Alessandro de' Medici (duca di Firenze)

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Alessandro de' Medici
Ritratto di Alessandro de' Medici, duca di Firenze, opera coeva di Pontormo, olio su tavola, 101 cm x 82 cm, 1534-1535 circa, Philadelphia Museum of Art, Filadelfia[1]
Duca di Firenze
Stemma
Stemma
In carica1532[2]
6 gennaio 1537
Predecessoresé stesso come Signore di Firenze
SuccessoreCosimo
Signore di Firenze
In carica19 novembre 1523
16 maggio 1527 (deposizione) (I)
12 agosto 1530
1532 (II)
PredecessoreIppolito de' Medici (I)
Repubblica di Firenze (II)
SuccessoreRepubblica di Firenze (I)
sé stesso come Duca di Firenze (II)
Altri titoliDuca di Penne[2]
NascitaFirenze, Repubblica di Firenze, 22 luglio 1510
MorteFirenze, Repubblica di Firenze, 6 gennaio 1537 (26 anni)[2]
SepolturaTomba di Lorenzo de' Medici duca di Urbino (nella stessa sepoltura del presunto padre)[3]
Luogo di sepolturaSagrestia Nuova[3], Basilica di San Lorenzo, Firenze
DinastiaMedici
PadreLorenzo de' Medici, duca di Urbino[2][N 1]
MadreSimonetta da Collevecchio
ConsorteMargherita d'Asburgo-Austria[2]
FigliGiulio[2] (ill.)
Giulia[2] (ill.)
Porzia[2] (ill.)
ReligioneCattolicesimo
MottoNon Vuelvo Sin Vencer
Emblema di Alessandro de' Medici, basato sul Rinoceronte di Dürer, con il motto in spagnolo antico: Non vuelvo sin vencer (Non ritorno senza vincere)

Alessandro de' Medici, detto il Moro (Firenze, 22 luglio 1510Firenze, 6 gennaio 1537), fu duca di Penne dal 1522[2], poi signore di Firenze dal 1523 al 1527 e dal 1530 al 1532, e infine primo duca di Firenze dal 1532 alla morte. Venne assassinato nel 1537 dal cugino Lorenzino de' Medici e da un suo sicario.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Fu riconosciuto figlio illegittimo di Lorenzo II de' Medici, nipote abiatico di Lorenzo il Magnifico, ma alcuni avanzarono invece l'ipotesi che fosse in effetti figlio naturale del cardinale Giulio de' Medici, futuro papa Clemente VII.[4]

Secondo una versione che risale al Cinquecento, riportata anche da Christopher Hibbert,[5] si tratterebbe del figlio nato dalla relazione tra Lorenzo II (o Giulio) e una serva mulatta di casa Medici, identificata nei documenti come Simonetta da Collevecchio,[4][6][7][8] già al servizio di Alfonsina Orsini a Roma.[8][9][10] Questa versione fu messa in discussione da Giorgio Spini che nel 1960 la definì infondata, in quanto egli riteneva che la madre fosse più verosimilmente una contadina della campagna romana andata poi in sposa ad un vetturale del Lazio.[2]

Per via della sua carnagione olivastra e le sue fattezze fu soprannominato "il Moro".

Con la capitolazione della Repubblica fiorentina al termine dell'assedio di Firenze del 1530, per l'accordo di Barcellona tra l'imperatore Carlo V e il papa Clemente VII, appoggiato dalle armi spagnole divenne il nuovo padrone di Firenze.

Signoria su Firenze[modifica | modifica wikitesto]

Una volta assunto il potere a Firenze, Alessandro cominciò quella trasformazione delle istituzioni repubblicane fiorentine, che invece il trattato di resa della città gli imponeva di rispettare e che sarebbe poi stata portata a termine da Cosimo I, suo lontano cugino e suo successore al governo. Ad esempio Alessandro, avendo vissuto sempre alla corte imperiale di Carlo V, ne portò a Firenze gli usi, come quello di circondarsi di una guardia di Lanzi armata di alabarde, che spaventarono e sconcertarono i fiorentini, usi a vedere anche i più autoritari tra i Medici, comportarsi con ben altra discrezione.

