Campionato mondiale di Formula 1 1992

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Campionato mondiale di Formula 1 1992
Edizione n. 43 del Campionato mondiale di Formula 1
Dati generali
Inizio1º marzo
Termine8 novembre
Prove16
Titoli in palio
PilotiRegno Unito Nigel Mansell
su Williams FW14B
CostruttoriRegno Unito Williams
Altre edizioni
Precedente - Successiva
Edizione in corso

Il campionato mondiale di Formula 1 1992 organizzato dalla FIA è stata, nella storia della categoria, la 43ª stagione ad assegnare il campionato piloti e la 35ª stagione ad assegnare il campionato costruttori. Il britannico Nigel Mansell divenne campione del mondo per la prima volta in carriera a bordo della Williams motorizzata Renault, vincitrice della classifica riservata ai costruttori. La stagione vide l'ingresso ufficiale della Safety Car nella Formula 1 in pianta stabile per l'utilizzo durante le corse.

Nigel Mansell si aggiudicò il titolo mondiale, primo inglese a riuscire nell'impresa sedici anni dopo James Hunt.

La pre-stagione[modifica | modifica wikitesto]

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

Gara Nome ufficiale del Gran Premio Circuito Sede Data Ora Diretta TV
Locale UTC ITA
1 Sudafrica Yellow Pages South African Grand Prix Kyalami Racing Circuit Midrand 1º marzo 14:00 12:00 13:00 Italia 1
2 Messico Gran Premio de México Autodromo Hermanos Rodríguez Città del Messico 22 marzo 13:00 19:00 20:00
3 Brasile Grande Prêmio do Brasil Autódromo José Carlos Pace San Paolo 5 aprile 15:00 18:00 19:00 Rai Due
4 Spagna Gran Premio Tio Pepe de España Circuit de Catalunya Montmeló 3 maggio 14:00 12:00 14:00 Italia 1
5 San Marino Gran Premio Iceberg di San Marino Autodromo Enzo e Dino Ferrari Imola 17 maggio 14:00 12:00 14:00 Rai Due
6 Monaco Grand Prix de Monaco Circuit de Monaco Monaco 31 maggio 15:30 13:30 15:30
7 Canada Grand Prix Molson du Canada Circuit Gilles Villeneuve Montréal 14 giugno 15:00 19:00 21:00 Italia 1
8 Francia Rhone-Poulenc Grand Prix de France Circuit de Nevers Magny-Cours Magny-Cours 5 luglio 14:00 12:00 14:00
9 Regno Unito British Grand Prix Silverstone Circuit Silverstone 12 luglio 14:00 14:00 15:00 Rai Due
10 Germania Großer Mobil 1 Preis Von Deutschland Hockenheimring Hockenheim 26 luglio 14:00 12:00 14:00
11 Ungheria Marlboro Hungarian Grand Prix Hungaroring Mogyoród 16 agosto 14:00 12:00 14:00
12 Belgio Grand Prix de Belgique Circuit de Spa-Francorchamps Stavelot 30 agosto 14:00 12:00 14:00
13 Italia Pioneer Gran Premio d'Italia Autodromo Nazionale di Monza Monza 13 settembre 15:00 13:00 15:00 Italia 1
14 Portogallo Grande Prémio SG Gigante de Portugal Autódromo do Estoril Cascais 27 settembre 15:00 14:00 15:00
15 Giappone Fuji Television Japanese Grand Prix Suzuka International Racing Course Suzuka 25 ottobre 12:00 3:00 4:00
16 Australia Foster's Australian Grand Prix Adelaide Street Circuit Adelaide 8 novembre 14:30 5:00 6:00 Rai Due

La presentazione delle vetture[modifica | modifica wikitesto]

I test[modifica | modifica wikitesto]

Durante la pre-stagione,la Williams voleva avere Éric Bernard come collaudatore,ma non ripresosi dall'infortunio non venne preso.

Accordi e fornitori[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992, la FIAT, nella persona dell'AD Paolo Cantarella, viste le crescenti difficoltà produttive e di mercato della casa di Torino, i costi elevati della gestione sportiva per la Formula 1 e la disomogeneità della Gestione Sportiva della Ferrari, cui conseguiva una mancanza di efficienza e competitività, decise di terminare l'attività collaborativa con la Scuderia Ferrari in Formula 1 e di fornire alla McLaren un V12.

