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Viggiano
comune
Viggiano – Stemma
Viggiano – Veduta
Viggiano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Basilicata
Provincia Potenza
Amministrazione
SindacoGiuseppe Alberti ([PD]) dal 5-6-2009
Territorio
Coordinate40°20′00″N 15°54′00″E / 40.333333°N 15.9°E40.333333; 15.9 (Viggiano)
Altitudine975 m s.l.m.
Superficie89,03 km²
Abitanti3 195[1] (31-12-2011)
Densità35,89 ab./km²
Comuni confinantiCalvello, Corleto Perticara, Grumento Nova, Laurenzana, Marsicovetere, Montemurro
Altre informazioni
Cod. postale85059
Prefisso0975
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT076098
Cod. catastaleL874
TargaPZ
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Nome abitantiviggianesi
PatronoMadonna Nera del Sacro Monte di Viggiano
Giorno festivoLunedì seguente alla prima domenica di Settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Viggiano
Viggiano
Viggiano – Mappa
Viggiano – Mappa
Posizione del comune di Viggiano all'interno della provincia di Potenza
Sito istituzionale

Viggiano è un comune italiano di 3.195 abitanti[3] della provincia di Potenza in Basilicata.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune occupa la porzione del crinale orientale dell'alta Val d'Agri compresa nel bacino idrografico dei torrenti Alli e Casale, due affluenti di sinistra del fiume Agri. Comprende anche ad Est il Monte Sant'Enoc ed a Nord il versante meridionale del Sacro Monte di Viggiano fino alla sommità dove si trova il Santuario della Madonna.

L'Alli, sebbene contraddistinto da un regime idrometrico torrentizio che durante la stagione secca lo rende un ruscello, è l'unico corso d'acqua perenne nel territorio del comune. La sua sorgente a quota più elevata sgorga a 1375 m s.l.m. presso la Fontana dei Pastori mentre un'altra fonte, peraltro visitabile, si trova a poca distanza dal centro abitato lungo la strada che porta al Sacro Monte. Lungo il suo corso sono ancora visibili i ruderi dei diversi mulini costruiti nel tempo per sfruttare la forza delle sue acque[4].

Il torrente Casale è una fiumara dal letto largo e ciottoloso, asciutto durante la stagione secca, costellato di acquitrini che durante l'inverno lo alimentano di acque. Nella parte più a monte presenta un letto scosceso ed una valle più stretta.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il centro abitato, l'unico del Comune, è posto ad un'altitudine di 975 m s.l.m. sulla sommità di un contrafforte del monte Sant'Enoc ed adagiato fra due colline. La maggiore e più orientale conserva sulla sommità i resti del castello e sul versante settentrionale, in località Pisciolo, una sorgente d'acqua potabile perenne. L'altra, chiamata Le Croci, è parzialmente coperta da una pineta liberamente visitabile.

Il suo territorio è compreso nel Parco nazionale dell'Appennino Lucano-Val d'Agri-Lagonegrese e nella Comunità montana Alto Agri.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Due comunità monastiche di rito greco in epoca bizantina si insediarono nei dintorni dell'odierno centro abitato: in contrada S. Barbara, lungo il torrente Casale, sorse il monastero di S. Maria La Preta ed in località Cirillo, in prossimità dell'Alli ed a poca distanza da un mulino[4], fu eretto il Theotokòs di Atzopan[5].. Del primo, già abbandonato nel XVII secolo, restano le rovine della chiesa conventuale rimaneggiata nel XIII secolo in stile gotico ed oggi liberamente visitabile, del secondo si sono conservati solo alcuni frammenti delle fondamenta.

Con i Normanni, il borgo fu posseduto da Guglielmo de Tiville e successivamente nel 1167 da Berengario de Giso, già Signore di Sarconi e Perticara[5].

Forse già centro abitato in epoca longobarda, Viggiano fu incastellato al più tardi nel 1239 quando compare nel Regestum, un elenco di feudatari di Federico II. Durante il periodo angioino è assegnato a Bernardo della Baume, giustiziere di Basilicata e milite di Carlo I d'Angiò[6].

Epoca Moderna[modifica | modifica wikitesto]

Nel XIV secolo è feudo di Giovanni Pipino, poi di Roberto Sanseverino quindi a partire dal 1467 della famiglia Dentice. Nel 1630 Luigi Dentice è costretto a venderlo a Giovanni Battista Sangro, che ottiene, nel 1638, il titolo di Principe di Viggiano[7].

