Málaga Club de Fútbol

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Málaga CF
Calcio
Boquerones (acciughe)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Azzurro, bianco
Simboli Acciuga
Dati societari
Città Malaga
Nazione Bandiera della Spagna Spagna
Confederazione UEFA
Federazione RFEF
Campionato Primera División RFEF
Fondazione 1904
Presidente Bandiera del Qatar Abdullah Al Thani
Allenatore Bandiera della Spagna Sergio Pellicer
Stadio La Rosaleda
(30 000 posti)
Sito web www.malagacf.com
Palmarès
Coppa Intertoto
Trofei internazionali 1 Coppa Intertoto UEFA
Si invita a seguire il modello di voce

Il Málaga Club de Fútbol, meglio noto come Malaga, è una società calcistica spagnola con sede nella città andalusa di Malaga. Milita nella Primera Federación, la terza serie del campionato di calcio spagnolo.

Il palmarès della squadra annovera una Coppa Intertoto, vinta nel 2002. Nella stagione 2012-2013 il club ha raggiunto uno storico piazzamento in UEFA Champions League alla sua prima ed unica partecipazione, raggiungendo i quarti di finale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La società fu fondata nel 1904 con il nome di Málaga Foot-Ball Club e la sua storia è piuttosto complessa. Nel 1912 nacque infatti l'F.C. Malagueño, che fu poi rifondato nel 1923 attuando una fusione con altri 3 club: Victoria, España e Atlántida. Nel frattempo nel 1921 si era formato un nuovo club nella città, il Málaga F.C. e tra il 1923 e il 1933 si venne a creare una fortissima rivalità fra le due squadre cittadine, il Málaga e il Malagueño. La differenza fu però che il Málaga F.C. iniziò presto ad avere seri problemi economici e dopo aver conseguito il titolo di Real nel 1927, la squadra sparì nel 1930 per poi ritornare con il nome di Málaga Sport Club.

Nel 1933 Malagueño e Málaga S.C. si fusero sotto il nome di Club Deportivo Malacitano. Nel 1941 il club fu nuovamente ribattezzato come Club Deportivo Málaga e nel 1948 il C.D. Málaga acquistò i diritti federativi al Club Deportivo Santo Tomás per convertirlo in una sua filiale, nominandolo Club Atlético Malagueño. Questa mossa fu azzeccata in quanto nel 1992 il C.D. Málaga fallì ma poté continuare sotto il nome della sua filiale, Club Atlético Malagueño appunto, in quanto all'interno della Federación Española de Fútbol le due squadre avevano un numero di registro indipendente.

Nel 1994, infine, si registra il nuovo e definitivo cambio di nome nel momento in cui l'Atlético Malagueño divenne l'attuale Málaga Club de Fútbol S.A.D. L'11 giugno 2010 lo sceicco qatariota Abdullah bin Nasser bin Abdullah Al Ahmed Al Thani ufficializza l'acquisto della società. Nel mercato estivo spende circa 20 milioni di euro per la campagna acquisti, scegliendo Jesualdo Ferreira, già tre volte vincitore della massima divisione portoghese, come nuovo allenatore. Dopo sole nove giornate Ferreira viene però esonerato a causa dei risultati ottenuti, nonostante la qualità del gioco fosse apprezzabile, e al suo posto viene scelto Manuel Pellegrini, ex allenatore di Villarreal e Real Madrid; per facilitare il compito al nuovo allenatore e arrivare alla salvezza lo sceicco si concede alcuni acquisti importanti nel mercato invernale: Júlio Baptista dalla Roma, Sergio Asenjo in prestito dall'Atlético Madrid, Enzo Maresca da poco svincolatosi dall'Olympiakos, e Martín Demichelis dal Bayern Monaco.

