La città dolente

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jump to navigation Jump to search
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo film del 1989, vedi Città dolente (film 1989).
La città dolente
Luigi Tosi (Berto) e Constance Dowling (Lubitza) in una scena del film
Titolo originaleLa città dolente
Paese di produzioneItalia
Anno1948
Durata80 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico
RegiaMario Bonnard
SoggettoMario Bonnard
SceneggiaturaMario Bonnard, Aldo De Benedetti, Anton Giulio Majano, Federico Fellini
Casa di produzioneIstria, Scalera Film
Distribuzione in italianoScalera Film
FotografiaTonino Delli Colli
MontaggioGiulia Fontana
MusicheGiulio Bonnard
ScenografiaMario Rappini
CostumiMario Rappini
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

La città dolente è un film italiano del 1948 diretto da Mario Bonnard. Si tratta del primo film della storia a trattare il recente orrore delle foibe e del regime socialista di Tito nella vecchia Jugoslavia.

Il film, una coproduzione "Istria" - Scalera Film, contiene alcune scene documentarie (dirette da Enrico Moretti) sull'esodo istriano.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In seguito ai Trattati di Parigi la città di Pola e il suo territorio vengono assegnati alla recente costituita nazione jugoslava.

La maggioranza degli italiani è partita (28.000 su circa 31.000 abitanti), costretta da abbandonare tutto al momento dell'evacuazione organizzata da Roma tramite la motonave Toscana. Solo pochi di loro vengono convinti a restare, e tra questi vi è Berto, giovane e umilissimo operaio lusingato dalla promessa di diventare padrone di una delle fabbriche sottoposte a prossima nazionalizzazione forzata.

Promessa ovviamente non mantenuta dal regime comunista che ostacola la permanenza degli optanti. In un clima sempre più oppressivo e di forte angoscia per la propria sorte, con l'aiuto di una funzionaria governativa jugoslava riesce a fare partire per Trieste la moglie Silvana ed il figlio, a cui promette di tornare quanto prima possibile; però il poverino viene invece rinchiuso in un campo di concentramento, per aver rifiutato di aiutare il regime istauratosi.

Riuscito a fuggire e raggiunta la costa, ruba una barca con la quale spera di raggiungere l'Italia, ma proprio quando sta per mettere piede a bordo, viene raggiunto da una raffica di mitra, che lo freddano senza indugio: infatti l'ultima cosa che si ode, nello schermo divenuto ormai tutto nero, è uno sparo.[1]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La città dolente si tratta dell'unico film con Barbara Costanova (qui nel ruolo di Silvana), mai più apparsa in televisione.[2]

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne girato totalmente tra Cinecittà e Civitavecchia, con scenografie basate sui paesaggi tipici della regione istriana.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 4 marzo 1949, ricevendo tuttavia un basso pubblico e riscontro.[3]

Riceve, successivamente, diversi passaggi televisivi, da ultimo il 10 febbraio 2021, in occasione del Giorno del ricordo.[4] La pellicola è stata poi proiettata, molti anni dopo nel 2008, anche nella retrospettiva Questi fantasmi: Cinema italiano ritrovato al 65ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[5]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«Malgrado talune lungaggini, il film riesce interessante e commovente. La regia è precisa e piena di sensibilità: buona la recitazione e la fotografia.[6]»

(Segnalazioni cinematografiche, recensione del 1949)

Il film è stato, molti anni dopo, selezionato tra i primi posti della lista dei 100 film italiani da salvare[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La città dolente - Film (1949), su ComingSoon.it. URL consultato il 15 novembre 2022.
  2. ^ ANVGD, 17 ott - Intervista: Barbara Costanova e la mia città dolente, su ANVGD, 17 ottobre 2008. URL consultato il 15 novembre 2022.
  3. ^ Città dolente - Film 1948, su Movieplayer.it. URL consultato il 15 novembre 2022.
  4. ^ https://www.telemagazine.it/giorno-del-ricordo-le-foibe-su-iris-i-film-il-segreto-della-miniera-e-la-citta-dolente/
  5. ^ Simone Pinchiorri, Mostra di Venezia 2008: "Questi Fantasmi: Cinema Italiano Ritrovato (1946 – 1975)", in CinemaItaliano, 28 luglio 2008. URL consultato il 18 aprile 2013.
  6. ^ cinematografo.it, https://www.cinematografo.it/film/la-citta-dolente-golta9e2.
  7. ^ Rete degli Spettatori

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto Chiti, Enrico Lancia, Roberto Poppi e Giovanni Grazzini, Dizionario del cinema italiano - i film, vol. 2, Roma, Gremese, 1991, ISBN 88-7605-548-7.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema