Cinemeccanica

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Cinemeccanica
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
FondazioneMaggio 1920
Sede principaleMilano
ControllateCinemeccanica France
SettoreElettronica
ProdottiProiettori cinematografici
Dipendenti130 (2015)
Sito webwww.cinemeccanica.eu

Cinemeccanica è un'azienda produttrice di proiettori e altre apparecchiature cinematografiche. È stata fondata nel maggio 1920 e i suoi proiettori, analogici o digitali, si possono trovare nelle cabine di proiezione dei cinematografi di tutto il mondo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dalla fondazione l'azienda si è occupata della produzione di motori per motociclette e pezzi di fusione. Dal 1924, vengono abbandonate tutte le produzioni accessorie e l'azienda si dedica esclusivamente alla produzione di apparecchiature e attrezzature per sale cinematografiche. Successivamente entrano in produzione le prime cineprese leggere con pellicole a 35 millimetri. Dagli anni '40 cominciano le esportazioni europee, dagli anni '60 quelle destinate al mercato cinematografico americano.

La società è diventata negli anni '70 leader a livello mondiale per la produzione di apparecchiature per il cinema (proiettori, sistemi audio, moviole,..) e a partire dal 2004 ha affrontato il cambiamento dalle tradizionali proiezioni in pellicola a quelle digitali.

Ancora oggi il brand è conosciuto a livello internazionale e continua a fornire prodotti e servizi per il cinema digitale.

Prodotti[modifica | modifica wikitesto]

I prodotti storici della produzione Cinemeccanica sono i proiettori cinematografici Victoria

Il Proiettore Victoria X per pellicole 70-35mm[modifica | modifica wikitesto]

Con l’avvento della pellicola a 70mm, introdotta a partire dal sistema Todd-AO creato dal produttore di Broadway Michael Todd (1955-56), la Cinemeccanica progetta e costruisce alcuni prototipi di quello che è il suo primo proiettore 35/70 mm, ovvero il Victoria X. Nato dalla volontà di creare un proiettore che fosse compatibile con pellicole 35 mm e 70 mm, e in questo senso rapidamente adattabile a seconda delle esigenze, il Victoria X farà il suo debutto alla Mostra del Cinema di Venezia del 1957[1].

La collaborazione con la Rank Organisation[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1959 la Cinemeccanica firma un accordo con l'inglese Rank Organisation con il quale la Rank smette di produrre la sua gamma Gaumont Kalee e incomincia a installare le apparecchiature della Cinemeccanica in tutti i suoi cinema e a commercializzarli in 33 paesi[1].

Il Proiettore Victoria 8: la Rolls-Royce dei proiettori[modifica | modifica wikitesto]

Proiettore cinematografico Cinemeccanica con testa di proiezione Victoria 8 35.

Dal 1960 è in produzione il modello Victoria 8, un proiettore poco versatile ma molto resistente da molti considerato la Rolls-Royce dei proiettori. Il Victoria 8 è considerato il proiettore di più alto livello qualitativo prodotto dall'azienda.

Dal 1975 entra in produzione il Victoria 5: più versatile del Victoria 8, si impone sui mercati di settore. Entrambi i proiettori sono tutt'oggi in produzione e molto diffusi e utilizzati.

Dopo i proiettori analogici la produzione della società è passata a quelli digitali e ai server cinema, creando una linea completa di apparecchiature denominata Cinecloud.

Nel 2015 è avvenuto anche il lancio ufficiale nel mercato internazionale della prima sorgente di luce laser applicabile a qualsiasi proiettore DLP dotato di lampada Xenon. Il prodotto è conosciuto sul mercato con il nome di LUX

Negli anni Trenta compaiono i primi modelli di cinefurgoni sonori basati su telai FIAT. Essi sono delle autentiche cabine cinematografiche mobili per la proiezione di film e la diffusione di programmi radiofonici e riproduzione di dischi con messaggi di propaganda e pubblicità. In questi complessi veniva di solito utilizzato il proiettore Victoria III.

Tecnologie[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992, Cinemeccanica grazie ad una partnership con Dolby Laboratories, l'azienda madre del sistema Dolby Digital, mette a punto un sistema per la lettura del suono digitale, che ben presto si diffonde come standard.

Nel 2003 Cinemeccanica firma un accordo OEM con Barco, per la produzione di proiettori digitali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b La materia dei sogni - L'impresa cinematografica in Italia - Vincenzo Buccheri e Luca Malavasi, Carocci Editore, 2005

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cinema muto italiano: tecnica e tecnologia. Vol. 2: Brevetti, macchine, mestieri - Canosa, Carluccio, Villa (Carocci editore, Roma, 2006)
  • La materia dei sogni: l'impresa cinematografica in Italia - Vincenzo Buccheri e Luca Malavasi (Carocci Editore, Roma, 2005)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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