Aquila (Blenio)

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Aquila
frazione
Aquila – Stemma
Aquila – Veduta
Aquila – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoBlenio
ComuneBlenio
Territorio
Coordinate46°30′13.93″N 8°56′57.01″E / 46.50387°N 8.94917°E46.50387; 8.94917 (Aquila)
Altitudine774 e 801 m s.l.m.
Abitanti519 (2005)
Altre informazioni
Cod. postale6719
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5031
TargaTI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Aquila
Aquila

Aquila (in dialetto locale “Daigra”) è una frazione di 519 abitanti del comune svizzero di Blenio, nel Canton Ticino (distretto di Blenio).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del comune di Aquila prima degli accorpamenti comunali del 2006

Già comune autonomo, nel 1836 dal suo territorio fu scorporata la località di Ghirone, divenuta a sua volta comune autonomo; Ghirone fu nuovamente aggregato ad Aquila nel 1842, così come l'altro comune soppresso di Buttino (in precedenza già accorpato a Ghirone) nel 1846. Nel 1853 Ghirone (con Buttino) tornò autonomo e fino al 21 ottobre 2006 il comune di Aquila si estendeva per 63,00 km²; il 22 ottobre 2006 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Campo, Ghirone, Olivone e Torre per formare il nuovo comune di Blenio.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte romano

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[2]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sonia Fiorini, Aquila, in Dizionario storico della Svizzera, 9 gennaio 2017. URL consultato il 4 settembre 2017.
  2. ^ Dizionario storico della Svizzera

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. 2.
  • Piero Bianconi, Arte in Blenio. Guida della valle, S.A. Grassi & Co. Bellinzona-Lugano 1944; Idem, Inventario delle cose d'arte e di antichità, I, S. A. Grassi & Co, Bellinzona 1948, 5-17.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 38, 178-180, 299, 330, 412, 426, 468, 509, 522.
  • Rinaldo Giambonini, Agostino Robertini, Silvano Toppi, Aquila, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1971, 9-20.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 66, 67-69, 84-65.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 94. 95, 96, 109.
  • Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN69145424530186831340 · ISNI (EN0000 0004 6037 2498 · GND (DE4780118-9
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