Coppa Italia 2013-2014

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Coppa Italia 2013-2014
TIM Cup 2013-2014
Competizione Coppa Italia
Sport Calcio
Edizione 67ª
Organizzatore Lega Serie A
Date dal 3 agosto 2013
al 3 maggio 2014
Luogo Bandiera dell'Italia Italia
Partecipanti 78
Risultati
Vincitore Napoli
(5º titolo)
Finalista Fiorentina
Semi-finalisti Roma
Udinese
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera dell'Italia Lorenzo Insigne
Bandiera della Spagna José María Callejón
Bandiera della Costa d'Avorio Gervinho
Bandiera della Nigeria Osarimen Ebagua
Bandiera dell'Italia Felice Evacuo
Bandiera dell'Italia Giuseppe De Luca
Bandiera dell'Italia Marco Sansovini (3)
Incontri disputati 79
Gol segnati 222 (2,81 per incontro)
Cronologia della competizione
2012-2013 2014-2015

La Coppa Italia 2013-2014 è stata la 67ª edizione della manifestazione calcistica. È iniziata il 3 agosto 2013 e si è conclusa il 3 maggio 2014. [1] È stata vinta dal Napoli che ha sconfitto in finale la Fiorentina.

Per il settimo anno consecutivo la finale si è giocata allo stadio Olimpico di Roma.

Formula[modifica | modifica wikitesto]

La formula della manifestazione è la stessa delle cinque precedenti edizioni.

Partecipano in totale 78 squadre: tutte le 20 società di Serie A e tutte le 22 di Serie B. Ad esse si aggiungono 27 società selezionate dalla Lega Pro e 9 selezionate dal Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti, per un totale di 78 club partecipanti.[2] Il numero delle squadre partecipanti è di gran lunga inferiore rispetto a quello delle coppe nazionali degli altri principali paesi Europei (Inghilterra, Spagna, Germania, Francia).

La Lega Pro ha selezionato così i propri club: i 4 retrocessi dalla Serie B 2012-2013, i 7 migliori non promossi in ciascuno dei due gironi della Prima Divisione 2012-2013, i 4 migliori in ciascuno dei due gironi della Seconda Divisione 2012-2013 (i tre promossi e il perdente della finale play-off). Infine è stata ammessa alla Coppa Italia anche la finalista perdente della Coppa Italia Lega Pro 2012-2013, ossia il Viareggio (il Latina, vincitore della Coppa Italia Lega Pro 2012-2013, risulta già ammesso alla competizione in quanto promosso in Serie B).

La Lega Nazionale Dilettanti ha selezionato un club per ciascun girone della Serie D 2012-2013, scelto scorrendo la classifica dal 2º posto in giù, senza tener conto dell'esito dei play-off.

La competizione è interamente ad eliminazione diretta. Con eccezione delle semifinali, tutti i turni si svolgono in gara unica, con eventuali tempi supplementari e calci di rigore. Le semifinali saranno invece disputate con gare di andata e ritorno, col meccanismo delle coppe europee, ovvero in caso di pareggio dopo 180 minuti a passare il turno è la squadra che ha segnato il maggior numero complessivo di reti nelle due partite o, in caso di parità nelle reti complessive, il maggior numero di reti in trasferta; in caso di parità anche nei gol segnati fuori casa si procede con i tempi supplementari e in caso di ulteriore parità con i calci di rigore.

Le società di Lega Pro e Serie D entrano in gioco sin dal primo turno, le squadre di Serie B debuttano al secondo turno, 12 squadre di Serie A debuttano al terzo turno mentre le 8 teste di serie esordiscono solo negli ottavi di finale. Il sorteggio del tabellone è stato effettuato il 24 luglio 2013. All'interno della propria fascia di ranking, a ciascuna squadra è assegnato un numero di tabellone tramite sorteggio, eccezion fatta per le squadre che entrano in gioco al terzo turno, il cui numero dipende dalla posizione in classifica nell'anno precedente.

