Massoneria

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La Massoneria è una "disciplina esoterica", nel senso che alcuni aspetti della sua attività interna non sono di dominio pubblico, ma coperti da riservatezza o assolutamente segreti.

I membri della massoneria (i massoni) sono chiamati anche frammassoni, forma italianizzata del francese franc-maçon (freemason in lingua inglese), cioè «libero muratore». Il nome deriva dalla pretesa discendenza della Massoneria dall'associazione di operai e muratori che si rifà alla leggenda di Hiram, architetto del Tempio di Salomone.

Pare infatti che, nella sua veste operativa, la massoneria sia nata come associazione di mutuo appoggio e perfezionamento morale tra artigiani muratori, mentre in seguito adottò l'attuale veste speculativa, trasformandosi in una confraternita di tipo iniziatico caratterizzata dal segreto rituale, con un'organizzazione mondiale.

I suoi affiliati condividono gli stessi ideali di natura sia morale sia metafisica e la comune credenza in un Essere supremo, chiamato Grande Architetto Dell'Universo (G.A.D.U.), requisito - quest'ultimo - non richiesto agli appartenenti alla massoneria di "tipo francese" (quale, in Italia, è la Gran Loggia d'Italia).

Il compasso e la squadra massonici si trovano con o senza la ‘G’

Storia della Massoneria

Le origini tra mito e storia

Non è facile ricostruire, in termini storicamente incontrovertibili, la nascita della Massoneria come fenomeno concretamente documentabile e per questo alcuni sono arrivati a concludere che le sue vere origini si perdono nella storia.

Le radici della Massoneria vengono fatti risalire tradizionalmente - da parte dei suoi membri - alla costruzione del Tempio di Salomone (il Tempio Interiore o Tempio Eterico) ed alla leggenda di Hiram Abif. Secondo la Bibbia (Libro dei Re), Hiram era un fonditore, "figlio di una vedova della tribù di Neftali", "dotato di abilità, d’intelligenza e di perizia nell’eseguire qualsiasi lavoro in bronzo", e sapeva "eseguire qualunque intaglio e creare qualunque opera d’arte". Egli venne inviato dal re di Tiro a Salomone, per aiutarlo nella costruzione del Tempio. Hiram costruì due colonne di bronzo da collocare davanti al vestibolo: "innalzò la colonna di destra cui diede il nome Jakin e innalzò quella di sinistra che chiamò Boaz", costruì il "mare di bronzo" con le dodici basi in forma di altrettanti buoi, dieci conche di bronzo su altrettante basi quadrangolari, i vasi per la cenere, le palette e le coppe. Nella leggenda massonica il geniale artigiano diviene invece l’architetto del Tempio, preposto alla direzione di tutti i lavori e di tutti gli operai. Il racconto ha una sua chiave d'interpretazione mistica e rinvia ai concetti di Perfezione, meta della ricerca mistica, e di Grande Opera (l'opera del Grande Architetto costruttore del mondo), attraverso la cui comprensione avviene l'ingresso del sacro nel profano. La Massoneria simbolica (o dei primi tre gradi) si fonda su questa visione mistica e perciò avrebbe esclusivamente a che fare con un cammino spirituale.

Alla Massoneria sono state inoltre attribuite diverse origini suggestive [1]e mai dimostrate, come quella di essere:

In questo contesto si colloca anche il fenomeno della accettazione, ossia dell’ammissione nella corporazione di elementi estranei all’arte della costruzione, soprattutto sacerdoti e scrivani, ma anche medici, in quanto utili alla comunità degli associati per l’espletamento di indispensabili funzioni; dall’ammissione di massoni "accettati" potrebbe essere derivato l’ingresso nel simbolismo muratorio di tematiche non direttamente legate al mestiere, ma appartenenti alla cultura ermetico-alchemica e cabalistica dilagata nell’Europa occidentale tra il XV e il XVII secolo. All’inizio del XVIII secolo, almeno nel sud dell’Inghilterra, all’interno delle logge gli elementi accettati (massoni speculativi o di teoria) prevalevano ormai largamente su quelli operativi, assecondando una tendenziale crisi generale dell'ordinamento corporativo, poiché le originarie ragion d'essere delle confraternite di mestiere (compresa quella dei liberi muratori) venivano gradualmente meno.

Ha una qualche diffusione, specialmente tra i massoni che praticano il Rito di York, la tesi secondo cui la Massoneria sarebbe esistita sin dal tempo di Re Athelstan di Inghilterra, nel X secolo, il quale si sarebbe convertito al cristianesimo a York ed avrebbe pubblicato la prima Lettera alle Logge Massoniche del posto: una teoria priva di sostegni storici (tra l'altro, la dinastia era cristiana già da secoli).

Ma le ipotesi - più o meno fantasiose - sulla genesi della massoneria sono le più varie: ad esempio, qualche critico e membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ("Mormoni") nota somiglianze tra le sacre "Dotazioni" eseguite nei templi dei LDS ed alcuni rituali massonici e basa questa somiglianza sul fatto che i rituali massonici discenderebbero direttamente dai rituali dati da Dio al Tempio di Salomone e pertanto conterrebbero ancora molte delle verità originali.

Una fonte storica assistita da maggior documentazione (ma comunque storicamente non comprovata) asserisce l'antichità della Massoneria basandosi sul Regius Manuscript o Poema Regius (detto anche Halliwell Manuscript, dal nome di chi lo scoprì nel 1840), databile al 1390, che fa riferimento a molte frasi e concetti simili a quelli che si ritrovano nella Massoneria: tale manoscritto consta di 794 versi in rima baciata e in inglese medioevale. Secondo tale narrazione leggendaria, la massoneria è geometria, arte o scienza d’eccellenza applicata alla muratoria, primo maestro ne fu Euclide e patria d’origine l’Egitto, da cui giunse in Inghilterra al tempo del re Atelstano, che le diede le prime costituzioni.

La maggior parte degli storici non massoni tuttavia sostiene che la Massoneria sia nata soltanto nel tardo XVII secolo e che non abbia alcun collegamento con organizzazioni più antiche: avendo essenzialmente fini speculativi, la Massoneria non è, secondo questi storici, una conseguenza diretta delle corporazioni medievali dei muratori, i quali, tra l'altro, vivevano tutti vicino al loro posto di lavoro e quindi non avevano bisogno di segni segreti per riconoscersi tra loro.

Le difficoltà nello stabilire una datazione precisa sulla nascita del fenomeno massonico sono in buona misura una conseguenza della segretezza che - specialmente nelle epoche passate - avvolgeva "l'Ordine": a sua volta, il fatto che la Massoneria abbia spesso fornito un rifugio per i non ortodossi ed i loro simpatizzanti durante un'epoca in cui certe attività potevano finire con la morte può essere all'origine delle tradizioni degli incontri segreti e le strette di mano.

Ma c'è, forse, una ragione ancor più profonda che motiva le difficoltà nel ricostruire la genesi della Massoneria: le origini di tale fenomeno sono per natura leggendarie o mitiche e, nella sua intima concezione, l’iniziazione muratoria non differisce dalle iniziazioni delle età più antiche, con le quali ha in comune il fatto che ne siano state ipotizzate le ascendenze più disparate e remote. Perciò accanto alla storia reale della massoneria, cioè quella ricostruibile attraverso gli usuali strumenti della ricerca storica, ne sussiste o acquista rilevanza un’altra, anch’essa storia ma in senso molto peculiare, o più propriamente metastoria, che prescinde dal dato documentario perché si colloca in un orizzonte diverso, nel quale i nomi, le date e gli avvenimenti s’inseriscono nella dimensione sacrale del simbolo e acquistano un significato altro rispetto a quello profano. Le due storie non si escludono reciprocamente, ma confluiscono entrambe in una nozione di tradizione leggibile e decifrabile secondo due ottiche diverse, governate da scritture e da cifre non omogenee.

1717: la Gran Loggia di Londra

La fondazione della Gran Loggia di Londra, successivamente denominata Gran Loggia d'Inghilterra, segnò formalmente o convenzionalmente l’atto di trapasso dall’antica massoneria di mestiere o operativa a quella moderna o speculativa: il 24 giugno 1717 quattro Logge londinesi (The Goose and Gridiron, The Crown, The Apple Tree e The Rummer and Grapes, così chiamate dai locali presso i quali ciascuna si riuniva) decisero di darsi una nuova organizzazione centralizzata, cui dettero il nome di Gran Loggia di Londra, ed elessero come capo, con il titolo di gran maestro, il gentiluomo Anthony Sayer.

Nelle quattro logge fondatrici della neocostituita Gran Loggia era netta la prevalenza di speculativi, estranei all’arte della costruzione: gentiluomini, borghesi, intellettuali, tra i quali un ruolo preminente rivestivano il pastore anglicano Jean-Théophile Désaguliers (1683-1744), membro della Royal Society, brillante volgarizzatore delle teorie newtoniane e letterato ben introdotto nell’alta società londinese, e il pastore presbiteriano James Anderson (1684-1739).

A quest'ultimo si devono le Costituzioni adottate il 14 gennaio 1723.

1723: le Costituzioni di Anderson

Famoso è il Titolo I, concernente Dio e la religione:

Un Massone è tenuto, per la sua condizione a obbedire alla legge morale; e se egli intende rettamente l’Arte non sarà mai un ateo stupido né un libertino irreligioso. Ma sebbene nei tempi antichi i Muratori fossero obbligati in ogni Paese a essere della religione di tale Paese o Nazione, quale essa fosse, oggi si reputa più conveniente obbligarli soltanto a quella Religione nella quale tutti gli uomini convengono, lasciando a essi le loro particolari opinioni; ossia, essere uomini buoni e leali o uomini di onore e di onestà, quali che siano le denominazioni o confessioni che servono a distinguerli; per cui la Massoneria diviene il Centro di Unione e il mezzo per annodare una sincera amicizia tra persone che sarebbero rimaste in perpetuo estranee.

In un Paese come l’Inghilterra, per quasi due secoli sconvolto da rivolgimenti politici, sociali e dinastici all’insegna delle divisioni religiose, l’autodefinizione della Massoneria quale "centro d’unione" tra gli uomini, sulla sola base delle loro qualità morali e di una religiosità non precisamente qualificata, costituiva un netto salto in avanti, semi-utopistico e rivoluzionario.

