Città di Isernia San Leucio Roccasicura

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Città di Isernia San Leucio SSD
Calcio
Pentri, La Serpa, Biancocelesti
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco, celeste
Simboli Serpente
Inno Forza Isernia
D. Perone, M. Caranci
Dati societari
Città Isernia
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Eccellenza
Fondazione 1928
Rifondazione1987
Rifondazione2005
Rifondazione2010
Presidente Bandiera dell'Italia Francesco Paolo Traisci
Allenatore Bandiera dell'Italia Domenico Farrocco
Stadio Mario Lancellotta
(2192 posti)
Sito web www.cittadiserniacalcio.it
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

La Città di Isernia San Leucio,[1] meglio nota come Isernia, è una società calcistica italiana con sede nella città di Isernia. Milita in Eccellenza, quinta divisione del campionato italiano di calcio.

La squadra risulta essere stata fondata nel 1928 e rifondata nel 1987, nel 2005 e nel 2010. Il livello più alto raggiunto dal club è stato la quarta divisione nazionale, nella quale i pentri hanno all'attivo cinque campionati, tre sono di Serie C2, dove il miglior risultato è costituito da un tredicesimo posto e due di Serie D.

Nel suo palmares annovera, a livello interregionale, due campionati di Serie D vinti (1983-1984[2], 2002-2003), oltre a vari titoli a livello regionale.

I colori sociali sono storicamente il bianco e il celeste, e la squadra disputa le gare interne presso lo Stadio Mario Lancellotta[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Delle origini agli anni settanta[modifica | modifica wikitesto]

Isernia 1928

Le origini del calcio isernino risalgono al 1928 con la prima partecipazione ufficiale al campionato di Terza Divisione Abruzzo - Molise 1927-1928, con il nome di S.S. Samnium Isernia.

Ben presto la denominazione verrà cambiata in Isernia. Nella stagione 1955-1956 l'Isernia conquista la promozione al massimo campionato regionale, la Promozione Campania - Molise.

Nella stagione 1956-1957 l'Isernia ottiene una salvezza tranquilla posizionandosi al 14º posto. Nella stagione successiva la Promozione, che era la V serie del calcio italiano, cambia denominazione in Campionato Nazionale Dilettanti. L'Isernia vi parteciperà nel girone A campano per alcune stagioni prima di retrocedere. Nel 1965/66 l'Isernia cambia denominazione in SS. Aesernia.

Nella stagione 1971-1972 l'Aesernia vince il campionato di I Categoria Campana e viene promossa nel campionato di Promozione Campana. Da questo momento l'Aesernia militerà a lungo nel girone A della Promozione Campana sino alla stagione 1980/1981, al termine della quale viene ripescata nel Campionato Interregionale per completamento organici.

Gli anni ottanta e novanta[modifica | modifica wikitesto]

L'Aesernia milita nel Campionato Interregionale nelle successive 3 stagioni. Nella stagione 1983/1984 l'Aesernia ottiene la prima storica promozione in Serie C2, guidati dal tecnico Claudio Di Pucchio e dal presidente Remo Pontarelli, dopo un avvincente testa a testa con il Pro Cisterna, vincendo lo scontro diretto con i laziali alla penultima giornata per 1-0 in casa e vincendo a tavolino una partita contro il Casalotti per una aggressione a dei giocatori[4]. Nella stagione 1984-1985 l'Aesernia si piazza al 13º posto. Nella stagione 1985-1986 l'Aesernia si piazza al 18º posto e retrocede nel Campionato Interregionale.

Al termine della stagione 1986-1987 viene decretato il fallimento dell'S.S. Aesernia. Contemporaneamente viene fondata una nuova società con la denominazione di Isernia '86. Con l'autonomia calcistica regionale del 1991/92 l'Isernia partecipa al primo campionato di Promozione Molisana. Al termine della stagione 1991/92 ottiene la promozione alla nuova Eccellenza Molisana. Nello stesso anno assume la denominazione di Polisportiva Isernia, con cui partecipa al campionato di Eccellenza Molisana per sei stagioni. Al termine della stagione 1997/1998 ottiene la promozione in Serie D.

Dopo la vittoria nel girone unico dell'Eccellenza molisana nella stagione 1997-1998 e la promozione in serie D, l'allora Polisportiva Isernia venne fusa con l'Isernia Calcio Sport, altra associazione calcistica della città, militante in Eccellenza. La nuova società prese la denominazione di Isernia Football Club, e lascia l'impianto di via X Settembre per spostarsi nel più moderno impianto di contrada Le Piane.

Gli anni duemila[modifica | modifica wikitesto]

Disputa 5 campionati di serie D, di cui 2 nel girone H e 3 nel G, l'Isernia approda nuovamente in serie C2 con la vittoria del campionato nella stagione 2002-2003 girone G, ottenuta matematica pareggiando in casa per 1-1 alla penultima giornata il 4 maggio contro la Boys Caivanese, diretta contendente per il primo posto. Nello stesso anno l'Isernia partecipa alla poule scudetto insieme alle altre 8 squadre vincenti nei vari gironi della Serie D, perdendo in finale con la Cavese e arriva fino alle semifinali per la Coppa Italia Serie D dove esce per mano della futura vincitrice Olimpic Sansovino.

