Fasti triumphales

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Frammento dei Fasti trionfali conservato ai Musei Capitolini.

I fasti triumphales erano un elenco annuale dei trionfi effettuati dai magistrati nell'antica Roma. Furono pubblicati nel 12 a.C. Contenevano l'elenco dei generali vittoriosi dalla fondazione di Roma fino al principato di Augusto. Sono conservati in una più ampia iscrizione presso i Musei Capitolini a Roma.[1]

Elenco[modifica | modifica wikitesto]

Epoca regia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Età regia di Roma.

Epoca repubblicana[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Repubblica romana.

mancano a questo punto una trentina di righe (dall'81 al 62 a.C.), dove potrebbero essere stati conseguiti i seguenti successi: [...]

Epoca alto-imperiale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Alto impero romano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e AE 1930, 60.
  2. ^ Livio, Ab Urbe condita libri, I, 10.
  3. ^ a b c d e f Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, I, 2.
  4. ^ Plutarco, Vita di Romolo, 14, 1.
  5. ^ a b c Tito Livio, Ab Urbe condita libri, I, 11.
  6. ^ a b c Andrea Carandini, Roma. Il primo giorno, Roma-Bari 2007, p.99.
  7. ^ a b Plutarco, Vita di Romolo, 23-26.
  8. ^ Plutarco, Vita di Romolo, 24, 3-5.
  9. ^ Livio, Periochae ab Urbe condita libri, 1.37.
  10. ^ Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, I, 6.
  11. ^ Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, I, 8.
  12. ^ Livio, Periochae ab Urbe condita libri, 1.25.
  13. ^ Piganiol, Le conquiste dei Romani, p.181.
  14. ^ Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, II, 16.
  15. ^ Polibio, Storie, III, 19, 12.
  16. ^ a b Tito Livio, Periochae, 52.7.
  17. ^ Tito Livio, Periochae, 56.1.
  18. ^ Appiano, De rebus Hispaniensibus, 71-73 e 99.
  19. ^ Livio, Periochae ab Urbe condita libri, 59.5.
  20. ^ Livio, Periochae ab Urbe condita libri, 59.3.
  21. ^ CIL V, 8270.
  22. ^ Fasti triumphales 614 anni ab Urbe condita: AE 1930, 60.
  23. ^ Manio Aquilio, proconsole d'Asia, sbarcato in Caria, si diresse in Misia dove riuscì ad espugnare alcune fortezze ribelli, grazie anche all'aiuto di alcune città greche. La successiva riorganizzazione vide il mantenimento di parte dei territori dell'antico regno (Misia, Lidia, Frigia e parte della Caria; i territori invece del Chersoneso Tracico e dell'isola di Egina furono invece aggregati alla provincia di Macedonia), lasciando invece la Lycaonia e la Cilicia Trachea al regno di Cappadocia e la Frigia maggiore a Mitridate III del Ponto, oltre alla costruzione di rete stradale che si irraggiava da Efeso (nuova capitale provinciale) in direzione di Pergamo, Sardi, ecc. (cfr.André Piganiol, Le conquiste dei Romani, Milano 1989, pp. 292-293; CIL III, 479; CIL III, 7205). In pratica la repubblica romana annetteva tutti i territori occidentali, quelli orientali, montuosi e difficili da controllare, furono concessi al regno del Ponto ed a quello di Cappadocia.
  24. ^ Appiano di Alessandria, Guerra illirica, 11 e 33; Tito Livio, Periochae 62.3; Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, IV, 23.2.
  25. ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, V, 5.36 [1];
    Henry Lhote, L'expédition de Cornelius Balbus au Sahara, in Revue africaine, 1954, pp.41-83;
    C.Finzi, Ai confini del mondo, Roma 1979, pp.136-138;
    Syme, pp.66, 94, 168 e 470.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]