Di notevole rilievo anche il Titolo II, che tratta Del magistrato civile supremo e subordinato:

Un Muratore è un pacifico suddito dei Poteri Civili, ovunque egli risieda o lavori e non deve essere mai coinvolto in complotti e cospirazioni contro la pace e il benessere della Nazione, né condursi indebitamente verso i Magistrati inferiori; poiché la Muratoria è stata sempre danneggiata da guerre, massacri e disordini, così gli antichi Re e Principi sono stati assai disposti a incoraggiare gli uomini dell’Arte, a causa della loro tranquillità e lealtà; per cui essi praticamente risposero ai cavilli dei loro avversari e promossero l’onore della loro fraternità, che sempre fiorì nei tempi di pace. Cosicché se un Fratello divenisse un ribelle contro lo Stato, egli non deve essere favoreggiato nella sua ribellione ma piuttosto compianto come uomo infelice; e, se non convinto di altro delitto, sebbene la leale Fratellanza possa e debba sconfessare la sua ribellione e non dare ombra o base per la gelosia politica del governo in essere, egli non può venire espulso dalla Loggia e il suo vincolo rimane irrevocabile.

Con tali parole si sanciva il principio dell’apoliticità dell’Ordine nel suo complesso e delle singole logge, che devono vivere nel rispetto delle leggi e delle autorità dello Stato. Al singolo massone è consentito di nutrire convincimenti politici e di tradurli in azione, ma soltanto a titolo personale e sempre che non coinvolga in alcun modo la Massoneria, la quale, peraltro, è tenuta a sconfessarne l’operato quando egli si atteggi a ribelle contro i poteri costituiti, pur senza arrivare ad espellerlo dalla fratellanza.

Altri interessanti princìpi fondamentali sono dettati dal Titolo III (Delle Logge):

Le persone ammesse come membri di una Loggia devono essere uomini buoni e sinceri, nati liberi e di età matura e discreta, non schiavi, non donne, non uomini immorali o scandalosi, ma di buona reputazione

e dal Titolo IV (Dei Maestri, Sorveglianti, Compagni e Apprendisti):

Tutte le preferenze fra i Muratori sono fondate soltanto sul valore reale e sul merito personale: che così i committenti siano serviti bene, che i Fratelli non debbano vergognarsi né che l’Arte Reale venga disprezzata: perciò nessun Maestro o Sorvegliante sia scelto per anzianità ma per il suo merito.

Lo Scisma inglese del 1753 e la sua ricomposizione

In un periodo compreso tra il 1730 e il 1738, la Gran Loggia inglese, onde impedire la partecipazione ai lavori di loggia a chi non fosse stato debitamente iniziato ed affiliato, compie diverse innovazioni in alcuni importanti elementi rituali. Tali innovazioni determinarono una scissione ad opera dei cosiddetti Antichi (Antients), massoni tradizionalisti. Il 5 febbraio 1752 nove logge dissidenti, prevalentemente costituite da massoni irlandesi, dettero vita a un’altra Gran Loggia, che dal 5 dicembre 1753 prese la denominazione di Gran Loggia dei Liberi e Accettati Muratori secondo le Antiche Istituzioni, da cui il nome di Antients o Ancients, mentre la Gran Loggia del 1717 venne dai dissidenti spregiativamente chiamata dei Moderns.

Le tensioni fra i due gruppi erano talvolta molto forti. Benjamin Franklin, un "Moderno" e un deista, non venne riconosciuto al momento della sua morte come un membro della sua Loggia, che nel frattempo era diventata "antica" e giunse persino a rifiutargli il funerale massonico (vedi Revolutionary Brotherhood, by Steven C. Bullock, Univ. N. Carolina Press, Chapel Hill, 1996).

Poiché entrambe le correnti avevano filiazioni in tutto il mondo, e poiché molte di queste logge esistono tuttora c'è un notevole grado di variabilità nei Rituali oggi in uso, anche tra giurisdizioni riconosciute da UGLE. La maggior parte delle logge conducono i loro Lavori in osservanza di un singolo Rito scelto in precedenza, come per esempio il Rito di York (molto diffuso negli Stati Uniti; da non confondersi col Rito di York sic!) o il Rito Canadese (che è in un certo senso, una commistione fra Riti usati da "Antichi" e "Moderni")

Lo scisma fu sanato solo il 27 dicembre 1813, quando si pervenne alla fusione delle Grandi Logge dei Moderns e degli Ancients e alla nascita di un’unica Gran Loggia, sotto la denominazione completa di Gran Loggia Unita degli Antichi Liberi Muratori d’Inghilterra.

La riunificazione fu possibile grazie a un compromesso accuratamente formulato che sancì la non-Cristianità della Massoneria Inglese, riportò i modi di riconoscimento alle forme precedenti al 1753, mantenne l' esistenza di soli tre gradi nella Massoneria "propria", ma con voluta ambiguità permise ai "moderni" di pensare al grado detto Antient Royal Arch come ad un grado superiore facoltativo, mentre gli "antichi" potevano vederlo come il compimento del terzo grado. (vedi [2]).

Tutto ciò venne condensato nelle nuove Costituzioni della G.L.U. d’Inghilterra che furono approvate nel 1815.

La diffusione oltre i confini inglesi

La lotta tra Antients e Moderns non impedì una costante diffusione della massoneria nel vecchio e nel nuovo continente, secondo le linee di espansione dell’impero britannico, dei suoi commerci marittimi e delle colonizzazioni.

Di questa propagazione, concretizzatasi nella fondazione di logge successivamente regolarizzate mediante la concessione di patenti dall’una o dall’altra Gran Loggia inglese - oppure dalle Grandi Logge di Scozia e di Irlanda - strumento efficacissimo furono le logge militari, costituite all’interno delle unità dell’esercito inglese e frequentemente trasferite da una parte all’altra dell’impero.

Lo sviluppo della nuova massoneria fuori delle isole britanniche fu rapidissimo:

La "pretesa" autorità internazionale della massoneria inglese

Istituzione quasi ufficiale, dotata di grande prestigio e fortemente selettiva nella scelta dei propri membri, la massoneria inglese è divenuta una componente stabile della società britannica e della sua classe dirigente, atteggiandosi a potenza massonica "Madre del mondo" e depositaria della tradizione.

La massoneria inglese però non ha alcun tipo di autorità reale sulle altre giurisdizioni massoniche, la cui regolarità, ancorché non riconosciuta dalla G.L.U. d'Inghilterra, può essere peraltro legittima nel giudizio di altre Grandi Logge: è il caso del Grande Oriente d'Italia che è perfettamente regolare (rispettando tutti i requisiti richiesti) e riconosciuto da quasi tutte le Grandi Logge e Grandi Orienti del mondo, ma non da quella inglese che, tra gli attuali Ordini massonici italiani, riconosce, fin dalla sua fondazione, la Gran Loggia Regolare d'Italia.

Il riconoscimento da parte della G.L.U. d'Inghilterra, storicamente, è sempre stato molto ambito peraltro dalle altre massonerie e, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, non sono mancati gli interventi ufficiali di "scomunica" o di disconoscimento, quale strumento di una "politica estera" sempre più attiva. Il 4 settembre 1929 la G.L.U. di Inghilterra ritenne venuto il momento di approvare e pubblicare una dichiarazione unilaterale dei principi fondamentali, ai quali d’allora in avanti avrebbe informato e subordinato il riconoscimento di altre Grandi Logge.

Avendo il Ven.mo Gran Maestro espresso il desiderio che il Consiglio [degli Affari Generali] redigesse un rapporto circa i Princìpi Fondamentali sui quali questa Gran Loggia possa venire invitata a riconoscere qualunque Gran Loggia che richieda il riconoscimento della Giurisdizione Inglese, il Consiglio degli Affari Generali vi si è conformato con piacere. Il risultato, come segue, è stato approvato dal Gran Maestro e formerà la base di un questionario da inviare in futuro a ciascuna Giurisdizione che richieda il riconoscimento Inglese. Il Consiglio desidera che non solo tali corpi, ma anche i Fratelli in generale, in tutta la Giurisdizione del Gran Maestro siano pienamente informati su quei Princìpi Fondamentali della Libera Muratoria che la Gran Loggia d’Inghilterra ha sostenuto durante tutta la propria storia.
  1. Regolarità di origine: cioè che ciascuna Gran Loggia sia stata legittimamente fondata da una Gran Loggia debitamente riconosciuta o da tre o più Logge regolarmente costituite.
  2. Che una credenza nel G.A.D.U. e nella Sua volontà rivelata sia una qualifica essenziale per l’appartenenza.
  3. Che tutti gli Iniziati assumano i loro impegni sul, o in piena vista del Libro della Legge Sacra, per il quale si intende la rivelazione dall’alto che sia vincolante per la coscienza del particolare individuo che si stia iniziando.
  4. Che la composizione della Gran Loggia e delle singole Logge sia esclusivamente di uomini; e che ciascuna Gran Loggia non abbia relazioni di alcun genere con Logge miste o con corpi che ammettano donne fra i propri membri.
  5. Che la Gran Loggia abbia giurisdizione sovrana sulle Logge sotto il proprio controllo; cioè che sia un’organizzazione responsabile, indipendente e autogovernantesi, con autorità unica e incontestata sui gradi della Corporazione o Simbolici (Apprendista Accettato o Registrato, Compagno di Mestiere o d’Arte e Maestro Muratore) nella propria Giurisdizione; e non sia in alcun modo soggetta a, o divida tale autorità con, un Supremo Consiglio o altra Potenza che rivendichi un qualunque controllo o supervisione su quei gradi.
  6. Che le tre Grandi Luci della Libera Muratoria (vale a dire, il Libro della Legge Sacra, la Squadra e il Compasso) siano sempre esposte quando la Gran Loggia o le sue Logge subordinate siano al lavoro, essendo il Libro della Legge Sacra il più importante tra questi. # Che la discussione [in materia di] religione e politica all’interno della Loggia sia rigorosamente proibita.
  7. Che i princìpi degli Antichi Landmarks, costumi e usanze della Corporazione siano rigorosamente osservati.

Lo Scisma franco-inglese del 1877

Il secondo grande scisma nella storia della Massoneria - dopo quello inglese del 1732 - avvenne negli anni successivi al 1877 quando il Grande Oriente di Francia abolì ogni restrizione all'ammissione di atei. Nonostante la discussione sull'ateismo sia verosimilmente il maggior fattore della frattura col GOdF gli Inglesi menzionano anche il riconoscimento da parte dei Francesi della Massoneria femminile e co-Massonerie, come anche la tendenza dei Massoni Francesi a discutere volentieri di religione e politica nella Loggia. Anche se i Francesi scoraggiano queste discussioni non le bandiscono altrettanto drasticamente quanto gli Inglesi (vedi [3]). Lo scisma tra i due rami è stato occasionalmente superato, specialmente durante la I Guerra Mondiale Quando Massoni Americani richiesero di poter visitare Logge Francesi (vedi [4]).

