Nicola Legrottaglie

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Disambiguazione – "Legrottaglie" rimanda qui. Se stai cercando il calciatore argentino, vedi Víctor Antonio Legrotaglie.
Nicola Legrottaglie
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 190 cm
Peso 85 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Squadra Sampdoria (direttore tecnico)
Termine carriera 1º luglio 2014 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1994-1996Bari0 (0)
1996-1997Pistoiese31 (3)
1997-1998Prato26 (0)[1]
1998-2000Chievo23 (0)
2000Reggiana4 (1)
2000-2001Modena32 (1)
2001-2003Chievo43 (6)
2003-2005Juventus21 (2)
2005Bologna9 (0)[2]
2005-2006Siena28 (0)
2006-2011Juventus93 (6)
2011Milan1 (0)
2011-2014Catania75 (8)
Nazionale
2002-2009Bandiera dell'Italia Italia16 (1)
Carriera da allenatore
2014-2015BariAllievi Naz.
2015-2016Akragas
2017CagliariVice
2019-2020PescaraPrimavera
2020Pescara
2023-SampdoriaD.T.
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 27 giugno 2023

Nicola Legrottaglie (Gioia del Colle, 20 ottobre 1976) è un allenatore di calcio, dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, direttore tecnico della Sampdoria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 marzo 2009 esce il libro che racconta la sua vita e il suo percorso religioso, dal titolo Ho fatto una promessa. Nel marzo 2010 esce il secondo libro del calciatore dal titolo Cento volte tanto. Con la fede vivo meglio, nel quale affronta alcuni temi legati alla fede – come la castità e temi etici quali l'aborto e l'introduzione della pillola Ru486 – e il suo rapporto con il mondo del calcio e dello star system rispetto ai quali non lesina giudizi negativi.

Legrottaglie fa parte dell'associazione "Atleti di Cristo", ente d'ispirazione cristiana evangelica ed è l'ideatore del progetto sociale e di fede "Missione Paradiso"[3].

Il 6 luglio 2013 si è sposato con la sua compagna Erika Cerboni,[4] da cui ha avuto il figlio Pietro.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la sua vita calcistica nei pulcini della squadra della sua città, Mottola, l'Inter Club Mottola, poi diventato Altritalia Mottola.[5] Passa poi, nel 1994, nelle giovanili del Bari allenate da Lello Sciannimanico, con cui vince il Torneo di Viareggio segnando un pregevole gol,[5] e nel 1996 si trasferisce in prestito alla Pistoiese, con cui partecipa al campionato di Serie C1. Durante la stagione 1997-1998, in cui gioca in prestito a Prato, viene acquistato in comproprietà dal Chievo e riscattato alle buste al termine del campionato. Anche a Verona, come a Bari, non trova molto spazio e viene quindi dirottato in prestito alla Reggiana prima e in comproprietà al Modena nel 2000-2001. Con la squadra emiliana vince il campionato di Serie C1 sotto la guida di Gianni De Biasi e viene soprannominato il Duca per le movenze eleganti in campo.[6]

Ritorno al Chievo[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate del 2001, anno della storica promozione in Serie A, la comproprietà viene riscattata dal Chievo[7] e dunque torna agli scaligeri ed esordisce nella massima serie il 14 ottobre nella trasferta contro il Brescia (2-2 il risultato finale). Segna anche il primo gol in Serie A il 17 febbraio 2002 in Lazio-Chievo 1-1.

Nelle due stagioni di militanza al Chievo è uno dei protagonisti della "favola" che accompagna la squadra presieduta da Luca Campedelli, tanto da guadagnare la convocazione in Nazionale. Nella prima annata colleziona 13 partite condite da due reti e nella seconda è titolare inamovibile, mettendo assieme 30 presenze e ben 4 goal.

Juventus e prestiti al Bologna e al Siena[modifica | modifica wikitesto]
Legrottaglie in azione per la Juventus nel 2003

Grazie alle ottime prestazioni con la maglia clivense e azzurra diviene l'oggetto del desiderio dei grandi club italiani, finché, nella stagione 2003-2004, viene acquistato dalla Juventus, che lo strappa alla Roma.

