New York Knicks
New York Knicks Pallacanestro ![]() | ||||
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Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | Blu, arancione, argento, nero, bianco[1][2] | |||
Dati societari | ||||
Città | New York | |||
Nazione | ![]() | |||
Campionato | NBA | |||
Conference | Eastern Conference | |||
Division | Atlantic Division | |||
Fondazione | 1946 | |||
Denominazione | New York Knicks (1946-oggi) | |||
General manager | Scott Perry | |||
Allenatore | Tom Thibodeau | |||
Impianto | Madison Square Garden (19,812 posti) | |||
Sito web | www.nba.com/knicks | |||
Palmarès | ||||
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Titoli NBA | 2 | |||
Titoli di conference | 8 | |||
Titoli di division | 5 | |||
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I New York Knicks, o New York Knickerbockers, dall'antico appellativo degli abitanti di New York, sono una delle trenta franchigie di pallacanestro che militano nel massimo campionato professionistico statunitense, la NBA. Nella loro storia hanno raggiunto le NBA Finals per otto volte, vincendo in due casi (1970, 1973).
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Inizio e i due titoli[modifica | modifica wikitesto]

Immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale l'interesse per il basket era molto alto. Nel 1946 Ned Irish fondò i Knicks come facenti parte della nuova lega professionistica BAA (Basketball Association of America), dalla cui fusione tre anni dopo con la pre-esistente NBL originò l'attuale NBA. La denominazione Knickerbockers, abbreviata in Knicks, deriva dai tipici pantaloni alla zuava portati dai fondatori olandesi della città, che divenne un soprannome per gli abitanti della "Grande Mela".
Negli anni cinquanta i Knicks disputano tre finali NBA, una contro i Rochester Royals, e due contro i Minneapolis Lakers, perdendole tutte. A cavallo tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta ottengono risultati pressoché nulli, poiché i Knicks, per ben dieci stagioni, non si qualificano ai play-off.
Un primo cambiamento avviene nel 1964, con la scelta del pivot Willis Reed, vincitore poi nel 1965 del premio matricola dell'anno, e con l'ingaggio, nel 1967, del playmaker Walt “Clyde” Frazier. I Knicks vincono il loro primo storico titolo nel 1970, battendo in finale i Los Angeles Lakers dopo 7 durissime gare, grazie a due grandi prestazioni di Walt Frazier e di Willis Reed: quest'ultimo, sebbene infortunato, riuscì a fronteggiare con successo Wilt Chamberlain sotto canestro, e per questo fu premiato come MVP delle Finals. Questo titolo, unito ai riconoscimenti di MVP della regular season e dell'NBA All-Star Game, fa di Reed il primo giocatore nella storia dell'NBA a vincere ogni premio di MVP in una singola annata.
Nel 1971 non riesce l'impresa di riconquistare il titolo: i Knicks, infatti, escono sconfitti nella finale di Conference dai Baltimore Bullets. Nel 1972, rafforzati dagli acquisti di Earl Monroe (detto Earl “The Pearl” e “The Black Jesus”) e Jerry Lucas, ritornano nuovamente in finale contro i Lakers, ma questa volta è Los Angeles a prevalere in 5 partite.
La squadra della Grande Mela vince il suo secondo titolo nel 1973, battendo ancora i Lakers in 5 gare. Anche in queste finali Willis Reed vince il premio di MVP.
Patrick Ewing e le due finali[modifica | modifica wikitesto]
La fine degli anni settanta è priva di risultati significativi, anche a causa degli addii di Frazier e Reed.
All'inizio degli anni ottanta acquistano l'ala piccola, Bernard King, un eccellente marcatore; poi, nel 1985, i Knicks scelgono come prima scelta Patrick “Pat” Ewing, che li guiderà a due finali, nel 1994 e nel 1999, insieme a John Starks, Charles Oakley, e all'allenatore Pat Riley. Grazie a loro i Knicks tornano ad avere buoni risultati e a vincere l'Atlantic Division. Nel 1992 terminano la Regular season con un record di 51-31. Nei play-off vincono il primo turno con i Detroit Pistons (3-2), ma perdono la semifinale di Conference con i Chicago Bulls (4-3). La stagione seguente vincono di nuovo la Atlantic Division della Eastern Conference, con un record di 60-22, secondo record della lega. Nei play-off vincono il primo turno con gli Indiana Pacers (3-1), la semifinale con i Charlotte Hornets (4-1), ma finiscono per perdere la finale di conference con i Chicago Bulls (4-2), nonostante il vantaggio del campo.
I Knicks arrivano vicini al loro terzo titolo nella finale del 1994 contro gli Houston Rockets guidati da Hakeem Olajuwon. Nonostante il vantaggio di 3-2, alla fine prevale Houston per 4-3.
Nel 1995 l'allenatore dei Knicks, Pat Riley lascia con un fax i New York Knicks, firmando un contratto per allenare i Miami Heat. La vicenda genera forti polemiche, con i Knicks che accusano gli Heat di aver iniziato a corteggiare Riley più di un anno prima, quando il coach aveva ancora un anno di contratto con i Knicks. Per chiudere la controversia, gli Heat accettano di concedere ai Knicks la loro prima scelta al Draft NBA 1996, che sarebbe poi stata Walter McCarty, e un milione di dollari a titolo di risarcimento. Il giorno dopo Riley firma ufficialmente per gli Heat e al suo posto viene ingaggiato Jeff Van Gundy. A causa di questo episodio nacque una accesa rivalità tra i Knicks e gli Heat che porterà molti incontri tra le due squadre a finire in rissa. I Knicks affrontarono i Miami Heat quattro volte nei playoffs del 1997, 1998, 1999 e 2000, tutti quanti finiti all'ultima partita; i Knicks prevalsero nel 1998, nel 1999 e nel 2000.
