Safety car

Nelle competizioni automobilistiche o motociclistiche la safety car o pace car (come viene chiamata in Nordamerica) o anche macchina di sicurezza, è una vettura stradale convenzionale (anche se spesso capace di altissime prestazioni) guidata da un pilota incaricato o direttamente da un membro dell'organizzazione di corsa, che viene utilizzata per raggruppare, rallentare o in altro modo controllare il gruppo delle autovetture o motociclette in gara.
Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]
Viene usata soprattutto in caso di incidenti gravi che possono mettere in pericolo l'incolumità dei piloti e dei commissari che devono intervenire, oppure in caso di condizioni meteorologiche particolarmente avverse. È stata introdotta per rendere meno necessario l'uso della bandiera rossa, in quanto la safety car, pur contribuendo ad aumentare la sicurezza sul circuito, consente di non dover necessariamente fermare la gara.
La safety car in Formula 1[modifica | modifica wikitesto]
Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima safety car debuttò in Formula 1 nella stagione 1973 al Gran Premio del Canada, per rallentare le vetture, consentendo ai commissari di percorso di sgomberare la pista dai detriti; era un'epoca in cui gli incidenti e le morti sui circuiti erano ancora all'ordine del giorno. L'idea venne al pilota Herbert Linge, che con l'aiuto dei vertici Porsche e di Bernie Ecclestone, riuscì a convincere dell'utilità della cosa il circus della F1. La prima safety car nella storia del campionato fu una Porsche 914/6. Nelle prime tre stagioni di utilizzo la safety car recava a bordo anche un medico, e fungeva quindi sia da vettura di servizio che da mezzo di soccorso; le successive richieste di Sid Watkins, all'epoca dottore di riferimento della Formula 1, unite alla scomparsa di Ronnie Peterson durante l'incidente alla partenza del GP d'Italia 1978, accelerarono l'introduzione di una vera e propria medical car per questo specifico compito. A partire dalla stagione 1992 la safety car fu ufficialmente introdotta in pianta stabile per l'utilizzo durante le corse.[1]
Per oltre vent'anni la safety car non è stata una vettura fissa, ma variava a seconda del circuito: tra le tante, ci furono la Lamborghini Countach utilizzata al Gran Premio di Monaco nei primi anni ottanta, la Fiat Tempra in servizio al GP del Brasile 1993, la Opel Vectra usata nel tragico weekend del Gran Premio di San Marino 1994 (in cui perirono Roland Ratzenberger in qualifica e Ayrton Senna in gara), e la Honda Prelude nel GP del Giappone dello stesso anno. Questa situazione generò a tratti confusione e disorganizzazione; inoltre, poche di queste vetture potevano marciare a velocità sufficientemente sostenute per consentire ai piloti di mantenere gli pneumatici in temperatura[senza fonte], tanto che spesso il suo uso fu messo in discussione.

Successivamente, per motivi commerciali, si è deciso di destinare il sistema a uno sponsor (in modo analogo al sistema mono-marca delle gomme). Dalla stagione 2000 la Federazione Internazionale dell'Automobile decise l'introduzione di una serie di vetture, standard per tutti i circuiti della F1: il contratto di fornitura venne stipulato con la Mercedes-Benz, che da allora, attraverso il marchio sportivo Mercedes-AMG, rifornisce con le sue auto tutte le gare del mondiale per dare visibilità ai propri modelli. Dalla stessa data, il pilota ufficiale della safety car è Bernd Mayländer[3], dopo tre stagioni in cui il ruolo era affidato a Oliver Gavin; Mayländer da allora l'ha guidata in tutte le prove del campionato, tranne nel Gran Premio del Canada 2001 in cui per infortunio è stato sostituito da Marcel Fässler. Dal 2010 al 2014 la safety car utilizzata è stata la Mercedes-Benz SLS AMG, mentre a partire dal 2015 è la Mercedes-Benz AMG GT. Un evento curioso si è verificato nel Gran Premio del Canada 2007, quando la safety car è rientrata una prima volta, ma subito dopo è avvenuto il grave incidente di Kubica: poiché la vettura non era subito pronta a ritornare in pista, i commissari hanno dovuto utilizzare inizialmente una Honda Civic di servizio del circuito per qualche giro[4].
