Campionato mondiale di Formula 1 2001
Campionato mondiale di Formula 1 2001 | |
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Edizione n. 52 del Campionato mondiale di Formula 1 | |
Dati generali | |
Inizio | 4 marzo |
Termine | 14 ottobre |
Prove | 17 |
Titoli in palio | |
Piloti | ![]() su Ferrari F2001 |
Costruttori | ![]() |
Altre edizioni | |
Precedente - Successiva | |
Edizione in corso |
La stagione 2001 del Campionato mondiale FIA di Formula 1 è, nella storia della categoria, la 52ª ad assegnare il Campionato Piloti, vinto da Michael Schumacher, e la 44ª ad assegnare il Campionato Costruttori, andato alla Scuderia Ferrari. È iniziata il 4 marzo ed è terminata il 14 ottobre, dopo 17 gare.

La pre-stagione[modifica | modifica wikitesto]
Il calendario[modifica | modifica wikitesto]
Cambiamenti[modifica | modifica wikitesto]
Piloti[modifica | modifica wikitesto]
Inizio di stagione[modifica | modifica wikitesto]

- Ferrari, McLaren Mercedes e Jordan Honda confermano i propri piloti.
- Johnny Herbert diventa test driver per la Arrows Asiatech.
- Luciano Burti è ingaggiato come seconda guida della Jaguar Cosworth, di cui era già stato terzo pilota l'anno prima.
- Nick Heidfeld si trasferisce alla Sauber Petronas al posto di Mika Salo che passa alla Toyota per sviluppare la vettura.
- Kimi Räikkönen debutta in Formula 1 in Sauber Petronas al posto di Diniz che si ritira dall'attività di pilota per dedicarsi al ruolo di manager della Prost Acer.
- Olivier Panis ritorna in Formula 1 come pilota titolare per la BAR Honda.
- Debutta in F1 Juan Pablo Montoya con la Williams BMW
- Fernando Alonso fa il suo esordio in massima serie con la Minardi European.
- Enrique Bernoldi approda in F1 al volante della Arrows al posto di Pedro de la Rosa.
- Jenson Button passa alla Benetton Renault.
- Gastón Mazzacane è ingaggiato dalla Prost Acer.
- Tarso Marques ritorna in Formula 1 dopo cinque anni con la Minardi.
- Pedro de la Rosa viene inizialmente ingaggiato come terzo pilota della Prost, ma poco prima dell'inizio della stagione, si trasferisce alla Jaguar, sempre come pilota di riserva.
Durante la stagione[modifica | modifica wikitesto]
- Dal Gran Premio d'Ungheria, Heinz Harald Frentzen e Jean Alesi si invertono alla guida della Prost e Jordan.
- A partire dal GP di Spagna Luciano Burti passa dalla Jaguar alla Prost, sostituendo Mazzacane, in seguito a un accordo fra i due team. Contestualmente Pedro de la Rosa torna a gareggiare venendo promosso a seconda guida della Jaguar.
- Ricardo Zonta sostituisce Frentzen alla Jordan nei GP di Canada e Germania.
- Tomáš Enge esordisce in F1 disputando le ultime tre gare della stagione in Prost, per sostituire Burti, infortunatosi nel GP del Belgio.
- Alex Yoong debutta in F1 correndo le ultime tre gare con la Minardi al posto di Tarso Marques.
Team[modifica | modifica wikitesto]
- La Benetton cede il 49% del suo pacchetto azionario alla Renault, che ritorna ufficialmente in F1, seppur solo come fornitore di motori.
- La Minardi viene rilevata dall'imprenditore australiano Paul Stoddart, proprietario della compagnia European Aviation. Il team di Faenza continua a utilizzare, per il quarto anno consecutivo, il vecchio motore V10 Ford, ribattezzato European
- La Arrows usufruisce gratuitamente dei nuovi motori Asiatech derivati dai Peugeot.
- La Prost passa ai motori Ferrari ribattezzati Acer per motivi di sponsorizzazione. Anche la Sauber continua a essere spinta dai V10 di Maranello, sempre ridenominati Petronas
- La Jordan ottiene la fornitura dei motori Honda ufficiali, gli stessi già usati anche dalla BAR.
- La Toyota esordisce nella massima serie, ma non prende parte al campionato 2001, dedicandosi invece allo sviluppo della vettura con i piloti Mika Salo e Allan McNish, in vista del debutto ufficiale nel 2002.