Nel 1996 acquistano l'ala Larry Johnson, e nel 1998 la guardia Latrell Sprewell. I due, insieme a Ewing, formano il nucleo dei cosiddetti, big three. Nella stagione 1998-99 i Knicks si qualificano ottavi nella propria Conference ma, inaspettatamente, arrivano in finale. I primi ad essere eliminati sono proprio i rivali dei Miami Heat, sconfitti dopo 5 gare grazie a un incredibile tiro di Allan Houston allo scadere, apice della rivalità Knicks - Heat. In seguito gli Atlanta Hawks vengono sconfitti 4-1. In finale di Conference è il turno degli Indiana Pacers, che vengono travolti ed eliminati per 4-2, molto celebre la giocata decisiva in gara 6, ovvero il gioco da 4 punti di Larry Johnson che a 5 secondi dalla fine porta i Knicks dal -3 al +1, facendo esplodere di gioia il Garden. La favola di New York si interrompe solamente in finale dove, a causa dell'infortunio di Ewing e con un Johnson a mezzo servizio, si arrendono ai San Antonio Spurs di David Robinson e Tim Duncan in 5 gare. L'unica consolazione per i Knicks fu quella di essere diventata la prima squadra nella storia della NBA classificatasi ottava nella propria Conference ad arrivare in finale.
Gli anni 2000[modifica | modifica wikitesto]
L'anno dopo il baricentro dei Knicks si sposta definitivamente da Ewing alla coppia di esterni Houston - Sprewell. New York prova a ripetere l'impresa dell'anno prima, ma dopo aver eliminato i Toronto Raptors e ancora una volta i Miami Heat, si deve arrendere agli Indiana Pacers guidati da Reggie Miller. Nella stagione 2000-2001 va ancora peggio: senza più Ewing e nonostante sia Houston che Sprewell siano ormai ascesi al ranking di stelle NBA, i Knicks non vanno oltre l'eliminazione al primo turno per mano dei Raptors. Le stagioni seguenti dei Knicks saranno molto deludenti conducendoli verso un periodo di transizione; per rivedere i playoff dovranno aspettare il 2011. Nel Draft NBA 2005 i Knicks scelgono David Lee, Channing Frye e Nate Robinson, giocatori giovani e talentuosi. Dal 2006 al 2008 il ruolo di allenatore/general manager nei New York Knicks viene assegnato a Isiah Thomas.
Nel Draft NBA 2007 i Knicks scelgono al primo giro, come 23º assoluto, Wilson Chandler, e al secondo giro Demetris Nichols come 53º assoluto. Sono anche protagonisti di un'importante trade con i Portland Trail Blazers: Steve Francis e Channing Frye passano ai Blazers in cambio di Zach Randolph, Dan Dickau, Fred Jones più i diritti per Demetris Nichols.
Ricostruzione[modifica | modifica wikitesto]
Dopo diverse stagioni deludenti, il consiglio di amministrazione dei Knicks decide di iniziare un nuovo e ambizioso progetto per riportare la squadra ai vecchi fasti: la prima mossa è il licenziamento dell'allenatore e general manager Isiah Thomas a beneficio di Mike D'Antoni, già coach dei Phoenix Suns e, per il pubblico italiano, indimenticabile playmaker dell'Olimpia Milano; il vero obiettivo della dirigenza è però il mercato dei free agent del 2010, anno in cui diventeranno free agent LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh. Nel frattempo lo stesso neo-coach decide di scegliere, nel corso del Draft NBA 2008, un giocatore versatile come Danilo Gallinari.
Dopo due anni di transizione, durante il mercato del 2010 i Knicks però non riescono a ingaggiare né James, né Wade, né Bosh, ma si rifanno acquistando l'ala grande, Amar'e Stoudemire con un contratto da 100 milioni, oltre al giovane e promettente playmaker Raymond Felton. La stagione 2010-2011 dei Knicks inizia con molte delusioni, mantenendosi conseguenza molto attivi sul mercato. Nel febbraio 2011, poco prima della scadenza del mercato, i Knicks concludono una buona trattativa con i Denver Nuggets: acquistano il veterano Chauncey Billups, già campione NBA con i Detroit Pistons, ma soprattutto la star, Carmelo Anthony, il centro, Shelden Williams, Anthony Carter e Renaldo Balkman. In cambio i Knicks cedono Danilo Gallinari, l'ala Wilson Chandler, Raymond Felton, ed il centro Timofej Mozgov. Inoltre viene preso dai Minnesota Timberwolves Corey Brewer in cambio di Anthony Randolph e Eddy Curry. A metà campionato la squadra inizia a riprendersi, tanto che riuscirà nell'impresa a vincere 12 partite consecutive, grazie soprattutto ad un incredibile Stoudemire, che in queste 12 partite mantenne una media di 30 punti. Con un record di 42 vinte e 40 sconfitte i Knicks riescono finalmente, dopo 6 anni, a qualificarsi per i playoff, ma incontrano i Boston Celtics che eliminano i Knicks 4-0, complici anche gli infortuni di Billups e Stoudemire.

Durante la stagione 2011-12, iniziata solo a dicembre a causa del Lockout NBA, i Knicks continuano il loro ambiziosissimo progetto: Billups viene tagliato grazie alla nuova Amnesty Clause per far posto al centro, Tyson Chandler, al quale si aggiungono gli ingaggi dei playmaker veterani Baron Davis e Mike Bibby, oltre a una serie di acquisti minori. La squadra che si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione può quindi vantare stelle del calibro di Anthony, Stoudemire, Tyson Chandler, Baron Davis e Mike Bibby. I Knicks si propongono come miglior squadra della Eastern Conference insieme a Chicago Bulls, Miami Heat, Boston Celtics e Orlando Magic e come potenziale candidata al titolo NBA. La stagione 2011-12 inizia con una promettente vittoria sui Boston Celtics, a cui seguono però numerose sconfitte che fanno sprofondare i Knicks nettamente fuori dalla zona play off. È il 4 febbraio quando, assenti Stoudemire per lutto ed Anthony per infortunio, coach D'Antoni è costretto ad affidarsi all'ex Harvard Jeremy Lin. La sua scelta viene ripagata al meglio e da quel giorno, viste le straordinarie prestazioni del giovane di origini taiwanesi, non si parla che di “Lin-sanity” (dall’inglese insanity, cioè follia). Il giovane play viene soprannominato, per analogia a Kobe Bryant, The Yellow Mamba, quando infligge 38 punti ed una dolorosa sconfitta proprio ai Lakers, con una prestazione leggendaria. Nel gennaio 2012 viene ingaggiato J.R. Smith, rivelatosi poi fondamentale nella stagione successiva. New York riesce, con 8 vittorie consecutive, a tornare settima, in zona play-off. Le convocazioni per l'All-Star Game di Orlando sono già state diramate così Lin deve accontentarsi di una chiamata in extremis nel Rising Stars Challenge, la sfida tra i migliori del primo e del secondo anno NBA, anche grazie al forfait per infortunio del compagno di squadra Iman Shumpert. Ottenuti i playoff grazie al settimo posto nella Eastern Conference, i Knicks verranno però sconfitti dai Miami Heat di LeBron James con il risultato di 4-1. Nella serie si infortuna gravemente al ginocchio il playmaker, Davis.
