Trivento

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Trivento
comune
Trivento – Stemma
Trivento – Veduta
Trivento – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Molise
Provincia Campobasso
Amministrazione
SindacoPasquale Corallo (Trivento riparte) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate41°46′N 14°33′E / 41.766667°N 14.55°E41.766667; 14.55 (Trivento)
Altitudine599 m s.l.m.
Superficie73 km²
Abitanti4 353[1] (31-12-2022)
Densità59,63 ab./km²
Comuni confinantiCastelguidone (CH), Castelmauro, Civitacampomarano, Lucito, Roccavivara, Salcito, San Biase, Sant'Angelo Limosano, Schiavi di Abruzzo (CH)
Altre informazioni
Cod. postale86029
Prefisso0874
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT070081
Cod. catastaleL435
TargaCB
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 140 GG[3]
Nome abitantitriventini
Patronosanti Nazario, Celso, Vittore
Giorno festivo28 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Trivento
Trivento
Trivento – Mappa
Trivento – Mappa
Posizione del comune di Trivento nella provincia di Campobasso
Sito istituzionale

Trivento è un comune italiano di 4 353 abitanti[1] della provincia di Campobasso in Molise. È sede vescovile.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Si trova nella valle del Trigno, arroccato su un colle.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Trivento.

Il clima è continentale: d'inverno freddo, ma d'estate mite. A volte, però, l'estate raggiunge i 40 °C.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del nucleo originario è Terventum, scritto anche Treventum o Tereventum, mentre l'etnonimo è Terventinas.[4] Secondo un'altra ipotesi il nome latino Triventum deriverebbe dal termine osco triibum filtrato in lingua latina sarebbe domus, ovvero casa.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'antica Terventum fu abitata dai Sanniti-Pentri e colonizzata dai romani dopo le guerre sannitiche nel III secolo a.C. Fece parte della Regio IV sotto il governo di Augusto e nel Medioevo, già nel VI secolo, vide la costruzione della primaria cattedrale, che sarebbe diventata sede diocesana nel 1076.

In cima alla collina vicino alla chiesa, fu costruito il castello che passò nel XIII secolo agli Angioini e poi ai Caldora. Con la sconfitta dei Caldora, fautori degli Angioini nel contesto della conquista aragonese del regno di Napoli, diversi feudi vennero loro confiscati: tra questi Trivento, che passò nel 1465 a Galcerán de Requesens i Joan de Soler (ca. 1439-1505), politico e militare catalano. Nella titolarità del feudo di Trivento gli subentrò l'unica figlia ed erede, Isabel de Requesens y Enríquez de Velasco (ca. 1495-1532), nata dal matrimonio con Beatriz Enríquez de Velasco, cugina di Ferdinando II d'Aragona. Isabel vendette pochi anni dopo il feudo di Trivento a Michele d'Afflitto (morto nel 1521), luogotenente della regia Camera della Sommaria. I d'Afflitto rimasero titolari della contea di Trivento fino al XVIII secolo, quando questo feudo pervenne per matrimonio ai Caracciolo. Esso venne portato in dote nel 1704 da Cornelia d'Afflitto, figlia ed erede di Don Ferdinando Principe di Scanno, Duca di Barrea, Marchese di Taviano al marito Nicola (1669-1744), III Marchese di Amorosi, I Principe di Melissano e Reggente della Gran Corte della Vicaria. I Caracciolo di Melissano tennero il feudo di Trivento sino all'eversione della feudalità. L'ultimo feudatario fu Nicola (1774-1832), IV Principe di Melissano, III Principe di Scanno, III Duca di Barrea, VI Marchese di Amorosi, III Marchese di Taviano, Conte di Loreto e Trivento.

Trivento così com'era nel 1703

Nel 1806 fu inglobata nel distretto di Isernia, che successivamente si sarebbe trasformato in provincia nel 1970. A partire da quell'anno il comune è incluso nella provincia di Campobasso.

