500 Miglia di Indianapolis 2023

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bandiera degli Stati Uniti 500 Miglia di Indianapolis 2023
107ª 500 Miglia di Indianapolis
Gara 6 di 17 della IndyCar Series 2023
Data 28 maggio 2023
Nome ufficiale 107th Running of the Indianapolis 500 presented by Gainbridge
Luogo Indianapolis Motor Speedway
Percorso 4,023 km / 2,500 US mi
Ovale
Risultati
Distanza 200 giri, totale 500 US mi / 804,672 km
Pole position Giro più veloce
Bandiera della Spagna Álex Palou Bandiera degli Stati Uniti David Malukas
Chip Ganassi Racing in 234,217 mph Dale Coyne Racing with HMD Motorsports in 39"8193 (226,021 mph)
(nel giro 136 di 200)
Podio
1. Bandiera degli Stati Uniti Josef Newgarden
Team Penske
2. Bandiera della Svezia Marcus Ericsson
Chip Ganassi Racing
3. Bandiera degli Stati Uniti Santino Ferrucci
A. J. Foyt Enterprises

La 500 Miglia di Indianapolis 2023, giunta alla sua 107ª edizione, si è disputata il 28 maggio 2023 sull'ovale dell'Indianapolis Motor Speedway. È stata anche la sesta tappa della IndyCar Series 2023 ed è stata vinta dallo statunitense Josef Newgarden a bordo della Dallara-Chevrolet del Team Penske.[1][2][3]

Griglia di partenza[modifica | modifica wikitesto]

Álex Palou ha ottenuto la pole position
Fila Interno Centro Esterno
1 10 Bandiera della Spagna Álex Palou 21 Bandiera dei Paesi Bassi Rinus VeeKay 6 Bandiera della Svezia Felix Rosenqvist
2 14 Bandiera degli Stati Uniti Santino Ferrucci 5 Bandiera del Messico Pato O'Ward 9 Bandiera della Nuova Zelanda Scott Dixon  W 
3 7 Bandiera degli Stati Uniti Alexander Rossi  W  11 Bandiera del Giappone Takuma Sato  W  66 Bandiera del Brasile Tony Kanaan  W 
4 8 Bandiera della Svezia Marcus Ericsson  W  55 Bandiera della Danimarca Benjamin Pedersen  R  12 Bandiera dell'Australia Will Power  W 
5 33 Bandiera degli Stati Uniti Ed Carpenter 3 Bandiera della Nuova Zelanda Scott McLaughlin 27 Bandiera degli Stati Uniti Kyle Kirkwood
6 20 Bandiera degli Stati Uniti Conor Daly 2 Bandiera degli Stati Uniti Josef Newgarden 23 Bandiera degli Stati Uniti Ryan Hunter-Reay  W 
7 28 Bandiera della Francia Romain Grosjean 06 Bandiera del Brasile Hélio Castroneves  W  26 Bandiera degli Stati Uniti Colton Herta
8 60 Bandiera della Francia Simon Pagenaud  W  18 Bandiera degli Stati Uniti David Malukas 98 Bandiera degli Stati Uniti Marco Andretti
9 29 Bandiera del Canada Devlin DeFrancesco 78 Bandiera dell'Argentina Agustín Canapino  R  77 Bandiera del Regno Unito Callum Ilott
10 50 Bandiera degli Stati Uniti R. C. Enerson  R  44 Bandiera del Regno Unito Katherine Legge 45 Bandiera della Danimarca Christian Lundgaard
11 51 Bandiera degli Stati Uniti Sting Ray Robb  R  30 Bandiera del Regno Unito Jack Harvey 24 Bandiera degli Stati Uniti Graham Rahal
[4]

 R  = Debuttante alla 500 Miglia di Indianapolis (Rookie)
 W  = Vincitore in passato della 500 Miglia di Indianapolis (Winner)

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Prima metà[modifica | modifica wikitesto]

Le vetture in sesta fila alla partenza: Conor Daly (nº 20), Josef Newgarden (nº 2), Ryan Hunter-Reay (nº 23)

Prima della partenza della gara Graham Rahal ha avuto problemi con la batteria della sua vettura. I suoi meccanici sono riusciti a cambiare la batteria, ma non prima che fossero già stati completati due giri di gara.[5]