Nei turni in partita unica usufruisce del fattore campo la squadra con il numero di tabellone migliore (indipendentemente se assegnato per merito o per sorteggio). Nelle semifinali tale criterio dà diritto a disputare in casa la gara di ritorno. In caso di concomitanze di gare casalinghe per squadre che giocano sullo stesso campo, vengono disposte automatiche inversioni di campo, privilegiando la detentrice del trofeo o la squadra con miglior classifica nei campionati della stagione precedente. Tali inversioni di campo non avvengono negli ottavi di finale, dove le gare vengono spalmate su più settimane.

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito l'elenco delle squadre partecipanti.

Serie A[modifica | modifica wikitesto]

Le 20 squadre

Le squadre in grassetto sono automaticamente qualificate agli ottavi di finale.

Serie B[modifica | modifica wikitesto]

Le 22 squadre

Lega Pro[modifica | modifica wikitesto]

Le 25 squadre di Prima Divisione

Le 2 squadre di Seconda Divisione

Lega Nazionale Dilettanti[modifica | modifica wikitesto]

Le 9 squadre di Serie D

Date[modifica | modifica wikitesto]

Fase Turno Andata Ritorno
Preliminari 1º turno 4 agosto 2013
2º turno 11 agosto 2013
3º turno 18 agosto 2013
4º turno 4 dicembre 2013
Fase Finale Ottavi di finale 9 gennaio 2014
Quarti di finale 22 gennaio 2014
Semifinali 5 febbraio 2014 12 febbraio 2014
Finale 3 maggio 2014
Roma (Stadio Olimpico)

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

Il tabellone è stato sorteggiato il 24 luglio 2013 alle ore 11:30 nella sede della Lega Serie A a Milano.

Turni preliminari[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 2013-2014 (turni preliminari).

Primo turno[modifica | modifica wikitesto]

È stato disputato sabato 3, domenica 4 e martedì 6 agosto 2013 coinvolgendo le 25 squadre di Prima Divisione, le 2 di Seconda Divisione e le 9 di Serie D. Fra le formazioni di Prima Divisione sono state selezionate le 18 teste di serie, che hanno avuto diritto a giocare in casa: le 4 retrocesse dalla Serie B, le migliori 6 non promosse in ciascuno dei due gironi di Prima Divisione 2012-2013, la migliore settima non promossa e la migliore neopromossa dalla Seconda Divisione 2012-2013 (che è stata preferita alla peggior settima non promossa in B in quanto quest'ultima partecipa alla competizione al posto della detentrice della Coppa Italia Lega Pro). Una sola delle teste di serie, l'Ascoli, ha giocato in trasferta contro il Ponte San Pietro-Isola per motivi di ordine pubblico vista la concomitanza dell'incontro con il Palio della Quintana.

Squadra 1 Risultato Squadra 2
Nocerina 0 - 2 Pordenone
Paganese 0 - 0 (3-4 dtr) Pro Patria
Perugia 0 - 1 (dts) Savona
AlbinoLeffe 4 - 1 Turris Neapolis
Virtus Entella 5 - 2 Gualdo Casacastalda
Südtirol 2 - 0 Matera
Salernitana 0 - 3 Teramo
Pisa 1 - 0 Termoli
Benevento 4 - 0 Pontedera
Cremonese 3 - 0 Viareggio
Frosinone 1 - 0 L'Aquila
Pro Vercelli 0 - 1 Monza
Pontisola 2 - 0[N 1] Ascoli
Lecce 3 - 0 Santhià
Gubbio 3 - 0 Savoia
L.R. Vicenza 3 - 1 Feralpisalò
Lumezzane 3 - 0 Massese
Grosseto 2 - 2 (6-5 dtr) Venezia
Note
  1. ^ Inversione di campo rispetto all'esito del sorteggio.

Secondo turno[modifica | modifica wikitesto]

È stato disputato sabato 10 e domenica 11 agosto 2013. Oltre alle 18 vincenti del primo turno (14 di Prima Divisione, 2 di Seconda Divisione e 2 di Serie D) sono entrate in lizza le 22 squadre di Serie B, 20 delle quali sono state designate teste di serie ed hanno giocato in casa (tutte tranne le due neopromosse attraverso i playoff, ovvero Carpi e Latina, che hanno giocato in trasferta gli unici scontri diretti tra formazioni cadette).