Per quanto riguarda i requisiti religiosi, la più antica costituzione massonica (quella di Anderson, 1723) dice solo che un Massone non dovrà mai essere uno stupido Ateo né un Libertino senza religione se comprende l'Arte correttamente. La sola religione richiesta era quella religione in cui tutti gli Uomini concorrono, tenendo per sé le loro particolari Convinzioni ([5]). I massoni non si trovano d'accordo nel definire "stupido" o "senza religione" degli aggettivi necessari o accidentali per "ateo" e "libertino". È possibile che l'ambiguità sia intenzionale. Nel 1815 l'appena riunificata UGLE cambiò le costituzioni di Anderson in senso più ortodosso Qualunque sia la religione o il modo di praticarla, nessuno sarà escluso dall'Ordine, purché creda nel glorioso Architetto del cielo e della terra, e pratichi i sacri doveri della moralità. Gli Inglesi mettono in pratica questo articolo col richiedere al candidato la fede in un Essere Supremo e nella sua volontà rivelata. Nonostante ciò possa ancora essere interpretato in modo non-deista, ciò rese più difficile per credenti non ortodossi l'ingresso nella Massoneria.

Nel 1849 il GOdF seguì l'esempio Inglese adottando il requisito dell'"Essere Supremo", ma nei paesi Latini si registrava già una pressione crescente per ammettere apertamente gli atei. Ci fu un tentativo di compromesso nel 1875 (al Convento di Losanna: Congresso dei "Supremi consigli federali") coll'uso dell'espressione "Principio Creatore" (che suonava meno deista che non "Essere Supremo") ma alla fine ciò non era abbastanza per il GOdF, e nel 1877 essi tornarono ad abolire il requisito di religiosità per l'ingresso, adottando l'originale documento di Anderson 1723 quale Costituzione ufficiale. Venne inoltre creato un rituale modificato che non faceva alcun riferimento diretto al G.A.D.U. (sebbene, come simbolo, rimaneva probabilmente ancora in uso). Questo nuovo rito non rimpiazzava i vecchi, ma era proposto come alternativa (le giurisdizioni Europee in generale non tendono a ridursi all'uso di un solo Rito, come la maggioranza delle giurisdizioni nordamericane, ma offrono un assortimento di Riti, tra cui le Logge possano scegliere).

Afroamericani e Massoneria di Prince Hall

Nel 1775, un afroamericano di nome Prince Hall fu iniziato in una Loggia Militare di Costituzione Irlandese, assieme a quattordici altri afroamericani, tutti liberi dalla nascita. Quando la Loggia Militare lasciò l’area, agli afroamericani fu concessa l’autorità di incontrarsi come loggia, eseguire processioni nel giorno di S. Giovanni e celebrare funerali massonici, ma non quella di conferire gradi o fare altro lavoro massonico. Questi chiesero, e ottennero, un Warrant for Charter dalla Gran Loggia di Inghilterra nel 1784 e formarono una Loggia Africana #459. Benché espunti dai registri come tutte le Gran Logge Americane dopo la fusione della Gran Loggia "Premier" e la Gran Loggia "Ancient" nel 1813 quando essi formarono la Gran Loggia Unita d’Inghilterra (UGLE), la Loggia si ridenominò come la Loggia Africana #1 (da non confondere con le varie Gran Logge nel continente d’Africa) e si separò dalla Massoneria riconosciuta dall’UGLE. Questo portò alla tradizione di separare le giurisdizioni prevalentemente afroamericane in Nord America, note collettivamente come Massoneria di Prince Hall.

Razzismo e segregazione diffusi in Nord America resero impossibile per gli afroamericani unirsi a molte cosiddette Logge "principali", e molte Gran Logge in Nord America rifiutarono di riconoscere come legittime la Loggia Prince Hall e i massoni di Prince Hall nelle proprie giurisdizioni. Attualmente, la Massoneria di Prince Hall è riconosciuta da alcune Gran Logge a loro volta riconosciute dall’UGLE, e non da altre, e sembra sulla strada di raggiungere la piena agnizione.[2].

Sfide contemporanee

Nell'Europa Continentale e in Sud America il numero di Massoni è generalmente in ascesa, al contrario in alcuni distretti degli Stati Uniti, della Gran Bretagna ed altre giurisdizioni britanniche sta perdendo membri più velocemente di quanto riesca ad attrarre nuovi iniziati. Negli Stati Uniti l'età media dei membri è intorno ai 45 anni.

Molte Gran Logge negli USA hanno provato una varietà di misure - spesso controverse - per ovviare al calo di nuovi membri, incluse cerimonie dei tre gradi della durata di un solo giorno per vasti gruppi di candidati (in opposizione alle assegnazioni individuali dei gradi che richiedono mesi o anni per essere completate), pubblicità sui cartelloni ed addirittura reclutamento attivo di nuovi candidati da parte dei membri (in opposizione alla tradizione di considerare solo coloro i quali richiedono l'associazione da sé). Alcuni Massoni obiettano che le tradizioni ed i principi della Massoneria siano di fatto "ammorbidite" da queste innovazioni, osservando che la Fratellanza è sopravvissuta a secoli di cambiamenti sociali senza cambiare sé stessa; altri citano un bisogno della Massoneria di modernizzarsi e rendersi più adatta alle nuove generazioni.

La Massoneria statunitense si confronta anche con un problema di immagine perché alcuni la percepiscono come razzista. Ciò è dovuto in parte al fatto che solo tre Gran Logge negli Stati Confederati d'America durante l'epoca della Guerra di secessione americana oggi riconoscono le loro controparti della Massoneria Prince Hall, la Massoneria di colore statunitense (mentre tutte le Gran Logge degli stati settentrionali, inclusi Alaska ed Hawaii, riconoscono la Massoneria Prince Hall; vedi [6]).

La Massoneria in Italia

Lo stesso argomento in dettaglio: Grande Oriente d'Italia.
Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Loggia d'Italia degli Alam.
Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Loggia Regolare d'Italia.

Cenni storici

Gli inizi

In Italia la prima loggia fu fondata a Firenze nel 1731: intorno al nucleo iniziale, costituito da inglesi, si aggiunsero gradualmente numerosi nobili ed intellettuali fiorentini. Su questa loggia si esercitarono gli effetti persecutori della bolla pontificia In eminenti, pubblicata il 28 aprile 1738, che inaugurava una lunga serie di scomuniche e di condanne. Sempre nel granducato di Toscana, a Livorno, nacquero addirittura quattro logge: due negli anni 1763 e 1765 (ottennero una patente di fondazione dalla G. L. d’Inghilterra - Antients) ed altre due nel 1771 (con patente rilasciata dalla G. L. inglese dei Moderns).

Il fenomeno massonico arrivò poi a Roma, con alterne vicende: nel 1735 alcuni gentiluomini inglesi diedero vita ad una loggia "giacobita", rimasta attiva fino al 1737, quando si dovette sciogliere per ordine del governo pontificio. Ma, rispettivamente nel 1776 e nel 1787, vi vennero fondate due logge, entrambe di rito "scozzese". Il 27 maggio 1789 il conte di Cagliostro tentò di organizzare una loggia basata sul proprio "sistema egiziano", ma venne arrestato, e processato dal Sant'Uffizio, che nell’aprile 1791 lo condannò a morte come "eretico formale, mago e libero muratore", pena commutata poi nel carcere perpetuo.

Nel 1749 a Chambery (Savoia, parte integrante del Regno di Sardegna) fu fondata una loggia sulla base di una patente di Gran Maestro provinciale per la Savoia ed il Piemonte rilasciata dalla G. L. di Londra nel 1739 al marchese François Noyel de Bellegarde: nel 1752 la stessa loggia assunse il nome di Gran Loggia Madre con facoltà di creare altre logge in tutti i territori del regno di Sardegna e, di fatto, nel 1765 ne vennero create tre, tra cui una a Torino. Quest'ultima assunse una tale importanza da far ottenere (1773) il conferimento al conte di Bernezzo del titolo di Gran Maestro provinciale per il Piemonte, con la conseguente completa autonomia dalla Gran Loggia Madre di Chambery.

Nel 1746 fu fondata una loggia a Venezia, alla quale sono da ricollegare le figure di Giacomo Casanova, di Carlo Goldoni e di Francesco Griselini, e che rimase in attività fino al 1755, quando l’intervento degli Inquisitori di Stato portò all’arresto del Casanova e ne determinò la chiusura. Ma una nuova loggia sorse nel 1772, con patente della G. L. d’Inghilterra, per iniziativa del segretario del Senato, Pietro Gratarol, e rimase attiva fino al 1777, mentre nasceva un’altra loggia a Venezia, una a Vicenza ed un’altra a Padova.

Nel 1756 fu fondata una loggia a Milano, subito scoperta dalle autorità austriache: il fatto determinò un editto (6 maggio 1757) con il quale il governatore, Francesco duca di Modena, vietava le riunioni massoniche in tutto il territorio dello Stato Lomnbardo. Ma la loggia continuò ad esistere e nel 1783 aderì alla G. L. di Vienna: l'anno successivo il conte Wilczeck, ministro plenipotenziario imperiale a Milano, assunse la carica di gran maestro provinciale per la Lombardia austriaca. Nel 1776 sorse una loggia anche a Cremona.

In Liguria tra il 1745 e il 1749 risultano una loggia a Bordighera, una a Novi Ligure e almeno due a Genova, da collegare alla presenza delle truppe francesi in difesa della Repubblica. Verso la fine del secolo nacquero altre due logge nel capoluogo: una (1780) aderente al Regime Scozzese Rettificato e un’altra (1782) che ottenne una patente dalla G. L. d’Inghilterra con il titolo di Old British and Ligurian Lodge.

La prima loggia di Napoli, formata da alti ufficiali e nobili, fu fondata nel 1749, su iniziativa di un mercante di seta francese, che successivamente costituì un’altra loggia di più modesta fisionomia sociale. Dopo la pubblicazione, avvenuta il 28 maggio 1751, della Bolla Providas Romanorum Pontificum emanata da Papa Benedetto XIV per ribadire la condanna pontificia del 1738, Carlo VII di Borbone (che divenne poi il re Carlo III di Spagna) promulgòdi un editto (10 luglio 1751) che proibiva la Libera Muratoria nel Regno di Napoli. ma il provvedimento non stroncò la Massoneria: una risorta loggia locale ottenne una patente dalla G. L. Nazionale di Olanda (10 marzo 1764) che la promuoveva al rango di Gran Loggia Provinciale per il Regno di Napoli, mentre una seconda loggia, con patente della G. L. d’Inghilterra (Moderns), il 7 marzo 1769 fu parimenti investita del rango di Gran Loggia Provinciale.

Dal Grande Oriente alla scissione di Piazza del Gesù

Una serie di inizative, assunte quasi contemporaneamente dai governanti dei vari Stati italiani, inaugurò un nuovo periodo di repressioni del fenomeno massonico.