Nella stagione 2003-2004, nel girone B di serie C2, la squadra si piazza 14º e riesce a salvarsi ai playout contro il Tivoli con un doppio pareggio, con il gol decisivo al ritorno oltre il novantesimo che fissa il risultato sull'1-1 e che certifica la salvezza; tuttavia la società di proprietà di Antonino Pane fallisce, facendo svanire la possibilità di continuare l'avventura tra i professionisti. Nella stagione 2004/2005 Isernia rimane senza calcio: bisognerà infatti aspettare un anno, prima di rivedere una squadra nel capoluogo pentro.

Nel 2005 nasce l'ASD Isernia Pentra Sport che arriva seconda nel campionato di I categoria. Viene ripescata in Promozione dopo gli spareggi con le seconde classificate. Nella stagione 2006-2007 l'Isernia Pentra Sport si piazza quinta nel campionato di Promozione Regionale, perde i playoff in finale con la Frentana Larino, ma viene promossa comunque in Eccellenza grazie ad un ripescaggio. Nella stagione 2007-2008 l'Isernia arriva 14^ nel campionato di Eccellenza Molisana e retrocede in Promozione dopo essere stata sconfitta nei playout contro la Frentana Larino. Viene comunque ripescata in Eccellenza al posto del rinunciatario Scapoli. Nella stagione 2008-2009 l'Isernia Pentra Sport si piazza nuovamente 14^ nel campionato di Eccellenza. Nel maggio 2009, a seguito della sconfitta nei playout contro il Guglionesi, retrocede in Promozione Regionale.

L'Isernia Pentra Sport chiuderà definitivamente la sua avventura al termine della stagione 2009-2010 piazzandosi 14^ nel campionato di Promozione e retrocedendo in I categoria dopo la sconfitta nei playout contro la Domenico De Sisto.

Nel frattempo nel 2009 si costituisce grazie alla fusione tra lo Sporting Aesernia, squadra minore cittadina sino ad allora militante in prima categoria e la compagine campana dell'ASD Real Rocca d'Evandro 2006, fresco vincitore del campionato di promozione molisana, l'ASD Real Isernia consentendo ad una squadra cittadina di militare nuovamente nel massimo campionato regionale. Nella stagione 2009/2010 il Real Isernia arriva quarto nel campionato di eccellenza e partecipa ai playoff, vincendo la finale regionale e approdando alla fase nazionale. Qui, dopo aver superato il Kamarat in semifinale, vede sfumare il sogno "Serie D" in finale con l'Ebolitana, a seguito di un pareggio in casa (2-2) e un pareggio in trasferta (1-1).

Gli anni duemiladieci[modifica | modifica wikitesto]

Al termine della stagione 2010-2011, dopo un entusiasmante lotta a tre con Turris S.Croce e Montenero, conquista il primo posto grazie alla vittoria per 5-1 contro il Larino, nell'ultima giornata di campionato. Per l'Isernia è il ritorno in serie D a sette anni di distanza dalla sciagurata gestione di Antonino Pane.

Il 31 maggio 2011 tramite una conferenza stampa viene lanciato il progetto di azionariato popolare "'Sernia Mea" per l'Isernia Calcio, fortemente voluto dal presidente Gianni Monfreda e dal consulente Andrea Ruggeri, general manager di BMS Srl (agenzia romana di sports-marketing & communication). Il progetto era quello di fondare una nuova società a responsabilità limitata dilettantistica denominata "Isernia Football Club" da fondere con l'"ASD Real Isernia" o, in alternativa, una semplice trasformazione dell'ASD in Srl con conseguente cambio di denominazione sociale. Tale operazione avrebbe consentito una migliore gestione amministrativa e la reale suddivisione in quote del capitale sociale. Inoltre il progetto prevedeva la concessione del 10% delle quote sociali all'Associazione Isernia Mia che avrebbe avuto così la possibilità di eleggere un proprio rappresentante all'interno del Consiglio Direttivo dell'Isernia F.C.[5] Dato lo scarso successo, il progetto è stato abbandonato dopo pochi mesi.

Nel 2011 l'ASD Real Isernia cambia denominazione in ASD Isernia Football Club. Nella stagione 2011-2012 l'Isernia Footbal Club si piazza quinta nel girone F di serie D e partecipa ai play off, perdendo in semifinale con la Sambenedettese.

Nella stagione 2012-2013 l'Isernia F.C. chiude al 13º posto, in zona playout, ma conquista la permanenza diretta in serie D in virtù di un distacco superiore a 8 punti dalla diretta concorrente. Nella Coppa Italia Serie D 2012-2013 viene eliminata ai quarti di finale.

