Magneti Marelli: differenze tra le versioni

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Fu fondata nel [[1919]] a [[Milano]] come [[joint-venture]] tra l'azienda elettromeccanica [[Ercole Marelli (azienda)|Ercole Marelli]] e la casa automobilistica [[FIAT]], specializzata nella produzione di magneti per [[automobili]]. Passata interamente sotto il controllo del Gruppo torinese nel [[1967]], divenuto molti anni più tardi [[Fiat Chrysler Automobiles]], nel [[2019]] è stata rilevata e assorbita dalla giapponese CK Holdings, società controllata dal fondo statunitense [[Kohlberg Kravis Roberts]], e divenuta [[Marelli Holdings]].
Fondata nel [[1994]] attraverso la [[fusione societaria|fusione]] per incorporazione del [[Gruppo Magneti Marelli]] nella [[Gilardini]], azienda produttrice di componenti industriali, fece parte della [[Fiat Chrysler Automobiles]] fino al [[2019]], venendo in seguito rilevata e assorbita dalla giapponese CK Holdings, società controllata dal fondo statunitense [[Kohlberg Kravis Roberts]], e divenuta [[Marelli Holdings]].


== Storia ==
== Storia ==

Versione delle 01:01, 13 mag 2021

Magneti Marelli
Logo
Logo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariasocietà per azioni
Fondazione1994 a Corbetta
Fondata daFIAT
Chiusura2019 (fusione per incorporazione nella CK Holdings divenuta Marelli Holdings)
Sede principaleCorbetta
GruppoKKR
Persone chiaveErmanno Ferrari (CEO)
SettoreMetalmeccanica
Prodotticomponentistica per autoveicoli
Fatturato€ 8,2 miliardi (2017[1])
Dipendenti43.000 ca. (2017[1])
Sito webwww.magnetimarelli.com/

Magneti Marelli S.p.A., è stata un'azienda multinazionale italiana con sede a Corbetta, in provincia di Milano, specializzata nella fornitura di prodotti e sistemi ad alta tecnologia per l'industria automobilistica.

Fondata nel 1994 attraverso la fusione per incorporazione del Gruppo Magneti Marelli nella Gilardini, azienda produttrice di componenti industriali, fece parte della Fiat Chrysler Automobiles fino al 2019, venendo in seguito rilevata e assorbita dalla giapponese CK Holdings, società controllata dal fondo statunitense Kohlberg Kravis Roberts, e divenuta Marelli Holdings.

Storia

Vettura storica con componentistica Magneti Marelli, conservata al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci

La fondazione dell'azienda risale al 1919, col nome di F.I.M.M. - Fabbrica Italiana Magneti Marelli, il suo primo impianto era lo stabilimento principale della Ercole Marelli a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. La nuova azienda iniziò a produrre principalmente magneti destinati ai motori a scoppio, automobilistici, motociclistici e aeronautici.

Dopo un inizio dedicato alla componentistica per auto, le attività si ampliarono presto sia in campo internazionale con l'apertura di sedi a Parigi, Londra e Bruxelles, sia nel diversificare la produzione agli impianti di illuminazione e di avviso sonoro per veicoli, sia nel campo della costruzione di apparecchi radio e tv con la creazione della RadioMarelli e della Fivre (Fabbrica Italiana Valvole Radio Elettriche).

Nel corso della sua storia ha fabbricato alternatori, batterie per auto, bobine, centraline, navigatori, quadri di bordo, sistemi elettronici, sistemi di accensione, sistemi di scarico e sospensioni per auto e motoveicoli.

La seconda guerra mondiale con i bombardamenti ai più importanti stabilimenti dell'azienda creò un periodo di crisi dalla quale la Magneti Marelli uscì abbastanza rapidamente e nel 1967 la Fiat acquistò le quote in possesso della Ercole Marelli, divenendo poi quote del gruppo Fiat Chrysler Automobiles.

Televisore Magneti Marelli del 1938

Nel 1991 lanciò senza successo il sistema Securvia.

Il gruppo Magneti Marelli ha nel corso del tempo assorbito diverse aziende note, come la Automotive Lighting, la Carello, la Solex, la Weber e la Ergom automotive.

Dopo varie riconversioni e trasformazioni è divenuta una multinazionale che opera in 20 paesi su 4 continenti con 85 unità produttive e 13 centri ricerca e sviluppo.[2][3]

Nell'ottobre 2018 è stata ceduta al gruppo giapponese Calsonic Kansei, nato nel 2017 da uno spin-off della casa automobilistica Nissan (pur essendo stato fondato nel 1938) e controllato dal fondo d'investimento statunitense KKR, per una cifra pari a 6,2 miliardi di euro;[4][5] l'operazione, che dà vita al settimo produttore mondiale di componentistica per auto,[4] viene perfezionata il 2 maggio 2019.[6]

Informazioni e dati

Magneti Marelli S.p.A., azienda multinazionale con sede legale a Corbetta, in provincia di Milano, era specializzata nella fornitura di prodotti e sistemi ad alta tecnologia per l'industria automobilistica, ed era una delle maggiori a livello mondiale.

