Strozzi
![]() Strozzi | |
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D'oro, alla fascia di rosso, caricata di tre crescenti d'argento[1] | |
Stato | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Titoli | ![]() ![]() ![]() |
Fondatore | Ubertino I Strozzi |
Etnia | italiana |
Rami cadetti |
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Gli Strozzi sono una delle più importanti e antiche famiglie di Firenze. Grazie all'attività finanziaria divenne molto ricca, per alcuni periodi documentati la più ricca della città, e con l'apertura di numerose filiali bancarie in tutta Europa i suoi discendenti si sparsero un po' dappertutto, acquisendo fama e fortuna in Italia e all'estero.
A differenza di altre famiglie, gli Strozzi non ebbero molti uomini di chiesa, con solo un cardinale, Lorenzo Strozzi, ma si distinsero invece per i banchieri, gli uomini politici e i numerosissimi condottieri militari di valore. Fino ad oggi si possono contare una dozzina di rami patrizi diversi, vissuti in varie città italiane.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Nel XIII secolo la famiglia ebbe Firenze come centro di prima origine, con un capostipite storicamente accertato ma dalla biografia quasi leggendaria di nome Strozza Strozzi, che ebbe cinque figli principali, ciascuno dei quali decise, di prendere una sua strada diversa operando per proprio conto, dando origine a una vera e propria diaspora.
Il primo esponente della famiglia di rilievo politico è Ubertino Strozzi, figlio di Rosso. Egli fu tra i protagonisti della riforma dell'amministrazione repubblicana dopo la cacciata dei ghibellini da Firenze, stabilendo, tra l'altro, che chiunque volesse esercitare un'attività dovesse essere iscritto ad una delle corporazioni delle Arti, estromettendo quindi la nobiltà feudale dall'esercizio delle professioni e favorendo la corsa al potere del ceto dei mercanti, che proprio in quegli anni tessevano le loro trame per quegli straordinari casi di ascesa sociale che si sarebbero manifestati a partire dal secolo seguente. La famiglia risiedeva nella Torre degli Strozzi e negli edifici adiacenti, che ancora oggi si trovano in Via Monalda.
Fu soprattutto l'attività bancaria di altissima importanza che permise alla famiglia di costruire una solida base economica dalla quale poi derivarono gli incarichi e gli onori, i titoli nobiliari e il mecenatismo. Il Banco Strozzi, tra i principale della città già dal primo Quattrocento, prestava denaro a papi e re ed aveva filiali in tutta Europa: Francia, Spagna, Fiandre, oltre a un banco nelle principali corti italiane: Roma, Napoli, Ferrara, Venezia, eccetera. Almeno fino al Quattrocento gli Strozzi erano di gran lunga la famiglia più ricca di Firenze. A suffragio della stima delle ricchezze esiste il registro di una tassazione chiamata prestanza, un prestito forzoso richiesto a tutte le famiglie della città nel 1343: se i Medici vennero tassati per esempio di 304 fiorini, gli Strozzi ne dovettero sborsare ben 2.063.
In ogni città gli Strozzi facevano costruire lussuose residenze che avevano scopi anche di rappresentanza verso la loro illustre clientela, ed erano ben allenati in quella palestra di banchieri che era la spietata concorrenza di Firenze. In tutto gli Strozzi diedero alla città di Firenze 93 priori e sedici Gonfalonieri di Giustizia.
Palla Strozzi fu un fine letterato, filologo e filosofo, collezionista di libri rari e conoscitore del greco e del latino. Già avanti negli anni si trovò infine allo scontro frontale contro Cosimo de' Medici, l'uomo che si era preso tutto il potere cittadino e davanti al quale solo due strade erano possibili: allearcisi accettando un ruolo da subordinati o scontrarcisi frontalmente, e Palla, dall'alto della sua ricchezza e fiero della propria cultura, fu a capo della fazione antimedicea assieme a un altro oligarca indomabile, Rinaldo degli Albizi.
La fama letteraria della famiglia è garantita anche dai ferraresi Tito Vespasiano, padre, e Ercole Strozzi, figlio.