Pneumatici[modifica | modifica wikitesto]
Dopo sedici stagioni di assenza la Michelin tornò in Formula 1, accordandosi con Williams, Benetton, Jaguar, Minardi, Prost e Toyota per la fornitura di pneumatici. La casa francese pose in questo modo fine al monopolio della Bridgestone iniziato nel 1999 con il ritiro dalle competizioni della Goodyear.
Piloti e Team[modifica | modifica wikitesto]
Modifiche al regolamento[modifica | modifica wikitesto]
Soluzioni aerodinamiche[modifica | modifica wikitesto]
Per la stagione 2001 le modifiche del regolamento riguardarono soprattutto l'aerodinamica.[1] Venne imposto alle scuderie di Formula 1 di portare a dieci centimetri l'altezza dal suolo dell'alettone anteriore, in modo da ridurre la creazione di carico deportante e rallentare così le monoposto.[1] Contemporaneamente la FIA ridusse a tre i profili che potevano essere utilizzati nell'ala posteriore, mentre fino alla stagione precedente non vi era alcun tipo di limitazione.[1]
Sicurezza[modifica | modifica wikitesto]
Anche in tema di sicurezza vi furono ampi interventi da parte della federazione. Vennero imposti crash test laterali su quattro differenti punti del telaio, a differenza di uno, come avveniva in passato.[2] Vennero poi resi più severi i crash test sul roll bar, che portò i vari team ad appesantire ulteriormente i telai.[3]
Riassunto della stagione[modifica | modifica wikitesto]
Gran Premio d'Australia[modifica | modifica wikitesto]
La nuova stagione si apre in maniera analoga a quella precedente: Michael Schumacher e la Ferrari dominano la scena dopo aver ottenuto la pole position in qualifica, mantenendo la testa della corsa per tutta la durata della stessa. Sul secondo gradino del podio sale lo scozzese David Coulthard sulla McLaren, al terzo posto si classifica invece la seconda Ferrari di Rubens Barrichello, protagonista di un contatto con la Jordan di Heinz-Harald Frentzen nelle fasi iniziali della corsa.
In occasione del fine settimana australiano fanno il rispettivo debutto in Formula 1 Kimi Räikkönen per la Sauber, Juan Pablo Montoya per la Williams e Fernando Alonso per la Minardi. In particolare luce si mette il finlandese, che terminerà sesto ottenendo così i primi punti in carriera, il colombiano non finirà la gara mentre lo spagnolo, disponendo di una vettura decisamente meno competitiva, chiude la gara navigando nelle retrovie. A punti anche l'altra Sauber di Nick Heidfeld, giunto quarto, così come la Jordan di Frentzen. Olivier Panis, classificatosi quarto, viene penalizzato di 25" uscendo dalla zona punti alla pari di Jos Verstappen, mentre Mika Häkkinen è costretto al ritiro a causa di un'uscita di pista.
Nel corso del Gran Premio ha avuto luogo un terribile incidente che ha coinvolto Jacques Villeneuve e Ralf Schumacher: a causa di tale episodio, un commissario di pista è morto in seguito ai traumi riportati dall'impatto contro un grosso detrito volato via dalla vettura del pilota canadese.
Gran Premio della Malesia[modifica | modifica wikitesto]

In occasione del secondo appuntamento stagionale la Ferrari ottiene la prima doppietta stagionale e la seconda vittoria consecutiva per mano di Michael Schumacher. Nella sessione di qualifica la Williams, sempre più competitiva, sfiora la pole position.
Alla partenza le due vetture di Maranello partono bene nonostante un piccolo contatto fra Rubens Barrichello e Ralf Schumacher, ma dopo poche tornate escono entrambe di pista a causa dell'olio perso dalla BAR di Olivier Panis. Al comando passa Jarno Trulli, ma un violento temporale tropicale si scatena sul circuito creando scompiglio, costringendo al ritiro Villeneuve, Heidfeld, Bernoldi ed Irvine e l'entrata della safety car.
In prima posizione si ritrova Coulthard, seguito da Frentzen, Verstappen, Häkkinen e Trulli. Barrichello è scivolato in 10ª posizione, Schumacher subito dietro in 11ª. Alla ripartenza, le Ferrari scalano la classifica in pochi giri per merito di una felice scelta di gomme, intermedie per le vetture italiane al contrario di quelle da bagnato montate dai concorrenti.
Negli ultimi giri le posizioni di testa si consolidano mentre Verstappen resiste con tenacia ai ripetuti attacchi di Häkkinen, Frentzen e Ralf Schumacher; l'olandese terminerà appena fuori dalla zona punti, mentre il finlandese subisce il sorpasso dal tedesco della Jordan giungendo sesto.