Nell'estate del 2013 l'A.S.D. Isernia F.C. viene ceduta ad una nuova compagine societaria formata da Claudio Pucciarelli, dal procuratore sportivo Gaetano Battiloro e dall'agente Fifa Martino Scibilia che vanno a ricoprire rispettivamente i ruoli di presidente, direttore sportivo e direttore generale. Il 1º luglio 2013 viene assunto in qualità di allenatore Alberto Savino[6], che però si dimetterà il 28 luglio a distanza di 48 ore dal ritiro[7]. Successivamente la panchina dell'Isernia viene affidata a Giovanni Renna[8]. Dopo 5 sconfitte consecutive, Renna viene esonerato. Al suo posto giunge sulla panchina dell'Isernia Santo Mazzullo[9].

Il 4 ottobre 2013, dopo un avvio di stagione turbolento caratterizzato da risultati sportivi negativi e dal mancato adempimento degli oneri economici dovuti ai giocatori e allo staff tecnico, viene formalizzata la cessione ad una nuova compagine formata dall'imprenditore italo-canadese Saverio De Benedictis in qualità di presidente[10] e dall'immobiliarista irpino Generoso Mario Guarino in qualità di direttore generale e vicepresidente. Ben presto però anche questa gestione si rivelerà fallimentare, perché priva di qualsiasi garanzia economica. Così, dopo appena 13 giorni, il presidente De Benedictis verrà costretto alle dimissioni[11]. Il 22 ottobre 2013 il titolo dell'Isernia F.C. verrà riconsegnato dallo stesso De Benedictis a Gaetano Battiloro[12]. Questo in un secondo momento affiderà la gestione societaria ad un gruppo di quattro imprenditori isernini, tra cui l'ex presidente Gianni Monfreda, avente il compito di traghettare il titolo dell'Isernia Fc verso una nuova compagine societaria.[13]

Il 13 novembre 2013, dopo un incontro tra Battiloro e una delegazione formata dal procuratore Michele Cozzone, dal direttore sportivo Dino Pietrangelo e dallo sponsor Vittorio Favellato, il titolo viene riconsegnato definitivamente alla città di Isernia[14]. Si chiude così la gestione Battiloro che verrà ricordata come uno dei periodi più bui per il calcio cittadino, dopo il fallimento targato Antonino Pane.

Il 28 dicembre 2013 l'incarico di presidente viene affidato all'Avv. Antonio Gialloreto. Il 3 gennaio 2013 è stato ufficializzato il nuovo tecnico Michele Califano. Gialloreto però si dimetterà il 21 dicembre e al suo posto subentrerà, in qualità di principale finanziatore del club, l'imprenditore isernino Mario Ciampittiello[15], che traghetterà la squadra fino a fine campionato, ma non assumerà mai formalmente la carica di presidente. Infatti il 15 marzo 2014, durante una conferenza stampa, verrà finalmente chiarito il nuovo organigramma, tenuto praticamente segreto fino a quel momento. Il direttivo della società risulterà composto dal presidente Duilio Petrarca e dal direttore sportivo e vicepresidente Dino Petrangelo.[16] Alla fine della stagione la squadra retrocede direttamente nel campionato regionale di Eccellenza Molise.

Nella stagione 2014-2015 l'Isernia vince il campionato di Eccellenza Molise con quattro giornate d'anticipo, superando in volata la diretta concorrente Gioventù Calcio Dauna e totalizzando complessivamente 26 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte. Nella stessa stagione l'Isernia vince la fase regionale della Coppa Italia Dilettanti, superando l'Olimpia Riccia nella finale disputata allo Stadio Nuovo Romagnoli di Campobasso.

Durante l'estate successiva, il sodalizio viene rilevato da una cordata composta da imprenditori locali e capeggiata dal presidente Luigi Mazzocco e dal vicepresidente Antonio Biscotti.[17]

Durò poco l'avventura in D dei bianco-celesti che vengono sconfitti dal Monticelli ai playout sancedone la retrocessione in Eccellenza.

Dopo due stagioni, il 29 aprile 2018 i pentri ritornano in Serie D dopo il pareggio esterno contro il Termoli.

Il ritorno nella massima serie dilettantistica dura solo una stagione, e l'Isernia, guidato da Massimo Silva ritorna in Eccellenza dopo aver chiuso il campionato al penultimo posto del girone F, e il ritorno nella massima serie regionale si conclude con un nono posto.

Anni duemilaventi[modifica | modifica wikitesto]

Nell'Eccellenza molisana 2020-2021, dopo essersi fusa con l'U.S. Roccasicura e aver cambiato denominazione in Città di Isernia Fraterna Roccassicura[18], si trova testa a testa con l'Aurora Alto Casertano per la vittoria del campionato e, complice il blocco imposto per i dilettanti per il coronavirus ad ottobre e la ripartenza soltanto ad Aprile, con il nuovo formato che prevedeva i playoff per i primi quattro, l'Isernia si classificò seconda, conquistò la finale nella doppia sfida con il Venafro ma, al neutro del Nuovo Romagnoli di Campobasso perse ai rigori contro l'Aurora, dopo che i tempi supplementari erano finiti 1-1. Nel giugno del 2021 si fonde con la scuola calcio San Leucio e cambia nome in "Città di Isernia San Leucio Roccasicura"[1].

