Associazione Sportiva Dilettantistica Ragusa Calcio
ASD Ragusa Calcio Calcio ![]() | |||
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Aquile, Iblei, Azzurri | |||
Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | ||
Simboli | Aquila | ||
Dati societari | |||
Città | Ragusa | ||
Nazione | ![]() | ||
Confederazione | UEFA | ||
Federazione | ![]() | ||
Campionato | Eccellenza | ||
Fondazione | 1949 | ||
Rifondazione | 2008 | ||
Rifondazione | 2014 | ||
Rifondazione | 2016 | ||
Presidente | ![]() | ||
Allenatore | ![]() | ||
Stadio | Stadio Aldo Campo (4500 posti) | ||
Palmarès | |||
Si invita a seguire il modello di voce |
L'Associazione Sportiva Dilettantistica Ragusa Calcio, più semplicemente A.S.D. Ragusa o Ragusa è una società calcistica italiana con sede nella città di Ragusa.
Può considerarsi la naturale continuazione dell'Unione Sportiva Ragusa, storico sodalizio ibleo fondato nel 1949 e giunto al fallimento l'estate del 2007.
Il 29 gennaio 2014, dopo la rinuncia a quattro partite di campionato di Serie D 2013-2014, è stata esclusa dal campionato e dichiarata fallita. Nell'estate 2014 la società rinasce con la denominazione di Unione Sportiva Dilettantistica Ragusa 2014. Due anni più tardi la squadra rinuncia ad iscriversi al successivo campionato e di conseguenze viene rifondata come Associazione Sportiva Dilettantistica Città di Ragusa che si iscrive in Promozione.
Dal punto di vista storico il campionato di massimo livello disputato dal club è stato la Serie C, terza divisione nazionale, inoltre conta 7 partecipazioni ai campionati professionistici.
Il colore ufficiale è l'azzurro, il simbolo è l'aquila e disputa le partite di casa allo Stadio Aldo Campo.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Le origini del Ragusa[modifica | modifica wikitesto]
Le prime informazioni risalgono dalla "Vedetta Iblea" settimanale di propaganda fascista della Provincia iblea: L'U.S. RAGUSA nasce ufficialmente nel dicembre 1932. Già negli anni precedenti a questa data una squadra di calcio ragusana gioca delle gare amichevoli e partecipa al Campionato Provinciale 31-32 nel girone A con Comiso, Vittoria e S. Croce (nel girone B c'erano Scicli, Modica, Pozzallo e Spaccaforno).
Nel 33-34 il Ragusa partecipa al campionato ULIC sezione SR con Scicli, Carlentini, Canicattini, Archia SR, De Rosa SR e Megara. il 19 luglio '34 nella finale a SR Ragusa-Carlentini 3-0. Nel 34-35 il Ragusa partecipa al campionato ULIC con Noto, Archia SR, Canicattini, Carlentini e De Rosa SR e vince nuovamente il torneo. Nel 36-37 partecipa al Campionato provinciale con Vittoria, Scicli, Hispica, Pozzallo e S.Croce, divenendone campione. Nel 1939 Partecipa al Campionato Propaganda Provinciale con Pozzallo, Vittoria, Ispica, Ragusa Ibla e Modica. Lo vince l'Ispica.
Curiosità e la prima Serie C[modifica | modifica wikitesto]
Il calcio a Ragusa arrivò prima della fondazione di questa società, nel 1949: sin dagli anni '30 esistevano almeno 2 squadre la F.U.C.I. e la JUNIOR, che giocavano allo stadio ENAL (costruito nel 1928 ed inaugurato con una partita fra le rappresentative di Ragusa e di Rosolini finita 2-1 per i ragusani).
Si ha notizia nel campionato 1940-1941 di una squadra che portava il nome della città iblea e militava in Prima Divisione (un livello sotto la Serie C).
