Alfa Romeo Tipo 308

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Alfa Romeo Tipo 308
Descrizione generale
Costruttore Bandiera dell'Italia  Alfa Romeo
Categoria Formula Grand Prix
Produzione 1938
Squadra Alfa Corse
Progettata da Gioachino Colombo
Sostituisce Alfa Romeo 12C
Sostituita da Alfa Romeo 158
Note Altre eredi:
Alfa Romeo Tipo 312
Alfa Romeo Tipo 316
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio Longheroni e traverse in lamiera stampata con sezione a "C"
Motore 8 cilindri in linea 3 litri sovralimentato
Trasmissione Manuale quattro rapporti
Dimensioni e pesi
Lunghezza 4000 mm
Altezza 1160 mm
Passo 2750 mm
Peso 870 kg
Altro
Pneumatici Pirelli
Avversarie Auto Union Type D
Mercedes-Benz W154

L'Alfa Romeo Tipo 308 (o 8C-308) è una vettura da competizione prodotta dall'Alfa Romeo nel 1938 in 4 esemplari. Progettata da Gioachino Colombo sotto la guida di Enzo Ferrari, all'epoca direttore dell'Alfa Corse, rispettava il nuovo regolamento internazionale per le vetture da Gran premio che prevedeva dal 1938 una cilindrata massima di 3000 cm3 per i motori sovralimentati e di 4500 per quelli aspirati.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'abitacolo della Tipo 308

Il progetto, derivato dalla Tipo C, venne sviluppato insieme a quello della vettura sport biposto 8C 2900 B con cui condivide i principi tecnici e gli organi meccanici principali adattandoli ad una monoposto.

Rispetto alla 8C 2900 B il passo venne accorciato a 2,75 m e il posto di guida venne spostato al centro modificando la pedaliere e gli organi di sterzo per adattarli alla nuova posizione. Per il resto l'auto ricalcava la 8C 2900 B con sospensioni a quattro ruote indipendenti, cambio a quattro marce montato al retrotreno e freni a tamburo a comando idraulico. La carrozzeria in lega leggera anticipa le forme di un'altra Alfa Romeo sviluppata nello stesso periodo dal team di Enzo Ferrari, la 158 "Alfetta".

La 308 è dotata del motore otto cilindri in linea che aveva debuttato sulla P3 da 2991 cm³ di cilindrata che, grazie alla sovralimentazione con due compressori a lobi e ad ulteriori affinamenti, erogava ora una potenza di 295 CV; comunque non sufficienti per battersi contro Auto Union e Mercedes-Benz, che già superavano i 400 CV.

La nuova monoposto debuttò al Gran Premio di Pau del 1938 ma entrambe le vetture, guidate da Tazio Nuvolari e Luigi Villoresi, furono costrette al ritiro sebbene il primo avesse ottenuto il giro veloce in gara. L'auto di Nuvolari addirittura prende fuoco provocandogli delle ustioni che lo spingeranno a lasciare l'Alfa Romeo passando all'Auto Union.

Nella successiva gara, il Gran Premio di Tripoli, Eugenio Siena morì schiantandosi contro un muretto su una di queste vetture mentre grazie a Carlo Maria Pintacuda arrivò la prima affermazione nei Grand Prix con quello di Rio de Janeiro.

Alla Mille Miglia 1938 l'Alfa Romeo 8C 2900 B MM Spider Touring di Clemente Biondetti - Aldo Stefani vinse la gara stabilendo una media record grazie anche ad un motore potenziato della Tipo 308.

Tra il 1938 ed il 1939 vinse due gare in salita disputate a La Turbie con Jean-Pierre Wimille che poi vinse un altro paio di gare in Europa negli anni '40 dopo la guerra. Una delle 4 vetture fu esportata in Argentina, dove raccolse alcuni successi e piazzamenti nelle gare locali grazie a Oscar Alfredo Gálvez, e ora si trova nel museo fondato da Juan Manuel Fangio.[1]

Un'altra fu venduta negli Stati Uniti e dopo la seconda guerra mondiale Louis Durant la portò al sesto posto nella 500 Miglia di Indianapolis del 1946; l'anno successivo è arrivato 7 ° con Walt Brown. Nel 1948, Johnny Mauro guidò la macchina all'ottavo posto; questa auto si trova ora nel Museo della Hall of Fame dell'Indianapolis Motor Speedway. Probabilmente è la macchina, ex-Raymond Sommer, che fu usata anche nella 500 Miglia di Indianapolis del 1940 da Chet Miller.[2]

L'eredità della Tipo 308 fu raccolta dalla 158 "Alfetta" perché le sue evoluzioni successive (la 312 e la 316) non ebbero il successo sperato.

Le vittorie principali[modifica | modifica wikitesto]

L'Alfa Romeo 308 di Johnny Mauro allo Indianapolis Motor Speedway Hall of Fame Museum

I piazzamenti alla 500 Miglia di Indianapolis[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche tecniche - Alfa Romeo Tipo 308 (1938)
Configurazione
Carrozzeria: monoposto da Gran Premio Posizione motore: anteriore longitudinale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4000 × ND × 1160 Diametro minimo sterzata:
Interasse: 2750 mm Carreggiate: anteriore 1350 - posteriore 1350 mm Altezza minima da terra:
Posti totali: 1 Bagagliaio: assente Serbatoio: 170
Masse a vuoto: 870 kg
Meccanica
Tipo motore: 8 cilindri in linea, biblocco in lega leggera, testa fissa, Cilindrata: (alesaggio x corsa: 69 x 100 mm), totale 2991 cm³
Distribuzione: bialbero a camme in testa, comando centrale a cascata di ingranaggi Alimentazione: 2 carburatori Weber monocorpo e 2 compressori volumetrici a lobi Roots
Prestazioni motore Potenza: 295 CV a 6000 giri/min.
Accensione: a magnete Wertex Impianto elettrico: 12V
Frizione: multidisco a secco Cambio: a 4 marce
Telaio
Corpo vettura a longheroni e traverse in lamiera d'acciaio
Sterzo a vite e settore
Sospensioni anteriori: a ruote indipendenti tipo Dubonnet, doppi bracci obliqui, braccio trasversale, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici racchiusi in un fodero / posteriori: a ruote indipendenti, braccio obliquo, balestra trasversale, ammortizzatori idraulici e a frizione
Freni anteriori: a tamburo alettati / posteriori: a tamburo alettati
Pneumatici ant./post.: 5,25X19 / 7,00X19 / Cerchi: a raggi Borrani
Prestazioni dichiarate
Velocità: 260 km/h Accelerazione:
Fonte dei dati: Tutto Alfa Romeo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Un tributo al chueco... Museo Juan Manuel Fangio - Alfa Romeo 8C-308, su jmfangio.org. URL consultato il 1º giugno 2020.
  2. ^ (EN) Indianapolis Motor Speedway Hall of Fame Museum (Indianapolis, IN), su Alfa Romeo in museums, 24 febbraio 2013. URL consultato il 1º giugno 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Griffith Borgeson, The Alfa Romeo Tradition, Somerset, Haynes (Foulis) Publishing Group Ltd, 1990, ISBN 0-85429-875-4.

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