Alla partenza, Álex Palou ha preso il comando della gara davanti a Rinus VeeKay e Felix Rosenqvist, mentre Scott Dixon è passato al quarto posto. Con il progredire della prima fase di gara, Palou e VeeKay si sono scambiati la prima posizione più volte. Dietro, Dixon ha iniziato ad accusare una vibrazione ad uno dei suoi pneumatici dopo 20 giri, cosa che lo ha fatto retrocedere in 16ª posizione prima di effettuare finalmente un pit stop per cambiare le gomme al 27º giro. Poco dopo si è verificato il primo giro di pit stop programmati, con i primi due classificati ritrovatisi nello stesso ordine, mentre Santino Ferrucci è passato al terzo posto. Durante la sequenza dei pit stop, Katherine Legge ha perso il controllo della sua vettura uscendo dal box e ha colpito il muretto interno. Legge ha tentato di proseguire la gara ancora per qualche giro, ma alla fine è stata costretta al ritiro.[6] La seconda sequenza di pit stop è avvenuta a partire dal giro 60, durante il quale i compagni di squadra della Arrow McLaren Rosenqvist e Pato O'Ward sono passati al comando della gara grazie a un consumo di carburante migliore rispetto alle vetture davanti a loro. O'Ward e Rosenqvist si sono poi scambiati il comando durante questo stint.[7]

Sting Ray Robb ha causato il primo periodo di caution della gara dopo un incidente alla curva 1

Il primo periodo di caution della giornata è arrivato al 91º giro, quando Sting Ray Robb è andato largo e si è schiantato contro il muro esterno della curva 1 dopo essere stato superato da Graham Rahal. Robb è rimasto illeso nell'incidente. Durante la caution, la maggior parte dei piloti ha deciso di effettuare dei pit stop. Durante le soste, Rinus VeeKay ha perso il controllo della sua vettura uscendo dal box e ha colpito Álex Palou. Benché entrambi siano riusciti a continuare la gara, Palou è scivolato in fondo al gruppo dopo essere stato costretto a cambiare l'ala anteriore della sua vettura a causa dei danni, mentre VeeKay ha ricevuto un drive-through per aver causato l'incidente. Nessuno dei due piloti è più tornato al comando per il resto della gara. Rosenqvist, O'Ward e Ferrucci a questo punto erano davanti tra i piloti usciti i dalla pit lane, mentre Callum Ilott prendeva il comando della gara essendo stato l'unico pilota a non rientrare ai box durante il periodo di caution.[5]

Seconda metà[modifica | modifica wikitesto]

Marcus Ericsson, vincitore nel 2022

La corsa è ripresa al 100º giro, con Rosenqvist e O'Ward che hanno superato immediatamente Ilott per riprendere il comando della gara. Più indietro, Marcus Ericsson e Josef Newgarden hanno effettuato ottime ripartenze, avanzando di diverse posizioni fino a conquistare rispettivamente il quinto e il sesto posto. Dopo alcuni giri, le cose si sono nuovamente calmate e Rosenqvist e O'Ward hanno ripreso a scambiarsi la testa della corsa. Con il pit stop precedente arrivato con un tempismo scomodo per la strategia, il ritmo della gara è rallentato notevolmente con i team che cercavano di raggiungere la finestra prevista per il carburante, con la velocità mantenuta a soli 333 km/h (207 mph) per diversi giri.[7] I pit stop sono ricominciati a partire dal giro 132. Rosenqvist è emerso come leader, ma O'Ward ha avuto una sosta lenta che lo ha lasciato indietro. Newgarden ed Ericsson sono usciti dai box secondo e terzo, ma entrambi hanno superato Rosenqvist poco dopo, ed Ericsson ha poi superato Newgarden per il comando. Alexander Rossi si è portato al quarto posto, mentre Santino Ferrucci al quinto. Durante i pit stop, si è verificato un altro incidente nella pit lane quando Colton Herta è ripartito dal suo box mentre Romain Grosjean stava entrando nel proprio, provocando una collisione tra i due. Entrambi hanno continuato la gara, perdendo però molto tempo.[5]

