Campionato mondiale di Formula 1 2001

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Campionato mondiale di Formula 1 2001
Edizione n. 52 del Campionato mondiale di Formula 1
Dati generali
Inizio4 marzo
Termine14 ottobre
Prove17
Titoli in palio
PilotiBandiera della Germania Michael Schumacher
su Ferrari F2001
CostruttoriBandiera dell'Italia Ferrari
Altre edizioni
Precedente - Successiva
Edizione in corso

Il campionato mondiale di Formula 1 2001 organizzato dalla FIA è stata, nella storia della categoria, la 52ª ad assegnare il Campionato Piloti, vinto da Michael Schumacher, e la 44ª ad assegnare il Campionato Costruttori, andato alla Scuderia Ferrari. È iniziata il 4 marzo ed è terminata il 14 ottobre, dopo 17 gare.

Michael Schumacher vince il suo quarto titolo iridato, il secondo di fila con la squadra di Maranello.

La pre-stagione[modifica | modifica wikitesto]

Il calendario del 2001 mantenne gli stessi 17 appuntamenti della stagione precedente, ma con alcune interessanti modifiche nella loro disposizione:
- il Gran Premio della Malesia venne anticipato a seconda tappa del campionato, dopo l'Australia
- il Gran Premio di Gran Bretagna tornò nella sua tradizionale posizione a metà Luglio
- il Gran Premio d'Austria venne anticipato a metà Maggio come sesta tappa del mondiale
- il Gran Premio d'Europa venne posticipato nella seconda metà di Giugno, una settimana prima del GP di Francia
- tra i Gran Premi di Germania e Ungheria venne istituita una pausa estiva lunga di 3 settimane, che da questa stagione divenne una consuetudine (salendo anche a 4 o 5 settimane negli anni successivi)
- il Gran Premio del Giappone tornò a ricoprire il ruolo di gara conclusiva del campionato, come già avvenuto negli anni 1976-77, 1996 e 1998-99

Il calendario[modifica | modifica wikitesto]

Gara Nome ufficiale del Gran Premio Circuito Sede Data Ora Diretta TV
Locale UTC ITA Terrestre Satellitare
1 Bandiera dell'Australia Qantas Australian Grand Prix Albert Park Circuit Melbourne 4 marzo 14:00 03:00 04:00 Rai 1 TELE+ F1
2 Bandiera della Malaysia Petronas Malaysian Grand Prix Sepang International Circuit Sepang 18 marzo 14:00 06:00 08:00
3 Bandiera del Brasile Grande Prêmio Marlboro do Brasil Autódromo José Carlos Pace San Paolo 1º aprile 14:00 16:00 17:00
4 Bandiera di San Marino Gran Premio Warsteiner di San Marino Autodromo Enzo e Dino Ferrari Imola 15 aprile 14:00 12:00 14:00
5 Bandiera della Spagna Gran Premio Marlboro de España Circuito di Barcellona-Catalogna Montmeló 29 aprile 14:00 12:00 14:00
6 Bandiera dell'Austria Großer A1 Preis von Österreich A1-Ring Spielberg 13 maggio 14:00 12:00 14:00
7 Bandiera di Monaco Grand Prix de Monaco Circuito di Monte Carlo Monaco 27 maggio 14:00 12:00 14:00
8 Bandiera del Canada Grand Prix Air Canada Circuit Gilles Villeneuve Montréal 10 giugno 13:00 17:00 19:00
9 Bandiera dell'Europa Warsteiner Grand Prix of Europe Nürburgring Nürburg 24 giugno 14:00 12:00 14:00
10 Bandiera della Francia Mobil 1 Grand Prix de France Circuito di Magny Cours Magny-Cours 1º luglio 14:00 12:00 14:00
11 Bandiera del Regno Unito Foster's British Grand Prix Silverstone Silverstone 15 luglio 14:00 13:00 15:00
12 Bandiera della Germania Großer Mobil 1 Preis von Deutschland Hockenheimring Hockenheim 29 luglio 14:00 12:00 14:00
13 Bandiera dell'Ungheria Marlboro Magyar Nagydíj Hungaroring Mogyoród 19 agosto 14:00 12:00 14:00
14 Bandiera del Belgio Foster's Belgian Grand Prix Circuito di Spa-Francorchamps Stavelot 2 settembre 14:00 12:00 14:00
15 Bandiera dell'Italia Gran Premio Campari d'Italia Autodromo nazionale di Monza Monza 16 settembre 14:00 12:00 14:00
16 Bandiera degli Stati Uniti SAP United States Grand Prix Indianapolis Motor Speedway Speedway 30 settembre 14:00 20:00 21:00
17 Bandiera del Giappone Fuji Television Japanese Grand Prix Suzuka Circuit Suzuka 14 ottobre 14:00 05:00 07:00

Cambiamenti[modifica | modifica wikitesto]

Piloti[modifica | modifica wikitesto]

Inizio di stagione[modifica | modifica wikitesto]

Il colombiano Juan Pablo Montoya, reduce dalle buone stagioni oltreoceano, debutta in Formula 1 al volante della Williams BMW.