La stagione 2012-13 si apre per i Knicks con l'esigenza di trovare un nuovo playmaker a causa del nuovo infortunio di Davis e dei dubbi sulla permanenza di Lin. Per sostituire Davis i Knicks tentano inizialmente l'ingaggio di Steve Nash, poi finito ai Los Angeles Lakers, per poi mettere sotto contratto il veterano Jason Kidd (8 volte All-star) dai Dallas Mavericks. Inoltre viene ingaggiato Raymond Felton contribuendo ad alimentare i dubbi sulla reale permanenza di Lin. Questi dubbi vengono confermati quando i Knicks non presentano un'offerta per trattenerlo, scatenando le ire dei tifosi. Viene poi rinforzato il reparto dei centri con l'ingaggio di un altro veterano: Marcus Camby[3]. Nel settembre 2012 i Knicks, alla ricerca di un giocatore veterano per completare il roster, aggregano alla squadra, Tracy McGrady[4], scartandolo però dopo qualche giorno; lo stesso mese Woodson convince Rasheed Wallace[5], ritiratosi nel 2010, ad aggregarsi ai Knicks per valutare un eventuale ritorno da giocatore. Il 5 ottobre 2012 arriva infine l'ingaggio ufficiale di Wallace che firma un contratto annuale al minimo salariale. Nonostante gli infortuni di Stoudemire e Iman Shumpert i Knicks partono con uno straordinario bilancio di 18-5. Il 21 febbraio 2013 viene inoltre ingaggiato il veterano Kenyon Martin. In questo periodo i Knicks realizzano una striscia di 13 vittorie consecutive, la terza migliore nella loro storia. La squadra chiude inoltre la stagione con un bilancio di 54-28, classificandosi seconda alla Eastern Conference. A testimoniare l'ottima annata Smith vince il Sixth Man of the Year Award. Ai playoff i Kincks incontrano al primo turno i Boston Celtics, classificatisi settimi, che sconfiggono per 4-2. Al secondo turno i Knicks incontrano gli Indiana Pacers, con i quali riescono però a vincere solo 2 partite, venendo clamorosamente sconfitti per 4-2.
In vista della stagione successiva i Knicks effettuano due colpi di mercato: il primo è l'ala grande Andrea Bargnani, prima scelta al draft 2006, acquisito dai Toronto Raptors in cambio di Camby, Quentin Richardson e Steve Novak, mentre il secondo è l'ala piccola veterana Metta World Peace, All-Star e miglior difensore nel 2004, appena licenziato dai Los Angeles Lakers. In seguito viene anche rinnovato il contratto con Martin. Purtroppo, ancora una volta la stagione si rivela un fallimento: dopo una partenza disastrosa i Knicks si ritrovano agli ultimi posti della Eastern Conference. Nel marzo 2014 viene nominato presidente l'Hall of Fame Phil Jackson, ex giocatore dei Knicks, con i quali aveva anche vinto un titolo NBA nel 1973, ma soprattutto vincitore di 11 titoli NBA da allenatore alla guida di Chicago Bulls e Los Angeles Lakers. Nonostante un relativo miglioramento, i Knicks chiudono con un record di 37-45, 9° in Eastern Conference e quindi fuori dai play-off. Pochi giorni dopo la fine della stagione regolare l'allenatore Mike Woodson viene licenziato.
Il 10 giugno 2014 viene nominato nuovo allenatore Derek Fisher, appena ritiratosi da giocatore e fortemente voluto da Jackson, che lo aveva allenato per diversi anni ai Los Angeles Lakers. Successivamente Anthony decide di esercitare un'opzione per uscire dal suo contratto, mentre Stoudemire e Bargnani esercitano l'opzione per rinnovare il loro contratto per un altro anno. Per porre le basi per un progetto di ricostruzione e tentare di mantenere Carmelo Anthony, i Knicks decidono di liberarsi del pesante contratto di Chandler, cedendolo insieme a Raymond Felton ai Dallas Mavericks in cambio di José Calderón, Samuel Dalembert, Shane Larkin, Wayne Ellington e due seconde scelte al draft 2014. La trade è la prima realizzata da Phil Jackson nel suo nuovo ruolo di front officer.
Nel corso del draft 2014, i Knicks utilizzano le due chiamate ricevute da Dallas per scegliere Cleanthony Early con il numero 34 e Thanasīs Antetokounmpo con il numero 51. I Knicks ingaggiano anche Louis Labeyrie, scelto sempre al secondo giro dai Pacers e poi messo sul mercato. Il 13 luglio 2014, Anthony, dopo aver valutato diverse offerte, decide di rinnovare al massimo salariale con i Knicks, firmando un contratto quinquennale a 123 milioni di dollari.
La stagione è una delle più disastrose della storia della franchigia e il 7 gennaio 2015 i Knicks stabiliscono il record di sconfitte consecutive nei 69 anni di storia della squadra perdendo 101–91 contro i Washington Wizards. Questo poco invidiabile primato viene allungato a 16 sconfitte consecutive dopo la sconfitta con i Milwaukee Bucks nel NBA Global Games a Londra.
Il 15 febbraio 2015 i Knicks decidono di rescindere il contratto di Amar'e Stoudemire. La stagione si chiude con 17 vittorie e 65 sconfitte, la peggiore della storia dei Knicks.
