Sterzo
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L'impianto sterzante o sterzo è l'insieme di elementi meccanici che garantiscono la direzionalità di un veicolo terrestre.
Funzionamento[modifica | modifica wikitesto]

Il conducente di un autoveicolo che voglia cambiare direzione, applica una coppia di forze al volante dall'abitacolo che viene trasferita attraverso un elemento rigido (piantone dello sterzo) a una scatola in cui il moto rotatorio (momento della forza) viene convertito in moto rettilineo e trasferito ai tiranti dello sterzo che agiscono direttamente sulle ruote che cambiando direzione diventano sterzanti.
Esistono prototipi in cui l'uso di sensori sul volante e centraline abbinate ad attuatori idraulici rendono superfluo l'uso del piantone dello sterzo.
Tipo di comando[modifica | modifica wikitesto]
La scatola dello sterzo può convertire il moto in modo:
- Esclusivamente meccanico: a pignone e cremagliera, a vite senza fine, con semplici snodi
- Elettrico: servosterzo con relativo motore elettrico, messo in funzione da una centralina
- Idraulico: idrosterzo con relativa pompa messa in funzione dall'albero motore e dalla relativa centralina
Riduzione[modifica | modifica wikitesto]
Lo sterzo può essere:
- Diretto: a piccoli movimenti del volante corrispondono piccoli movimenti delle ruote
- Demoltiplicato: a grandi movimenti del volante corrispondono piccoli movimenti delle ruote
- Combinato: il rapporto di sterzo è variabile con la posizione del volante (generalmente più demoltiplicato a volante in posizione di centro corsa e più diretto verso le zone di massima sterzata)
È un importante elemento da definire in sede di progetto il corretto posizionamento della scatola dello sterzo e dei suoi ancoraggi sui mozzi per evitare fenomeni di roll-steer e bump-steer.
Azione[modifica | modifica wikitesto]
Lo sterzo può avere azione su:
- Ruote anteriori, sistema utilizzato per i mezzi di trasporto che percorrono strade pubbliche
- Ruote posteriori, sistema utilizzato per mezzi di lavoro in ambienti chiusi, (es. muletti) come nelle aziende
- Ruote anteriori e posteriori, sistema utilizzato da alcuni mezzi di trasporto che percorrono strade pubbliche
Quattro ruote sterzanti[modifica | modifica wikitesto]
Pur se non molto utilizzato è da segnalare il sistema automobilistico a quattro ruote sterzanti, spesso indicato con la sigla 4WS (4 Wheel Steering).
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
Questo dispositivo, utilizzato su alcune vetture di produzione giapponese, ha l'obiettivo di ridurre il diametro di sterzata a bassa velocità, così da facilitare le manovre di parcheggio e migliorare la maneggevolezza della vettura in città, e di aumentare la tenuta e la stabilità di marcia alle alte velocità, in modo del tutto simile alla tecnica della sbandata controllata per le vetture tradizionali.
Generalmente le ruote posteriori sterzano fino a un massimo di circa 7°, inoltre a seconda del meccanismo usato, queste possono essere perennemente in controfase (girando in direzione opposta alle ruote anteriori) o alternare il loro comportamento in base alle basse o alte velocità (cambiando completamente il comportamento della vettura).
Il comando sulle ruote posteriori può avvenire in modo:
- Meccanico come nel sistema Honda Prelude
- Idraulico, sistema gestito dall'elettronica, indicato con la sigla AHK in tedesco = Aktive Hinterachskinematik.
- Elettrico, del tutto paragonabile al sistema idraulico
Per migliorare la stabilità in curva, molte vetture fanno ricorso a un aumento della convergenza della ruota posteriore esterna, sterzandola con quelle anteriori e utilizzando l'aumento di carico che tale ruota subisce durante le curve per effetto della forza centrifuga. Col sistema a quattro ruote sterzanti il trasferimento di carico (che avverrebbe comunque naturalmente) viene anticipato collegandolo direttamente allo sterzo, e traendone vantaggio dal punto di vista della tenuta.
Mezzi con quattro ruote sterzanti[modifica | modifica wikitesto]
- Benetton B193C (testate solo durante le prove nei Gran Premi di Giappone ed Australia)
- Audi Q7 (2015)
- BMW Serie 7 (2009)
- BMW Serie 5 GT (2009)
- Citroën ZX
- Efini MS-9
- Ferrari 812 Superfast
- Ferrari F12tdf
- Ferrari GTC4Lusso
- GMC Sierra (2002)
- Honda Prelude (1988 e 1999)
- Honda Accord (1991)
- Infiniti G35 Sedan (optional della versione Sport) (2007-Ancora in produzione)
- Infiniti G35 Coupe (optional della versione Sport) (2006-Ancora in produzione)
- Infiniti M35 (optional della versione Sport) (2006-Present)
- Infiniti M45 (optional della versione Sport) (2006-Present)
- Infiniti Q45t (1989-1994)
- Jeep Hurricane
- Mazda 626 (1988)
- Mazda MX-6 (1989-1997)
- Mazda RX-7 (1986-1992)
- Mercedes classe A e B (2004-2011)
- Mitsubishi Galant VR-4
- Mitsubishi GTO (venduta anche come Mitsubishi 3000GT e Dodge Stealth)
- Nissan Cefiro
- Nissan 240SX
- Nissan 300ZX
- Nissan Laurel (ultime versioni)
- Nissan Fuga
- Nissan Silvia (optional)
- Nissan Skyline (1986)
- Renault Laguna (optional) (2008-)
- Porsche Panamera 4 (2017)
- Saab 9-3
- Saab 9-5
- Toyota Aristo (1997)
- Toyota Celica (optional nella quinta e sesta generazione, 1990-1995)
- Volvo 850
- Renault Espace (nella quarta generazione, 2015)
- Renault Talisman (2016)
- Lamborghini Aventador S (2017)
Mezzi con quattro ruote sterzanti, posteriori o anteriori[modifica | modifica wikitesto]
Questa soluzione viene in genere utilizzata su camion pesanti (mezzi d'opera), ma è stata usata anche nella Formula 1 dalla Tyrrell P34, questa soluzione ha le stesse caratteristiche dinamiche della disposizione classica anteriore, ma permette di aumentare la potenza frenante e la tenuta delle ruote direttrici.
Tale soluzione è utilizzata anche dalla supercar italiana Covini C6W.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Vettura a quattro ruote sterzanti con sistema attivo di controllo delle ruote posteriori, su dinamoto.it. URL consultato il 18 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2009).
- Dizionario tecnico dell'automobilismo, su staff.nt2.it.
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