New York Rangers
New York Rangers Hockey su ghiaccio ![]() | |
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Original Six Team | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Dati societari | |
Città | New York |
Paese | ![]() |
Lega | National Hockey League |
Conference | Eastern |
Division | Metropolitan |
Fondazione | 1926 |
Denominazione | New York Rangers (1926-) |
Proprietario | Madison Square Garden, Inc. |
General manager | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Capitano | Vacante |
Squadre affiliate | Hartford Wolf Pack (AHL) G. Road Warriors (ECHL) |
Impianto di gioco | Madison Square Garden (18.200 posti) |
Sito web | www.newyorkrangers.com |
Palmarès | |
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Stanley Cup | 4 |
Presidents' Trophy | 4 |
Titoli di Conference | 2 |
Titoli di Division | 8 |
Trofei internazionali | 1 Victoria Cup |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Hockey su ghiaccio |
I New York Rangers sono una squadra di hockey su ghiaccio, con sede a New York e competono nella National Hockey League in quanto membri della Metropolitan Division della Eastern Conference. La squadra disputa le sue partite casalinghe al Madison Square Garden, arena condivisa con i New York Knicks della National Basketball Association e sono una delle tre franchige NHL localizzate nell'area metropolitana di New York oltre ai New Jersey Devils e ai New York Islanders.
Fondati nel 1926 da Tex Rickard, i Rangers sono una delle Original Six, le squadre che già competevano in NHL prima dell'espansione del 1967, insieme con Boston Bruins, i Chicago Blackhawks, i Detroit Red Wings, i Montreal Canadiens, e i Toronto Maple Leafs. La squadra ha raggiunto subito i primi successi sotto la guida di Lester Patrick, che ha guidato giocatori come Frank Boucher, Murray Murdoch e Bun Cook alla conquista della Stanley Cup del 1928, nella seconda stagione, per poi ripetersi nel 1933 e nel 1940.
In seguito all'iniziale periodo di grazia i Rangers hanno faticato tra gli anni '40 e '60, in cui le apparizioni e i successi ai playoffs erano rari. La squadra ha avuto un breve momento di rinascita negli anni '70, in cui ha raggiunto per due volte la finale per la Stanley Cup, ma perdendo sia contro i Bruins nel 1972 e i Canadiens nel 1979. Per quasi tutti gli anni '80 e nei primi '90 è stato intrapreso un percorso di rebuilding, che ha portato i suoi frutti nel 1994, quando, guidati da giocatori come Mark Messier, Brian Leetch, Adam Graves e Mike Richter, hanno conquistato la Stanley Cup 1994 battendo in finale i Vancouver Canucks.
Negli anni successivi non furono in grado di ripetere la vittoria ottenuta, ed andarono in contro ad un periodo di scarsi risultati, durante il quale rimasero senza partecipazioni ai playoff consecutivamente tra il 1998 e il 2005, un record per la franchigia. Dopo il lockout del 2005 e con l'arrivo del portiere svedese Henrik Lundqvist i Rangers prosperarono, raggiungendo i playoff in tutte le stagioni, eccetto una, tra il 2006 e il 2017. Nel 2014 raggiunsero di nuovo la finale della Stanley Cup, ma dovettero arrendersi ai Los Angeles Kings in cinque incontri.
Tra le file dei New York Rangers hanno militato diversi giocatori importanti, introdotti nella Hockey Hall of Fame, quattro dei quali (Buddy O'Connor, Chuck Rayner, Andy Bathgate e Mark Messier) hanno vinto l'Hart Memorial Trophy, giocando per la squadra.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I primi anni (1926-1967)
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Per la stagione 1926-1927, a George Lewis "Tex" Rickard, presidente del Madison Square Garden, venne assegnata una franchigia che potesse competere con i New York Americans, che avevano iniziato a giocare nell'arena l'anno precedente. Il grande successo degli Americans nella loro stagione di debutto, aveva superato le aspettative e questo spinse Rickard ad impegnarsi nella creazione di una seconda franchigia, nonostante la promessa, fatta agli Amerks, che sarebbero stati l'unica franchigia a giocare al Garden[1].