Gran Premio del Brasile[modifica | modifica wikitesto]
Michael Schumacher ottiene la terza pole position della stagione, la settima consecutiva se si considerano le quattro ottenute nelle ultime quattro prove della stagione 2000, dopo un duello sul filo dei decimi di secondo con il fratello.
La partenza è movimentata e vede Mika Häkkinen rimane fermo nella sua piazzola oltre al contatto tra Barrichello e Ralf Schumacher, che costringe al ritiro entrambi: per il brasiliano la gara di casa si conferma avara di soddisfazioni. Per consentire ai commissari di ripulire il tracciato dai detriti, la direzione gara manda in pista la safety car: alla ripartenza Juan Pablo Montoya, facendo tesoro delle esperienze accumulate nelle Formule statunitensi nelle quali la neutralizzazione della corsa tramite una vettura di sicurezza avviene di sovente, si mette subito in luce infilando Schumacher alla prima curva e guadagnando la testa della corsa. Il colombiano, alla sua terza gara in Formula 1, non sembra avere molte difficoltà a contenere gli avversari ma verrà in seguito tamponato dalla Arrows di Jos Verstappen e sarà costretto al ritiro.
Uno scroscio di pioggia costringe i piloti a fermarsi ai box per montare le gomme da bagnato. Schumacher, riguadagnata la prima posizione, ha molte difficoltà a mantenere la vettura in pista e viene superato da Coulthard dopo alcune uscite di pista, il quale conquista così la sua prima vittoria stagionale candidandosi come possibile pretendente al titolo iridato. Ottima gara per il tedesco Nick Heidfeld, che ottiene il primo podio in carriera, mentre la BAR conquista i primi punti della stagione grazie al quarto posto di Panis. Chiudono la zona punti Jarno Trulli con la Jordan e Fisichella con la Benetton.
Gran Premio di San Marino[modifica | modifica wikitesto]
Nel corso delle qualifiche la McLaren monopolizza la prima fila: Coulthard conquista la pole position mentre Häkkinen ottiene la seconda posizione.
In gara le McLaren provano ad imporre il loro ritmo, ma la Williams di Ralf Schumacher si mantiene a breve distanza dalle vetture anglo-tedesche andando poi a vincere il Gran Premio: si tratta della prima vittoria in carriera per Schumacher, che riporta la Williams ad un successo che le mancava dal 1997 e alla BMW dal 1986. Al secondo posto si classifica David Coulthard, che affianca Schumacher in classifica, mentre Häkkinen si deve accontentare del quarto posto ritrovandosi staccato di 22 punti in classifica dopo soli quattro Gran Premi.
La Ferrari si mantiene saldamente in vetta alla Classifica Costruttori grazie al terzo posto conquistato da Barrichello che bilancia la battuta d'arresto di Schumacher, costretto al ritiro a causa di una foratura. Entrambe le Jordan finiscono a punti, mentre sono autori di prove incoraggianti sia Alonso sia Räikkönen, costretti al ritiro a causa di alcuni problemi meccanici alle rispettive monoposto.
Gran Premio di Spagna[modifica | modifica wikitesto]
Nella gara che vede l'introduzione delle nuove norme sull'elettronica Michael Schumacher ottiene la sua terza vittoria stagionale, agevolato anche dagli inconvenienti tecnici nei quali è incorsa la McLaren: David Coulthard non parte durante il giro di ricognizione e viene retrocesso in fondo allo schieramento, mentre Mika Häkkinen si ritira nel corso dell'ultimo giro a causa della rottura del motore Mercedes quando era in testa con quasi un minuto di vantaggio sul suo più immediato inseguitore.
Alle spalle di Schumacher si classificano la Williams di Juan Pablo Montoya (al primo podio in carriera) e Jacques Villeneuve, che regala alla BAR il primo podio della sua storia. Chiudono la zona punti Jarno Trulli, David Coulthard, impegnato in una difficile rimonta per tutta la durata della gara, e Nick Heidfeld. Tra i ritirati spiccano invece i nomi di Rubens Barrichello, Ralf Schumacher e Heinz-Harald Frentzen, quest'ultimo a causa di un incidente con lo spagnolo Pedro de la Rosa nelle fasi iniziali del Gran Premio.
La Classifica Piloti vede Schumacher allungare di otto punti su Coulthard, mentre Häkkinen sembra già tagliato fuori dalla lotta al titolo iridato. Discorso simile per quella Costruttori, con la Ferrari che ha diciotto punti di vantaggio sulla McLaren.