Un osservatore esterno intorno al 1735 riporta che le condizioni economiche di Viggiano fossero al tempo relativamente floride se comparate con quelle dei paesi vicini[8]. Intorno al 1745, un altro visitatore riferisce come i campi intorno al paese fossero prosperi e che molti viggianesi si dedicassero già allora al suono dell'arpa[9].

Teatro nel 1806 di una rivolta in favore dei Borboni repressa con la fucilazione di 57 civili da parte delle truppe francesi al seguito di Gioacchino Murat[10], conobbe un certo benessere negli anni della Restaurazione come testimoniato dal rapido sviluppo edilizio che il paese conobbe in quegli anni[6].

Dall'Unità d'Italia ad oggi[modifica | modifica wikitesto]

Quasi integralmente distrutto dal terremoto che colpì la Val d'Agri ed il Vallo di Diano il 16 Dicembre 1857, fu negli anni seguenti ricostruito preservando l'impianto urbanistico originario[6].

A partire dagli ultimi anni dell'ottocento, Viggiano è stato investito da un esteso movimento migratorio verso l'America, l'Australia ed il Sud Africa che nei quarant'anni compresi fra il 1881 ed il 1921 ne ha dimezzato la popolazione.

E' stato colpito dal terremoto del 1980 con danni gravi al centro storico.

Monumenti e Luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa madre[modifica | modifica wikitesto]

Ricostruita nella forma attuale nel 1735 in stile tardo barocco dopo che la precedente costruzione, forse quattrocentesca, era stata rasa al suolo dal terremoto del 1673 quindi più volte rimaneggiata nel corso dell'ottocento, conserva al suo interno una volta decorata a cassettoni risalente al 1854, due bassorilievi di Jacopo Della Pila raffiguranti l'uno una Madonna con Bambino e l'altro San Giovanni Apostolo ed Evangelista, un crocifisso ligneo quattrocentesco oltre a numerosi quadri di pittori lucani del settecento[11][12]. Basilica Pontificia dal 1956, dalla prima Domenica di Settembre alla prima di Maggio ospita la statua della Madonna di Viggiano.

Facciata della chiesa madre di Viggiano, Basilica Pontificia dal 1956

Convento di Sant'Antonio[modifica | modifica wikitesto]

Anticamente chiamato Convento di Santa Maria del Gesù ed ubicato alla periferia del centro abitato, fu fondato nel 1478 dall'Ordine dei Frati Minori francescani, completamente ricostruito nel 1646 quindi sottoposto ad estesi rimaneggiamenti nel corso del XVIII secolo. La chiesa conventuale, a navata singola e volta a botte, edificata fra il 1542 ed il 1546 e successivamente varie volte modificata[13], conserva un pregevole coro ligneo settecentesco[11]. Dal 1873 al 1895 adibito a convitto, divenne a partire dal 1900 sede della locale Compagnia dei Carabinieri. Ad eccezione della chiesa, ancora oggi utilizzata a fini liturgici, è per la parte restante adibito a sede dell'ENI e del Museo delle Tradizioni Popolari.

Santuario[modifica | modifica wikitesto]

Edificio forse cinquecentesco[5] costruito sulla cima del Sacro Monte a 1725 m s.l.m. e raggiungibile solo a piedi percorrendo un sentiero selciato piuttosto ripido di circa 3 km di lunghezza, ospita da Maggio a Settembre la Madonna di Viggiano. Dalla prima domenica di Maggio fino alla prima di Settembre, il Santuario è aperto tutti i giorni dall'alba al tramonto e durante la notte il percorso pedonale che lo collega alla Piana di Bonocore è illuminato. Durante l'orario di apertura è in funzione, adiacente al Santuario, un piccolo rifugio fornito di acqua potabile gratuita e di riparo in caso di pioggia.

Chiesa di San Benedetto[modifica | modifica wikitesto]

Costruita nel 1561 lungo l'omonima strada ai piedi del castello, presenta una facciata dalle linee molto semplici, con un portale in legno, timpano triangolare e una coppia di finestre simmetriche e circolari[14].

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Il Castello[modifica | modifica wikitesto]

Costruito a 1023 m s.l.m. sulla cima del maggiore fra i due colli che racchiudono Viggiano, certamente anteriore al 1239, fu poi rimaneggiato in epoca angioina. Gravemente danneggiato dal terremoto del 1857, se ne sono conservati solo alcuni tratti delle mura e parti significative delle torri angolari. Aveva in origine tre torri circolari di cui resta traccia nello stemma del comune. Conserva sul muro di levante un marmo simboleggiante Mitra[15]. I ruderi sono liberamente visitabili.