Crisi senza fine[modifica | modifica wikitesto]
Nel Draft 2015, i Knicks scelgono Kristaps Porziņģis con la chiamata numero 4 e scambiano la guardia Tim Hardaway Jr. con gli Atlanta Hawks in cambio del playmaker Jerian Grant, chiamata numero 19 dello stesso Draft. La stagione dei Knicks finirà con un 32 vittorie e 50 sconfitte, un miglioramento rispetto alla stagione precedente, ma non soddisfacente. Nell'estate 2016 riescono ad acquistare l'MVP 2011, Derrick Rose. Viene nominato nuovo allenatore Jeff Hornacek, proveniente dai Phoenix Suns. Il mercato prosegue in modo a dir poco scoppiettante: Viene rinnovato il contratto alla riserva Sasa Vujacic, e vengono ingaggiati Gullermo Hernangomez, Courtney Lee, Marshall Plumlee, Brandon Jennings ma soprattutto l'All Star Joakim Noah, proveniente dai Chicago Bulls. L'obiettivo dichiarato sono i playoff. Nonostante la buona partenza,La squadra sprofonda, fra prestazioni disastrose (in primis di Rose, Noah e Jennings) e crisi interne, come quelle di Carmelo Anthony con il presidente Phil Jackson. A Gennaio, Derrick Rose non si presenta alla gara contro i New Orleans Pelicans, non facendosi trovare per ore, prima di essere rintracciato a Chicago, giustificando la sparizione per motivi personali. Nel mercato invernale la squadra cerca di piazzare Anthony e Rose, non riuscendoci (Rose sembrava a un passo dai Minnesota Timberwolves, ma il rifiuto di Ricky Rubio a trasferirsi fece saltare l'affare). Viene ceduto Jennings ai Washington Wizards. L'obiettivo play-off fallisce con sette giornate di anticipo, mentre Rose subisce l'ennesimo infortunio. La squadra conclude la stagione con il record di 31-51,al quartultimo posto di Conference.
Per il 2017-2018, la dirigenza fa piazza pulita di tutti gli elementi deludenti della scorsa stagione: Phil Jackson viene rimosso dal proprio ruolo, non viene rinnovato il contratto a Derrick Rose e viene ceduto agli Oklahoma City Thunder, dopo 6 anni con i Knickerbockers, Carmelo Anthony, in uno scambio che porta a N.Y il centro turco Enes Kanter e Doug McDermott.
I Knicks attingono in pieno dal mercato dei free agent: arrivano Tim Hardaway jr, proveniente dagli Atlanta Hawks, Michael Beasley, seconda scelta assoluta del Draft Nba 2008, Ramon Sessions, ex Washington Wizards e Jarrett Jack, in uscita da New Orleans. Nonostante la squadra sia considerata come uno dei team materasso della NBA, i Knicks tengono fino alla pausa natalizia [22-20], salvo poi, a causa anche dell'infortunio della stella Kristaps Porzingis a Gennaio, proseguire con un terribile 7-33. La squadra conclude con all'undicesimo posto di Conference con il record di 29-53. Al termine della partita finale vinta contro i Cleveland Cavaliers viene annunciato il licenziamento dell'allenatore Jeff Hornacek.
Il 7 Maggio 2018 viene nominato David Fizdale come nuovo allenatore. Successivamente i Knicks scelgono l'ala Kevin Knox come ottava scelta assoluta e il centro Mitchell Robinson con la 36.
La crisi non sembra aver fine, nel dicembre del 2019 l'allenatore David Fizdale viene licenziato a stagione in corso, il suo vice Mike Miller viene promosso come capo allenatore ad interim.
Arene di gioco[modifica | modifica wikitesto]
- Madison Square Garden (III) (1946-1968)
- occasionalmente (1946-1960): 69th Regiment Armory
- Madison Square Garden (IV) (1968-presente)
Evoluzione divisa[modifica | modifica wikitesto]
Squadra attuale[modifica | modifica wikitesto]
New York Knicks roster
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Giocatori | Staff Tecnico | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Roster • Transazioni |
Record stagione per stagione[modifica | modifica wikitesto]
Campione NBA | Campione di Conference | Campione di Division |
Stagione | V | P | % | Playoff | Risultati |
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New York Knicks | |||||
1946–47 | 33 | 27 | 55,0 | Vincono i quarti di finale, Eliminati alle semifinali |
New York 2, Cleveland 1 Philadelphia 2, New York 0 |
1947–48 | 26 | 22 | 54,2 | Eliminati ai quarti di finale | Baltimore 2, New York 1 |
1948–49 | 32 | 28 | 57,8 | Vincono le semifinali di Conference, Eliminati alle finali di Conference |
New York 2, Baltimore 1 Washington 2, New York 1 |
1949–50 | 40 | 28 | 58,8 | Vincono le semifinali di Division, Eliminati alle finali di Division |
New York 2, Washington 0 Syracuse 2, New York 1 |
1950–51 | 36 | 30 | 54,5 | Vincono le semifinali di Division, Vincono le finali di Division, Perdono le Finali NBA |
New York 2, Boston 0 New York 3, Syracuse 2 Rochester 4, New York 3 |
1951–52 | 37 | 29 | 56,1 | Vincono le semifinali di Division, Vincono le finali di Division, Perdono le Finali NBA |
New York 2, Boston 1 New York 3, Syracuse 1 Minneapolis 4, New York 3 |
1952–53 | 47 | 23 | 67,1 | Vincono le semifinali di Division, Vincono le finali di Division, Perdono le Finali NBA |
New York 2, Baltimore 0 New York 3, Boston 1 Minneapolis 4, New York 1 |
