Alfa Romeo 146

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Alfa Romeo 146
Descrizione generale
CostruttoreBandiera dell'Italia Alfa Romeo
Tipo principaleBerlina 2 volumi e mezzo
Produzionedal 1995 al 2001
Sostituisce laAlfa Romeo 33
Sostituita daAlfa Romeo 147
Esemplari prodotti233.790[1]
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4257 mm
Larghezza1712 mm
Altezza1425 mm
Passo2540 mm
Massada 1140 a 1275 kg
Altro
AssemblaggioStabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d'Arco
StileWalter de Silva
Centro Stile Alfa Romeo
Stessa famigliaFiat Tipo, Tempra, Bravo, Brava, Marea, Coupé e Multipla
Alfa Romeo 155, 145, GTV e Spider
Lancia Dedra, Delta e Lybra
Auto similiCitroën ZX e Xsara
Ford Escort e Focus
Renault 19 e Mégane I
Peugeot 306
Opel Astra
Volkswagen Golf

L'Alfa Romeo 146 è un'autovettura costruita dalla casa automobilistica Alfa Romeo nello stabilimento di Pomigliano d'Arco, in Campania, tra il 1995 e il 2001.

Profilo[modifica | modifica wikitesto]

La 146 venne presentata in anteprima mondiale al Motor Show di Bologna nel dicembre del 1994 su una piattaforma rotante, mentre solo al successivo salone dell'automobile di Ginevra nel marzo 1995 la vettura venne esposta apertamente al pubblico sia negli interni che negli esterni andando ad affiancare la quasi coetanea Alfa Romeo 145 (presentata l'anno precedente), nel compito di sostituire la Alfa Romeo 33.[2]

145 e 146, entrambe disegnate nel Centro Stile Alfa Romeo, si distinguevano tra loro, per essere una tre porte la prima e una cinque porte la seconda. Mentre quasi identica era la parte anteriore (differente era la mascherina tra i fari), grosse differenze si avevano sul posteriore, con coda quasi tronca per la 145, mentre "quasi tre volumi" poteva essere considerata la 146.

Nella progettazione delle due vetture si era partiti dalla base comune del telaio di un'altra autovettura del gruppo, la Fiat Tipo, cercando di mantenere in ogni caso i tratti distintivi della casa del biscione per quanto riguarda gli assetti più sportivi.

Le sospensioni erano a 4 ruote indipendenti: quelle anteriori adottavano lo schema MacPherson, mentre il retrotreno era a bracci tirati connessi da barra stabilizzatrice. La 146 è una delle poche autovetture ad aver montato motopropulsori disposti sia longitudinalmente (Boxer) sia trasversalmente (Diesel e Twin Spark).

Le serie[modifica | modifica wikitesto]

Prima serie (1995-1996)[modifica | modifica wikitesto]

Alfa Romeo 146 Ti prima serie

Alla commercializzazione, iniziata nel maggio 1995, la 146 riprendeva l'intera gamma di motori della 145, composta dai boxer benzina, derivati dall'Alfa 33, di 1.351, 1.596 e 1.712 cm³ (quest'ultimo con distribuzione a 16 valvole) con potenze, rispettivamente, di 90, 103 e 129 CV, e da un motore diesel da 1.929 cm³ con una potenza di 90 CV, già montato anche sulle Alfa Romeo 155 nonché altri modelli del Gruppo Fiat. Due erano gli allestimenti disponibili, "base" ed "L", per le motorizzazioni 1.3, 1.6 e 1.9 Td, mentre la 1.7 16v poteva essere ordinata solo nella configurazione più lussuosa. Esternamente si distinguevano per i paraurti non verniciati nella versione più povera e negli interni per tessuti e altri piccoli dettagli.

Agli inizi del 1996 fu commercializzata la versione "Ti" con il nuovo motore benzina 1970 cm³ 16 valvole Twin Spark (con 2 candele per cilindro e variatore di fase) che già equipaggiava da qualche mese la 145 Quadrifoglio Verde e la 155.

Seconda serie (1997-1998)[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 1997 l'intera gamma venne rivista con l'arrivo dei nuovi motori Twin Spark nelle versioni 1.4 (1370 cm³), 1.6 (1598 cm³) e 1.8 (1747 cm³) che sostituirono i vecchi boxer, difficilmente adeguabili alle nuove direttive antinquinamento Euro 2.[3]

Se esternamente le differenze si limitavano a coppe ruote e cerchi in lega di nuovo disegno, internamente fu ridisegnata interamente la plancia e adottati nuovi tessuti per i sedili.