Nel campionato di Eccellenza 2021-2022 parte con i favori del pronostico, ma la vede alla fine del girone di andata distaccata di 10 punti dal primo posto occupato dal Termoli, con i biancoazzurri che ne hanno conquistati 32. Proprio per lo scontro diretto con il Termoli alla 5ª giornata perso per 3-1, mister Antonio Pecoraro viene sollevato dall'incarico (dopo aver conquistato 7 punti nelle prime 5 giornate) e al suo posto viene scelto Pierluigi De Bellis. Nel frattempo l'Isernia vince la Coppa Italia Dilettanti Molise nella finale contro il Campomarino, qualificandosi di diritto alla fase nazionale, dove arriva fino ai quarti dove viene eliminata dai sardi dell'Ossese. In campionato migliorano il loro rendimento, battono anche la capolista Termoli ma non riescono a insidiare il primo posto, chiudendo al secondo posto con 73 punti, a 6 lunghezze di distanza dagli adriatici, dovendo quindi partecipare ai playoff. Vince la finale playoff regionale contro l'Olympia Agnonese, ma escono nella fase nazionale contro l'Akragas per la regola dei gol in trasferta.

Per l'inizio della nuova stagione 2022-2023, la società cambia nome in Città d'Isernia San Leucio essendo nato a Roccasicura una nuova società dilettantistica, fa domanda di ripescaggio in serie D, ma non riesce ad essere ammessa nonostante fosse terza in graduatoria per i ripescaggi[19]. Conseguentemente si prepara a tentare di vincere il campionato d'2022-2023, ma i piani vengono rovinati dal fatto che per fare ripartire il Campobasso (non iscritto in Serie C), viene usato il titolo sportivo dell'U.S. Campobasso 1919 per l'immediato ritorno in D. La lotta è dura e per l'Isernia diventano fatali gli sconti diretti persi entrambi con il Campobasso, riuscendo comunque a tenere aperto il campionato fino all'ultimo chiudendo con 82 punti (sui 90 disponibili), a due lunghezze di distacco dai rossoblù, accedendo direttamente ai playoff nazionali dove esce alla semifinale nel doppio confronto con l'Agropoli. In Coppa Italia Dilettanti Molise esce ai quarti contro il Venafro.