Intanto dopo che a Firenze Filippo Strozzi il Vecchio faceva iniziare il grandioso progetto di Palazzo Strozzi a Benedetto da Maiano, il più bel palazzo rinascimentale della città, suo figlio Filippo Strozzi il Giovane, si guadagnava una duratura fama come uno dei politici più influenti della sua epoca.
Suo figlio Filippo Strozzi, che dal padre ereditò anche il nome, fu pure un ricchissimo banchiere, ma fu anche uno dei più importanti uomini politici del suo tempo. Sposò una Medici, ma con la salita al potere del tirannico Duca Alessandro divenne uno dei principali esponenti del partito anti-mediceo. Nel 1537, deciso a riprendere la città dopo l'assassinio di Alessandro e la salita al potere di un nuovo rampollo di casa Medici, magari ancora inesperto, lo portò a radunare un esercito degli esuli fiorentini che marciò sulla città. Il nuovo duca però, quel Cosimo I de' Medici che unificò poi la Toscana sotto la sua corona, si rivelò già allora un condottiero tutt'altro che facile da battere, infatti la sua vittoria fu schiacciante. Filippo venne arrestato e finì i suoi giorni nelle carceri della Fortezza di San Giovanni Battista.
Intanto i discendenti di Filippo si erano rifugiati in Francia, sotto la protezione di Caterina de' Medici: Piero Strozzi divenne Maresciallo di Francia e Leone Strozzi ebbe incarichi e ambascerie in Italia da svolgere. Tornarono entrambi in Italia per difendere la Repubblica di Siena dalle mire del nemico di famiglia, Cosimo I. La resistenza nella città assediata fu sin dall'inizio dura, con le truppe dei fiorentini forti dell'aiuto di truppe imperiali. L'11 giugno 1554 Piero tentò una sortita dalla città con diecimila uomini, dirigendosi verso Pontedera. Sperando di raggiungere Firenze attraverso la Val di Nievole, colse di sorpresa i nemici. Dopo un esito inizialmente favorevole, le truppe di Piero si ritirarono a Pistoia in attesa di aiuti via mare portati da Leone Strozzi. Ma Leone era morto colpito da un archibugio vicino a Castiglione della Pescaia e il mal tempo impedì alle navi di attraccare. Così Piero riuscì solo a rientrare fortunosamente in Siena. Piero tentò una nuova sortita il 2 agosto, ma fu sconfitto a Marciano della Chiana nella Battaglia di Scannagallo. La guerra di Siena ormai aveva preso una direzione definitiva, ma lo Strozzi ed i senesi resistettero altri cinque anni.
Con il passare delle generazioni gli Strozzi si riappacificarono con i Medici e tornarono a Firenze. Nel Seicento il loro palazzo era uno dei più frequentati con numerosi ricevimenti, e vi si riunì anche l'Accademia della Crusca.
Non meno importante fu il ramo degli Strozzi di Roma, dove vissero una gloriosa stagione soprattutto nel Settecento.
All'inizio dell'Ottocento a Firenze fu restaurato Palazzo Strozzi, ed alla morte del Principe Piero Strozzi, con una disposizione allora nuova per la città di Firenze, venne donato allo Stato. Il passaggio definitivo avvenne solo nel 1937.
Strozzi, principi di Forano, duchi di Bagnolo[modifica | modifica wikitesto]
- Lorenzo Francesco (1674-1742), I principe di Forano
- Filippo (1699-1763), II principe di Forano
- Ferdinando Giuseppe (1718-1769), III principe di Forano, fratello del precedente
- Lorenzo (1748-1802), IV principe di Forano
- Ferdinando Maria (1774-1835), V principe di Forano
- Ferdinando Lorenzo (1821-1878), VI principe di Forano
- Piero (1855-1907), VII principe di Forano
- Leone (1856-1929), VIII principe di Forano, fratello del precedente
- Girolamo (Guicciardini) Strozzi (n. 1938), IX principe di Forano, assume dalla nonna il cognome Strozzi ed eredita i titoli del prozio
Ramo di Mantova[modifica | modifica wikitesto]
Prese origine da Tommaso Strozzi (XIV secolo),[2] discendente da Rosso Strozzi di Gerio, figlio di Marco Strozzi.[3] Questo ramo annoverò numerosi esponenti della famiglia che furono al servizio dei Gonzaga. Nel 1382, a seguito del tumulto dei Ciompi, lasciò Firenze per rifugiarsi a Mantova sotto protezione dei signori della città. Uberto, fuggito col padre da Firenze, fu uomo d'armi al servizio dei Gonzaga contro i Visconti. Questi sposò Lucrezia Salviati e il loro figlio Benedetto (XV secolo) fu al servizio di Mantova e degli Estensi. Sposò in prime nozze Caterina Gonzaga di Novellara e in seconde Lucrezia Guicciardini. Dalla loro unione nacque anche Francesco (XV secolo), al servizio degli Sforza, che diede origine al ramo collaterale dei Conti di Montalto, estintosi nella seconda metà del Seicento.
