Gran Premio d'Australia 2001

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Bandiera dell'Australia Gran Premio d'Australia 2001
664º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 1 di 17 del Campionato 2001
Data 4 marzo 2001
Luogo Circuito Albert Park
Percorso 5.303 km
circuito semi-permanente
Distanza 58 giri, 307,574 km
Clima sereno
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher
Ferrari in 1'26"892 Ferrari in 1'28"214
(nel giro 34)
Podio
1. Bandiera della Germania Michael Schumacher
Ferrari
2. Bandiera del Regno Unito David Coulthard
McLaren-Mercedes
3. Bandiera del Brasile Rubens Barrichello
Ferrari

Il Gran Premio d'Australia 2001 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 4 marzo 2001 sul Circuito Albert Park di Melbourne. La gara fu vinta da Michael Schumacher su Ferrari, seguito da David Coulthard su McLaren-Mercedes e dal compagno di squadra Rubens Barrichello.

La gara vide sia il debutto di Juan Pablo Montoya e dei due futuri campioni del mondo Fernando Alonso e Kimi Räikkönen sia il ritorno in Formula 1 della Michelin. La casa francese, che aveva abbandonato le competizioni al termine della stagione 1984, si accordò con Williams, Benetton, Jaguar, Minardi e Prost per la fornitura degli pneumatici, ponendo fine al monopolio della Bridgestone che durava dalla stagione 1999.

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Molte squadre portarono in pista delle grosse novità rispetto alle vetture mostrate alle presentazioni ufficiali e impiegate nei test pre-stagionali[1]. In particolare, la Ferrari introdusse diverse appendici aerodinamiche, tra le quali le più vistose furono delle alette montate sulla parte esterna delle fiancate, e delle nuove prese d'aria per i freni, che dovevano garantire un miglior raffreddamento e una migliore deviazione dei flussi d'aria attorno alle ruote.[1] La Williams introdusse delle paratie verticali sotto l'alettone anteriore, sfruttando lo spazio di 50 cm entro il quale l'alettone poteva avere un'altezza più ridotta da terra.[1]

Prove libere[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante i nuovi regolamenti imposti dalla FIA per ridurre la velocità delle monoposto, sin dalle prove libere i piloti girarono su tempi molto più veloci di quelli degli anni precedenti, battendo addirittura il record sul giro fatto segnare nel 1997 da Jacques Villeneuve, alla guida di una vettura equipaggiata con pneumatici slick.

Durante le prove di venerdì Michael Schumacher fu protagonista di uno spettacolare incidente, durante il quale la sua Ferrari si capovolse più volte; il pilota tedesco ne uscì illeso.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I risultati della prima sessione di prove libere di venerdì furono i seguenti:[2]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 2 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Ferrari 1'29"056
2 1 Bandiera della Germania Michael Schumacher Ferrari 1'29"368
3 3 Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen McLaren-Mercedes 1'30"037

I risultati della seconda sessione di prove libere di venerdì furono i seguenti:[2]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 2 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Ferrari 1'28"965
2 12 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli Jordan-Honda 1'29"267
3 1 Bandiera della Germania Michael Schumacher Ferrari 1'29"284

I risultati della sessione di prove libere di sabato mattina furono i seguenti:[2]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 4 Bandiera del Regno Unito David Coulthard McLaren-Mercedes 1'27"540
2 1 Bandiera della Germania Michael Schumacher Ferrari 1'27"561
3 3 Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen McLaren-Mercedes 1'27"775

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Michael Schumacher continuò la serie di quattro pole position consecutive conquistate nelle ultime quattro gare dell'anno precedente, dominando le qualifiche e facendo segnare il miglior tempo con quasi quattro decimi di vantaggio sul compagno di squadra Barrichello. I due piloti della Ferrari furono seguiti da Häkkinen, Frentzen con la Jordan e da Ralf Schumacher su Williams. Coulthard, insoddisfatto dell'assetto della sua vettura, peggiorò il tempo fatto segnare nelle prove libere del mattino, piazzandosi solo sesto e precedendo Trulli, Villeneuve, Panis e Heidfeld.