Gran Premio d'Austria[modifica | modifica wikitesto]
Dal Gran Premio d'Austria emerse che la lotta per il campionato era ristretta a due soli piloti: la Ferrari di Michael Schumacher e la McLaren Mercedes di David Coulthard. Häkkinen, che prima della gara era ancora considerato da Schumacher il rivale più pericoloso, aveva fino a quel momento raccolto soltanto 4 punti in 6 gare. Nelle qualifiche il tedesco della Ferrari fu il più rapido e centrò la pole position davanti alle Williams di Montoya e Ralf Schumacher, mentre i due della McLaren chiusero solamente settimo e ottavo.
Alla partenza la procedura dovette essere ripetuta in quanto rimasero ferme sullo schieramento le due Jordan di Trulli e Frentzen, la McLaren di Häkkinen e la Sauber di Heidfeld. Trulli e Heidfeld ripartirono dalla corsia dei box, sebbene piuttosto attardati, ma il pilota italiano uscì dalla pit-lane con il semaforo rosso e fu squalificato. Frentzen e Häkkinen, traditi rispettivamente dal cambio e dalla frizione, furono invece costretti immediatamente al ritiro. Nelle posizioni di testa, invece, entrambe le Williams sopravanzarono Michael Schumacher, prendendo il comando davanti alle due Ferrari e Coulthard. Nelle prime fasi della corsa risultò molto competitivo Verstappen che, favorito da una strategia di gara più aggressiva rispetto ai rivali, sopravanzò Irvine e Coulthard, inserendosi alle spalle delle Ferrari. Al decimo giro Ralf Schumacher si ritirò per problemi ai freni, mentre il fratello cercava di rimontare Montoya, in crisi di gomme; il tentativo di sorpasso da parte del pilota tedesco avvenne al sedicesimo passaggio, ma il colombiano ritardò eccessivamente la frenata, costringendo entrambi a finire sulla sabbia e rientrando in pista in sesta e settima posizione. Al comando della gara passò quindi Barrichello, seguito da Verstappen, Coulthard, Räikkönen e Panis.
Al 23º giro il pilota olandese della Arrows, partito con una strategia a due soste, rifornì per primo, cedendo la posizione a Coulthard. Grazie alla strategia impostata dai box, Coulthard rifornì solo al 50º passaggio, quattro giri dopo Schumacher che si era portato alle sue spalle e tre dopo Barrichello, fino a quel momento leader della gara, e uscì dalla pit-lane in prima posizione. Nel finale della corsa Schumacher si avvicinò a Barrichello, al quale fu più volte richiesto via radio di far passare il compagno di squadra: il pilota brasiliano eseguì polemicamente l'ordine all'ultima curva, tagliando il traguardo in terza posizione. Räikkönen conquistò il quarto posto davanti a Panis e Verstappen.
La classifica del mondiale dopo la gara austriaca vedeva quindi il margine di Michael Schumacher assottigliarsi a quattro punti di vantaggio nei confronti di Coulthard, salito a 38 punti, mentre la terza posizione della graduatoria era occupata da Barrichello, a quota 18.
Gran Premio di Monaco[modifica | modifica wikitesto]
Dopo aver conquistato la pole position nelle qualifiche del sabato, David Coulthard è costretto a partire dal fondo del gruppo poiché la sua McLaren si spegne al via del giro di ricognizione. Michael Schumacher ne approfitta subito e in partenza prende il comando davanti a Mika Häkkinen e Rubens Barrichello.
Nel corso del terzo giro Montoya, nel tentativo di rimane a contatto con il gruppo di testa, commette un errore all'uscita delle Piscine danneggiando la sospensione posteriore sinistra costringendolo al ritiro. Più indietro Coulthard, impegnato in una difficile rimonta tra le anguste strade del Principato, resta bloccato alle spalle della Arrows dell'esordiente brasiliano Enrique Bernoldi per quasi metà gara, quando rientra ai box per rifornire.
La gara della Ferrari si agevola ancora di più quando la McLaren di Mika Häkkinen appieda il suo pilota per un guasto al differenziale: Schumacher e Barrichello con le due Ferrari rallentano il ritmo e amministrano il cospicuo vantaggio accumulato, avviandosi così ad una facile doppietta. Al terzo posto si mantiene Ralf Schumacher, il quale sarà in seguito costretto al ritiro a causa di un problema elettronico.
Poco prima di metà gara anche Trulli, per l'ennesimo guasto alla sua Jordan mentre occupava la quinta posizione davanti a Jacques Villeneuve, e Fisichella, che accusa problemi al cambio che lo portano a sbattere alla prima curva riuscendo a continuare ma andando a sbattere nuovamente nello stesso punto qualche giro dopo con minor fortuna, saranno costretti al ritiro.