Giunto a Torino però, complice anche una fastidiosa pubalgia, non riesce ad esprimersi al meglio, vivendo una stagione avara di soddisfazioni durante la quale le sue prestazioni, come quelle di tutta la squadra nell'ultimo anno di Lippi, non sono buone. Nello stesso anno gli viene assegnato il premio "Bidone d'oro" dalla trasmissione radiofonica Catersport in onda su Radio2 come giocatore dalle peggiori prestazioni durante l'anno solare. Nella stagione 2004-2005 la società bianconera, che nel frattempo ha acquistato Fabio Cannavaro e ha da poco ingaggiato il nuovo tecnico Fabio Capello, decide di mandarlo in prestito, dapprima al Bologna, nel gennaio 2005,[8] e poi al Siena,[9] nella stagione 2005-2006, riportandolo in bianconero solo nel luglio del 2006.[10]

Il periodo di crisi coinciso con l'arrivo alla Juventus, termina nel 2006 quando, durante la stagione al Siena, Tomás Guzmán lo avvicina al movimento "Atleti di Cristo". In questo periodo frequenta la chiesa evangelica e una comunità di Beinasco e sostiene che la fede in Gesù gli ha permesso di cambiare vita e tornare a giocare ad ottimi livelli.[11]

Ritorno alla Juventus[modifica | modifica wikitesto]

Al suo ritorno a Torino, nella stagione 2006-2007 con Didier Deschamps come allenatore, non è titolare, ma con 10 presenze contribuisce alla vittoria del campionato di Serie B. La Juventus riconquista quindi immediatamente la massima serie, dalla quale era stata esclusa per decisione della giustizia sportiva, in seguito alla vicenda di Calciopoli.

Nella stagione 2007-2008 disputa da titolare il campionato di Serie A ancora in maglia bianconera. Iniziata la stagione come riserva, a causa dell'infortunio di Jorge Andrade e delle cessioni invernali di Jean-Alain Boumsong e Domenico Criscito, si ritaglia un posto fra i titolari, inanellando un'ottima serie di prestazioni e realizzando 3 gol. Il 30 ottobre 2007 rinnova fino al 30 giugno 2010 il contratto che lo lega alla Juventus.[12]

Nella prima gara ufficiale della stagione 2008-2009, l'andata del terzo turno preliminare della Champions League contro l'Artmedia Bratislava del 13 agosto, realizza il suo primo gol in Europa. Va a segno anche contro l'Atalanta nel dicembre 2008 con un colpo di testa.

Dopo un'ottima stagione giocata da titolare, nella stagione 2009-2010 si riconferma fra i protagonisti nonostante il ritorno di Fabio Cannavaro, collezionando 19 presenze e una rete contro il Livorno.

La stagione 2010-2011 non inizia nel migliore dei modi, collezionando numerose panchine a causa dell'arrivo alla Juventus del difensore centrale Leonardo Bonucci, il quale viene impiegato con continuità al fianco di Giorgio Chiellini. Il 4 novembre 2010 nella partita casalinga di Europa League contro il Salisburgo si procura una lesione di primo/secondo grado del bicipite femorale destro, con prognosi di circa 40 giorni. Ritorna in campo il 16 dicembre 2010 nella partita casalinga di Europa League contro il Manchester City (1-1). Torna titolare nella gara di campionato del 6 gennaio 2011 contro il Parma, persa per 4-1, in cui segna una rete di testa su calcio d'angolo battuto da Alberto Aquilani.

Milan[modifica | modifica wikitesto]

Il 31 gennaio 2011 viene acquistato a titolo definitivo dal Milan,[13] con cui firma un contratto fino al 30 giugno 2011.[14] Il giorno seguente esordisce in maglia rossonera contro la Lazio, partita nella quale entra nell'intervallo per sostituire l'infortunato Daniele Bonera ed è costretto a sua volta ad uscire anzitempo dal campo per uno scontro con il laziale Libor Kozák.[15][16] Non sceso più in campo, il 7 maggio 2011 festeggia lo scudetto, a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma.[17] A fine stagione Legrottaglie e il Milan non rinnovano il contratto, si chiude così la sua esperienza in rossonero con una sola presenza.[18]

Catania[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 agosto 2011 passa al Catania a titolo definitivo, sottoscrivendo un contratto biennale, quindi fino al 30 giugno 2013.[19] Il 2 ottobre successivo, al debutto stagionale, realizza il gol del momentaneo 0-1 sul campo del Novara in Novara-Catania (3-3).