I debuttanti Montoya, Räikkönen, Bernoldi e Alonso si piazzarono rispettivamente in dodicesima, tredicesima, diciottesima e diciannovesima posizione: il pilota della Williams subì un distacco di oltre un secondo dal compagno di squadra, mentre il giovane spagnolo ottenne una prestazione sorprendente al volante della poco competitiva Minardi, riuscendo a precedere la Jaguar di Burti e la Prost di Mazzacane. Le Benetton si mostrarono poco competitive, con Button e Fisichella relegati al sedicesimo e diciassettesimo posto. In fondo al gruppo, Marques rimase fuori dal 107% del tempo della pole position, limite massimo consentito per essere ammesso alla gara: tuttavia, i commissari di gara decisero in via eccezionale di consentirgli di prendere il via il giorno successivo.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Pos No Pilota Costruttore Pneumatici Tempo Distacco
1 1 Bandiera della Germania Michael Schumacher Ferrari B 1'26"892
2 2 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Ferrari B 1'27"263 +0"371
3 3 Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen McLaren-Mercedes B 1'27"461 +0"469
4 11 Bandiera della Germania Heinz-Harald Frentzen Jordan-Honda B 1'27"658 +0"766
5 5 Bandiera della Germania Ralf Schumacher Williams-BMW M 1'27"719 +0"827
6 4 Bandiera del Regno Unito David Coulthard McLaren-Mercedes B 1'28"010 +1"118
7 12 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli Jordan-Honda B 1'28"377 +1"485
8 10 Bandiera del Canada Jacques Villeneuve BAR-Honda B 1'28"435 +1"543
9 9 Bandiera della Francia Olivier Panis BAR-Honda B 1'28"518 +1"626
10 16 Bandiera della Germania Nick Heidfeld Sauber-Petronas B 1'28"615 +1"723
11 6 Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Williams-BMW M 1'28"738 +1"846
12 18 Bandiera del Regno Unito Eddie Irvine Jaguar-Ford M 1'28"965 +2"073
13 17 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen Sauber-Petronas B 1'28"993 +2"101
14 22 Bandiera della Francia Jean Alesi Prost-Acer M 1'29"893 +3"001
15 14 Bandiera dei Paesi Bassi Jos Verstappen Arrows-Asiatech B 1'29"934 +3"042
16 8 Bandiera del Regno Unito Jenson Button Benetton-Renault M 1'30"035 +3"143
17 7 Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella Benetton-Renault M 1'30"209 +3"317
18 15 Bandiera del Brasile Enrique Bernoldi Arrows-Asiatech B 1'30"520 +3"628
19 21 Bandiera della Spagna Fernando Alonso Minardi-European M 1'30"657 +3"765
20 23 Bandiera dell'Argentina Gastón Mazzacane Prost-Acer M 1'30."796 +3"904
21 19 Bandiera del Brasile Luciano Burti Jaguar-Ford M 1'30"978 +3"986
Tempo limite 107%: 1:32.974
22 20 Bandiera del Brasile Tarso Marques Minardi-European M 1'33"228[3] +6"336

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Al via Michael Schumacher scattò bene, mantenendo la prima posizione, mentre Barrichello partì malissimo, creando scompiglio alle sue spalle. Alla fine del primo passaggio Schumacher era in testa davanti ad Häkkinen, Frentzen, Ralf Schumacher, Barrichello, Trulli, Coulthard e Villeneuve. Nel corso del secondo giro il pilota tedesco della Williams compì una leggera escursione fuoripista e Barrichello ne approfittò per guadagnare una posizione ed andare all'attacco di Frentzen. Tuttavia, nella foga di recuperare il brasiliano tentò un sorpasso impossibile, mandando in testacoda il pilota della Jordan. Al quinto giro Villeneuve, in lotta con Ralf Schumacher, tamponò la Williams del tedesco, decollando e sbattendo contro il muretto a bordo pista. Nonostante la violenza dell'urto i piloti ne uscirono illesi, ma, come già successo l'anno precedente a Monza, un commissario di percorso, Graham Beveridge, fu colpito alla testa e ucciso da una ruota staccatasi dalla vettura di Villeneuve.