Di tali defezioni ne approfitta Alesi, che riesce a portare la modesta Prost fino al quinto posto: una foratura nelle fasi finali lo obbliga ad una sosta supplementare che lo costringe a cedere la posizione a favore di Coulthard, ma il francese riuscirà comunque a conclude al sesto posto regalando un punto che alla Prost mancava dal 1999.
Sul podio, insieme a Schumacher e Barrichello, si unisce l'ottimo Irvine. In classifica generale Schumacher allunga portandosi a dodici lunghezze di vantaggio su Coulthard.
Gran Premio del Canada[modifica | modifica wikitesto]
Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]
- Ralf Schumacher (Williams)
- Michael Schumacher (Ferrari)
- Mika Häkkinen (McLaren)
- Kimi Räikkönen (Sauber)
- Jean Alesi (Prost)
- Pedro de la Rosa (Jaguar)
- Ricardo Zonta (Jordan)
- Luciano Burti (Prost)
- Tarso Marques (Minardi)
- Jos Verstappen (Arrows)
- Jarno Trulli (Jordan)
Gran Premio d'Europa[modifica | modifica wikitesto]
Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]
- Michael Schumacher (Ferrari)
- Juan Pablo Montoya (Williams)
- David Coulthard (McLaren)
- Ralf Schumacher (Williams)
- Rubens Barrichello (Ferrari)
- Mika Häkkinen (McLaren)
- Eddie Irvine (Jaguar)
- Pedro de la Rosa (Jaguar)
- Jacques Villeneuve (BAR)
- Kimi Räikkönen (Sauber)
- Giancarlo Fisichella (Benetton)
- Luciano Burti (Prost)
- Jenson Button (Benetton)
- Fernando Alonso (Minardi)
Gran Premio di Francia[modifica | modifica wikitesto]

Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]
- Michael Schumacher (Ferrari)
- Ralf Schumacher (Williams)
- Rubens Barrichello (Ferrari)
- David Coulthard (McLaren)
- Jarno Trulli (Jordan)
- Nick Heidfeld (Sauber)
- Kimi Räikkönen (Sauber)
- Heinz-Harald Frentzen (Jordan)
- Olivier Panis (BAR)
- Luciano Burti (Prost)
- Giancarlo Fisichella (Benetton)
- Jean Alesi (Prost)
- Jos Verstappen (Arrows)
- Pedro de la Rosa (Jaguar)
- Tarso Marques (Minardi)
Gran Premio di Gran Bretagna[modifica | modifica wikitesto]
Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]
- Mika Häkkinen (McLaren)
- Michael Schumacher (Ferrari)
- Rubens Barrichello (Ferrari)
- Juan Pablo Montoya (Williams)
- Kimi Räikkönen (Sauber)
- Nick Heidfeld (Sauber)
- Heinz-Harald Frentzen (Jordan)
- Jacques Villeneuve (BAR)
- Eddie Irvine (Jaguar)
- Jos Verstappen (Arrows)
- Jean Alesi (Prost)
- Pedro de la Rosa (Jaguar)
- Giancarlo Fisichella (Benetton)
- Enrique Bernoldi (Arrows)
- Jenson Button (Benetton)
- Fernando Alonso (Minardi)
Gran Premio di Germania[modifica | modifica wikitesto]
Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]
- Ralf Schumacher (Williams)
- Rubens Barrichello (Ferrari)
- Jacques Villeneuve (BAR)
- Giancarlo Fisichella (Benetton)
- Jenson Button (Benetton)
- Jean Alesi (Prost)
- Olivier Panis (BAR)
- Enrique Bernoldi (Arrows)
- Jos Verstappen (Arrows)
- Fernando Alonso (Minardi)
Gran Premio d'Ungheria[modifica | modifica wikitesto]
Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]
- Michael Schumacher (Ferrari)
- Rubens Barrichello (Ferrari)
- David Coulthard (McLaren)
- Ralf Schumacher (Williams)