Aree Naturali[modifica | modifica wikitesto]

Fontana dei pastori[modifica | modifica wikitesto]

Posta a 1387 m s.l.m. lungo il versante meridionale del Sacro Monte di Viggiano, a circa 6 km dal centro abitato ed al confine con il Comune di Calvello[16], consiste in una fonte d'acqua potabile immersa in una faggeta ad alto fusto da cui si dipartono diversi sentieri percorribili a piedi, a cavallo od in bicicletta. Durante l'estate è in funzione un maneggio. Vi ha sede anche il Museo del lupo.

Stazione sciistica di Viggiano[modifica | modifica wikitesto]

Situata ad un'altezza di 1410 m s.l.m. lungo la strada che dal centro abitato conduce al Santuario ed a poca distanza dalla Fontana dei Pastori, è dotata di tre piste per lo sci alpino servite da due sciovie a da un tappeto trasportatore, tutte dotate di illuminazione notturna, nonchè di un tracciato ad anello per lo sci di fondo della lunghezza di 3 km. Durante l'apertura delle piste è in funzione un noleggio dell'attezzatura sportiva, un bar ed un posto di soccorso medico[17].

Piana di Bonocore[modifica | modifica wikitesto]

Pianoro all'inizio del percorso pedonale che conduce al Santuario della Madonna di Viggiano, ospita un'area attrezzata per i picnic fornita di una fontana d'acqua potabile e di un parcheggio da cui si diparte un sentiero che conduce a Viggiano attraverso un percorso alternativo a quello della strada asfaltata e completamente immerso nei boschi[18]. E' il punto più alto del Sacro Monte raggiunto dalla pubblica via.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[19]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

La festa della Madonna[modifica | modifica wikitesto]

La Madonna di Viggiano è una statua in legno d'ulivo di incerta datazione, interamente dorata eccetto nel volto, raffigurante una Madonna in costume greco con in grembo un bambinello. E' stata incoronata Regina e Patrona della Lucania dal papa Giovanni Paolo II nel 1991 durante la sua visita pastorale in terra lucana. La prima domenica di Maggio, è traslata dalla Chiesa Madre con una solenne processione attraverso un percorso di 12 km e circa mille metri di dislivello fino sulla cima del Sacro Monte, a 1735 m s.l.m., dove ha sede il Santuario, portata in spalla da gruppi di volontari a rotazione.

La prima domenica di settembre la Madonna percorre il tragitto inverso con identiche modalità. La festa dura tre giorni, dal Sabato al Lunedì, con la partecipazione di alcune decine di migliaia di pellegrini lucani e campani. In occasione della festa si tiene un grande mercato e le celebrazioni sono concluse con un concerto di musica profana.

Tradizione arpistica[modifica | modifica wikitesto]

«Ho l'arpa al collo, son viggianese - tutta la Terra è il mio paese..»

Molto rilevante dal punto di vista culturale è la tradizione musicale legata ai musicisti girovaghi del '700 e poi evolutasi nella grande scuola flautistica che fa capo a Leonardo De Lorenzo ed all'arte della costruzione e della concertistica delle arpe. I suonatori d'arpa viggianesi sono presenti nel presepe del Museo di San Martino a Napoli.La tradizione delle Arpe Viggianesi rivive oggi nella Scuola dell'Arpa Popolare Viggianese di Viggiano[21]. Ancora oggi l'azienda leader mondiale nella costruzione delle arpe, la Salviharps, appartiene ad una storica famiglia viggianese, rappresentata dal titolare, Victor Salvi, concertista e costruttore, e da suo fratello Alberto, grande arpista, per 20 anni al Metropolitan di New York.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Museo del lupo[22], ubicato presso la Fontana dei pastori, posta a 1387 m s.l.m. lungo il versante meridionale del Sacro Monte di Viggiano, a circa 6 km dal centro abitato ed al confine con il Comune di Calvello, ospita alcuni esemplari imbalsamati di lupo, una ricca bibliografia tematica e documentazione audiovisiva su questa specie.
  • Il Museo delle tradizioni popolari[23], ospitato dal Convento di S.Maria del Gesù nel rione Sant'Angelo, ospita molti oggetti della tradizione popolare ed è distribuito su sei sale tematiche: cantina, deposito, caseificio, cucina, bottega del falegname e calzolaio. E' visitabile tutto l'anno a richiesta.

Festival[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Festival Internazionale Leonardo De Lorenzo, è un festival di musica classica per flauto, distribuito su più giornate, che si tiene durante i mesi di Luglio ed Agosto all'interno del centro abitato[24].
  • Viggiano Jazz Festival, attivo fin dal 1990[25], è un piccolo festival di musica jazz organizzato allo scopo di dare visibilità ai musicisti italiani con un'attenzione particolare a quelli lucani e del sud[26] che si articola su più date distribuite lungo il mese di Agosto. Tutti gli eventi sono gratuiti.