Altri esponenti del ramo mantovano:
- Pietro Strozzi (?-1529), condottiero
- Uberto Strozzi (?-1553), letterato e fondatore dell'Accademia dei Vignaiuoli
- Giulio Cesare Strozzi (?-1631), ambasciatore dei Gonzaga
- Palla Strozzi (?-1690), ambasciatore
- Luigi Strozzi (1801-1868), politico
Genealogia[modifica | modifica wikitesto]
Ramificazioni della famiglia Strozzi[modifica | modifica wikitesto]
Linea principale | ||||||||||||||||
Ramo di Strozza di Ubertino (rami est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Pagno di Strozza | ||||||||||||||||
Ramo di Filippo di Pagno | ||||||||||||||||
Ramo di Benedetto di Giovanni di Filippo (est. XVI secolo) | ||||||||||||||||
Ramo di Leonardo di Giovanni di Filippo (rami est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Francesco di Benedetto di Caroccio (rami tutti est. al XVII secolo) | ||||||||||||||||
Ramo di Zanobi di Benedetto di Caroccio | ||||||||||||||||
Ramo di Antonio di Zanobi (est. XVII sec.) | ||||||||||||||||
Ramo di Pietro di Zanobi (est. XVII secolo) | ||||||||||||||||
Ramo di Pietro di Giovanni di Zanobi [Strozzi di Goa] | ||||||||||||||||
Ramo di Nicola di Andrea di Pagno (est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Andrea di Andrea di Pagno (fine ignota) | ||||||||||||||||
Ramo di Pagnozzo di Andrea di Pagno (est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Strozza di Lapo di Strozza (rami est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Palla di Lapo di Strozza | ||||||||||||||||
Ramo di Onofrio di Palla [Strozzi di Ferrara] (est. 1737) | ||||||||||||||||
Ramo di Palla Novello di Palla di Francesco (est. 1570) | ||||||||||||||||
Ramo di Andrea di Palla di Francesco (est. 1703) | ||||||||||||||||
Ramo di Loso di Lapo di Strozza | ||||||||||||||||
Ramo di Simone di Loso (est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Leonardo di Loso | ||||||||||||||||
Ramo di Stagio di Leonardo (est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Filippo di Leonardo | ||||||||||||||||
Ramo di Matteo di Simone di Filippo | ||||||||||||||||
Ramo di Matteo di Lorenzo di Matteo | ||||||||||||||||
Ramo di Lorenzo di Matteo (est. 1763) | ||||||||||||||||
Ramo di Camillo di Matteo (est. 1792) | ||||||||||||||||
Ramo di Carlo di Matteo | ||||||||||||||||
Ramo di Lorenzo di Carlo (est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Alfonso di Carlo (prob. tuttora fiorente) | ||||||||||||||||
Ramo di Filippo di Filippo di Matteo (est. 1632) | ||||||||||||||||
Ramo di Lorenzo di Filippo di Matteo | ||||||||||||||||
Ramo di Lorenzo di Giambattista di Lorenzo (prob. tuttora fiorente) | ||||||||||||||||
Ramo di Filippo di Giambattista di Lorenzo (est. 1722) | ||||||||||||||||
Ramo di Rosso di Gerio di Ubertino | ||||||||||||||||
Ramo di Giacomo di Rosso (est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Ubertino di Rosso (est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Strozza di Rosso (est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Carlo di Strozza (est. 1659) | ||||||||||||||||
Ramo di Nanne di Carlo [Strozzi di Ferrara] (est. in linea maschile legittima) | ||||||||||||||||
Ramo di Pietro di Carlo (est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Strozza di Pietro (est. 1596) | ||||||||||||||||
Ramo di Michele di Pietro (est. 1742) | ||||||||||||||||
Ramo di Andrea di Pietro (est. 1805) | ||||||||||||||||
Ramo di Marco di Rosso | ||||||||||||||||
Ramo di Giacomo di Marco (est. 1734) | ||||||||||||||||
Ramo di Tommaso di Marco | ||||||||||||||||
