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Università degli Studi di Parma
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàParma
Altre sediPiacenza
Dati generali
Nome latinoAlma Universitas Studiorum Parmensis
Fondazione1115
Tipostatale
Dipartimenti18
RettoreLoris Borghi
Studenti23 361 (2014-2015)[1]
Dipendenti1 838 (2014)
SportCUS Parma
[www.unipr.it Sito web]

L’Università degli Studi di Parma è uno dei più antichi atenei italiani e uno dei principali poli universitari dell'Italia settentrionale. Conta circa 25 000 studenti iscritti, di cui più del 60% proveniente da fuori provincia e oltre il 40% da fuori regione. Per l'ampiezza e la varietà della sua offerta formativa, l'Università di Parma può essere considerata un ateneo generalista, con 82 corsi di studio tra corsi di laurea, corsi di laurea magistrale e corsi di laurea magistrale a ciclo unico. Il Rettore per il sessennio 2013-2014 / 2018-2019 è Loris Borghi, professore ordinario di Medicina interna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'Università di Parma affonda le proprie radici prima dell'anno mille: il decreto imperiale del 962[2], conferito dall'Imperatore Ottone I al Vescovo di Parma Uberto (attualmente conservato nell'archivio vescovile) sancisce l'istituzionalizzazione a Parma di una scuola superiore di diritto, indirizzata alla formazione della professione notarile.[3]. Come anno ufficiale di fondazione si è tuttavia optato per il 1115, data in cui la scuola superiore di Parma viene citata nella Vita Mathildis di Donizone di Canossa: “Parma primeggia nella grammatica”, e ancora: “sette arti con passione sono seguite[4].

Nel medioevo la città è sede rinomata di studi e richiama studenti anche da paesi d'oltralpe. Le varie redazioni degli statuti comunali medievali provvedono in più punti a disciplinare le attività di scolari, maestri e dottori, testimoniando il radicamento in città dello Studium parmense.

Lo Studium attraversa un periodo di difficoltà sotto il dominio dei Visconti, che gli preferiscono quello di Pavia, ma con l'avvento dei Farnese nel 1545 rivive un'epoca di splendore. In questo periodo vengono istituiti in città il Collegio dei Nobili (uno dei più importanti collegi universitari in Italia), la Biblioteca Palatina, l'Accademia di Belle Arti, l'Orto Botanico.

Dopo vicende alterne nel periodo napoleonico, l'Ateneo torna alla tradizionale configurazione durante il Ducato di Maria Luigia d’Austria, periodo in cui Parma accoglie insegnanti di grande levatura, tra cui l'orientalista Giovanni Bernardo De Rossi, il medico Pietro Rubini, il fisico Macedonio Melloni, il letterato Pietro Giordani, il fisiologo Giacomo Tommasini.

A partire dalla fine dell'Ottocento l'Università si sviluppa in modo costante fino a raggiungere le dimensioni e la conformazione odierna.

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

L'Università degli Studi di Parma da luglio 2012 svolge la sua attività di didattica e ricerca attraverso i seguenti 18 Dipartimenti:

  • Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofia - ALEF
  • Bioscienze
  • Chimica
  • Economia
  • Farmacia
  • Fisica e Scienze della Terra "Macedonio Melloni"
  • Giurisprudenza
  • Ingegneria Civile, dell'Ambiente, del Territorio e dell'Architettura - DICATEA
  • Ingegneria dell'Informazione
  • Ingegneria Industriale
  • Lettere, Arti, Storia e Società - LASS
  • Matematica e Informatica
  • Medicina Clinica e Sperimentale
  • Neuroscienze
  • Scienze Biomediche, Biotecnologiche e Traslazionali - SBIBIT
  • Scienze Chirurgiche
  • Scienze degli Alimenti
  • Scienze Medico-Veterinarie

In seguito a revisione statutaria, nel corso del 2016 il numero di dipartimenti scenderà da 18 a 9.

Le attività didattiche dei Dipartimenti di Medicina clinica e sperimentale, di Neuroscienze, di Scienze biomediche, biotecnologiche e traslazionali e di Scienze chirurgiche sono coordinate dalla Facoltà di Medicina, istituita nel 2013.

Offerta formativa[modifica | modifica wikitesto]

L'offerta formativa dell'anno accademico 2015-2016 consiste in:

  • 38 corsi di laurea (triennali)
  • 38 corsi di laurea magistrale (biennali)
  • 6 corsi di laurea magistrale a ciclo unico (della durata di cinque o sei anni)

Questi corsi appartengono a nove differenti ambiti scientifico-disciplinari:

  • Agroalimentare
  • Economico
  • Farmaceutico
  • Giuridico e politologico
  • Ingegneria e architettura
  • Medico chirurgico
  • Medico veterinario
  • Scienze matematiche, fisiche e naturali
  • Umanistico e delle scienze umane

Per quanto riguarda i corsi di studio post-laurea, presso l'Università di Parma sono attualmente attivati[5]:

  • 17 master di primo livello
  • 17 master di secondo livello
  • 21 corsi di dottorato di ricerca
  • 45 scuole di specializzazione
  • 20 corsi di perfezionamento

Sedi dell'Ateneo[modifica | modifica wikitesto]

Le strutture dell'Università di Parma sono dislocate all'interno del territorio della città. Si possono individuare quattro ‘poli' principali:

  • I dipartimenti di ambito agroalimentare, farmaceutico, ingegneristico-architettonico e scientifico hanno sede all'interno del Campus Universitario - Parco Area delle Scienze;
  • I dipartimenti di ambito umanistico, economico e giuridico sono collocati nel centro storico cittadino
  • I dipartimenti di ambito medico hanno sede nel contesto dell'Ospedale Maggiore (plesso di via Gramsci/Volturno) e delle strutture che costituiscono l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
  • Il dipartimento di Medicina Veterinaria ha sede nell'area di via del Taglio, nella zona nord ovest della città

Campus - Parco Area della Scienze[modifica | modifica wikitesto]

L'Università di Parma è uno dei pochi Atenei in Italia ad avere un vero e proprio campus, un'area di 77 ettari nella zona sud della città di Parma, in cui hanno sede 9 Dipartimenti di area scientifica.