Nel 2017, l'azienda realizzava un fatturato di 8,2 miliardi e impiegava circa 43.000 dipendenti (dei quali oltre 10.000 in Italia).[1] Contava 85 impianti produttivi sparsi in tutti i continenti, di cui 8 in Italia (Corbetta, Bologna, Caivano, Orbassano, Sulmona, Tolmezzo, Torino e Venaria Reale, 15 centri R&D e ed era presente in Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Turchia, Stati Uniti, Messico, Brasile, Argentina, Cina, Giappone, India e Malesia.[1]

Archivio

L’Archivio Storico Magneti Marelli (estremi cronologici: 1919-2000)[7][8] raccoglie un importante patrimonio documentario per la storia dell’industria negli ambiti degli autoveicoli, delle telecomunicazioni, della radio e della televisione, prodotto dall'azienda in oltre novant'anni di attività.

La missione dell’archivio consiste nella raccolta, conservazione e valorizzazione della memoria storica della Magneti Marelli e dei marchi che ne fanno parte, tra i quali spiccano Weber e Solex, Veglia Borletti e Jaeger, Carello e Siem.[9] Il materiale storico conservato copre un’epoca che va dalla fine del XIX secolo al 2000, ed è costituito da un settore relativo all’immagine e alla comunicazione, con circa 20.000 immagini, 500 filmati e oltre 2000 pezzi tra riviste aziendali, brochure, pubblicità e rassegne stampa; un settore tecnico con oltre 1000 tra cataloghi prodotto, manuali e disegni tecnici; un archivio del personale che conserva libri matricola, relazioni, e bilanci aziendali.

Magneti Marelli nello sport

Sponsorizzazione della Magneti Marelli per le competizioni internazionali di motocross, 1970 circa (Archivio Storico Magneti Marelli)

Magneti Marelli con la Business Line Motorsport è fornitore di componentistica e sistemi elettronici per i principali campionati motoristici internazionali, tra cui Formula 1 dove è fornitore unico di soluzioni di telemetria e connettività per tutti i team di Formula 1 in collaborazione con FOM, MotoGP,e Moto2 dove è fornitore della elettronica di controllo unica e della piattaforma inerziale per entrambi i campionati, SBK e WRC.

Magneti Marelli è impegnato nella ricerca e nello sviluppo di sistemi di telemetria e analisi dei dati in alcuni dei più importanti campionati FIA, campionati del Mondo di Rally, Turismo, Rallycross, Endurance e Formula E sotto il controllo FIA

Nella Formula 1 è (o è stata) sponsor tecnico dei principali team, tra cui Scuderia Ferrari, Renault F1 e Red Bull Racing. Dal 2016 la casa è entrata in Formula E come fornitore di motori per la Mahindra. È stata sponsor del reparto corse Lancia (automobilismo) nei rally mondiali degli anni Ottanta.

Note

  1. ^ a b c d F. Carletti, Da Fca a Kkr, i numeri di Magneti Marelli: 43mila dipendenti e 8,2 mld di ricavi, in Il Sole 24 Ore, 22 ottobre 2018.
  2. ^ Magneti Marelli, profilo ufficiale dell'azienda, su magnetimarelli.com. URL consultato il 23 novembre 2014.
  3. ^ https://www.magnetimarelli.com/it/azienda/premi-riconoscimenti
  4. ^ a b Magneti Marelli passa a Calsonic Kansei, su ansa.it, 22 ottobre 2018.
  5. ^ Magneti Marelli ai giapponesi, su ilgiorno.it, 22 ottobre 2018.
  6. ^ Perfezionata la vendita di Magneti Marelli: maxi-cedola di 1,30 per azione, su ilsole24ore.com, 2 maggio 2019. URL consultato il 4 maggio 2019.
  7. ^ Magneti Marelli, Archivio storico, su SAN - Portale degli archivi d'impresa. URL consultato il 5 luglio 2018.
  8. ^ Archivio storico Magneti Marelli, su Magneti Marelli. URL consultato il 5 luglio 2018.
  9. ^ SIEM - archivio storico, su LBC Archivi. Lombardia Beni Culturali - Archivi. URL consultato il 5 luglio 2018.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN143150422 · ISNI (EN0000 0004 0614 681X · SBN UFIV038758 · WorldCat Identities (ENviaf-143150422