Durante la stagione[modifica | modifica wikitesto]

Team[modifica | modifica wikitesto]

Jenson Button, prestato dalla Williams alla Benetton che a sua volta affronta l'ultima stagione sportiva della sua storia, essendo in predicato di essere acquisita dalla Renault.
  • La Benetton cede il 49% del suo pacchetto azionario alla Renault, che ritorna ufficialmente in F1: il 2001 sarà dunque un anno di transizione in cui la casa transalpina sarà partner motoristico del team di Enstone, prima dell'acquisizione totale nel 2002.
  • La Minardi viene rilevata dall'imprenditore australiano Paul Stoddart, proprietario della compagnia European Aviation. Il team di Faenza continua a utilizzare, per il quarto anno consecutivo, il vecchio motore V10 Ford, ribattezzato European
  • La Arrows usufruisce gratuitamente dei nuovi motori Asiatech derivati dai Peugeot della stagione precedente.
  • La Prost passa ai motori Ferrari ribattezzati Acer per motivi di sponsorizzazione. Anche la Sauber continua a essere spinta dai V10 di Maranello, sempre ridenominati Petronas
  • La Jordan ottiene la fornitura dei motori Honda ufficiali, gli stessi già usati anche dalla BAR.
  • La Toyota esordisce nella massima serie, ma non prende parte al campionato 2001, dedicandosi invece allo sviluppo della vettura con i piloti Mika Salo e Allan McNish, in vista del debutto ufficiale nel 2002.

Pneumatici[modifica | modifica wikitesto]

Dopo sedici stagioni di assenza la Michelin tornò in Formula 1, accordandosi con Williams, Benetton, Jaguar, Minardi, Prost e Toyota per la fornitura di pneumatici. La casa francese pose in questo modo fine al monopolio della Bridgestone iniziato nel 1999 con il ritiro dalle competizioni della Goodyear.

Scuderie e piloti[modifica | modifica wikitesto]

Scuderia Costruttore Telaio Motore Gomme N. Piloti GP Collaudatore(i)
Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Marlboro Ferrari F2001 Ferrari 050 3.0 V10 B 1 Bandiera della Germania Michael Schumacher Tutti Bandiera dell'Italia Luca Badoer
Bandiera dell'Italia Fabrizio Giovanardi
2 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Tutti
Bandiera del Regno Unito West McLaren Mercedes McLaren-Mercedes MP4-16 Mercedes FO110K 3.0 V10 B 3 Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Tutti Bandiera dell'Austria Alexander Wurz
4 Bandiera del Regno Unito David Coulthard Tutti
Bandiera del Regno Unito BMW Williams F1 Team Williams-BMW FW23 BMW P80 3.0 V10 M 5 Bandiera della Germania Ralf Schumacher Tutti Bandiera della Spagna Marc Gené
6 Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Tutti
Bandiera dell'Italia Mild Seven Benetton Renault Benetton-Renault B201 Renault RS21 3.0 V10 M 7 Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella Tutti Bandiera dell'Australia Mark Webber
Bandiera del Regno Unito Oliver Gavin
8 Bandiera del Regno Unito Jenson Button Tutti
Bandiera del Regno Unito Lucky Strike BAR Honda BAR-Honda 003 Honda RA001E 3.0 V10 B 9 Bandiera della Francia Olivier Panis Tutti Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson
Bandiera del Regno Unito Darren Manning
Bandiera della Francia Patrick Lemarié
Bandiera del Giappone Takuma Satō
10 Bandiera del Canada Jacques Villeneuve Tutti
Bandiera dell'Irlanda B&H Jordan Honda Jordan-Honda EJ11 Honda RA001E 3.0 V10 B 11 Bandiera della Germania Heinz-Harald Frentzen 1-7, 9-11 Bandiera del Brasile Ricardo Zonta
Bandiera del Brasile Ricardo Zonta 8, 12
Bandiera dell'Italia Jarno Trulli 13-17
12 1-12
Bandiera della Francia Jean Alesi 13-17
Bandiera del Regno Unito Orange Arrows Asiatech Arrows-Asiatech A22 Asiatech 001 3.0 V10 B 14 Bandiera dei Paesi Bassi Jos Verstappen Tutti Bandiera del Regno Unito Johnny Herbert
15 Bandiera del Brasile Enrique Bernoldi Tutti
Bandiera della Svizzera Red Bull Sauber Petronas Sauber-Petronas C20 Petronas 01A 3.0 V10 B 16 Bandiera della Germania Nick Heidfeld Tutti Bandiera del Brasile Felipe Massa
17 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen Tutti
Bandiera del Regno Unito Jaguar Racing Jaguar-Cosworth R2 Cosworth CR-3 3.0 V10 M 18 Bandiera del Regno Unito Eddie Irvine Tutti Bandiera del Sudafrica Tomas Scheckter
19 Bandiera del Brasile Luciano Burti 1-4
Bandiera della Spagna Pedro de la Rosa 5-17
Bandiera dell'Italia European Minardi F1 Minardi-European PS01
PS01B
European 3.0 V10 M 20 Bandiera del Brasile Tarso Marques 1-14 Bandiera della Malaysia Alex Yoong
Bandiera della Malaysia Alex Yoong 15-17
21 Bandiera della Spagna Fernando Alonso Tutti
Bandiera della Francia Prost Acer Prost-Acer AP04 Acer 01A 3.0 V10 M 22 Bandiera della Francia Jean Alesi 1-12 Bandiera della Francia Stéphane Sarrazin
Bandiera della Spagna Pedro de la Rosa
Bandiera della Francia Jonathan Cochet
Bandiera della Germania Heinz-Harald Frentzen 13-17
23 Bandiera dell'Argentina Gastón Mazzacane 1-4
Bandiera del Brasile Luciano Burti 5-14
Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Enge 15-17

Modifiche al regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Soluzioni aerodinamiche[modifica | modifica wikitesto]

Per la stagione 2001 le modifiche del regolamento riguardarono soprattutto l'aerodinamica.[2] Venne imposto alle scuderie di Formula 1 di portare a dieci centimetri l'altezza dal suolo dell'alettone anteriore, in modo da ridurre la creazione di carico deportante e rallentare così le monoposto.[2] Contemporaneamente la FIA ridusse a tre i profili che potevano essere utilizzati nell'ala posteriore, mentre fino alla stagione precedente non vi era alcun tipo di limitazione.[2]

Sicurezza[modifica | modifica wikitesto]

Anche in tema di sicurezza vi furono ampi interventi da parte della federazione. Vennero imposti crash test laterali su quattro differenti punti del telaio, a differenza di uno, come avveniva in passato.[3] Vennero poi resi più severi i crash test sul roll bar, che portò i vari team ad appesantire ulteriormente i telai.[4]

Riassunto della stagione[modifica | modifica wikitesto]

Gran Premio d'Australia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio d'Australia 2001.