Entrò la safety car, che rimase in pista fino al 15º passaggio. Alla ripresa della corsa Schumacher conduceva davanti ad Häkkinen, Barrichello, Coulthard, Trulli e Panis, ed aumentò in modo costante il proprio vantaggio sul pilota finlandese. Quest'ultimo perse le residue possibilità di vittoria quando, nel corso del 26º giro, sulla sua McLaren cedette la sospensione anteriore destra, spedendolo violentemente contro le barriere. Dopo il ritiro del rivale Schumacher poté limitarsi ad amministrare la gara davanti a Coulthard e Barrichello. Alle spalle del terzetto di testa Trulli e Panis si contesero il quarto posto, con il francese che ebbe la meglio sul rivale, il quale sarebbe poi stato costretto al ritiro da un problema agli scarichi. La quinta posizione fu quindi occupata da Heidfeld, che la mantenne fino al traguardo nonostante la rimonta di Frentzen nei suoi confronti. Montoya, dopo un'escursione fuori pista nelle prime fasi di gara, rimontò fino a occupare temporaneamente il terzo posto, ma si ritirò al 40º giro per un guasto al motore.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Pos Pilota Costruttore Pneumatici Giri Tempo/Ritiro e posizione al ritiro Partenza Punti
1 1 Bandiera della Germania Michael Schumacher Ferrari B 58 1h38'26"533 1 10
2 4 Bandiera del Regno Unito David Coulthard McLaren-Mercedes B 58 +1"718 6 6
3 2 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Ferrari B 58 +33"491 2 4
4 16 Bandiera della Germania Nick Heidfeld Sauber-Petronas B 58 +1'11"479 10 3
5 11 Bandiera della Germania Heinz-Harald Frentzen Jordan-Honda B 58 +1'12"807 4 2
6 17 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen Sauber-Petronas B 58 +1'24"143 13 1
7 9 Bandiera della Francia Olivier Panis BAR-Honda B 58 +1'27"050[4] 9
8 19 Bandiera del Brasile Luciano Burti Jaguar-Ford M 57 +1 giro 21
9 22 Bandiera della Francia Jean Alesi Prost-Acer M 57 +1 giro 14
10 14 Bandiera dei Paesi Bassi Jos Verstappen Arrows-Asiatech B 57 +1 giro 15
11 18 Bandiera del Regno Unito Eddie Irvine Jaguar-Ford M 57 +1 giro 12
12 21 Bandiera della Spagna Fernando Alonso Minardi-European M 56 +2 giri 19
13 7 Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella Benetton-Renault M 55 +3 giri 17
14 8 Bandiera del Regno Unito Jenson Button Benetton-Renault M 52 Scarico 16
Rit 6 Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Williams-BMW M 40 Motore (3°) 11
Rit 12 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli Jordan-Honda B 38 Motore (13°) 7
Rit 3 Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen McLaren-Mercedes B 25 Incidente (2°) 3
Rit 5 Bandiera della Germania Ralf Schumacher Williams-BMW M 4 Collisione con J. Villeneuve (6°) 5
Rit 10 Bandiera del Canada Jacques Villeneuve BAR-Honda B 4 Collisione con R. Schumacher (7°) 8
Rit 20 Bandiera del Brasile Tarso Marques Minardi-European M 3 Motore (20°) 22
Rit 15 Bandiera del Brasile Enrique Bernoldi Arrows-Asiatech B 2 Incidente (17°) 18
Rit 23 Bandiera dell'Argentina Gastón Mazzacane Prost-Acer M 0 Testacoda (20°) 20

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Decisioni della FIA[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la gara, Panis fu penalizzato di 25 secondi per aver sopravanzato Trulli in un punto in cui erano esposte le bandiere gialle. Heidfeld e Frentzen furono quindi promossi rispettivamente al quarto e al quinto posto, mentre Räikkönen, settimo al traguardo, conquistò a tavolino il primo punto in carriera all'esordio.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Giorgio Piola, «Bar e Williams ad ali spiegate», Autosprint n.10 (6-12 marzo 2001), pp. 54-55.
  2. ^ a b c «tutti i tempi delle prove», Autosprint n. 10 (6-12 marzo 2001), p. 40.
  3. ^ Il tempo di Marques sarebbe stato superiore al 107% del tempo della pole di Michael Schumacher, ma il brasiliano fu ammesso eccezionalmente dai commissari a prendere il via della gara in conseguenza ai problemi incontrati dal pilota della Minardi durante le qualifiche, affrontate tra l'altro con una pedaliera con le misure di Alonso, molto più basso di lui.
  4. ^ a b Olivier Panis, quarto al traguardo, fu penalizzato di 25" per avere superato Nick Heidfeld mentre erano esposte le bandiere gialle.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i dati statistici sono tratti da Autosprint n.10/2001

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2001

Edizione precedente:
2000
Gran Premio d'Australia Edizione successiva:
2002
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