Ramo di Uberto di Tommaso [Strozzi di Mantova] | ||||||||||||||||
Ramo di Benedetto di Uberto (molti rami, prob. tuttora fiorenti) | ||||||||||||||||
Ramo di Francesco di Benedetto [Strozzi dei Conti di Montalto] (est. XVIII secolo) | ||||||||||||||||
Ramo di Marco di Uberto di Marco (est. 1784) | ||||||||||||||||
Ramo di Roldo di Ubertino di Gerio (est. 1574) | ||||||||||||||||
Ramo di Nicola di Ubertino di Gerio (est.) | ||||||||||||||||
Ramo di Giovanni di Ubertino di Gerio (est.) | ||||||||||||||||
Genealogia semplificata attraverso i membri della famiglia Strozzi[modifica | modifica wikitesto]
Sono riportati i membri titolati della famiglia[4].
Pietro Buono ?-? | ||||||||||||||||||||
Arduino Rosso ?-? Brunichilda | ||||||||||||||||||||
Ubertino ?-? Diamante | ||||||||||||||||||||
Strozza †1275 Maddalena Cavalcanti | Gerio ?-? | |||||||||||||||||||
Pinaccio ?-? | Lapo ?-? | Palla ?-? | Loso †1330 | Ubertino ?-? | Rosso †1310 | |||||||||||||||
Linea estinta nel XV sec. | Linea estinta nel XV sec. | Francesco ?-? | Onofrio *1345 †1417 | Lionardo †1354 Lena di Filippo Manfredi | Linea estinta nel XVI sec. | Ubertino †1338 | Strozza | Marco | ||||||||||||
Linea estinta nel 1709 | Palla *1372 †1462 avversario di Cosimo il Vecchio | Filippo †1405 Margherita di Piero Ferrantini | Carlo †1383 esiliato con Palla Strozzi | Linea di Roma estinta nel XVIII sec.![]() | Tommaso | |||||||||||||||
Linea di Ferrara estinta nel XVIII sec.![]() | Simone *1376 †1424 Andreola di Neri Rondinelli | Nanne (Giovanni) *1376 †1427 capitano d'arme estense | Linea di Firenze![]() | Uberto Lucrezia Salviati | ||||||||||||||||
Leone *1637 †1703 Arcivescovo di Firenze | Matteo *1397 †1435 Alessandra di Filippo Macinghi | Tito Vespasiano *1424 †1505 letterato | Benedetto 1. Caterina Gonzaga di Novellara 2. Lucrezia Guicciardini | |||||||||||||||||
Filippo Strozzi il Vecchio *1428 †1491 1. Fiammetta di Donato Adimari 2. Selvaggia di Bartolommeo Gianfigliazzi fece costruire Palazzo Strozzi a Firenze | Lorenzo *1430 †1479 Antonia Baroncelli | Ercole *1473 †1508 letterato, confidente di Lucrezia Borgia | Linea di Mantova![]() | CONTI DI MONTALTO estinto nel XVII sec. | ||||||||||||||||
Lorenzo *1482 †1549 Lucrezia di Bernardo Rucellai | PRINCIPI DI SANT'ANNA (dal 1643) estinto nel 1667 e nelle ramificazioni non nobili nei primi dell'Ottocento | |||||||||||||||||||
Giovanni Battista *1504 †1571 Maria di Bindo Altoviti | ||||||||||||||||||||
Lorenzo *1561 †1595 Lorenza Emilia Guicciardini | ||||||||||||||||||||
Lorenzo *1595 †1671 1. Maria di Lorenzo Machiavelli 2. Alessandra di Francesco Borromei ved. Pazzi | ||||||||||||||||||||
Giovanni Battista *1619 †1681 Francesca di Luigi Altoviti | ||||||||||||||||||||
PRINCIPI DI FORANO Lorenzo Francesco I principe di Forano, II duca di Bagnolo (ex uxor) *1674 †1742 Teresa di Giovan Battista Strozzi, dei duchi di Bagnolo | ||||||||||||||||||||
Filippo II principe di Forano, III duca di Bagnolo *1699 †1763 Isabella d'Acquaviva dei duchi d'Atri | Piero *1710 †1729 | Ferdinando Giuseppe III principe di Forano, IV duca di Bagnolo *1718 †1769 Giulia di Piero Strozzi | ||||||||||||||||||
Lorenzo IV principe di Forano, V duca di Bagnolo *1748 †1802 Lodovica di Emilio Altieri | ||||||||||||||||||||
Ferdinando Maria V principe di Forano, VI duca di Bagnolo *1774 †1835 Teresa di Beaufort | ||||||||||||||||||||
Ferdinando Lorenzo VI principe di Forano, VII duca di Bagnolo *1821 †1878 Antonietta Centurione Scotto | ||||||||||||||||||||
