN) Chip Ganassi Racing to Field Third NTT IndyCar Series Entry with Marcus Ericsson in 2020, su chipganassiracing.com, 8 ottobre 2019. URL consultato l'8 ottobre 2019.
  18. ^ NTT IndyCar Series 2020 standings, su driverdb.com. URL consultato il 19 aprile 2021.
  19. ^ Detroit - Gara 1 Prima vittoria di Ericsson, su driverdb.com, 12 giugno 2021. URL consultato il 13 giugno 2021.
  20. ^ Marco Cortesi, Nashville, garaIl festival delle caution premia Ericsson, su italiaracing.net, 9 agosto 2021. URL consultato il 9 agosto 2021.
  21. ^ (EN) Marcus Ericsson e Chip Ganassi Racing continuano la partnership INDYCAR in un nuovo accordo pluriennale, su chipganassiracing.com, 28 ottobre 2020. URL consultato il 16 gennaio 2022.
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  23. ^ Andretti annuncia l’arrivo di Ericsson, su www.italiaracing.net, 23 agosto 2023. URL consultato il 24 agosto 2023.
  24. ^ (EN) David Malsher-Lopez, Gli assi indycar di Ganassi si uniscono alla line-up Cadillac per Rolex 24, su motorsport.com, 7 gennaio 2022. URL consultato il 7 gennaio 2022.
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