Rokitamicina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Rokitamicina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC42H71NO14
Massa molecolare (u)827,999
Numero CAS74014-51-0
Codice ATCJ01FA12
PubChem5282211
DrugBankDB13409
SMILES
CCCC(=O)OC1C(OC(CC1(C)OC(=O)CC)OC2C(OC(C(C2N(C)C)O)OC3C(CC(C(C=CC=CCC(OC(=O)CC(C3OC)O)C)O)C)CC=O)C)C
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acquaInsolubile.
Indicazioni di sicurezza

La rokitamicina è un antibiotico macrolide semisintetico con anello a 16 atomi ed attività ed impiego simili a quelli dell'eritromicina. Il farmaco è stato sintetizzato per la prima volta nel 1981[1][2] a partire da un macrolide prodotto da un ceppo di Streptomyces kitasatoensis.

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

In vitro è stata testata la sensibilità di diversi germi all'antibiotico. Rokitamicina è risultata attiva nei confronti di batteri gram-negativi, ad esempio Haemophilus influenzae, Neisseria gonorrhoeae, Bordetella pertussis, Legionella pneumophila, Campylobacter e gram-positivi, anche produttori di b-lattamasi, come ad esempio pneumococchi, streptococchi, stafilococchi, peptococchi, peptostreptococchi, corinebatteri, clostridi, aerobi e anaerobi.
In uno studio effettuato a Parma su dei batteri Gram positivi isolati da campioni di pazienti ambulatoriali la rokitamicina si è dimostrata superiore all'eritromicina e ad altri macrolidi con ciclo a 14,15 e 16 atomi.[3] Inoltre la resistenza ad altri macrolidi non sempre è condivisa dalle molecole con anello a 16 termini. Per questo motivo la rokitamicina può essere attiva anche su ceppi resistenti all'eritromicina.[3][4] Sebbene la classe dei macrolidi sia piuttosto omogenea quanto a struttura chimica spettro e meccanismo d'azione, l'introduzione di modifiche chimiche ne può variare caratteristiche come la farmacocinetica o l'attività su ceppi resistenti.[3] Il farmaco è attivo anche nei confronti di Ureaplasma, Mycoplasma pneumoniae, Clamidia. La rokitamicina, come gli altri macrolidi, agisce legandosi alla subunità 50S del ribosoma batterico con conseguente blocco della formazione del complesso necessario per la sintesi proteica e inibizione dell'aminoacil transferasi (blocco dell'allungamento della catena proteica).

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

La rokitamicina dopo somministrazione orale è ben assorbita dal tratto gastrointestinale, si distribuisce rapidamente nei tessuti biologici raggiungendo concentrazioni terapeuticamente valide ed è convertita a metaboliti ancora dotati di attività antibatterica. La concentrazione plasmatica massima si registra a distanza di circa 30 minuti dall'assunzione.[5][6][7] L'emivita di eliminazione è di 2 ore circa. Il farmaco viene eliminato con la bile e solo una piccola quantità (1-2%) viene eliminata per via urinaria.[8]

Tossicità[modifica | modifica wikitesto]

La DL50 di rokitamicina nel topo e nel ratto è maggiore di 4000 mg/kg per os, sottocute e per via intraperitoneale. La DL50 nel cane è superiore a 360 mg/kg per os.[9][10]

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

La rokitamicina è utilizzata nel trattamento di affezioni delle vie respiratorie quali tonsilliti,[11] faringolaringiti, bronchiti,[12] broncopolmoniti, polmoniti. Trova impiego inoltre nelle infezioni periodontali,[13] otite esterna e media,[14][15] sinusite. È infine indicata nel trattamento di molte infezioni dei tessuti molli, quali follicoliti,cellulite, erisipela, linfoadeniti, idrosadeniti ed ascessi sottocutanei. In letteratura vi sono molte segnalazioni circa la sua efficacica nel trattamento delle infezioni genitali delle donne ed uretriti sostenute da Clamidia e Mycoplasma.[16][17]

Dosi terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

Nell'adulto la rokitamicina viene somministrata, preferibilmente a stomaco vuoto, alla dose di 0,6-1,2 g al giorno in dosi refratte. Nel bambino la dose suggerita è di 20–30 mg/kg al giorno. Il farmaco può essere diluito in acqua, latte o succo di frutta. Le dosi dovrebbero essere ridotte in caso di insufficienza epatica.

Effetti collaterali ed indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

Occasionalmente si possono verificare prurito, orticaria, porpora, neutropenia e agranulocitosi, nausea, vomito, gastralgia, diarrea, distensione addominale. In alcuni pazienti si possono osservare alterazioni della funzionalità epatica, in particolare aumento delle AST ed ALT.