La nuova stagione si apre in maniera analoga a quella precedente: Michael Schumacher e la Ferrari dominano la scena dopo aver ottenuto la pole position in qualifica, mantenendo la testa della corsa per tutta la durata della stessa. Sul secondo gradino del podio sale lo scozzese David Coulthard sulla McLaren, al terzo posto si classifica invece la seconda Ferrari di Rubens Barrichello, protagonista di un contatto con la Jordan di Heinz-Harald Frentzen nelle fasi iniziali della corsa.

In occasione del fine settimana australiano fanno il rispettivo debutto in Formula 1 Kimi Räikkönen per la Sauber, Juan Pablo Montoya per la Williams e Fernando Alonso per la Minardi. In particolare luce si mette il finlandese, che terminerà sesto ottenendo così i primi punti in carriera, il colombiano non finirà la gara mentre lo spagnolo, disponendo di una vettura decisamente meno competitiva, chiude la gara navigando nelle retrovie. A punti anche l'altra Sauber di Nick Heidfeld, giunto quarto, così come la Jordan di Frentzen. Olivier Panis, classificatosi quarto, viene penalizzato di 25" uscendo dalla zona punti alla pari di Jos Verstappen, mentre Mika Häkkinen è costretto al ritiro a causa di un'uscita di pista.

Nel corso del Gran Premio ha avuto luogo un terribile incidente che ha coinvolto Jacques Villeneuve e Ralf Schumacher: a causa di tale episodio, un commissario di pista è morto in seguito ai traumi riportati dall'impatto contro un grosso detrito volato via dalla vettura del pilota canadese.

Gran Premio della Malesia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio della Malesia 2001.

In occasione del secondo appuntamento stagionale la Ferrari ottiene la prima doppietta stagionale e la seconda vittoria consecutiva per mano di Michael Schumacher. Nella sessione di qualifica la Williams, sempre più competitiva, sfiora la pole position.

Alla partenza le due vetture di Maranello partono bene nonostante un piccolo contatto fra Rubens Barrichello e Ralf Schumacher, ma dopo poche tornate escono entrambe di pista a causa dell'olio perso dalla BAR di Olivier Panis. Al comando passa Jarno Trulli, ma un violento temporale tropicale si scatena sul circuito creando scompiglio, costringendo al ritiro Villeneuve, Heidfeld, Bernoldi ed Irvine e l'entrata della safety car.

In prima posizione si ritrova Coulthard, seguito da Frentzen, Verstappen, Häkkinen e Trulli. Barrichello è scivolato in 10ª posizione, Schumacher subito dietro in 11ª. Alla ripartenza, le Ferrari scalano la classifica in pochi giri per merito di una felice scelta di gomme, intermedie per le vetture italiane al contrario di quelle da bagnato montate dai concorrenti.

Negli ultimi giri le posizioni di testa si consolidano mentre Verstappen resiste con tenacia ai ripetuti attacchi di Häkkinen, Frentzen e Ralf Schumacher; l'olandese terminerà appena fuori dalla zona punti, mentre il finlandese subisce il sorpasso dal tedesco della Jordan giungendo sesto.

Gran Premio del Brasile[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Brasile 2001.
Nick Heidfeld, terzo al traguardo in Brasile, ottiene il primo podio in Formula 1 e vi riporta la Sauber, che mancava il risultato dal Gran Premio del Belgio 1998.

Michael Schumacher ottiene la terza pole position della stagione, la settima consecutiva se si considerano le quattro ottenute nelle ultime quattro prove della stagione 2000, dopo un duello sul filo dei decimi di secondo con il fratello.

La partenza è movimentata e vede Mika Häkkinen rimanere fermo nella sua piazzola oltre al contatto tra Barrichello e Ralf Schumacher, che costringe al ritiro entrambi: per il brasiliano la gara di casa si conferma avara di soddisfazioni. Per consentire ai commissari di ripulire il tracciato dai detriti, la direzione gara manda in pista la safety car: alla ripartenza Juan Pablo Montoya, facendo tesoro delle esperienze accumulate nelle Formule statunitensi nelle quali la neutralizzazione della corsa tramite una vettura di sicurezza avviene di sovente, si mette subito in luce infilando Schumacher alla prima curva e guadagnando la testa della corsa. Il colombiano, alla sua terza gara in Formula 1, non sembra avere molte difficoltà a contenere gli avversari ma verrà in seguito tamponato dalla Arrows di Jos Verstappen e sarà costretto al ritiro.

Uno scroscio di pioggia costringe i piloti a fermarsi ai box per montare le gomme da bagnato. Schumacher, riguadagnata la prima posizione, ha molte difficoltà a mantenere la vettura in pista e viene superato da Coulthard dopo alcune uscite di pista, il quale conquista così la sua prima vittoria stagionale candidandosi come possibile pretendente al titolo iridato. Ottima gara per il tedesco Nick Heidfeld, che ottiene il primo podio in carriera, mentre la BAR conquista i primi punti della stagione grazie al quarto posto di Panis. Chiudono la zona punti Jarno Trulli con la Jordan e Fisichella con la Benetton.

Gran Premio di San Marino[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di San Marino 2001.