Alessandro dunque cominciò a imprimere un tipico carattere sempre più "principesco" al proprio governo e a eliminare i simboli, cari ai fiorentini, delle istituzioni repubblicane e comunali. Tra queste iniziative la più significativa fu certamente quella di incaricare Benvenuto Cellini (che ne riferisce nella sua autobiografia) di preparare monete di taglio diverso dal fiorino, con la propria immagine. Inoltre Alessandro pretese (di nuovo contro i trattati) la consegna di tutte le armi possedute da privati cittadini, il che non gli impedì di morire, poco dopo, trafitto da un suo parente, Lorenzino de' Medici con il quale aveva un rapporto poco chiaro, che alcuni accenni (celebre la descrizione di Cellini) vorrebbero addirittura omoerotico.

Con il suo governo, le istituzioni fiorentine conservavano una parvenza di democrazia solo attraverso un simbolico Consiglio dei Duecento e un simbolico Senato, composto dal 1532 di quarantotto membri nominati a vita con un blando potere decisionale, più che altro consultivo. E la carica di senatore rimase un'alta onorificenza anche per tutto il successivo periodo del Granducato di Toscana.

Nel 1536 alla fine di una battuta di caccia sul Montalbano insieme all'imperatore Carlo V, si fermò a riposare a Villa La Magia, che diverrà possedimento dei Medici nel 1581 su interessamento di Francesco I, secondo Granduca di Toscana.

Assassinio[modifica | modifica wikitesto]

Venne assassinato in una congiura ordita da Lorenzino de' Medici (suo lontano parente, nonché ultimo esponente del ramo Popolano della famiglia), senza un apparente motivo, forse spinto da un oscuro risentimento o dai gloriosi ideali umanistici del tirannicidio.[2] Lorenzino lo attrasse con un pretesto in casa propria, nella notte fra il 6 e il 7 gennaio 1537, e lo assassinò con l'aiuto di un sicario.[2]

Dopo il suo assassinio, a Firenze si affrettarono a dare alla città un nuovo successore, un altro rampollo del ramo collaterale della casata, Cosimo di Giovanni delle Bande Nere de' Medici, cugino di secondo grado di Lorenzino, per prevenire moti popolari o mosse da parte di Carlo V d'Asburgo.[2] Alessandro chiudeva, però, la storia del ramo primogenito dei Medici, in quanto egli non aveva altri figli se non illegittimi, dei quali il primogenito, Giulio, era troppo piccolo per potere governare.[2] Del resto, né costui né le sue due sorelle minori, Giulia e Porzia, fecero in seguito parlare di sé.[2]

Alessandro è sepolto assieme al padre Lorenzo de' Medici, duca d'Urbino, nella sepoltura di Michelangelo della sagrestia Nuova di San Lorenzo. Per una certa scomodità della sua memoria, non è ricordato da alcuna lapide o indicazione, ma tutte le ricognizioni sulle spoglie nella tomba ne hanno riportato la presenza.

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro sposò a Firenze la figlia naturale (poi legittimata) dell'imperatore Carlo V, Margherita d'Asburgo, il 13 giugno 1536[11], ma il loro breve matrimonio non ebbe alcuna discendenza.

Da Taddea Malaspina (1505-1559), figlia del marchese di Massa e signore di Carrara Antonio Alberico II Malaspina e di sua moglie Lucrezia d'Este e sorella della marchesa Ricciarda Malaspina, si presume abbia avuto i due figli illegittimi:

Da una donna ignota, ebbe una terza figlia naturale, Porzia (1538-1565), nata postuma, che divenne badessa nel monastero di San Clemente a Firenze.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Lorenzo de' Medici Piero de' Medici  
 
Lucrezia Tornabuoni  
Piero il Fatuo  
Clarice Orsini Jacopo Orsini  
 
Maddalena Orsini  
Lorenzo de' Medici duca di Urbino (?)  
Roberto Orsini Carlo Orsini  
 
Paola Orsini  
Alfonsina Orsini  
Caterina Sanseverino Amerigo Sanseverino  
 
Margherita Sanseverino  
Alessandro de' Medici  
 
 
 
 
 
 
 
Simonetta da Collevecchio (?)  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni

  1. ^ A Lorenzo viene attribuita la paternità di Alessandro de' Medici, primo duca di Firenze, nato nel 1510 dalla relazione con una serva di sua madre Alfonsina, Simonetta da Collevecchio. Tale paternità è stata tuttavia vittima di speculazioni e si ritiene che l'attribuzione a Lorenzo sia solo un pretesto per coprire la "scappatella" dell'allora cardinale Giulio de' Medici (futuro papa Clemente VII), forse reale padre di Alessandro.