Personalità legate a Viggiano[modifica | modifica wikitesto]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

All'interno dell'area industriale, che è ubicata nel fondovalle, sorge un centro petrolifero dell'ENI per il trattamento del petrolio estratto dalle ampie riserve rinvenute nel sottosuolo della Val d'Agri. Quella presente a Viggiano è la più grande piattaforma petrolifera dell'Europa continentale.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La Polisportiva Viggiano ha due squadre di calcio: la Polisportiva Viggiano, che milita nel campionato di Eccellenza e la Dinamo che sta in seconda categoria, mentre un'omonima della Dinamo è di calcio a 5.

Arrampicata sportiva[modifica | modifica wikitesto]

Viggiano dispone di un parco per l'arrampicata sportiva in funzione da Maggio a Settembre e fornito di due percorsi avventura con 24 attività, un percorso ginnico provvisto di 11 Stazioni, una zona per il ristoro ed un'area riservata ai bambini. Durante i mesi di apertura, su richiesta può essere utilizzato anche di notte con illuminazione artificiale[27]. L'accesso è gratuito.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Viggiano è gemellata con:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2011.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Bilancio demografico 2011. Dati Istat, su demo.istat.it. URL consultato il 01-09-2012.
  4. ^ a b Giovanni Gugg e Giovanna Petrone Memorie d'acqua: i mulini del torrente Alli, 2007, Viggiano, Akiris, p. 142.
  5. ^ a b c Storia antica di Viggiano, su altoagripz.it. URL consultato il 05-09-2012.
  6. ^ a b c Dario Cianciarulo, Identità architettoniche: il centro storico ed il parco museale del comune di Viggiano, Viggiano, Akiris, 2007, p. 78.
  7. ^ Storia del Comune di Viggiano, dal suo sito istituzionale, su comuneviggiano.it. URL consultato il 01-09-2012.
  8. ^ R. M. Gaudioso, Descrizione della provincia di Basilicata, Napoli, 1736, p. 123.
  9. ^ G. Antonini, Discorsi, Napoli, La lucania, 1745, p. 522.
  10. ^ B. La Padula, Viggiano e la sua Mandonna. Indagine storico illustrativa, Potenza, 1968, p. 386.
  11. ^ a b Maria Stigliano, Viggiano un antico centro della basilicata, Viggiano, Edizioni Akiris, 2007, p. 62.
  12. ^ La Chiesa Madre di Viggiano, dal sito istituzionale del Comune, su comuneviggiano.it. URL consultato il 01-09-2012.
  13. ^ Storia del Convento, dal sito istituzionale del Comune di Viggiano, su comuneviggiano.it. URL consultato il 01-09-2012.
  14. ^ Storia della chiesa di San Benedetto, dal sito istituzionale del Comune di Viggiano, su comuneviggiano.it. URL consultato il 01-09-2012.
  15. ^ Storia del castello, dal sito istituzionale del Comune di Viggiano, su comuneviggiano.it. URL consultato il 01-09-2012.
  16. ^ Dati geografici su Fontana dei Pastori, su portaleabruzzo.com. URL consultato il 02-09-2012.
  17. ^ Sito web della stazione sciistica della Montagna grande di Viggiano, su impiantiviggiano.it. URL consultato il 03-09-2012.
  18. ^ Sentiero dalla Piana di Bonocore, su naturappenninolucano.it. URL consultato il 03-09-2012.
  19. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  20. ^ Bicentenario della nascita di Pietro Parzanese, su hirpusmephitis.blogspot.com. URL consultato il 28-03-2009.
  21. ^ "Scuola di arpa popolare, su viggianoinmusica.it. URL consultato il 04-09-2012.
  22. ^ Il museo del Lupo a Viggiano, su aceaviggiano.it. URL consultato il 02-09-2012.
  23. ^ Museo delle tradizioni popolari a Viggiano, su web.tiscali.it. URL consultato il 02-09-2012.
  24. ^ Festival Internazionale Leonardo De Lorenzo, su viggianoinmusica.it. URL consultato il 04-09-2012.
  25. ^ La storia del Viggiano jazz festival, su viggianoinmusica.it. URL consultato il 04-09-2012.
  26. ^ Viggiano Jazz Festival, su viggianoinmusica.it. URL consultato il 04-09-2012.
  27. ^ Arrampicata sportiva a Viggiano, su parcoavventuraviggiano.it. URL consultato il 05-09-2012.
  28. ^ a b c Gemellaggio di città, su comuneviggiano.it. URL consultato l'11 maggio 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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