Gran Premio degli Stati Uniti d'America

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Gran Premio degli Stati Uniti d'America
Altri nomi(EN) United States Grand Prix
Sport
CategoriaFormula 1
FederazioneFIA
PaeseStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
LuogoCircuito delle Americhe
OrganizzatoreFédération Internationale de l’Automobile
CadenzaAnnuale
FormulaGran Premio di Formula 1
Storia
Fondazione1908 (valevole per il mondiale dal GP 1959)
Numero edizioni52 (di cui 44 valevoli per il mondiale di Formula 1)
DetentorePaesi Bassi (bandiera) Max Verstappen
Ultima edizioneGP 2023

Il Gran Premio degli Stati Uniti d'America di Formula 1 è una gara automobilistica.

Il primo Gran Premio in terra statunitense si svolse nel 1908 col nome di American Grand Prize sul circuito di Savannah e vide sfidarsi costruttori locali e provenienti dall'Europa. La corsa cambiò spesso sede (Milwaukee, Santa Monica, San Francisco) fino al 1916. L'anno successivo gli Stati Uniti entrarono nella prima guerra mondiale così la corsa non fu più organizzata né la cosa avvenne a conflitto terminato, data soprattutto la crescente popolarità della 500 Miglia di Indianapolis, che in breve divenne una gara di portata internazionale, con molti piloti e soprattutto costruttori provenienti dall'Europa. Solo negli anni 1936 e 1937 i Gran Premi fecero ritorno negli Stati Uniti grazie a due edizioni della Coppa Vanderbilt ma furono eventi isolati. La stessa 500 Miglia, che negli anni '20 era stata corsa con regole della AIACR ed inserita nel Campionato Mondiale Costruttori tornò ad essere un evento di portata più limitata.

In assenza di un vero e proprio Gran Premio, nei primi anni di campionato del mondo, la 500 Miglia di Indianapolis fu una delle prove del calendario, anche se molto spesso venne disertata dai piloti europei. Fu questo lo stimolo per organizzare di nuovo il Gran Premio degli Stati Uniti nel 1959, disputato sul circuito di Sebring, per poi passare a Riverside l'anno successivo ed infine trovare una sede stabile nel circuito di Watkins Glen, dove la corsa si tenne per venti edizioni consecutive. Nel frattempo, nel 1976 si corse anche sul tracciato cittadino di Long Beach, mentre tra il 1981 e il 1991 la Formula 1 fu di scena su tracciati cittadini più o meno estemporanei nelle città di Las Vegas, Detroit, Dallas e Phoenix.

Il Gran Premio degli Stati Uniti d'America del 1984 ebbe la denominazione ufficiale di Gran Premio di Dallas per distinguerlo dal Gran Premio di Detroit, ma nell'albo d'oro è stato inserito ufficialmente nel Gran Premio degli Stati Uniti d'America. Il Gran Premio di Las Vegas, corso nel 1981 e nel 1982, ha invece un suo albo d'oro poiché in quei due anni a Long Beach si corse il Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest.

Per un decennio la F1 abbandonò gli Stati Uniti (l'ultima edizione a Phoenix fu nel 1991); poi nel 2000, su un'idea di Tony George, proprietario del Indianapolis Motor Speedway, si tornò sulla celebre pista della 500 Miglia. Fu costruito, all'interno del catino, un circuito che si snoda tra i parcheggi e le strade di servizio e che utilizza in parte il velocissimo anello (per la precisione la curva 1 e il rettilineo di arrivo). La gara di Formula 1 girò in senso opposto alla 500 Miglia, così quella che nella corsa americana era la curva 1, in Formula 1 diventò la piega conclusiva del giro.

Il circuito così risultante era lungo 4,192 km, e venne percorso per 73 volte per un totale di 306,016 km. La gara rimase nel celeberrimo impianto dell'Indiana fino al 2007 ed ospitò in totale otto edizioni, tra cui quella controversa del 2005.