Per quasi trent'anni l'Unione Sportiva Ragusa ha militato tra Serie D e Promozione Regionale, ma nel 1977 arrivò la svolta: gli azzurri vinsero il girone I di Serie D e furono promossi in Serie C. Per quattro anni la squadra figurò tra i semiprofessionisti: 17° la prima stagione (passaggio in Serie C2), 16° la seconda, 9° la terza e 18ª e ultima nel campionato 1980-81, che sancì il ritorno in Serie D.
2001/2002 Il ritorno della Serie C[modifica | modifica wikitesto]
Dopo 13 stagioni consecutive (arrivando secondo nel 1995-96)in Serie D, la Serie C2 ritorna solo nella stagione 2001-02, con la seconda vittoria del girone I di Serie D. Una festa a cui partecipò tutta la città ed una formazione, quella vincitrice, che rimarrà come una delle più forti della storia del calcio ragusano. Indimenticabili le partite decisive come quella di Lamezia con circa 600 ragusani al seguito e l'ultima in casa, vinta 6-1 contro il Pro Favara, che decretò la promozione in Serie C grazie anche alla sconfitta della Vigor Lamezia (firmata dall' ex ragusano Leo Chisena della Pro Ebolitana). Nel 2003 il Ragusa si è salvato classificandosi al 13º posto del girone C. Nel 2004 è arrivato 15º ed è stato costretto a giocare i play-out contro il Castel di Sangro dove ha avuto la meglio. Nel 2005 ha concluso la stagione ancora una volta al 15º posto, ma questa volta il Taranto ha avuto la meglio agli spareggi, condannando gli azzurri alla Serie D.
L'inizio del declino[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2005-06 il Ragusa è giunto al nono posto del girone I di Serie D, dopo aver sfiorato i play-off. La seguente ed ultima stagione è stata turbolenta e travagliata con gli iblei che ancora una volta hanno sfiorato i play-off nonostante i problemi societari. Il 12 luglio 2007, dopo un'estate di ansia e attesa da parte di tutta la città, la società dichiara fallimento per mancanza di fondi e debiti che raggiungerebbero i 500.000 Euro. Scompare così lo storico U.S. Ragusa che si porta con sé indelebili e gloriosi ricordi lasciando nella tristezza gli sportivi iblei.
La rinascita[modifica | modifica wikitesto]
Dopo la sua scomparsa la squadra del Pozzallo, militante nel campionato regionale di Promozione, fa rinascere il calcio a Ragusa acquisendo la denominazione di Ragusa-Pozzallo e si trasferisce a Ragusa giocando le sue partite interne allo stadio Aldo Campo di Ragusa. Nel 2008, dalla fusione avvenuta tra le società "Pozzallo-Ragusa" e "Ragusa '90" è nata la nuova società denominata Associazione Sportiva Dilettantistica Ragusa. Dopo aver conquistato sul campo il campionato di Promozione girone D nella stagione 2007-08 gli iblei hanno attraversato quattro anni di purgatorio nell'Eccellenza girone B. Infatti per ben quattro volte hanno affrontato i play-off perdendoli rispettivamente: nella stagione 2008-09 (1-0) contro l'Acireale, nella stagione 2009-10 contro il Noto e nella stagione 2010-11 contro il Biancadrano ai calci di rigore. Le cose però cambiano nella stagione 2011-12 quando in panchina arriva mister Rigoli e vengono ingaggiati giocatori di serie superiori. Un campionato caratterizzato dalla sfida al vertice con il Città di Messina. Il Ragusa però ha la meglio sui messinesi nello scontro decisivo vinto 1-0 e ritrova la matematica promozione in Serie D dopo la vittoria fuori casa nella penultima giornata per 0-1 contro i cugini del Modica calcio. Dopo 5 anni così la squadra del capoluogo ritrova la Serie D e viene inserita nel girone I.