Feudatari di Trivento[modifica | modifica wikitesto]

  1. 1275-12??: Americo Sava
  2. 12??-13??: Jacobo Sava
  3. 13??-1337: Carmine Sava
  4. 1337-13??: Niccolò d'Evoli di Capua, lascia a suo figlio
  5. 13??-14??: Francesco d'Evoli, lascia a suo figlio
  6. 14??-14??: Niccolò d'Evoli di Capua, vende a
  7. 14??-1412: Restaino Caldora (parte Angioina), lascia a suo nipote
  8. 1412-1442: Antonio Caldora, sconfitto il feudo viene requisito al
  9. 1442-1465: demanio regio Aragonese, lo assegna a
  10. 1465-1505: Galcerán de Requesens i Joan de Soler (parte Aragonese), lascia a sua figlia
  11. 1505-1507: Isabel de Requesens y Enríquez de Velasco, vende a
  12. 1507-1511: Michele d'Afflitto, lascia al figlio di suo figlio
  13. 1511-15??: Giovanni Tommaso d'Afflitto, lascia a suo figlio
  14. 15??-15??: Vincenzo d'Afflitto, lascia a suo zio
  15. 1511-1554: Ferrante d'Afflitto, lascia a suo figlio
  16. 1554-1579: Fabio I d'Afflitto, lascia a suo figlio
  17. 1579-1591: Giovanni Girolamo d'Afflitto, lascia a suo figlio
  18. 1591-1601: Fabio II d'Afflitto, lascia a suo fratello
  19. 1601-15??: Giorgio d'Afflitto, lascia a suo fratello
  20. 16??-1620: Michele d'Afflitto, lascia a suo figlio
  21. 1620-1662: Girolamo d'Afflitto, lascia a suo cugino
  22. 1662-1699: Ferdinando d'Afflitto, lascia a suo figlio
  23. 1699-17??: Tommaso d'Afflitto, lascia a suo fratello
  24. 17??-17??: Giovanni d'Afflitto, lascia a sua sorella
  25. 17??-1744: Stefania Tommasa d'Afflitto, lascia a suo nipote
  26. 1744-1755: Francesco Caracciolo di Melissano, lascia a suo figlio
  27. 1755-1801: Giambattista I Caracciolo di Melissano, lascia a suo figlio
  28. 1801-1806: Nicola Caracciolo di Melissano

La Diocesi di Trivento[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Diocesi di Trivento.

Sarebbe stata fondata da San Casto di Larino, per volere di papa Clemente I, documentata però con certezza dal X secolo, voluta secondo alcuni come nuova sede diocesana dopo il decadimento di Aufidena in Abruzzo. La diocesi vide grande sviluppo nel XIV secolo, mentre dal XVII i vescovi trasferirono per breve tempo la sede nella vicina Agnone.

La Trinità nella Cattedrale
Facciata della cattedrale

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo comitale[modifica | modifica wikitesto]

Noto anche come Palazzo Colaneri, si trova in posizione dominante sul borgo, risalente, per la forma esterna, al dominio dei Caldora nel XV secolo. La struttura presenta alte mura di cinta, con pianta irregolare, e due ingressi principali. L'interno è stato modificato nei secoli, la parte sotterranea è spartana perché usata in passato come carcere, mentre al piano nobile si conserva un salone con affreschi. Il palazzo venne venduto nel 1807 per 4 100 ducati dall'ultimo feudatario di Trivento, Nicola Caracciolo, al possidente locale Felice Colaneri (1757-1810), allevatore e commerciante di bestiame.

Cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore[modifica | modifica wikitesto]

Principale edificio religioso, fu costruito sopra il tempio di Diana e dove ora si trova la Cripta di San Casto. La chiesa venne ampliata nel XIII secolo e restaurata completamente nel 1726 in stile barocco. Di intessere è la Cripta paleocristiana in sette piccole navate con volte a crociera; presso la tomba di San Casto si trova un bassorilievo della Trinità tra due delfini.

Chiesa di San Nicola di Bari[modifica | modifica wikitesto]

Costruzione del XVI secolo, in con restauro barocco dei secoli successivi, dei quali risale la statua del Sacro Cuore. La chiesa è semplice e con un impianto a capanna, e facciata alternata da mattoni e intonaco, con campanile a vela.

Tra i monumenti e i luoghi d'interesse si annoverano inoltre:

  • scalinata del borgo di San Nicola: in tutto sono 365 gradoni e costituiscono l'accesso principale alla piazza del Duomo;
  • sperone roccioso "Morgia dei briganti": noto per lo scorrazzare di briganti nel periodo post unitario.
  • Morgia di Pietrafenda, sede operativa della banda Porfirio durante la seconda guerra mondiale.
  • Tratturo Celano-Foggia.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica ha risentito delle forti emigrazioni ed è diminuita costantemente dopo gli anni '50, fino a scendere al di sotto degli attuali 5 000 abitanti. La popolazione al 30/11/2010 contava 4 916 abitanti, il fenomeno migratorio interno è notevole, le nuove coppie in maggior parte si trasferiscono sulla costa, in particolare a San Salvo che dista solo 38 km da Trivento. Abitanti censiti[6]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

