Alfa Romeo RM

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Alfa Romeo RM
L'Alfa Romeo RM Sport Spider Castagna al Museo Storico Alfa Romeo
Descrizione generale
CostruttoreBandiera dell'Italia Alfa Romeo
Tipo principaleTorpedo
Produzionedal 1923 al 1926
Sostituisce laALFA 15-20 HP
Sostituita daAlfa Romeo 6C
Esemplari prodotti500 circa[1]
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza(torpedo) 4250 mm
Larghezza1680 mm
Altezza1650 mm
Passo2900 mm
Massa1450 kg
Altro
AssemblaggioStabilimento del Portello
ProgettoGiuseppe Merosi
Stessa famigliaAlfa Romeo RL
Notedati della versione Sport

L'Alfa Romeo RM è un'autovettura prodotta dall'Alfa Romeo tra il 1923 e il 1926 in circa 500 esemplari.[1]

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1923, alla luce del successo della RL, Nicola Romeo chiese a Giuseppe Merosi di progettare un modello più piccolo della RL che però ne impiegasse più componenti possibili, simile anche se solo per concezione all'ALFA 15-20 HP uscita di produzione un paio di anni prima. Il risultato fu la RM, simile alla sua "sorella maggiore" ma mossa da un motore di solo quattro cilindri al posto di sei ma che le faceva comunque sfiorare i cento chilometri all'ora.

Storia del modello[modifica | modifica wikitesto]

RM Normale e Sport[modifica | modifica wikitesto]

La RM venne presentata al Salone dell'automobile di Parigi del 1923 prima nella versione Normale e poi, l'anno seguente, nella versione Sport. Oltre ai nomi delle due versioni la nuova vettura eredita dalla più grande gran parte dell'autotelaio e addirittura il motore, 4 cilindri in linea, venne ricavato eliminando due cilindri da quello della RL.[1]

Su tutte le versioni vi è un telaio in acciaio a longheroni e traverse stampate a "C" e sospensioni ad assale rigido davanti e dietro con molle a balestra e ammortizzatori a frizione. I freni, con quello a mano agente sulla trasmissione, sono a tamburo sulle quattro ruote. Il motore è un quattro cilindri in linea a valvole in testa mosse da aste e bilancieri con monoblocco e testa smontabile in ghisa, condotti di aspirazione e scarico fusi nel blocco e alimentato da un solo carburatore.

Sulla Normale il motore 1944 cm3 di cilindrata eroga 40 CV a 3000 giri/min mentre sul modello Sport la cilindrata e la potenza crescono a 1996 cm³ e 44 CV a 3200 giri/min grazie all'aumento dell'alesaggio di 1 mm e del rapporto di compressione da 5,3:1 a 6:1. La Sport si differenzia dalla Normale meccanicamente per il sistema di lubrificazione a carter secco derivato da quello della RL SS ed esteticamente per il radiatore a "V" dotato di due stemmi Alfa Romeo. La RM Normale con carrozzeria torpedo raggiunge i 95 km/h mentre la Sport tocca i 100.

Come in uso dell'epoca l'automobile non veniva venduta come una vettura completa direttamente dalla casa ma come autotelaio nudo da far carrozzare a piacimento. Su questi telai si cimentarono diversi carrozzieri italiani (Castagna, Zagato) e stranieri realizzando diverse tipologie di vetture a seconda del tipo di telaio e dello scopo cui era destinato; come torpedo, berline chiuse, carrozzerie in Weymann, limousine e anche spider.

Negli anni '20 la RM si cimentò nelle competizioni ottenendo però scarsi risultati, in particolare un 4º posto di categoria 2 litri alla 3ª Coppa delle Alpi 1923, chiusa dalla più grande e veloce RL.

RM Unificata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1925, in concomitanza con l'introduzione delle RL Turismo e Super Sport, anche la serie RM venne modificata dando origine alla nuova RM Unificata che sommava le caratteristiche delle due versioni precedenti. Sulla Unificata venne allungato il passo a 3220 mm e venne montato il motore della RM Normale (a carter umido) ma con cilindrata aumentata a 1996 cm³ come sulla Sport per sviluppare 48 CV a 3500 giri/min e spingerla a 100 km/h.