Squadra 1 Risultato Squadra 2
Pescara 1 - 0 Pordenone
Spezia 4 - 2 (dts) Pro Patria
Cittadella 1 - 0 Savona
Trapani 3 - 0 AlbinoLeffe
Padova 2 - 1 Virtus Entella
Empoli 5 - 1 Südtirol
Reggina 1 - 0 Carpi
Crotone 2 - 0 Latina
Brescia 3 - 1 Teramo
Siena 4 - 1 Pisa
Virtus Lanciano 0 - 2 Benevento
Palermo 2 - 1 Cremonese
Modena 0 - 1 Frosinone
Avellino 1 - 0 Monza
Cesena 4 - 1 Pontisola
Ternana 2 - 4 (dts) Lecce
Juve Stabia 3 - 0 Gubbio
Varese 1 - 0 L.R. Vicenza
Bari 1 - 1 (4-3 dtr) Lumezzane
Novara 3 - 0 Grosseto

Terzo turno[modifica | modifica wikitesto]

Si è disputato sabato 17 e domenica 18 agosto 2013. Oltre alle 20 vincenti del secondo turno (17 squadre di Serie B e 3 di Prima Divisione) entrano in lizza 12 squadre di Serie A, che sono automaticamente teste di serie e giocano in casa. Nei quattro scontri diretti tra squadre di Serie B il fattore campo è invece stabilito dal sorteggio di inizio stagione.

Sono stati invertiti i campi di due partite a causa della presenza, fra le teste di serie, delle due squadre di Genova e delle due squadre di Verona: Sampdoria e Chievo hanno mantenuto il diritto a giocare in casa in quanto meglio classificate, nella stagione precedente, rispetto a Genoa ed Hellas Verona; ciononostante il Chievo si è poi accordato per disputare a Vicenza (anziché a Verona) la gara contro l'Empoli. Inversione di campo, stante l'accordo fra le due contendenti, anche per la sfida tra Sassuolo e Novara, mentre Cagliari-Frosinone si gioca sul campo neutro di Trieste dove i sardi hanno disputato anche le prime gare casalinghe di campionato in attesa della ristrutturazione del Sant'Elia.

Squadra 1 Risultato Squadra 2
Torino 1 - 2 Pescara
Spezia 2 - 2 (3-2 dtr)[N 1] Genoa
Inter 4 - 0 Cittadella
Trapani 1 - 0 Padova
Chievo 2 - 0 Empoli
Reggina 1 - 0 Crotone
Bologna 1 - 0 Brescia
Livorno 0 - 1 Siena
Sampdoria 2 - 0 Benevento
Palermo 0 - 1[N 1] Verona
Cagliari 1 - 2 (dts) Frosinone
Avellino 1 - 0 Cesena
Parma 4 - 0 Lecce
Juve Stabia 1 - 1 (3-4 dtr) Varese
Atalanta 3 - 0 Bari
Novara 1 - 3 (dts)[N 1] Sassuolo
Note
  1. ^ a b c Inversione di campo rispetto all'esito del sorteggio.

Quarto turno[modifica | modifica wikitesto]

Si è disputato tra martedì 3, mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre 2013 dalle 16 vincenti del terzo turno (8 squadre di Serie A, 7 di Serie B ed una di Prima Divisione). Vi è uno scontro diretto tra squadre di Serie B, in cui il fattore campo è determinato dal sorteggio di inizio stagione. Negli altri casi gioca in casa la squadra di categoria superiore o, nel caso dei due scontri diretti tra formazioni di Serie A, la squadra meglio piazzata nella stagione 2012-13.

Squadra 1 Risultato Squadra 2
Spezia 3 - 0 Pescara
Inter 3 - 2 Trapani
Chievo 4 - 1 Reggina
Bologna 1 - 2 (dts) Siena
Sampdoria 4 - 1 Verona
Avellino 2 - 1 Frosinone
Parma 4 - 1 Varese
Atalanta 2 - 0 Sassuolo

Fase finale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 2013-2014 (fase finale).

Ottavi di finale[modifica | modifica wikitesto]

Si sono disputati tra il 18 dicembre 2013 ed il 15 gennaio 2014.