In tre stagioni disputa 80 partite e segna 8 gol. In quegli anni il Catania ottiene l'11º posto del 2012, l'8º posto del 2013 e la retrocessione del 2014, anno in cui Legrottaglie decide di ritirarsi.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Veste la prima maglia azzurra nel 1994 nella rappresentativa Under-18.

Grazie alle ottime prestazioni nel ChievoVerona viene convocato in nazionale dal c.t. Trapattoni, esordendo con gli Azzurri a 26 anni, il 20 novembre 2002 nella gara amichevole Italia-Turchia (1-1), giocata a Pescara. Alla sua terza presenza, il 30 aprile 2003, riesce a realizzare una rete nella partita amichevole giocata contro la Svizzera.

Il 17 agosto 2008 viene richiamato in nazionale, dopo quattro anni di assenza, dal c.t. Marcello Lippi, che lo convoca in sostituzione del suo compagno di squadra Chiellini vittima di un infortunio.[20] Scende quindi in campo il 20 agosto, entrando nel secondo tempo dell'amichevole Italia-Austria (2-2) giocata a Nizza.

Dopo essere rientrato nel gruppo, viene inserito nella lista dei 23 convocati per la Confederations Cup 2009 in Sudafrica, dove gioca una partita della fase a gironi contro gli Stati Uniti (vinta per 3-1) e nella quale l'Italia viene eliminata nel primo turno.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Giovanili del Bari[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'avventura a Catania appende gli scarpini al chiodo e intraprende la carriera di allenatore.

Per l'anno 2014-2015 diventa tecnico delle giovanili del Bari, guidando gli Allievi Nazionali al 7º posto in campionato.[21]

Akragas[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 luglio 2015 viene chiamato dall'Akragas, squadra promossa in Lega Pro, per svolgere il ruolo di allenatore nella stagione calcistica 2015-2016. Dopo aver ottenuto una serie di risultati deludenti, il 17 gennaio 2016 decide di dimettersi, pur lasciando un ottimo ricordo nella città di Agrigento, come ad esempio avere coinvolto gli atleti professionisti in piccoli lavori di manutenzione dello stadio Esseneto. È sostituito da Pino Rigoli il 19 gennaio seguente.

Vice al Cagliari[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 gennaio 2017 entra nello staff tecnico del Cagliari, in qualità di vice allenatore, voluto fortemente dal tecnico Massimo Rastelli.[22]

Il 2 agosto dello stesso anno viene ammesso al corso per l’abilitazione a “Allenatore Professionista di 1ª categoria - UEFA PRO” che si svolge a Coverciano da settembre.[23]

Il 17 ottobre, in seguito all'esonero dell'allenatore Rastelli, viene sollevato dall'incarico.[24]

Il 3 ottobre 2018 ottiene l'abilitazione da allenatore di prima categoria.[25]

Pescara[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 giugno 2019 viene nominato allenatore della formazione Primavera del Pescara.

Il 20 gennaio 2020 viene chiamato ad allenare la prima squadra dopo le dimissioni di Luciano Zauri.[26] Cinque giorni dopo, debutta vincendo contro il Pordenone secondo in classifica per 0-2 riportando la squadra in zona play-off.[27] Dopo il successo in terra friulana viene confermato alla guida tecnica del club.[28] Dopo la sconfitta contro la Cremonese per 1-0 nella 32ª giornata, il 6 luglio viene esonerato e sostituito da Andrea Sottil;[29] lascia la squadra a ridosso della zona play-out avendo messo insieme 13 punti in 12 partite (4 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte).

Dirigente sportivo[modifica | modifica wikitesto]