2012-2013: la salvezza raggiunta ai play-out[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2012-2013 Giuseppe Anastasi è stato ingaggiato come nuovo allenatore. È ritornato l'attaccante Carmelo Bonarrigo e con lui sono arrivati Ferla, Spampinato, Panatteri, Foderaro e Crucitti. Nonostante nel girone di andata il Ragusa si trovasse a ridosso dei play-off, nel girone di ritorno la squadra ha perso posizioni fino ad entrare in zona play-out. A fine del campionato il Ragusa era quart'ultimo e doveva disputare i play-out con il campo a sfavore. Il presidente Giuseppe Rimmaudo ha deciso così di operare un cambio in extremis: ha accettato le dimissioni del tecnico Anastasi e ha chiamato alla guida Emanuele Massari, responsabile del settore giovanile. Gli iblei, partendo da sfavoriti, hanno affrontato l'A.C. Palazzolo, pareggiando in casa il 19 maggio per 1-1 ma vincendo dopo 1-0 al ritorno il 26 maggio, con circa 200 tifosi al seguito, grazie ad un gol dell'ex Bonarrigo. Dopo la salvezza il presidente Giuseppe Rimmaudo ha cercato il sostegno economico della città e dell'imprenditoria locale, non trovando però l'appoggio di nessuno. Dopo settimane di apprensione però il Ragusa Calcio è stato rilevato da una nuova cordata.
L'era Vito e la fine del Ragusa Calcio[modifica | modifica wikitesto]
Il 27 giugno 2013 la società è passata nelle mani del nuovo presidente Enzo Vito, che si è presentato con un progetto per vincere la categoria[1].Gli acquisti più importanti che avrebbero dovuto fare il salto di qualità alla squadra erano i due calciatori argentini Ruben Cecco e Sebastian Marcelo Malandra oltre al brasiliano Diego Simoes De Souza e i forti locali come Federico Bufalino e Gabriele Ferla. Il progetto però si è dimostrato tutto uno show: dopo un inizio ottimista infatti, i giocatori, senza stipendi da oltre 3 mesi, hanno deciso di mollare; Il presidente Enzo Vito nel frattempo si era dimesso lasciando una società piena di debiti al vice Nicola Savarese che ha cercato, senza riuscirci, di salvare il salvabile. Il 1º dicembre 2013, per la prima volta nella sua storia, il Ragusa Calcio non si è presentato ad una gara ufficiale perdendo a tavolino 3-0 contro l'Agropoli. L'era più buia in assoluto che vede gli iblei ultimi in classifica in attesa dell'ultimo sospiro.
Il 26 gennaio 2014 dopo aver rinunciato per la quarta volta a disputare la partita interna contro il Comprensorio Montalto, il Ragusa viene escluso dal girone I della Serie D alla ventesima giornata.
La rinascita[modifica | modifica wikitesto]
Nell'estate 2014, la società rinasce con la denominazione di Unione Sportiva Dilettantistica Ragusa 2014 iscrivendosi al girone D del campionato di Promozione Sicilia.[2] Nel 2016 rinuncia ad iscriversi al campionato di promozione, in estate un'altra squadra ragusana: la New Team Ragusa cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Città di Ragusa, continuando a portare avanti il calcio in città. Nel campionato di Promozione 2016-2017. ottiene un 2º posto nel girone D, si qualifica ai play off ma perde col Città di Messina. Nonostante ciò viene ripescato in Eccellenza 2017-2018 dalla quale retrocede dopo un 15o posto finale. A fine stagione cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Ragusa.
Nella stagione 2018-2019, con la presidenza D'Amico e sotto la guida dell'allenatore Filippo Raciti, partecipa al campionato di Promozione Sicilia 2018-2019 classificandosi, dopo un'annata trionfale, al primo posto in classifica acquisendo la possibilità di giocare nel campionato di Eccellenza 2019-2020. La stagione vincente viene completata dalla conquista, la prima della storia della compagine azzurra, della Coppa Italia di categoria.
Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]
Cronistoria dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Ragusa Calcio |
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Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]
Colori[modifica | modifica wikitesto]
Il colore del Ragusa è l'azzurro e da ciò la tradizionale casacca del Ragusa è azzurra con calzoncini bianchi e calzettoni azzurri. I calciatori vengono chiamati perciò azzurri.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Il simbolo del Ragusa è l'aquila, in virtù di ciò i calciatori vengono chiamati aquile.