Il secondo periodo di caution della gara è arrivato al giro 149, quando Romain Grosjean ha perso il controllo della sua vettura alla curva 2 e ha colpito il muro esterno.[8] Durante la caution, alcune vetture hanno scelto di rientrare ai box, in particolare Pato O'Ward, che aveva avuto problemi nel rifornimento durante il pit stop precedente e quindi aveva bisogno di una sosta extra rispetto alle vetture intorno a lui. La corsa è ripresa al giro 156, con Newgarden che ha preso il comando su Ericsson, prima che entrambi fossero superati da Ferrucci un giro dopo. Rosenqvist e Rossi erano quinto e sesto, mentre Kyle Kirkwood si è portato al sesto posto e Álex Palou è passato al settimo dopo aver recuperato dal suo precedente incidente. La classifica è rimasta più o meno la stessa fino all'inizio dell'ultima serie di pit stop a partire dal giro 169. Ferrucci ha perso tempo dopo che una gomma è rotolata fuori dalla sua piazzola durante la sua sosta; ha evitato qualsiasi penalità di tempo per l'infrazione. Ericsson si è ritrovato al comando del gruppo che aveva effettuato la sosta, con dietro Rosenqvist e Newgarden. A condurre la gara invece erano i piloti che si erano fermati ai box durante la caution, con O'Ward in testa fino al giro 180, quando ha effettuato la sosta. O'Ward è uscito dai box al terzo posto e ha superato rapidamente sia Rosenqvist che Ericsson per ritrovarsi primo tra coloro che non avevano bisogno di ulteriori pit stop.[5]

Prima bandiera rossa[modifica | modifica wikitesto]

Josef Newgarden durante la gara

Al giro 184, Josef Newgarden ha superato Felix Rosenqvist entrando nella curva 1. Rosenqvist è andato largo nella scia della vettura di Newgarden e ha colpito il muro esterno. Rosenqvist ha tentato di mantenere il controllo della vettura, ma lo ha perso entrando nella seconda curva ed è andato in testacoda. Mentre procedeva in testacoda sulla pista, Rosenqvist è stato colpito da Kyle Kirkwood, che ha perso la ruota posteriore sinistra. Kirkwood è andato a sbattere contro il muro esterno della curva 2, con l'impatto che ha fatto ribaltare l'auto e l'ha fatta strisciare capovolta fino ad arrestarsi. Né Rosenqvist né Kirkwood sono rimasti feriti nell'incidente. Dopo l'impatto, la ruota staccatasi dall'auto di Kirkwood è finita oltre la recinzione all'esterno della curva 2 e fuori dal circuito. La ruota ha oltrepassato una tribuna ed è atterrata sulla parte anteriore sinistra di una Chevrolet Cruze parcheggiata tra due tribune all'esterno della curva due. Robin Matthews, la proprietaria dell'auto danneggiata, è stata invitata a una visita dell'autodromo dopo la gara come risarcimento.[9][10][11] Il 1º giugno, quattro giorni dopo la gara, i responsabili dell'Indianapolis Motor Speedway hanno annunciato che avrebbero donato a Matthews una nuova auto.[12]

Dato che il circuito necessitava di una significativa pulizia a causa dell'incidente, i commissari dell'IndyCar hanno interrotto la gara. Ryan Hunter-Reay era in testa al momento della bandiera rossa, ma insieme a Callum Ilott e Agustín Canapino sarebbe dovuto rientrare ai box non appena la gara fosse ripresa.[7]

Seconda bandiera rossa[modifica | modifica wikitesto]