Nel settembre 1997 furono introdotti di serie l'ABS, e Airbag lato guida nonché una nuova versione denominata "Junior".[4] Questa, equipaggiata solo con motore 1.4 e dal giugno 1998 anche con il 1.6, differiva dalle altre versioni, all'interno per tessuti specifici e all'esterno per cerchi in lega da 15", spoiler sul baule, terminale di scarico cromato, assetto ribassato e minigonne laterali in tinta con il fregio "Junior". Inoltre vengono potenziati i propulsori 1.8 e 2.0.[5]

Terza serie (1999-2001)[modifica | modifica wikitesto]

Alfa Romeo 146 terza serie del 1999

Nel 1999 la 146 venne sottoposta ad un ultimo restyling, prima di essere sostituita nel 2001 dall'Alfa Romeo 147. Questa volta le modifiche interessavano per lo più l'esterno con un nuovo disegno dei paraurti e della mascherina anteriore. I motori benzina restarono gli stessi (il 2.0 non era più disponibile per il mercato italiano) mentre l'ormai obsoleto turbodiesel a precamera fu sostituito dal nuovo motore common rail JTD da 1910 cm³ e 105 CV.[6] L'allestimento Junior uscì di produzione sostituito dal pack “Sport” optional mentre sugli allestimenti intermedi venne introdotto a pagamento il pack “Lusso”.[7]

Motorizzazioni[modifica | modifica wikitesto]

Modello Motore Cilindrata
(cm³)
Potenza Coppia
(N·m)
0-100 km/h
s
Velocità max
(km/h)
Massa
(kg)
1.3 Boxer (05/1995-12/1996) 4 cilindri contrapposti 1351 66 kW (90 CV) @6.000 giri/min 115,5 @5.000 giri/min 12,8 179 1175
1.6 Boxer (05/1995-12/1996) 4 cilindri contrapposti 1596 76 kW (103 CV) @6.000 giri/min 134 @4.500 giri/min 11,5 187 1175
1.7 Boxer 16v (05/1995-12/1996) 4 cilindri contrapposti 1712 95 kW (129 CV) @6.500 giri/min 148 @4.300 giri/min 10,2 201 1225
2.0 Twin Spark 16v (02/1996-05/1998) 4 cilindri in linea 1970 110 kW (150 CV) @6.200 giri/min 186 @4.000 giri/min 8,5 215 1275
2.0 Twin Spark 16v (06/1998-03/1999) 4 cilindri in linea 1970 114 kW (155 CV) @6.400 giri/min 187 @2.800 giri/min 8,4 216 1275
1.4 Twin Spark 16v (01/1997-12/2001) 4 cilindri in linea 1370 76 kW (103 CV) @6.300 giri/min 124 @4.600 giri/min 11,5 187 1160
1.6 Twin Spark 16v (01/1997-12/2001) 4 cilindri in linea 1598 88 kW (120 CV) @6.300 giri/min 144 @4.500 giri/min 10,5 197 1190
1.8 Twin Spark 16v (01/1997-05/1998) 4 cilindri in linea 1747 103 kW (140 CV) @6.300 giri/min 165 @4.000 giri/min 9,4 207 1215
1.8 Twin Spark 16v (06/1998-12/2001) 4 cilindri in linea 1747 106 kW (144 CV) @6.500 giri/min 169 @3.500 giri/min 9,3 209 1215
1.9 Turbodiesel (05/1995-03/1999) 4 cilindri in linea 1929 66 kW (90 CV) @4.200 giri/min 186 @2.500 giri/min 12,5 179 1245
1.9 JTD (03/1999-12/2001) 4 cilindri in linea 1910 77 kW (105 CV) @4.000 giri/min 255 @2.000 giri/min 10,5 187 1245

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alessandro Mirra, Le 20 auto più vendute nella storia del Biscione, su quattroruote.it, Editoriale Domus SpA, 22 dicembre 2020. URL consultato il 25 dicembre 2020.
  2. ^ Esordio mondiale «146» ...un po' in sordina (PDF), su archivio.unita.news, 5 dicembre 1994. URL consultato il 16 settembre 2021.
  3. ^ (EN) ALFA ENGINES, VOLVO FACELIFTS AT BOLOGNA, su autonews.com, 11 novembre 1996. URL consultato l'8 marzo 2021.
  4. ^ Alfa 146 Junior: Giovane con grinta, su media.stellantis.com, 1º settembre 1997. URL consultato l'8 marzo 2021.
  5. ^ Alfa 145 e 146 al 68º Salone di Ginevra, su media.stellantis.com, 2 marzo 1998. URL consultato l'8 marzo 2021.
  6. ^ 69° Salone di Ginevra: Alfa 145 e 146, su media.stellantis.com, 9 marzo 1999. URL consultato l'8 marzo 2021.
  7. ^ 24 febbraio 1999, su media.stellantis.com, ARRIVANO LE ALFA 145 E 146 EQUIPAGGIATE CON MOTORE JTD. URL consultato il 5 agosto 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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