La stagione successiva riprova per il quarto anno consecutivo di vincere il campionato e deve giocare la prima parte di campionato a Cerro al Volturno in quanto lo stadio di casa è inagibile per il rifacimento del fondo: un paio di pareggi nel bel mezzo del girone d'andata fanno allontanare l'Isernia dalla vetta occupata dall'Aurora Alto Casertano, ma proprio grazie alla vittoria contro quest'ultimi e approfittando di un loro pareggio, chiude da prima in classifica il girone d'andata. In Coppa Italia Molise esce ai quarti per mano dei campani.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria della Città di Isernia San Leucio Roccasicura
  • 1928 - Fondazione della Società Sportiva Samnium Isernia.
  • 1927-1928 - 5º nel girone unico della Terza Divisione Abruzzo.
  • 1928-1929 - 5º nel girone unico della Terza Divisione Abruzzo.
  • 1929-1932 - ?
  • 1932 - Cambia denominazione in Isernia.
  • 1932-1934 - ?
  • 1934 - Cambia denominazione in Isernina.
  • 1934-1935 - ? nel girone C della Terza Divisione Campania. Ammessa al girone finale.
  • 1935-1943 - ?
  • 1943-1944 - Attività sospesa per cause belliche.
  • 1944-1951 - ?
  • 1951 - Cambia denominazione in Isernia.
  • 1951-1953 - ?
  • 1953 - Cambia denominazione in Polisportiva Isernia.
  • 1953-1954 - ?
  • 1954 - Cambia denominaziome im Unione Sportiva Saetta Isernia.
  • 1954-1956 - ?
  • 1956 - Cambia denominazione in Unione Sportiva Isernia.
  • 1956-1957 - 14º nel girone A della Promozione Campana.
  • 1957-1958 - 5º nel girone A Campano del Campionato Nazionale Dilettanti.
  • 1958-1959 - U.S. Isernia e F. Isernia partecipano al girone A Campano del Campionato Nazionale Dilettanti. U.S. Isernia ammessa alla nuova Prima Categoria Campania.
  • 1959-1960 - ? nel girone A della Prima Categoria Campania.
  • 1960-1961 - ? nel girone A della Prima Categoria Campania.
  • 1961-1962 - ? nel girone A della Prima Categoria Campania.
  • 1962-1965 - ?
  • 1965 - Cambia denominazione in Società Sportiva Aesernia.
  • 1965-1970 - ?
  • 1970-1971 - ? nel girone ? della Prima Categoria Campania.
  • 1971-1972 - ? nel girone ? della Prima Categoria Campania. Promossa in Promozione.
  • 1972-1973 - 6º nel girone A della Promozione Campania.
  • 1973-1974 - 5º nel girone A della Promozione Campania.
  • 1974-1975 - 10º nel girone A della Promozione Campania.
  • 1975-1976 - 3º nel girone A della Promozione Campania.
  • 1976-1977 - 2º nel girone A della Promozione Campania.
  • 1977-1978 - 2º nel girone A della Promozione Campania.
  • 1978-1979 - 2º nel girone A della Promozione Campania.
  • 1979-1980 - 2º nel girone A della Promozione Campania.
  • 1980-1981 - 4º nel girone A della Promozione Campania. Ripescata nel Campionato Interregionale.
  • 1981-1982 - 5º nel girone H del Campionato Interregionale.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
  • 1982-1983 - 13º nel girone H del Campionato Interregionale.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
  • 1983-1984 - 1º nel girone G del Campionato Interregionale. Promossa in Serie C2.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1985-1986 - 18º nel girone C della Serie C2. Retrocessa nel Campionato Interregionale.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1986-1987 - 16º nel girone G del Campionato Interregionale. Retrocessa in Promozione.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale)
  • 1987 - A fine stagione viene decretato il fallimento della S.S. Aesernia. Una nuova società con la denominazione di Isernia '86 riparte dalla Promozione Campania.
  • 1987-1988 - 16º nel girone A della Promozione Campania. Retrocessa in Prima Categoria.
  • 1988-1989 - ? nel girone della Prima Categoria Campana. Promossa in Promozione Campana.
  • 1989-1990 - 14º nel girone A di Promozione Campana. Retrocessa in Prima Categoria.
  • 1990-1991 - ? nel girone della Prima Categoria. Promossa in Promozione.
  • 1991 - Cambia denominazione in Isernia Calcio Sport.
  • 1991-1992 - 11º in Promozione Campania-Molise. Ammessa in Eccellenza.
  • 1992 - Cambia denominazione in Polisportiva Isernia.
  • 1992-1993 - 14º nel girone unico dell'Eccellenza Molise.
  • 1993-1994 - 7º nel girone unico dell'Eccellenza Molise.
  • 1994-1995 - 5º nel girone unico dell'Eccellenza Molise.
  • 1995-1996 - 13º nel girone unico dell'Eccellenza Molise.
  • 1996-1997 - 3º nel girone unico dell'Eccellenza Molise.
  • 1997-1998 - 1º nel girone unico dell'Eccellenza Molise. Promossa nel Campionato Nazionale Dilettanti.
Vince la Coppa Italia Dilettanti Molise (1º titolo).
Fase a gironi di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1998 - Dalla fusione con l'Isernia Calcio Sport nasce l'Isernia Football Club.
  • 1998-1999 - 5º nel girone G del Campionato Nazionale Dilettanti. Ammesso nella nuova Serie D.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.).
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2002-2003 - 1º nel girone G della Serie D.Promossa in Serie C2.
Semifinalista di Coppa Italia Serie D.
Finalista della Poule Scudetto.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2004 - Viene decretato il fallimento dell'Isernia F.C.
  • 2004-2005 - Il sodalizio è inattivo.
  • 2005 - Nasce anche l'Associazione Sportiva Dilettantistica Isernia Pentra Sport, ammessa nel girone A di Prima Categoria Molise.
  • 2005-2006 - 2º nel girone A della Prima Categoria Molise. Vince gli spareggi promozione. Promossa in Promozione.
  • 2006-2007 - 5º nel girone unico della Promozione Molise. Perde la finale play-off. Ripescato in Eccellenza.
Fase a gironi di Coppa Italia Dilettanti Molise.
  • 2007-2008 - 14º nel girone unico dell'Eccellenza Molise. Perde i play-out.Retrocesso e successivamente ripescato.
Fase a gironi di Coppa Italia Dilettanti Molise.
  • 2008-2009 - 14º nel girone unico dell'Eccellenza Molisana. Perde i play out. Retrocesso in Promozione.
Fase a gironi di Coppa Italia Dilettanti Molise.
  • 2009-2010 - 14º nel girone unico della Promozione Molise. Perde i play out. Retrocesso in Prima Categoria Molise.
Fase a gironi di Coppa Italia Dilettanti Molise.
  • 2010 - La prima squadra della città diventa l'Associazione Sportiva Dilettantistica Real Isernia.
  • 2010-2011 - 1° in Eccellenza Molise. Promosso in Serie D.
Vince la Coppa Italia Dilettanti Molise (2º titolo).
Quarti di finale di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2011 - Cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Isernia Footbal Club.
  • 2011-2012 - 5º nel girone F della Serie D. Perde la semifinale play-off.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2013-2014 - 17º nel girone F della Serie D. Retrocesso in Eccellenza.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2014-2015 - 1° in Eccellenza Molise. Promosso in Serie D.
Vince la Coppa Italia Dilettanti Molise (3º titolo).
Fase a gironi di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2015-2016 - 15º nel girone F della Serie D. Perde i play-out. Retrocesso in Eccellenza.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2016-2017 - 3° in Eccellenza Molise. Perde la finale play-off.
Semifinalista di Coppa Italia Dilettanti Molise.
  • 2017-2018 - 1° in Eccellenza Molise. Promosso in Serie D.
Ottavi di finale di Coppa Italia Dilettanti Molise.
  • 2018-2019 - 19º nel girone F della Serie D. Retrocesso in Eccellenza.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
Ottavi di finale di Coppa Italia Dilettanti Molise.