Nel Regno di Sardegna, il 10 giugno 1814 Vittorio Emanuele I emanò un editto con il quale ribadì "la proibizione delle congreghe ed adunanze segrete, qualunque ne sia la denominazione loro e massime quelle de’ così detti Liberi Muratori già proibita col R.E. delli 20 maggio 1794". Analogo decreto del 26 agosto 1814 emanato nel Lombardo Veneto vietò "gli ordini segreti, le adunanze, corporazioni e fratellanze segrete, come sarebbero le Logge de’ così detti Franchi Muratori ed altre consimili società", mentre papa Pio VII (15 agosto 1814) emanava un editto che, rifacendosi alle encicliche di Clemente XII e di Benedetto XIV, proibiva le "aggregazioni delli suddetti Liberi Muratori, e altre consimili" e a Napoli Ferdinando IV di Borbone (8 agosto 1816) vietava "le associazioni segrete che costituiscono qualsivoglia specie di setta, qualunque sia la loro denominazione l’oggetto ed il numero dei loro componenti".

Tuttavia, i massoni italiani resitettero ed anzi andarono sempre più a rafforzare ed organizzare la propria attività, fino a riemergere in modo significatico nella seconda metà dell'Ottocento.

L'8 ottobre 1859, a Torino, sette "fratelli" costituirono una nuova loggia, chiamata Ausonia dall'antico nome poetico dell'Italia: da questo seme il 20 dicembre 1859, sempre a Torino, nacque un'organizzazione che esplicitamente aspirava a diventare una Gran Loggia nazionale ed assunse la denominazione di Grande Oriente Italiano.

Tale intento si concretizzò con la I assemblea costituente del Grande Oriente Italiano, che si tenne a Torino dal 26 dicembre 1861 al 1° gennaio 1862 sotto la presidenza di Felice Govean, facente funzioni di gran maestro, e con la presenza dei rappresentanti di ventotto logge: Giuseppe Garibaldi fu salutato come "primo libero muratore italiano".

Ad assumerne la carica di gran maestro, il 1° marzo 1862, venne poi chiamato Filippo Cordova, eminente figura di giurista e di statista; la III assemblea costituente, convocata a Firenze dal 21 al 24 maggio 1864, elesse gran maestro Giuseppe Garibaldi, cui succedettero - nuovamente - Filippo Cordova e poi Lodovico Frapolli e Giuseppe Mazzini, durante il cui governo, nel 1870, la Gran Loggia spostò la propria sede da Firenze a Roma.

Nel 1884 fu pubblicata l'enciclica Humanum Genus di papa Leone XIII, che segnò probabilmente il momento più alto di scontro tra la Chiesa cattolica e la massoneria: il documento pontificio, oltre ad addebitare alla massoneria "atroci vendette… su chi sia creduto reo di aver tradito il segreto e disubbidito al comando, e ciò con tanta audacia e destrezza, che spesso il sicario sfugge alle ricerche ed ai colpi della giustizia", sosteneva che l'obiettivo dei massoni era quello di "distruggere da cima a fondo tutta la disciplina religiosa e sociale che è nata dalle istituzioni cristiane, e sostituirla con una nuova, modellata sulle loro idee, e i cui princìpi fondamentali e le leggi sono attinte dal naturalismo".

In quel clima, veniva eletto gran maestro (17 gennaio 1885) Adriano Lemmi, il quale si impegnò particolarmente nel chiamare a raccolta figure rappresentative del mondo politico e culturale, tra cui Giovanni Bovio, Giosuè Carducci, Agostino Bertani, Giuseppe Zanardelli.

Il 6 giugno 1889 in Campo de' Fiori a Roma avveniva l’inaugurazione del monumento a Giordano Bruno, opera dello scultore e futuro gran Maestro Ettore Ferrari: l'oratore ufficiale fu il filosofo Giovanni Bovio; nel 1895 divenne gran Maestro Ernesto Nathan, poi sindaco di Roma.

Il 21 aprile 1901 il Grande Oriente inaugurò la sua nuova sede di Palazzo Giustiniani, mentre iniziava un fermento scissionistico che portò, il 21 marzo 1910, alla fondazione di una Gran Loggia, che ebbe a gran maestro Saverio Fera, sotto la denominazione di Serenissima Gran Loggia d'Italia: dall'indirizzo della sua sede divenne nota anche come Gran Loggia di Piazza del Gesù.

La repressione fascista

Il Novecento si apre con nuovi, concentrici attacchi alla Massoneria, provenienti dai versanti più disparati e tra loro contrapposti:

La Gran Loggia di Piazza del Gesù tentò di ammorbidire gli effetti della deliberazione del Gran Consiglio fascista con una dichiarazione rilasciata alla stampa, per affermare che i massoni aderenti "obbediscono devotamente alla gerarchia fascista, superiore a tutte le contingenze e quindi possono continuare a servire la Patria e l’organizzazione fascista, fedeli e disciplinati al supremo duce Benito Mussolini e al suo governo" e rendendo obbligatoria una dichiarazione di fedeltà al fascismo da parte dei propri affiliati.

Il 19 maggio 1925 tuttavia la Camera dei Deputati approvò (con 289 voti favorevoli e solo 4 contrari) il progetto di legge sulla disciplina delle associazioni, presentato da Mussolini e mirante soprattutto allo scioglimento della massoneria.

Già prima del suo scioglimento il Grande Oriente d'Italia era in rapporti di amicizia con la Gran Loggia di Francia e a Parigi era stata fondata (1913) da italiani la Loggia Italia n. 450; il 28 maggio 1930 gli esuli fondarono una nuova loggia, l’Italia Nuova n. 609, dalla quale provenne un notevole contributo alla causa repubblicana nella guerra civile spagnola, cui parteciparono nove membri della loggia, tra i quali Randolfo Pacciardi e Francesco Fausto Nitti.

Il 12 gennaio 1930 Eugenio Chiesa fu eletto gran maestro aggiunto del Grande Oriente d'Italia in esilio, nel quale si riconobbero le logge italiane costituite all’estero (Egitto, Tunisia, Argentina, ecc.) e già all’obbedienza di Palazzo Giustiniani.

Dopo la Liberazione

Il 10 luglio 1944 il "Comitato della Grande Maestranza", formato da Umberto Cipollone, Guido Laj e Gaetano Varcasia, emanò la circolare n° 1 ai "Carissimi Fratelli Venerabili, Fratelli tutti d'Italia": il Comitato si considerava erede diretto di Domizio Torrigiani ed Ettore Ferrari e alla vigilia del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 il Grande Oriente così si espresse:

"Noi non possiamo né vogliamo fare altro che ricordare ai Fratelli la necessità di tener fede ai principi che avemmo in retaggio da Mazzini, senza nulla imporre: nel tempio del libero pensiero non sono ammesse coercizioni. Giudichino i fratelli, riandando la storia d'Italia, particolarmente quella degli ultimi venti anni, quale delle forme istituzionali sia meglio adatta a conservare in piedi precisamente quel tempio della Libera Massoneria di cui noi siamo gli operai e da tale esame traggano ispirazione".

Dalle ceneri del fascismo la Massoneria italiana, peraltro, risorse sia sotto i vessilli del Grande Oriente di Palazzo Giustiniani sia nella versione di Piazza del Gesù, ad inizativa di Raoul Palermi.

Il 19 marzo 1949 il grande Oriente d'italia approvò il testo di una Costituzione dell'Ordine: cardine del nuovo ordinamento era la netta separazione dei Riti dall'Ordine, secondo la riforma già impostata nel 1922 da Torrigiani ma non condotta in porto per gli eventi che si succedettero. In conseguenza di ciò, non vi sarebbero più state logge dell'uno o dell'altro rito, ma ognuna avrebbe lavorato solo secondo i rituali tre gradi universali di apprendista, compagno e maestro: solamente raggiunta quest'ultima dignità i Fratelli, volendo, avrebbero potuto accedere ai Riti quali scuole di perfezionamento.

La Costituzione, che recepisce i "landmarks" e con ciò collega fortemente il Grande Oriente alla tradizione universale massonica, fu depositata dinanzi all'autorità civile.

Il 13 settembre 1972 "l'aspirazione del popolo massonico italiano alla universalità" (Lino Salvini) fu realizzata con il riconoscimento della regolarità del Grande Oriente d'Italia da parte della Gran Loggia Unita d'Inghilterra: fu proprio il Gran Maestro Salvini ad annunciare lo storico evento ai suoi Fratelli.

Sulla scia di tale avvenimento si rinnovarono da più parti i tentativi di fusione con la Gran Loggia di Piazza del Gesù, ma invano: l'ostacolo principale fu rappresentato dal fatto che quest'ultima - fin dal 1956 - avesse accettato il principio dell'iniziazione femminile, dando vita e risconoscendo logge costituite da donne.

In realtà il 18 settembre 1973 avvenne una "fusione" tra il Grande Oriente e circa 200 logge già appartenenti a Piazza del Gesù, ma Giovanni Ghinazzi, generale della Gran Loggia d'Italia, la sconfessò, proseguendo per la sua strada.

Oltre la P2

Una vicenda relativamente recente, lo scandalo P2 legato alla controversa figura di Licio Gelli, ha determinato un notevole appannamento dell'immagine della massoneria in Italia.

Nell'immaginario collettivo si è insinuata la semplicistica equazione massoneria = organizzazione malavitosa, andando ben al di là delle conclusioni oggettive cui giunse la magistratura e la stessa Commissione parlamentare d'indagine.

Quest'ultima, nelle sue conclusioni, aveva, tra l'altro, accertato che:

  • "non si può non riconoscere come Licio Gelli appaia, sotto ogni punto di vista, un massone del tutto atipico: egli non si presenta cioè come il naturale ed emblematico esponente di una organizzazione la cui causa ha sposato con convinta adesione, informando le sue azioni, sia pur distorte e censurabili, al fine ultimo della maggior gloria della famiglia; Licio Gelli, in altri termini, non sembra sotto nessun profilo, nella sua contrastata vita massonica, un nuovo Adriano Lemmi, quanto piuttosto un corpo estraneo alla comunione, come iniettato dall'esterno, che con essa stabilisce un rapporto di continua, sorvegliata strumentalizzazione"
  • "possiamo quindi affermare che tutti gli elementi a nostra disposizione inducono a ritenere come la presenza di Gelli nella comunione di Palazzo Giustiniani appaia come quella di elemento in essa inserito secondo una precisa strategia di infiltrazione, che sembra aver sollevato nel suo momento iniziale non poche perplessità e resistenze nell'organismo ricevente, e che esse vennero superate probabilmente solo grazie all'interessamento dei vertici dell'istituzione i quali, questo è certo, da quel momento in poi appaiono in intrinseco e non usuale rapporto di solidarietà con il nuovo adepto".

