Cefuroxima

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Cefuroxima
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC16H16N4O8S
Massa molecolare (u)424,386 g/mol
Numero CAS55268-75-2
Numero EINECS259-560-1
Codice ATCJ01DC02
PubChem41375
DrugBankDB01112
SMILES
CON=C(C1=CC=CO1)C(=O)NC2C3N(C2=O)C(=C(CS3)COC(=O)N)C(=O)O
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Orale - Intramuscolare - Intravenosa
Dati farmacocinetici
Legame proteico26/33%
Emivita80 minuti
Escrezioneurinaria
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

La cefuroxima sodica è un antibiotico beta lattamico ad ampio spettro, facente parte delle cefalosporine di seconda generazione. L'attività della cefuroxima è prevalente nei batteri Gram negativi ma agisce anche su alcuni Gram positivi, la sua azione è di tipo battericida.

Indicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Viene utilizzato contro le infezioni da batteri Gram negativi e Gram positivi quali: Enterobacter sp, Neisseria gonorrhoeae, Neisseria meningitidis, Aeromonas sp, Clostridium, streptococchi ed altri gram+ e gram-.

Dosaggi[modifica | modifica wikitesto]

Cefuroxima sodica:

  • Infezioni lievi: adulti 750 mg - 1500 mg al giorno per via im o ev ogni 8 ore.
  • Infezioni moderate: adulti 1,5 - 3 g/die per via intramuscolare o endovenosa ogni 8 ore (2-4 somministrazioni)

Bambini: 30-100 mg/kg/die ogni 8 ore (2-4 somministrazioni).

  • Infezioni severe: da 2 a 6 g al giorno per via endovenosa ogni 8 ore.

Cefuroxima Axetil: Via orale

  • 250-500 mg ogni 12 ore.

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Sconsigliato in soggetti con insufficienza renale, da evitare in caso di gravidanza e allattamento materno, ipersensibilità nota al farmaco o in casi di allergia agli antibiotici beta lattamici come penicilline, cefalosporine e carbapenemi.

Effetti indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano senso di agitazione, flebiti, vertigini, orticaria, cefalea, nausea, diarrea, gastrite, sindrome di Stevens-Johnson, angioedema, epatite, prurito, eosinofilia, nefropatia tubulointerstiziale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 18.05.2012

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Romanelli, Kerdel Franciso A, Trent Jennifer T, Manuale di terapia dermatologica, Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 88-386-3913-2.

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