Anche nell'estate 2011 lo sceicco rafforza la squadra, con gli innesti dell'esperto attaccante Van Nistelrooy, svincolatosi dall'Amburgo, il difensore centrale Joris Mathijsen sempre dal club anseatico, il trequartista Diego Buonanotte dal River Plate, il difensore Nacho Monreal dall'Osasuna, Joaquín e Isco dal Valencia e, infine, i centrocampisti Santi Cazorla e Jérémy Toulalan, rispettivamente dal Villarreal e dall'Olympique Lione. Durante la sessione invernale di calciomercato la squadra viene ulteriormente rinforzata con l'ingaggio del portiere Idriss Kameni.

Il 29 luglio 2012, lo sceicco manifesta improvvisamente la volontà di lasciare il club, causa alcuni screzi con le istituzioni politiche iberiche[1]. A causa della crisi societaria la squadra viene parzialmente smantellata con le cessioni di Salomón Rondón (giovane talento esploso nella squadra nell'ultima stagione), Cazorla, Mathijsen e Maresca; tuttavia a fine mercato vengono acquistati, per la nuova stagione, i giocatori Javier Saviola, Roque Santa Cruz e Oguchi Onyewu.

Il 9 aprile 2013 il Malaga esce ai quarti di finale della Champions League; la squadra parte dai playoff che passa 2-0. Nel proprio girone arriva prima grazie a 12 punti, ottenuti da tre vittorie e tre pareggi. Agli ottavi perde andata 0-1 per poi rimontare al ritorno 2-0. Ai quarti pareggia 0-0 ma viene eliminata dopo la sconfitta per 2-3 subita in Germania dal Borussia Dortmund, anche se fino al 90º minuto la squadra vinceva 2-1, quando sarebbe bastato un pareggio, e si fa poi rimontare due gol in due minuti; col 6º posto maturato nella Liga, il club ottiene a fine stagione la qualificazione all'Europa League, poi annullata su provvedimento della UEFA.[2]

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del Málaga Club de Fútbol
  • Inizia l'attività professionistica come FC Malagueno.
  • 1929-30 - 2º nel Gruppo VIII di Tercera División.

  • 1930-31 - 2º nel Gruppo III - B di Tercera División.
  • 1931-32 - 3º nel Gruppo IV - B di Tercera División.
  • 1932-33 - 1º nel Gruppo VIII di Tercera División. Perde gli spareggi promozione.
  • Cambia denominazione in CD Malacitano.
  • 1933-34 3º nel Gruppo B - VII di Tercera División. Promosso in Segunda División per allargamento dei campionati.
  • 1934-35 - 5º nel Gruppo III di Segunda División.
  • 1935-36 - 5º nel Gruppo III di Segunda División.
  • 1936-39: Campionato sospeso a causa della Guerra civile spagnola.
  • 1939-40 - 3º nel Gruppo V di Segunda División.

  • 1940-41 - 5º nel Gruppo II di Segunda División.
  • Cambia denominazione in CD Malaga.
  • 1941-42 - 4º nel Gruppo III di Segunda División.
  • 1942-43 5º nel Gruppo III di Segunda División. Retrocesso in Tercera División dopo aver perso gli spareggi
  • 1943-44 - 1º nel Gruppo VIII di Tercera División. Perde gli spareggi promozione.
  • 1944-45 - 2º nel Gruppo IX di Tercera División. Passa alla fase intermedia dove si piazza 2º nel Gruppo III.
  • 1945-46 - 1º nel Gruppo X di Tercera División. Passa alla fase intermedia dove si piazza 1º nel Gruppo V e infine vince il Gruppo promozione classificandosi 1º venendo così Promosso in Segunda División
  • 1946-47 - 9º in Segunda División.
  • 1947-48 - 4º in Segunda División.
  • 1948-49 - 2° in Segunda División. Promosso in Primera División.
  • 1949-50 - 12º in Primera División.



  • 1970-71 - 9º in Primera División.
  • 1971-72 - 7º in Primera División.
  • 1972-73 - 10º in Primera División.
Semifinalista in Coppa di Spagna.



