Lazio
Lazio regione | |
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(IT) Regione Lazio | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Amministrazione | |
Capoluogo | File:Roma-Stemma.png Roma |
Presidente | Nicola Zingaretti (PD) dal 12-3-2013 |
Data di istituzione | 7 giugno 1970 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 41°53′35″N 12°28′58″E |
Altitudine | 416 m s.l.m. |
Superficie | 17 207,29 km² |
Abitanti | 5 886 977[1] (30-9-2015) |
Densità | 342,12 ab./km² |
Province | Frosinone, Latina, Rieti, Roma (Città metropolitana), Viterbo |
Comuni | 378 |
Regioni confinanti | Campania, Abruzzo, Marche, Molise, Toscana, Umbria |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | IT-62 |
Codice ISTAT | 12 |
Nome abitanti | laziali |
Patrono | San Pietro e San Paolo |
PIL | (PPA) 135 256,8 mln € |
PIL procapite | (PPA) 30 750 (2014) €[2] |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Il Lazio è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia Centrale di 5 886 977 abitanti[1], seconda regione più popolata d'Italia dopo la Lombardia. Confina a nord-ovest con la Toscana, a nord con l'Umbria, a nord-est con le Marche, a est con l'Abruzzo ed il Molise, a sud-est con la Campania, a ovest è bagnato dal mar Tirreno. Al suo interno è presente la piccola enclave della Città del Vaticano.
In senso storico e geografico, il Lazio vero e proprio è solamente il territorio compreso tra il basso corso del fiume Tevere e i Monti Ausoni, nei pressi di Terracina, e l'Appennino centrale come limite orientale[3].
Ufficialmente l'ente territoriale Regione Lazio fu istituita con la nuova costituzione repubblicana del 1947, sebbene esistente già in precedenza come entità ai soli fini statistici, e sebbene il primo organo politico rappresentativo della regione (similmente alle altre regioni italiane a statuto ordinario) fu istituito solo il 7 giugno 1970, con l'elezione dei Consigli Regionali[4][5].
Etimologia
Ancor prima della nascita di Roma, questo territorio era chiamato Latium, dai suoi abitanti latini. Secondo un'interpretazione, l'etnonimo deriverebbe dal latino Latus, ovvero esteso, in riferimento al territorio pianeggiante abitato, messo a confronto con l'andamento prevalentemente collinare e montuoso dell'Italia centrale.[6]
Dopo il periodo dell'epoca repubblicana e con l'ordinamento di Augusto nell'epoca romana la Regione insieme alla Campania andò a formare la Regio I Latium et Campania.
Simboli
I simboli della Regione Lazio sono stati fissati nel 1984[7] e leggermente modificati nel 1986[8].
Stemma
Lo stemma rappresenta un ottagono regolare con un bordo di color oro; contiene cinque quadrati che riproducono gli stemmi delle cinque province e 4 triangoli che simboleggiano un nastro tricolore che le tiene unite.
Gonfalone
Il gonfalone è di colore azzurro con lo stemma al centro, circondato dai seguenti oggetti, tutti di color oro: sopra una corona, sul lato sinistro una spiga, sul lato destro un ramo di quercia e sotto la dicitura "REGIONE LAZIO".
Bandiera
Non esistendo documenti ufficiali al riguardo, la Regione Lazio utilizza una bandiera che riproduce il gonfalone.
Geografia fisica
Territorio
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/17/Altimetria_Lazio.svg/220px-Altimetria_Lazio.svg.png)
Il Lazio, regione del centro Italia, si colloca sul versante medio-tirrenico e occupa Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. di territorio italiano, estendendosi dagli Appennini al mar Tirreno.
Il territorio non presenta caratteristiche fisiche omogenee, anzi si caratterizza per la sua eterogeneità, con prevalenza di zone montuose e collinari; le pianure si trovano per lo più in prossimità della costa.
È una regione prevalentemente collinare: il 54% del suo territorio è occupato da zone collinari, il 26% da zone montuose ed il restante 20% da pianure.
Partendo dal nord ovest della regione, troviamo tre distinti gruppi montuosi di modeste dimensioni: i Monti Volsini, i Monti Cimini e i Monti Sabatini. Caratteristica comune di questi gruppi montuosi è la loro origine vulcanica, testimoniata, oltre che dagli elementi geologici, dalla presenza, in ciascuno di questi, di un lago; il Lago di Bolsena sui Volsini, il Lago di Vico sui Cimini ed il Lago di Bracciano sui Sabatini.
Questi gruppi montuosi digradano dolcemente verso la pianura maremmana ad ovest, e verso la valle del Tevere ad est, le due pianure laziali più settentrionali. La Maremma trova qui il suo limite meridionale, nei Monti della Tolfa.
Nella parte orientale del Lazio si trovano i rilievi più alti della regione, che raggiungono con i Monti della Laga nei 2458 m del Monte Gorzano il loro punto più alto. Si tratta, questa, di una porzione dell'Appennino abruzzese, che corre diagonalmente da nord a sud. Qui troviamo anche i gruppi montuosi dei Monti Reatini, dei Monti Sabini, dei Monti del Cicolano, dei Monti della Duchessa, dei Monti Simbruini, dei Monti Cantari e dei Monti Ernici. Tra i monti Reatini e i monti Sabini si ritaglia uno spazio la Piana Reatina.