Squadra 1 Risultato Squadra 2
Milan 3 - 1 Spezia
Udinese 1 - 0 Inter
Fiorentina 2 - 0 Chievo
Catania 1 - 4 Siena
Roma 1 - 0 Sampdoria
Juventus 3 - 0 Avellino
Lazio 2 - 1 Parma
Napoli 3 - 1 Atalanta

Quarti di finale[modifica | modifica wikitesto]

Si sono disputati tra il 21 e 29 gennaio 2014.

Squadra 1 Risultato Squadra 2
Milan 1 - 2 Udinese
Fiorentina 2 - 1 Siena
Roma 1 - 0 Juventus
Napoli 1 - 0 Lazio

Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Si sono disputate l'andata il 4 e 5 febbraio 2014 e il ritorno l'11 e 12 febbraio 2014.

Squadra 1 Totale Squadra 2 Andata Ritorno
Udinese 2 - 3 Fiorentina 2 - 1 0 - 2
Roma 3 - 5 Napoli 3 - 2 0 - 3

Finale[modifica | modifica wikitesto]

La finale si è disputata per il settimo anno consecutivo in gara unica allo Stadio Olimpico di Roma. L'incontro si è giocato il 3 maggio 2014. La partita, originariamente da giocarsi alle ore 21, è iniziata alle 21.45 a seguito della notizia del ferimento del tifoso partenopeo Ciro Esposito, con un colpo di pistola sparato da un ultrà neofascista appartenente alla tifoseria della Roma.[3] Esposito morì poi il successivo 25 giugno, dopo cinquantatré giorni di agonia al Policlinico Gemelli di Roma.[4][5]

Roma
3 maggio 2014, ore 21:45 CEST [6].
Fiorentina1 – 3
referto
NapoliStadio Olimpico (65.000 spett.)
Arbitro:  Orsato (Schio)

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Fiorentina
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Napoli
Formazioni[modifica | modifica wikitesto]
P 1 Bandiera del Brasile Neto
TD 40 Bandiera della Serbia Nenad Tomović Ammonizione al 48’ 48’
DC 2 Bandiera dell'Argentina Gonzalo Rodríguez
DC 15 Bandiera del Montenegro Stefan Savić
TS 23 Bandiera dell'Italia Manuel Pasqual (c) Uscita al 56’ 56’
MED 7 Bandiera del Cile David Pizarro
CC 10 Bandiera dell'Italia Alberto Aquilani Uscita al 83’ 83’
CC 20 Bandiera della Spagna Borja Valero Ammonizione al 10’ 10’
CLD 17 Bandiera della Spagna Joaquín Uscita al 72’ 72’
CLS 66 Bandiera del Perù Juan Manuel Vargas
ATT 72 Bandiera della Slovenia Josip Iličič Ammonizione al 40’ 40’
Sostituzioni:
P 25 Bandiera dell'Italia Antonio Rosati
D 3 Bandiera della Francia Modibo Diakité
D 4 Bandiera dell'Argentina Facundo Roncaglia
D 5 Bandiera della Germania Marvin Compper
C 8 Bandiera del Montenegro Marko Bakić
C 14 Bandiera del Cile Matías Fernández Ammonizione al 65’ 65’ Ingresso al 56’ 56’
C 21 Bandiera dell'Italia Massimo Ambrosini
C 27 Bandiera della Polonia Rafał Wolski
C 88 Bandiera del Brasile Anderson
A 30 Bandiera del Brasile Ryder Matos
A 32 Bandiera dell'Italia Alessandro Matri Ingresso al 83’ 83’
A 49 Bandiera dell'Italia Giuseppe Rossi Ingresso al 72’ 72’
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Vincenzo Montella
P 25 Bandiera della Spagna José Manuel Reina Ammonizione al 81’ 81’
TD 4 Bandiera del Brasile Henrique
DC 21 Bandiera dell'Argentina Federico Fernández
DC 33 Bandiera della Spagna Raúl Albiol Ammonizione al 36’ 36’
TS 31 Bandiera dell'Algeria Faouzi Ghoulam
CC 8 Bandiera dell'Italia Jorginho
CC 88 Bandiera della Svizzera Gökhan Inler  50’, 79’
CLD 7 Bandiera della Spagna José María Callejón
TRQ 17 Bandiera della Slovacchia Marek Hamšík (c) Uscita al 63’ 63’
CLS 24 Bandiera dell'Italia Lorenzo Insigne Uscita al 81’ 81’
ATT 9 Bandiera dell'Argentina Gonzalo Higuaín Uscita al 70’ 70’
Sostituzioni:
P 15 Bandiera dell'Italia Roberto Colombo
P 80 Bandiera della Spagna Toni Doblas
D 2 Bandiera della Francia Anthony Réveillère
D 5 Bandiera dell'Uruguay Miguel Ángel Britos
D 11 Bandiera dell'Italia Christian Maggio
D 16 Bandiera dell'Italia Giandomenico Mesto
D 18 Bandiera della Colombia Juan Camilo Zúñiga
C 14 Bandiera del Belgio Dries Mertens Ingresso al 63’ 63’
C 20 Bandiera della Svizzera Blerim Džemaili
C 85 Bandiera della Svizzera Valon Behrami Ingresso al 81’ 81’
A 19 Bandiera della Macedonia del Nord Goran Pandev Ingresso al 70’ 70’
A 91 Bandiera della Colombia Duván Zapata
Allenatore:
Bandiera della Spagna Rafael Benítez