  • 2000-01 - 8º in Primera División.
  • 2001-02 - 10º in Primera División.
  • 2002-03 - 13º in Primera División.
Vince la Coppa Intertoto.
Eliminato ai quarti della Coppa UEFA.

  • 2010-11 - 11º in Primera División.
  • 2011-12 - 4º in Primera División.
  • 2012-13 - 6º in Primera División.
Eliminato nei quarti della Champions League.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la fusione del 1933, il C.D. Malacitano indossava maglietta azzurra con rifiniture bianche e pantaloncini bianchi. Dopo la Guerra Civil ci fu un cambio nei colori con la maglietta bianca e i pantaloncini neri. Nel settembre 1941, con l'inaugurazione dello stadio "La Rosaleda" e il cambio di nome in Club Deportivo Málaga, la squadra indossò maglietta a strisce biancazzurre e pantaloncini neri. Nel corso di quella stessa stagione, il 1941-42, il Málaga adottò come divisa ufficiale definitiva la maglietta biancoblu a strisce verticali e i pantaloncini blu che, con diverse tonalità dovute alla moda di ogni epoca, si è mantenuta fino ad oggi.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Estadio La Rosaleda.

La Rosaleda è lo stadio del Málaga C.F. Si trova sulle rive del fiume Guadalmedina e fu inaugurato nel settembre del 1941. Fu ampliato e modificato in occasione dei Mondiali del 1982. Nel 2000 iniziò una lunghissima opera di ricostruzione che si è protratta fino al 2006 e ad oggi la capienza è di 33.000 posti.

Società[modifica | modifica wikitesto]

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Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • 1986-1988: Sur
  • 1988: Tivoli World
  • 1988-1989: Alcatel
  • 1989-1991: Caja de Antequera
  • 1991-1992: Serme
  • 1992-1994: Ciudad de Malaga
  • 1994-1999: Malaga
  • 1999-2006: Unicaja e Andalusia
  • 2006-2007: Tesesa
  • 2007-2008: Unicaja
  • 2008-2009: Malaga ciudad genial
  • 2009-2010: williamhill.com
  • 2011- UNESCO[4]

Settore giovanile[modifica | modifica wikitesto]

Da Málaga B ad Atlético Malagueño[modifica | modifica wikitesto]

Il Málaga B è la squadra filiale del club. Fu fondato nel 1995 e il suo compito principale è quello di forgiare giovani calciatori affinché questi possano un giorno vestire la maglia della prima squadra. In genere ha sempre partecipato a campionati di serie inferiori, ma nella stagione 2003-04 ha debuttato in Segunda División essendo anche la prima squadra filiale andalusa ad arrivare così in alto. Vi rimase per 3 stagioni per poi retrocedere in Segunda B.

Nel 2008 la squadra giovanile ha subito un cambiamento di nome, passando da Málaga B ad Atlético Malagueño per volere del presidente dell'epoca Fernando Sanz Durán, scelta poi confermata ed approvata dal cda.[5] Nel 2010 con l'insediamento del nuovo proprietario, lo sceicco Abdullah Al Thani la compagine giovanile non subisce modifiche, rimanendo all'interno della società con lo stesso nome, con il patron qatariota ben disposto ad attuare investimenti anche in questa squadra per poter portare alto il livello della società andalusa.

La formazione giovanile vive un nuovo periodo di splendore nel 2011, anche perché oltre a completare il proprio campionato al 3º posto riesce a mandare in prima squadra tre giocatori molto importanti per la stagione 2010-2011. A disposizione di Pellegrini arrivano infatti Portillo, Recio, protagonista con la sua nazionale nel mondiale Under 20 in Colombia, e Juanmi, quest'ultimo campione d'Europa con la Spagna Under 19 nell'estate del 2011 in Romania.[6] Mentre nella fase di preparazione alla stagione successiva Pellegrini chiama in prima squadra altri due giovani, Toni e Samu andati rispettivamente a segno contro Al-Rayyan[7] e Xerez[8]

Attualmente la squadra di riserve del Málaga milita nel campionato di Tercera División, più precisamente nel gruppo 9.