Nel medio Lazio meridionale, partendo dai Colli Albani, troviamo tutta una serie di altri gruppi montuosi che corrono paralleli agli Appennini, da cui sono separati dalla valle della Ciociaria dove scorrono il Sacco ed il Liri-Garigliano, che finiscono la loro corsa nel Tirreno in prossimità del confine con la Campania; si tratta dei Monti Lepini, dei Monti Ausoni e dei Monti Aurunci.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cb/Golfo_di_Gaeta.jpg/220px-Golfo_di_Gaeta.jpg)
Anche i Colli Albani, alture di modeste dimensioni, sono di origine vulcanica, e anche qui i laghi di origine vulcanica sono numerosi: i laghi di Albano e di Nemi, il bacino lacustre ormai prosciugato di Ariccia ed i laghetti fossili di Giuturna (nel Foro romano, presso il Tempio di Vesta), Valle Marciana (Grottaferrata) e, verso Nord, di Pantano Secco (Monte Compatri), Prata Porci (Tuscolo) e Castiglione (o lago di Gabii).
La zona di Roma è occupata dall'Agro Romano che continua verso meridione, sempre seguendo la linea costiera, nell'Agro Pontino, che fino alla bonifica operata dal 1930 al 1940, era ricoperto da paludi.
La costa laziale è molto regolare, bassa e sabbiosa; nonostante questo sono presenti delle "sporgenze", come il Capo Linaro a sud di Civitavecchia, la foce del Tevere tra i comuni di Roma e Fiumicino; a sud del fiume troviamo in successione il promontorio di Anzio e Nettuno, il Monte Circeo che si erge isolato tra mare e terra, ed il promontorio di Gaeta, in prossimità del confine con la Campania.
Proprio davanti a Gaeta si trova l'Arcipelago Ponziano, composto da sei piccole isole, tutte di origine vulcanica.
Il Tevere è il fiume principale della regione; vi arriva dall'Umbria, prima con un andamento verso sud-est, ma che poi piega, verso sud-ovest, per attraversare tutto l'agro romano fino al mare. I principali tributari del Tevere sono il Paglia ed il Treia, dalla parte destra, ed il Nera e l'Aniene dalla parte sinistra.
Più a sud, con un andamento che ricorda quello del Tevere troviamo il Sacco e il Liri-Garigliano, mentre nella parte settentrionale della regione si trovano altri fiumi minori come la Fiora, la Marta e l'Arrone, che scendono direttamente al mare con un corso relativamente breve.
Clima
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6a/Lago_bolsena_tramonto.jpg/310px-Lago_bolsena_tramonto.jpg)
Il Clima della regione, monitorato da varie decine di stazioni meteorologiche (molte delle quali gestite dall'Ufficio Idrografico e Mareografico Regionale del Lazio), presenta una notevole variabilità da zona a zona. In generale, lungo la fascia costiera, i valori di temperatura variano tra i 9-10 °C di gennaio e i 24-25 °C di luglio; le precipitazioni sono piuttosto scarse lungo il tratto costiero settentrionale (i valori minimi inferiori ai 600 mm annui si registrano nella Maremma, nel comune di Montalto di Castro, in prossimità del confine con la Toscana) mentre si raggiungono valori attorno ai 1000 mm annui nella zona tra Formia e il confine con la Campania.
Verso l'interno il clima è più continentale e, sui rilievi gli inverni risultano freddi e nelle ore notturne si possono registrare temperature piuttosto rigide, prossime allo zero ed anche inferiori. La provincia più fredda risulta essere quella di Rieti, seguita da quelle di Frosinone, Viterbo, Roma e Latina.
Le precipitazioni aumentano in genere con la quota e sono mediamente distribuite nelle stagioni intermedie e in quella invernale, con un'unica stagione secca, quella estiva: i massimi pluviometrici si registrano nell'area occupata dalla città di Velletri, con una media annuale di 1500 mm oltre che nei massicci montuosi posti al confine con l'Abruzzo, maggiormente esposti alle perturbazioni atlantiche (Monti Simbruini, Monti Cantari, Monti Ernici), raggiungendo valori anche superiori ai 2000 mm annui. D'inverno le precipitazioni sono in genere nevose dalle quote medie in su; sporadiche nevicate possono raggiungere i Castelli Romani e, in alcune rare occasioni, interessare anche la città di Roma.
Con particolare riguardo all'eliofania, va inoltre segnalato che, fra le città capoluogo di regione, Roma risulta essere quella con il maggior numero di ore di sole e di giornate con cielo sereno nel corso dell'anno.
Storia
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3a/Alatri_-_Porta_Maggiore.jpg/220px-Alatri_-_Porta_Maggiore.jpg)
La storia del Lazio è profondamente segnata dalla Storia di Roma, sia per quello che questa rappresentò per la regione nel suo millenario svolgersi, sia per ciò che questa storia determinò con il consolidarsi del potere temporale della Chiesa Cattolica, anche questo millenario, sia per il significato fortemente simbolico ed ideologico che Roma venne ad esercitare per il Regno d'Italia e il Fascismo, ma anche per la moderna Repubblica Italiana.
La fase storica è testimoniata dalla presenza di diverse popolazioni indo-europee che si stanziarono nell'area laziale sin dal II millennio a.C., tra cui i Latini (da cui secondo alcuni la regione prese il nome). Non solo Latini, ma anche Sabini, Volsci, Ernici, Equi e Aurunci che in epoche diverse si stanziarono nelle zone centro-meridionali del Lazio, mentre nella parte più settentrionale si affermò la presenza degli Etruschi, la cui influenza risultò preponderante almeno fino al V secolo a.C.