Questa ipotesi venne avvalorata prima dalla dichiarazione di Agnelli al Salone dell'Auto di Torino nel maggio 1992, durante il quale, alla domanda se alla Ferrari fosse concesso di continuare a correre, rispose che tra vincere e lasciare c'era una via di mezzo. In occasione del Gran Premio di Spagna, il presidente della Ferrari Montezemolo si recò nei box della McLaren intavolando una discussione con Ron Dennis riguardo ad un accordo, da perfezionare in seguito, per la fornitura di motori nel 1993, visto il ritiro alla fine del 1992 della Honda,[1] ma la trattativa non ebbe seguito.

La stessa McLaren, nella figura di Ron Dennis e nel tentativo di mantenere Senna in squadra, sondò il terreno per un eventuale acquisto della Ligier in modo da rilevare la fornitura dei motori Renault: la casa transalpina diede un assenso preliminare alla McLaren autorizzandole l'utilizzo della benzina Shell almeno per un anno, ma la ELF, partner tecnico della Renault, non diede parere favorevole; ciò, unito alle resistenze di Guy Ligier, fece sì che l'operazione non andasse in porto. Successivamente la McLaren, insieme alla Shell, prese in considerazione la possibilità di adottare e finanziare un motore che la Audi stava preparando per le vetture prototipo: la casa tedesca espresse comunque la sua intenzione di non entrare nel mondo della Formula 1.

Scuderie e piloti[modifica | modifica wikitesto]

Scuderie[modifica | modifica wikitesto]

La Mclaren perfezionò la scalata automatica facendola diventare programmata con una serie di pulsanti sul cruscotto mentre la Williams introdusse le sospensioni attive; grazie a tale tecnologia le monoposto di Grove imporranno un dominio tecnico destinato a durare fino al 1997, nonostante il bando alle sospensioni attive decretato dalla FIA al termine del 1993.

Durante la stagione furono ben tre le squadre costrette ad abbandonare la categoria: tra il Gran Premio d'Ungheria e quello d'Italia infatti, scomparvero nell'ordine la Brabham, l'Andrea Moda e la Fondmetal. La Brabham, capace nel decennio precedente di vincere gare e mondiali, pur avendo cambiato proprietà diverse volte, non riuscì a far fronte delle sempre più gravi condizioni economiche: nel 1989 la struttura venne acquisita dal miliardario giapponese Koji Nakauchi, facente capo al Middlebridge Group, ma i nuovi fondi non migliorarono la precaria condizione finanziaria della Brabham, che uniti ai mancati pagamenti degli sponsor di Giovanna Amati, portarono alla chiusura della scuderia e all'arresto di un finanziatore accusato di corruzione.

L'Andrea Moda, di proprietà dell'imprenditore calzaturiero Andrea Sassetti, aveva rilevato la struttura della Coloni oltre che alcuni telai, per poi richiederne di nuovi alla Simtek, che fornì quelli originariamente destinati ad un ritorno nel circus della BMW. Una serie incredibile di spaventose mancanze (McCarthy venne fatto scendere in pista con le gomme da bagnato in una giornata assolata, la fornitura dei motori Judd non venne pagata e solo grazie ai prestiti dei propulsori già utilizzati dalla Brabham[senza fonte] si poté presentare al via, l'arresto di Sassetti per frode) culminò con l'esclusione dal campionato da parte della FIA per aver danneggiato la reputazione della Formula 1.

La Fondmetal acquistò nel 1990 le strutture dell'Osella senza, però, migliorarne i risultati. Nel corso delle due stagioni disputate, il 1991 e il 1992, la Fondmetal riuscì solamente a conquistare due 10° posti, con tante non qualificazioni e ritiri. A causa della pessima situazione economica, Gabriele Rumi, titolare della scuderia, decise di ritirarsi dal campionato.

Piloti[modifica | modifica wikitesto]

