Dipartimenti di epoca napoleonica in Italia

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I dipartimenti di epoca napoleonica in Italia furono suddivisioni amministrative formate in Italia in seguito alle campagne d'Italia di Napoleone Bonaparte.

Alcuni furono annessi alla Francia e integrati nell'Impero, mentre altri costituirono le suddivisioni delle Repubbliche sorelle italiane (Repubblica Cispadana, Repubblica Cisalpina, Repubblica Napoletana, ecc.).

Dipartimenti francesi in Italia[modifica | modifica wikitesto]

I 14 dipartimenti italiani del Primo impero francese nel 1811. La mappa mostra nel medesimo colore anche i 3 dipartimenti del Monte Bianco,[1] del Lemano[2] e del Sempione.[3]

Si tratta di 14 dipartimenti creati tra 1802 e 1809 con l'avanzare delle annessioni di territorio italiano.

Dipartimenti del Regno d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

I Dipartimenti italiani dell'Impero Francese e del Regno d'Italia (in bianco) nel 1812

La Repubblica Cisalpina, risultato della fusione delle precedenti Repubbliche Cispadana e Transpadana, e chiamata in seguito Repubblica Italiana, quindi trasformata in Regno d'Italia, fu oggetto di numerose modifiche nelle suddivisioni a causa della mutevolezza dei suoi confini.

Anche i territori della Dalmazia, cui fu aggiunta Ragusa nel 1808, vennero incorporati al Regno d'Italia come provincia retta da un provveditore.

  • 1808, l'11 maggio 1808, con lo scorporo delle Marche dallo Stato della Chiesa e la loro annessione al Regno d'Italia, sono aggiunti altri tre dipartimenti, facendo salire il totale a ventiquattro:
  • 1810, nel maggio 1810 il Regno d'Italia ottiene dalla Francia, come compensazione per il passaggio dell'Istria e della Dalmazia alle Province illiriche, i territori già bavaresi del Circolo all'Adige e porzioni del Circolo all'Eisack (Isarco), costituendo un nuovo dipartimento:

Dipartimenti della Repubblica Romana[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisione in dipartimenti della Repubblica Romana

La Repubblica Romana fu una delle repubbliche sorelle filofrancesi e giacobine proclamate in seguito alle conquiste francesi dopo la Rivoluzione. Il 10 febbraio 1798 le truppe di Napoleone, guidate dal generale Louis-Alexandre Berthier, invasero Roma dando inizio all'occupazione francese della città. La Repubblica cadde già nel 1799 e pochi mesi dopo lo Stato Pontificio venne ripristinato. La repubblica fu suddivisa in otto dipartimenti. La ripartizione variò nel tempo e giunse alla sistemazione definitiva il 26 fiorile anno VI.

Dipartimenti della Repubblica Napoletana[modifica | modifica wikitesto]

La Repubblica Napoletana, detta anche Repubblica Partenopea, fu una repubblica parlamentare nata in seguito alla campagna d'Italia nei territori del Regno di Napoli e che durò solo dal 23 gennaio al 13 giugno 1799. Data la sua effimera vita la Repubblica non riuscì mai ad approvare il progetto di Carta Costituzionale, ideato da Francesco Mario Pagano e ispirato al modello francese, che prevedeva l'istituzione di 17 dipartimenti.[1] A maggio le 13 provincie tradizionali vengono restaurate, ma assumono i nomi di alcuni dei nuovi dipartimenti.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ricavato nel 1792 con l'annessione della Savoia; restituito nel 1815 al Regno di Sardegna, il territorio fu ceduto definitivamente al Secondo Impero francese nel 1860 in cambio del sostegno prestato al processo d'unificazione italiana. Cfr. trattato di Torino.
  2. ^ Ricavato nel 1798 dall'annessione della repubblica di Ginevra e nel 1815 restituito al Canton Ginevra, Svizzera.
  3. ^ Ricavato nel 1810 dall'annessione della Repubblica Rodanica e nel 1815 restituito al Canton Vallese, Svizzera.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Dipartimenti della Repubblica Romana (1798-1799) e relativi capoluoghi
Cimino (Viterbo) · Circeo (Anagni) · Clitunno (Spoleto) ·Metauro (Ancona) · Musone (Macerata) · Tevere (Roma) · Trasimeno (Perugia) · Tronto (Fermo)