Il 25 maggio 2010 fu annunciato il ritorno degli Stati Uniti nel calendario mondiale della Formula 1 a partire dalla stagione 2012 sul nuovo Circuito delle Americhe in Texas, ad Austin.[1]

Nella stagione 2020 il Gran Premio fu annullato a causa della pandemia di COVID-19,[2] mentre l'edizione del 2022 stabilisce il nuovo record di presenze con 440 000 spettatori, il dato più alto dell'intero campionato,[3] battendo il record precedente di 400 000 spettatori registrato nell'edizione precedente del 2021.[4] All'edizione del 2023, oltre a ospitare una delle sei Sprint della stagione,[5] assistono 432 000 spettatori, per il secondo Gran Premio degli Stati Uniti d'America con il più alto numero di presenze sul circuito delle Americhe.[6] Nel 2024 si conferma ospitante di una delle sei Sprint del campionato.[7]

Lo sfondo rosa indica un evento non appartenente al Campionato mondiale di Formula 1.

Anno Circuito Pilota Vettura Resoconto
1908 Savannah Francia (bandiera) Louis Wagner Italia (bandiera) Fiat Resoconto
1909 Non disputato
1910 Savannah Stati Uniti (bandiera) David Bruce-Brown Germania (bandiera) Mercedes-Benz Resoconto
1911 Savannah Stati Uniti (bandiera) David Bruce-Brown Italia (bandiera) Fiat Resoconto
1912 Milwaukee Stati Uniti (bandiera) Caleb Bragg Italia (bandiera) Fiat Resoconto
1913 Non disputato
1914 Santa Monica Stati Uniti (bandiera) Eddie Pullen Stati Uniti (bandiera) Mercer Resoconto
1915 San Francisco Regno Unito (bandiera) Dario Resta Francia (bandiera) Peugeot Resoconto
1916 Santa Monica Stati Uniti (bandiera) Howdy Wilcox
Stati Uniti (bandiera) Johnny Aitken
Francia (bandiera) Peugeot Resoconto
1917
-
1957
Non disputato
1958 Riverside Stati Uniti (bandiera) Chuck Daigh Stati Uniti (bandiera) Scarab Resoconto
1959 Sebring Nuova Zelanda (bandiera) Bruce McLaren Regno Unito (bandiera) Cooper Resoconto
1960 Riverside Regno Unito (bandiera) Stirling Moss Regno Unito (bandiera) Lotus Resoconto
1961 Watkins Glen Regno Unito (bandiera) Innes Ireland Regno Unito (bandiera) Lotus Resoconto
1962 Watkins Glen Regno Unito (bandiera) Jim Clark Regno Unito (bandiera) Lotus Resoconto
1963 Watkins Glen Regno Unito (bandiera) Graham Hill Regno Unito (bandiera) BRM Resoconto
1964 Watkins Glen Regno Unito (bandiera) Graham Hill Regno Unito (bandiera) BRM Resoconto
1965 Watkins Glen Regno Unito (bandiera) Graham Hill Regno Unito (bandiera) BRM Resoconto
1966 Watkins Glen Regno Unito (bandiera) Jim Clark Regno Unito (bandiera) Lotus Resoconto
1967 Watkins Glen Regno Unito (bandiera) Jim Clark Regno Unito (bandiera) Lotus Resoconto
1968 Watkins Glen Regno Unito (bandiera) Jackie Stewart Francia (bandiera) Matra Resoconto
1969 Watkins Glen Austria (bandiera) Jochen Rindt Regno Unito (bandiera) Lotus Resoconto
1970 Watkins Glen Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Regno Unito (bandiera) Lotus Resoconto
1971 Watkins Glen Francia (bandiera) François Cevert Regno Unito (bandiera) Tyrrell Resoconto
1972 Watkins Glen Regno Unito (bandiera) Jackie Stewart Regno Unito (bandiera) Tyrrell Resoconto
1973 Watkins Glen Svezia (bandiera) Ronnie Peterson Regno Unito (bandiera) Lotus Resoconto
1974 Watkins Glen Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Brabham Resoconto
1975 Watkins Glen Austria (bandiera) Niki Lauda Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
1976
-
1983
Non disputato
1984 Dallas Finlandia (bandiera) Keke Rosberg Regno Unito (bandiera) Williams Resoconto
1985 Detroit Finlandia (bandiera) Keke Rosberg Regno Unito (bandiera) Williams Resoconto
1986 Detroit Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) Lotus Resoconto
1987 Detroit Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) Lotus Resoconto
1988 Detroit Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) McLaren Resoconto
1989 Phoenix Francia (bandiera) Alain Prost Regno Unito (bandiera) McLaren Resoconto
1990 Phoenix Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) McLaren Resoconto
1991 Phoenix Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) McLaren Resoconto
1992
-
1999
Non disputato
2000 Indianapolis Germania (bandiera) Michael Schumacher Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
2001 Indianapolis Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen Regno Unito (bandiera) McLaren Resoconto
2002 Indianapolis Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
2003 Indianapolis Germania (bandiera) Michael Schumacher Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
2004 Indianapolis Germania (bandiera) Michael Schumacher Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
2005 Indianapolis Germania (bandiera) Michael Schumacher Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
2006 Indianapolis Germania (bandiera) Michael Schumacher Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
2007 Indianapolis Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Regno Unito (bandiera) McLaren Resoconto
2008
-
2011
Non disputato
2012 Austin Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Regno Unito (bandiera) McLaren Resoconto
2013 Austin Germania (bandiera) Sebastian Vettel Austria (bandiera) Red Bull Resoconto
2014 Austin Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes Resoconto
2015 Austin Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes Resoconto
2016 Austin Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes Resoconto
2017 Austin Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes Resoconto
2018 Austin Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
2019 Austin Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Germania (bandiera) Mercedes Resoconto
2020 Non disputato
2021 Austin Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull Resoconto
2022 Austin Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull Resoconto
2023 Austin Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull Resoconto