Piero VII principe di Forano, VIII duca di Bagnolo *1855 †1907 Sofia di Ladislao Brancza Branicki | Leone VIII principe di Forano, IX duca di Bagnolo *1856 †1929 Maria Clementina di Andrea Corsini | Luisa *1859 †1929 Francesco Guicciardini | ||||||||||||||||||
Beatrice *1894 †1932 Paolo Paolozzi Estinzione del ramo maschile | Paolo Guicciardini *1880 †1955 | Piero Guicciardini *1882 †1961 Maria Luisa Bombicci Pontelli | ||||||||||||||||||
GUICCIARDINI STROZZI Girolamo Guicciardini Strozzi IX principe di Forano, X duca di Bagnolo *1938 | ||||||||||||||||||||
Palazzi, ville ed altri edifici[modifica | modifica wikitesto]
Immagine | Nome | Costruzione | Restauri/modifiche | Curiosità | Località | N. |
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Torre degli Strozzi | Costruita prima del XIII secolo. | Di altezza certamente più alta rispetto agli edifici circostanti, dopo la generale "scapitozzatura" della fine del Duecento di tutte le torri private fiorentine, assunse l'altezza attuale. | La Torre era la residenza principale della famiglia Strozzi, prima che questi si trasferissero nel grandioso Palazzo Strozzi. | ![]() Firenze, Italia |
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Palazzo dello Strozzino (anche detto Palazzo delle Tre Porte) |
Fu costruito dagli Strozzi nel XV secolo, su terreni appartenenti a Palla Strozzi. Il disegno è attribuito a Filippo Brunelleschi, ma vi dovettero intervenire più architetti, tra i quali Michelozzo e Giuliano da Maiano. | Durante l'Ottocento venne realizzato l'ultimo piano. Con i lavori del Risanamento e sventramento di Firenze Capitale d'Italia, a fine Ottocento il Palazzo venne parzialmente demolito. Ad inizio XX secolo si demolì un'altra parte del complesso, compreso il bel cortile quattrocentesco, per costruire il Cinema-Teatro Savoia, poi Odeon, su progetto di Marcello Piacentini in collaborazione con Ghino Venturi. | È più antico, ma più piccolo, del maestoso Palazzo Strozzi e fu residenza di membri di rami secondari. Durante l'Ottocento, estintosi il ramo degli Strozzi proprietari della residenza, il palazzo passò ai Sanminiatelli e ai Landi, per poi passare ad altri proprietari. Ospitò il British Institute of Florence e dal 1920 è sede del Cinema-Teatro Odeon. | ![]() Firenze, Italia |
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Palazzo Strozzi | Fu costruito in un lungo periodo, dal 1489 al 1538, da vari architetti: Giuliano da Sangallo (forse autore del progetto, ma non partecipò alla costruzione), Benedetto da Maiano, Simone del Pollaiolo, Baccio d'Agnolo. | Successivamente, nel 1638, Gherardo Silvani realizzò la cappella al primo piano e nel 1662 ingrandì lo scalone su Via de' Tornabuoni. Nel 1864 fu aggiunta esternamente la cosiddetta "panca di via" da Giuseppe Poggi, e furono attuate altre modifiche. Venne restaurato tra il 1886 e il 1889 e, nuovamente, a inizio Novecento. | Voluto da Filippo Strozzi il Vecchio e d'imponente mole, è considerato un capolavoro dell'architettura rinascimentale. All'esterno si trovano opere in ferro battuto (portafiaccole, torciere, portabandiere, anelli per cavalli) del famoso ferraio Il Caparra. | ![]() Firenze, Italia |