Nel corso delle qualifiche la McLaren monopolizza la prima fila: Coulthard conquista la pole position mentre Häkkinen ottiene la seconda posizione.

In gara le McLaren provano ad imporre il loro ritmo, ma la Williams di Ralf Schumacher si mantiene a breve distanza dalle vetture anglo-tedesche andando poi a vincere il Gran Premio: si tratta della prima vittoria in carriera per Schumacher, che riporta la Williams ad un successo che le mancava dal 1997 e alla BMW dal 1986. Al secondo posto si classifica David Coulthard, che affianca Schumacher in classifica, mentre Häkkinen si deve accontentare del quarto posto ritrovandosi staccato di 22 punti in classifica dopo soli quattro Gran Premi.

La Ferrari si mantiene saldamente in vetta alla Classifica Costruttori grazie al terzo posto conquistato da Barrichello che bilancia la battuta d'arresto di Schumacher, costretto al ritiro a causa di una foratura. Entrambe le Jordan finiscono a punti, mentre sono autori di prove incoraggianti sia Alonso sia Räikkönen, costretti al ritiro a causa di alcuni problemi meccanici alle rispettive monoposto.

Gran Premio di Spagna[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Spagna 2001.
Jacques Villeneuve ha regalato al team BAR il primo podio in assoluto nel Gran Premio di Spagna.

Nella gara che vede l'introduzione delle nuove norme sull'elettronica Michael Schumacher ottiene la sua terza vittoria stagionale, agevolato anche dagli inconvenienti tecnici nei quali è incorsa la McLaren: David Coulthard non parte durante il giro di ricognizione e viene retrocesso in fondo allo schieramento, mentre Mika Häkkinen si ritira nel corso dell'ultimo giro a causa della rottura del motore Mercedes quando era in testa con quasi un minuto di vantaggio sul suo più immediato inseguitore.

Alle spalle di Schumacher si classificano la Williams di Juan Pablo Montoya (al primo podio in carriera) e Jacques Villeneuve, che regala alla BAR il primo podio della sua storia. Chiudono la zona punti Jarno Trulli, David Coulthard, impegnato in una difficile rimonta per tutta la durata della gara, e Nick Heidfeld. Tra i ritirati spiccano invece i nomi di Rubens Barrichello, Ralf Schumacher e Heinz-Harald Frentzen, quest'ultimo a causa di un incidente con lo spagnolo Pedro de la Rosa nelle fasi iniziali del Gran Premio.

La Classifica Piloti vede Schumacher allungare di otto punti su Coulthard, mentre Häkkinen sembra già tagliato fuori dalla lotta al titolo iridato. Discorso simile per quella Costruttori, con la Ferrari che ha diciotto punti di vantaggio sulla McLaren.

Gran Premio d'Austria[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio d'Austria 2001.

Dal Gran Premio d'Austria emerse che la lotta per il campionato era ristretta a due soli piloti: la Ferrari di Michael Schumacher e la McLaren Mercedes di David Coulthard. Häkkinen, che prima della gara era ancora considerato da Schumacher il rivale più pericoloso, aveva fino a quel momento raccolto soltanto 4 punti in 6 gare. Nelle qualifiche il tedesco della Ferrari fu il più rapido e centrò la pole position davanti alle Williams di Montoya e Ralf Schumacher, mentre i due della McLaren chiusero solamente settimo e ottavo.

Alla partenza la procedura dovette essere ripetuta in quanto rimasero ferme sullo schieramento le due Jordan di Trulli e Frentzen, la McLaren di Häkkinen e la Sauber di Heidfeld. Trulli e Heidfeld ripartirono dalla corsia dei box, sebbene piuttosto attardati, ma il pilota italiano uscì dalla pit-lane con il semaforo rosso e fu squalificato. Frentzen e Häkkinen, traditi rispettivamente dal cambio e dalla frizione, furono invece costretti immediatamente al ritiro. Nelle posizioni di testa, invece, entrambe le Williams sopravanzarono Michael Schumacher, prendendo il comando davanti alle due Ferrari e Coulthard. Nelle prime fasi della corsa risultò molto competitivo Verstappen che, favorito da una strategia di gara più aggressiva rispetto ai rivali, sopravanzò Irvine e Coulthard, inserendosi alle spalle delle Ferrari. Al decimo giro Ralf Schumacher si ritirò per problemi ai freni, mentre il fratello cercava di rimontare Montoya, in crisi di gomme; il tentativo di sorpasso da parte del pilota tedesco avvenne al sedicesimo passaggio, ma il colombiano ritardò eccessivamente la frenata, costringendo entrambi a finire sulla sabbia e rientrando in pista in sesta e settima posizione. Al comando della gara passò quindi Barrichello, seguito da Verstappen, Coulthard, Räikkönen e Panis.

Al 23º giro il pilota olandese della Arrows, partito con una strategia a due soste, rifornì per primo, cedendo la posizione a Coulthard. Grazie alla strategia impostata dai box, Coulthard rifornì solo al 50º passaggio, quattro giri dopo Schumacher che si era portato alle sue spalle e tre dopo Barrichello, fino a quel momento leader della gara, e uscì dalla pit-lane in prima posizione. Nel finale della corsa Schumacher si avvicinò a Barrichello, al quale fu più volte richiesto via radio di far passare il compagno di squadra: il pilota brasiliano eseguì polemicamente l'ordine all'ultima curva, tagliando il traguardo in terza posizione. Räikkönen conquistò il quarto posto davanti a Panis e Verstappen.

La classifica del mondiale dopo la gara austriaca vedeva quindi il margine di Michael Schumacher assottigliarsi a quattro punti di vantaggio nei confronti di Coulthard, salito a 38 punti, mentre la terza posizione della graduatoria era occupata da Barrichello, a quota 18.