Pato O'Ward in testa alla gara

La corsa è ricominciata con un periodo di caution. Le tre vetture di testa che avevano bisogno di un pit stop lo hanno fatto immediatamente, cedendo il comando a O'Ward. La corsa è ripresa al giro 192, con Newgarden ed Ericsson che hanno superato O'Ward dirigendosi alla curva 1. O'Ward ha tentato di risorpassare Ericsson alla curva 3, ma ha perso il controllo della sua vettura, si è girato più volte e ha colpito il muro esterno. L'incidente di O'Ward ha causato una catena di incidenti alle sue spalle. Scott McLaughlin si è scontrato con Simon Pagenaud mentre il gruppo rallentava per evitare O'Ward, il che ha mandato Pagenaud contro il muro esterno mentre McLaughlin ha subito danni al muso della sua vettura. Agustín Canapino è finito sull'erba cercando di evitare McLaughlin, perdendo il controllo della sua vettura e colpendo anche lui il muro. Dopo il primo impatto, l'auto di Canapino era danneggiata al punto che non riusciva più a sterzare né a rallentare. Di conseguenza, Canapino ha colpito l'auto già incidentata di O'Ward, venendo lanciato brevemente in aria. Nessuno dei piloti coinvolti è rimasto ferito nell'incidente.[13] Con la necessità di un'altra importante pulizia, i commissari dell'IndyCar hanno deciso nuovamente di interrompere la gara per cercare di garantire un arrivo con bandiera verde. Al momento della seconda bandiera rossa, Newgarden precedeva Ericsson con Santino Ferrucci terzo.[5]

Terza bandiera rossa e arrivo[modifica | modifica wikitesto]

L'auto danneggiata di Benjamin Pedersen dopo l'incidente del giro 196

La corsa è ripresa con un periodo di caution prima della bandiera verde al giro 196. Ericsson ha immediatamente superato Newgarden, ma nelle retrovie si è verificato un altro incidente proprio mentre Ericsson passava davanti. Dopo che le auto erano uscite dalla curva 4 e si dirigevano verso la bandiera verde, un incidente ha coinvolto Christian Lundgaard, Ed Carpenter, Benjamin Pedersen, Graham Rahal e Marco Andretti, causando un altro periodo di caution. I commissari dell'IndyCar hanno deciso di esporre la bandiera rossa per la terza volta. Poiché l'interruzione è arrivata a soli due giri dalla fine, i commissari hanno deciso che la gara sarebbe ricominciata non appena le vetture avessero raggiunto nuovamente il traguardo per l'inizio dell'ultimo giro.[7]

La corsa è ripresa con le bandiere bianca e verde sventolate insieme al giro 200, l'ultimo, con Ericsson davanti a Newgarden. Newgarden è riuscito a sorpassare Ericsson sul secondo rettilineo e a rimanere davanti per il resto del giro andando a vincere, assicurandosi così la sua prima vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis alla sua 12ª partenza nell'evento.

Josef Newgarden festeggia la vittoria

La vittoria di Newgarden è stata la prima per un pilota statunitense dal 2016, mentre è stata la 19ª vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis per il Team Penske. Dopo aver vinto, Newgarden si è fermato sul rettilineo principale, è sceso dalla macchina, quindi ha scavalcato attraverso un varco nella recinzione per festeggiare con i tifosi prima di tornare per la cerimonia ufficiale di celebrazione nel circolo dei vincitori.[5][7][14] Newgarden è diventato il primo pilota del Tennessee a vincere nella 500 Miglia.[15] Newgarden ha ottenuto 3,666 milioni di dollari per la vittoria da un montepremi record di 17.021.500 dollari.[16] Il secondo classificato Marcus Ericsson è diventato il primo vincitore in carica a finire secondo dai tempi di Hélio Castroneves nel 2003. Santino Ferrucci al terzo posto ha ottenuto il miglior piazzamento in carriera in questa gara e il miglior piazzamento per l'A. J. Foyt Enterprises dal 2000. Nonostante sia stato coinvolto nell'incidente finale, Benjamin Pedersen è stato il debuttante con il miglior piazzamento in gara, al 21º posto, ed è stato nominato Rookie of the Year per il 2023.[16]