Dal V secolo a.C. fino al I secolo a.C. la storia del Lazio si identifica sempre più con quella della lotta per il predominio di Roma nei confronti delle altre popolazioni, che piano, piano, verranno assoggettate, ed assimilate all'elemento latino. L'ultimo sussulto di autonomia di queste genti si ebbe con la guerra sociale.
Per tutta la durata dell'epoca imperiale romana, il Lazio godette di una situazione di generale tranquillità, interrotta solo da episodiche guerre intestine per la conquista della porpora imperiale. Il suo ruolo di centro dell'impero venne però sempre più ridimensionato, marginalizzato, a favore di altre regioni dell'impero, fino ad arrivare all'episodio della deposizione dell'ultimo imperatore d'occidente, Romolo Augusto da parte di Odoacre nel 476, a cui si fa riferimento per segnare la fine dell'impero.
Il vuoto di potere nel Lazio, dopo alterne vicende seguenti alla caduta dell'impero, fu riempito dalla presenza della Chiesa Cattolica, le cui vicende determinarono la storia di Roma e della regione fino alla presa di Roma nel 1870.
Da questo momento la storia del Lazio si identifica quasi totalmente con la storia di Roma capitale del Regno d'Italia, con l'eccezione del periodo della grande bonifica delle paludi pontine, una epopea durata un decennio che segnerà la nascita di nuove città, prima tra tutte Littoria, l'odierna Latina, e l'acquisizione di nuove terre produttive alla regione.
La Seconda guerra mondiale attraversò la regione, facendole pagare un elevato conto in termini di vite umane, sia militari che civili. Rilevanti, in quest'ottica, furono i feroci combattimenti che si svolsero nelle campagne di Cassino e lo sbarco alleato ad Anzio.
Suddivisione amministrativa
Il Lazio è amministrativamente suddiviso in 4 provincie e una città metropolitana:
Stemma | Provincia e Città metropolitana | Mappa | Comuni | Abitanti (28/02/2015) |
Superficie (km²) |
Sito Istituzionale |
---|---|---|---|---|---|---|
File:Provincia di Frosinone-Stemma.png | Provincia di Frosinone | ![]() |
91 | 496.420 | 3.247,08 | Frosinone |
File:Provincia di Latina-Stemma.png | Provincia di Latina | ![]() |
33 | 572.414 | 2.256,16 | Latina |
File:Provincia di Rieti-Stemma.png | Provincia di Rieti | ![]() |
73 | 158.654 | 2.750,52 | Rieti |
File:Città metropolitana di Roma Capitale - Stemma.png | Città metropolitana di Roma | ![]() |
121 | 4.343.269 | 5.363,28 | Roma |
File:Provincia di Viterbo-Stemma.png | Provincia di Viterbo | ![]() |
60 | 322.454 | 3.615,24 | Viterbo |
![]() |
Lazio | ![]() |
378 | 5.893.211 | 17.232,29 | Lazio |
Questa suddivisione amministrativa è ripresa dal simbolo della regione, rappresentato da un ottagono con iscritti gli stemmi delle quattro province e della città metropolitana.
Comunità montane
Nel Lazio sono poi presenti 22 comunità montane istituite con legge regionale del 1999[9].
Frosinone | Latina | Rieti | Roma | Viterbo |
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Monumenti e luoghi d'interesse
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/53/Colosseum_in_Rome%2C_Italy_-_April_2007.jpg/220px-Colosseum_in_Rome%2C_Italy_-_April_2007.jpg)
Il Lazio è una delle regioni più importanti per cultura italiana, europea e mondiale, per i suoi contenuti storici, artistici, archeologici, architettonici, religiosi e culturali. L'immenso straordinario patrimonio ospitato dalla città di Roma è solo uno fra le centinaia di punti di interesse tra paesi, chiese, monasteri, monumenti e siti vari della regione.
Patrimoni dell'umanità nel Lazio
Il Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la Basilica di San Paolo fuori le mura rientrano tra i beni protetti dall'UNESCO perché patrimonio dell'umanità.
Nel Lazio anche Villa Adriana e Villa d'Este a Tivoli e le Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia rientrano tra i siti archeologici di maggiore importanza.
Natura
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d3/Parco_Nazionale_del_Circeo_-_Laghi_costieri_%282253814290%29.jpg/220px-Parco_Nazionale_del_Circeo_-_Laghi_costieri_%282253814290%29.jpg)
Il Lazio presenta numerosi parchi, riserve e altre aree naturali protette.
Tra questi sicuramente importanti e conosciuti sono i Parchi Nazionali, come il Parco nazionale d'Abruzzo, il Parco nazionale del Circeo e il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Accanto a questi, sono state istituite molte aree protette nella Regione, specialmente negli ultimi anni, assecondando e favorendo lo sviluppo di una maggior sensibilità alle problematiche relative alla conservazione del territorio, tra i cittadini.
Tra questi i SIC, Siti di Interesse Comunitario, siti di rilevante importanza in ambito CEE riferiti alla regione biogeografica mediterranea.
Le località sono state proposte sulla base del Decreto 25/3/2005 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell'8 luglio 2005 - predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della direttiva 92/43/CEE[10].
Onorificenze
Conferita il 11/10/2010:
— D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi del ai sensi dell'art.5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2008.