Sta di fatto che il 31 ottobre 1981, sette mesi dopo il rinvenimento delle famose liste P2 e dello scandalo seguente, la corte centrale del Grande Oriente d'Italia presieduta dal nuovo Gran Maestro Armando Corona, espulse Gelli dal consesso massonico; peraltro la "Loggia di Propaganda 2" aveva sospeso ufficialmente la propria attività all'interno dello stesso GOI già nel 1976 e da allora non agiva più all'interno del consesso massonico ufficiale.

Il 18 novembre 1984 fu promulgata la nuova Costituzione dell'Ordine: in essa si afferma che "il Grande Oriente d'Italia (rappresentante la sola fonte legittima di autorità massonica nel territorio italiano e nei confronti delle Comunioni massoniche estere) nei rapporti giuridici con la società civile si colloca tra le associazioni non riconosciute" e vengono introdotte importanti novità in ordine alla "trasparenza interna" dell'Organizzazione.

Al tempo stesso fu dato speciale impulso a convegni di studi e ad iniziative di diffusione della cultura massonica, fondando altresì un Centro per la storia della Massoneria, aperto a massoni e non massoni.

Tale profonda opera di rinnovamento e rilancio culminò nell'iniziativa assunta congiuntamente dal Grande Oriente e dalla Gran Loggia il 9 dicembre 1991, quando si allestì a Torino il più importante concerto di musiche massoniche mozartiane realizzato in Italia nel bicentenario della morte del musicista: tale iniziativa ricevette ufficialmente il plauso e l'apprezzamento del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.

Caratteristiche fondamentali

Le finalità ed i principi

Pur non essendo facile individuare esattamente e riassumere in pochi concetti le finalità massoniche condivise da tutte le Logge, si possono elencare con sufficiente esattezza le seguenti:

  • edificare il Tempio: questa è una affermazione correntemente utilizzata per identificare la crescita interiore del proprio spirito che tende, senza mai potervi giungere, al perfezionamento dello spirito attraverso processi catartici di riflessione, meditazione e approfondimento dei concetti etici e morali universali;
  • divulgare il pensiero positivo finalizzando tale attività al miglioramento dello stato di condivisione dei principi morali, etici e di fratellanza, ponendo avanti al proprio io quello dell'intera umanità, al fine di poter essere valore aggiunto nella crescita spirituale.
  • espandere i principi di fratellanza attraverso l'insegnamento iniziatico.

La Massoneria persegue i principi di amore fraterno, soccorso e verità e nei suoi rituali vengono impartite lezioni di morale; questi sono i principi fondamentali condivisi da tutta l'organizzazione:

  • riconoscimento di un Ente creatore denominato Grande Architetto dell'Universo;
  • nessun limite alla ricerca della Verità:
  • la fratellanza è aperta a tutti gli uomini di ogni nazione, razza e credenza;
  • lotta contro l'ignoranza in ogni sua forma.

La Massoneria non è una religione e lascia liberi i suoi affiliati di seguire la religione che desiderano; proclama la libertà dell'uomo; proscrive ogni discussione politica dalle sue riunioni, coltivando solo l'amor di Patria e la fratellanza universale.

I membri che seguono i rituali vengono suddivisi per gradi. C'è una grande varietà nel privilegiare i vari aspetti della massoneria nel mondo. Nell'Europa continentale è privilegiato l'aspetto filosofico, mentre in Gran Bretagna, Nord America e nei paesi anglofoni viene privilegiato quello sociale (club e servizi).

Anche se la Massoneria vieta ai propri affiliati di discutere di politica e religione, i suoi membri hanno avuto la tendenza di appoggiare cause politiche legate alla laicità dello stato, alla libertà e tolleranza a queste sono spesso associati dall'opinione pubblica: la separazione tra Chiesa e Stato, la creazione di scuole pubbliche secolari e alcune rivoluzioni democratiche (negli Stati Uniti ed in Francia e su scala più larga in altri paesi come Messico, Brasile e più volte in Italia).

Molte organizzazioni o movimenti con vari scopi religiosi e politici sono state ispirate dalla Massoneria, e a volte sono confuse con essa, come la protestante Loyal Orange Association e nel XIX secolo la Carboneria, che perseguiva il Liberalismo e l'Unità d'Italia. Altre associazioni puramente fraterne, troppo numerose da menzionare, sono state a loro volta ispirate dalla massoneria in maniera variabile.

Landmarks (Pietre di confine)

Il concetto di landmark, strettamente connesso con quello di regolarità, fu introdotto nel lessico muratorio dalle Costituzioni di Anderson nel 1723, che prescrivevano per l’appunto il rispetto degli antichi Landmarks dell’Ordine, ma non esiste un'identità di vedute sulla loro identificazione.

I Landmarks sono gli antichi e immutabili precetti della Massoneria, i termini di riferimento in base ai quali è valutata la regolarità di Logge e Gran Logge. Tuttavia, poiché ciascuna Gran Loggia è autogovernata e non esiste un'unica autorità sull'Arte della Massoneria, perfino questi principi in teoria inviolabili possono avere differenti interpretazioni, portando a controversie ed incongruenze nei riconoscimenti.

Alcuni esempi di Landmarks comuni includono:

  • il credo in un Essere Supremo da parte di tutti i membri: molte Gran Logge (o Grandi Orienti) accolgono anche gli atei nel loro consesso (p. es. ciò avviene nella cosiddetta massoneria francese), ma ciò implica la "non regolarità", in senso massonico, di tali Gran Logge.
  • il divieto di iniziazione per le donne: anche su questo elemento esistono importanti deroghe per quanto riguarda i "francesi".
  • i metodi di riconoscimento devono essere mantenuti inviolati: questi consistono in gesti nascosti compiuti in genere con le mani, chiamati segni, modi caratteristici di stringere la mano (chiamati toccamenti), emblemi e speciali termini di identificazione, più spesso basati su parole della Lingua Ebraica tratte dall'Antico Testamento; varianti originate nel tempo nei segni di riconoscimento spesso identificano il massone come proveniente da una specifica giurisdizione.
  • la leggenda del terzo grado, contemplante la costruzione del Tempio di Re Salomone, è parte integrante della Massoneria.
  • il governo delle Logge in una determinata località geografica è nelle mani di una Gran Loggia, in particolare del Gran Maestro: un Gran Maestro governa in maniera autocratica, benché eletto democraticamente; egli ha la facoltà di presenziare a qualunque adunanza nella propria giurisdizione in qualunque momento e può condurre la Loggia a propria discrezione.
  • ciascuna Loggia è governata da un Maestro, detto Venerabile, il quale è assistito da due altri ufficiali, detti Primo e Secondo Sorvegliante.
  • un Primo e un secondo Diacono assistono il Maestro ed i suoi Sorveglianti passando messaggi e guidando i candidati nella Loggia.
  • ciascuna Loggia - quando operativa - deve essere coperta e cioè con la porta custodita cosicché non entrino o presenzino alle riunioni persone che non siano Massoni: il Copritore o guardia esterna, come dice il suo nome, è posto fuori della porta della Loggia "armato con spada tratta al fine di tenere lontano tutti gli intrusi e profani dalla Massoneria", e può aprire e chiudere a seconda del bisogno per accogliere ritardatari e candidati.


L'adesione

Requisiti per l'appartenenza

Alla base della Massoneria è posto il principio della massima tolleranza, sia nella Loggia che nella vita profana.

La Massoneria accetta quindi membri da tutte le religioni, incluse tutte le confessioni di Cristianesimo, Giudaismo, Islamismo, Buddismo, e così via.

Il modo in cui è disciplinata nei particolari l'accettazione dei candidati dipende dal particolare ramo o giurisdizione della massoneria con cui si ha a che fare.

I Deisti vengono tradizionalmente accettati.

Nelle logge derivate dal Grande Oriente di Francia ed in certi altri gruppi di logge, vengono accettati anche gli atei e gli agnostici, senza una particolare abilitazione.

La maggior parte degli altri rami - nel rispetto del "landmarks" - richiede in genere la credenza in una qualsiasi forma di "Essere Supremo", anche se si ha un elevato grado di non-dogmatismo, cosicché il termine Essere Supremo è spesso utilizzato con accezione molto aperta, che comprende il Deismo e spesso sconfina anche nella visione naturalistica della "Dea/Natura" nella tradizione di Spinoza e Goethe (egli stesso era un massone), e nella visione del Basilare o il tutt'uno cosmico, come si riscontra in alcune religioni orientali o nell'idealismo occidentale (o nella moderna cosmologia). In qualche altra giurisdizione (principalmente quelle anglofone), la Massoneria non è così tollerante del naturalismo come lo è stata nel XVIII secolo, e dall'inizio del XIX secolo sono stati aggiunti (principalmente nel Nord America) specifici requisiti religiosi con più toni teistici e ortodossi, come la credenza nell'immortalità dell'anima. La Massoneria predominante in Scandinavia, accetta soltanto Cristiani.

In generale, per diventare un massone, occorrono i seguenti requisiti:

  1. essere un uomo, per potersi affiliare alla maggior parte delle giurisdizioni massoniche, o una donna, per affiliarsi ad una giurisdizione con logge femminili (a meno di non affiliarsi ad una giurisdizione co-massonica che non pone requisiti sul genere),
  2. credere in un Essere supremo, o in un Principio creativo (a meno di non affiliarsi ad una giurisdizione con specifici requisiti religiosi),
  3. avere un'età minima (18–25 anni, a seconda dalla giurisdizione),
  4. essere sano di mente e di sana costituzione e di buona moralità,
  5. essere "libero e di buoni costumi"

Tradizionalmente l'affiliazione è stata limitata ai soli uomini ed in alcune giurisdizioni l'inclusione delle donne è ancora motivo di controversia. La "libertà di nascita" non appare nelle logge moderne e non esiste nessuna indicazione che deve essere rispettato, ma è un retaggio storico. La "sana costituzione" è attualmente concepita come l'essere in grado di prendere parte ai rituali della loggia, ed oggigiorno la maggior parte delle logge sono abbastanza flessibili nell'accettare candidati disabili.

Le Donne nella Massoneria

La posizione delle donne all'interno della Massoneria è complessa.

Per i Landmarks solo gli uomini possono diventare massoni.

Si dice che la prima donna ad essere ammessa nella Massoneria fu Elizabeth Aldworth (nata St. Leger) la quale pare abbia assistito alle funzioni di un incontro di una loggia che si teneva a casa di suo padre, primo Visconte Doneraile, un abitante della Contea di Cork (Irlanda). Nella prima parte del XVIII secolo era uso comune che le logge si riunissero regolarmente in case private; questa loggia era debitamente autorizzata come numero 150 nel registro della Grande Loggia d'Irlanda. Pare che Elizabeth rimosse un mattone e vide la cerimonia dalla stanza adiacente: dopo essere stata scoperta, la situazione di Elizabeth fu discussa dalla loggia e fu deciso di iniziarla alla Massoneria. Altre fonti narrano come lei fosse una delle firmatarie dell'Irish Book of Constitutions del 1744 e di come spesso frequentasse, con la sua Regalia Massonica, intrattenimenti patrocinati dalla Massoneria a beneficio dei poveri e degli indigenti; è inoltre riportato che quando morì le fu accordato l'onore di una sepoltura massonica.