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco è controindicato nei soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo. La sicurezza della rokitamicina nelle donne gravide non è stata stabilita, pertanto in corso di gravidanza e durante l'allattamento la rokitamicina dovrebbe essere somministrata solo in caso di reale necessità.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ H. Sakakibara, O. Okekawa; T. Fujiwara; M. Aizawa; S. Omura, Acyl derivatives of 16-membered macrolides. II. Antibacterial activities and serum levels of 3-O-acyl derivatives of leucomycin., in J Antibiot (Tokyo), vol. 34, n. 8, Aug 1981, pp. 1011-8, PMID 7319916.
  2. ^ H. Sakakibara, O. Okekawa; T. Fujiwara; M. Otani; S. Omura, Acyl derivatives of 16-membered macrolides. I. Synthesis and biological properties of 3-O-propionylleucomycin A5 (TMS-19-Q)., in J Antibiot (Tokyo), vol. 34, n. 8, Aug 1981, pp. 1001-10, PMID 7319915.
  3. ^ a b c Somenzi, P, Mozzoni, P. and Benecchi, M. and Menozzi, MG and Chezzi, C., Attività di rokitamicina vs altri macrolidi a 14, 15 e 16 atomi nell'anello lattonico su batteri Gram-positivi isolati a Parma (PDF), in Bollettino di Microbiologia e Indagini di Laboratorio, vol. 5, n. 2, 1999, p. 25.
  4. ^ A. Mazzariol, R. Koncan; LA. Vitali; G. Cornaglia, Activities of 16-membered ring macrolides and telithromycin against different genotypes of erythromycin-susceptible and erythromycin-resistant Streptococcus pyogenes and Streptococcus pneumoniae., in J Antimicrob Chemother, vol. 59, n. 6, Jun 2007, pp. 1171-6, DOI:10.1093/jac/dkm089, PMID 17405779.
  5. ^ H. Sakata, H. Kakehashi; K. Murono; K. Fujita; H. Yoshioka; N. Sasaki; Y. Mori; S. Maruyama, [Clinical and pharmacokinetic evaluation of a +rokitamycin dry syrup in children]., in Jpn J Antibiot, vol. 41, n. 6, Jun 1988, pp. 663-72, PMID 3221431.
  6. ^ T. Motohiro, M. Aramaki; K. Oda; A. Kawakami; K. Tanaka; T. Koga; T. Fujimoto; Y. Sakata; F. Yamashita; K. Suzuki, [Microbiological, pharmacokinetic and clinical studies of rokitamycin dry syrup in the pediatric field]., in Jpn J Antibiot, vol. 41, n. 7, Jul 1988, pp. 920-59, PMID 3050186.
  7. ^ M. Broggini, V. Bottà; C. Benvenuti; W. Fonio; M. Congedo; J. Parini, Pharmacokinetics of rokitamycin after single administration to healthy volunteers., in Eur J Drug Metab Pharmacokinet, vol. 16, n. 2, pp. 137-40, PMID 1936073.
  8. ^ Y. Toyonaga, M. Sugita; K. Joh; T. Takahashi; Y. Watanabe; M. Hori, [Bacteriological, pharmacokinetic and clinical studies on a rokitamycin dry syrup in the pediatric field]., in Jpn J Antibiot, vol. 41, n. 6, Jun 1988, pp. 720-38, PMID 3265445.
  9. ^ A. Sakai, K. Serizawa; M. Watanabe; S. Endo; T. Suzuki; M. Morishita, [Absorption and distribution of rokitamycin in beagle dogs]., in Jpn J Antibiot, vol. 40, n. 3, Mar 1987, pp. 493-7, PMID 3613073.
  10. ^ T. Suzuki, A. Sakai; M. Morishita; S. Muranishi, [Studies on the metabolic fate of 14C-rokitamycin. IV. Absorption, metabolism and excretion in dogs]., in Jpn J Antibiot, vol. 40, n. 3, Mar 1987, pp. 539-52, PMID 3613077.
  11. ^ H. Ogawa, K. Hashiguchi; Y. Kazuyama, [Tonsillitis associated with Chlamydia trachomatis and antimicrobial therapy with rokitamycin]., in Kansenshogaku Zasshi, vol. 64, n. 12, Dec 1990, pp. 1535-41, PMID 2074371.
  12. ^ A. Saito, A. Watanabe, [Clinical results of rokitamycin dry syrup on respiratory tract infections in pediatric field]., in Jpn J Antibiot, vol. 41, n. 7, Jul 1988, pp. 859-62, PMID 3262780.
  13. ^ C. Fornaseri, V. Carbone; D. Giangrandi; M. Giordano; C. Mortellaro, [Rokitamycin in odontostomatology. Controlled study of doses]., in Minerva Stomatol, vol. 46, n. 12, Dec 1997, pp. 693-9, PMID 9567620.
  14. ^ S. Mukai, C. Mukai; K. Asaoka; S. Murakami; I. Suzuki, [Use of Rokitamycin dry syrup in cases of upper deep cervical lymphadenitis and otitis media with exudatives]., in Kansenshogaku Zasshi, vol. 63, n. 2, Feb 1989, pp. 98-102, PMID 2501435.
  15. ^ T. Motohiro, M. Aramaki; K. Oda; A. Kawakami; K. Tanaka; T. Koga; T. Fujimoto; Y. Sakata; T. Nishiyama; F. Yamashita, [Clinical studies of rokitamycin dry syrup on skin and soft tissue infections in the pediatric fields]., in Jpn J Antibiot, vol. 41, n. 10, Oct 1988, pp. 1503-16, PMID 3204657.
  16. ^ U. Colombo, G. Pifarotti; M. Amidani; T. Viezzoli; P. Pifarotti, [Rokitamycin in the treatment of female genital Chlamydia and Mycoplasma infections. Comparative study vs josamycin ]., in Minerva Ginecol, vol. 50, n. 11, Nov 1998, pp. 491-7, PMID 9882991.
  17. ^ E. Carta, A. Marletta; A. Artuso; S. Chiodi; R. Consoli; V. Fasce; F. Paccagnella; G. Palmonella; S. Spinelli; C. Guerini Rocco, [Epidemiological study of Chlamydia trachomatis infection in a sample of women requesting voluntary termination of pregnancy, treated with rokitamycin]., in Minerva Ginecol, vol. 52, n. 1-2, pp. 33-9, PMID 10851862.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • E. Jawetz, in Basic and Clinical Pharmacology, 3ª Ed., B.G. Katzung, ed., Appleton & Lange, Norwalk, Connecticut/Los Altos, CA, pag. 564, 1987; F. Scaglione, F. Fraschini, Medico e Paziente 11, 84, 1990.