Fonti

  1. ^ https://www.philamuseum.org/collection/object/102656
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Giorgio Spini, ALESSANDRO de' Medici, primo duca di Firenze, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 giugno 2018.
  3. ^ a b La tomba segreta del Moro, in danielacavini.eu. URL consultato il 22 giugno 2018.
  4. ^ a b (EN) Catherine Fletcher, The Black Prince of Florence. The Spectacular Life and Treacherous World of Alessandro de' Medici, Oxford, Oxford University Press, 2016, pp. 14-18, ISBN 9780190612726.
  5. ^ (EN) Christopher Hibbert, The House of Medici Its Rise and Fall, HarperCollins Publishers, 2012 [1974], p. 471, ISBN 978-0-06-222819-2.
    «and Alessandro, presented as the son of Lorenzo, Duke of Urbino, but rumoured to be Cardinal Giulio's son either by a Moorish slave from Naples or by a peasant woman from the Roman Campagna.»
  6. ^ (EN) John K. Brackett, Race and Rulership: Alessandro de' Medici, First Medici Duke of Florence, 1529-1537, in T.F. Earle e K.J.P. Lowe (a cura di), Black Africans in Renaissance Europe, Cambridge, Cambridge University Press, 2005, ISBN 978-0521176606.
  7. ^ Cognome datole ad hoc in quanto proveniente da Collevecchio
  8. ^ a b Ippolita Douglas Scotti, 100 personaggi che hanno fatto la storia di Firenze, Roma, Newton Compton Editori, 2020, p. 144, ISBN 978-88-227-4358-9.
    «Anche Giulio, nel 1510, ebbe un figlio illegittimo, Alessandro il Moro, concepito con una mulatta probabilmente di origini saracene, riconosciuta dai documenti storici come Simonetta da Collevecchio, serva di Alfonsina Orsini, moglie di Piero il Fatuo.»
  9. ^ (EN) Caroline P. Murphy, Murder of a Medici Princess, Oxford, Oxford University Press, 2008, p. 9.
    «Alessandro, made Duke of Florence in 1531 by the Holy Roman Emperor Charles V, was Pope Clement VII's illegitimate son, whom he fathered when he was still Cardinal Giulio de' Medici. Alessandro's mother was a Moroccan slave girl, and portraits of him show he was unquestionably black.»
  10. ^ (EN) Lilian H. Zirpolo, Michelangelo: A Reference Guide to His Life and Works, Lanham, Rowman & Littlefield, 2020, p. 111.
    «Alessandro's mother may have been a servant of African descent named Simonetta Collevecchio, working in the Medici household. This would explain Alessandro's dark complexion.»
  11. ^ Silvia Mantini, L'Aquila Spagnola, Aracne, 2008.
  12. ^ (EN) Medici Women: Portraits of Power, Love and Betrayal from the Court of Duke ...
  13. ^ Carlo De Lellis, Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli, vol. 1, Napoli, Onofrio Savio, 1654, p. 144.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) John K. Brackett, Race and Rulership: Alessandro de' Medici, First Medici Duke of Florence, 1529-1537, in T.F. Earle e K.J.P. Lowe (a cura di), Black Africans in Renaissance Europe, Cambridge, Cambridge University Press, 2005,
  • M. Rastrelli, Storia d'Alessandro de' Medici primo duca di Firenze, 2 voll., Firenze, Benucci, 1781 [1]
  • (EN) Catherine Fletcher, The Black Prince of Florence. The Spectacular Life and Treacherous World of Alessandro de' Medici, Oxford, Oxford University Press, 2016, ISBN 9780190612726. (edizione italiana tradotta da Mariacristina Cesa: Il principe maledetto di Firenze. La spettacolare vita e l'infido mondo di Alessandro de' Medici, Roma, Newton Compton, 2016)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Signore di Firenze Successore
Giulio de' Medici 1523-1527
con Ippolito de' Medici
Niccolò di Piero Capponi, gonfaloniere della Repubblica di Firenze I
Repubblica di Firenze 1530-1532 titolo confluito nel Ducato di Firenze II
Predecessore Duca di Firenze Successore
titolo inesistente 1532-1537 Cosimo I
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