La scalinata di San Nicola ha un gradino per ogni giorno dell'anno, ovvero 365, che conducono alla parte alta del paese, chiamata Piano. La cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore vanta una cripta sorta su un antico altare dedicato alla dea Diana, risalente ad alcuni secoli a.C. Divenne anche municipio romano durante l'impero romano.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Museo diocesano[modifica | modifica wikitesto]

Inaugurato nel 2001, si trova presso la chiesa della Trinità, ma conservante specialmente opere provenienti dalla Cattedrale. Vi sono tre statue lignee trecentesche e una collezione di paramenti sacri del Settecento. Inoltre vi è la reliquia della Santa Spina.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Yarn Bombing[modifica | modifica wikitesto]

Trivento - Yarn Bombing Day 2019

Trivento è noto per essere il paese dell'uncinetto. Nel luglio 2018 è stato esposto, lungo la monumentale scalinata di San Nicola, il tappeto ad uncinetto più lungo del mondo, realizzato dal lavoro delle uncinettine di Trivento, da gruppi di crochet da tutta Italia, dal vicino Abruzzo e da Germania, Belgio, Paesi Bassi e dal Messico. 650 metri di tappeto realizzato con Granny square di 1 m x 1 m. Nel Natale dello stesso anno è stato realizzato un albero di Natale ad uncinetto, alto più di 6 metri. L'albero, esposto in Piazza Fontana, è stato composto con oltre 1 300 piccole Grannysquare provenienti da tutta Italia.

Il 9 e 10 agosto 2019 si è svolta la prima edizione dello Yarn Bombing Day. Oltre 130 artiste di Yarn Bombing provenienti da Italia, Francia, Belgio, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Spagna, Israele, Inghilterra, Russia, Australia, USA, Canada, Repubblica Dominicana, Brasile, Messico, Cile, Porto Rico, Venezuela e Colombia hanno preso parte all'evento. Sono state realizzate oltre 70 opere di crochet e sono state esposte in un percorso che aveva inizio in Piazza Fontana per poi giungere in Piazza Cattedrale, nel cuore del centro storico. Le opere sono rimaste esposte per tutto il mese di Agosto 2019.

In occasione del Natale 2019 oltre 35 città dall'Italia fino al Belgio si sono unite a Trivento nel creare il proprio speciale albero di Natale ad uncinetto, eleggendo simbolicamente Trivento come propria capitale dell'uncinetto. Ogni anno in occasione delle festività natalizia il gruppo di uncinettine di Un filo che unisce riveste il borgo con opere realizzate nella tecnica dell'uncinetto, confermando la propria vocazione artistica. Ultimo lavoro del 2020 il presepe, tutto artigianale e completamente rivestito all'uncinetto, con personaggi ad altezza naturale.[7]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 agosto 1988 16 febbraio 1991 Nicola Santorelli Sindaco [8]
16 febbraio 1991 19 maggio 1992 Antonio Fossaceca Democrazia Cristiana Sindaco [8]
22 giugno 1992 6 maggio 1993 Eldo Fierro Democrazia Cristiana Sindaco [8]
23 giugno 1993 28 aprile 1997 Eldo Fierro lista civica Sindaco [8]
28 aprile 1997 12 giugno 2000 Tullio Farina Socialisti Italiani Sindaco [8]
13 giugno 2000 13 maggio 2001 Armando Quici Sindaco
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Pasquale Corallo lista civica Sindaco [8]
30 maggio 2006 10 ottobre 2008 Pasquale Corallo lista civica Sindaco [8]
10 ottobre 2008 8 giugno 2009 Scipione Lombardi Comm. straordinario [8]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Gianfranco Mazzei lista civica Sindaco [8]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Domenico Santorelli lista civica Un paese in comune Sindaco [8]
27 maggio 2019 in carica Pasquale Corallo lista civica Trivento riparte Sindaco [8]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

L'Atletico Trivento è stata la principale squadra di Trivento, calcisticamente parlando, fino al 2012. Essa è stata prima in eccellenza molisana (Eccellenza Molise), per poi gareggiare qualche anno in serie D (girone F). Si è però ritirata dai campionati in estate 2012, e non si è mai più riscritta. Il team amatoriale Terventum, e l'A.S.D. Trivento sono tuttora ciò che ne rimane del calcio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Enciclopedia Italiana
  5. ^ RaiPlay
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  7. ^ L'albero di Natale all'uncinetto delle nonne conquista le piazze d'Italia e del mondo, in Il Messaggero, 7 dicembre 2019. URL consultato il 22 novembre 2020.
  8. ^ a b c d e f g h i j k http://amministratori.interno.it/

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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