Tabella riassuntiva[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Costruttore Telaio Motore Pneumatici Pilota GP Test Driver
Regno Unito Honda Marlboro McLaren McLaren-Honda MP4-6B
MP4-7A
Honda RA121E 3.5 V12
Honda RA122E/B 3.5 V12
G 1 Brasile Ayrton Senna Tutti Regno Unito Mark Blundell
2 Austria Gerhard Berger Tutti
Regno Unito Tyrrell Racing Organisation Tyrrell-Ilmor 020B Ilmor 2175A 3.5 V10 G 3 Francia Olivier Grouillard Tutti n/a
4 Italia Andrea De Cesaris Tutti
Regno Unito Canon Williams Team Williams-Renault FW14B Renault RS3C 3.5 V10
Renault RS4 3.5 V10
G 5 Regno Unito Nigel Mansell Tutti Regno Unito Damon Hill
Francia Éric Bernard
6 Italia Riccardo Patrese Tutti
Regno Unito Motor Racing Developments Ltd. Brabham-Judd BT60B Judd GV 3.5 V10 G 7 Belgio Eric van de Poele 1-10 n/a
8 Italia Giovanna Amati 1-3
Regno Unito Damon Hill 4-10
Regno Unito Footwork Mugen Honda Footwork-Mugen-Honda FA13 Mugen Honda MF-351H 3.5 V10 G 9 Italia Michele Alboreto Tutti n/a
10 Giappone Aguri Suzuki Tutti
Regno Unito Team Lotus Lotus-Ford 102D
107
Ford HBA5 3.5 V8 G 11 Finlandia Mika Häkkinen Tutti Monaco Olivier Beretta
12 Regno Unito Johnny Herbert Tutti
Italia Fondmetal Fondmetal-Ford GR01
GR02
Ford HBA5 3.5 V8 G 14 Svizzera Andrea Chiesa 1-10 n/a
Belgio Eric van de Poele 11-13
15 Italia Gabriele Tarquini 1-13
Regno Unito March F1 Team March-Ilmor CG911B Ilmor 2175A 3.5 V10 G 16 Austria Karl Wendlinger 1-14 Italia Giovanni Lavaggi
Paesi Bassi Jan Lammers 15-16
17 Francia Paul Belmondo 1-11
Italia Emanuele Naspetti 12-16
Regno Unito Camel Benetton Benetton-Ford B192 Ford HBA5 3.5 V8

Ford HBA7 3.5 V8

G 19 Germania Michael Schumacher Tutti Italia Alessandro Zanardi
Regno Unito Perry McCarthy
20 Regno Unito Martin Brundle Tutti
Italia Scuderia Italia SpA Dallara-Ferrari 192 Ferrari 037 3.5 V12 G 21 Finlandia JJ Lehto Tutti n/a
22 Italia Pierluigi Martini Tutti
Italia Minardi Team Minardi-Lamborghini M192 Lamborghini 3512 3.5 V12 G 23 Brasile Christian Fittipaldi 1-8, 12-16 n/a
Italia Alessandro Zanardi 9-11
24 Italia Gianni Morbidelli Tutti
Francia Ligier Gitanes Blondes Ligier-Renault JS37 Renault RS3B 3.5 V10
Renault RS3C 3.5 V10
G 25 Belgio Thierry Boutsen Tutti Francia Alain Prost
26 Francia Érik Comas Tutti
Italia Scuderia Ferrari SpA Ferrari F92 A Ferrari 038 3.5 V12 G 27 Francia Jean Alesi Tutti Italia Nicola Larini
Italia Gianni Morbidelli
28 Italia Ivan Capelli 1-14
Italia Nicola Larini 15-16
Francia Central Park Venturi Larrousse Venturi-Lamborghini LC92 Lamborghini 3512 3.5 V12 G 29 Belgio Bertrand Gachot Tutti n/a
30 Giappone Ukyo Katayama Tutti
Irlanda Sasol Jordan Yamaha Jordan-Yamaha 192 Yamaha OX99 3.5 V12 G 32 Italia Stefano Modena Tutti n/a
33 Brasile Maurício Gugelmin Tutti
Italia Andrea Moda Formula Moda-Judd S921 Judd GV 3.5 V10 G 34 Italia Alessandro Caffi 1-2 n/a
Brasile Roberto Moreno 3-13
35 Italia Enrico Bertaggia 1-2
Regno Unito Perry McCarthy 3-13

Circuiti e gare[modifica | modifica wikitesto]

Riprese televisive[modifica | modifica wikitesto]

Per la seconda volta consecutiva, in Italia, le prove libere, le qualifiche a tre cinquine, il warm-up, la gara e il post-gara venivano trasmesse da Italia 1 all'interno di Grand Prix e Formula 1 '92 con il commento di Andrea De Adamich e Guido Schittone, con la partecipazione di Claudia Peroni e Giorgio Piola e su Rai 3 e Rai 2 con il commento di Mario Poltronieri e Clay Regazzoni con la partecipazione di Gianfranco Palazzoli ed Ezio Zermiani come inviati dai box. Le dirette delle prove libere e del warm-up e le differite dei gran premi sono trasmesse anche su TELE+2, con la stessa squadra di commento di Italia 1.