1953–54 | 44 | 28 | 61,1 | Eliminati alle semifinali di Division | Boston, Syracuse 2, New York 0 |
1954–55 | 38 | 34 | 52,8 | Eliminati alle semifinali di Division | Boston 2, New York 1 |
1955–56 | 35 | 37 | 48,6 | ||
1956–57 | 36 | 36 | 50,0 | ||
1957–58 | 35 | 37 | 48,6 | ||
1958–59 | 40 | 32 | 55,6 | Eliminati alle semifinali di Division | Syracuse 2, New York 0 |
1959–60 | 27 | 48 | 36,0 | ||
1960–61 | 21 | 58 | 26,6 | ||
1961–62 | 29 | 51 | 36,3 | ||
1962–63 | 21 | 59 | 26,3 | ||
1963–64 | 22 | 58 | 27,5 | ||
1964–65 | 31 | 49 | 38,8 | ||
1965–66 | 30 | 50 | 37,5 | ||
1966–67 | 36 | 45 | 44,4 | Eliminati alle semifinali di Division | Boston 3, New York 1 |
1967–68 | 43 | 39 | 52,4 | Eliminati alle semifinali di Division | Philadelphia 4, New York 2 |
1968–69 | 54 | 28 | 65,9 | Vincono le semifinali di Division, eliminati alle finali di Division |
New York 4, Baltimora 0 Boston 4, New York 2 |
1969–70 | 60 | 22 | 73,2 | Vincono le semifinali di Division, vincono le finali di Division, Vincono le Finali NBA |
New York 4, Baltimora 3 New York 4, Milwaukee 1 New York 4, L.A. Lakers 3 |
1970–71 | 52 | 30 | 63,4 | Vincono le semifinali di Conference, eliminati alle finali di Conference |
New York 4, Atlanta 1 Baltimora 4, New York 3 |
1971–72 | 48 | 34 | 58,5 | Vincono le semifinali di Conference, vincono le finali di Conference, Perdono le Finali NBA |
New York 4, Baltimora 2 New York 4, Boston 1 L.A. Lakers 4, New York 1 |
1972–73 | 57 | 25 | 69,5 | Vincono le semifinali di Conference, vincono le finali di Conference, Vincono le Finali NBA |
New York 4, Baltimora 1 New York 4, Boston 3 New York 4, L.A. Lakers 1 |
1973–74 | 49 | 33 | 59,8 | Vincono le semifinali di Conference, eliminati alle finali di Conference |
New York 4, Capitol 3 Boston 4, New York 1 |
1974–75 | 40 | 42 | 48,8 | Eliminati al Primo Round | Houston 2, New York 1 |
1975–76 | 38 | 44 | 46,3 | ||
1976–77 | 40 | 42 | 48,8 | ||
1977–78 | 43 | 39 | 52,4 | Vincono il Primo Round, eliminati alle semifinali di Conference |
New York 2, Cleveland 0 Philadelphia 4, New York 0 |
1978–79 | 31 | 51 | 37,8 | ||
1979–80 | 39 | 43 | 47,6 | ||
1980–81 | 50 | 32 | 61,0 | Eliminati al Primo Round | Chicago 2, New York 0 |
1981–82 | 33 | 49 | 40,2 | ||
1982–83 | 44 | 38 | 53,7 | Vincono il Primo Round, eliminati alle semifinali di Conference |
New York 2, New Jersey 0 Philadelphia 4, New York 0 |
1983–84 | 47 | 35 | 57,3 | Vincono il Primo Round, eliminati alle semifinali di Conference |
New York 3, Detroit 2 Boston 4, New York 3 |
1984–85 | 24 | 58 | 29,3 | ||
1985–86 | 23 | 59 | 28,0 | ||
1986–87 | 24 | 58 | 29,3 | ||
1987–88 | 38 | 44 | 46,3 | Eliminati al Primo Round | Boston 3, New York 1 |
1988–89 | 52 | 30 | 63,4 | Vincono il Primo Round, eliminati alle semifinali di Conference |
New York 3, Philadelphia 0 Chicago 4, New York 2 |
1989–90 | 45 | 37 | 54,9 | Vincono il Primo Round, eliminati alle semifinali di Conference |
New York 3, Boston 1 Detroit 4, New York 1 |
1990–91 | 39 | 43 | 47,6 | Eliminati al Primo Round | Chicago 3, New York 0 |
1991–92 | 51 | 31 | 62,2 | Vincono il Primo Round, eliminati alle semifinali di Conference |
New York 3, Detroit 2 Chicago 4, New York 3 |
1992–93 | 60 | 22 | 73,2 | Vincono il Primo Round, vincono le semifinali di Conference, perdono le Finali di Conference |
New York 3, Indiana 1 New York 4, Charlotte 1 Chicago 4, New York 2 |
1993–94 | 57 | 25 | 69,5 | Vincono il Primo Round, vincono le semifinali di Conference, vincono le Finali di Conference, perdono le Finali NBA |
New York 3, New Jersey 1 New York 4, Chicago 3 New York 4, Indiana 3 Houston 4, New York 3, |
1994–95 | 55 | 27 | 67,1 | Vincono il Primo Round, eliminati alle semifinali di Conference |
New York 3, Cleveland 1 Indiana 4, New York 3 |
1995–96 | 47 | 35 | 57,3 | Vincono il Primo Round, eliminati alle semifinali di Conference |
New York 3, Cleveland 0 Chicago 4, New York 1 |
1996–97 | 57 | 25 | 69,5 | Vincono il Primo Round, eliminati alle semifinali di Conference |
New York 3, Charlotte 1 Miami 4, New York 3 |
1997–98 | 43 | 39 | 52,4 | Vincono il Primo Round, eliminati alle semifinali di Conference |
New York 3, Miami 1 Indiana 4, New York 1 |
1998–99* | 27 | 23 | 54,0 | Vincono il Primo Round, vincono le semifinali di Conference, vincono le Finali di Conference, perdono le Finali NBA |
New York 3, Miami 2 New York 4, Atlanta 0 New York 4, Indiana 2 San Antonio 4, New York 1 |
1999–2000 | 50 | 32 | 61,0 | Vincono il Primo Round, vincono le semifinali di Conference, perdono le Finali di Conference |
New York 3, Toronto 0 New York 4, Miami 3 Indiana 4, New York 2 |
2000–01 | 48 | 34 | 58,5 | Eliminati al Primo Round | Toronto 3, New York 2 |
2001–02 | 30 | 52 | 36,6 | ||
2002–03 | 39 | 43 | 47,6 | ||
2003–04 | 33 | 49 | 40,2 | Eliminati al Primo Round | New Jersey 4, New York 0 |
2004–05 | 33 | 49 | 40,2 | ||
2005–06 | 23 | 59 | 28,0 | ||
2006–07 | 33 | 49 | 40,2 | ||
2007–08 | 23 | 59 | 28,0 | ||