  • 2020 - Cambia denominazione in Città d'Isernia Fraterna Roccasicura.
  • 2020-2021 - 2° in Eccellenza Molise. Perde la finale play-off.
  • 2021 - Cambia denominazione in Città di Isernia San Leucio Roccasicura.
  • 2021-2022 - 2º in Eccellenza Molise. Vince la finale playoff regionale. Semifinale dei play-off nazionali
Vince la Coppa Italia Dilettanti Molise (4º titolo).
Quarti di finale di Coppa Italia Dilettanti[20].
Quarti di finale in Coppa Italia Dilettanti Molise.
Quarti di finale in Coppa Italia Dilettanti Molise.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

I colori della maglia dell'Isernia sono il bianco e il celeste, ripresi dal gonfalone della città.

Tali tinte vengono disposte in verticale sulla maglia casalinga.

Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Il simbolo dell'Isernia Football Club è uno scudo sannitico. La cornice di colore blu forma nella parte superiore un riquadro rettangolare con all'interno la scritta in maiuscolo Isernia F.C. All'interno lo sfondo è suddiviso obliquamente in due settori, bianco e celeste. In posizione centrale è presente un pallone da calcio, su cui campeggiano le iniziali della città composte da un bastone intorno al quale è attorcigliato un serpente. A partire dal 2020 lo stemma cambia e diventa ovale, con al centro sempre le lettere intrecciate colore d'oro e con una torre sullo sfondo bianco, mentre in basso, dove c'è un pallone su cui poggiano le lettere, lo sfondo è a strisce con il colore azzurro che risalta, mentre il bianco è di meno.

Inno[modifica | modifica wikitesto]

L'inno ufficiale della squadra si chiama Forza Isernia.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Mario Lancellotta.

L'Isernia gioca le partite casalinghe presso lo stadio Mario Lancellotta. L'impianto, che ha una capienza di 1592 posti, è stato inaugurato nel 1998 e sostituisce il vecchio e storico impianto situato al centro della città (ora abbattuto per fare posto all'auditorium di Isernia) che era intitolato alle vittime del bombardamento di Isernia del 10 settembre 1943. Il 15 novembre del 2008 è stato intitolato a Mario Lancellotta[21], già sindaco di Isernia tra il 1975 e il 1977 e presidente del Comitato Regionale CONI Molise tra il 1976 e il 1998.

Fanno parte dello stadio un campo da calcio in erba naturale, una pista di atletica, e un campo da calcio in erba sintetica (antistadio).

Centro di allenamento[modifica | modifica wikitesto]

L'Isernia svolge i propri allenamenti allo stadio Mario Lancellotta.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma preso dal sito ufficiale della società[22]

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera dell'Italia Francesco Paolo Traisci - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Gianvito Zarlenga - Vice Presidente
  • Bandiera dell'Italia Giorgio Palmegiano - Direttore generale e sportivo
  • Bandiera dell'Italia Mario Capretta - Tesoriere
  • Bandiera dell'Italia Paki Lombardi - Dir. Accompagnatore
  • Bandiera dell'Italia Fabio Sfera - Resp. Settore giovanile e Resp. Tecnico giovanili

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Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • 1981-2010 ...
  • 2010-2011 CMTI Impianti
  • 2011-2012 Acqua Castellina
  • 2012-2013 ...
  • 2013-2015 Ciampittiello
  • 2015-2016 Eneide Luce e Gas s.r.l.
  • 2016-2019 OdontoSalute Isernia
  • 2022-2023 GLS, Erredi Costruzioni, DM Consulting, PDC Pubblicitá, Sorsi & Morsi
  • 2023-2024 Erredi Costruzioni, C&F Costruzioni, CO.M.AB. s.r.l., Grafica Isernina, 2D Consulting, Sorsi & Morsi