Sampdoria[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 giugno 2023, Legrottaglie viene annunciato come nuovo direttore tecnico della Sampdoria, neoretrocessa in Serie B, unendosi così all'allenatore Andrea Pirlo, suo compagno di squadra al Milan.[30][31]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 26 marzo 2014.[32]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1995-1996 Bandiera dell'Italia Bari A 0 0 CI 0 0 - - - - - - 0 0
1996-1997 Bandiera dell'Italia Pistoiese C1 31+2[33] 3+0 CI-C - - - - - - - - 33 3
1997-1998 Bandiera dell'Italia Prato C1 26+2[34] 0 CI-C 2 0 - - - - - - 30 0
1998-1999 Bandiera dell'Italia Chievo B 17 0 CI 1 0 - - - - - - 18 0
1999-gen. 2000 B 6 0 CI 3 0 - - - - - - 9 0
gen.-giu. 2000 Bandiera dell'Italia Reggiana C1 4 1 - - - - - - - - - 4 1
2000-2001 Bandiera dell'Italia Modena C1 32 1 CI-C - - - - - - - - 32 1
2001-2002 Bandiera dell'Italia Chievo A 13 2 CI 2 0 - - - - - - 15 2
2002-2003 A 30 4 CI 0 0 CU 2 0 - - - 32 4
Totale Chievo 66 6 6 0 2 0 - - 74 6
2003-2004 Bandiera dell'Italia Juventus A 21 2 CI 6 0 UCL 3 0 SI 1 0 31 2
2004-gen. 2005 A 0 0 CI 1 0 UCL 1 0 - - - 2 0
gen.-giu. 2005 Bandiera dell'Italia Bologna A 9+2[35] 0 - - - - - - - - - 11 0
2005-2006 Bandiera dell'Italia Siena A 28 0 CI 2 0 - - - - - - 30 0
2006-2007 Bandiera dell'Italia Juventus B 10 0 CI 2 0 - - - - - - 12 0
2007-2008 A 33 3 CI 4 0 - - - - - - 37 3
2008-2009 A 26 1 CI 2 - UCL 8[36] 1 - - - 36 2
2009-2010 A 19 1 CI 1 0 UCL+UEL 5+3 0+1 - - - 28 2
2010-gen. 2011 A 5 1 CI 0 0 UEL 3 0 - - - 8 1
Totale Juventus 114 8 16 0 23 2 1 0 154 10
gen.-giu. 2011 Bandiera dell'Italia Milan A 1 0 CI 0 0 UCL 0 0 - - - 1 0
2011-2012 Bandiera dell'Italia Catania A 31 5 CI 0 0 - - - - - - 31 5
2012-2013 A 27 3 CI 3 0 - - - - - - 30 3
2013-2014 A 17 0 CI 1 0 - - - - - - 18 0
Totale Catania 75 8 4 0 - - - - 79 8
Totale carriera 386+6 27 30 0 25 2 1 0 448 29

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
20-11-2002 Pescara Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Turchia Turchia Amichevole - Ingresso al 65’ 65’
12-2-2003 Genova Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole - Ingresso al 76’ 76’
30-4-2003 Ginevra Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 1
3-6-2003 Campobasso Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord Amichevole - Uscita al 57’ 57’
11-6-2003 Helsinki Finlandia Bandiera della Finlandia 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2004 - Ingresso al 90’ 90’
20-8-2003 Stoccarda Germania Bandiera della Germania 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 70’ 70’
18-2-2004 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca Amichevole - Uscita al 46’ 46’
20-8-2008 Nizza Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
10-9-2008 Udine Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Georgia Georgia Qual. Mondiali 2010 -
19-11-2008 Atene Grecia Bandiera della Grecia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
10-2-2009 Londra Brasile Bandiera del Brasile 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
6-6-2009 Pisa Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord Amichevole -
10-6-2009 Pretoria Italia Bandiera dell'Italia 4 – 3 Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda Amichevole -
15-6-2009 Pretoria Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti 1 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Conf. Cup 2009 - 1º turno -
10-10-2009 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2010 -
18-11-2009 Cesena Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole -
Totale Presenze 16 Reti 1

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 3 luglio 2020.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2015-gen. 2016 Bandiera dell'Italia Akragas LP 18 4 4 10 CI-LP 5 5 0 0 - - - - - - - - - - 23 9 4 10 39,13 Dimis.
gen.-lug. 2020 Bandiera dell'Italia Pescara B 12 4 1 7 CI - - - - - - - - - - - - - - 12 4 1 7 33,33 Sub., eson.
Totale carriera 30 8 5 17 5 5 0 0 - - - - - - - - 35 13 5 17 37,14

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Modena: 2000-2001
Modena: 2001
Juventus: 2003
Juventus: 2006-2007
Milan: 2010-2011