Cultura
Università
Roma rappresenta il maggior polo universitario della regione, avendo qui la sede diverse università, sia pubbliche che private. La più nota, e la più grande per numero di iscritti è la Sapienza - Università di Roma, che oltre alle tantissime sedi periferiche a Roma, conta un polo succursale a Latina, uno a Rieti e uno a Viterbo. La seconda università pubblica della capitale, per data di fondazione, è l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", fondata nel 1982, mentre al 1992 risale la fondazione dell'Università degli Studi Roma Tre. Se oltre alle strutture pubbliche si considerano anche quelle private, la seconda università per anno di fondazione è la LUMSA che risale al 1939. Altri poli universitari a Roma sono rappresentati dalla LUISS, dalla San Pio V, e dall'IUSM.
Altre due importanti università laziali sono l'Università degli Studi di Cassino, istituita nel 1979, sulla tradizione umanistica e culturale portata avanti nei secoli dall'Abbazia di Montecassino e l'Università degli Studi della Tuscia, anch'essa fondata nello stesso anno, con sede a Viterbo.
Musica
Nel campo musicale, tradizionale è l'appuntamento per la festa del primo maggio a piazza San Giovanni, dove le organizzazioni sindacali organizzano un concerto musicale dal vivo, a cui partecipano i più popolari interpreti musicali del momento. Dal 2003 si è sempre più andato affermando il Telecomcerto, anche se è mancata l'edizione del 2008.
Un piccolo paese della provincia di Rieti, Poggio Bustone, ha dato i natali al più grande artista della musica leggera italiana: Lucio Battisti.
Nei mesi di luglio e agosto, nei comuni della Provincia di Viterbo, Caprarola, Bagnoregio, Bagnaia, Sutri e Ronciglione si svolge il Tuscia in Jazz Festival, il più importante evento italiano dedicato al jazz, secondo solo all'Umbria jazz Festival di Perugia. Al Tuscia in Jazz partecipano ogni anno jazzisti provenienti da tutto il mondo, ed in particolare dagli Stati Uniti. Location dei concerti tra i più bei monumenti della Tuscia come: Palazzo Farnese di Caprarola, Villa Lante di Bagnaia, Civita di Bagnoregio, Teatro Romano di Ferento, Villa Savorelli di Sutri ed il suo Parco Archeologico e molti centri storici e borghi medievali. La maggior parte dei concerti è ad ingresso libero. Nelle ultime due settimane di luglio a Bagnoregio si tengono i seminari internazionali del jazz e le finali del Jimmy Woode European Award.
Cinematografia
Dal 2006 si tiene a Roma Il Festival Internazionale del Film di Roma (fino al 2008 CINEMA. Festa Internazionale di Roma), un festival cinematografico internazionale, che si tiene presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma in autunno. A Roma inoltre si trova Cinecittà.
Altro
Dal 1999 a Latina viene organizzato il Festival internazionale del circo città di Latina, una delle più importanti e seguite rassegne circensi del mondo.
Enogastronomia
La cucina laziale è rappresentata in gran parte da quella romana, nella quale ci sono apporti di zone confinanti. La cucina laziale ha un'importante caratteristica: l'estrazione popolare. A Roma la cucina è di osterie, ricette fatte con cibi poveri.
Demografia
Abitanti censiti (migliaia)[11]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/timeline/qle27xjkzkaqsstakh6xhqbwuproxzl.png)
La popolazione[12] del Lazio è così suddivisa tra le sue cinque province:
Pos. | Provincia | Abitanti (ab) |
Superficie (km²) |
Densità (ab/km²) |
---|---|---|---|---|
1 | Città metropolitana di Roma | 4 327 642 | 5 363,28 | 806,9 |
2 | Provincia di Latina | 569 850 | 2 256,16 | 252,58 |
3 | Provincia di Frosinone | 498 055 | 3 247,08 | 153,39 |
4 | Provincia di Viterbo | 315 623 | 3 615,24 | 87,3 |
5 | Provincia di Rieti | 160 467 | 2 750,52 | 58,34 |
Comuni più popolosi
Di seguito la tabella riporta la popolazione residente nei comuni del Lazio con più di 30 000 abitanti[12]:
Pos. | Comune | Prov. | Abitanti |
---|---|---|---|
1 | Roma | RM | 2 869 461 |
2 | Latina | LT | 125 375 |
3 | Guidonia Montecelio | RM | 88 453 |
4 | Fiumicino | RM | 77 051 |
5 | Aprilia | LT | 72 641 |
6 | Viterbo | VT | 67 273 |
7 | Pomezia | RM | 62 737 |
8 | Tivoli | RM | 56 461 |
9 | Velletri | RM | 55 071 |
10 | Anzio | RM | 53 949 |
11 | Civitavecchia | RM | 53 069 |
12 | Ardea | RM | 48 939 |
13 | Nettuno | RM | 48 595 |
14 | Rieti | RI | 47 690 |
15 | Frosinone | FR | 46 529 |
16 | Terracina | LT | 45 763 |
17 | Albano Laziale | RM | 41 698 |
18 | Marino | RM | 41 119 |
19 | Monterotondo | RM | 40 771 |
20 | Ladispoli | RM | 40 767 |
21 | Fondi | LT | 39 690 |
22 | Ciampino | RM | 38 899 |
23 | Formia | LT | 38 212 |
24 | Cerveteri | RM | 37 258 |
25 | Cisterna di Latina | LT | 36 756 |
26 | Cassino | FR | 35 913 |
27 | Fonte Nuova | RM | 32 262 |
28 | Alatri | FR | 29 642 |
Cittadini stranieri
Al 31 dicembre 2010 i cittadini stranieri residenti nella Regione sono 542 688. I gruppi più numerosi sono quelli di:
fonte Istat
Dialetti laziali
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bd/Lazio_meridionale_dialetti.jpg/310px-Lazio_meridionale_dialetti.jpg)
L'uso vivo dei dialetti nel Lazio è sempre più in rarefazione, soprattutto nell'area metropolitana romana, dove al loro posto si sostituisce una variante regionale dell'italiano, caratterizzata dall'affricazione della s davanti a consonante nasale (insomma [ĩn.ˈʦõm.ma]), e dal raddoppiamento della b e della g (abile [ˈab.bi.le], regina [reʤ.ˈʤiː.na]). Diffusissima è l'apocope della sillabe finale della parola (ma' per "mamma", anda' per "andare" ecc.). Nella sintassi si registra l'uso dell'indicativo in dipendenza dei verba putandi ("credo che torna"), nel lessico parole come "pupo", "caciara", "pedalini", "annamo". I dialetti resistono invece nell'uso nelle altre province della regione, e in generale dove è meno forte l'influsso linguistico della capitale.