La Co-Massoneria internazionale cominciò in Francia nel 1882 con l'iniziazione di Maria Deraismes nella Loggia Libre Penseurs (Loggia dei liberi pensatori), una loggia di uomini sotto la Gramde Loge Symbolique de France. Con l'attivista Georges Martin, nel 1893 Maria Deraismes sovrintese l'iniziazione di sedici donne nella prima loggia nel mondo ad avere sia uomini che donne come membri, creando Le Droit Humain.

In Inghilterra, in Francia ed in molti altri paesi le donne generalmente entrano in logge co-Massoniche, come quelle sotto la giurisdizione internazionale Le Droit Humain (LDH), che ammette sia uomini che donne. Oppure entrano in logge, costituite sotto la giurisdizione locale, che ammettono solo donne. Nell'America Settentrionale è più comune per le donne non diventare massoni per se, ma aggregarsi ad un corpo associato con proprie, separate tradizioni, come l'Order of the Eastern Star (OES) o "Stelle d'Oriente", che ammette solamente donne parenti di Massoni. In Olanda, esiste una "fratellanza" per donne completamente separata, benché alleata, l'Order of Weavers (OOW) (l'Ordine delle Tessitrici) la quale usa simboli tratti dalla tessitura piuttosto che dalla massoneria artigiana.

Il GOdF e altre giurisdizioni che alla corrente massonica di questo fanno riferimento, concedono pieno riconoscimento alle donne in Massoneria che sono qui perfettamente equiparate agli uomini. L'UGLE e altre Giurisdizioni non riconoscono formalmente alcuna entità che accolga donne, sebbene in molti paesi si percepisca e si accetti in modo informale come queste istituzioni co-massoniche siano parte della Libera Muratoria in un senso più ampio. L’UGLE, per esempio, ha riconosciuto (fin dal 1998) due giurisdizioni femminili locali come regolari nella pratica, eccezion fatta per il loro includere donne, ed ha indicato che, benché non formalmente riconosciuti, questi corpi possono essere considerati parte della Massoneria. Così, la posizione delle donne nella Massoneria sta rapidamente evolvendo nel mondo di lingua inglese. In molti casi il Nord America sta seguendo la tendenza inglese in fatto di donne.

I Massoni si definiscono tra di loro Fratelli. Le donne (Sorelle) non sono ammesse nelle officine del Grande Oriente d'Italia, così come in quelle della Gran Loggia Regolare d'Italia, ma nei Capitoli di un ordine parallelo "paramassonico" chiamato "Ordine delle Stelle d'Oriente" e ufficialmente riconosciuto dal GOI. Sono ammesse invece in altre Logge, come la Gran Loggia d'Italia (che appartiene al ramo "francese").

L'iniziazione

Lo scopo dichiarato dell’iniziazione muratoria è il perfezionamento spirituale dell'aspirante massone. Consiste nell’ammissione del candidato in un luogo chiamato Tempio (per evidenziarne il carattere sacro, con un riferimento al Tempio di Gerusalemme) edificato alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo. In questo luogo si compiono i momenti più significativi e rituali del perfezionamento morale del singolo e si concretizza anche l'estensione di tale processo all’intera società. Infatti, tra i peculiari caratteri dell’iniziazione muratoria c'è la sua dimensione collettiva: l’iniziazione è conferita al candidato da una collettività di iniziati e dà inizio a un percorso conoscitivo di natura esoterica che prevede periodici momenti di confronto e di lavoro comune nella loggia. Ciò avviene secondo un piano scandito da un preciso rituale e da un apparato di simboli.

Rituali e simboli

La Massoneria ha scelto come simbolo floreale l'acacia, pianticella vigorosa e gentile, che non appassisce mai durante il corso delle stagioni eppure si rinnova sempre.

I Massoni si rifanno però prevalentemente al simbolismo architettonico dei muratori operativi medievali che lavoravano effettivamente la pietra. Uno dei loro simboli principali è squadra e compasso, strumenti della categoria, disposti a formare un quadrilatero. La squadra è talora detta rappresentare la materia, ed il compasso lo spirito o la mente. Ancora, la squadra può esser detta rappresentare il mondo del concreto, o la misura della realtà oggettiva, mentre il compasso rappresenta l'astrazione, o giudizio soggettivo, e così via (essendo la Massoneria non dogmatica, non v’è interpretazione data come legge per alcuno di questi simboli). Il compasso può essere sottoposto, sovrapposto o intrecciato alla squadra, a significare l’interdipendenza fra i due. Nello spazio fra i due, è talora posto un simbolo di significato metafisico. Talvolta, questo è una stella risplendente o un altro simbolo di Luce, a rappresentare la Verità o la conoscenza. In alternativa, c’è spesso una lettera G.

La squadra e il compasso sono mostrati a tutte le riunioni massoniche, assieme al Libro della Legge Sacra (o Lore, Sapere), aperto. Negli Ordini appartenenti al ramo "inglese", questo è usualmente la Sacra Bibbia, ma può essere qualunque libro o scrittura ispirati, a cui i membri di una particolare Loggia o giurisdizione sentono di riferirsi — la Bibbia, il Corano, o altri volumi. In molte Logge "francesi" sono usate le Costituzioni massoniche. In alcuni casi, un libro bianco è stato usato, ove la composizione religiosa di una Loggia fosse troppo varia da consentire una scelta facile. In aggiunta al suo ruolo di simbolo di sapienza scritta, ispirazione, e talora come volontà rivelata della Divinità, il Libro Sacro è ciò da cui gli obblighi massonici traggono ispirazione.

Molto del simbolismo massonico è di natura matematica, e specialmente geometrico, il che è probabilmente una ragione per cui la Massoneria ha attratto così tanti razionalisti (quali Voltaire, Fichte, Goethe, George Washington, Benjamin Franklin, Mark Twain e molti altri). Nessuna specifica teoria metafisica è sostenuta dalla Massoneria tuttavia, sembrano esserci influssi provenienti dai Pitagorici, dal Neoplatonismo, e dal primo Razionalismo moderno.

Nell’ambito dei temi architettonico e geometrico della Massoneria, l’Essere Supremo (o Dio, o Principio Creativo) è a volte indicato nel rituale massonico come il Gran Geometra, o il Grande Architetto dell’Universo (G.A.D.U.). I Massoni utilizzano una varietà di etichette per questo concetto al fine di evitare l’impressione di riferirsi al Dio o al concetto di divinità specifici di qualche religione.

Tra gli elementi caratteristici, indicativi dell'esoterismo massonico, vi sono i segni di riconoscimento e la Mason Word, o parola di riconoscimento del libero muratore, dalla quale derivano le odierne parole "sacre" e "di passo".

Ci sono tre gradi iniziali nella Massoneria:

  • 1° Apprendista
  • 2° Compagno
  • 3° Maestro Massone.

L’individuo lavora attraverso ciascun grado partecipando ad un rituale, essenzialmente una morality play medievale, in cui ciascuno impersona un ruolo, assieme ai membri della Loggia cui si aggrega. L’ambientazione è biblica — la costruzione del Tempio di Salomone a Gerusalemme - sebbene le storie stesse non siano direttamente tratte dalla Bibbia, e non siano pensate come necessariamente ebraiche o cristiane. Niente di soprannaturale avviene in queste storie. Il Tempio può essere scelto a rappresentare sia il "tempio" interiore del singolo essere umano, che della comunità umana, o dell’intero universo.

Nel periodo in cui uno lavora attraverso i gradi, studia parimenti le lezioni e le interpreta per sé stesso. Esistono tanti modi per interpretare i rituali quanti sono i massoni, e nessun massone può comandare ad un altro massone come debba interpretare alcunché. Nessuna verità particolare è condivisa, ma una struttura comune; parlando simbolicamente ad archetipi umani universali; fornisce a ciascun Massone un mezzo per giungere alle proprie risposte alle domande importanti della vita. Ai Massoni che lavorano attraverso i gradi è spesso richiesto di preparare documenti su argomenti filosofici correlati, e sostenere conferenze.

Mozart fu un Massone, e nella sua opera, Il Flauto Magico, fa ampio uso di simbolismo massonico. Più espressamente compose una serie di undici brani (Freimaurermusik) dedicati ai simbolismi ed ai rituali massonici ad essi collegati, uno dei quali, con il testo modificato, è diventato l'Inno nazionale Austriaco.
Due libri che danno un’idea generale del simbolismo e della sua interpretazione sono:

  1. Freemasonry: A Journey Through Ritual and Symbol di W.K. MacNulty, Thames & Hudson, Londra, 1991.
  2. Symbols of Freemasonry di D. Beresniak and L. Hamani, Assouline, Parigi, 2000.

Lo scrittore britannico Rudyard Kipling, massone, fece largo uso di simboli e miti massonici nella sua storia, L'uomo che volle essere Re, poi divenuto un film. Due avventurieri sono presi a rappresentare Alessandro Magno per via dei loro emblemi massonici.

Il linguaggio

Il termine che va primariamente esaminato è quello utilizzato dai Massoni per indicare colui che non appartiene alla fratellanza massonica: Profano. Si dirà quindi profano, qualsiasi uomo (o donna) che non è massone, che non ha quindi ricevuto la luce mediante la iniziazione rituale. Un'espressione spesso usata nei circoli massonici è essere nel quadrato, che significa essere una sorta di persona affidabile, e questo è passato nell’uso comune. Altre frasi dalla Massoneria nell’uso comune include incontrarsi sul livello (senza riguardo alle differenze sociali, economiche, religiose o culturali). La pratica della Massoneria è chiamata fra i propri membri come l’Arte. Un'altra espressione caratteristica dei massoni è quella adoperata per il brindisi tra di essi: Fuoco! Ancora, essere coperto vuol significare che appartiene all'Ordine.

Struttura organizzativa

Le giurisdizioni

Esistono numerose giurisdizioni di governo della Massoneria, ciascuna delle quali sovrana e indipendente dalle altre, e di solito definita su base nazionale. Non esiste dunque un'autorità centrale massonica, sebbene ciascuna giurisdizione abbia un elenco delle altre giurisdizioni formalmente riconosciute. Se il riconoscimento formale è reciproco, le due giurisdizioni sono dette "in amicizia", e questo permette ai rispettivi membri di accedere alle riunioni segrete delle rispettive Logge. In linea di massima, per essere riconosciuti da una giurisdizione è necessario per lo meno osservare i criteri riguardo alla "regolarità", vale a dire condividere gli antichi simboli di riferimento della Massoneria, le caratteristiche essenziali che accomunano i massoni, indipendentemente dalla cultura di appartenenza. Tuttavia, data la natura decentralizzata e non dogmatica della Massoneria, non esiste una lista di simboli universalmente accettata, e persino giurisdizioni tra loro in amicizia possono avere idee completamente differenti riguardo alla natura dei simboli. Molte giurisdizioni non hanno alcuna posizione ufficiale sulla questione.