Strutture[modifica | modifica wikitesto]
Stadio[modifica | modifica wikitesto]
Lo stadio principale del Ragusa è lo stadio Aldo Campo. L'anno d'esordio degli azzurri su questo impianto è il 1972, anno in cui lasciò lo storico "ENAL". Lo stadio comunale è situato in contrada Selvaggio ed ha una capienza di circa 4.500 spettatori.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Dal punto di vista amministrativo il Ragusa è un'associazione sportiva dilettantistica le cui quote sono al 100% dall'imprenditore di Aci Sant'Antonio Nicola D'Amico.
Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]
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Calciatori[modifica | modifica wikitesto]
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni interregionali[modifica | modifica wikitesto]
- Serie D: 2
Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]
- Eccellenza: 1
- Promozione: 4
- Coppa Italia Promozione Sicilia: 1
Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]
- Terzo posto: 1966-1967 (girone F)
- Terzo posto: 2008-2009 (girone B)
- Secondo posto: 2016-2017 (girone D)
Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]
Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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3º | Serie C | 1 | 1977-1978 | 1 | |
4º | IV Serie | 1 | 1956-1957 | 22 | |
Campionato Interregionale | 1 | 1958-1959 | |||
Serie D | 14 | 1959-1960 | 1976-1977 | ||
Serie C2 | 6 | 1978-1979 | 2004-2005 | ||
5º | Campionato Interregionale - Seconda Categoria | 1 | 1957-1958 | 23 | |
Campionato Interregionale | 8 | 1981-1982 | 1991-1992 | ||
Campionato Nazionale Dilettanti | 7 | 1992-1993 | 1998-1999 | ||
Serie D | 7 | 1999-2000 | 2013-2014 |
Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]
Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]
Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La tifoseria iblea è rappresentata attualmente dal Gruppo Manicomio che sostiene la squadra dalla stagione 2002, anno in cui è nato. Il primo gruppo di tifosi organizzato nacque nei primi anni ottanta con il nome South Boys ai quali si aggiunsero gli Eagles Supporters nati nel 1987. Con la promozione nel Campionato Interregionale del 1989 il gruppo cambiò nome in Gioventù Iblea, e rimase a guida della tifoseria fino al 2008, anno in cui si è sciolto[5].
Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]
Il principale gemellaggio della tifoseria ragusana è quello con il Paternò. Rapporti di stima ed amicizia sono con le tifoserie di Foggia, Ebolitana, Latina, Licata, Marsala, Atletico Catania, Nocerina e Crotone. La principale rivalità si ha con la tifoseria del Vittoria. Le rivalità più o meno accese sono con le tifoserie di Igea Virtus, Trapani, Siracusa, Acireale, Gela, Caltagirone, Akragas, Modica, Noto[6].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Duccio Gennaro, Il Ragusa di Enzo Vito è fatto: nuovo tecnico e già 4 acquisti di cui due stranieri, in corrierediragusa.it, 27 giugno 2013. URL consultato il 30 giugno 2013.
- ^ Dilettanti in Sicilia - Organico delle società dei campionati Regionali e Provinciali, http://www.messinaflash.it/, 26 giugno 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Comunicato n. 20 del 5 agosto 2016, http://www.auroramilazzo.it/, 5 agosto 2016. URL consultato il 2 settembre 2016.
- ^ Comunicato Ufficiale n°30 del 10 agosto 2018, https://magazinepragma.com/, 10 agosto 2018. URL consultato il 17 agosto 2018.
- ^ La storia del Gruppo Manicomio, https://gruppomanicomio.blogspot.it/, 26 novembre 2009. URL consultato il 17 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2016).
- ^ Amicizie e Rivalità, https://gruppomanicomio.blogspot.it/, 26 novembre 2009. URL consultato il 17 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2016).
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Pagina Facebook ufficiale, su it-it.facebook.com.