Gli scontri e la sparatoria[modifica | modifica wikitesto]

Alcune ore prima dell'inizio della finale, inizialmente fissato come di consueto alle ore 21, si verificano su viale Tor di Quinto, poco distante dallo Stadio Olimpico di Roma, degli scontri che portano al ferimento da arma da fuoco di tre tifosi partenopei, di cui uno in gravissime condizioni.

La notizia data la gravità si diffonde rapidamente grazie anche ai notiziari televisivi e radio arrivando, ovviamente, anche ai presenti all'interno dello stadio che nel frattempo era stato aperto. La notizia fino alle 21.30 viene riportata in diverse versioni molto confuse: una di queste parlava di un tifoso napoletano, deceduto poi in ospedale, colpito da un colpo d'arma da fuoco da un tifoso fiorentino durante degli scontri tra diversi tifosi.

In zona Ponte Milvio sostava un pullman di tifosi fiorentini che era appena arrivato da Firenze, ma aveva sbagliato strada e viene preso letteralmente d'assalto da tifosi che inizialmente si pensava essere del Napoli, ma successivamente indagini e testimonianze faranno scoprire che si trattava di infiltrati tifosi romanisti.

Alle ore 20.40 le due squadre entrano in campo per iniziare il riscaldamento, ma allo stadio (diviso esattamente a metà tra tifosi del Napoli e della Fiorentina) si percepisce un clima irreale, tanto che entrambe le tifoserie iniziano a fischiare e lanciare petardi e fumogeni in campo per chiedere la sospensione dell'incontro. Durante questo lancio di oggetti viene anche colpito e stordito da un petardo un vigile del fuoco che sostava a poca distanza dalla Curva Nord (assegnata ai tifosi napoletani).

Alle ore 21.30 viene diffusa la notizia "definitiva", poi successivamente confermata dalle indagini: un gruppo di tifosi partenopei in sosta su viale Tor di Quinto sarebbero stati presi d'assalto da un gruppo di tifosi romanisti; questi ultimi avrebbero cominciato a tirare contro i napoletani oggetti pirotecnici come fumogeni, petardi e bombe carta, i tifosi del Napoli hanno reagito.

Durante i violenti scontri un ultras della Roma, presumibilmente non da solo, avrebbe attaccato un pullman di tifosi del Napoli in viale Tor di Quinto, e scappando, dopo essere caduto a terra, avrebbe estratto una pistola sparando diversi colpi (almeno cinque) ad altezza uomo, che avrebbero colpito alcuni tifosi napoletani, tra cui Ciro Esposito ferito in maniera gravissima[7][8] Ciro Esposito, che viene immediatamente soccorso e portato in codice rosso al Policlinico Gemelli di Roma, morirà il 25 giugno 2014, dopo circa due mesi di ricovero e numerosi interventi chirurgici.[9] In seguito all'episodio la Procura della Repubblica di Roma ha arrestato il tifoso romanista Daniele de Santis, detto "Gastone"[10] (ritenuto uno dei punti di riferimento del mondo ultrà capitolino[10], che nel derby di Roma del 21 marzo 2004 aveva invaso il campo e richiesto al capitano della Roma Francesco Totti la sospensione dell'incontro, poi avvenuta a seguito dei gravi scontri fuori dallo Stadio Olimpico, innescati dalla diffusione della falsa notizia di un bimbo investito e ucciso da una camionetta della polizia[10]). Rimasto anche lui duramente colpito nei tafferugli[11], de Santis viene sottoposto ad indagine prima per tentato omicidio e poi, dopo la morte di Esposito, per omicidio volontario[7]. De Santis nega di aver sparato.[12]