Le statistiche si riferiscono alle sole edizioni valide per il campionato del mondo di Formula 1 e sono aggiornate al Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2023.

Vittorie per costruttore

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Pos. Costruttore Vittorie
1 Italia (bandiera) Ferrari 10
2 Regno Unito (bandiera) Lotus 8
= Regno Unito (bandiera) McLaren 8
4 Germania (bandiera) Mercedes 5
5 Austria (bandiera) Red Bull 4
6 Regno Unito (bandiera) BRM 3
7 Regno Unito (bandiera) Tyrrell 2
8 Regno Unito (bandiera) Cooper 1
= Francia (bandiera) Matra 1
= Regno Unito (bandiera) Brabham 1
= Regno Unito (bandiera) Williams 1

Vittorie per motore

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Pos. Motore Vittorie
1 Stati Uniti (bandiera) Ford-Cosworth 11
2 Italia (bandiera) Ferrari 10
3 Germania (bandiera) Mercedes 8
4 Regno Unito (bandiera) Climax 4
= Regno Unito (bandiera) BRM 4
= Giappone (bandiera) Honda 4
7 Austria (bandiera) RBPT 2
8 Francia (bandiera) Renault 1

Pole position per costruttore

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Pos. Costruttore Pole
1 Italia (bandiera) Ferrari 10
2 Regno Unito (bandiera) Lotus 8
3 Regno Unito (bandiera) McLaren 7
4 Germania (bandiera) Mercedes 6
5 Austria (bandiera) Red Bull 3
6 Regno Unito (bandiera) Cooper 2
= Regno Unito (bandiera) BRM 2
= Regno Unito (bandiera) Brabham 2
= Regno Unito (bandiera) Tyrrell 2
10 Regno Unito (bandiera) Williams 1
= Svizzera (bandiera) Alfa Romeo 1
= Giappone (bandiera) Toyota 1

Pole position per motore

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Pos. Motore Pole
1 Stati Uniti (bandiera) Ford-Cosworth 11
2 Italia (bandiera) Ferrari 9
3 Germania (bandiera) Mercedes 8
4 Regno Unito (bandiera) Climax 5
5 Giappone (bandiera) Honda 4
6 Regno Unito (bandiera) BRM 2
= Francia (bandiera) Renault 2
8 Australia (bandiera) Repco 1
= Italia (bandiera) Alfa Romeo 1
= Giappone (bandiera) Toyota 1

Giri veloci per costruttore

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Pos. Costruttore GPV
1 Italia (bandiera) Ferrari 12
2 Regno Unito (bandiera) Lotus 6
3 Regno Unito (bandiera) McLaren 5
4 Regno Unito (bandiera) Cooper 4
= Germania (bandiera) Mercedes 4
6 Austria (bandiera) Red Bull 3
7 Regno Unito (bandiera) Tyrrell 2
= Regno Unito (bandiera) Brabham 2
= Regno Unito (bandiera) Williams 2
10 Regno Unito (bandiera) BRM 1
= Francia (bandiera) Matra 1
= Regno Unito (bandiera) March 1
= Italia (bandiera) AlphaTauri 1