Gruppi dialettali
I dialetti della regione Lazio sono classificati, tenendo conto la città di Roma che rappresenta una sorta di isola linguistica a sé stante, entro cinque aree fondamentali:
- Area della Tuscia. Corrisponde all'incirca all'attuale Provincia di Viterbo I dialetti di questa zona appartengono al gruppo dei dialetti italiani mediani (come il dialetto ciociaro e l'umbro) ma presentano influssi toscaneggianti o italianeggianti, provenienti sia da nord che da Roma. I dialetti di questa zona sono talvolta definiti "paramediani" a sottolineare le caratteristiche ibride e l'elemento italianeggiante in crescita.
- Area Reatina. Essa comprende la Provincia di Rieti principalmente. Il dialetto parlato è il "sabino", di tipo mediano.
- Area Ciociara/Laziale. Riguarda una piccola parte della Provincia di Roma e la parte delle Province di Frosinone e Latina appartenuta allo Stato Pontificio, con i comuni ad es. di Frosinone, Anagni, Fiuggi, Patrica e con quelli del versante "pontino" dei Monti Lepini ed Ausoni (es. Artena, Cori, Norma, Sezze, Priverno, Sonnino). Il dialetto parlato è il ciociaro o dialetti affini, e anch'essi vanno inseriti decisamente nei Dialetti mediani. Dell'antico Stato della Chiesa facevano parte anche Terracina e San Felice Circeo, ove vi sono parlate che prevedono soprattutto elementi "mediani", ma con un sistema vocalico meridionaleggiante, ed in condizioni comunque diverse dal normale (caratteristica presente anche in altri comuni). L'area urbana di Cisterna di Latina rappresenta un'area di transizione con l'area Romanesca (substrato mediano/lepino e superstrato romanesco), inoltre tutta la zona dei Colli Albani presenta subregioni affini all'area Ciociara/Laziale, e subregioni affini all'area Romanesca.
- Area Romanesca che comprende Roma con estensione alla zona costiera tra Civitavecchia e l'Agro Pontino. In quest'area è parlato il dialetto romanesco che deriva dalla toscanizzazione dell'arcaico dialetto laziale parlato a Roma: questo, anticamente di tipo mediano, si è profondamente trasformato maturando caratteristiche proprie radicalmente distinte dai dialetti mediani circostanti, risultando oggi (escluso in parte il lessico) più affine all'italiano ed ai dialetti toscani. Con poche differenze è parlato anche nelle città di Latina, Sabaudia, Aprilia, ed in buona parte Pontinia, anche se nell'Agro Pontino vi è anche l'utilizzo (ma è in regresso) del dialetto veneto nelle comunità venetopontine e più in generale dovuto all'origine settentrionale dei pionieri della pianura bonificata.
- Area meridionale. Corrisponde a quella parte delle Province di Frosinone e Latina appartenuta fino al 1927 alla Terra di Lavoro. La parlata di questa zona è di tipo meridionale, molto simile ai Dialetti campani, con qualche elemento linguistico, in forma minoritaria, in accordo con le parlate "mediane" (Ciociaro e Romanesco). In ogni caso, le differenze tra i vari dialetti di quest'area sono più marcate rispetto a quelle delle altre aree. Rileviamo nella zona costiera o nei suoi pressi (Gaeta, Formia, Sperlonga, Fondi, Itri ecc.) e in alcuni punti della zona interna (es. Sant'Apollinare, Pignataro Interamna, San Giorgio a Liri) un sistema vocalico napoletano per ciò che concerne la vocale finale e a volte molisano-pugliese per le vocali interne, mentre altre parlate sempre di comuni della zona interna (Castelforte, Cassino, Minturno, Ausonia, e più a nord, Lenola) pur appartenendo ai Dialetti meridionali hanno un sistema vocalico simile ai Dialetti mediani. Nel centro storico di Gaeta si parla, sostanzialmente, il dialetto napoletano, poiché in esso risiedevano i funzionari amministrativi e militari del Regno di Napoli. Il napoletano è parlato anche nelle isole di Ponza e di Ventotene.
Ricorrenze
Il 21 marzo a Montecassino, Cassino e Subiaco si festeggia San Benedetto che è patrono della città e dell'Europa con manifestazioni, parate ed anche un mercatino tenuto da scuole e associazioni del posto che riportano nell'epoca del santo vendendo prodotti tipici, illustrando e divertendo i più piccoli con giochi medioevali.
Il Natale di Roma, il giorno in cui Romolo avrebbe fondato la città nel 753 a.C., viene festeggiato, il 21 aprile, con rappresentazioni in costume, eventi culturali e manifestazioni ludiche.