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 28 (0) se si comprendono anche i play-off
  2. ^ 11 (0) se si comprendono anche gli spareggi
  3. ^ Capuano si fa battezzare e cambia vita Archiviato il 31 dicembre 2012 in Internet Archive. Atletidicristo.org
  4. ^ https://www.oggi.it/gossip/gallery/nicola-legrottaglie-sposa-erika-cerboni-la-cerimonia-da-sogno-e-gli-invitati-vip, Nicola Legrottaglie sposa Erika Cerboni: la cerimonia da sogno e gli invitati vip, Oggi, 9 settembre 2013.
  5. ^ a b Biografia Nicola Legrottaglie, su zam.it.
  6. ^ La biografia di Legrottaglie, su nicolalegrottagliefanclub.it. URL consultato il 20 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2008).
  7. ^ Germano D'Ambrosio, Comproprietà: ecco i verdetti delle squadre di Serie A, in tuttomercatoweb.com, 1º luglio 2001. URL consultato il 29 giugno 2008.
  8. ^ Francesco Graffagnini, Ufficiale: Legrottaglie è del Bologna, in tuttomercatoweb.com, 18 gennaio 2005. URL consultato il 29 giugno 2008.
  9. ^ Francesco Graffagnini, Legrottaglie non dimentica la Juventus, in tuttomercatoweb.com, 13 luglio 2005.
  10. ^ Christian Seu, Juventus, riecco Legrottaglie, in tuttomercatoweb.com, 14 luglio 2006. URL consultato il 29 giugno 2008.
  11. ^ Emanuele Gamba, Nicola Legrottaglie: "Con la fede la mia vita è cambiata", in papaboys.it, 18 febbraio 2008. URL consultato il 20 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2009).
  12. ^ Alessio Calfapietra, Ufficiale: Legrottaglie rinnova con la Juventus, in tuttomercatoweb.com, 29 ottobre 2007. URL consultato il 29 giugno 2008.
  13. ^ Legrottaglie al Milan, su juventus.com, 31 gennaio 2011. URL consultato il 31 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2011).
  14. ^ Pietro Mazzara, Ufficiale: Legrottaglie è del Milan, su milannews.it, 31 gennaio 2011. URL consultato il 31 gennaio 2011.
  15. ^ La Lazio frena il Milan: Ibra, doppio palo, illude San Siro, su sport.sky.it, Sky Sport, 1º febbraio 2011. URL consultato il 2 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2011).
  16. ^ Milan: Bonera e Legrottaglie in ospedale, su corrieredellosport.it, Corriere dello Sport, 1º febbraio 2011. URL consultato il 2 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  17. ^ Gaetano De Stefano, Milan campione d'Italia. A Roma basta lo 0-0, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 2011. URL consultato l'8 maggio 2011.
  18. ^ Seedorf ha rinnovato. Tottenham su Lavezzi, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 25 maggio 2011. URL consultato il 26 maggio 2011.
  19. ^ Legrottaglie al Catania, su calciocatania.it. URL consultato il 24 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2011).
  20. ^ Redazione TMW, Nazionale, Legrottaglie sostituisce Chiellini, in tuttomercatoweb.com, 18 agosto 2008. URL consultato il 18 agosto 2008.
  21. ^ Allievi nazionali - Girone C
  22. ^ Legrottaglie nello staff tecnico rossoblù, su cagliaricalcio.com. URL consultato il 9 gennaio 2017.
  23. ^ Corso per "Allenatori Professionisti Uefa Pro", su entella.it. URL consultato il 19 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2017).
  24. ^ Comunicato della società, su cagliaricalcio.com, 17 ottobre 2017.
  25. ^ Ufficializzati i nuovi allenatori professionisti di prima categoria
  26. ^ Nicola Legrottaglie traghettatore del Pescara in Serie B, su Tutto Juve. URL consultato il 21 gennaio 2020.
  27. ^ Legrottaglie, buona la prima: il Pescara vince a Pordenone. Vola il Benevento, avanza la Salernitana, su gazzetta.it. URL consultato il 26 gennaio 2020.
  28. ^ Pescara: Legrottaglie resta in panchina, su transfermarkt.it. URL consultato il 27 gennaio 2020.
  29. ^ Esonerato Nicola Legrottaglie pescaracalcio.com
  30. ^ Federico Berlingheri, Benvenuto mister: Pirlo è il nuovo allenatore della Sampdoria, su U.C. Sampdoria, 27 giugno 2023. URL consultato il 27 giugno 2023.
  31. ^ Valerio Arrichiello, Sampdoria, Pirlo nuovo allenatore: è ufficiale, su Il Secolo XIX, 27 giugno 2023. URL consultato il 28 giugno 2023.
  32. ^ Nicola Legrottaglie, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 1º febbraio 2011.
  33. ^ Play-out
  34. ^ Play-out.
  35. ^ Spareggio.
  36. ^ Due presenza e un gol nel Terzo turno preliminare

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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