Il primo stemma della squadra era un cavallo blu cavalcato da un cowboy che brandiva una mazza da hockey, in seguito fu cambiato nel classico "RANGERS" scritto in diagonale[2]. Il futuro proprietario dei Toronto Maple Leafs, Conn Smythe, fu assunto per mettere insieme la squadra, ma ebbe un litigio con l'esperto di hockey di fiducia di Rickard, il colonnello John S. Hammond, e fu dunque licenziato come manager-allenatore alla vigilia della prima stagione: gli fu pagata la considerevole cifra di 2 500 dollari per andarsene. Smythe fu sostituito dal co-fondatore della Pacific Coast Hockey Association, Lester Patrick[3]. Nella stagione d'esordio i Rangers vinsero la American Division, ma vennero sconfitti ai playoff dai Boston Bruins[4][5].
L'immediato successo della squadra ha contribuito a rendere i giocatori, celebrità e personaggi fissi nelle serate della New York degli Anni ruggenti. In questo periodo, giocando al Garden, sulla 49th Street, a pochi isolati da Times Square, i Rangers si guadagnarono il soprannome di "Broadway Blueshirts". Il 13 dicembre 1929 i Rangers divennero la prima squadra NHL a viaggiare in aereo, quando volarono a Toronto, con la Curtiss-Wright, per la partita contro i Maple Leafs, persa 7-6[6].
Durante la seconda stagione, conquistarono la Stanley Cup, battendo in finale i Montreal Maroons per 3-2[7]. Nel corso delle finali, l'allenatore Patrick si ritrovò a dover giocare come portiere all'età di 44 anni, dato che a quel tempo alle squadre non era richiesto di prevedere un portiere di riserva. Quando il portiere titolare dei Rangers, Lorne Chabot, fu costretto ad uscire, a causa di un infortunio all'occhio, l'allenatore dei Maroons, Eddie Gerard si oppose alla richiesta di Patrick di schierare il portiere degli Ottawa Senators, Alec Connell, che si trovava tra il pubblico. Patricks scese in campo per due periodi nella gara 2 della finale, concedendo solo un goal al centro dei Maroons Nels Stewart. Frank Boucher segno il goal della vittoria all'overtime per New York[8].

Dopo la sconfitta per 2-0 nella Stanley Cup 1929, contro i Bruins, e qualche annata difficile all'inizio degli anni '30 i Rangers, guidati dai fratelli Bill e Bun Cook, ala destra e sinistra e da Frank Boucher, centro, vinsero la Stanley Cup del 1933, battendo in finale i Toronto Maple Leafs per 3-1. Per il resto degli anni '30 i Rangers viaggiarono ad una media di vittorie attorno allo 0,500 e il coach Lester Patrick venne rimpiazzato da Frank Boucher[9]
Nella stagione 1939-40 i Rangers conclusero la regular season al secondo posto, dietro i Boston Bruins che affrontarono nel primo turno dei playoff. I Bruins iniziarono la serie portandosi sul 2-1, ma New York rimontò vincendo tre partite di fila, vincendo la serie 4-2 e guadagnandosi l'accesso alle finals. Dall'altra parte del tabellone i Detroit Red Wings batterono i New York Americans 2-1, mentre i Toronto Maple Leafs batterono i Chicago Black Hawks 2-0. Nel turno successivi furono i Maple Leafs a prevalere per 2-0, raggiungendo i Rangers in finale. In gara-1, al Madison Square Garden i Rangers vinsero all'overtime per 2-1 e si portarono sul 2-0 nella partita successiva, vincendo 6-2. Quando la serie si spostò a Toronto i Maple Leafs vinsero le due partite successive, pareggiando la serie sul 2-2. Le successive due partite, giocate a New York, furono vinte entrambe all'overtime dai Rangers, che chiusero la serie 4-2, laureandosi campioni.
Il rendimento della squadrà collassò negli anni '40, tanto che nella stagione 1943-44, il portiere Ken McAuley registrò ben 39 sconfitte, e concesse 310 goal in 50 partite giocate. Con la media di 6,24 goal incassati per incontro, la stagione fu la peggiore in NHL, quantomeno tra i portieri che disputarono almeno 25 partite a stagione[10]. La squadra mancò i playoff per cinque stagioni di fila, prima di ottenere il quarto posto nella stagione 1947-48. Furono eliminati al primo round dai Detroit Red Wings, e fallirono la qualificazione l'anno successivo. Nel 1950 raggiunsero la finale della Stanley Cup, ma furono costretti a giocare tutte le partite casalinghe a Toronto, dato che il Madison Square Garden era occupato da un circo. Persero la serie finale per 4-3, contro Detroit.