Durante la Festa della Repubblica, il 2 giugno sempre a Roma, si svolge la tradizionale parata militare lungo via dei Fori Imperiali che termina a piazza Venezia presso l'Altare della Patria al Vittoriano;
Per la festa religiosa del Corpus Domini a Genzano di Roma si svolge la tradizionale infiorata di Genzano, una manifestazione caratterizzata dall'allestimento di un tappeto floreale lungo il percorso della processione religiosa, come anche a Itri si svolge l' Infiorata di Itri
Il primo sabato dopo il 16 luglio, in occasione della ricorrenza della Madonna del Carmelo, a Trastevere a Roma si svolge la Festa de Noantri.
Il giorno di San Giuseppe a Itri si svolge la tradizionale festa paesana dei fuochi di San Giuseppe di Itri Il 4 settembre, a Viterbo, si festeggia Santa Rosa, compatrona della Città, ma l'evento si ha la sera precedente, il 3 settembre, quando si può assistere al trasporto della Macchina di Santa Rosa, un'imponente costruzione votiva trasportata dai Facchini di Santa Rosa.
Nei primi due fine settimana di ottobre, a Soriano nel Cimino si celebra la Sagra delle Castagne, manifestazione storico-rievocativa di carattere medioevale tra le più importanti d'Italia, durante la quale si possono ammirare le esibizioni dei gruppi storici delle quattro Contrade, il corteo storico, il palio dell'anello e si possono gustare piatti tipici nelle taverne medioevali delle quattro contrade.
Economia
In termini assoluti, facendo riferimento al 2005, il Lazio è la seconda regione d'Italia per PIL prodotto dopo la Lombardia[14], mentre in termini di PIL per abitanti, il Lazio è la quarta regione secondo i dati del 2007, la quinta regione secondo i dati del 2008.
Peraltro il PIL laziale non è prodotto omogeneamente sia dal punto di vista territoriale, vista la preponderanza dell'economia romana rispetto a quella degli altri territori provinciali, sia dal punto di vista dei settori produttivi, visto che gran parte del PIL è prodotto dal settore dei servizi, in proporzione maggiore rispetto al dato nazionale.
Dati economici
Di seguito la tabella che riporta il PIL ed il PIL procapite[15], prodotto nel Lazio dal 2000 al 2006:
2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | |
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Prodotto interno lordo (Milioni di Euro) |
123 291,8 | 129 439,2 | 137 176,4 | 140 884,9 | 150 613,1 | 155 264,7 | 160 517,5 | 151 470.9 | 152 768.0 | 151 036.6 | 151 712.1 | 154 241.1 | 152 992.9 |
PIL ai prezzi di mercato per abitante (Euro) |
24 096,0 | 25 297,4 | 26 732,7 | 27 221,5 | 28 756,1 | 29 365,0 | 29 731,0 | 30 334.7 | 30 216.7 | 29 377.3 | 29 501.7 | 29 726.7 | 29 194.5 |
Di seguito la tabella che riporta il PIL[15], prodotto nel Lazio ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:
Macro-attività economica | PIL prodotto | % settore su PIL regionale | % settore su PIL italiano |
Agricoltura, silvicoltura, pesca | € 1 709,3 | 1,06% | 1,84% |
Industria in senso stretto | € 14 208,2 | 8,85% | 18,30% |
Costruzioni | € 6 872,1 | 4,28% | 5,41% |
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni | € 37 305,5 | 23,24% | 20,54% |
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali | € 45 100,7 | 28,10% | 24,17% |
Altre attività di servizi | € 39 411,8 | 24,55% | 18,97% |
Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni | € 15 909,9 | 9,91% | 10,76% |
PIL Lazio ai prezzi di mercato | € 160 517,5 |
Agricoltura
Pos. | Utilizzazione dei terreni | Ettari |
---|---|---|
1 | Pascoli utilizzati | 151.829,34 |
2 | Boschi cedui | 131.846,86 |
3 | Altri erbai | 71.021,69 |
4 | Olive per olio | 65.909,51 |
5 | Frumento duro | 53.397,78 |
6 | Prati permanenti (utilizzati) | 40.121,99 |
7 | Erba medica | 37.851,11 |
8 | Boschi a fustaia | 33.840,05 |
9 | Altri prati | 32.825,4 |
10 | Altra superficie boscata | 32.467,79 |
11 | Nocciolo | 19.338,78 |
12 | Vite | 16.822,28 |
13 | Ortive in piena aria | 16.536,74 |
14 | Orzo | 14.294,26 |
15 | Frumento tenero e spelta | 12.849,87 |
16 | Prati permanenti (utilizzati) | 40.121,99 |
17 | Mais | 11.720,42 |
18 | Kiwi | 7.292,59 |
19 | Altri erbai monofiti di cereali | 6.682,16 |
20 | Avena | 5.634,96 |
Il settore agricolo laziale ha perso l'importanza che aveva tradizionalmente avuto fino all'immediato dopoguerra, quando la produzione proveniva essenzialmente da grandi latifondi agricoli.
Secondo i dati ISTAT del 2010,[16] con riferimento alle coltivazioni legnose, superfici boschive escluse, preponderante nel Lazio è quella dell'olivo per la produzione di olio, rispetto al nocciolo, diffuso nel viterbese ed in particolare nella zona dei Monti Cimini, e alla vite. Dopo queste tre colture tradizionali si è molto sviluppata quella del Kiwi, soprattutto nella provincia di Latina, tanto che la superficie coltiva è superiore a quella destinata a colture più tradizionali, come ad esempio quella destinata a castagno: 4.046,82 ettari.