Spesso si dice grossolanamente che la Massoneria sia suddivisa in due rami: uno "inglese" ed uno "francese"; invece, non è possibile fare una distinzione netta tra le varie giurisdizioni. Per esempio, può accadere che la giurisdizione A riconosca la B, che a sua volta riconosce la C, mentre quest'ultima potrebbe non riconoscere la A. Inoltre, il territorio geografico di una giurisdizione può sovrapporsi a quello di un'altra, comportando conseguenze nelle loro reciproche relazioni per semplici questioni territoriali. Altre volte una giurisdizione può sorvolare sulle irregolarità di un'altra soltanto per il desiderio di mantenere buoni rapporti. Ancora, una giurisdizione può essere formalmente legata ad una tradizione, e contemporaneamente mantenere rapporti informali con un'altra. Per questi motivi etichette come Massoneria "inglese" o "francese" possono essere interpretate solo come indicazione generica e non come chiari segni di distinzione.

La massima autorità a capo di una giurisdizione massonica è di solito chiamata Gran Loggia, o, a volte, Grande Oriente, e corrisponde normalmente ad una singola nazione, sebbene il territorio possa essere più ampio o più ristretto (in Nord America ogni Stato o provincia ha una propria Gran Loggia).

La più antica giurisdizione nel ramo inglese della Massoneria moderna, è la Gran Loggia di Inghilterra (Grand Lodge of England GLE), fondata nel 1717 e denominata poi Gran Loggia Unita di Inghilterra (United Grand Lodge of England, UGLE), dopo la fusione con un'altra Grande Loggia inglese (Antients) nel 1813. Attualmente è la più vasta giurisdizione in Inghilterra ed il quartier generale si trova alla Freemasons Hall, a Londra in Great Queen Street. La giurisdizione più antica del ramo "francese" è il Grande Oriente di Francia, fondata nel 1728. Un tempo questi due rami si riconoscevano reciprocamente, ma molte giurisdizioni interruppero i rapporti ufficiali con la loggia francese, dopo che questa, nel 1877 incominciò ad ammettere gli atei incondizionatamente. In molti paesi neolatini ed in Belgio predomina una Massoneria di stile francese, mentre tutti gli altri tendono a seguire la guida inglese.

Molte giurisdizioni permettono agli adepti di visitare le Logge nelle giurisdizioni riconosciute senza condizioni, lasciando che sia la Loggia straniera a confermare l'amicizia tra le due Logge. La UGLE, d'altra parte, invita i suoi membri a verificare presso di loro se le giurisdizioni sono in amicizia, prima di fare una visita in altre Logge: in America, per esempio, è sconsigliabile.

Organismi concordi e dipendenti: i Riti

La Massoneria si sviluppa in diversi organismi dipendenti, I "Riti", come, per esempio, il Rito Simbolico (Italiano), il Rito scozzese, il Rito di York, il Rito di Misraim Memphis o "l'Antico Ordine Arabo dei Nobili del Mistico Velo" (Shriners), "l'Ordine mistico dei profeti velati del regno incantato" (Grotta), gli "Alti Cedri del Libano", e molti altri, che tendono a diffondere l'insegnamento della Massoneria, spesso con l'avanzamento di grado per il miglioramento dei propri membri e dell'intera società, oppure perseguono uno scopo filantropico, come alcune logge dell'America settentrionale.

Le varie giurisdizioni hanno un modo diverso di rapportarsi con tali entità. Alcune le riconoscono formalmente, altre non le considerano propriamente massoniche. Non tutti gli organismi sono ritenuti come affiliati alla Massoneria, ma vengono giudicati come associazioni che pongono agli aderenti il requisito di appartenenza alla Massoneria; alcune di esse possono richiedere ulteriori requisiti religiosi rispetto alla vera e propria Massoneria (o "l'Arte della Massoneria"), in quanto l'insegnamento massonico viene visto in una prospettiva particolare.

Esistono anche altre organizzazioni giovanili (prevalentemente in Nord America, ma con ramificazioni in Europa e anche in Italia) associate alla Massoneria stessa, ma non sono necessariamente massoniche in quanto a contenuti e ritualità; ne fanno parte l'Ordine di DeMolay (per ragazzi tra i 12 ed i 21 anni, figli di massoni), le Figlie del Lavoro (per ragazze tra i 10 ed i 20 anni figlie di massoni) e l'Ordine internazionale dell'arcobaleno per ragazze (per ragazze tra gli 11 ed i 20 anni e che ha il patrocinio massonico, anch'esso rivolto alle figlie di massoni). Lo scoutismo internazionale, fondato da Robert Baden-Powell, che fu massone (vi sono almeno sei logge a lui intitolate), come anche i Boy scouts of America, fondati dal massone Daniel Carter Beard, non sono gruppi massonici, ma i loro fondatori probabilmente ritennero di poter mettere in pratica molti degli ideali massonici attraverso lo scoutismo. Anche Sir Francis Vane e James Spensley, fra i pionieri dello scoutismo in Italia, furono massoni. Anche il Rotary International è stato fondato da un massone, così come il Lions Club ed il Kiwanis International. L'Avis Italiana, è stata fondata da un massone, come anche la Croce Rossa Internazionale, fondata dal massone Jean Henri Dunant.

Logge

Contrariamente alla credenza diffusa, i massoni si incontrano come una loggia e non in una loggia (analogamente alla distinzione fatta dai Cristiani che si incontrano come una chiesa, con l'effettivo edificio, considerato non più che un punto di ritrovo.)

Secondo la leggenda massonica, le logge operative (le logge medievali degli attuali scalpellini) costruirono un edificio accanto al luogo di lavoro, ove i massoni potevano incontrarsi per ricevere istruzioni e socializzare. Normalmente, l'incontro avveniva nel lato sud dell'edificio (in Europa, in questo punto le mura sono riscaldate dal sole durante il giorno), e per questo motivo, la riunione tra i soci della loggia è ancora oggi chiamato il Sud.

Le prime logge speculative (i cui affiliati non erano scalpellini o tagliapietre) si riunivano in taverne o in luoghi pubblici adatti, mentre un guardiano (Tyler, custode della loggia massonica) vegliava sulla porta per impedire l'ingresso ai curiosi o ai malintenzionati. Il luogo ove la Loggia si riunisce abitualmente in modo rituale, è detto "Tempio", mentre "Centro" o "Casa Massonica" è l'edificio ove uno o più "Templi" si trovano e che comprende anche altri ambienti.

Logge specializzate - Ricerca ed istruzione

All'interno di molte giurisdizioni massoniche esistono alcune logge tipicamente specialistiche, come quelle che assolvono compiti di Ricerca ed Istruzione (R&I), costituite secondo criteri particolari. Tali tipi di logge collaborano con organizzazioni mondiali alla ricerca massonica, alla scoperta e all'interpretazione di documenti storici e alla comprensione dei simboli massonici non ancora segnalati, ed al mantenimento e sviluppo degli stessi rituali massonici. Aderiscono a queste logge gli adepti interessati provenienti da logge comunemente costituite, ma possono anche essere gruppi aventi gli stessi interessi e formazione culturale, come le logge dei vecchi ragazzi (old boys) provenienti da scuole, università, reparti militari od imprese.

Inoltre molte giurisdizioni massoniche nominano conferenzieri incaricati di effettuare ricerche, sviluppare e rilasciare conferenze nelle logge allo scopo di istruire i membri e buona parte delle Grandi Logge e molti Centri Massonici regionali e Templi hanno una biblioteca, che è usata per ricerche.

Una raccolta notevole è la collezione presso la biblioteca dell'Università di Poznan in Polonia. Circa 80.000 libri sono custoditi fra la bibilioteca principale ed il Chateau de Ciazen, a circa 80km di distanza. A quanto risulta, furono raccolti durante la Seconda guerra mondiale quando le SS di Heinrich Himmler confiscarono i libri delle biblioteche massoniche in Germania e nelle altre nazioni occupate, per immagazzinarli in questo archivio in Polonia.

Il giorno 5 marzo 2001, l'Università di Sheffield in Inghilterra stabilì il Centre for Research into Freemasonry, quale parte dell'Humanities Research Institute, che "intraprende e promuove una ricerca scientifica oggettiva dell'impatto storico, sociale e culturale della massoneria, principalmente in Gran Bretagna" Il CRF è guidato dal Prof. Andrew Prescott, storico, proveniente dalla British Library e assegnato per tre anni all'Università di Sheffield per stabilirvi il nuovo Centro.


Aspetti problematici

La segretezza

Occorre precisare preliminarmente che talvolta si parla di "segretezza" in luogo della più corretta indicazione di riservatezza: in realtà il "segreto" è limitato al dovere - insito nella cultura massonica - di non rivelare all'esterno i lavori che vengono svolti nel Tempio dalle Logge riunite ritualmente.

La Massoneria è spesso chiamata una società segreta ed è erroneamente considerata da molti il vero prototipo di questo tipo di società. Molti Massoni dicono che sarebbe meglio descriverla come una "società con segreti". Il livello di segretezza varia decisamente da zona a zona. Nelle nazioni anglofone la maggior parte dei Massoni rendono pubblica la loro affiliazione con la società segreta, gli edifici massonici sono chiaramente segnati e gli orari delle riunioni sono generalmente di dominio pubblico. In altre nazioni, dove la Massoneria è stata più recentemente, o perfino ancora, soppressa dal governo, la segretezza può essere molto più praticata. Perfino nel mondo anglofono i dettagli precisi dei rituali non vengono resi pubblici, e i Massoni hanno un sistema segreto di "metodi di riconoscimento", come la stretta di mano segreta Massonica (tramite la quale i Massoni possono riconoscersi tra loro "nel buio come nella luce"); tuttavia, i Massoni riconoscono che questi "segreti" sono stati ampiamente resi disponibili tramite libri e letteratura sia Massonica che anti-Massonica, da secoli.

Molte sono le giustificazioni addotte dai massoni in ordine alla riservatezza che caratterizza la sua vita interna dell'organizzazione.

La principale di esse è che la Massoneria è un ordine iniziatico cui si accede passando attraverso diversi livelli di indagine e conoscenza delle questioni etiche e filosofiche, ossia si procede tramite iniziazioni, le quali permettono il riconoscimento del livello spirituale raggiunto; conoscere in anticipo gli eventi pregiudicherebbe l'efficacia di questo sistema. È spesso definita dai suoi membri "un particolare sistema di moralità mascherato dall'allegoria e raffigurato attraverso simboli".