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Palazzo Nonfinito | Fu costruito dagli Strozzi su terreni e case già appartamenti ai Pazzi, Niccolini e Perini. I lavori iniziarono nel 1593, continuarono fin oltre il 1612 e vi dovettero intervenire più architetti e scultori, tra i quali Bernardo Buontalenti, Matteo Nigetti, Vincenzo Scamozzi, Giovanni Battista Caccini, Il Cigoli, Santi di Tito. | Nella prima metà dell'Ottocento l'architetto Pasquale Poccianti fu chiamato ad riadattare i locali. Dopo il 1865 furono eseguiti lavori di consolidamento, restauro e decorazione di alcuni ambienti su progetto dell'architetto Francesco Mazzei, con il cantiere sotto la direzione dell'ingegnere Nicola Nasi. Nel 1917 ci furono adeguati lavori per l'accasermamento militare. La facciata fu restaurata tra il 1938 e il 1944 da Piero Sanpaolesi. Subì danni nella II Guerra Mondiale e fu restaurato nel 1948. Altri restauri furono effettuati nel 1956, 1967, 1972. | Dagli Strozzi la proprietà nel 1802 passò a Giovanni Guasti che nel 1814 la rivendette al Regio Governo della Toscana e vi furono allestiti vari uffici. Con l'avvento del Regno d'Italia e Firenze Capitale, il Palazzo fu sede del Consiglio di Stato. Dal 1901 al 1911 fu acquistato e utilizzato dalle Poste italiane e nel 1917 venne occupato da uffici militari. Dal 1924 è sede del Museo di Storia Naturale. | ![]() Firenze, Italia |
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Palazzo Strozzi di Mantova (anche detto Palazzo Guadagni-Strozzi-Sacrati) |
Fu costruito nel XV secolo dalla famiglia Buondelmonti su antiche case della famiglia Bischeri. | Modifiche ed ampliamenti del Palazzo iniziarono nel 1604 e andarono avanti a più riprese almeno fino al 1640, forse ad opera dell'architetto e scultore Gherardo Silvani. A metà del Settecento e nuovamente dal 1812 al 1815 furono realizzate altre modifiche e opere di abbellimento decorativo. Divenuto proprietà della Regione Toscana nel 1989, subì ad inizio XXI secolo una lunga e complessa fase di restauro costata 12 milioni di €. | Confiscata ai Buondelmonti, passò prima agli Arringucci e poi ai Guadagni a fine XVI secolo. Nel XIX secolo passò ad Anna Riccardi-Strozzi e al figlio Carlo, poi passò per eredità a degli Strozzi del ramo di Mantova, poi fusi con la famiglia Sacrati. È oggi sede della Giunta e della Regione Toscana. | ![]() Firenze, Italia |
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Villa Strozzi "Il Querceto" | La villa originaria fu costruita nel XIV secolo dalla famiglia Bonaccorsi. | Nel XVI secolo fu aggiunta una seconda torre, donando così una forma più simmetrica alla villa, che venne anche dotata di un elegante giardino. Il cortile interno presenta rimaneggiamenti ottocenteschi neo-rinascimentali e sempre al XIX secolo risalgono le scuderie. | Falliti in debiti i Bonaccorsi, nel 1347 la villa e annessi furono acquistati dagli Strozzi. Nel 1871, la marchesa Anna Strozzi, ultima discendente del ramo proprietario della villa, la donò al figlio Carlo Ricciardi, ma, morendo nello stesso anno, la villa fu acquistata dagli Strozzi-Saccardi, discendenti dal ramo di Mantova, che la mantennero fino al 1982. | ![]() Ponte a Mensola, frazione di Firenze, Italia |
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Villa Strozzi al Boschetto | Fu fatta costruire a metà del XVI secolo da Giovan Battista di Lorenzo Strozzi. | Un'importante trasformazione si ebbe nella metà del XIX secolo, quando il principe Ferdinando Strozzi commissionò a Giuseppe Poggi il restauro della villa e la riprogettazione del parco. | Dopo lunghe vicissitudini, tra cui la requisizione prima da parte delle truppe tedesche e poi di quelle alleate nella II Guerra Mondiale, parco e villa furono acquistati dal Comune di Firenze, diventando parco pubblico (denominato "Parco di Villa Strozzi" o "Il Boschetto"). È oggi sede del centro Tempo Reale, e fino al 2011 fu anche sede del centro Polimoda. | ![]() Soffiano, frazione di Firenze, Italia |
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Villa Strozzi di Bagnolo (o semplicemente Villa di Bagnolo) |
Fu costruita tra il XVI e il XVII secolo dalla famiglia Strozzi, riadattando probabilmente una struttura medievale più modesta. | Fu rimodernata verso il 1742, quando venne probabilmente definito l'aspetto della facciata oggi visibile, e poi di nuovo a fine del XVIII secolo e nel XIX secolo. | Passata di erede in erede fino ai giorni nostri, non è mai stata messa in vendita, sebbene dal 1863 la linea maschile di questo ramo Strozzi si sia estinta. | ![]() Bagnolo, frazione di Montemurlo, Italia |
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Villa Strozzi di San Martino | La villa fu costruita almeno nel XV secolo dalla famiglia Strozzi. | Interventi ci furono nel XVIII, XIX e XX secolo. | Nel 1601 la Villa fu acquistata da Filippo Machiavelli, 22 anni passò a Camillo Pandolfini e nell'Ottocento passò ai Taddei. Nel 1905 venne acquistata dai Goretti, poi passò agli Strozzi-Ridolfi, che la mantennero fino al 1960. A fine XX secolo fu sede della SMA. Nel 2000 il complesso viene acquistato dalla "Kontact s.p.a." e poco dopo fu acquistata dalla società "Villa Strozzi a Marignolle s.r.l.", tutt'ora proprietaria. | ![]() Soffiano, frazione di Firenze, Italia |
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Rocca Strozzi | La Rocca fu fatta costruire nel XIV secolo dalla Repubblica di Firenze, nel luogo dove dall'XI secolo sorgeva una prima rocca (poi distrutta dai ghibellini nel 1260) costruita dalla famiglia guelfa dei Mazzinghi. | Modifiche furono effettuate nel XIX secolo e furono iniziate opere di restauro dopo l'acquisto da parte del Comune di Campi Bisenzio. | L'importanza militare della Rocca venne meno e nel XVI secolo venne acquistata dalla famiglia Strozzi, che qui aveva molti possedimenti, e fu trasformata in fattoria. Per qualche decennio tra il XIX e il XX secolo ospitò anche la locale caserma dei Carabinieri. Divenne proprietà dello Stato italiano, quando gli eredi dell'ultimo Strozzi la cedettero come pagamento delle tasse di successione, e venne poi acquisita dal Comune di Campi Bisenzio. | ![]() Campi Bisenzio, Italia | |
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Palazzo Strozzi alle Stimmate (oggi noto come Palazzo Besso) |
Il palazzo antico venne costruito nel XV secolo dalla famiglia Rustici. | Nel XVI secolo Marcello Vestri, cognato di Francesco Rustici, fece commissionare importanti lavori di rinnovo dei locali al capomastro lombardo Battista Mola. Ad inizio XVII secolo il cardinale Ottavio Paravicini lo fece abbellire e ampliare. Gli Strozzi lo decorrono e ampliarono ancora e vi lavorò anche Sebastiano Cipriani. La Banca Tiberina realizzò importanti lavori di ammodernamento dal 1882 al 1886. | Nel 1606 Francesco Rustici, indebitato, fu costretto a vendere l'intero palazzo al cardinale Ottavio Paravicini. Nel 1620 passò alla famiglia Oliati, che dal 1636 lo affittò alla famiglia Strozzi, i quali ne divennero proprietari nel 1649 e che lo vendettero solo nel 1882. Nel 1905 divenne proprietà di Marco Besso e sede della sua Fondazione. | ![]() Roma, Italia |