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori
  • 1928-1943 Bandiera non conosciuta ...
  • 1943-1944 Inattivo
  • 1944-1969 Bandiera non conosciuta ...
  • 1969-1970 Bandiera non conosciuta ...
    Bandiera del Brasile Dino da Costa
  • 1970-1980 Bandiera non conosciuta ...
  • 1980-1981 Bandiera dell'Italia Celestino Boragine
  • 1981-1983 Bandiera non conosciuta ...
  • 1983-1984 Bandiera dell'Italia Claudio Di Pucchio
  • 1984-1985 Bandiera dell'Italia Celestino Boragine
    Bandiera dell'Italia Dino Ballacci
  • 1985-1986 Bandiera dell'Italia Dino Ballacci
  • 1986-1991 Bandiera non conosciuta ...
  • 1991-1982 Bandiera dell'Italia ? Gentile
  • 1992-1993 Bandiera dell'Italia ? De Chiara
    Bandiera dell'Italia ? Di Paolo
  • 1993-1996 Bandiera non conosciuta ...
  • 1996-1997 Bandiera dell'Italia ? Milanese
    Celestino Boragine
  • 1997-1998 Bandiera non conosciuta ...
  • 1998-1999 Bandiera dell'Italia Stefano Sanderra
  • 1999-2000 Bandiera dell'Italia Gaetano Musella
  • 2000-2001 Bandiera non conosciuta ...
    Bandiera dell'Italia Luigino Pasciullo
  • 2001-2002 Bandiera dell'Italia Ennio Mastalli
  • 2002-2003 Bandiera dell'Italia Vincenzo Cosco
    Bandiera dell'Italia Andrea Pensabene
  • 2003-2004 Bandiera dell'Italia Manuele Domenicali (1ª-21ª)
    Bandiera dell'Italia Lamberto Leonardi (22ª-30ª)
    Bandiera dell'Italia Manuele Domenicali (31ª-34ª e play-out)
  • 2004-2005 Inattivo
  • 2005-2010 Bandiera non conosciuta ...
  • 2010-2011 Bandiera dell'Italia Silvio Di Prisco
  • 2011-2012 Bandiera dell'Italia Pasquale Logarzo
  • 2012-2013 Bandiera dell'Italia Francesco Farina
  • 2013-2014 Bandiera dell'Italia Alberto Savino
    Bandiera dell'Italia Giovanni Renna
    Bandiera dell'Italia Santo Mazzullo
    Bandiera dell'Italia Massimo Scagliarini
    Bandiera dell'Italia Michele Califano
  • 2014-2015 Bandiera dell'Italia Pierluigi De Bellis
  • 2015-2016 Bandiera dell'Italia Pierluigi De Bellis (1ª-25ª)
    Bandiera dell'Italia Carmelo Gioffrè (26ª-34ª e play-out)
  • 2016-2018 Bandiera dell'Italia Fabio Di Rienzo
  • 2018-2019 Bandiera dell'Italia Massimo Silva
  • 2019-2020 Bandiera dell'Italia Michele D'Ambrosio
  • 2020-2021 Bandiera dell'Italia Fabio Di Rienzo
  • 2021-2022 Bandiera dell'Italia Antonio Pecoraro (1ª-5ª)
    Bandiera dell'Italia Pierluigi De Bellis (6ª-30ª e playoff)
  • 2022-2023 Bandiera dell'Italia Pierluigi De Bellis
  • 2023- Bandiera dell'Italia Domenico Farrocco
Presidenti
  • 1928-1943 Bandiera non conosciuta ...
  • 1943-1944 Inattivo
  • 1944-1980 Bandiera non conosciuta ...
  • 1980-1984 Bandiera dell'Italia Remo Pontarelli
  • 1984-1986 Bandiera dell'Italia Michele Nunziata
  • 1986-2003 Bandiera non conosciuta ...
  • 2003-2004 Bandiera della Polonia Ilona Monika Kwajnik
  • 2004-2005 Inattivo
  • 2005-2010 Bandiera non conosciuta ...
  • 2010-2013 Bandiera dell'Italia Gianni Monfreda
  • 2013-2014 Bandiera dell'Italia Claudio Pucciarelli
    Bandiera dell'Italia Saverio De Benedictis
    Bandiera dell'Italia Antonio Gialloreto
    Bandiera dell'Italia Duilio Petrarca
  • 2014-2015 Bandiera dell'Italia Domenico Scarselli
    Bandiera dell'Italia Luca Carbone
    Bandiera dell'Italia Eugenio Venditti
  • 2015-2017 Bandiera dell'Italia Luigi Mazzocco
  • 2017-2019 Bandiera dell'Italia Mario Mariani
  • 2019-2021 Bandiera dell'Italia Vincenzo Giannini
  • 2021- Bandiera dell'Italia Francesco Paolo Traisci

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni interregionali[modifica | modifica wikitesto]

2002-2003 (girone G)
1983-1984 (girone G)

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

1997-1998, 2010-2011, 2014-2015, 2017-2018
1934-1935 (girone C)
1997-1998, 2010-2011, 2014-2015, 2021-2022

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie C2 3 1984-1985 2003-2004 5
Serie D 2 2015-2016 2018-2019
Campionato Interregionale 4 1981-1982 1986-1987 13
Campionato Nazionale Dilettanti 2 1994-1995 1998-1999
Serie D 7 1999-2000 2013-2014

