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Dicloxacillina

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Dicloxacillina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC19H17Cl2N3O5S
Massa molecolare (u)470,327
Numero CAS3116-76-5
Numero EINECS221-488-3
Codice ATCJ01CF01
PubChem18381
DrugBankDBDB00485
SMILES
CC1=C(C(=NO1)C2=C(C=CC=C2Cl)Cl)C(=O)NC3C4N(C3=O)C(C(S4)(C)C)C(=O)O
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
  • orale
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità48,8%
Emivitapoco meno di 1 ora
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossico a lungo termine irritante
pericolo
Frasi H315 - 319 - 334 - 335
Consigli P261 - 305+351+338 - 342+311 [1]

La dicloxacillina è una molecola ad attività antibatterica, una penicillina semisintetica, resistente alle penicillinasi, acido resistente e pertanto somministrabile per via orale.[2][3]

Farmacodinamica

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Come le altre penicilline dicloxacillina agisce inibendo la biosintesi della parete cellulare batterica. L'antibiotico esercita la sua attività specialmente verso i microrganismi aerobi Gram-Positivi, segnatamente verso gli Stafilococchi produttori di penicillinasi.

Farmacocinetica

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In seguito a somministrazione per via orale il farmaco viene rapidamente assorbito dal tratto gastroenterico. La contemporanea assunzione di cibo riduce la quota assorbita. La concentrazione plasmatica massima (Cmax) viene raggiunta dopo circa 1 - 1,5 ore dall'assunzione.[4] Il legame con le proteine plasmatiche (principalmente all'albumina) è pari al 95-99 %. Nell'organismo la molecola si distribuisce nei fluidi e tessuti organici, raggiungendo concentrazioni terapeutiche nel liquido pleurico, nella bile e nel liquido amniotico. L'emivita di eliminazione per il farmaco è inferiore ad un'ora (circa 0,7 ore). Le concentrazioni raggiunte nel liquor cerebrospinale ed ascitico sono pressoché insignificanti. Dicloxacillina viene eliminata attraverso l'emuntorio renale come farmaco immodificato sia grazie alla filtrazione glomerulare sia a seguito di secrezione tubulare attiva.[5][6]

La dicloxacillina è efficace contro alcune infezioni gravi causate da germi Gram-positivi, in particolare da strafilococchi. Può essere impiegata nelle infezioni del cavo orale,[7] delle vie respiratorie (faringiti, bronchiti, polmoniti),[8][9][10] infezioni di interesse otorinolaringoiatrico,[11] della pelle e dei tessuti molli (foruncolosi, ulcerazioni cutanee, ferite infette, celluliti ed ascessi),[12] osteomieliti,[13][14] infezioni genito-urinarie,[15] biliari[16] sepsi.[17]

Effetti collaterali e indesiderati

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La somministrazione di penicilline e derivati può comportare la comparsa di reazioni allergiche in una percentuale variabile tra l'1% ed il 10% degli individui posti in trattamento. Le reazioni "immediate" si verificano da pochi minuti fino a 48 ore dalla somministrazione e consistono in prurito, orticaria, edema angioneurotico, broncospasmo, ipotensione arteriosa. Le reazioni allergiche "ritardate" si verificano normalmente dopo 48 ore e, talvolta, fino a 2-4 settimane dalla terapia e comprendono iperpiressia, malessere generale, orticaria, mialgia, artralgia, dolore addominale, e rash cutaneo. Nei soggetti in trattamento possono verificarsi disturbi gastrointestinali (stomatite, dispepsia, nausea, vomito, diarrea, sanguinamento gastrointestinale)[18] e del sistema nervoso (letargia, confusione mentale, mioclonie, spasmi muscolari, convulsioni).[19] Raramente durante terapia con dicloxacillina è stata segnalatala la comparsa di colite pseudomembranosa.
Più raramente possono verificarsi disturbi ematologici (anemia emolitica, leucopenia, neutropenia, granulocitopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, eosinofilia), nefropatia tubulointerstiziale (ematuria, proteinuria, rash cutaneo, febbre, eosinofilia), insufficienza renale,[20][21][22][23] alterazioni elettrolitiche,[24] incremento delle transaminasi (AST ed ALT), ittero[25] ed epatite colestatica.[26][27]

Controindicazioni

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Il farmaco è controindicato nei soggetti con ipersensibilità individuale nota al principio attivo, alle penicilline, oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti utilizzati nella formulazione farmaceutica.