Modifiche al regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Riassunti della stagione[modifica | modifica wikitesto]

Gran Premio del Sud Africa[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Sud Africa 1992.

Kyalami - 1º marzo 1992 - Yellow Pages South African Grand Prix

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  2. Riccardo Patrese (Williams-Renault)
  3. Ayrton Senna (McLaren-Honda)
  4. Michael Schumacher (Benetton-Ford)
  5. Gerhard Berger (McLaren-Honda)
  6. Johnny Herbert (Lotus-Ford)

Gran Premio del Messico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Messico 1992.

Autodromo Hermanos Rodríguez - 22 marzo 1992 - Gran Premio de Mexico

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  2. Riccardo Patrese (Williams-Renault)
  3. Michael Schumacher (Benetton-Ford)
  4. Gerhard Berger (McLaren-Honda)
  5. Andrea De Cesaris (Tyrrell-Ilmor Engineering)
  6. Mika Häkkinen (Lotus-Ford)

Gran Premio del Brasile[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Brasile 1992.

Autodromo José Carlos Pace - 5 aprile 1992 - 21° Grande Prêmio do Brasil

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  2. Riccardo Patrese (Williams-Renault)
  3. Michael Schumacher (Benetton-Ford)
  4. Jean Alesi (Ferrari)
  5. Ivan Capelli (Ferrari)
  6. Michele Alboreto (Footwork-Mugen-Honda)

Gran Premio di Spagna[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Spagna 1992.

Catalunya - 3 maggio 1992 - 36° Tio Pepe Gran Premio de España

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  2. Michael Schumacher (Benetton-Ford)
  3. Jean Alesi (Ferrari)
  4. Gerhard Berger (McLaren-Honda)
  5. Michele Alboreto (Footwork-Mugen-Honda)
  6. Pierluigi Martini (Dallara-Ferrari)

Gran Premio di San Marino[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di San Marino 1992.

Autodromo Enzo e Dino Ferrari - 17 maggio 1992 - 12º Gran Premio Iceberg di San Marino

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  2. Riccardo Patrese (Williams-Renault)
  3. Ayrton Senna (McLaren-Honda)
  4. Martin Brundle (Benetton-Ford)
  5. Michele Alboreto (Footwork-Mugen-Honda)
  6. Pierluigi Martini (Dallara-Ferrari)

Gran Premio di Monaco[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Monaco 1992.

Monte Carlo - 31 maggio 1992 - 50e Grand Prix de Monaco

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Ayrton Senna (McLaren-Honda)
  2. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  3. Riccardo Patrese (Williams-Renault)
  4. Michael Schumacher (Benetton-Ford)
  5. Martin Brundle (Benetton-Ford)
  6. Bertrand Gachot (Venturi-Lamborghini)

Gran Premio del Canada[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Canada 1992.

Circuit Gilles Villeneuve - 14 giugno 1992 - Grand Prix Molson du Canada

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Gerhard Berger (McLaren-Honda)
  2. Michael Schumacher (Benetton-Ford)
  3. Jean Alesi (Ferrari)
  4. Karl Wendlinger (March-Ilmor Engineering)
  5. Andrea De Cesaris (Tyrrell-Ilmor Engineering)
  6. Érik Comas (Ligier-Renault)

Gran Premio di Francia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Francia 1992.

Circuit de Nevers - Magny-Cours - 5 luglio 1992 - Rhône-Poulenc Grand Prix de France

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  2. Riccardo Patrese (Williams-Renault)
  3. Martin Brundle (Benetton-Ford)
  4. Mika Häkkinen (Lotus-Ford)
  5. Érik Comas (Ligier-Renault)
  6. Johnny Herbert (Lotus-Ford)

Gran Premio di Gran Bretagna[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Gran Bretagna 1992.

Silverstone - 12 luglio 1992 - British Grand Prix

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  2. Riccardo Patrese (Williams-Renault)
  3. Martin Brundle (Benetton-Ford)
  4. Michael Schumacher (Benetton-Ford)
  5. Gerhard Berger (McLaren-Honda)
  6. Mika Häkkinen (Lotus-Ford)

Gran Premio di Germania[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Germania 1992.