Partecipazione ai campionati regionali[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
I Terza Divisione 3 1927-1928 1934-1935 37
Promozione 12 1956-1957 1989-1990
Campionato Dilettanti 2 1957-1958 1958-1959
Prima Categoria 3 1959-1960 1961-1962
Eccellenza 17 1992-1993 2023-2024
II Prima Categoria 4 1970-1971 1990-1991 6
Promozione 2 1991-1992 2009-2010
III Prima Categoria 1 2005-2006 1

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo gruppo storico dell'Isernia furono i Vikings, gruppo nato con l'approdo degli isernini in serie D nel 1981, gruppo poi scomparso nel 1987 con il fallimento della società. Successivamente, nel 1994 nasce lo storico gruppo dei Cherokee gruppo ancora attivo, mentre nel 2007 nascono gli Squilibrati, nati nel 2007 ma attualmente sciolti. Nel 2014 nascono i "No one can stop this generation!" inizialmente come costola dei Cherokee e successivamente diventati autonomi.

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

La tifoseria molisana sostiene delle amicizie con le tifoserie di Manfredonia[23], Terracina.[23] Nel 2015 nasce l'amicizia con gli ultras della Maceratese, ma a causa del passare degli anni il rapporto si è perso pur mantenendo rispetto reciproco.

Rivalità e inimicizie esistono con la tifoseria laziale del Cassino[23], con gli abruzzesi della Vastese[23] e con i marchigiani della Recanatese. Tuttavia le più accese sono nei riguardi delle corregionali: Campobasso[23], Termoli[23] , Venafro[23] ed infine L'Aurora Alto Casertano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b STORIA DEL CALCIO A ISERNIA, su cittadiserniacalcio.it.
  2. ^ Allora chiamato "Campionato Interregionale"
  3. ^ È doveroso sottolineare che per i tifosi, e in generale per tutti gli sportivi, il nome dello stadio resta "X Settembre", così com'era denominato il vecchio comunale, in memoria del tragico bombardamento subito dalla città di Isernia il 10 settembre 1943, per il quale la stessa è decorata con la medaglia d'oro al Valor Civile
  4. ^ Meraviglia di quegli anni ’80 a Isernia, quando si viveva in funzione della domenica pomeriggio, su ilnobilecalcio.it.
  5. ^ Cresce il progetto dell'azionariato popolare per il Real Isernia, su primapaginamolise.it, 31 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  6. ^ ISERNIA. Savino nuovo allenatore, supera Merolla e Monaco, su resport.it. URL consultato il 1º luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).
  7. ^ Isernia Fc, Savino si dimette a 48 ore dal ritiro, su isernianews.it, 28 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2013).
  8. ^ Isernia Fc, ecco l'allenatore: Giovanni Renna, su isernianews.it, 30 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2013).
  9. ^ Santo Mazzullo nuovo tecnico dell'Isernia Fc [collegamento interrotto], su ilnuovomolise.it, 26 settembre 2013.
  10. ^ Isernia Fc, passaggio di consegne avvenuto ma restano le incognite stipendi, su isernianews.it, 5 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2013).
  11. ^ Isernia Fc, De Benedictis costretto alle dimissioni. Titolo nelle mani del sindaco, su isernianews.it, 18 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2013).
  12. ^ Isernia Fc, De Benedictis riconsegna il titolo a Battiloro [collegamento interrotto], su isernianews.it, 22 ottobre 2013.
  13. ^ Isernia Fc, finisce l'era Battiloro: il titolo torna in città, su isernianews.it, 24 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2013).
  14. ^ Isernia Fc, fine della telenovela: il titolo torna ufficialmente in città, su isernianews.it, 13 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2013).
  15. ^ Isernia, Fc, Gialloreto si dimette: nuovo presidente Mario Ciampittiello, su isernianews.it, 21 gennaio 2014.
  16. ^ Isernia FC, la verità sull'organigramma. Petrarca e Favellato fanno coming out, su isernianews.it, 15 marzo 2014.
  17. ^ Redazione, isernianews - Isernia Fc, Luigi Mazzocco nuovo presidente, su isernianews.it. URL consultato il 19 agosto 2015.
  18. ^ https://molise.lnd.it/index.php? option=com_docman&view=download&alias=378-comunicato-ufficiale-n-7-s-s-2020-2021&category_slug=comunicato-ufficiale-n-7&Itemid=3241
  19. ^ Serie D, delusione Isernia: niente ripescaggio, si riparte dall’Eccellenza, su www-isnews-it.cdn.ampproject.org.
  20. ^ Qualificata di diritto in quanto unica finalista di Coppa Italia Dilettanti Molise partecipante al campionato molisano di Eccellenza.
  21. ^ Lo stadio Le Piane intitolato a Mario Lancellotta, su sportinmolise.com, 15 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2014).
  22. ^ Organigramma, su cittadiserniacalcio.it.
  23. ^ a b c d e f g Tifoseria Isernia, su biangoross.com. URL consultato il 24 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2013).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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