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia degli allenatori
Cronologia dei presidenti
  • Bandiera della Spagna Luis Ramírez Rodríguez (1941-1942)
  • Bandiera della Spagna José Soriano Alba (1942-1944)
  • Bandiera della Spagna Francisco Espejo Nevot (1944-1946)
  • Bandiera della Spagna Manuel Navarro Nogueroles (1946-1950)
  • Bandiera della Spagna José Luis Estrada Segalerva (1950-1952)
  • Bandiera della Spagna Agustín Moreno García (1952)
  • Bandiera della Spagna Mario Canivell Freites (1952-1953)
  • Bandiera della Spagna José Luis Estrada Segalerva (1953-1958)
  • Bandiera della Spagna Julio Parres López (1958-1963)
  • Bandiera della Spagna Juan Moreno de Luna (1963-1969)
  • Bandiera della Spagna Antonio Rodríguez López (1969-1971)
  • Bandiera della Spagna Rafael Serrano Carvajal (1971-1975)
  • Bandiera della Spagna José Ibáñez Narváez (1975-1977)
  • Bandiera della Spagna Federico Brinkmann Gil (1977-1981)
  • Bandiera della Spagna Antonio Pérez-Gascón Cobos (1981-1985)
  • Bandiera della Spagna Eduardo Padilla Díaz (1985-1987)
  • Bandiera della Spagna Francisco García Anaya (1987-1989)
  • Bandiera della Spagna José Pardo Requena (1989-1991)
  • Bandiera della Spagna José Toboso Plaza (1991-1992)
  • Bandiera della Spagna José Antonio Domínguez (1992-1994)
  • Bandiera della Spagna Federico Beltrán Galindo (1994-1997)
  • Bandiera della Spagna Fernando Puche Doña (1997-2001)
  • Bandiera della Spagna Serafín Roldán Freire (2001-2006)
  • Bandiera della Spagna Fernando Sanz (2006-2010)
  • Bandiera del Qatar Abdullah bin Nasser bin Abdullah Al Ahmed Al Thani (2010-)

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Málaga C.F..

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1940
1947
1951-1952 (gruppo II), 1966-1967 (gruppo II), 1987-1988, 1998-1999
1997-1998

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

1963, 1971, 1974, 2005, 2008, 2010, 2011, 2012, 2015, 2016
1979, 1984, 1991, 2005, 2018, 2022
1965, 2011, 2022
2002, 2011
1976
2016

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

2002

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

2002-2003, 2015-2016

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Dalla stagione 1929-1930 alla 2022-2023 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Primera División 37 1949-1950 2017-2018 37
Segunda División 39 1934-1935 2022-2023 39
Tercera División / Segunda División B 13 1929-1930 1997-1998 13
Tercera División 2 1992-1993 1994-1995 2

Tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Alla stagione 2018-2019 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali[9]:

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa dei Campioni/UEFA Champions League 1 2012-2013
Coppa UEFA/UEFA Europa League 1 2002-2003
Coppa Intertoto 1 2002

Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]

I giocatori con più presenze nelle competizioni europee sono Roteta, Julio Dely Valdés e Pedro Contreras a quota 16, mentre il miglior marcatore è lo stesso Dely Valdés, con 10 gol[9].

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

A livello internazionale la miglior vittoria è per 3-0, ottenuta per tre volte: contro l'Anderlecht e contro lo Zenit San Pietroburgo nella fase a gruppi della 2012-2013, e contro il Gent nel terzo turno della Coppa Intertoto 2002, mentre la peggior sconfitta è un 3-2 subito contro il Borussia Dortmund nei quarti della stessa edizione di Champions League[9].