Durante questo periodo, il proprietario dei Red Wings, James E. Norris, divenne azionista del Garden, senza tuttavia acquisire il controllo dell'arena, dato che avrebbe violato le regole NHL che impedivano di possedere più di una squadra. Nonostante ciò ottenne abbastanza supporto dalla dirigenza da esercitare un controllo de facto. Negli anni successivi i Rangers non ottennero buoni risultati, per quasi tutta l'era delle Original Six, fallendo la qualificazione ai playoff in 12 dei 16 anni successivi. Nel 1968 la squadra si trasferì nel nuovo Madison Square Garden, mentre l'anno precedente si erano qualificati ai playoff, per la prima volta in cinque anni, grazie al portiere rookie Ed Giacomin, ed al 37enne ex Montreal Canadiens Bernie Geoffrion, che tornò a giocare nel 1966 nonostante si fosse ritirato due anni prima.
1967-1993
[modifica | modifica wikitesto]La squadra fu così rinnovata a partire dal 1967, a seguito dell'allargamento della lega, e giunse due volte in finale nel corso degli anni '70, perdendo in entrambi i casi: la prima volta con i Boston Bruins (vincitore della serie per 4-2) nel 1972, la seconda nel 1979 con i Montreal Canadiens (vincenti per 4-1). Nella stagione 1973-1974, i Rangers divennero la prima squadra dell'Original Six a venire eliminata ai playoff da una squadra aggiunta dopo l'allargamento del 1967; a fare questo furono i Philadelphia Flyers, al termine di una serie tiratissima, terminata sul 4-3 per questi ultimi. Tuttavia, la squadra non raggiunse molti altri risultati di spessore, al di là dei titoli di divisione vinti nelle stagioni 1989-1990 e 1991-1992.
1993-presente
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Dopo 54 anni, finalmente i Rangers riportarono la Stanley Cup a New York: dopo aver vinto il titolo di divisione ed il Presidents' Trophy (grazie alla cifra record di 112 punti di stagione), i newyorchesi prima vinsero il titolo di conference per la prima volta nella loro storia, superando, nei playoff, i rivali cittadini dei New York Islanders nei quarti (4-0 in serie), poi i Washington Capitals in semifinale (4-1) e, in finale, i Vancouver Canucks al termine di una lunga serie vinta per 4-3. Tuttavia, i Rangers non riuscirono a ripetere questo risultato negli anni successivi, nonostante la militanza, in questo periodo, di grandi giocatori tra le file newyorchesi, come Wayne Gretzky e Brian Leetch. Nel corso degli ultimi anni, dopo una lunga assenza, i Rangers hanno sempre raggiunto i playoff, tranne in un'occasione, nella stagione 2009-2010. Nella stagione 2011-2012 hanno terminato la stagione regolare al primo posto nella Eastern Conference, vincendo pertanto il titolo di Division; tuttavia, nei playoff, si sono fermati in finale di Conference, dove sono stati battuti dai New Jersey Devils.
Rosa
[modifica | modifica wikitesto]Numeri ritirati
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I Rangers hanno ritirato nove numeri per undici giocatori, e la NHL ha ritirato il 99 di Wayne Gretzky per tutte le squade della lega in occasione dell'All-Star Game del 2000.[11]
No. | Player | Position | Career | Date No. retired |
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1 | Eddie Giacomin | G | 1965–1976 | 15 marzo 1989 |
2 | Brian Leetch | D | 1987–2004 | 24 gennaio 2008[12] |
3 | Harry Howell | D | 1952–1969 | 22 febbraio 2009[13] |
7 | Rod Gilbert | RW | 1960–1978 | 14 ottobre 1979 |
9 | Andy Bathgate | RW | 1952–1964 | 22 febbraio 2009[13] |
Adam Graves | LW | 1991–2001 | 3 febbraio 2009[14] | |
11 | Vic Hadfield | LW | 1959–1974 | 2 dicembre 2018[15] |
Mark Messier | C | 1991–1997 2000–2004 |
12 gennaio 2006[16] | |
19 | Jean Ratelle | C | 1960–1976 | 25 febbraio 2018[17] |
30 | Henrik Lundqvist | G | 2005–2020 | 28 gennaio 2022[18] |
35 | Mike Richter | G | 1990–2003 | 4 febbraio 2004[19] |
Palmarès
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National Hockey League
[modifica | modifica wikitesto]- Stanley Cup: 4
- Presidents' Trophy (Regular Season): 4
- Prince of Wales Trophy (Conference): 2
- Titoli di Division: 8
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Victoria Cup: 1
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Ed Jr. Boland, F.Y.I., in The New York Times, 16 febbraio 2003. URL consultato il 22 april 2025.