In un certo senso chiarificatore sembrerebbe questo brano di Giacomo Casanova:

«Il mistero della Massoneria, di fatto, è per sua natura inviolabile. Il massone lo conosce solo per intuizione, non per averlo appreso, in quanto lo scopre a forza di frequentare la Loggia, di osservare, di ragionare e dedurre. Quando lo ha appreso, si guarda bene dal far parte della sua scoperta a chicchessia, fosse pure il suo miglior amico massone, perché se costui non è stato capace di penetrare da solo il segreto, non sarà nemmeno capace di profittarne se lo apprenderà da altri. Il segreto rimarrà dunque sempre tale. Ciò che avviene nella Loggia deve rimaner segreto, ma chi è così indiscreto e poco scrupoloso da rivelarlo non rivela l’essenziale. Del resto, come potrebbe farlo se non lo conosce? Se poi lo conoscesse, non lo rivelerebbe.»

Rapporti con la Chiesa cattolica

La Chiesa cattolica ha sempre criticato la concezione mistica propria della massoneria, dichiarandola incompatibile con la propria dottrina.[3] D'altro canto la massoneria, in Italia ma non solo, si è storicamente associata a personalità e movimenti anticlericali.

Appartenenza alla massoneria ed appartenenza alla Chiesa cattolica sono inconciliabili. Più volte questa inconciliabilità è stata espressa solennemente dal magistero della Chiesa. I documenti principali al riguardo sono: la lettera apostolica In eminenti apostolatus specula'' di papa Clemente XII del 1738; l’enciclica Humanum genus di papa Leone XIII del 1884; la Dichiarazione sulla massoneria della Congregazione per la Dottrina della Fede, approvata da papa Giovanni Paolo II nel 1983.

La lettera apostolica di Clemente XII contiene la dichiarazione di scomunica di chiunque appartenga a qualunque titolo ad una associazione massonica.[4] Tale scomunica non è mai stata revocata da nessun papa. In linea con la lettera apostolica citata, i successivi documenti ufficiali della Chiesa hanno ribadito che chi appartiene alla Massoneria non può ricevere i sacramenti.

Seppure nel nuovo Codice di diritto canonico promulgato il 25 gennaio 1983 non vi è riferimento alla massoneria, in un documento emesso il 26 novembre dello stesso anno la Congregazione per la Dottrina della Fede, con una dichiarazione sulle associazioni massoniche, ribadiva che i cattolici non possono entrare nella massoneria: Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.[5]

Non è necessario che la loggia, associazione o qualunque altra denominazione di tipo massonico a cui si appartiene sia apertamente contro la Chiesa per incorrere nella scomunica. È sufficiente che abbia le caratteristiche dell'associazionismo di tipo massonico.

Alcune delle chiese Protestanti scoraggiano a loro volta i propri fedeli dall'entrare nella massoneria, ma sebbene da parte del cristianesimo protestante vi sono state e vi sono condanne,[6][7] tuttavia, nel complesso, non esistono tensioni.

Critiche

La massoneria è stata a lungo un bersaglio prediletto per i teorici delle cospirazioni, che la vedono come un potere occulto e malevolo, talvolta associato al giudaismo, ed in genere volto al "dominio del mondo", o già in grado di controllare o influenzare segretamente la politica mondiale.

I massoni sono spesso accusati di costituire una potente lobby, teatro di scambio di favori e raccomandazioni allo scopo di favorire in ogni modo i propri membri, arrivando in taluni casi a costituire una rete parallela, clandestina o comunque occulta, rispetto ai poteri dello stato, talvolta - secondo alcuni critici - con il coinvolgimento in operazioni illegali. Per esempio, agli inizi del XIX secolo Willliam Morgan sparì dopo aver minacciato di svelare i segreti della massoneria, ed in tal modo la sua morte da alcuni fu imputata ai massoni.

Come già accennato in precedenza, in Italia alla fine degli anni settanta e nei primi anni ottanta la P2 ("Propaganda Due"), una loggia coperta già appartenuta al Grande Oriente d'Italia e controllata da Licio Gelli, fu al centro di uno dei più grossi scandali della storia della Repubblica, con indagini che condussero alla scoperta di una lista di mille nomi (tra cui esponenti politici, militari ed istituzionali di primo piano) e il "piano di rinascita democratica", una sorta di ruolino di marcia per la penetrazione di esponenti della loggia nei settori chiave dello Stato. Il nome della P2 ricorre più volte nelle cronache nel corso della storia italiana, dato che suoi esponenti sono stati coinvolti in vari episodi non completamente spiegati della storia della repubblica (dal Golpe Borghese all'Operazione Gladio).

Il coinvolgimento diretto della loggia P2 nelle trame eversive (che sarebbero state portate avanti da suoi esponenti militari della P2, oltre che da parte dello stesso Licio Gelli) non è tuttavia mai stato dimostrato in tribunale e gli accusati (fra cui Gelli, che comunque sta scontando altre condanne) furono prosciolti dalla Corte di Cassazione.

Le indagini collegarono inoltre alcuni membri della loggia anche all'imponente scandalo finanziario internazionale della bancarotta del Banco Ambrosiano del banchiere Roberto Calvi e all'assassinio suo (inizialmente ritenuto un suicidio) e di Michele Sindona, entrambi appartenenti alla P2. Come risultato, fu emanata nel 1982 la "legge Spadolini" che sciolse la loggia e rese illegale il funzionamento di associazioni segrete. Licio Gelli, in seguito alla vicenda, venne espulso dal GOI nel 1981.

In Francia, a Nizza il Procuratore Capo della Repubblica mise sotto accusa alcuni giudici e altro personale del Ministero di aver insabbiato deliberatamente - o rifiutato di indagare - casi che coinvolgevano adepti della Massoneria.

Nel 1990 in Gran Bretagna una parte minoritaria del Partito Laburista al governo tentò invano di far passare una legge che richiedeva a tutti i pubblici ufficiali che fossero massoni di dichiararlo apertamente.

Repressioni

Negli stati totalitari la massoneria è quasi sempre bandita. Nel 1925 fu messa fuorilegge in Italia durante il Fascismo. Similmente nella Germania nazista i massoni venivano inviati nei campi di concentramento (non di sterminio) e tutte le logge massoniche furono chiuse e spesso distrutte. I massoni tedeschi adottarono il nontiscordardime come modo segreto di riconoscimento e come sostituto per il troppo noto e riconoscibile simbolo della squadra e del compasso.

Stesso discorso per quanto riguarda i regimi totalitari marxisti, con l'eccezione di Cuba dove la Massoneria è sempre stata ammessa.

Negli ultimi anni l'Italia, caso unico tra i paesi democratici, è stata ripetutamente condannata dalla Corte di Giustizia Europea per violazione dei diritti umani, poiché alcune leggi dello stato e di alcune regioni risultavano discriminatorie nei confronti dei massoni.

Riferimenti storici, letterari e personaggi noti

Note

  1. ^ Queste teorie sulle origini sono riportate da numerosi testi di alcuni dei quali di seguito è riportato il riferimento:
    1. H. L. Haywood, J. E. Craig, A History of Freemasonry, c.a. 1927
    2. M. Baigent, R. Leigh, H. Lincoln, The Holy Blood and The Holy Grail, 1982, tr. it. Il Santo Graal, ISBN 8804534885
    3. J. Robinson, Born in Blood, 1989
  2. ^ Vedi [1]
  3. ^ Per un riassunto della questione vedi: Mons. Josef Stimpfle. La Chiesa cattolica e la massoneria. La commissione per il dialogo ha chiarito la decisiva questione, in Quaderni di Cristianità, anno II, n. 4, primavera 1986
  4. ^ " [...] decretiamo doversi condannare e proibire, come con la presente Nostra Costituzione, da valere in perpetuo, condanniamo e proibiamo le predette Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole dei Liberi Muratori o Massoni, o con qualunque altro nome chiamate. Pertanto, severamente, ed in virtù di santa obbedienza, comandiamo a tutti ed ai singoli fedeli di qualunque stato, grado, condizione, ordine, dignità o preminenza, sia Laici, sia Chierici, tanto Secolari quanto Regolari, ancorché degni di speciale ed individuale menzione e citazione, che nessuno ardisca o presuma sotto qualunque pretesto o apparenza di istituire, propagare o favorire le predette Società dei Liberi Muratori o Massoni o altrimenti denominate; di ospitarle o nasconderle nelle proprie case o altrove; di iscriversi ed aggregarsi ad esse; di procurare loro mezzi, facoltà o possibilità di convocarsi in qualche luogo; di somministrare loro qualche cosa od anche di prestare in qualunque modo consiglio, aiuto o favore, palesemente o in segreto, direttamente o indirettamente, in proprio o per altri, nonché di esortare, indurre, provocare o persuadere altri ad iscriversi o ad intervenire a simili Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole, sotto pena di scomunica per tutti i contravventori, come sopra, da incorrersi ipso facto, e senza alcuna dichiarazione, dalla quale nessuno possa essere assolto, se non in punto di morte, da altri all'infuori del Romano Pontefice pro tempore". (dalla Lettera apostolica In eminenti apostolatus specula di papa Clemente XII, 1738).
  5. ^ cfr. AAS LXXVI [1984] 300
  6. ^ Augusto Comba. Valdesi e massoneria. Due minoranze a confronto, Storia del movimento evangelico in Italia, n. 9, 2000, ISBN 88-7016-336-9
  7. ^ Per un approfondimento v. anche Bibliografia essenziale sui rapporti dei Valdesi con la Massoneria

Bibliografia

  • E. Bellomo, La Massoneria universale dalle origini ai nostri giorni, ediz. Forni
  • A. A. Mola, Storia della Massoneria italiana dalle origini ai nostri giorni, Milano, Bompiani, 1992
  • N. M. di Luca, La Massoneria. Storia, miti e riti, Roma, Atanòr, 2000
  • E. Simoni, Bibliografia della Massoneria in Italia, 3 voll., Foggia, Bastogi, 1992-1993-1998
  • M. Baigent - R.Leigh, Origini e storia della Massoneria, Il tempio e la loggia, Newton & Compton, 1998
  • Z. Ciuffoletti - S. Moravia, La Massoneria. La storia, gli uomini, le idee., Mondadori, 2004
  • G. Giarrizzo, Massoneria e Illuminismo, Marsilio, 1994
  • P. Mariani, La penna e il compasso. L'altra faccia della letteratura italiana: gnosi, massoneria, rivoluzione, Il Cerchio, Rimini 2005
  • Papa Leone XIII, Inimica Vis. La Chiesa cattolica contro la Massoneria, Il Cerchio, Rimini 2006

Voci correlate

Collegamenti esterni

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