- Mika Häkkinen (McLaren)
- Nick Heidfeld (Sauber)
- Kimi Räikkönen (Sauber)
- Juan Pablo Montoya (Williams)
- Jacques Villeneuve (BAR)
- Jean Alesi (Jordan)
- Pedro de la Rosa (Jaguar)
- Jos Verstappen (Arrows)
Gran Premio del Belgio[modifica | modifica wikitesto]
Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]
- Michael Schumacher (Ferrari)
- David Coulthard (McLaren)
- Giancarlo Fisichella (Benetton)
- Mika Häkkinen (McLaren)
- Rubens Barrichello (Ferrari)
- Jean Alesi (Jordan)
- Ralf Schumacher (Williams)
- Jacques Villeneuve (BAR)
- Heinz-Harald Frentzen (Prost)
- Jos Verstappen (Arrows)
- Olivier Panis (BAR)
- Enrique Bernoldi (Arrows)
- Tarso Marques (Minardi)
Gran Premio d'Italia[modifica | modifica wikitesto]
Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]
- Juan Pablo Montoya (Williams)
- Rubens Barrichello (Ferrari)
- Ralf Schumacher (Williams)
- Michael Schumacher (Ferrari)
- Pedro de la Rosa (Jaguar)
- Jacques Villeneuve (BAR)
- Kimi Räikkönen (Sauber)
- Jean Alesi (Jordan)
- Olivier Panis (BAR)
- Giancarlo Fisichella (Benetton)
- Nick Heidfeld (Sauber)
- Tomáš Enge (Prost)
- Fernando Alonso (Minardi)
Gran Premio degli Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]
Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]
- Mika Häkkinen (McLaren)
- Michael Schumacher (Ferrari)
- David Coulthard (McLaren)
- Jarno Trulli (Jordan)
- Eddie Irvine (Jaguar)
- Nick Heidfeld (Sauber)
- Jean Alesi (Jordan)
- Giancarlo Fisichella (Benetton)
- Jenson Button (Benetton)
- Heinz-Harald Frentzen (Prost)
- Olivier Panis (BAR)
- Pedro de la Rosa (Jaguar)
- Enrique Bernoldi (Arrows)
- Tomáš Enge (Prost)
Gran Premio del Giappone[modifica | modifica wikitesto]
Ordine d'arrivo[modifica | modifica wikitesto]
- Michael Schumacher (Ferrari)
- Juan Pablo Montoya (Williams)
- David Coulthard (McLaren)
- Mika Häkkinen (McLaren)
- Rubens Barrichello (Ferrari)
- Ralf Schumacher (Williams)
- Jenson Button (Benetton)
- Jarno Trulli (Jordan)
- Nick Heidfeld (Sauber)
- Jacques Villeneuve (BAR)
- Fernando Alonso (Minardi)
- Heinz-Harald Frentzen (Prost)
- Olivier Panis (BAR)
- Enrique Bernoldi (Arrows)
- Jos Verstappen (Arrows)
- Alex Yoong (Minardi)
- Giancarlo Fisichella (Benetton)
Risultati[modifica | modifica wikitesto]
Risultati dei Gran Premi[modifica | modifica wikitesto]
Classifiche[modifica | modifica wikitesto]
Sistema di punteggio[modifica | modifica wikitesto]
Posizione | 1ª | 2ª | 3ª | 4ª | 5ª | 6ª |
---|---|---|---|---|---|---|
Punti | 10 | 6 | 4 | 3 | 2 | 1 |
Classifica piloti[modifica | modifica wikitesto]
Pos. | Pilota | ![]() |
![]() |
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Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | ![]() |
1 | 1 | 2 | Rit | 1 | 2 | 1 | 2 | 1 | 1 | 2 | Rit | 1 | 1 | 4 | 2 | 1 | 123 |
2 | ![]() |
2 | 3 | 1 | 2 | 5 | 1 | 5 | Rit | 3 | 4 | Rit | Rit | 3 | 2 | Rit | 3 | 3 | 65 |
3 | ![]() |
3 | 2 | Rit | 3 | Rit | 3 | 2 | Rit | 5 | 3 | 3 | 2 | 2 | 5 | 2 | 15* | 5 | 56 |
4 | ![]() |
Rit | 5 | Rit | 1 | Rit | Rit | Rit | 1 | 4 | 2 | Rit | 1 | 4 | 7 | 3 | Rit | 6 | 49 |
5 | ![]() |