Giri veloci per motore

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Pos. Motore GPV
1 Stati Uniti (bandiera) Ford-Cosworth 12
= Italia (bandiera) Ferrari 12
3 Regno Unito (bandiera) Climax 6
4 Germania (bandiera) Mercedes 5
5 Francia (bandiera) Renault 3
6 Giappone (bandiera) Honda 2
7 Regno Unito (bandiera) BRM 1
= Italia (bandiera) Maserati 1
= Germania (bandiera) BMW 1
= Austria (bandiera) RBPT 1

Podi per costruttore

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Pos. Costruttore Podi[10]
1 Italia (bandiera) Ferrari 27
2 Regno Unito (bandiera) McLaren 16
= Regno Unito (bandiera) Lotus 15
4 Germania (bandiera) Mercedes 12
5 Austria (bandiera) Red Bull 11
6 Regno Unito (bandiera) BRM 9
7 Regno Unito (bandiera) Brabham 8
8 Regno Unito (bandiera) Cooper 6
= Regno Unito (bandiera) Tyrrell 6
10 Regno Unito (bandiera) Williams 5

Podi per motore

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Pos. Motore Pole[11]
1 Stati Uniti (bandiera) Ford-Cosworth 35
2 Italia (bandiera) Ferrari 27
3 Germania (bandiera) Mercedes 20
4 Regno Unito (bandiera) Climax 12
5 Regno Unito (bandiera) BRM 10
6 Francia (bandiera) Renault 9
7 Giappone (bandiera) Honda 8
8 Italia (bandiera) Maserati 2
= Svizzera (bandiera) Tag Heuer 2
= Austria (bandiera) RBPT 2

Punti per costruttore

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Pos.[12] Costruttore Punti
1 Italia (bandiera) Ferrari 392
2 Germania (bandiera) Mercedes 320
3 Austria (bandiera) Red Bull 280
4 Regno Unito (bandiera) McLaren 251
5 Regno Unito (bandiera) Lotus 156
6 Regno Unito (bandiera) Williams 78
7 Regno Unito (bandiera) BRM 69
8 Regno Unito (bandiera) Brabham 61
9 Francia (bandiera) Renault 65
10 Regno Unito (bandiera) Brabham 59

Punti per motore

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Pos.[12] Motore Punti
1 Germania (bandiera) Mercedes 544
2 Italia (bandiera) Ferrari 416
3 Stati Uniti (bandiera) Ford-Cosworth 294
4 Francia (bandiera) Renault 245
5 Giappone (bandiera) Honda 143
6 Regno Unito (bandiera) Climax 97
7 Austria (bandiera) RBPT 92
8 Regno Unito (bandiera) BRM 78
9 Svizzera (bandiera) Tag Heuer 45
10 Giappone (bandiera) Toyota 23
  1. ^ Ad Austin, Texas il nuovo GP degli USA, in italiaracing.net, 25 maggio 2010. URL consultato il 27 maggio 2010.
  2. ^ Formula 1, il nuovo calendario 2020: ci sono anche i GP di Imola, Portimao e Nürburgring, su sport.sky.it, 24 luglio 2020. URL consultato il 24 luglio 2020.
  3. ^ (EN) Why COTA remains a favourite for drivers and fans as it prepares for its 10th US Grand Prix, su formula1.com, 20 ottobre 2022.
  4. ^ (EN) David Whisenant, Only American-based F1 team runs US Grand Prix in Texas; Verstappen gets the win, su wbtv.com, 24 ottobre 2021. URL consultato il 24 ottobre 2021.
  5. ^ Ufficiali le Sprint 2023: Baku, Austria, Spa, Qatar, Austin e Brasile, su FormulaPassion.it, 7 dicembre 2022. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  6. ^ (EN) 432,000 Attend 2023 United States Grand Prix Weekend at COTA, su f1destinations.com, 22 ottobre 2023.
  7. ^ (EN) Formula 1 announces 2024 Sprint Calendar, su formula1.com, 5 dicembre 2023.
  8. ^ Minimo 2 pole
  9. ^ Minimo 2 GPV
  10. ^ a b Minimo 4 podi.
  11. ^ Minimo 2 podi
  12. ^ a b c Prime 10 posizioni.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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