Gravidanza e allattamento

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Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'utilizzo di dicloxacillina in donne in stato di gravidanza, pertanto non è possibile escludere con certezza eventuali effetti nocivi sul feto. Gli studi eseguiti sugli animali non mettono in evidenza effetti embriotossici, ma tali studi non sono sempre predittivi della risposta umana, pertanto il farmaco può essere utilizzato in gravidanza solo dopo un'attenta valutazione dei benefici attesi per la donna in rapporto ai rischi potenziali per il feto e neonato. La Food and Drug Administration (FDA) ha inserito dicloxacillina in classe B per l'uso in gravidanza. In questa classe sono inseriti i farmaci i cui studi riproduttivi sugli animali non hanno mostrato un rischio per il feto e per i quali non esistono studi controllati sull'uomo e i farmaci i cui studi sugli animali hanno mostrato un effetto dannoso che non è stato confermato con studi controllati in donne nel I trimestre (e non c'è evidenza di danno nelle fasi avanzate della gravidanza).[28][29]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 31.07.2012, riferita al sale sodico idrato
  2. ^ P. Naumann, B. Kempf, [Dicloxacillin, a new acid-stabile and penicillinase-resistant oral penicillin]., in Arzneimittelforschung, vol. 15, febbraio 1965, pp. 139-45, PMID 14263134.
  3. ^ JV. Bennett, CF. Gravenkemper; JL. Brodie; WM. Kirby, Dicloxacillin, a new antibiotic: clinical studies and laboratory comparisons with oxacillin and cloxacillin, in Antimicrob Agents Chemother (Bethesda), vol. 10, 1964, pp. 257-62, PMID 14287940.
  4. ^ EH. Nauta, H. Mattie, Dicloxacillin and cloxacillin: pharmacokinetics in healthy and hemodialysis subjects., in Clin Pharmacol Ther, vol. 20, n. 1, Lug 1976, pp. 98-108, PMID 1277730.
  5. ^ S. Löfgren, G. Bucht; B. Hermansson; SE. Holm; B. Winblad; SR. Norrby, Single-dose pharmacokinetics of dicloxacillin in healthy subjects of young and old age., in Scand J Infect Dis, vol. 18, n. 4, 1986, pp. 365-9, PMID 3764352.
  6. ^ T. Knott, A. Lange; R. Volkening, [Dicloxacillin, a penicillinase-fast oral penicillin. Antibacterial efficacy and pharmacokinetics in humans]., in Arzneimittelforschung, vol. 15, n. 4, aprile 1965, pp. 331-40, PMID 5174842.
  7. ^ AX. de Camargo, [Diclocil in dentistry. Use of dicloxacillin in oral infections]., in Sel Odontol (Sao Paulo), vol. 2, n. 13, novembre 1971, pp. 13-22, PMID 5292281.
  8. ^ FR. Stowe, N. Firestone; PC. Breaux; E. Leiderman; WJ. Mogabgab, Dicloxacillin in beta-hemolytic streptococcal pharyngitis., in Curr Ther Res Clin Exp, vol. 11, n. 8, Ago 1969, pp. 510-4, PMID 4979701.
  9. ^ LA. Nathan, Response of staphylococcal respiratory infections to dicloxacillin., in IMJ Ill Med J, vol. 137, n. 3, marzo 1970, pp. 290-2, PMID 4392211.
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  11. ^ B. Sambe, H. Iida, [Therapeutic results in otorhinolaryngological infections with dicloxacillin (Staphcillin A)]., in J Antibiot B, vol. 20, n. 2, aprile 1967, pp. 137-9, PMID 5299155.