Hockenheimring - 26 luglio 1992 - Großer Mobil 1 Preis von Deutschland

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  2. Ayrton Senna (McLaren-Honda)
  3. Michael Schumacher (Benetton-Ford)
  4. Martin Brundle (Benetton-Ford)
  5. Jean Alesi (Ferrari)
  6. Érik Comas (Ligier-Renault)

Gran Premio d'Ungheria[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio d'Ungheria 1992.

Hungaroring - 16 agosto 1992 - Marlboro Magyar Nagydíj

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Ayrton Senna (McLaren-Honda)
  2. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  3. Gerhard Berger (McLaren-Honda)
  4. Mika Häkkinen (Lotus-Ford)
  5. Martin Brundle (Benetton-Ford)
  6. Ivan Capelli (Ferrari)

Gran Premio del Belgio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Belgio 1992.

Circuit National de Francorchamps - 30 agosto 1992 - Grand Prix de Belgique

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Michael Schumacher (Benetton-Ford)
  2. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  3. Riccardo Patrese (Williams-Renault)
  4. Martin Brundle (Benetton-Ford)
  5. Ayrton Senna (McLaren-Honda)
  6. Mika Häkkinen (Lotus-Ford)

Gran Premio d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio d'Italia 1992.
Ayrton Senna sollecita i freni della sua McLaren-Honda MP4/7A nel vittorioso appuntamento di Monza

Autodromo Nazionale di Monza - 13 settembre 1992 - Pioneer 63º Gran Premio d'Italia

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Ayrton Senna (McLaren-Honda)
  2. Martin Brundle (Benetton-Ford)
  3. Michael Schumacher (Benetton-Ford)
  4. Gerhard Berger (McLaren-Honda)
  5. Riccardo Patrese (Williams-Renault)
  6. Andrea De Cesaris (Tyrrell-Ilmor Engineering)

Gran Premio del Portogallo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Portogallo 1992.

Autódromo do Estoril - 27 settembre 1992 - SG Gigante Grande Prémio de Portugal

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Nigel Mansell (Williams-Renault)
  2. Gerhard Berger (McLaren-Honda)
  3. Ayrton Senna (McLaren-Honda)
  4. Martin Brundle (Benetton-Ford)
  5. Mika Häkkinen (Lotus-Ford)
  6. Michele Alboreto (Footwork-Mugen-Honda)

Gran Premio del Giappone[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Giappone 1992.

Suzuka International Racing Course - 25 ottobre 1992 - Fuji Television Japanese Grand Prix

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Riccardo Patrese (Williams-Renault)
  2. Gerhard Berger (McLaren-Honda)
  3. Martin Brundle (Benetton-Ford)
  4. Andrea De Cesaris (Tyrrell-Ilmor Engineering)
  5. Jean Alesi (Ferrari)
  6. Christian Fittipaldi (Minardi-Lamborghini)

Gran Premio d'Australia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio d'Australia 1992.

Adelaide - 8 novembre 1992 - Foster's Australian Grand Prix

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Gerhard Berger (McLaren-Honda)
  2. Michael Schumacher (Benetton-Ford)
  3. Martin Brundle (Benetton-Ford)
  4. Jean Alesi (Ferrari)
  5. Thierry Boutsen (Ligier-Renault)
  6. Stefano Modena (Jordan-Yamaha)

Risultati e classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Gran Premi[modifica | modifica wikitesto]