2008–09 | 32 | 50 | 39,0 | ||
2009–10 | 29 | 53 | 35,4 | ||
2010–11 | 42 | 40 | 51,2 | Eliminati al Primo Round | New York 0, Boston 4 |
2011–12** | 36 | 30 | 54,5 | Eliminati al Primo Round | New York 1, Miami 4 |
2012–13 | 54 | 28 | 65,9 | Vincono il Primo Round, eliminati alle semifinali di Conference |
New York 4, Boston 2 Indiana 4, New York 2 |
2013–14 | 37 | 45 | 45,1 | ||
2014–15 | 17 | 65 | 20,2 | ||
2015–16 | 32 | 50 | 39,0 | ||
2016–17 | 31 | 51 | 37,8 | ||
2017–18 | 29 | 53 | 35,4 | ||
Stagione regolare | 2732 | 2835 | 49,2 | ||
Playoff | 186 | 190 | 49,5 | ||
Totale | 2918 | 3015 | 49,2 |
- * Stagione più breve (50 incontri) a causa del lockout
- ** Stagione più breve (66 incontri) a causa del lockout
Membri della Basketball Hall of Fame[modifica | modifica wikitesto]
Membri New York Knicks nella Basketball Hall of Fame | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Giocatori | |||||||||
Num. | Nome | Ruolo | Stagione/i | Introdotto | Num. | Nome | Ruolo | Stagione/i | Introdotto |
3 | Tracy McGrady | G/AP | 2010 | 2017 | 6 | Tom Gola | G/AP | 1962–1966 | 1976 |
7 | Slater Martin | P | 1956 | 1982 | 8 | Walt Bellamy | C | 1965–1968 | 1993 |
8 19 |
Nat Clifton | AG | 1950–1956 | 2014 | 9 | Richie Guerin | G | 1956–1963 | 2013 |
10 | Walt Frazier | P | 1967–1977 | 1987 | 11 | Harry Gallatin | AG/C | 1948–1957 | 1991 |
11 | Bob McAdoo | AG/C | 1976–1979 | 2000 | 15 | Earl Monroe | P | 1972–1980 | 1990 |
15 | Dick McGuire | G | 1949–1957 | 1993 | 19 | Willis Reed | C | 1964–1974 | 1982 |
22 | Dave DeBusschere | AG | 1969–1974 | 1983 | 24 | Bill Bradley | AP/G | 1967–1977 | 1982 |
30 | Bernard King | AP | 1982–1987 | 2013 | 32 | Jerry Lucas | C | 1971–1974 | 1980 |
33 | Patrick Ewing 1 | C | 1985–2000 | 2008 | 42 | Spencer Haywood | AG/C | 1975–1979 | 2015 |
55 | Dikembe Mutombo | C | 2003–2004 | 2015 | |||||
Staff | |||||||||
Nome | Ruolo | Stagione/i | Introdotto | Nome | Ruolo | Stagione/i | Introdotto | ||
613 | Red Holzman | Allenatore | 1967–1977 1978–1982 |
1986 | Hubie Brown 3 | Allenatore | 1982–1986 | 2005 | |
Larry Brown | Allenatore | 2005–2006 | 2002 | Don Nelson | Allenatore | 1995–1996 | 2012 | ||
Rick Pitino | Allenatore | 1987–1989 | 2013 | Pat Riley | Allenatore | 1991–1995 | 2008 | ||
Lenny Wilkens 2 | Allenatore | 2004–2005 | 1998 |
Note:
- 1 In totale, Ewing è stato introdotto due volte nella Hall of Fame - come giocatore e come membro della Nazionale Olimpica 1992.
- 2 In totale, Wilkens è stato introdotto tre volte nella Hall of Fame – come giocatore, come allenatore e come membro della Nazionale Olimpica 1992.
- 3 Introdotto in qualità di contributore.
Numeri ritirati[modifica | modifica wikitesto]
Numeri ritirati New York | ||||
Num. | Giocatore | Ruolo | Stagioni | Giorno ritiro |
---|---|---|---|---|
10 | Walt Frazier 1 | P | 1967–1977 | 15 dicembre 1979 |
12 | Dick Barnett | G | 1965–1974 | 10 marzo 1990 |
15 5 | Earl Monroe | P | 1972–1980 | 1º marzo 1986 |
Dick McGuire 2 | G | 1949–1957 |
14 marzo 1992 | |
19 | Willis Reed 3 | C | 1964–1974 | 21 ottobre 1976 |
22 | Dave DeBusschere | AP | 1969–1974 | 24 marzo 1981 |
24 | Bill Bradley | AP | 1967–1977 | 18 febbraio 1984 |
33 | Patrick Ewing | C | 1985–2000 | 28 febbraio 2003 |
613 | Red Holzman 4 | — | 1967–1977 1978–1982 |
10 marzo 1990 |
Note:
- 1 Anche come telecronista.
- 2 Anche come allenatore (1965–1968) e direttore scouting.
- 3 Anche come allenatore (1977–1978).
- 4 come allenatore; 613 rappresenta il numero delle vittorie.
- 5 Numero ritirato due volte, prima per Monroe e 6 anni dopo per McGuire.[6]
Allenatori[modifica | modifica wikitesto]
Legenda | |
---|---|
PA | Partite allenate |
V | Vittorie |
S | Sconfitte |
V% | Percentuale di vittorie |
Ha trascorso l'intera sua carriera da allenatore con i Knicks | |
Eletto nella Basketball Hall of Fame |
Note: Statistiche aggiornate a fine stagione 2019-2020.
Num. | Nome | Stagione/i | PA | V | S | V% | PA | V | S | V% | Successi | Ref. | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Stagione regolare | Playoff | ||||||||||||||
New York Knicks | |||||||||||||||
1 | Neil Cohalan | 1946–1947 | 60 | 33 | 27 | .550 | 5 | 2 | 3 | .400 | [7] | ||||
2 | Joe Lapchick | 1947–1956 | 573 | 326 | 247 | .569 | 60 | 30 | 30 | .500 | [8] | ||||
3 | Vince Boryla | 1956–1958 | 165 | 80 | 85 | .485 | — | — | — | — | [9] | ||||
4 | Andrew Levane | 1958–1959 | 99 | 48 | 51 | .485 | 2 | 0 | 2 | .000 | [10] | ||||
5 | Carl Braun | 1959–1961 (da giocatore-allenatore) | 127 | 40 | 87 | .315 | — | — | — | — | [11] | ||||
6 | Eddie Donovan | 1961–1965 | 278 | 84 | 194 | .302 | — | — | — | — | [12] | ||||
7 | Harry Gallatin | 1965 | 63 | 25 | 38 | .397 | — | — | — | — | [13] | ||||
8 | Dick McGuire | 1965–1967 | 177 | 75 | 102 | .424 | 4 | 1 | 3 | .250 | [14] | ||||
9 | Red Holzman | 1967–1977 | 783 | 466 | 317 | .595 | 95 | 54 | 41 | .568 | 1969–70 Allenatore dell'anno NBA 2 titoli NBA (1970, 1973) nella top 10 allenatori della storia NBA[15] |
[16] | |||