La decisione di esporre la bandiera rossa per concludere con una volata di un giro è stata criticata dal secondo classificato Marcus Ericsson, che ha definito la decisione "ingiusta e pericolosa" e ha affermato che la IndyCar non aveva mai fatto una ripartenza del genere in precedenza. Altri concorrenti, come il 3° classificato Santino Ferrucci e il 16° classificato Tony Kanaan, hanno ritenuto che la decisione della IndyCar fosse quella corretta, citando le lamentele nelle precedenti edizioni della gara terminate con dei periodi di caution.[17]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Newgarden nella victory lane con Roger Penske
Pos. Pilota Scuderia Motore Giri Tempo/Ritirato Pit
Stop
Griglia Giri in
testa
Pti
1 2 Bandiera degli Stati Uniti Josef Newgarden Team Penske Chevrolet 200 2:58:21.9611 5 17 5 51
2 8 Bandiera della Svezia Marcus Ericsson  W  Chip Ganassi Racing Honda 200 +0.0974 5 10 30 44
3 14 Bandiera degli Stati Uniti Santino Ferrucci A. J. Foyt Enterprises Chevrolet 200 +0.5273 5 4 11 45
4 10 Bandiera della Spagna Álex Palou Chip Ganassi Racing Honda 200 +0.7638 6 1 36 45
5 7 Bandiera degli Stati Uniti Alexander Rossi  W  Arrow McLaren Chevrolet 200 +0.9934 5 7 4 37
6 9 Bandiera della Nuova Zelanda Scott Dixon  W  Chip Ganassi Racing Honda 200 +1.4316 5 6 0 35
7 11 Bandiera del Giappone Takuma Sato  W  Chip Ganassi Racing Honda 200 +1.5770 6 8 2 32
8 20 Bandiera degli Stati Uniti Conor Daly Ed Carpenter Racing Chevrolet 200 +1.8855 5 16 0 24
9 26 Bandiera degli Stati Uniti Colton Herta Andretti Autosport w/ Curb-Agajanian Honda 200 +2.2248 6 21 1 23
10 21 Bandiera dei Paesi Bassi Rinus VeeKay Ed Carpenter Racing Chevrolet 200 +3.2648 6 2 24 32
11 23 Bandiera degli Stati Uniti Ryan Hunter-Reay  W  Dreyer & Reinbold Racing Chevrolet 200 +3.4223 6 18 8 20
12 77 Bandiera del Regno Unito Callum Ilott Juncos Hollinger Racing Chevrolet 200 +4.0470 6 27 5 19
13 29 Bandiera del Canada Devlin DeFrancesco Andretti Steinbrenner Autosport Honda 200 +4.7432 5 25 0 17
14 3 Bandiera della Nuova Zelanda Scott McLaughlin Team Penske Chevrolet 200 +5.0045 6 14 0 16
15 06 Bandiera del Brasile Hélio Castroneves  W  Meyer Shank Racing Honda 200 +5.4631 7 20 1 16
16 66 Bandiera del Brasile Tony Kanaan  W  Arrow McLaren Chevrolet 200 +5.7158 7 9 0 18
17 98 Bandiera degli Stati Uniti Marco Andretti Andretti Herta Autosport w/ Marco Andretti & Curb-Agajanian Honda 200 +8.9800 6 24 0 13
18 30 Bandiera del Regno Unito Jack Harvey Rahal Letterman Lanigan Racing Honda 199 +1 giro 7 32 0 12
19 45 Bandiera della Danimarca Christian Lundgaard Rahal Letterman Lanigan Racing Honda 198 +2 giri 8 30 0 11
20 33 Bandiera degli Stati Uniti Ed Carpenter Ed Carpenter Racing Chevrolet 197 Incidente 6 13 0 10
21 55 Bandiera della Danimarca Benjamin Pedersen  R  A. J. Foyt Enterprises Chevrolet 196 Incidente 7 11 0 11
22 24 Bandiera degli Stati Uniti Graham Rahal Dreyer & Reinbold Racing Chevrolet 195 +5 giri 6 33 0 8
23 12 Bandiera dell'Australia Will Power  W  Team Penske Chevrolet 195 +5 giri 6 12 1 9
24 5 Bandiera del Messico Pato O'Ward Arrow McLaren Chevrolet 192 Incidente 6 5 39 17
25 60 Bandiera della Francia Simon Pagenaud  W  Meyer Shank Racing Honda 192 Incidente 5 22 0 5
26 78 Bandiera dell'Argentina Agustín Canapino  R  Juncos Hollinger Racing Chevrolet 192 Incidente 6 26 0 5
27 6 Bandiera della Svezia Felix Rosenqvist Arrow McLaren Chevrolet 183 Incidente 5 3 33 16
28 27 Bandiera degli Stati Uniti Kyle Kirkwood Andretti Autosport Honda 183 Incidente 5 15 0 5
29 18 Bandiera degli Stati Uniti David Malukas Dale Coyne Racing w/ HMD Motorsports Honda 160 Incidente 7 23 0 5
30 28 Bandiera della Francia Romain Grosjean Andretti Autosport Honda 149 Incidente 4 19 0 5
31 51 Bandiera degli Stati Uniti Sting Ray Robb  R  Dale Coyne Racing w/ Rick Ware Racing Honda 90 Incidente 2 31 0 5
32 50 Bandiera degli Stati Uniti R. C. Enerson  R  Abel Motorsports Chevrolet 75 Problema meccanico 3 28 0 5
33 44 Bandiera del Regno Unito Katherine Legge Rahal Letterman Lanigan Racing Honda 41 Incidente 4 29 0 5
Risultati ufficiali