Il club detenne per otto anni il record del gol più veloce nella storia della Primera División: Darío Silva il 10 dicembre 2000 riuscì a spedire la palla in rete dopo soli 7 secondi dall'inizio di una partita contro il Real Valladolid, e tra l'altro erano stati gli avversari a battere il calcio d'inizio[10].

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 4 gennaio 2024.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Spagna P Alfonso Herrero
2 Bandiera della Spagna D Jokin Gabilondo
3 Bandiera del Marocco D Bilal Ouacharaf
4 Bandiera della Spagna D Einar Galilea
5 Bandiera della Spagna D Juande Rivas
6 Bandiera della Spagna C Ramón Enríquez
7 Bandiera del Marocco C Haitam Abaida
8 Bandiera della Spagna C Juanpe
9 Bandiera della Spagna A Loren Zúñiga
10 Bandiera della Spagna C David Larrubia
11 Bandiera della Spagna C Kevin Villodres
12 Bandiera della Spagna C Manu Molina
13 Bandiera della Spagna P Carlos López
N. Ruolo Calciatore
14 Bandiera della Spagna D Víctor García
15 Bandiera del Mali D Moussa Diarra
16 Bandiera della Spagna C Genaro Rodríguez
17 Bandiera della Spagna A Dioni
18 Bandiera della Spagna D Dani Sánchez
19 Bandiera della Spagna A Roberto Fernández
20 Bandiera del Portogallo D Nélson Monte
21 Bandiera della Spagna C Juan Hernández
22 Bandiera della Spagna C Dani Lorenzo
23 Bandiera della Spagna D Luca Sangalli
25 Bandiera della Spagna A Diego Murillo
26 Bandiera del Marocco C Antonio Cordero
27 Bandiera della Spagna C Jesús Martín

Rosa 2022-2023[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata all'8 febbraio 2023.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Spagna P Manolo Reina
2 Bandiera dell'Inghilterra C Arvin Appiah
3 Bandiera della Spagna D Javi Jiménez
4 Bandiera della Spagna D Unai Bustinza
5 Bandiera della Spagna D Juande Rivas
6 Bandiera della Spagna C Ramón Enríquez
7 Bandiera della Costa d'Avorio C Lago Júnior
8 Bandiera della Spagna C Luis Muñoz
9 Bandiera della Spagna A Fran Sol
10 Bandiera della Spagna C Aleix Febas
11 Bandiera della Spagna A Álex Gallar
12 Bandiera dell'Argentina A Pablo Chavarría
13 Bandiera della Spagna P Rubén Yáñez
15 Bandiera del Ghana D Lumor
N. Ruolo Calciatore
16 Bandiera della Spagna C Genaro Rodríguez
17 Bandiera della Spagna D Julián Delmás
18 Bandiera del Senegal C Alfred N'Diaye
19 Bandiera della Spagna C Jozabed Sánchez
20 Bandiera dell'Argentina D Esteban Burgos
21 Bandiera della Spagna C Fran Villalba
22 Bandiera dell'Angola D Jonás Ramalho
23 Bandiera della Spagna C Alberto Escassi
24 Bandiera della Spagna A Rubén Castro
28 Bandiera del Mali A Issa Fomba
29 Bandiera della Spagna A Loren Zúñiga
34 Bandiera del Marocco C Haitam Abaida
39 Bandiera della Spagna A Cristian Gutiérrez

Rosa 2020-2021[modifica | modifica wikitesto]