A partire dalla stagione 2021 di Formula 1, oltre alla Mercedes, la safety car viene fornita anche dalla casa automobilistica inglese Aston Martin.[5] Nello specifico, la vettura utilizzata è l'Aston Martin Vantage.[6]
Regolamento e utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

In Formula 1 questa innovazione è stata introdotta quando necessario per consentire ai commissari di gara di liberare la pista in situazioni che nel passato avrebbero visto una interruzione e ripartenza della competizione. Ecco perché è stata ribattezzata safety car ("auto di sicurezza"), a sottolineare l'uso in caso di necessità. Durante il suo periodo di permanenza in pista i commissari di percorso espongono un cartello indicante "SC" insieme alle bandiere gialle. Spesso questa particolare situazione ha modificato l'esito delle gare di F1, in quanto essa annulla i distacchi registrati prima del suo ingresso in pista, e dunque permette agli inseguitori di ridurre o addirittura annullare lo svantaggio nei confronti dei piloti che li precedono. Per questo motivo, le squadre sono solite elaborare le strategie con riferimento alle probabilità d'ingresso della vettura di sicurezza.

Nel 2007 le regole riguardanti la safety car furono radicalmente cambiate. All'entrata in pista della vettura di sicurezza, i piloti non potevano più rientrare ai box per fare rifornimento: questo perché negli anni precedenti si assisteva ad un "assalto" ai box da parte delle vetture in queste occasioni, poiché ciò risultava molto vantaggioso ai fini della strategia. A coloro che entravano ai box ignorando questa regola veniva attribuita la penalità dello stop & go o addirittura comminata la squalifica. Inoltre da quell'anno la safety car lasciava passare tutti i piloti doppiati, che dovevano percorrere dei giri a velocità ridotta fino ad accodarsi al gruppo, e solo successivamente, quando la corsia box veniva riaperta, permettendo ai piloti di effettuare il pit stop senza incorrere in penalità. Queste nuove regole diminuirono il caos che occorreva negli anni precedenti, a scapito però dei tempi di permanenza in pista della safety car: infatti con le nuove disposizioni servivano più giri in pista da parte della vettura di sicurezza per eseguire tutta la procedura necessaria. Dal 2009 fu di nuovo possibile effettuare il rifornimento durante tutto il periodo di permanenza in pista della safety car, senza che fosse necessario attendere il messaggio di corsia box aperta. L'unica limitazione posta era un tempo minimo di attesa prima di effettuare la sosta ai box: questo tempo viene comunicato ad ogni pilota attraverso il display presente sulla vettura.[7] Inoltre quando la safety car transitava sul traguardo l'uscita della pitlane veniva chiusa, obbligando i piloti ad accodarsi al gruppo. Nel 2010 e nel 2011 la vettura di sicurezza non lasciava più passare i doppiati, ma ricompattava solo il gruppo; questa regola è stata poi abolita a partire dalla stagione 2012.

Quando la safety car ha intenzione di rientrare ai box, spegne le luci per segnalare ai piloti che in pochi momenti si tornerà a correre regolarmente. Il leader della gara ha la responsabilità di gestire la ripartenza della corsa in sicurezza, infatti ha il compito di dettare il ritmo per ripartire; dal momento in cui la safety car spegne le luci, tutti i piloti (compreso il primo) non devono fare frenate o accelerazioni improvvise, né qualsiasi altra manovra che possa mettere in pericolo gli altri o impedire il riavvio della corsa e, perciò sono obbligati a rimanere completamente dietro alla vettura che precede, o seguire una traiettoria differente, ma senza possibilità di affiancarsi con nessuna parte della propria monoposto a quella davanti.[8] Fino al 2018 i piloti potevano ricominciare a sorpassare dopo aver oltrepassato la linea di ingresso ai box (safety car line 1), mentre dal 2019 è possibile farlo solo dopo aver attraversato la linea del traguardo.[9] I giri effettuati dietro alla safety car contano come giri percorsi normalmente all'interno della gara; anche il tempo continua a scorrere.