Alla fine del 1926 la RM Unificata uscì di produzione dopo esser stata sostituita dall'Alfa Romeo 6C 1500, la "vettura leggera economica con prestazioni brillanti" progettata da Vittorio Jano, il nuovo direttore tecnico dell'Alfa Romeo.

La versione semicingolata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1925 fu costruita anche una versione semicingolata dell'Alfa Romeo RM nella speranza di produrne in grande quantità per il Regio Esercito e anche per la ristretta clientela degli avventurieri. Rispetto alle altre RM venne equipaggiata da Giuseppe Merosi con un sistema di lubrificazione a carter secco derivato da quello della RM Sport, utile per affrontare le pendenze più dure, e ovviamente della trasmissione con i cingoli realizzata su licenza Citroën. All'epoca infatti la casa automobilistica francese produceva la famiglia di semicingolati Citroën-Kégresse, sfruttando il sistema brevettato da Adolphe Kégresse e in via Gattamelata, su un terreno adiacente dallo Stabilimento Alfa Romeo del Portello ceduto loro dallo stesso Nicola Romeo, era stata appena aperta la prima sede della Citroën Italiana dove si trova tuttora la Citroën Italia. Dopo essere stato testato dall'esercito tuttavia il progetto venne bocciato. Non è chiaro quanti esemplari furono costruiti ma ne è sopravvissuto un solo esemplare.[2]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche tecniche - Alfa Romeo RM (1923-26)
Configurazione
Carrozzeria: torpedo, Posizione motore: anteriore longitudinale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Interasse: Normale e Sport: 2900 mm, Unificato: 3220 mm Carreggiate: anteriore 1330 - posteriore 1330 mm Altezza minima da terra:
Posti totali: 4-6 Bagagliaio: Serbatoio: 65 l
Masse a vuoto: Normale e Unificato: 1550 kg, Sport: 1450 kg
Meccanica
Tipo motore: 4 cilindri in linea, monoblocco e testata smontabile in ghisa, basamento e coppa dell'olio in lega leggera, albero motore a tre supporti Cilindrata: (Alesaggio x corsa = 75 x 110 mm) totale: 1944 cm3, Sport e Unificato: (Alesaggio x corsa = 76 x 110 mm) totale: 1996 cm³
Distribuzione: 2 valvole in testa per cilindro, comandate da punterie con aste e bilancieri, un albero a camme nel basamento comandato da ingranaggi Alimentazione: un carburatore verticale
Prestazioni motore Potenza: Normale: 40 CV a 3000 giri/min, Sport: 44 CV a 3200 giri/min, Unificato: 48 CV a 3500 giri/min
Accensione: a magnete ad alta tensione Impianto elettrico: a 12 V
Frizione: multidisco a secco Cambio: manuale a 4 marce in blocco col motore
Telaio
Corpo vettura a longheroni con traverse in lamiera d'acciaio stampata a "C"
Sterzo a vite e ruota
Sospensioni anteriori: ad assale rigido, balestre semiellittiche, ammortizzatori a frizione / posteriori: ad assale rigido, balestre semiellittiche, ammortizzatori a frizione
Freni anteriori: a tamburo / posteriori: a tamburo, con freno a mano agente sulla trasmissione
Pneumatici 800 x 130 mm / Cerchi: a raggi tangenti
Prestazioni dichiarate
Velocità: 95 km/h, Sport e Unificato 100 km/h Accelerazione:
Altro
Vetture prodotte Normale: 131, Sport: 129, Unificato: 240
Prezzo autotelaio in Lire Normale: 29.000, Sport: 30.000, Unificato: 34.500
Note separate le eventuali differenze delle versioni Sport e Unificato
Fonte dei dati: [1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Lorenzo Ardizio, Tutto Alfa Romeo, disegni di Michele Leonello, Milano, Giorgio Nada Editore, 2015, ISBN 9788879115933.
  2. ^ Articolo di Motorbase.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Griffith Borgeson, The Alfa Romeo Tradition, Somerset, UK, Haynes (Foulis) Publishing Group Ltd., 1990, ISBN 0854298754.
  • Luigi Fusi, Alfa Romeo - Tutte le vetture dal 1910, 3ª ed., Milano, Emmeti Grafica Editrice, 1978.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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