Nonostante l'episodio, la partita viene giocata con fischio di inizio alle ore 21.45: 7 minuti prima, la cantante Alessandra Amoroso, mentre canta l'inno italiano, viene fischiata da entrambe le tifoserie[11], e inoltre vengono lanciati dei fumogeni e petardi. Nei giorni immediatamente successivi all'incontro è apparso sempre più chiaro che diversi gruppi di tifosi della Roma (o presunti tali) fossero presenti nei pressi dello stadio e abbiano creato disordini e scontri, soprattutto nei confronti dei tifosi partenopei. Il motivo di tale scontro viene attribuito alla rivalità ormai ventennale che esiste tra le due tifoserie, ma anche per i risultati sportivi verificatosi nello stesso anno soprattutto in Coppa Italia: il Napoli infatti si è aggiudicato la finale eliminando allo Stadio San Paolo proprio i giallorossi; inoltre, il motivo del suddetto scontro è attribuito anche a degli scontri avvenuti sia all'interno dello stadio Olimpico, sia nella gara disputata a Napoli che in quella di andata disputata a Roma.

Tabellone (dagli ottavi)[modifica | modifica wikitesto]

  Ottavi di finale Quarti di finale Semifinali Finale
                                 
 Milan 3  
 Spezia 1  
   Milan 1  
   Udinese 2  
 Udinese 1
 Inter 0  
   Udinese 2 0 2  
   Fiorentina 1 2 3  
 Fiorentina 2  
 Chievo 0  
   Fiorentina 2
   Siena 1  
 Catania 1
 Siena 4  
   Fiorentina 1
   Napoli 3
 Roma 1  
 Sampdoria 0  
   Roma 1
   Juventus 0  
 Juventus 3
 Avellino 0  
   Roma 3 0 3
   Napoli 2 3 5  
 Napoli 3  
 Atalanta 1  
   Napoli 1
   Lazio 0  
 Lazio 2
 Parma 1  

Record[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior numero di partite giocate: Siena, Napoli, Fiorentina (5)
  • Maggior numero di vittorie: Siena, Napoli (4)
  • Maggior numero di vittorie in trasferta: Siena (3)
  • Miglior attacco: Siena, Napoli 12
  • Peggior attacco:
  • Miglior difesa:
  • Peggior difesa:
  • Miglior differenza reti:
  • Peggior differenza reti:
  • Partita con maggiore scarto di reti: Benevento - Pontedera 4 - 0 , Empoli - Sudtirol 5 - 1, Inter - Cittadella 4 - 0, Parma - Lecce 4 - 0 (4)
  • Partita con più reti: Virtus Entella - Gualdo Casacastalda 5 - 2 (7)
  • Partita con più spettatori: Fiorentina - Napoli (65.000)
  • Partita con meno spettatori:
  • Totale spettatori e (media partita):
  • Totale gol segnati: 218
  • Media gol partita: 2,8
  • Incontri disputati: 78

Record aggiornati al 5 marzo 2014.

Classifica marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Dati aggiornati al 3 maggio 2014.