- ^ (EN) When the Rangers Were Young, Dodd, Mead & Company, 1973, p. 74, ISBN 0-396-06852-9.«Even before our training camp opened we were widely known as Tex's Rangers, a name given us by George Daley, the sports editor of the New York Herald Tribune, and one that seemed likely to stick. In fact, our first team crest was that of a horse sketched in blue carrying a cowboy waving a hockey stick aloft. The horse was rearing, with the word TEX'S in a crescent at the top of the emblem with RANGERS looped below. But Rickard didn't like the idea and before the season opened our insignia was changed to the present diagonal splash of the word RANGERS.[Già prima dell'apertura del campo di allenamento eravamo conosciuti come Tex's Rangers, un nome datoci da George Daley, il redattore sportivo del New York Herald Tribune, e che sembrava destinato a rimanere. Infatti, il nostro primo stemma di squadra fu quello di un cavallo abbozzato in blu che portava un cowboy che agitava in alto una mazza da hockey. Il cavallo era impennato, con la parola TEX'S in una mezzaluna nella parte superiore dell'emblema e i RANGERS inanellati sotto. Ma a Rickard l'idea non piacque e prima dell'inizio della stagione il nostro stemma fu cambiato con l'attuale spruzzata diagonale della parola RANGERS]»
- ^ (EN) Dave Anderson, Sports of The Times; The Original Ranger, Murray Murdoch, Turns 90, in The New York Times, 15 maggio 1994.
- ^ (EN) NHL Standings, su hockeydb.com, The Internet Hockey Database.
- ^ (EN) 1926–27 NHL Playoff Results, su hockeydb.com, The Internet Hockey Database.
- ^ (EN) Steve Dryden, The Hockey News: Century Of Hockey, Toronto, McClelland & Stewart Ltd., 2000, p. 32, ISBN 0-7710-4179-9.
- ^ (EN) Stanley Cup history, in USA Today, 14 giugno 2002.
- ^ (EN) Graham Brink, Injuries sideline players only rarely, 5 giugno 2004.
- ^ (EN) Team History, su rangers.nhl.com.
- ^ (EN) Ellis, Steven, Rocky Records: The worst seasons by goaltenders in NHL history, su thehockeynews.com, 6 marzo 2020.
- ^ (EN) Perfect setting: Gretzky's number retired before All-Star Game, su sportsillustrated.cnn.com, CNN Sports Illustrated. Associated Press, 6 febbraio 2000.
- ^ (EN) John Dellapina, Leetch's number headed for Garden rafters, in Daily News, 6 settembre 2007.
- ^ a b (EN) Rangers raise No. 3, No. 9 to rafters, su espn.com, ESPN, 22 febbraio 2009.
- ^ (EN) New York Rangers retire Adam Graves' No. 9 before losing to Atlanta in shootout, su nj.com, 3 febbraio 2009.
- ^ (EN) Hadfield's No. 11 retired by Rangers, su nhl.com, 2 dicembre 2018.
- ^ (EN) Rangers hoist Messier's No. 11 to Garden rafters, 13 gennaio 2006.
- ^ (EN) Rangers Greats Reunite to Honor Jean Ratelle, 24 febbraio 2018.
- ^ (EN) Lundqvist has number retired by Rangers, su nhl.com, 28 gennaio 2022.
- ^ (EN) Goalie won 301 games with New York, 5 febbraio 2004.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su New York Rangers
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale dei New York Rangers, su newyorkrangers.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 105137762 · ISNI (EN) 0000 0000 8459 0335 · LCCN (EN) n50011277 |
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