Rit | 6 | Rit | 4 | 9* | Rit | Rit | 3 | 6 | NP | 1 | Rit | 5 | 4 | Rit | 1 | 4 | 37 |
6 | ![]() |
Rit | Rit | Rit | Rit | 2 | Rit | Rit | Rit | 2 | Rit | 4 | Rit | 8 | Rit | 1 | Rit | 2 | 31 |
7 | ![]() |
Rit | Rit | 7 | Rit | 3 | 8 | 4 | Rit | 9 | Rit | 8 | 3 | 9 | 8 | 6 | Rit | 10 | 12 |
8 | ![]() |
4 | Rit | 3 | 7 | 6 | 9 | Rit | Rit | Rit | 6 | 6 | Rit | 6 | Rit | 11 | 6 | 9 | 12 |
9 | ![]() |
Rit | 8 | 5 | 5 | 4 | SQ | Rit | 11* | Rit | 5 | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 4 | 8 | 12 |
10 | ![]() |
6 | Rit | Rit | Rit | 8 | 4 | 10 | 4 | 10 | 7 | 5 | Rit | 7 | NP | 7 | Rit | Rit | 9 |
11 | ![]() |
13 | Rit | 6 | Rit | 14 | Rit | Rit | Rit | 11 | 11 | 13 | 4 | Rit | 3 | 10 | 8 | 17* | 8 |
12 | ![]() |
10 | Rit | Rit | Rit | Rit | 7 | 3 | Rit | 7 | Rit | 9 | Rit | Rit | NP | Rit | 5 | Rit | 6 |
13 | ![]() |
5 | 4 | 11* | 6 | Rit | Rit | Rit | Rit | 8 | 7 | Rit | 9 | Rit | 10 | 12 | 6 | ||
14 | ![]() |
7 | Rit | 4 | 8 | 7 | 5 | Rit | Rit | Rit | 9 | Rit | 7 | Rit | 11 | 9 | 11 | 13 | 5 |
15 | ![]() |
9 | 9 | 8 | 9 | 10 | 10 | 6 | 5 | 15* | 12 | 11 | 6 | 10 | 6 | 8 | 7 | Rit | 5 |
16 | ![]() |
Rit | Rit | Rit | 6 | 8 | 14 | 12 | Rit | 11 | Rit | 5 | 12 | Rit | 3 | ||||
17 | ![]() |
14* | 11 | 10 | 11 | 15 | Rit | 7 | Rit | 13 | 16* | 15 | 5 | Rit | Rit | Rit | 9 | 7 | 2 |
18 | ![]() |
11 | 7 | Rit | Rit | 12 | 6 | 8 | 10* | Rit | 13 | 10 | 9 | 12 | 10 | Rit | Rit | 14 | 1 |
19 | ![]() |
7 | Rit | 0 | |||||||||||||||
20 | ![]() |
8 | 10 | Rit | 11 | 11 | 11 | Rit | 8 | 12 | 10 | Rit | Rit | Rit | NP | 0 | |||
21 | ![]() |
Rit | Rit | Rit | 10 | Rit | Rit | 9 | Rit | Rit | Rit | 14 | 8 | Rit | 12 | Rit | 13 | 15 | 0 |
22 | ![]() |
Rit | 14 | 9 | Rit | 16 | Rit | Rit | 9 | Rit | 15 | NQ | Rit | Rit | 13 | 0 | |||
23 | ![]() |
12 | 13 | Rit | Rit | 13 | Rit | Rit | Rit | 14 | 17* | 16 | 10 | Rit | NP | 13 | Rit | 11 | 0 |
24 | ![]() |
12 | 14 | Rit | 0 | ||||||||||||||
25 | ![]() |
Rit | 12 | Rit | Rit | 0 | |||||||||||||
26 | ![]() |
Rit | Rit | 16 | 0 | ||||||||||||||
Pos. | Pilota | ![]() |
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![]() |
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![]() |
Punti |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.
Classifica Costruttori[modifica | modifica wikitesto]
Pos. | Costruttore | Pilota | ![]() |
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Punti |
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1 | ![]() |
M. Schumacher | 1 | 1 | 2 | Rit | 1 | 2 | 1 | 2 | 1 | 1 | 2 | Rit | 1 | 1 | 4 | 2 | 1 | 179 |
Barrichello | 3 | 2 | Rit | 3 | Rit | 3 | 2 | Rit | 5 | 3 | 3 | 2 | 2 | 5 | 2 | 15* | 5 | |||
2 | ![]() |
Häkkinen | Rit | 6 | Rit | 4 | 9* | Rit | Rit | 3 | 6 | NP | 1 | Rit | 5 | 4 | Rit | 1 | 4 | 102 |
Coulthard | 2 | 3 | 1 | 2 | 5 | 1 | 5 | Rit | 3 | 4 | Rit | Rit | 3 | 2 | Rit | 3 | 3 | |||
3 | ![]() |
R. Schumacher | Rit | 5 | Rit | 1 | Rit | Rit | Rit | 1 | 4 | 2 | Rit | 1 | 4 | 7 | 3 | Rit | 6 | 80 |
Montoya | Rit | Rit | Rit | Rit | 2 | Rit | Rit | Rit | 2 | Rit | 4 | Rit | 8 | Rit | 1 | Rit | 2 | |||
4 | ![]() |
Heidfeld | 4 | Rit | 3 | 7 | 6 | 9 | Rit | Rit | Rit | 6 | 6 | Rit | 6 | Rit | 11 | 6 | 9 | 21 |