10 | Willis Reed | 1977–1978 | 96 | 49 | 47 | .510 | 6 | 2 | 4 | .333 | [17] | ||||
— | Red Holzman | 1978–1982 | 314 | 147 | 167 | .468 | 2 | 0 | 2 | .000 | nella top 10 allenatori della storia NBA[15] | [16] | |||
11 | Hubie Brown | 1982–1986 | 344 | 138 | 190 | .401 | 18 | 8 | 10 | .444 | [18] | ||||
12 | Bob Hill | 1986–1987 | 66 | 20 | 46 | .303 | — | — | — | — | [19] | ||||
13 | Rick Pitino | 1987–1989 | 164 | 90 | 74 | .549 | 13 | 6 | 7 | .462 | [20] | ||||
14 | Stu Jackson | 1989–1990 | 97 | 52 | 45 | .536 | 10 | 4 | 6 | .400 | [21] | ||||
15 | John MacLeod | 1990–1991 | 67 | 32 | 35 | .478 | 3 | 0 | 3 | .000 | [22] | ||||
16 | Pat Riley | 1991–1995 | 328 | 223 | 105 | .680 | 63 | 35 | 28 | .556 | 1992–93 Allenatore dell'anno NBA nella top 10 allenatori della storia NBA[15] |
[23] | |||
17 | Don Nelson | 1995–1996 | 59 | 34 | 25 | .576 | — | — | — | — | nella top 10 allenatori della storia NBA[15] | [24] | |||
18 | Jeff Van Gundy | 1996–2001 | 420 | 248 | 172 | .590 | 69 | 37 | 32 | .536 | [25] | ||||
19 | Don Chaney | 2001–2004 | 184 | 72 | 112 | .391 | — | — | — | — | [26] | ||||
20 | Herb Williams | 2004 | 1 | 1 | 0 | 1.000 | — | — | — | — | [27] | ||||
21 | Lenny Wilkens | 2004–2005 | 81 | 40 | 41 | .494 | 4 | 0 | 4 | .000 | nella top 10 allenatori della storia NBA[15] | [28] | |||
— | Herb Williams | 2005 | 43 | 16 | 27 | .372 | — | — | — | — | [27] | ||||
22 | Larry Brown | 2005–2006 | 82 | 23 | 59 | .280 | — | — | — | — | [29] | ||||
23 | Isiah Thomas | 2006–2008 | 164 | 56 | 108 | .341 | — | — | — | — | [30] | ||||
24 | Mike D'Antoni | 2008–2012 | 288 | 121 | 167 | .420 | 4 | 0 | 4 | .000 | [31] | ||||
25 | Mike Woodson | 2012–2014 | 188 | 109 | 79 | .580 | 17 | 7 | 10 | .412 | [32] | ||||
26 | Derek Fisher | 2014–2016 | 136 | 40 | 96 | .294 | — | — | — | — | [33] | ||||
27 | Kurt Rambis | 2016 | 28 | 9 | 19 | .321 | — | — | — | — | — | [34] | |||
28 | Jeff Hornacek | 2016–2018 | 164 | 60 | 104 | .366 | — | — | — | — | — | [35] | |||
29 | David Fizdale | 2018–2019 | 104 | 21 | 83 | .202 | — | — | — | — | — | [36] | |||
30 | Mike Miller | 2019-2020 | 44 | 17 | 27 | .386 | — | — | — | — | — | [37] | |||
31 | Tom Thibodeau | 2020–Presente | 0 | 0 | 0 | – | — | — | — | — | — | [38] |
Red Holzman è stato NBA Coach of the Year 1969, e ha vinto due titoli NBA nel (1970, 1973).
Rick Pitino è stato allenatore dei Knicks dal 1987 al 1988.
Pat Riley è stato allenatore dei Knicks dal 1991 al 1994.
Jeff Van Gundy è stato allenatore dei Knicks dal 1995 al 2001.
Mike Woodson è stato allenatore dei Knicks dal 2011 al 2013.
Jeff Hornacek è stato allenatore dei Knicks dal 2016 al 2017.
David Fizdale è l'attuale allenatore dei Knicks.
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Palmarès New York Knicks | ||
Titoli | Anni | |
![]() |
2 | 1970, 1973 |
Titoli di Conference | 8 | 1951, 1952, 1953, 1970, 1972, 1973, 1994, 1999 |
Titoli di Division | 5 | 1970-1971, 1988-1989, 1992-1993, 1993-1994, 2012-2013 |
Premi e riconoscimenti individuali[modifica | modifica wikitesto]
- Willis Reed – 1970
- Willis Reed – 1970, 1973
- Willis Reed – 1965
- Patrick Ewing – 1986
- Mark Jackson – 1988
- Anthony Mason – 1995
- John Starks – 1997
- J. R. Smith − 2013
NBA Defensive Player of the Year
- Tyson Chandler – 2012
- Red Holzman – 1970
- Pat Riley – 1993
- Jason Kidd – 2013
J. Walter Kennedy Citizenship Award
- Mike Glenn – 1981
- Rory Sparrow – 1986
- Bernard King – 1985
- Carmelo Anthony – 2013
NBA All-Star Game capo allenatore
- Joe Lapchick – 1951, 1953, 1954
- Red Holzman – 1970, 1971
- Pat Riley – 1993
- Jeff Van Gundy – 2000
- Harry Gallatin – 1954
- Walt Frazier – 1970, 1972, 1974, 1975
- Willis Reed – 1970
- Bernard King – 1984, 1985
- Patrick Ewing – 1990
- Carl Braun – 1948, 1954
- Dick McGuire – 1951
- Harry Gallatin – 1955
- Richie Guerin – 1959, 1960, 1962
- Willis Reed – 1967–1969, 1971
- Dave DeBusschere – 1969
- Walt Frazier – 1971, 1973
- Patrick Ewing – 1988, 1989, 1991–1993, 1997
- Amar'e Stoudemire – 2011
- Carmelo Anthony – 2013
- Carmelo Anthony – 2012
- Tyson Chandler – 2012
- Dave DeBusschere – 1969–1974
- Walt Frazier – 1969–1975
- Willis Reed – 1970
- Micheal Ray Richardson – 1981
- Charles Oakley – 1994
- Tyson Chandler – 2013
- Patrick Ewing – 1988, 1989, 1992
- John Starks – 1993
- Charles Oakley – 1998
- Tyson Chandler – 2012
- Art Heyman – 1964
- Jim Barnes – 1965
- Howard Komives – 1965
- Willis Reed – 1965
- Dick Van Arsdale – 1966
- Cazzie Russell – 1967
- Walt Frazier – 1968
- Phil Jackson – 1968
- Bill Cartwright – 1980
- Darrell Walker – 1984
- Patrick Ewing – 1986
- Mark Jackson – 1988
- Channing Frye – 2006
- Landry Fields – 2011
- Iman Shumpert – 2012
- Tim Hardaway Jr. – 2014
- Kristaps Porziņģis – 2016
- Willy Hernangómez – 2017
- Rod Strickland – 1989
- Langston Galloway – 2015
- Kenny Walker – 198
- Nate Robinson – 2006, 2009, 2010
Leader di franchigia[modifica | modifica wikitesto]
Grassetto - giocatore ancora attivo ai Knicks.