Gara Luogo Pole position Giro più veloce Vincitore Costruttore Resoconto
1 Sudafrica Gran Premio del Sudafrica Kyalami Regno Unito Nigel Mansell Regno Unito Nigel Mansell Regno Unito Nigel Mansell Williams-Renault Resoconto
2 Messico Gran Premio del Messico Città del Messico Regno Unito Nigel Mansell Austria Gerhard Berger Regno Unito Nigel Mansell Williams-Renault Resoconto
3 Brasile Gran Premio del Brasile San Paolo Regno Unito Nigel Mansell Italia Riccardo Patrese Regno Unito Nigel Mansell Williams-Renault Resoconto
4 Spagna Gran Premio di Spagna Montmeló Regno Unito Nigel Mansell Regno Unito Nigel Mansell Regno Unito Nigel Mansell Williams-Renault Resoconto
5 San Marino Gran Premio di San Marino Imola Regno Unito Nigel Mansell Italia Riccardo Patrese Regno Unito Nigel Mansell Williams-Renault Resoconto
6 Monaco Gran Premio di Monaco Monaco Regno Unito Nigel Mansell Regno Unito Nigel Mansell Brasile Ayrton Senna McLaren-Honda Resoconto
7 Canada Gran Premio del Canada Montreal Brasile Ayrton Senna Austria Gerhard Berger Austria Gerhard Berger McLaren-Honda Resoconto
8 Francia Gran Premio di Francia Magny-Cours Regno Unito Nigel Mansell Regno Unito Nigel Mansell Regno Unito Nigel Mansell Williams-Renault Resoconto
9 Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna Silverstone Regno Unito Nigel Mansell Regno Unito Nigel Mansell Regno Unito Nigel Mansell Williams-Renault Resoconto
10 Germania Gran Premio di Germania Hockenheim Regno Unito Nigel Mansell Italia Riccardo Patrese Regno Unito Nigel Mansell Williams-Renault Resoconto
11 Ungheria Gran Premio d'Ungheria Budapest Italia Riccardo Patrese Regno Unito Nigel Mansell Brasile Ayrton Senna McLaren-Honda Resoconto
12 Belgio Gran Premio del Belgio Spa-Francorchamps Regno Unito Nigel Mansell Germania Michael Schumacher Germania Michael Schumacher Benetton-Ford Resoconto
13 Italia Gran Premio d'Italia Monza Regno Unito Nigel Mansell Regno Unito Nigel Mansell Brasile Ayrton Senna McLaren-Honda Resoconto
14 Portogallo Gran Premio del Portogallo Estoril Regno Unito Nigel Mansell Brasile Ayrton Senna Regno Unito Nigel Mansell Williams-Renault Resoconto
15 Giappone Gran Premio del Giappone Suzuka Regno Unito Nigel Mansell Regno Unito Nigel Mansell Italia Riccardo Patrese Williams-Renault Resoconto
16 Australia Gran Premio d'Australia Adelaide Regno Unito Nigel Mansell Germania Michael Schumacher Austria Gerhard Berger McLaren-Honda Resoconto