Nonostante il fenomeno della transumanza sia molto ridotto rispetto al passato, nel Lazio c'è ancora una forte presenza di allevamenti di ovini (817 092 capi nel 2003, quasi il 40% dei quali nel viterbese) che pongono la regione dietro alla Sardegna e alla Sicilia nell'allevamento di questo capo di bestiame. A seguire, si contano circa 380 000 capi di bovini e oltre 100 000 capi di suini. Nel sud della Regione, infine, si sta sviluppando fortemente l'allevamento di bufali, che nel 2003 superavano le 70 000 unità.
Sempre secondo i dati ISTAT del 2010, nel Lazio nel settore agricolo operavano 27.634 aziende, che sul totale delle 544.997 aziende che in Italia operavano in questo settore, rappresentano il 5,07% del dato nazionale. A livello provinciale, nella provincia di Latina sono state registrate 10.487 aziende agricole, 6.163 in quella di Viterbo, 5.271 in quella di Frosinone, 4.663 i quella di Roma, mentre quelle registrate nella provincia di Rieti erano 1.050.
Industria
Il settore industriale laziale ha rilevanza nazionale e internazionale, con un'importante diffusione di industrie di medio-piccole dimensioni. Le eccezioni si sono registrate in quelle zone del Lazio dove ha agito la Cassa del Mezzogiorno, come ad esempio a Cassino, Anagni, Frosinone, Colleferro e dintorni dove si è avuto un importante sviluppo economico negli ultimi anni, anche grazie agli stabilimenti industriali di importanti aziende (FIAT, SKF, ABB, Bombrini Parodi Delfino, Bristol-Myers Squibb..)
Secondo i dati ISTAT[15], prodotto nel Lazio ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche relativi al 2006, nel Lazio i settori industriali più sviluppati sono quelli relativi alla produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua (vale 2 839,6 milioni di euro), quello alle cokerie, raffinerie, chimiche, farmaceutiche (2 766,7 milioni di euro) e della fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, elettrici ed ottici; mezzi di trasporto (2 418,6 milioni di euro). L'industria laziale è attiva con grandi, piccole e medie aziende, che operano nei settori metalmeccanico, chimico, alimentare, tessile, manifatturiero, grafico, editoriale, del mobile e dell'abbigliamento.
Settore Terziario
Nella regione della capitale politica e amministrativa italiana, risulta preponderante il settore del terziario e dei servizi come turismo, commercio, intermediazione finanziaria e immobiliare, università e poli di ricerca, pubblica amministrazione. Il peso dei servizi nella composizione del PIL della regione, risulta superiore nel Lazio rispetto a quanto si verifica in media, globalmente, nelle altre regioni italiane; infatti se i servizi pesano nella produzione del PIL nazionale per 65,6% (dati 2005), nella regione pesano per il 77,5. In pratica oltre 3/4 del PIL del Lazio è prodotto dal settore dei servizi.
Tra questi, oltre il 27% è prodotto dal settore dell'intermediazione finanziaria e dalle attività immobiliari, il 26% dalle attività legate ai trasporti, commercio, alberghi e turismo. Gli arrivi turistici nel 2007 sono stati di 3 867 175 italiani e 6 952 266 stranieri[17]. L'economia dei servizi legati alla Pubblica Amministrazione pesa per circa l'8%, il doppio della media nazionale[18].
Politica
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/d/d0/Regione-Lazio-Gonfalone.png/150px-Regione-Lazio-Gonfalone.png)
L'organo esecutivo della Regione è la Giunta Regionale, composta dal Presidente della Giunta e dagli Assessori. Tra i suoi compiti:
- esegue le delibere del Consiglio Regionale;
- predispone il bilancio regionale;
- amministra il patrimonio della Regione;
- emana disposizioni esecutive per attuare leggi regionali.
La sede principale della Giunta regionale del Lazio si trova a Roma in via Cristoforo Colombo, 212.
Presidente
Il Presidente della Giunta Regionale è il rappresentante della Regione, ha il compito di gestire e coordinare la Giunta, promulga le leggi regionali ed emana i regolamenti. L'attuale Presidente della Regione è stato eletto per la prima volta a tale incarico alle elezioni regionali del 2013.
Il Consiglio Regionale
Il Consiglio Regionale è l'assemblea legislativa della Regione. Promulga le leggi e i regolamenti di competenza dell'ente, approva il bilancio regionale e propone leggi alla Camera dei deputati.
Il Consiglio regionale del Lazio ha sede a Roma in via della Pisana 1301.
Trasporti e infrastrutture
Strade
Inevitabilmente Roma rappresenta il punto gravitazionale del trasporto stradale regionale, con pesanti conseguenze per il traffico stradale della capitale. Solo con la costruzione della bretella autostradale, è possibile per i viaggiatori diretti verso sud, evitare di arrivare a Roma.
Le principali direttrici del traffico sono due: una legata all'Autostrada del Sole e una al traffico in direzione di Roma, che viene smistato dal Grande Raccordo Anulare
, che si sviluppa tutto intorno alla città.
Nella regione sono comunque presenti altre autostrade: la Roma-Civitavecchia (questa nei piani originari doveva collegare Roma a Genova), la Roma-Fiumicino
, la Roma-Teramo
e successivamente al km 72 di quest'ultima nasce la Autostrada A25 che collega la Capitale anche con Avezzano e Pescara molto utilizzate dai lavoratori pendolari per i loro spostamenti verso e da Roma.