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Palazzo Strozzi | Un nuovo palazzo venne fatto costruire nel 1863 da Luigi Strozzi, riutilizzando un palazzo costruito nel 1826 da Pietro Tommasi ed alcuni edifici adiacenti. In quei luoghi sorgeva dal XV secolo la dimora dei Folenghi e successivamente, fino ai primi decenni del XIX secolo, un palazzo dei Torelli. | Una radicale ristrutturazione, su progetto dell'architetto Giovanni Giachi, interessò l'ex-proprietà Strozzi tra il 1910 e il 1912 con l'utilizzo anche del cemento armato, all'epoca di nuova introduzione in edilizia. | Dal 1872 fu sede centrale della Banca Mutua Popolare, poi dal 1949 della Banca Agricola Mantovana (BAM). Precedentemente, dal 1944 fu utilizzato come tipografia de La Voce di Mantova. Nel 2008 divenne proprietà della Banca Monte dei Paschi di Siena, a seguito della fusione della BAM con quest'ultima. | ![]() Mantova, Italia |
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Villa Strozzi | La villa venne edificata, tra il XVII e il XVIII secolo, dal ramo mantovano della famiglia Strozzi. | Nel XIX per volere di Luigi Strozzi si attuò la ristrutturazione dell'intero fabbricato, ampliandone la proprietà. Venne danneggiato dal terremoto del 2012 ed è tutt'oggi in corso un progetto di recupero del valore di 13,5 milioni di €. | È dal 1953 sede di una scuola di agraria ed ospita anche gli uffici amministrativi ed i servizi generali dell'istituto "P. A. Strozzi". Il complesso è di proprietà della Provincia di Mantova dal 1976. | ![]() Palidano, frazione di Gonzaga, Italia |
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Cappella Strozzi (successivamente detta Cappella Strozzi di Mantova) |
La costruzione terminò verso il 1335 e, solo successivamente, dal 1350 al 1357 venne affrescata dal pittore Nardo di Cione (fratello dell'Orcagna), con la partecipazione di Niccolò di Tommaso e Giovanni del Biondo. | Oltre agli affreschi di Nardo di Cione, nella cappella vi si trova anche un polittico sull'altare, opera realizzata dall'Orcagna (fratello di Nardo). | ![]() Basilica di Santa Maria Novella, Firenze, Italia |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Lo stemma della famiglia Strozzi, ovvero crescenti d'argento sopra una fascia rossa in campo oro; molti araldisti sostengono che le lune altro non sarebbero che strozze, cioè quei pendagli che scendono dal giogo dei buoi e passano attorno alla gola (la "strozza" appunto), dalle quali deriverebbe il nome familiare.
- ^ Sistema archivistico nazionale. Strozzi di Mantova.
- ^ Pompeo Litta, Strozzi di Firenze, in Famiglie celebri italiane, Milano, 1839.
- ^ V. Spreti, Enciclopedia Storico-nobiliare italiana, Milano 1928-1930, rist. Bologna, 1969; Consulta araldica del Regno d'Italia, Libro d'Oro della nobiltà italiana-Serie aggiornata, annate varie
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Pompeo Litta, Strozzi di Firenze, in Famiglie celebri italiane, Milano, 1839.
- Marcello Vannucci, Le grandi famiglie di Firenze, Newton Compton Editori, 2006 ISBN 88-8289-531-9
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Torre degli Strozzi
- Palazzo Strozzi
- Palazzo Strozzi di Mantova
- Cappella Strozzi di Mantova
- Palazzo Strozzi (Mantova)
- Palazzo dello Strozzino
- Palazzo Nonfinito
- Palazzo Strozzi alle Stimmate
- Villa Strozzi di Bagnolo
- Villa Strozzi al Boschetto
- Villa Strozzi di San Martino
- Benedetto da Maiano, Busto di Filippo Strozzi il Vecchio
- Raffaello, Ritratto di Maddalena Strozzi
- Dispense della prima serie delle Famiglie celebri italiane
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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