Piloti[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Pilota Punti
1 Regno Unito Nigel Mansell 1 1 1 1 1 2 Rit 1 1 1 2 2 Rit 1 Rit Rit 108
2 Italia Riccardo Patrese 2 2 2 Rit 2 3 Rit 2 2 8* Rit 3 5 Rit 1 Rit 56
3 Germania Michael Schumacher 4 3 3 2 Rit 4 2 Rit 4 3 Rit 1 3 7 Rit 2 53
4 Brasile Ayrton Senna 3 Rit Rit 9* 3 1 Rit Rit Rit 2 1 5 1 3 Rit Rit 50
5 Austria Gerhard Berger 5 4 Rit 4 Rit Rit 1 Rit 5 Rit 3 Rit 4 2 2 1 49
6 Regno Unito Martin Brundle Rit Rit Rit Rit 4 5 Rit 3 3 4 5 4 2 4 3 3 38
7 Francia Jean Alesi Rit Rit 4 3 Rit Rit 3 Rit Rit 5 Rit Rit Rit Rit 5 4 18
8 Finlandia Mika Häkkinen 9 6 10 Rit NQ Rit Rit 4 6 Rit 4 6 Rit 5 Rit 7 11
9 Italia Andrea De Cesaris Rit 5 Rit Rit 14* Rit 5 Rit Rit Rit 8 8 6 9 4 Rit 8
10 Italia Michele Alboreto 10 13 6 5 5 7 7 7 7 9 7 Rit 7 6 15 Rit 6
11 Francia Érik Comas 7 9 Rit Rit 9 10 6 5 8 6 Rit NQ Rit Rit Rit Rit 4
12 Austria Karl Wendlinger Rit Rit Rit 8 12 Rit 4 Rit Rit 16 Rit 11 10 Rit 3
13 Italia Ivan Capelli Rit Rit 5 10* Rit Rit Rit Rit 9 Rit 6 Rit Rit Rit 3
14 Belgio Thierry Boutsen Rit 10 Rit Rit Rit 12 10 Rit 10 7 Rit Rit Rit 8 Rit 5 2
15 Regno Unito Johnny Herbert 6 7 Rit Rit Rit Rit Rit 6 Rit Rit Rit 13* Rit Rit Rit 13 2
16 Italia Pierluigi Martini Rit Rit Rit 6 6 Rit 8 10 15 11 Rit Rit 8 Rit 10 Rit 2
17 Italia Stefano Modena NQ Rit Rit NQ Rit Rit Rit Rit Rit NQ Rit 15 NQ 13 7 6 1
18 Brasile Christian Fittipaldi Rit Rit Rit 11 Rit 8 13 NQ NQ NQ 12 6 9 1
19 Belgio Bertrand Gachot Rit 11 Rit Rit Rit 6 SQ Rit Rit 14 Rit 18* Rit Rit Rit Rit 1
- Giappone Aguri Suzuki 8 NQ Rit 7 10 11 NQ Rit 12 Rit Rit 9 Rit 10 8 8 0
- Finlandia JJ Lehto Rit 8 8 Rit 11* 9 9 9 13 10 NQ 7 11* Rit 9 Rit 0
- Italia Gianni Morbidelli Rit Rit 7 Rit Rit Rit 11 8 17* 12 NQ 16 Rit 14 14 10 0
- Brasile Maurício Gugelmin 11 Rit Rit Rit 7 Rit Rit Rit Rit 15 10 14 Rit Rit Rit Rit 0
- Francia Olivier Grouillard Rit Rit Rit Rit 8 Rit 12 11 11 Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit 0
- Giappone Ukyo Katayama 12 12 9 NQ Rit NQ Rit Rit Rit Rit Rit 17 9* Rit 11 Rit 0
- Francia Paul Belmondo NQ NQ NQ 12 13 NQ 14 NQ NQ 13 9 0
- Belgio Eric van de Poele 13 NQ NQ NQ NQ NQ NQ NQ WD NQ Rit 10 Rit 0
- Italia Emanuele Naspetti 12 Rit 11 13 Rit 0
- Italia Nicola Larini 12 11 0
- Regno Unito Damon Hill NQ NQ NQ NQ NQ NQ 16 NQ 11 0
- Paesi Bassi Jan Lammers Rit 12 0
- Italia Gabriele Tarquini Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit 14 Rit Rit Rit Rit 0
- Svizzera Andrea Chiesa NQ Rit NQ Rit NQ NQ NQ Rit NQ NQ 0
- Brasile Roberto Moreno NPQ NQ NQ Rit NPQ NPQ NPQ NPQ NQ 0
- Italia Alessandro Zanardi NQ Rit NQ 0
- Regno Unito Perry McCarthy ES NPQ NPQ NPQ WD NPQ ES NPQ NQ 0
- Italia Giovanna Amati NQ NQ NQ 0
- Italia Alex Caffi ES NPR 0
- Italia Enrico Bertaggia ES NPR 0
Pos. Pilota Punti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.

Costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Posizione Costruttore Pilota Punti
1 Regno Unito Williams-Renault Mansell 1 1 1 1 1 2 Rit 1 1 1 2 2 Rit 1 Rit Rit 164
Patrese 2 2 2 Rit 2 3 Rit 2 2 8 Rit 3 5 Rit 1 Rit
2 Regno Unito McLaren-Honda Senna 3 Rit Rit 9 3 1 Rit Rit Rit 2 1 5 1 3 Rit Rit 99
Berger 5 4 Rit 4 Rit Rit 1 Rit 5 Rit 3 Rit 4 2 2 1
3 Regno Unito Benetton-Ford Schumacher 4 3 3 2 Rit 4 2 Rit 4 3 Rit 1 3 7 Rit 2 91
Brundle Rit Rit Rit Rit 4 5 Rit 3 3 4 5 4 2 4 3 3
4 Italia Ferrari Alesi Rit Rit 4 3 Rit Rit 3 Rit Rit 5 Rit Rit Rit Rit 5 4 21
Capelli Rit Rit 5 10* Rit Rit Rit Rit 9 Rit 6 Rit Rit Rit
Larini 12 11
5 Regno Unito Lotus-Ford Häkkinen 9 6 10 Rit NQ Rit Rit 4 6 Rit 4 6 Rit 5 Rit 7 13
Herbert 6 7 Rit Rit Rit Rit Rit 6 Rit Rit Rit 13 Rit Rit Rit 13
6 Regno Unito Tyrrell-Ilmor De Cesaris Rit 5 Rit Rit 14 Rit 5 Rit Rit Rit 8 8 6 9 4 Rit 8
Grouillard Rit Rit Rit Rit 8 Rit 12 11 11 Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit
7 Regno Unito Footwork-Mugen Honda Alboreto 10 13 6 5 5 7 7 7 7 9 7 Rit 7 6 15 Rit 6
Suzuki 8 NQ Rit 7 10 11 NQ Rit 12 Rit Rit 9 Rit 10 8 8
8 Francia Ligier-Renault Comas 7 9 Rit Rit 9 10 6 5 8 6 Rit NQ Rit Rit Rit Rit 6
Boutsen Rit 10 Rit Rit Rit 12 10 Rit 10 7 Rit Rit Rit 8 Rit 5
9 Regno Unito March-Ilmor Wendlinger Rit Rit Rit 8 12 Rit 4 Rit Rit 16 Rit 11 10 Rit 3
Lammers Rit 12
Belmondo NPQ NPQ NPQ 12 13 NPQ 14 NPQ NPQ 13 9
Naspetti 12 Rit 11 13 Rit
10 Italia Dallara-Ferrari Martini Rit Rit Rit 6 6 Rit 8 10 15 11 Rit Rit 8 Rit 10 Rit 2
Lehto Rit 8 8 Rit 11 9 9 9 13 10 NQ 7 11 Rit 9 Rit
11 Irlanda Jordan-Yamaha Modena NQ Rit Rit NQ Rit Rit Rit Rit Rit NQ Rit 15 NQ 13 7 6 1
Gugelmin 11 Rit Rit Rit 7 Rit Rit Rit Rit 15 10 14 Rit Rit Rit Rit
12 Francia Larrousse-Lamborghini Gachot Ret 11 Rit Rit Rit 6 SQ Rit Rit 14 Rit 18 Rit Rit Rit Rit 1
Katayama 12 12 9 NQ Rit NQ Rit Rit Rit Rit Rit 17 9 Rit 11 Rit
13 Italia Minardi-Lamborghini Fittipaldi Rit Rit Rit 11 Rit 8 13 NQ NQ NQ 12 6 9 1
Zanardi NQ Rit NQ
Morbidelli Rit Rit 7 Rit Rit Rit 11 8 17 12 NQ 16 Rit 14 14 10
14 Italia Fondmetal-Ford van de Poele Rit 10 Rit 0
Tarquini Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit 14 Rit Rit Rit Rit
Chiesa NQ Rit NQ Rit NQ NQ NQ Rit NQ NQ
15 Regno Unito Brabham-Judd Hill NQ NQ NQ NQ 16 NQ 11 0
van de Poele 13 NQ NQ NQ NQ NQ NQ NQ WD NQ
Amati NPQ NPQ NPQ
16 Italia Moda-Judd Caffi ES NPR 0
Moreno NPQ NQ NQ Rit NPQ NPQ NPQ NPQ NQ
Bertaggia ES NPR
McCarthy ES NPQ NPQ NPQ WD NPQ ES NPQ NQ
Posizione Costruttore Pilota Punti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Solo prove/Terzo pilota Non qualificato Ritirato/Non class. Squalificato Non partito

Statistiche costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Pos Costruttore Telaio Motore Gomme Punti Vittorie Podi Poles
1 Regno Unito Williams-Renault FW14B Renault RS3 G 164 10 21 15
2 Regno Unito McLaren-Honda MP4/6B
MP4/7A
Honda RA122E G 99 5 12 1
3 Regno Unito Benetton-Ford B191B
B192
Ford HBA7 G 91 1 13
4 Italia Ferrari F92A
F92AT
Ferrari 038 G 21 2
5 Regno Unito Lotus-Ford 102D
107
Ford HBD5 G 13
6 Regno Unito Tyrrell-Ilmor 020B Ilmor 2175A G 8
7 Francia Ligier-Renault JS37 Renault RS3 G 6
8 Regno Unito Footwork-Mugen-Honda FA13 Mugen-Honda MF-351H G 6
9 Regno Unito March-Ilmor CG911 Ilmor 2175A G 3
10 Italia Dallara-Ferrari F192 Ferrari 037 G 2
11 Irlanda Jordan-Yamaha 192 Yamaha OX99 G 1
12 Francia Venturi-Lamborghini LC92 Lamborghini 3512 G 1
13 Italia Minardi-Lamborghini M191B
M192
Lamborghini 3512 G 1
14 Italia Fondmetal-Ford GR01
GR02
Ford HBB5 G 0
15 Regno Unito Brabham-Judd BT60B Judd GV G 0
- Italia Moda-Judd C4B
S921
Judd GV G 0

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Quattroruote, n. 6, 1992, p. 235.

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