Oltre alle strutture per l'attività didattica e di ricerca (aule, laboratori, spazi studio e biblioteche), il campus universitario ospita mense per il personale e per gli studenti dell'Ateneo, centri congressi, la sede del Centro Linguistico di Ateneo, l'Istituto IMEM-CNR, gli impianti sportivi gestiti dal CUS - Centro Universitario Sportivo.

Musei dell'Università di Parma[modifica | modifica wikitesto]

L'Università degli studi di Parma gestisce attualmente i seguenti musei e collezioni:

  • Museo di Storia Naturale, istituito nel 1766 e attualmente diviso nelle due sedi di via Università e via Farini
  • Museo di Fisica e Scienze della Terra, presso il Campus universitario
  • Museo Anatomico Veterinario "A. Lemoigne", risalente al 1845, presso la sede di via del Taglio
  • Museo S.Bi.Bi.T., presso l'Ospedale Maggiore di via Gramsci
  • Museo del Dipartimento di Matematica e Informatica, presso il Campus universitario
  • Orto Botanico, fondato nel 1770, nella sede di via Farini
  • CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, presso l'Abbazia di Valserena, località Paradigna

Biblioteche dell'Università di Parma[modifica | modifica wikitesto]

Il Sistema Bibliotecario di Ateneo è costituito da venti biblioteche distribuite nel contesto cittadino all'interno dei principali poli didattici.

CUS Parma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: CUS Parma.

Tutti gli impianti sportivi dell'Università di Parma sono gestiti dal CUS Parma, organo periferico del Centro Universitario Sportivo Italiano, fondato nel 1946.

Il CUS Parma ha il compito di promuovere e organizzare l'attività sportiva degli studenti dell'Ateneo, organizzando corsi propedeutici e tornei riservati agli studenti e al personale dell'Università di Parma. Gli studenti dell'Università di Parma che svolgono attività sportive coordinate dal CUS usufruiscono di crediti formativi didattici riconosciuti da tutti i corsi di laurea.

Il CUS Parma si è segnalato a livello nazionale ed europeo per i risultati raggiunti dai suoi iscritti nell'atletica leggera, nello sci, nel baseball, nella pallavolo, nella pallacanestro, nel tennis, nella vela, nel golf, nel triathlon, nel judo-kickboxing e nella canoa.

Orchestra e Coro dell'Università degli Studi di Parma[modifica | modifica wikitesto]

All'Ateneo sono legate anche le realtà del Coro universitario intitolato a Ildebrando Pizzetti, fondato nel 1968 per volontà di studenti e docenti dell'Ateneo, e dell'Orchestra dell'Università di Parma, riconosciuta come centro musicale universitario nel 2005.

Rettori dal dopoguerra a oggi[modifica | modifica wikitesto]

Lauree honoris causa[modifica | modifica wikitesto]

Professori ad honorem[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 2016, su impulso del Rettore Loris Borghi, è stato istituito l'albo dei Professori ad honorem. Il primo a essere insignito di questo titolo è Gian Paolo Dallara, nominato Professore ad Honorem dell’Università di Parma in Ingegneria Industriale e dell’Informazione”.

Certificazione ECTS[modifica | modifica wikitesto]

L'Università di Parma è stata fra le tre insignite dall'Unione europea nel 2009 del marchio ECTS (European Credits Transfer System) per la trasparenza e la responsabilità negli scambi accademici internazionali[6]. Il marchio è stato riconfermato all'Ateneo per il quadriennio 2013-2016.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Regione ateneo: EMILIA ROMAGNA; Ateneo: Parma; Tipo Laurea: Tutte; Anno accademico: 2014/2015, su anagrafe.miur.it, Anagrafe Nazionale Studenti. URL consultato il 17 giugno 2015.
  2. ^ Sectio diplo, Reg. Imp. Ger. I, in Diplomata Otonis, Monumenta Germaniae Historica.
  3. ^ Ugo Gualazzini, L'Università di Parma dalle origini al 1545, a cura di Frank Micolo, Parma, Centro Grafico dell'Università, 2001, p. 9, SBN IT\ICCU\MIL\0564103.
  4. ^ Donizone di Canossa, Acta Comitissae Mathildis, 1115.
  5. ^ Breve guida dell'Università - 2016.
  6. ^ European universities awarded for excellence in supporting mobile students, su European Commission, 11 giugno 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annali di Storia delle Università Italiane, vol. 9, Bologna, CISUI (Centro Interuniversitario per la Storia delle Università Italiane), 2005. URL consultato il 17 giugno 2015.
  • Donald A. Bullough, Le scuole cattedrali e la cultura dell'Italia settentrionale prima dei comuni, in Vescovi e diocesi in Italia nel Medioevo (sec. IX-XIII). Atti del II Convegno di storia della Chiesa in Italia (Roma, 5-9 settembre 1961), Padova, Antenore, 1964, SBN IT\ICCU\UMC\0086251. Ora in Il pragmatismo degli intellettuali. Origini e primi sviluppi dell'istituzione universitaria, a cura di Roberto Greci, Torino, Scriptorium, 1996, pp. 23-46, ISBN 88-455-6100-3.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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