Gran Premio di Monaco[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Monaco 2001.

Dopo aver conquistato la pole position nelle qualifiche del sabato, David Coulthard è costretto a partire dal fondo del gruppo poiché la sua McLaren si spegne al via del giro di ricognizione. Michael Schumacher ne approfitta subito e in partenza prende il comando davanti a Mika Häkkinen e Rubens Barrichello.

Nel corso del terzo giro Montoya, nel tentativo di rimane a contatto con il gruppo di testa, commette un errore all'uscita delle Piscine danneggiando la sospensione posteriore sinistra costringendolo al ritiro. Più indietro Coulthard, impegnato in una difficile rimonta tra le anguste strade del Principato, resta bloccato alle spalle della Arrows dell'esordiente brasiliano Enrique Bernoldi per quasi metà gara, quando rientra ai box per rifornire.

La gara della Ferrari si agevola ancora di più quando la McLaren di Mika Häkkinen appieda il suo pilota per un guasto al differenziale: Schumacher e Barrichello con le due Ferrari rallentano il ritmo e amministrano il cospicuo vantaggio accumulato, avviandosi così ad una facile doppietta. Al terzo posto si mantiene Ralf Schumacher, il quale sarà in seguito costretto al ritiro a causa di un problema elettronico.

Poco prima di metà gara anche Trulli, per l'ennesimo guasto alla sua Jordan mentre occupava la quinta posizione davanti a Jacques Villeneuve, e Fisichella, che accusa problemi al cambio che lo portano a sbattere alla prima curva riuscendo a continuare ma andando a sbattere nuovamente nello stesso punto qualche giro dopo con minor fortuna, saranno costretti al ritiro.

Di tali defezioni ne approfitta Alesi, che riesce a portare la modesta Prost fino al quinto posto: una foratura nelle fasi finali lo obbliga ad una sosta supplementare che lo costringe a cedere la posizione a favore di Coulthard, ma il francese riuscirà comunque a conclude al sesto posto regalando un punto che alla Prost mancava dal 1999.

Sul podio, insieme a Schumacher e Barrichello, si unisce l'ottimo Irvine. In classifica generale Schumacher allunga portandosi a dodici lunghezze di vantaggio su Coulthard.

Gran Premio del Canada[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Canada 2001.
Ralf Schumacher ha vinto il Gran Premio del Canada, dopo una battaglia molto combattuta con suo fratello Michael.

La gara in Canada è stata una battaglia tra i fratelli Schumacher, con Michael che ha conquistato la pole e mantenuto il comando alla prima curva. Ralf, tuttavia, è rimasto al suo passo e, quando suo fratello è rientrato ai box, ha aumentato il ritmo con una serie di giri veloci ed è uscito con cinque secondi di vantaggio. Ralf ha raggiunto la vittoria, con suo fratello che per la prima volta in assoluto ha concluso 1–2 in una gara, e Häkkinen è arrivato terzo, il suo primo podio della stagione. Coulthard era pronto per il terzo posto ma si è ritirato quando il suo motore si è guastato a 15 giri dal traguardo.

Con quasi metà della stagione completata, Schumacher aveva 58 punti e guida Coulthard di 18 punti, soprattutto grazie al settimo e all'ottavo round. Coulthard aveva altri 16 punti su Barrichello che ne aveva 24, e 18 su Ralf, che ne aveva 22. Häkkinen era quinto con 8. Nel Campionato Costruttori, la Ferrari con 82 punti aveva un enorme vantaggio sulla McLaren, che ne aveva 48. Williams terzo con 28.

Gran Premio d'Europa[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio d'Europa 2001.

La gara successiva, il Gran Premio d'Europa, fu ancora una volta tutta incentrata sui fratelli Schumacher, e Michael ottenne la sua settima pole della stagione, davanti a suo fratello. I fratelli hanno mantenuto le loro posizioni alla partenza e Ralf è riuscito a mantenere il secondo posto durante il primo stint. Tuttavia, ha superato la linea bianca dopo la sua prima sosta e ha ricevuto una penalità stop-go che lo ha escluso dai giochi. Ciò ha lasciato Michael Schumacher a raggiungere un'altra vittoria, con Montoya secondo e Coulthard terzo. Ralf, nonostante la penalità, è riuscito ad arrivare quarto davanti a Barrichello e Häkkinen.

Gran Premio di Francia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Francia 2001.

Nel Gran Premio di Francia, i fratelli Schumacher partirono di nuovo 1–2, ma fu Ralf a conquistare la pole, la sua prima pole in carriera. Ralf ha mantenuto il comando alla partenza ma suo fratello lo ha saltato alla prima serie di soste e poi si è allontanato. Coulthard, che era partito terzo, era in lizza finché non ha superato la linea bianca mentre usciva dalla pit lane e ha ricevuto una penalità stop-go. Montoya correva veloce e avrebbe potuto sfidare per un secondo il suo compagno di squadra se il suo motore non fosse esploso. Schumacher ha vinto comodamente davanti al fratello Ralf, con Barrichello che ha tenuto a bada Coulthard per il terzo posto.

Gran Premio di Gran Bretagna[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Gran Bretagna 2001.

Schumacher ha conquistato la pole per il GP di Gran Bretagna e ha mantenuto la sua posizione alla prima curva, ma Häkkinen, che era su due soste, lo ha superato al quinto giro. Häkkinen non si è mai guardato indietro e ha dominato ottenendo la sua prima vittoria dell'anno. Schumacher, la cui strategia ad una sola sosta non ha funzionato bene, è arrivato secondo con più di mezzo minuto di ritardo, e Barrichello ha completato il podio.

Gran Premio di Germania[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Germania 2001.