  12. ^ LG. Smith, Chronic staphylococcal infections of bone and soft tissue. Treatment with dicloxacillin., in J Med Soc N J, vol. 67, n. 5, Mag 1970, pp. 219-22, PMID 5270563.
  13. ^ PE. Holstein, O. Hvid-Hansen, [Dicloxacilline (Diclocil) in non-specific ostitis and osteomyelitis]., in Ugeskr Laeger, vol. 134, n. 32, Ago 1972, pp. 1655-61, PMID 5052348.
  14. ^ YJ. Bryson, JD. Connor; M. LeClerc; ST. Giammona, High-dose oral dicloxacillin treatment of acute staphylococcal osteomyelitis in children., in J Pediatr, vol. 94, n. 4, aprile 1979, pp. 673-5, PMID 430319.
  15. ^ J. Ishigami, S. Hara; J. Yamura, [Clinical application of methyldichlorophenylisoxazolyl penicillin (Dicloxacillin, Staphcillin A) for urinary tract infections, especially for non-gonorrheal urethritis]., in J Antibiot B, vol. 19, n. 5, Ott 1966, pp. 354-7, PMID 5298324.
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  18. ^ VL. Fox, Gastrointestinal bleeding due to oral dicloxacillin therapy for osteomyelitis., in Pediatrics, vol. 63, n. 4, aprile 1979, pp. 676-7, PMID 312487.
  19. ^ B. Bresky, [Dicloxacillin. Clinical effect, serum concentration and adverse effects]., in Lakartidningen, vol. 67, n. 50, Dic 1970, pp. 5872-5, PMID 5491058.
  20. ^ J. Isacson, S. Collert, Renal impairment after high doses of dicloxacillin-prophylaxis in joint replacement surgery., in Acta Orthop Scand, vol. 55, n. 4, Ago 1984, pp. 407-10, PMID 6475506.
  21. ^ F. Nordbring, Is dicloxacillin nephrotoxic?, in Acta Orthop Scand, vol. 55, n. 4, Ago 1984, pp. 405-6, PMID 6475505.
  22. ^ PB. Hansen, [The nephrotoxicity of methicillin and dicloxacillin. A comparison on the basis of a review of the literature supplemented by 2 case reports of dicloxacillin-induced acute interstitial nephritis]., in Ugeskr Laeger, vol. 149, n. 52, Dic 1987, pp. 3526-8, PMID 3324438.
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  24. ^ DW. Johnson, TD. Kay; CM. Hawley, Severe hypokalaemia secondary to dicloxacillin., in Intern Med J, vol. 32, n. 7, Lug 2002, pp. 357-8, PMID 12088358.
  25. ^ JB. Siegmund, AM. Tarshis, Prolonged jaundice after dicloxacillin therapy., in Am J Gastroenterol, vol. 88, n. 8, Ago 1993, pp. 1299-300, PMID 8338117.
  26. ^ MS. Kleinman, JE. Presberg, Cholestatic hepatitis after dicloxacillin-sodium therapy., in J Clin Gastroenterol, vol. 8, n. 1, febbraio 1986, pp. 77-8, PMID 3701014.
  27. ^ S. Saab, A. Venkataramani; F. Yao, Possible granulomatous hepatitis after dicloxacillin therapy., in J Clin Gastroenterol, vol. 22, n. 2, marzo 1996, pp. 163-4, PMID 8742666.
  28. ^ Onyeka Otugo, Olabode Ogundare, Christopher Vaughan, Emmanuel Fadiran, Leyla Sahin, Consistency of Pregnancy Labeling Across Different Therapeutic Classes (PDF), su fda.gov, Food and Drug Administration - Office of Women’s Health, 1979. URL consultato il 12 febbraio 2014.
  29. ^ R. Sannerstedt, P. Lundborg; BR. Danielsson; I. Kihlström; G. Alván; B. Prame; E. Ridley, Drugs during pregnancy: an issue of risk classification and information to prescribers., in Drug Saf, vol. 14, n. 2, febbraio 1996, pp. 69-77, PMID 8852521.
  • Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.

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