Altre direttrici importanti per il traffico laziale sono la via Aurelia verso la Toscana, la via Cassia per il traffico in direzione del viterbese, la via Salaria per quello in direzione del Reatino, la via Appia come direttrice verso i Castelli Romani e la via Pontina in direzione Latina.
Ferrovie
Essendo posta al centro della penisola, Roma è anche il principale nodo ferroviario dell'Italia Centrale. Le direttrici di traffico sono 4 e ricalcano - almeno nella parte iniziale del percorso - il tracciato delle principali consolari: quella tirrenica (Roma-Genova, lungo la via Aurelia), quella verso nord (Roma-Firenze-Bologna), quella adriatica (Roma-Avezzano-Pescara, lungo la via Tiburtina) e quella meridionale (Roma-Napoli, lungo la via Appia).
Importante anche perché legato al traffico aereo, è il collegamento tra Roma e l'aeroporto di Fiumicino, realizzato tramite la linea ferroviaria appositamente progettata e costruita.
Porti
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d0/Formia_0011.jpg/220px-Formia_0011.jpg)
Nella regione è presente uno dei maggiori porti per il trasporto passeggeri d'Italia: il porto di Civitavecchia, in provincia di Roma, rappresenta il maggiore porto d'imbarco nazionale per la Sardegna. Il porto si è arricchito di nuove linee passeggeri per Sicilia, Spagna, Francia, Malta e Tunisia.
Mentre per raggiungere le isole pontine da porti laziali, ci si imbarca dai porti di Anzio, ma soprattutto da Formia, Terracina e San Felice Circeo.
Da alcuni anni il comune di Roma ha ripristinato il trasporto fluviale lungo il tratto urbano del Tevere.
Aeroporti
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/11/Rom_Fiumicino_Airport_2008_by-RaBoe.jpg/310px-Rom_Fiumicino_Airport_2008_by-RaBoe.jpg)
Tutto il trasporto aereo regionale civile, gravita sugli aeroporti di Fiumicino e Ciampino a ridosso della Capitale.
Gli aeroporti per il traffico civile presenti nel Lazio sono:
- l'Aeroporto Leonardo da Vinci, a Fiumicino.
- l'Aeroporto Pastine, nei pressi di Ciampino.
- l'Aeroporto di Roma-Urbe, a Roma.
Infrastrutture militari
La regione vanta diverse ed importanti infrastrutture militari, tra le quali si segnala l'aeroporto di Pratica di Mare, il secondo aeroporto militare italiano, utilizzato anche in occasione di alcuni importanti eventi internazionali, come ad esempio nel 2002, quando fu utilizzato come sede per il Vertice NATO-Russia. Altri aeroporti militari sono quelli di Frosinone, di Guidonia, di Latina e di Viterbo.
Sport
A Rieti si tiene annualmente il Meeting Internazionale di Atletica Leggera, uno dei più antichi e prestigiosi[senza fonte] d'Italia, a cui partecipano atleti di levatura internazionale, come Asafa Powell che qui vi ha stabilito il record mondiale nei 100 metri, il 9 settembre 2007.
Principali impianti sportivi
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/99/Stadio_Olimpico_Roma.jpg/220px-Stadio_Olimpico_Roma.jpg)
Nel Lazio sono presenti diversi impianti sportivi di livello internazionale, costruiti in occasione di eventi di rilevanza mondiale come le Olimpiadi di Roma del 1960, e di livello nazionale. Tra i vari impianti c'è lo stadio Olimpico all'interno del complesso sportivo del Foro Italico. Patrimonio del CONI, nella struttura si svolgono gare di calcio e di atletica leggera; occasionalmente ospita concerti di musica leggera ed eventi di vario genere. Il Palalottomatica, situato a Roma nella zona dell'Eur, è invece il più grande palazzo dello sport in Italia e ospita le gare della Pallacanestro Virtus Roma.
Galleria fotografica
-
Forte Sangallo
Nettuno -
Piazza del Plebiscito
Viterbo -
Santuario della Civita
Itri -
Castello di Itri
Itri -
Gaeta vecchia
Gaeta
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 settembre 2015.
- ^ Rapporto Svimez, crolla il Sud: Pil giù da 7 anni, cresciuto metà della Grecia
- ^ Filippo Cassola, Storia di Roma. Dalle origini a Cesare, Roma, Jouvence, 2001.
- ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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- ^ Consiglio Regionale del Lazio, La nascita delle regioni a statuto ordinario (PDF), su consiglio.regione.lazio.it. URL consultato il 7 aprile 2015.
- ^ Alfoldi (1966) 9
- ^ Legge Regionale 58/1986 (dal sito istituzionale della regione)
- ^ Legge Regionale 5/1986 (dal sito istituzionale della regione)
- ^ Regione Lazio - Affari Istituzionali
- ^ Fonte: Minambiente
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 25 agosto 2023.
- ^ a b Statistiche demografiche ISTAT
- ^ Pellegrini G. B, Carta dei dialetti d'Italia, Pacini ed., Pisa 1977.
- ^ Regional GDP per inhabitant in the EU27
- ^ a b c Dati Istat - Tavole regionali
- ^ Istat:Censimento Agricoltura 2010
- ^ Dati Istat 2007
- ^ Rapporto socio-economico sul Lazio 2006
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale del turismo della Regione Lazio, su ilmiolazio.it.
- Sito ufficiale della Regione Lazio, su regione.lazio.it.
- Sito ufficiale del Consiglio Regionale del Lazio, su consiglio.regione.lazio.it.
- Parchi del Lazio, su parchilazio.it.
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