Rosa aggiornata al 3 aprile 2021.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Spagna P Juan Soriano
2 Bandiera del Venezuela D Josua Mejías
4 Bandiera della Spagna D David Lombán
5 Bandiera della Spagna D Juande Rivas
7 Bandiera della Spagna C Cristian Rodríguez
8 Bandiera della Spagna C Luis Muñoz
9 Bandiera del Portogallo A Orlando Sá
10 Bandiera della Spagna C Jairo Samperio
11 Bandiera della Spagna A Joaquín Muñoz
12 Bandiera dell'Argentina A Pablo Chavarría
13 Bandiera della Spagna P Dani Barrio
14 Bandiera della Serbia A Stefan Šćepović
17 Bandiera della Francia A Yanis Rahmani
18 Bandiera della Spagna D Matos
N. Ruolo Calciatore
19 Bandiera della Spagna C Jozabed Sánchez
20 Bandiera della Spagna A Caye Quintana
21 Bandiera della Spagna D Iván Calero
22 Bandiera del Venezuela D Alexander González
23 Bandiera della Spagna C Alberto Escassi
24 Bandiera dell'Algeria C Mohamed Benkhemassa
26 Bandiera della Spagna D Ismael Casas
28 Bandiera della Spagna D Alejandro Benítez
29 Bandiera dell'Argentina P Gonzalo Crettaz
30 Bandiera della Spagna C Ramón Enríquez
31 Bandiera del Marocco A Hicham Boussefiane
33 Bandiera della Spagna D Cristo Romero
34 Bandiera della Spagna A Julito Martínez
39 Bandiera della Spagna C David Larrubia

Rosa 2018-2019[modifica | modifica wikitesto]

Rosa aggiornata al 29 gennaio 2019.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera del Marocco P Munir
2 Bandiera della Serbia D Rajko Brežančić
3 Bandiera della Spagna D Diego González
4 Bandiera della Spagna D Luis Hernández
5 Bandiera della Spagna D Pau Torres
6 Bandiera dell'Algeria C Mehdi Lacen
7 Bandiera della Spagna D Juankar
8 Bandiera della Spagna C Adrián González
9 Bandiera dell'Argentina A Gustavo Blanco Leschuk
10 Bandiera della Spagna C Iván Alejo
11 Bandiera del Portogallo A Renato Santos
12 Bandiera della Spagna D Miguel Cifuentes
13 Bandiera dell'Argentina P Axel Werner
14 Bandiera del Marocco C Badr Boulahroud
15 Bandiera dell'Uruguay D Federico Ricca
N. Ruolo Calciatore
16 Bandiera dell'Ucraina A Yevhen Seleznyov
17 Bandiera della Spagna A Javier Ontiveros
18 Bandiera della Spagna D David Lombán
20 Bandiera della Spagna C Erik Morán
21 Bandiera del Senegal C Alfred N'Diaye
22 Bandiera della Spagna A Daniel Pacheco
23 Bandiera della Spagna D Miguel Torres
24 Bandiera della Costa d'Avorio A Mamadou Koné
25 Bandiera della Polonia P Paweł Kieszek
28 Bandiera della Spagna C Álex Mula
29 Bandiera della Spagna D Iván Rodríguez
30 Bandiera della Scozia A Jack Harper
35 Bandiera dell'Albania C Keidi Bare
Bandiera della Turchia P Cenk Gönen

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Malaga, Al-Thani deluso dalla politica: vuole lasciare il club, su tuttomercatoweb.com.
  2. ^ (EN) CAS rules Málaga CF will not take part in Europa League next season, su Malagacf.com.
  3. ^ Il Málaga sarà vestita dalla Nike, su malagahoy.es.
  4. ^ Unesco nuovo sponsor, su malagacf.diariosur.es.
  5. ^ Da Málaga B a Atlético Malagueño, su malagacf.com (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2009).
  6. ^ Juanmi campione d'Europa, su it.uefa.com.
  7. ^ Vittoria 6 a 1 contro l'Al-Rayyan, su malagacf.com (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2011).
  8. ^ Samu decide l'incontro ad Xerez, su malagacf.com (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2011).
  9. ^ a b c Málaga CF, in www.uefa.com. URL consultato l'11 marzo 2019.
  10. ^ Serie Aurea: Dario Silva, il centravanti che segnò senza una gamba, in foxsports.it. URL consultato l'11 marzo 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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