Corsivo - giocatore ancora attivo, non con i Knicks.
Punti segnati (regular season) aggiornato a fine stagione 2017–18[39]
- Patrick Ewing (23.665)
- Walt Frazier (14.617)
- Willis Reed (12.183)
- Allan Houston (11.165)
- Carl Braun (10.449)
- Richie Guerin (10.392)
- Carmelo Anthony (10.186)
- Earl Monroe (9.679)
- Dick Barnett (9.442)
- Bill Bradley (9.217)
- Bill Cartwright (9.006)
- John Starks (8.489)
- Willie Naulls (8.318)
- Gerald Wilkins (8.258)
- Harry Gallatin (7.771)
- Charles Oakley (7.528)
- Dave DeBusschere (6.957)
- Kenny Sears (6.854)
- Ray Williams (6.555)
- Latrell Sprewell (6.284)
Altre statistiche (regular season) aggiornate a fine stagione 2017–18[39]
Minuti giocati | |
---|---|
Giocatore | Minuti |
Patrick Ewing | 37.586 |
Walt Frazier | 28.995 |
Charles Oakley | 23.959 |
Willis Reed | 23.073 |
Bill Bradley | 22.799 |
Allan Houston | 21.724 |
Dick Barnett | 18.442 |
Richie Guerin | 18.257 |
Carl Braun | 17.995 |
Earl Monroe | 17.552 |
Rimbalzi presi | |
---|---|
Giocatore | Rimbalzi |
Patrick Ewing | 10.759 |
Willis Reed | 8.414 |
Charles Oakley | 7.291 |
Harry Gallatin | 5.935 |
Willie Naulls | 5.015 |
Johnny Green | 4.825 |
Dave DeBusschere | 4.671 |
Walt Frazier | 4.598 |
Kurt Thomas | 4.272 |
Nat Clifton | 4.066 |
Assist effettuati | |
---|---|
Giocatore | Assist |
Walt Frazier | 4.791 |
Mark Jackson | 4.005 |
Dick McGuire | 2.950 |
Carl Braun | 2.821 |
Richie Guerin | 2.725 |
Bill Bradley | 2.533 |
Charlie Ward | 2.451 |
John Starks | 2.394 |
Ray Williams | 2.260 |
Micheal Ray Richardson | 2.244 |
Palle recuperate | |
---|---|
Giocatore | Recuperi |
Patrick Ewing | 1.061 |
Charles Oakley | 844 |
Micheal Ray Richardson | 810 |
Ray Williams | 750 |
Charlie Ward | 744 |
Mark Jackson | 720 |
John Starks | 711 |
Trent Tucker | 634 |
Gerald Wilkins | 614 |
Walt Frazier | 589 |
Stoppate effettuate | |
---|---|
Giocatore | Stoppate |
Patrick Ewing | 2.758 |
Bill Cartwright | 543 |
Marvin Webster | 542 |
Kurt Thomas | 479 |
Marcus Camby | 390 |
Kristaps Porziņģis | 378 |
Amar'e Stoudemire | 287 |
Charles Smith | 264 |
Kyle O'Quinn | 251 |
John Gianelli | 250 |
Tiri da 3 realizzati | |
---|---|
Giocatore | Triple |
John Starks | 982 |
Allan Houston | 921 |
Carmelo Anthony | 762 |
Jamal Crawford | 600 |
Charlie Ward | 598 |
Trent Tucker | 504 |
J. R. Smith | 443 |
Nate Robinson | 414 |
Latrell Sprewell | 385 |
Tim Hardaway | 381 |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Why Knickerbockers?, New York Knicks. URL consultato il 19 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2011).
- ^ New York Knicks Reproduction and Usage Guideline Sheet (JPG), NBA Properties, Inc.. URL consultato il 19 gennaio 2018.
- ^ Defensive Player of the Year nel 2007.
- ^ 2 volte miglior marcatore NBA, 7 volte All-Star, Most Improved Player nel 2001 e già ai Knicks per qualche mese nel 2010.
- ^ 4 volte All-Star e campione NBA nel 2004 con i Detroit Pistons.
- ^ Retired Knick Numbers at NY Knicks website, retrieved 29 October 2012
- ^ Neil Cohalan Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 7 ottobre 2008.
- ^ Joe Lapchick Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 7 ottobre 2008.
- ^ Vince Boryla Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 7 ottobre 2008.
- ^ Andrew Levane Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 7 ottobre 2008.
- ^ Carl Braun Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 7 ottobre 2008.
- ^ Eddie Donovan Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 7 ottobre 2008.
- ^ Harry Gallatin Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Dick McGuire Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ a b c d e Top 10 Coaches in NBA History, in National Basketball Association, Turner Sports Interactive, Inc. URL consultato il 9 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2012).
- ^ a b Red Holzman Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Willis Reed Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Hubie Brown Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Bob Hill Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Rick Pitino Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2008).
- ^ Stu Jackson Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ John MacLeod Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Pat Riley Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Don Nelson Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Jeff Van Gundy Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Don Chaney Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ a b Herb Williams Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2001).
- ^ Lenny Wilkens Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Larry Brown Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Isiah Thomas Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ Mike D'Antoni Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 14 marzo 2012.
- ^ Mike Woodson Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 18 dicembre 2012.
- ^ Derek Fisher Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 7 luglio 2015.
- ^ Kurt Rambis Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato l'8 febbraio 2016.
- ^ Knicks Name Jeff Hornacek Head Coach, NBA, 2 giugno 2016. URL consultato il 2 giugno 2016.
- ^ Knicks Name David Fizdale Head Coach, NBA, 3 maggio 2018. URL consultato il 3 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2019).
- ^ Knicks Name Mike Miller Head Coach, NBA, 3 maggio 2018. URL consultato il 6 dicembre 2019.
- ^ Tom Thibodeau introduced as Knicks head coach, calls New York job 'a dream come true', CBS, 30 luglio 2020. URL consultato il 30 luglio 2020.
- ^ a b New York Knicks: Players, Basketball Reference, 18 aprile 2017. URL consultato il 18 aprile 2017.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su New York Knicks
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Sito ufficiale, su nba.com.
- (EN) New York Knicks, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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