Se necessario, una gara può iniziare o anche terminare in regime di safety car. La partenza in regime di safety car avviene se ci sono condizioni meteo sfavorevoli, come durante un forte acquazzone prima della partenza. Ciò è accaduto undici volte in Formula 1: nel 1997 e nel 2000 in Belgio, nel 2003 in Brasile, nel 2007 al Gran Premio del Giappone sul Circuito del Fuji, nel 2008 al Gran Premio d'Italia a Monza, nel 2009, in Cina, nel 2010 in Corea, nel 2011 in Canada, nel 2014 in Giappone e infine nel 2016 a Monaco, in Gran Bretagna e in Brasile. Dal 2017 la procedura di partenza dietro la safety car in caso di condizioni della pista proibitive è stata modificata: le monoposto effettueranno dei giri dietro la vettura di sicurezza finché le condizioni della pista non permettono una partenza; tale partenza può essere da fermo oppure lanciata: nel caso di partenza da fermo il numero di giri della gara viene ridotto del totale dei giri percorsi dietro la safety car meno uno (quello di formazione originariamente previsto), mentre nel caso di partenza lanciata tutti i giri percorsi dietro la safety car sono detratti dal totale. Nel caso le condizioni della pista non permettano una partenza (da fermo o lanciata) l'intera procedura viene sospesa e si procede con una ripartenza da effettuarsi con la stessa procedura prevista nel caso di una sospensione della gara. Nei casi descritti la durata massima della gara (4 ore fino al 2020 e 3 ore dal 2021) comincia ad essere calcolata dall'orario di partenza programmato della gara.[10][11] La procedura di partenza secondo le nuove norme è stata applicata una volta nel 2019 in Germania.
Il termine della gara in regime di safety car accade in caso di un incidente negli ultimi giri della gara: è accaduto dieci volte, nel 1999 in Canada, due volte nel 2009, in Australia ed in Italia, una volta nel 2010, a Montecarlo, una volta nel 2012 in Brasile, una nel 2014 in Canada, una nel 2015 in Cina, una nel 2019 in Bahrein, una nel 2020 sempre in Bahrein e una nel 2022 in Italia. Nel caso la gara termini in regime di safety car, essa rientra nel corso dell'ultimo giro nella corsia box, mentre le auto transitano sulla linea di traguardo terminando quindi la gara; in questo caso nel tratto di pista compreso tra la linea di ingresso ai box (safety car line 1) e il traguardo i sorpassi sono stati sempre vietati, anche nel periodo in cui erano permessi durante le ripartenze. Quest'ultimo aspetto rimase controverso fino al Gran Premio di Monaco 2010, quando Michael Schumacher superò Fernando Alonso all'ingresso dell'ultima curva, vedendosi però poi attribuita una penalità di tempo nella classifica finale.