Il fine settimana del GP di Germania è stato dominato dal team Williams, i cui piloti hanno conquistato la prima fila e Montoya ha conquistato la sua prima pole in carriera. Montoya ha convertito la sua pole in vantaggio alla partenza e sembrava ben avviato per vincere fino a quando il suo motore non è esploso. Ciò ha lasciato Ralf verso la vittoria, Barrichello è arrivato secondo e Jacques Villeneuve ha ottenuto il suo secondo podio della stagione al terzo posto, entrambi capitalizzando il ritiro di Schumacher per un problema di pressione del carburante ed entrambe le McLaren si sono ritirate per guasti al motore.

Gran Premio d'Ungheria[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio d'Ungheria 2001.
Michael Schumacher ha conquistato il suo quarto campionato del mondo con una vittoria al Gran Premio d'Ungheria.

Schumacher ha compiuto un altro passo verso la vittoria del titolo conquistando la pole nel GP d'Ungheria, davanti a Coulthard e Barrichello. Schumacher è rimasto primo al via, ma Coulthard è stato superato da Barrichello. Schumacher si allontana, mentre Barrichello tiene a bada Coulthard. Coulthard ha scavalcato Barrichello alla prima sosta, ma il brasiliano ha ricambiato il favore alla seconda. Schumacher ha vinto la gara e il campionato, e Barrichello ha realizzato una Ferrari 1–2 che ha dato alla Ferrari il campionato costruttori. Un deluso Coulthard è arrivato terzo.

Gran Premio del Belgio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Belgio 2001.

Le due Williams di Montoya e Ralf si sono qualificate 1–2 per il GP del Belgio, ma questo non è servito a nulla per il primo quando si è fermato in griglia ed è partito dal fondo. Ralf è stato rapidamente superato dal campione del mondo Michael Schumacher alla prima curva. Dopo pochi giri si è verificato un contatto tra Eddie Irvine e Luciano Burti e quest'ultimo è andato a sbattere frontalmente contro le gomme. La gara è stata interrotta, mentre Burti è stato curato per le ferite riportate. Sebbene gli infortuni non fossero gravi, Burti non avrebbe mai più corso in F1. È iniziata una nuova gara, ridotta a 36 giri, e i primi 3 nella nuova griglia erano: Michael Schumacher, suo fratello Ralf e Barrichello. La macchina di Ralf era sui martinetti quando è iniziato il riscaldamento e anche lui è dovuto partire dal fondo. Michael è rimasto primo alla partenza e si è allontanato, mentre Barrichello ha perso terreno contro Giancarlo Fisichella. Barrichello ha perso ulteriore tempo quando ha investito un dissuasore alla chicane della fermata dell'autobus danneggiando la sua ala anteriore, e ha dovuto girare per un intero giro prima di fermarsi ai box per cambiare l'ala. Ciò ha lasciato le due McLaren dietro Fisichella. Coulthard è riuscito a sorpassarlo a 10 giri dalla fine. Schumacher ha ottenuto la sua 52esima vittoria in carriera, battendo il record di Alain Prost di maggior numero di vittorie di sempre, con Coulthard e un superbo Fisichella a completare il podio.

Gran Premio d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio d'Italia 2001.

Il round successivo si è svolto in Italia, la prima gara dopo gli attentati dell'11 settembre, e prima della gara, Michael Schumacher voleva che tutti i piloti andassero lentamente alla prima curva, a causa dell'11 settembre e di un terribile incidente nella ChampCar il giorno prima. in cui l'ex pilota di F1 Alessandro Zanardi rimase gravemente ferito ma questo piano non funzionò perché Jacques Villeneuve e il boss della Benetton Flavio Briatore non lo accettarono. Il team Ferrari ha corso senza i loghi degli sponsor in rispetto allo sponsor Philip Morris e con una punta nera sul naso, in rispetto all'11 settembre. Montoya ha conquistato la pole, davanti alle due Ferrari di Barrichello e Schumacher. I primi tre hanno mantenuto le loro posizioni alla partenza, ma Montoya è stato presto superato da Barrichello che si è fermato due volte. Montoya e Barrichello si sono dati battaglia con piani diversi, e Montoya è uscito vincitore dopo che Barrichello ha avuto problemi durante la sua prima sosta che gli sono costati 7 secondi. Un giubilante Montoya ha ottenuto la sua prima vittoria in carriera, con Barrichello e Ralf seconda e terza.

Gran Premio degli Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio degli Stati Uniti 2001.
Il Gran Premio degli Stati Uniti è stato il primo evento sportivo internazionale disputato oltreoceano dopo gli attentati dell'11 settembre.

Il GP degli Stati Uniti ha ospitato il penultimo round e Schumacher ha conquistato la pole davanti a suo fratello e Montoya. Schumacher era in testa alla prima curva, mentre Ralf ha perso sia contro Montoya che contro Barrichello. Un Barrichello che ha effettuato due soste ha subito preso il comando e si è fermato ai box. Montoya supera Schumacher prima del giro di soste, ma si ritira due giri dopo la sua sosta a causa di un guasto al motore. Con tutti che si fermavano una volta, Barrichello era in testa a Häkkinen, Schumacher e Coulthard. Barrichello è rientrato secondo dietro Häkkinen dopo la sua sosta e ha iniziato ad avvicinarsi fino a quando il suo motore non si è guastato al penultimo giro. Häkkinen ottenne una splendida vittoria (che si rivelò essere la sua ultima), e la scomparsa di Barrichello lasciò Schumacher e Coulthard al secondo e terzo posto.

Gran Premio del Giappone[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Giappone 2001.