 R  = Debuttante alla 500 Miglia di Indianapolis (Rookie)
 W  = Vincitore in passato della 500 Miglia di Indianapolis (Winner)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Indy 500, trionfo di Newgarden al fotofinish! Battuto Ericsson. Edizione piena di incidenti, su gazzetta.it.
  2. ^ 500 Miglia di Indianapolis: fra tanti, Josef Newgarden, su autosprint.corrieredellosport.it.
  3. ^ Josef Newgarden vince la 500 Miglia di Indianapolis 2023, su formulapassion.it.
  4. ^ (EN) 2023 Indianapolis 500 odds, predictions, time, starting grid, bets: Legendary expert releases surprising picks, su CBSSports.com, 28 maggio 2023. URL consultato il 29 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2023).
  5. ^ a b c d e f (EN) David Malsher-Lopez e Mark Glendenning, Newgarden rises above multiple late restarts to win Indy 500, su Racer.com, Racer Media & Marketing, Inc., 28 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2023).
  6. ^ (EN) Nate Ryan, Josef Newgarden claims first Indy 500 victory, outdueling Marcus Ericsson in 1-lap shootout, su nbcsports.com, NBC Universal, 28 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2023).
  7. ^ a b c d e (EN) Charles Bradley, Indy 500: Newgarden beats Ericsson in crash-marred 107th edition, su Motorsport.com, 28 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2023).
  8. ^ (EN) Grosjean wrecks on Lap 149 of Indy 500, su nbcsports.com, NBC Universal, 28 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2023).
  9. ^ (EN) Indy 500 fan whose car was struck by errant tire invited to kiss the bricks, su wthr.com, 28 maggio 2023. URL consultato il 29 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2023).
  10. ^ (EN) Nate Ryan, Tire flies over Turn 2 catchfence in Indy 500 crash among three red flags in last 16 laps, su nbcsports.com, NBC Universal, 28 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2023).
  11. ^ (EN) Nick Nye, This is Robin Matthews of Indy. Her white Chevy Cruze she calls "snowball" was the car hit by the wheel that flew over the fence in a crash at #Indy500. The car had to be towed. @IMS President @jdouglas4 brought her to the yard of bricks & getting her a ride home., su Twitter, WTHR, 29 maggio 2023. URL consultato il 29 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2023).
  12. ^ (EN) Fan whose car was damaged by flying tire at Indianapolis 500 will receive new ride, su autoblog.com.
  13. ^ (EN) O'Ward's Indy 500 hopes dashed on Lap 192, su nbcsports.com, NBC Universal, 28 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2023).
  14. ^ (EN) Paul Kelly, Newgarden Earns First Indianapolis 500 Win in Wild Finish, su IndyCar.com, Brickyard Trademarks, LLC., 28 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2023).
  15. ^ (EN) David Malsher-Lopez, Newgarden, Ericsson, Ferrucci generate surprising stats at Indy, su Racer.com, Racer Media & Marketing, Inc., 28 maggio 2023. URL consultato il 29 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2023).
  16. ^ a b (EN) Indianapolis 500 Purse Reaches New Peak for Second Year in a Row, su IndyCar.com, Brickyard Trademarks, LLC., 29 maggio 2023. URL consultato il 29 maggio 2023.
  17. ^ (EN) Mark Glendenning, Ericsson slams final Indy 500 red flag call, others disagree, su Racer.com, Racer Media & Marketing, Inc., 28 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2023).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Automobilismo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di automobilismo