Vetture[modifica | modifica wikitesto]
- 1973: Porsche 914/6 (Gran Premio del Canada)
- 1981-1983: Lamborghini Countach (Gran Premio di Monaco)
- 1993: Ford Escort RS Cosworth (Gran Premio di Gran Bretagna) , Fiat Tempra 2.0 (Gran Premio del Brasile)
- 1994: Opel Vectra (Gran Premio di San Marino), Honda Prelude (Gran Premio del Giappone)
- 1995: Porsche 911 GT2 (Gran Premio del Belgio), Lamborghini Diablo (Gran Premio del Canada), Tatra 613 (Gran Premio d'Ungheria)
- 1996: Renault Clio (Gran Premio d'Argentina), Mercedes-Benz C36 AMG (Gran Premio del Belgio)
- 1997-1998-1999: Mercedes-Benz CLK 55 AMG (C208)
- 2000: Mercedes-Benz CL 55 AMG
- 2001-2002: Mercedes-Benz SL 55 AMG
- 2003: Mercedes-Benz CLK 55 AMG (C209)
- 2004-2005: Mercedes-Benz SLK 55 AMG
- 2006-2007: Mercedes-Benz CLK 63 AMG
- 2008-2009: Mercedes-Benz SL63 AMG
- 2010-2011-2012 : Mercedes-Benz SLS AMG
- 2012-2013-2014: Mercedes-Benz SLS AMG GT
- 2015-2016-2017: Mercedes-AMG GT S
- 2018-2020: Mercedes-AMG GT R
- 2021-2022: Mercedes-AMG GT R, Aston Martin Vantage
Piloti[modifica | modifica wikitesto]
- 1973: Eppie Wietzes (Porsche 914/6, Gran Premio del Canada)
- 1994: Max Angelelli (Opel Vectra, Gran Premio di San Marino)
- 1997-1999: Oliver Gavin
- 2000-presente: Bernd Mayländer, Richard Darker (copilota)
- 2001: Marcel Fässler (Gran Premio del Canada in sostituzione di Bernd Mayländer infortunato)
La pace car nelle competizioni nordamericane[modifica | modifica wikitesto]
La pace car ("auto che dà il passo" in inglese) è da molti anni presente nelle competizioni nordamericane come la 500 Miglia di Indianapolis dove la partenza si effettua a vetture lanciate e affiancate, e dove ogni incidente in pista (anche minore) vede un raggruppamento delle vetture. Ad Indy la pace car è fornita da Chevrolet ed è spesso guidata da un VIP. Nelle serie americane la fornitura della pace car è considerata un'importante occasione promozionale per le case automobilistiche.
Nel campionato NASCAR, la pace car guida il gruppo prima della partenza, con giri via via sempre più veloci prima dell'inizio della gara (da qui il "passo" che le dà il nome), e ogni volta che vengono esposte le bandiere gialle. Se si verifica un incidente o una vettura si ferma, anche se la pista non è parzialmente ostruita, le auto devono accodarsi ad essa; non esiste quindi la possibilità di avere solo un tratto di pista in regime di bandiera gialla (come invece accade in Formula 1).
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ History of F1 Safety, in formula1.com, 26 dicembre 2012.
- ^ [1]
- ^ Carlo Di Berardino, La storia della Safety Car in F1, in f1race.it, 26 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2013).
- ^ (PL) Samochody Bezpieczeństwa, su f1records.eu. URL consultato il 5 giugno 2018.
- ^ (EN) Check out the new Mercedes and Aston Martin Safety Cars that'll be used in F1 in 2021, su formula1.com, 8 marzo 2021. URL consultato il 23 marzo 2021.
- ^ Formula 1: sono dell’Aston Martin le safety car 2021, su alvolante.it. URL consultato l'11 marzo 2021.
- ^ Andrea Cremonesi, La rivoluzione in F.1. Che gare vedremo?, in gazzetta.it, 25 marzo 2009.
- ^ Safety Car: Verstappen avvisato, vietato affiancarsi, su FormulaPassion.it, 9 aprile 2022.
- ^ F1, Mondiale 2019: il regolamento completo. Penalità, safety-car, qualifiche. La guida completa, su OA Sport, 13 marzo 2019.
- ^ (EN) Formula One - Sporting Regulations (PDF), su fia.com. URL consultato il 17 agosto 2019.
- ^ Formula 1, le nuove procedure per la partenza sul bagnato, su autosprint.corrieredellosport.it. URL consultato il 17 agosto 2019.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) The Safety Car and its Driver, su formula1.com.