L'ultimo round si è svolto in Giappone e Schumacher ha conquistato nuovamente la pole, davanti a Montoya e Ralf. I primi tre hanno mantenuto le loro posizioni alla prima curva, anche se Ralf è stato presto superato da Barrichello che si è fermato tre volte. Barrichello non è riuscito a superare Montoya e questo ha rovinato la sua strategia. A Ralf è stata inflitta una penalità stop-go per aver tagliato troppo spesso la chicane all'ultima curva. Ciò ha lasciato Häkkinen terzo nella sua ultima gara in F1, ma ha ceduto la posizione al compagno di squadra Coulthard in segno di gratitudine per tutto il supporto che Coulthard gli ha dato durante le stagioni precedenti. Schumacher ha concluso la stagione con una vittoria davanti a Montoya e Coulthard. Häkkinen è arrivato quarto nella sua ultima gara in assoluto, davanti a Barrichello e Ralf.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Risultati dei Gran Premi[modifica | modifica wikitesto]

Gran Premio Circuito Pole position Giro veloce Pilota vincitore Costruttore Resoconto
1 Bandiera dell'Australia Gran Premio d'Australia Melbourne Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
2 Bandiera della Malaysia Gran Premio della Malesia Sepang Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
3 Bandiera del Brasile Gran Premio del Brasile Interlagos Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Ralf Schumacher Bandiera del Regno Unito David Coulthard Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes resoconto
4 Bandiera di San Marino Gran Premio di San Marino Imola Bandiera del Regno Unito David Coulthard Bandiera della Germania Ralf Schumacher Bandiera della Germania Ralf Schumacher Bandiera del Regno Unito Williams-BMW resoconto
5 Bandiera della Spagna Gran Premio di Spagna Montmeló Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
6 Bandiera dell'Austria Gran Premio d'Austria A1-Ring Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera del Regno Unito David Coulthard Bandiera del Regno Unito David Coulthard Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes resoconto
7 Bandiera di Monaco Gran Premio di Monaco Monaco Bandiera del Regno Unito David Coulthard Bandiera del Regno Unito David Coulthard Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
8 Bandiera del Canada Gran Premio del Canada Montréal Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Ralf Schumacher Bandiera della Germania Ralf Schumacher Bandiera del Regno Unito Williams-BMW resoconto
9 Bandiera dell'Europa Gran Premio d'Europa Nürburgring Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
10 Bandiera della Francia Gran Premio di Francia Magny-Cours Bandiera della Germania Ralf Schumacher Bandiera del Regno Unito David Coulthard Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
11 Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna Silverstone Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes resoconto
12 Bandiera della Germania Gran Premio di Germania Hockenheimring Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Germania Ralf Schumacher Bandiera del Regno Unito Williams-BMW resoconto
13 Bandiera dell'Ungheria Gran Premio d'Ungheria Hungaroring Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
14 Bandiera del Belgio Gran Premio del Belgio Spa-Francorchamps Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
15 Bandiera dell'Italia Gran Premio d'Italia Monza Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Germania Ralf Schumacher Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera del Regno Unito Williams-BMW resoconto
16 Bandiera degli Stati Uniti Gran Premio degli Stati Uniti Indianapolis Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes resoconto
17 Bandiera del Giappone Gran Premio del Giappone Suzuka Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Ralf Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Sistema di punteggio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema di punteggio della Formula 1.
Posizione                  
Punti 10 6 4 3 2 1

Classifica piloti[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Pilota Punti
1 Bandiera della Germania Michael Schumacher 1 1 2 Rit 1 2 1 2 1 1 2 Rit 1 1 4 2 1 123
2 Bandiera del Regno Unito David Coulthard 2 3 1 2 5 1 5 Rit 3 4 Rit Rit 3 2 Rit 3 3 65
3 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello 3 2 Rit 3 Rit 3 2 Rit 5 3 3 2 2 5 2 15* 5 56
4 Bandiera della Germania Ralf Schumacher Rit 5 Rit 1 Rit Rit Rit 1 4 2 Rit 1 4 7 3 Rit 6 49
5 Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Rit 6 Rit 4 9* Rit Rit 3 6 NP 1 Rit 5 4 Rit 1 4 37
6 Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Rit Rit Rit Rit 2 Rit Rit Rit 2 Rit 4 Rit 8 Rit 1 Rit 2 31
7 Bandiera del Canada Jacques Villeneuve Rit Rit 7 Rit 3 8 4 Rit 9 Rit 8 3 9 8 6 Rit 10 12
8 Bandiera della Germania Nick Heidfeld 4 Rit 3 7 6 9 Rit Rit Rit 6 6 Rit 6 Rit 11 6 9 12
9 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli Rit 8 5 5 4 SQ Rit 11* Rit 5 Rit Rit Rit Rit Rit 4 8 12
10 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen 6 Rit Rit Rit 8 4 10 4 10 7 5 Rit 7 NP 7 Rit Rit 9
11 Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella 13 Rit 6 Rit 14 Rit Rit Rit 11 11 13 4 Rit 3 10 8 17* 8
12 Bandiera del Regno Unito Eddie Irvine 10 Rit Rit Rit Rit 7 3 Rit 7 Rit 9 Rit Rit NP Rit 5 Rit 6
13 Bandiera della Germania Heinz-Harald Frentzen 5 4 11* 6 Rit Rit Rit Rit 8 7 Rit 9 Rit 10 12 6
14 Bandiera della Francia Olivier Panis 7 Rit 4 8 7 5 Rit Rit Rit 9 Rit 7 Rit 11 9 11 13 5
15 Bandiera della Francia Jean Alesi 9 9 8 9 10 10 6 5 15* 12 11 6 10 6 8 7 Rit 5
16 Bandiera della Spagna Pedro de la Rosa Rit Rit Rit 6 8 14 12 Rit 11 Rit 5 12 Rit 3
17 Bandiera del Regno Unito Jenson Button 14* 11 10 11 15 Rit 7 Rit 13 16* 15 5 Rit Rit Rit 9 7 2
18 Bandiera dei Paesi Bassi Jos Verstappen 11 7 Rit Rit 12 6 8 10* Rit 13 10 9 12 10 Rit Rit 14 1
19 Bandiera del Brasile Ricardo Zonta 7 Rit 0
20 Bandiera del Brasile Luciano Burti 8 10 Rit 11 11 11 Rit 8 12 10 Rit Rit Rit NP 0
21 Bandiera del Brasile Enrique Bernoldi Rit Rit Rit 10 Rit Rit 9 Rit Rit Rit 14 8 Rit 12 Rit 13 15 0
22 Bandiera del Brasile Tarso Marques Rit 14 9 Rit 16 Rit Rit 9 Rit 15 NQ Rit Rit 13 0
23 Bandiera della Spagna Fernando Alonso 12 13 Rit Rit 13 Rit Rit Rit 14 17* 16 10 Rit NP 13 Rit 11 0
24 Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Enge 12 14 Rit 0
25 Bandiera dell'Argentina Gastón Mazzacane Rit 12 Rit Rit 0
26 Bandiera della Malaysia Alex Yoong Rit Rit 16 0
Pos. Pilota Punti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.