Räikkönen | 6 | Rit | Rit | Rit | 8 | 4 | 10 | 4 | 10 | 7 | 5 | Rit | 7 | NP | 7 | Rit | Rit | |||
5 | ![]() |
Frentzen | 5 | 4 | 11* | 6 | Rit | Rit | Rit | Rit | 8 | 7 | 19 | |||||||
Zonta | 7 | Rit | ||||||||||||||||||
Alesi | 10 | 6 | 8 | 7 | Rit | |||||||||||||||
Trulli | Rit | 8 | 5 | 5 | 4 | SQ | Rit | 11* | Rit | 5 | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 4 | 8 | |||
6 | ![]() |
Panis | 7 | Rit | 4 | 8 | 7 | 5 | Rit | Rit | Rit | 9 | Rit | 7 | Rit | 11 | 9 | 11 | 13 | 17 |
Villeneuve | Rit | Rit | 7 | Rit | 3 | 8 | 4 | Rit | 9 | Rit | 8 | 3 | 9 | 8 | 6 | Rit | 10 | |||
7 | ![]() |
Fisichella | 13 | Rit | 6 | Rit | 14 | Rit | Rit | Rit | 11 | 11 | 13 | 4 | Rit | 3 | 10 | 8 | 17* | 10 |
Button | 14* | 11 | 10 | 12 | 15 | Rit | 7 | Rit | 13 | 16* | 15 | 5 | Rit | Rit | Rit | 9 | 7 | |||
8 | ![]() |
Irvine | 10 | Rit | Rit | Rit | Rit | 7 | 3 | Rit | 7 | Rit | 9 | Rit | Rit | NP | Rit | 5 | Rit | 9 |
Burti | 8 | 10 | Rit | 11 | ||||||||||||||||
de la Rosa | Rit | Rit | Rit | 6 | 8 | 14 | 12 | Rit | 11 | Rit | 5 | 12 | Rit | |||||||
9 | ![]() |
Alesi | 9 | 9 | 8 | 9 | 10 | 10 | 6 | 5 | 15* | 12 | 11 | 6 | 4 | |||||
Frentzen | Rit | 9 | Rit | 10 | 12 | |||||||||||||||
Mazzacane | Rit | 12 | Rit | Rit | ||||||||||||||||
Burti | 11 | 11 | Rit | 8 | 12 | 10 | Rit | Rit | Rit | NP | ||||||||||
Enge | 12 | 14 | Rit | |||||||||||||||||
10 | ![]() |
Verstappen | 11 | 7 | Rit | Rit | 12 | 6 | 8 | 10* | Rit | 13 | 10 | 9 | 12 | 10 | Rit | Rit | 14 | 1 |
Bernoldi | Rit | Rit | Rit | 10 | Rit | Rit | 9 | Rit | Rit | Rit | 14 | 8 | Rit | 12 | Rit | 13 | 15 | |||
11 | ![]() |
Marques | Rit | 14 | 9 | Rit | 16 | Rit | Rit | 9 | Rit | 15 | NQ | Rit | Rit | 13 | 0 | |||
Yoong | Rit | Rit | 16 | |||||||||||||||||
Alonso | 12 | 13 | Rit | Rit | 13 | Rit | Rit | Rit | 14 | 17* | 16 | 10 | Rit | NP | 13 | Rit | 11 | |||
Pos. | Costruttore | Pilota | ![]() |
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Punti |
Legenda | Grassetto – Pole position Corsivo - Giro più veloce |
1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | -Senza punti -Non classificato (NC) |
Ritirato (Rit) | Squalificato (SQ) |
-Non qualificato (NQ) -Non pre-qualificato (NPQ) |
Disputa solo le prove (SP) -Terzo pilota (TP) |
Non prende parte alle prove (NPR) | -Non partito (NP) Infortunato (INF) -Escluso (ES) |
Iscritto ma non presente, non arrivato (NA) | Ritirato prima dell'evento (WD) | Gara cancellata (C) |
* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Giorgio Piola, Formula 1 2001. Analisi tecnica, Giorgio Nada Editore, 2001, ISBN 88-7911-278-3.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Campionato mondiale di Formula 1 2001
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN, FR, ES) Sito ufficiale della FIA, su fia.com.
- (EN) Sito ufficiale Formula 1, su formula1.com.
- (IT, FR, EN, ES, DE, PT) La stagione 2001 su Statsf1.com, su statsf1.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122908235 · GND (DE) 10019453-9 · WorldCat Identities (EN) viaf-122908235 |
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