Gol Rigori Giocatore Squadra
3 Bandiera della Spagna José María Callejón Napoli
3 Bandiera dell'Italia Giuseppe De Luca Atalanta
3 Bandiera della Nigeria Osarimen Ebagua Spezia
3 Bandiera della Costa d'Avorio Gervinho Roma
3 Bandiera dell'Italia Lorenzo Insigne Napoli
3 1 Bandiera dell'Italia Felice Evacuo Benevento
3 1 Bandiera dell'Italia Marco Sansovini Spezia
2 Bandiera dell'Italia Luigi Castaldo Avellino
2 Bandiera dell'Italia Daniel Ciofani Frosinone
2 Bandiera dell'Italia Paolo Faragò Novara
2 Bandiera dell'Italia Manolo Gabbiadini Sampdoria
2 Bandiera dell'Italia Federico Gerardi Reggina
2 Bandiera dell'Italia Stefano Giacomelli Vicenza
2 Bandiera dell'Argentina Gonzalo Higuaín Napoli
2 Bandiera della Croazia Marko Livaja Atalanta
2 Bandiera dell'Italia Giuseppe Madonia Trapani
2 Bandiera dell'Italia Simone Magnaghi Virtus Entella
2 1 Bandiera dell'Italia Matteo Mancosu Trapani
2 Bandiera dell'Italia Riccardo Maniero Pescara
2 Bandiera della Georgia Levan Mch'edlidze Empoli
2 Bandiera del Belgio Dries Mertens Napoli
2 Bandiera del Brasile Adriano Mezavilla Juve Stabia
2 Bandiera del Paraguay José Montiel Benevento
2 Bandiera dell'Italia Gianni Munari Parma
2 1 Bandiera della Colombia Luis Muriel Udinese
2 1 Bandiera dell'Argentina Rodrigo Palacio Inter
2 Bandiera dell'Italia Raffaele Palladino Parma
2 1 Bandiera dell'Italia Alberto Paloschi Chievo
2 Bandiera dell'Italia Michele Paolucci Siena
2 Bandiera della Colombia Brayan Perea Lazio
2 Bandiera dell'Italia Mirco Petrella Teramo
2 Bandiera dell'Italia Stefano Pettinari Crotone
2 Bandiera dell'Italia Matteo Serafini Pro Patria
2 Bandiera dell'Italia Ernesto Torregrossa Lumezzane
2 Bandiera dell'Italia Francesco Valiani Siena
2 Bandiera del Perù Juan Manuel Vargas Fiorentina
2 Bandiera dell'Italia Gianmarco Zigoni Lecce

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ cfr. Comunicato ufficiale n. 233 del 28 giugno 2013 (PDF), su img.legaseriea.it.
  2. ^ cfr. Comunicato ufficiale n. 5 del 24 luglio 2013 (PDF), su img.legaseriea.it.
  3. ^ Roberto Saviano, Con Ciro Esposito è morto il calcio, su espresso.repubblica.it, 4 luglio 2014. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato il 9 luglio 2014). Ospitato su tagpress.it.
  4. ^ Scontri Coppa Italia, morto Ciro Esposito., su roma.repubblica.it, 25 giugno 2014. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato il 25 giugno 2014).
  5. ^ Alle 7 comunicato dell'ospedale Gemelli di Roma, su gazzetta.it. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato il 25 aprile 2019).
  6. ^ cfr. Napoli, coppa Insigne due gol, la Viola reagisce ma è tardi, in La Gazzetta dello Sport, 4 maggio 2014.
  7. ^ a b Morte Ciro Esposito, per l'ultras della Roma Daniele De Santis l'accusa diventa omicidio volontario, in RaiNews.it, 25 giugno 2014.
  8. ^ Le foto di Daniele De Santis, ultras, in Il Post.it, 7 maggio 2014. URL consultato il 1º luglio 2014.
  9. ^ Ciro Esposito è morto, in Il Post.it, 25 giugno 2014. URL consultato il 1º luglio 2014.
  10. ^ a b c Rinaldo Frignani, «Gastone», il boss della Sud che disse a Totti di non giocare, in Corriere.it, 4 maggio 2014. URL consultato il 1º luglio 2014.
  11. ^ a b Federica Angeli e Marco Mensurati, "Vi ammazzo tutti" e spara follia fuori dall'Olimpico tifoso del Napoli in fin di vita, in La Repubblica, 4 maggio 2014. URL consultato il 1º luglio 2014.
  12. ^ Le ultime sugli scontri di Roma, in Il Post.it, 6 maggio 2014. URL consultato il 1º luglio 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fabrizio Melegari (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 2015, Modena, Edizioni Panini, 2014, pp. 474-484.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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