Classifica Costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore Pilota Punti
1 Bandiera dell'Italia Ferrari M. Schumacher 1 1 2 Rit 1 2 1 2 1 1 2 Rit 1 1 4 2 1 179
Barrichello 3 2 Rit 3 Rit 3 2 Rit 5 3 3 2 2 5 2 15* 5
2 Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes Häkkinen Rit 6 Rit 4 9* Rit Rit 3 6 NP 1 Rit 5 4 Rit 1 4 102
Coulthard 2 3 1 2 5 1 5 Rit 3 4 Rit Rit 3 2 Rit 3 3
3 Bandiera del Regno Unito Williams-BMW R. Schumacher Rit 5 Rit 1 Rit Rit Rit 1 4 2 Rit 1 4 7 3 Rit 6 80
Montoya Rit Rit Rit Rit 2 Rit Rit Rit 2 Rit 4 Rit 8 Rit 1 Rit 2
4 Bandiera della Svizzera Sauber-Petronas Heidfeld 4 Rit 3 7 6 9 Rit Rit Rit 6 6 Rit 6 Rit 11 6 9 21
Räikkönen 6 Rit Rit Rit 8 4 10 4 10 7 5 Rit 7 NP 7 Rit Rit
5 Bandiera dell'Irlanda Jordan-Honda Frentzen 5 4 11* 6 Rit Rit Rit Rit 8 7 19
Zonta 7 Rit
Alesi 10 6 8 7 Rit
Trulli Rit 8 5 5 4 SQ Rit 11* Rit 5 Rit Rit Rit Rit Rit 4 8
6 Bandiera del Regno Unito BAR-Honda Panis 7 Rit 4 8 7 5 Rit Rit Rit 9 Rit 7 Rit 11 9 11 13 17
Villeneuve Rit Rit 7 Rit 3 8 4 Rit 9 Rit 8 3 9 8 6 Rit 10
7 Bandiera dell'Italia Benetton-Renault Fisichella 13 Rit 6 Rit 14 Rit Rit Rit 11 11 13 4 Rit 3 10 8 17* 10
Button 14* 11 10 12 15 Rit 7 Rit 13 16* 15 5 Rit Rit Rit 9 7
8 Bandiera del Regno Unito Jaguar-Cosworth Irvine 10 Rit Rit Rit Rit 7 3 Rit 7 Rit 9 Rit Rit NP Rit 5 Rit 9
Burti 8 10 Rit 11
De La Rosa Rit Rit Rit 6 8 14 12 Rit 11 Rit 5 12 Rit
9 Bandiera della Francia Prost-Acer Alesi 9 9 8 9 10 10 6 5 15* 12 11 6 4
Frentzen Rit 9 Rit 10 12
Mazzacane Rit 12 Rit Rit
Burti 11 11 Rit 8 12 10 Rit Rit Rit NP
Enge 12 14 Rit
10 Bandiera del Regno Unito Arrows-Asiatech Verstappen 11 7 Rit Rit 12 6 8 10* Rit 13 10 9 12 10 Rit Rit 14 1
Bernoldi Rit Rit Rit 10 Rit Rit 9 Rit Rit Rit 14 8 Rit 12 Rit 13 15
11 Bandiera dell'Italia Minardi-European Marques Rit 14 9 Rit 16 Rit Rit 9 Rit 15 NQ Rit Rit 13 0
Yoong Rit Rit 16
Alonso 12 13 Rit Rit 13 Rit Rit Rit 14 17* 16 10 Rit NP 13 Rit 11
Pos. Costruttore Pilota Punti
Legenda Grassetto – Pole position
Corsivo
- Giro più veloce
1º posto 2º posto 3º posto A punti -Senza punti
-Non classificato (NC)
Ritirato (Rit) Squalificato (SQ)
-Non qualificato (NQ)
-Non pre-qualificato (NPQ)
Disputa solo le prove (SP)
-Terzo pilota (TP)
Non prende parte alle prove (NPR) -Non partito (NP)
Infortunato (INF)
-Escluso (ES)
Iscritto ma non presente, non arrivato (NA) Ritirato prima dell'evento (WD) Gara cancellata (C)

* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Barrichello e il motore nuovo ultima arma Ferrari per Spa, in la Repubblica, 18 agosto 2000, p. 46.
  2. ^ a b c Piola, pag. 22.
  3. ^ Piola, pag. 23.
  4. ^ Piola, pag. 24.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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